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Stellare
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MessaggioInviato: 26/11/2012, 23:22 
Scusate se da profano faccio domande sciocche, ma il mio unico dubbio è il seguente:


Senza dubbio un eccesso di acidità è dannoso, questo lo avrei saputo dire a priori come per qualunque eccesso, appunto.

Ma un eventuale eccesso alcalino? Questa ricerca si concentra solo sulla prima e non prende neanche in esame come succede al tuo corpo in caso contrario.

O puoi alcalinizzarti senza limite? Mi sembra difficile sostenerlo. Esisterà anche un rischio nell' eccesso opposto, il giusto credo stia appunto nell' equilibrio.


Addirittura praticamente dice che la morte è dovuta all' eccesso di acidità, che mi sembra una fesseria bella e buona

(anche perchè come noto è l' ossidazione casomai il primo colpevole, come dice una battuta l' ossigeno è un veleno che uccide lentamente)

lasciando pure intendere che se fossi sempre alcalino saresti immortale, il che è ridicolo.


Ecco vorrei una risposta, senza... eccessi se possibile (sto solo chiedendo).


Come nota a margine, nessun medico afferma di evitare la carne, tutt' altro.

Le proteine animali sono essenziali come ricorda green. Serve in giusta misura e non si deve esagerare, come per tutto del resto.

Questo hanno sempre detto e non l' opposto, a meno di arrendersi a certi pazienti con la testa molto dura.


Tra l' altro le patate in questa tesi sono le prime nella lista degli alcalinizzanti, quindi casomai aiutano.

Basta prepararle in modo sano - non esiste solo il fritto e il ketchup, ma anche il forno e il rosmarino. :-P

Per la serie il classico pollo e patate casalingo (non del supermercato con le chips fritte).



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Grigio
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MessaggioInviato: 26/11/2012, 23:30 
TheThirdEye, grazie per l'apprezzamento
queste informazioni le ho raccolte praticando attenzione alla mia salute
lungo molto tempo...
(*vedere nota sotto)

va bene mettiamo da parte le polveri alcalinizzanti,
comunque ho citato gli alimenti fondamentali per "alcalinizzarsi"
-polveri di erba di orzo o grano, meglio se da succhi
-avocado
-mandorle
sono le cose più alcalinizzanti che ci sono...
si sono sempre mangiati, NON SONO FARMACI e nessuno è morto con questi alimenti, tranne un eccesso... si dice in medicina ayurvedica, ma anche con il più spicciolo buon senso, che l'eccesso di una sostanza, anche la più benefica si tramuterà in un danno superando il beneficio
e vorrei fosse chiaro che lo dico per non allarmare ma faccio un esempio:
l'acqua, una delle sostanze più amiche dell'organismo, se presa in quantità di 6-7 litri d'acqua in un'ora uccide una persona...
quindi nessun estremo eccesso di qualsiasi cosa, valutando che se si elimina il cibo dannoso (junk food) si avranno solo benefici, magari qualche forma di malessere, più o meno passeggera, a causa di acidi itineranti... ma la situazione, se non si stanno facendo degli eccessi, poi rientra...

poi approfondendo in base alla curiosità alimentare e gusto, le informazioni si trovano in giro...
devo ancora mettere comunque i diversi metodi di individuazione del ph dei cibi...

mi era sfuggito prima riguardo alle cartine di tornasole... si trovano in farmacia, parafarmacia, su ebay... le prime che presi le comprai dal sito supersalute.com o it...
poi uno si regola in base al prezzo migliore...

riguardo alla soia, io ormai la ho ESCLUSA totalmente dalla mia dieta da alcuni anni, e ho dimenticato [:o)] le motivazioni, ma non è difficile trovare qualcosa di convincente e ragionato scientificamente,
la soia è tossica per la presenza di diverse sostanze come al seguente: intanto metto questo link:

http://www.naturopatia-integrata.net/articles/soia.html

io non ne prendo in qualsiasi forma, che sia budino, proteina concentrata o meno, preparato, tantomeno il tanto osannato latte di soia e/o altro... nulla di tutto questo io prendo...

quanto al seitan di glutine di grano è proprio controindicato in chi vuole curare il suo corpo, forma una specie di colla negli intestini, oltre a diverse patologie individuate in chi consuma alimenti che lo contengono

vi posso raccomandare vivamente, in chi ha questi problemi, una cura dell'intestino a base di una composizione di frutti ayurvedici che si chiama TRIPHALA, che significa tre frutti (amla, bibitaki e haritaki)
tipico della medicina ayurvedica, ogni indiano si dice abbia in caso nell'armadietto questo composto, che poi è un alimento
lo si potrebbe consumare ordinariamente! e tutto questo a discapito dei vari trattamenti per l'intestino, diuretici ricchi di effetti collaterali...

il o qualcuno chiama -la TRIPHALA... è una composizione che ha due opposte proprietà e per questo è stupefacente:
disintossica e nutre, per cui è indicato per tutti salvo in chi è in grave situazione di -cachessia- in quanto la disintossicazione, sia pur modulata, sarebbe per il caso dannosa, ma basta vedere che nella cachessia ovviamente si misura ogni cosa ingerita, concomitamente a patologie originarie...
e non è indicato anche in chi ha subito resezioni gastro-intestinali!
per la motilità che si produce...

il TRIPHALA è emerso in italia da qualche anno, al sito sopra indigoherbs.co.uk lo trovate ugualmente
si prepara nel seguente modo (è in polvere)
si mette a bagno la sera in acqua tiepida (a basso residuo fisso tipo Sant'Anna o Lauretana) in un bicchiere di vetro, si lascia riposare la notte e al mattino, a digiuno, si beve
si presenterà un bisogno di andare al bagno a liberare gli intestini da materiale di scarto ivi presente...
ma questo tempo è variabile in base alle condizioni della persona,
potrebbe verificarsi il primo giorno come solo al secondo o al terzo...
comunque se si praticano lavori, specialmente di contatto sociali, bisogna considerare di rimandare a giorni di riposo o comunque di avere un bagno vicino, e non si sa quando verrà il momento di usarlo...
si può anche prendere la sera dopo la digestione e prima di andare a letto...
non c'è nulla di complicato, preso una volta ci si abituerà e si saprà cosa verrà dopo [:o)]

x greenwarrior:
riguardo a quello che dici sulla patologia in caso di urine alcaline, può essere vero, ma se si prendono cibi alcalinizzanti può essere leggermente alcalina o meno, dipende da quanto si deve neutralizzare ancora di residuo acido nell'organismo...
sarà ancora più alcalina se si prendono polveri e gocce alcalinizzanti,
non significa però necessariamente che è un segno di patologia,
in ogni caso occorre modulare e certo non ci si berrà 2 litri di acqua alcalinizzante... con gli alimenti questo rischio estremo non c'è però...
mangiare frutte e verdure alcalinizzanti fa solo bene, tranne i casi di patologie intestinali che non prescrivono l'assunzione di questi alimenti cioè alcune verdure o certa frutta... questo deve essere chiaro, ma comunque qualcosa di sostitutivo si protrà trovare, dipende...

greenwarrior inoltre dici di mantenere il ph tra 7 e 9, se non parli dell'urina a cosa ti riferisci?

le proteine animali... guarda... sono ANNI che non ne assumo:
niente carne, pesce, crostacei, pollo, coniglio, salumi, invertebrati: non consumo NESSUN animale ucciso o vivo (lo dico non perchè sarebbe possibile (per me) ma ci sono abitudini gastronomiche che prevedono anche questo...)
e provvedo al mio fabbisogno proteico con proteine di piselli 85% e qualche aminoacido solforato: metionina e cisteina (dato che negli alimenti vegetali sono scarsi)
per la cisteina prendo la NAC (N-Acetil-Cisteina) che ha anche una forte azione antiossidante
prendo anche beta-alanina (lontano da proteine) che promuove la carnosina che come dice il nome è presente nelle carni ed esclusa nei vegetali...
la carnosina è inoltre utile per il mio diabete (controindicata in caso dei temuti gravi danni renali, cardiovascolari però)
la beta-alanina, da cui la carnosina, ha inoltre un'azione antiossidante e riparante certe cellule invecchiate*

consumo inoltre zuppe di ceci, lenticchie
quando consumo tutto questo la digeribilità è una cosa di cui ci si compiace...
da notare che i legumi vanno tenuti a mollo a lungo, diverse ore, per eliminare certi composti tossici

*Attenzione che se avete patologie e prendete qualche tipo di farmaco è bene informarsi prima di prendere beta-alanina o qualcosa di particolare in questo post
del Triphala ho già detto i casi controindicati: cachessia e resezioni gastro-intesitnali... ma va sempre bene informarsi per implicazioni che io non posso conoscere


Ultima modifica di Zelman il 26/11/2012, 23:37, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/11/2012, 10:36 
Cita:
Zelman ha scritto:

TheThirdEye, grazie per l'apprezzamento
queste informazioni le ho raccolte praticando attenzione alla mia salute


Come si dice... necessità fa virtù... [;)]

Cita:
va bene mettiamo da parte le polveri alcalinizzanti,
comunque ho citato gli alimenti fondamentali per "alcalinizzarsi"
-polveri di erba di orzo o grano, meglio se da succhi
-avocado
-mandorle
sono le cose più alcalinizzanti che ci sono...

si sono sempre mangiati, NON SONO FARMACI e nessuno
è morto con questi alimenti


Per carità... certamente [:)] Diciamo che tu, nel caso
specifico, hai dovuto ottimizzare il rapporto alimento/beneficio.

E in questo senso, queste polveri, o "integratori" che siano
danno certamente una grossa mano. La mia era solo
una richiesta legata alla volontà di abiutuarmi ad inserire
prodotti naturali alcalinizzanti (intesi come alimenti veri e
propri) all'interno della dieta quotidiana.

Come dire, per chi ama la frutta secca, è certamente buono
il fatto di mangiare mandorle, piuttosto che noci o nocciole... [:)]

Cita:
mi era sfuggito prima riguardo alle cartine di tornasole... si trovano in farmacia, parafarmacia, su ebay... le prime che presi le comprai dal sito supersalute.com o it...
poi uno si regola in base al prezzo migliore...


Bene...

Cita:
riguardo alla soia, io ormai la ho ESCLUSA totalmente dalla mia dieta da alcuni anni

la soia è tossica per la presenza di diverse sostanze come al seguente: intanto metto
questo link: http://www.naturopatia-integrata.net/articles/soia.html

quanto al seitan di glutine di grano è proprio controindicato in chi vuole curare il suo
corpo, forma una specie di colla negli intestini, oltre a diverse patologie individuate
in chi consuma alimenti che lo contengono


Sapevo della Soia e sospettavo qualcosa del genere in merito al Seitan.....
Almeno come effetto nell'intestino. E se lo dice un vegetariano/vegano
come te, direi che la cosa dovrebbe far riflettere... [;)]

Cita:
vi posso raccomandare vivamente, in chi ha questi problemi, una cura dell'intestino a base di una composizione di frutti ayurvedici che si chiama TRIPHALA, che significa tre frutti (amla, bibitaki e haritaki) tipico della medicina ayurvedica, ogni indiano si dice abbia in caso nell'armadietto questo composto, che poi è un alimento lo si potrebbe consumare ordinariamente! e tutto questo a discapito dei vari trattamenti per l'intestino, diuretici ricchi di effetti collaterali...


Molto interessante anche questo..... come diceva un mio nutrizionista:

“Mens sana in colon sano” [:I]

Grazier mille Zelman [;)]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 17/12/2012, 18:48 
Sono mortificatissimo per il ritardo del post, scusate...
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
Zelman ha scritto:

TheThirdEye, grazie per l'apprezzamento
queste informazioni le ho raccolte praticando attenzione alla mia salute


Come si dice... necessità fa virtù... [;)]
Cita:
vi posso raccomandare vivamente, in chi ha questi problemi, una cura dell'intestino a base di una composizione di frutti ayurvedici che si chiama TRIPHALA, che significa tre frutti (amla, bibitaki e haritaki) tipico della medicina ayurvedica, ogni indiano si dice abbia in caso nell'armadietto questo composto, che poi è un alimento lo si potrebbe consumare ordinariamente! e tutto questo a discapito dei vari trattamenti per l'intestino, diuretici ricchi di effetti collaterali...


Molto interessante anche questo..... come diceva un mio nutrizionista:

“Mens sana in colon sano” [:I]

Devo dire che ti hanno consigliato più che bene:

prima di intraprendere una cura per "riorganizzare" il corpo,
occorre la depurazione,
e gli "intestini" sono l'obiettivo primario, occorre che siano depurati per bene, in quanto attraverso essi passano tutti, o quasi, i principi attivi presi con il cibo...
è inutile ammonticchiare integratori se poi gli smistatori non possono fare il loro ruolo... o se c'è energia da riservare a processi di pulizia

esistono senz'altro INNUMEREVOLI tecniche di pulizia, meccaniche, tramite erbe varie (i lassativi farmaceutici creano per lo più problemi...)

tra le sostanze naturali aggiungo oltre al/la Triphala, l'Oti NEO BIOXY
si tratta di magnesio perossido (che è anche somministrato in ospedale a chi deve fare colonscopie...) e tea tree oil, lo trovate facilmente in farmacie e parafarmacie, che provoca una pulizia intestinale (ovviamente da riservare in giorni non dedicati ad attività varie) occhio al disclaimer*

oppure con sale himalayano c'è una tecnica di massaggio intestinale che dicono (io non l'ho mai fatta, mi sono limitato solo al sale assunto in maniera normale la mattina a digiuno da soluzione satura, 1 cucchiaino allungato in un bicchiere d'acqua buona (sant'anna, laureatana)...

bisogna considerare che in molti casi bisogna andare per passi graduali,

ma chi vuole praticarla salvo il Disclaimer* questa tecnica si chiama Shank Prakshalana e prevede l'assunzione di acqua satura con sale himalayano e dei successivi movimenti-massaggi dati per favorire il passaggio intestinale,
un pò ostica da fare almeno per chi è ai primi tentativi, ma sicuramente è più praticabile di una idrocolonterapia...



*OVVIAMENTE in chi ha resezioni gastro intestinali e patologie varie relative agli organi interessati è quantomeno -sconsigliat/oa-, mentre il-la Triphala sarebbe più indicato, prima di iniziare delle pulizie occorre COMUNQUE sapere che patologia si ha...

Grazie


Ultima modifica di Zelman il 17/12/2012, 19:07, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 12/08/2013, 00:56 
Cita:
Regolazione chimica del corpo: sistema acidi-basi
Marcello Pamio, 1 agosto 2013, tratto da libro "La salute attraverso l'elimnazione delle scorie"

L’equilibrio acido-base è uno degli equilibri più importanti per la vita del’uomo. Regola, praticamente tutto: respirazione, circolazione, digestione, escrezione, difese immunitarie, produzione ormonale.
I processi biologici e biochimici che avvengono nell’organismo umano, sono processi elettrochimici che necessitano di un determinato pH.
Nelle 100.000 miliardi di cellule che costituiscono l’uomo, il ricambio degli acidi e delle basi è costantemente in atto: ognuna di queste cellule produce energia, e il risultato la produzione anche di acido carbonico, al quale si aggiungono altri acidi che assumiamo con il cibo o che si formano dopo la loro metabolizzazione.
Il corpo, in ogni istante produce in maniera endogena ed esogena acidi.
Quando gli acidi generati iniziano ad essere troppi, questi possono avvelenare e danneggiare tessuti, organi, ghiandole e funzioni.
I risultati sono tutte le malattie conosciute oggi dalla nostra società: diabete mellito, gastrite, colite, artrite e artrosi, reumatismi, morbo di Parkinson e Alzheimer, infarto, ictus, ischemia, apoplessia, trombosi, embolie, dermatite, eczema, psoriasi, allergie, tumore, ecc.

Il valore del pH
Una scala logaritmica permette d stabilire il grado di acidità (il numero di molecole acide a carica elettrica positiva) o il grado di basicità (il numero di molecole basiche a carica elettrica negativa) di un liquido o di una soluzione.

Immagine

Dal punto di vista dell’acido: il valore pH 0 significa la massima concentrazione possibile di ioni idrogeno (H+) in un acido, mentre il valore 14 indica che tali ioni sono assenti.
Dal punto di vista dell’alcalinità: il valore 14 indica la massima concentrazione possibile degli ioni ossidrile (OH-), mentre il valore 0 indica che tali ioni sono assenti.
Al disopra del valore 7 prevalgono gli ioni ossidrile (OH-) e la soluzione è BASICA o alcalina; al di sotto del 7 prevalgono gli ioni idrogeno (H+) e la soluzione è ACIDA.

Il pH del sangue
Il sangue è tessuto più importante dell’organismo: bagna tutte le cellule del corpo, apporta i principali nutrienti e grazie all’emoglobina trasporta l’ossigeno dove serve.
Il suo equilibrio acido-base è fondamentale per la vita stessa.
Il pH del sangue si colloca al massimo tra pH 7,35 - 7,45, quindi è basico.
Il metabolismo continua a scaricare continuamente sostanze acide nel sangue, ma il suo pH deve rimanere costante...
Nel corpo, come vedremo nel dettaglio, esistono molti depositi di minerali: mucose, capelli, vasi, unghie, tendini, cartilagini, capsule, ossa, denti. Si tratta di depositi basici con un valore di pH intorno a 8,1 e rappresentano le riserve di minerali d’emergenza per l’intero organismo.
Quando il sangue diventa carico di acidi, il cervello (l’ipotalamo) ordina immediatamente di recuperare dei sali minerali alcalini (calcio, magnesio, potassio, fosforo, ecc.) per tamponare e neutralizzare la crescente acidità, pena la morte. Si tratta di programmi biologici istantanei per la sopravvivenza.

Il pH dell’urina
Il pH dell’urina oscilla tra il 4, nelle persone malate e il valore 8 in quelle sane.
L’urina dei neonati sani, cioè allattati da una madre sana, ha un pH che va da 8 a 8,5.
Per nove mesi il neonato è rimasto nel liquido amniotico della madre, il cui pH è basico e superiore a 8.
Un valore così alto è sinonimo di uno stato di salute perfetto.
Dalla nascita in poi la vita dell’uomo è un processo costante di deterioramento, invecchiamento, relativamente al pH delle sue cellule e della sua urina che diventa, se lo stile di vita è innaturale e patogeno, progressivamente sempre più acida.
L’invecchiamento non è altro che una costante intossicazione ad opera di residui acidi.

Gli acidi sono il compagno costante delle malattie, le basi della salute

Non a caso, la forza vitale, l’energia e la salute dell’uomo risiedono nelle basi, più precisamente nei loro costituenti, i sali minerali alcalini e gli oligoelementi in generale.
Nel corpo umano gli acidi e le basi sono come il giorno e la notte: dovrebbero trovarsi in un equilibrio mobile, con l’avvertenza però che il piatto della bilancia deve inclinarsi verso le basi.
Quando la prima urina del mattino arriva a valori di pH 7 - 7,35, questo valore coincide con il valore di equilibrio del sangue e indica che i reni non sono costretti ad espellere dai tessuti né un eccesso di sostanze acide e neppure un eccesso di sostanze basiche. Anche se il vero problema non sono le sostanze basiche ma quelle acide che possono corrodere il parenchima renale.
Tra gli animali erbivori il pH dell’urina può salire fino a 8,5, mentre nei cani e gatti, cioè negli animali carnivori per natura, questo valore è compreso tra 5 e 6.
Il pH dell’urina e del sangue dimostrano inequivocabilmente che l’uomo non è un carnivoro!
I valori di pH bassi dell’urina durante un digiuno o una cura disintossicante non devono meravigliare: quando molte scorie lasciano il corpo, infatti lo fanno attraverso i reni e l’urina. Ma tali valori non dovrebbero mai andare sotto i 5,5, pena la corrosione dei tessuti e organi.

I sistemi tampone
Oltre ai depositi di minerali visti prima, per impedire una oscillazione esagerata del pH, e soprattutto del sangue, l’organismo umano dispone di ulteriori sistemi tampone:

v Polmone: regola, tramite la respirazione, l’espulsione degli acidi carbonici sotto forma di anidride carbonica. Il polmone viene anche detto “pompa linfatica”, perché tramite una corretta e profonda respirazione viene pompato questo liquido fondamentale per la disintossicazione;

v Rene: è l’organo più importante per eliminare gli acidi superflui, soprattutto quelli che non possono venire eliminati per via aerea (polmoni). Questi organi vengono così sovraffaticati da un regime alimentare innaturale, basato sulle proteine animali acidificanti, da veleni ambientali e stress che s’indeboliscono e non sono più in grado di espellere le tossine. Nei vasi linfatici si forma un ingorgo di succhi acidi e il corpo appare gonfio e congestionato (edemi). Con la formazione di edemi il corpo trattiene l’acqua per diluire le sostanze tossiche. I reni sono in grado di espellere i liquidi soltanto fino ad un valore di pH 4,4 fino al massimo di pH 4. Al di sotto di questi valori il tessute renale si corroderebbe e per fortuna questo non avviene mettendo in atto un blocco renale, con tutti i rischi enormi per la salute umana, ma la Natura è perfetta!

v Pelle: viene detto il secondo rene e il secondo polmone. Non a caso si tratta dell’organo più grande del corpo umano e oltre a regolare la temperatura corporea, permette di traspirare e di espellere attraverso il sudore tossine e acidi;

v Fegato: secondo recenti ricerche anche questo organo gioca un ruolo importantissimo nella regolamentazione del pH. La forza biochimica del fegato si trova sul lato basico. Ogni 4 minuti circa, questa grande ghiandola filtra completamente tutto il sangue che circola allo scopo di detossificarlo dai veleni;

v Bicarbonato di sodio: è un composto che si forma in alcune cellule gastriche dal cloruro di sodio, dall’acido carbonico e dall’acqua.

Quindi il corpo, quando vi sono troppi acidi deve assolutamente neutralizzati, in un modo o nell’altro.
Se avviene questa neutralizzazione ad opera dei minerali alcalini del corpo (ossa, denti, vasi, capelli, ecc.), i sali che ne risultano (acido + base = sale) la Natura perfetta li deposita provvisoriamente nei tessuti o organi per poi espellerli fuori quanto prima.
Oggi a causa del nostro perverso stile di vita, questi depositi che dovrebbero essere provvisori, diventano permanenti e definitivi, creando seri problemi di salute (calcoli, cisti, noduli, tumori, ecc.).
Quanto più il sangue si riempie di sostanze acide, tanto maggiore è il consumo delle riserve minerali dell’organismo per formare sali che neutralizzano gli acidi. Questo riguarda in primo luogo il calcio che viene sottratto da tessuti, organi, ossa, denti, capelli e unghie.
Per la Medicina Tradizionale cinese le cose erano chiare diversi migliaia di anni fa:

“Quello che non riescono a eliminare i reni e la vescica, deve eliminarlo l’intestino.
Ciò che non riesce a fare quest’ultimo, devono farlo i polmoni.
Se tutti insieme non riescono a eliminare abbastanza sostanze velenose, deve intervenire la pelle.
E quello che nemmeno la pelle riesce a eliminare, ci porta alla morte”

Le maree acide e basiche
Nel corso della giornata si possono misurare nell’urine delle maree acide e basiche, che sono condizionate dai ritmi biologici nonché dall’orario dei pasti.

Immagine

Ecco perché le persone colpite dall’infarto arrivano in ospedale di prima mattina tra le 5 e le 7, proprio durante un picco acido. Questo è anche il motivo per cui sarebbe meglio di sera non mangiare cibi acidi perché si è nel picco basico (colazione acido, pranzo e cena basico).
I depositi di acidi accumulatisi nei tessuti si svuotano soprattutto di notte, per cui l’urina al mattino di regola è più acida.

Come si producono gli acidi
Stress, rumore, irritazione, paura determinano la formazione di acido cloridrico e un eccesso di tale acido nello stomaco può provocare gastriti o ulcere.
L’ acido lattico che si forma nei muscoli quando l’organismo è sotto sforzo.
I dolciumi, cioè cereali raffinati e zucchero, vengono metabolizzati con la produzione di acido acetico, mentre té nero e caffè apportano acido tannico e acido cloridrico.
Tutte le proteine di origine animale, compreso i latticini, producono dopo la digestione, acido urico, acido solforico e acido nitrico. L’acido solforico (prodotto soprattutto dalla carne suina) indebolisce e rammollisce i dischi intervertebrali ed è la prima causa dei problemi alle cartilagini.
Tutti questi acidi devono essere neutralizzati il più rapidamente possibile dall’organismo, perché non ne vengano intaccate le cellule, organi, ghiandole e funzioni varie.

Le regolazioni di base
Il nostro stile di vita (stress, poco movimento) e una alimentazione basata su prodotti morti, raffinati, pastorizzati, ci stanno facendo andare verso le acidosi.

1) Regolazione del bilancio acido-baseIl bilancio acido-base ha l’importante funzione di filtrare ed espellere dal sangue le scorie del metabolismo (sostanze azotate derivate dalla decomposizione di proteine: urea e acido urico). A queste si aggiungono altri acidi che si formano nell’intestino dai processi di fermentazione e putrefazione;

2) Regolazione del bilancio idrico
Senz’acqua non c’è vita. L’acqua è il solvente per eccellenza, è indispensabile al trasporto delle sostanze nutritive, per il metabolismo cellulare e per l’espulsione dei prodotti di scarto mediante i reni.

3) Regolazione del bilancio elettrolitico (minerali)
Grazie ai minerali i liquidi del nostro corpo diventano dei conduttori di elettricità.
Queste sostanze sono sotto forma di particelle cariche (cationi con carica positiva e anioni con carica negativa). Purtroppo oggi questi elettroliti vengono usati dal corpo per neutralizzare le sostanze acide e questa perdita equivale a invecchiamento precoce.

Il tessuto connettivo e gli acidi
Il padre della teoria degli acidi e basi, il prof. Friedrich Sander, parla di maree di acidi e di basi. Questi flussi sono costantemente all’opera, tramite il sangue, tra il tessuto connettivo e i reni. Il tessuto connettivo, la matrice che struttura tutto il corpo, rimane efficiente e sano solo se, a intervalli, viene riempito e svuotato da acidi e basi.
Il pH medio del tessuto connettivo si trova tra 7,1 e 7,25.
Se questa alternanza ritmica viene a mancare, il tessuto viene danneggiato o si blocca. In questo caso il tessuto connettivo, non può attraverso il sangue, fornire alle cellule e agli organi ossigeno e sostanze nutritive in quantità sufficiente.
In tutte le malattie croniche si nota un danno dei processi di scorrimento, che avvengono attraverso il sangue tra i reni e il tessuto connettivo.
Nel caso in cui le ultime riserve di minerali siano esaurite, la natura cerca di relegare gli acidi in eccesso nei settori meno importanti per la circolazione sanguigna, negli strati più profondi dei tessuti connettivi e adiposi. Alla prima occasione utile, l’organismo cercherà di bruciare questi rifiuti con una bella febbre terapeutica…che giustamente noi spegneremo con tachipirina e altre porcherie chimiche.
Una intensa attività muscolare si produce molto acido lattico (le cellule muscolari dell’atleta arrivano a pH 4,5 - 5,5), e se questo non venisse assorbito dalla fibre colloidali del tessuto connettivo, il pH del sangue scenderebbe al di sotto del 7 e subentrerebbe la morte.
L’acido lattico deve essere neutralizzato con le sostanze minerali, ecco perché è importante assumerle a sufficienza prima dell’attività sportiva.

Il cuore e gli acidi
Un organo estremamente minacciato dall’eccesso di acidi è proprio il cuore.
Si tratta di un organo di grande potenza, ed essendo in continua attività, consuma molta energia. Questo richiede un intenso metabolismo il quale produce acido carbonico e acido lattico, che devono essere trasportati via.
Se il mezzo di trasporto stesso, cioè il sangue, è già saturo di acidi e tossine, può verificarsi un accumulo di scorie acide direttamente nel muscolo cardiaco: la conseguenza prende il nome di infarto!
In condizioni normali il pH del muscolo cardiaco è circa 6,9, quindi leggermente acido (il 7 è neutro), ma già con valori poco più bassi: 6,5 - 6,4 c’è il rischio d’infarto.
Anche l’angina pectoris e l’apoplessia, si tratta sempre di acidosi.

In pratica il sangue capillare, scorrendo nei tessuti che sono diventati chimicamente acidi, si inacidisce, mentre gli eritrociti (globuli rossi) si induriscono fino a diventare completamente rigidi.
I globuli rossi, seppur più grandi del diametro di un capillare, grazie alla loro plasticità riescono a passare lo stesso.
Quando però il pH diventa acido, a partire da 6,5 - 6,4 i globuli rossi s’irrigidiscono, bloccando e otturando il capillare. La zona non irrorata muore: apoplessia, infarto, tumore, ecc.
Un eccesso di acidità è letale, perché con l’aumento dell’acidità il sangue, che contiene proteine, si ispessisce, e il sangue “spesso” affatica il cuore, ostacolandone la circolazione.

Il colesterolo e gli acidi
Tutti gli acidi passano attraverso il sistema equilibratore del sangue.
Il sangue che tende all’acido, lega spontaneamente il calcio.
Il calcio può essere prelevato da ossa e denti solo molto lentamente mentre è indispensabile ricorrere a depositi di calcio in fretta. In questa condizione di urgenza, il calcio viene prelevato direttamente dalle pareti dei vasi sanguigni. Il calcio prelevato viene sostituito dalla colesterina, che è sempre presente ed è acido-resistente.
Quanto maggiore è la quantità di acido da neutralizzare, tanto maggiore sarà il prelievo di calcio dai vasi e quindi tanto maggiore la colesterina che andrà a rimpiazzare il calcio perduto. Poiché il sangue è pieno di tossine e scorie (acidi neutralizzati, cioè sali minerali), queste si combinano con la colesterina formando una colla impermeabile.
In questo modo aumenta il colesterolo e inizia a formarsi la placca arteriosa che crescendo, strato su strato, metterà in serio pericolo la vita della persona.

Da quanto appena detto, si capirà l’assurdità e la pericolosità dei trattamenti ufficiali per l’ipercolesterolemia. I farmaci, le statine, abbassano la produzione del colesterolo nel fegato (indebolendo a lungo andare questa ghiandola fondamentale), ma non vanno a monte del problema, cioè non riducono l’acidità dell’organismo, anzi la fanno aumentare!
L’ipercolesterolemia e l’arteriosclerosi cominciano con la decalcificazione delle arterie, cioè con la sostituzione del calcio con la colesterina. La colesterina, mischiata alle altre scorie presenti nel sangue, va a depositarsi sulle pareti, provocando alla fine l’indurimento e la perdita di elasticità. I vasi allora si possono rompere in qualsiasi momento (aneurismi, ecc.).

Capelli, cuoio capelluto e acidi
Il cuoio capelluto con le sue sostanze minerali e oligoelementi, è la squadra di pronto intervento della neutralizzazione degli acidi. Questo deposito viene consumato da acidi e tossici continuamente oppure in maniera improvvisa.
Acidi e veleni ininterrottamente si muovono verso il cuoio capelluto, per essere neutralizzati. Ma l’organismo è perfetto, ed elimina quante più tossine possibili prima che raggiungano la testa, ecco perché gli uomini sudano nel collo, nella nuca, nel viso e sulla fronte.
Soprattutto l’acido lattico (eccessivo sforzo fisico) determina una precoce perdita di capelli, ma non solo, anche l’acido tannico e muriatico (caffè), l’acido urico (proteine animali) e l’acido acetico (dolci, cereali e zuccheri raffinati), acido solforico (carne di suino), acido carbonico (bevande gassate e scarsa respirazione), acido dei farmaci, ecc.
Il cuoio capelluto è di regola il primo organo investito dalla perdita di sostanze minerali. In seguito alla neutralizzazione degli acidi si formano sali: urato di calcio, solfato di calcio, lattato di magnesio, ecc. che devono essere espulsi dal corpo.
Il grosso guaio è che una volta che le sostanze minerali sono state consumate per neutralizzare gli acidi, esse non sono più a disposizione per alimentare i capelli: la conseguenza è la loro caduta!

Menopausa, mestruazioni e acidi
Dopo la menopausa, quando cessano le mestruazioni che purificavano l’organismo e il sangue, la donna è in piena emergenza acida.
Le sudorazioni notturne, le ondate di calore, dette vampate, sono una febbre artificiale messa in atto dalla sapienza perfetta del corpo per purificare l’organismo dalle tossine e dagli acidi.
La santa tedesca Ildegarda di Bingen già nel 1150 insegnava che “durante gli anni fertili, la donna espelle una volta al mese i suoi succhi maligni”.
L’espulsione mensile degli acidi spiega perché la donna vive di media 10 anni più dell’uomo.
Nell’uomo, a causa della mancanza del ciclo, ogni milligrammo di acido, tossina e veleno deve essere metabolizzato ricorrendo alla neutralizzazione.
Nella donna, durante il periodo fertile, quello che non fuoriesce dal corpo con le mestruazioni, viene parcheggiato in tre zone ben precise: sangue e linfa, placenta e il terzo sono le anche, sedere e cosce (vedi cellulite).
Il livello di acidità sale giorno dopo giorno fino alla mestruazione, dove il pH può raggiungere valore di 7,25.
Prima di questo giorno, i liquidi sono così pieni di acidi che l’acidità elevata fa insorgere brufoli, depressione, irritabilità, sensibilità psichica, dolori di testa, emicranie, edemi e anche cellulite.
Spesso in questi giorni le donne si lamentano di addomi e caviglie gonfie ed è così perché i liquidi vengono trattenuto per diluire gli acidi.
Una volta espulsi con il sangue, l’acidità diminuisce e spariscono i sintomi della cosiddetta “sindrome premestruale”.
Solo dopo la menopausa la donna si trova nella stessa situazione dell’uomo e finisce spesso in situazioni di difficoltà perché non è abituata alla metabolizzazione degli acidi come invece l’uomo. Possono allora insorgere problemi come osteoporosi, reumatismi, ecc.

Le emorroidi e gli acidi
Le emorroidi sono una valvola di emergenza per lo scarico di tossine e acidi, che il fegato non riesce a lavorare e detossificare. Allora si è in presenza di un ingolfamento della vena porta. L’affollamento di acidi e veleni vari è così grande che il fegato non ce la può fare e allora subentra la perfezione della natura che scarica tramite la vena emorroidale il sangue acido e pieno di scorie.
Le emorroidi sono le “mestruazioni dell’uomo” e non andrebbero mai bruciate, congelate, legate o operate.
La donna in gravidanza che si alimenta male, dopo il parto soffre spesso di emorroidi.
Il motivo è sempre lo stesso: l’organismo trattiene per nove mesi tutti i veleni e le tossine che non possono essere parcheggiati nella placenta perché c’è il feto e non possono essere scaricati tramite le mestruazioni.
Questo ingorgo si scarica tramite la vena emorroidale non appena il bambino viene al mondo o poco prima del primo flusso mestruale.
Estremamente e velocemente efficaci nelle emorroidi si sono rivelati i bagni basici.

I denti e gli acidi
Il tartaro si forma dalla placca dentale, che ininterrottamente, giorno e notte, preme verso l’esterno dalla cavità dentale e che rappresenta l’eliminazione di acidi dal corpo. Questa placca, insieme all’acido acetico che viene dai dolci, neutralizzato da calcio dei denti forma strato dopo strato il tartaro.
Il tartaro è acido con un pH tra 4 e 5, ed formato da acidi di diversa provenienza con sottrazione di oligoelementi e sali minerali basici. Quindi il tartaro non sopporta un ambiente basico con pH 8 - 8,5: si stacca e scioglie.
Esiste un solo rimedio: una igiene orale basica.

Micosi e acidi
Le micosi, le infezioni da funghi che colpiscono la persona malata vivono in un ambiente acido di pH tra 4 e 6.
Dermatomicosi e micosi del piede, unghie, sangue e vagina prolificano in ambiente acido.
In funghi parassiti possono espellere veleni del metabolismo come acetaldeide e aflatossine che possono provocare danni seri anche a funzioni cerebrali e nervose.
Alcalinizzando correttamente il corpo, dalla pelle, alla vagina, agli intestini, i funghi cessano di creare problemi.
Lavande vaginali, bidet, bagni, pediluvi e clisteri basici, eliminano alla radice i funghi facendoli tornare al loro posto.

L’importanza dei sintomi
I classici sintomi che la medicina classifica come “malattie”, sono di solito tentativi sensati e perfetti della Natura messi in atto dal corpo per guarire!

“Dovunque debba uscire qualcosa, lì il corpo ha un orifizio. E se qualcosa deve uscire lì dove il corpo non ha l’orifizio, allora fanne uno tu”. Paracelso

L’ulcera nella gamba e le emorroidi, come visto, rappresentano due banali esempi di come il corpo lavora per cercare di far uscire gli acidi e le tossine.

Il processo di guarigione va dal basso verso l’alto, da dentro verso fuori.

La guarigione
La neutralizzazione di tutti gli acidi che si formano nell’organismo è un processo assolutamente indispensabile, perché grazie ad esso, si toglie agli acidi la loro tossica e corrosiva aggressività. Non vi può essere guarigione se prima l’organismo umano non si detossifica e deacidifica.
L’acido deve venire neutralizzato da un sale minerale.
Per esempio l’acido urico con il calcio diventa urato di calcio, l’acido ossalico con calcio diventa ossalato di calcio e l’acido solforico diventa solfato di calcio. Questi sali neutri abbandonano un corpo sano, attraverso reni, intestino e pelle. Se l’organismo è indebolito non escono dal corpo e si depositano: calcoli, artrosi, ecc.
In conclusione, la prima regola è modificare lo stile di vita in meglio:

- alimentazione sana e umana, basata su alimenti crudi di origine vegetale, mangiati nelle corrette sequenze e combinazioni;

- bere acqua lontano dai pasti aiuterà l’organismo a lavare via gli acidi e le tossine;

- muovere giornalmente il corpo con sapienza e intelligenza, senza esagerare, senza produrre acidi inutili e gratuiti;

- respirare profondamente a pieni polmoni per arricchire il sangue di ossigeno;

- pensare, sentire e volere sono le tre forze dell’anima che andrebbero assolutamente riequilibrate. Nella società di oggi, forse la cosa più difficile è proprio avere dei pensieri nobili, ai quali agganciare una emozione e compiere un’azione corretta.

Alimenti basici
Quali sono gli alimenti basici o alcalinizzanti? Tutti gli alimenti crudi di origine vegetale, dopo il metabolismo liberano nell’intestino tenue ceneri basiche, quindi il risultato finale è una alcalinizzazione dell’organismo.
Tutti questi alimenti, forniscono quei minerali colloidali importantissimi per nutrire cellule e organi, e per neutralizzare gli acidi in eccesso.
La cottura, ogni tipo di cottura, snatura questi minerali facendoli diventare inorganici e quindi di difficile assimilazione.
Viceversa, tutte le proteine di origine animale (carne, pesce, uova, latticini), gli zuccheri, i cereali sono profondamente acidificanti (acido urico e sali urici, acido acetico e sali acetici, acido lattico….).
Una alimentazione sana dovrebbe consistere nell’80% di cibi alcalinizzanti e per il 20% di cibi acidificanti.





http://www.disinformazione.it/regolazio ... o_base.htm


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MessaggioInviato: 12/08/2013, 12:52 
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vimana131 ha scritto:

Cita:
Regolazione chimica del corpo: sistema acidi-basi
Marcello Pamio, 1 agosto 2013, tratto da libro "La salute attraverso l'elimnazione delle scorie"

Articolo mooolto interessante.... grazie della segnalazione vimana131 [;)]



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MessaggioInviato: 24/03/2014, 01:12 
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Come evitare l'acidità organica


Alimentazione sanaTutti quei processi e manifestazioni che noi chiamiamo malattie, sono la diretta conseguenza di un’eccessiva acidificazione del sangue, dovuta per lo più a una sbagliata alimentazione. Dopo un pasto, i nutrimenti e le tossine (rifiuti organici) derivanti dalla digestione, fluiscono dal tratto intestinale nel sangue e nel sistema linfatico.

Attraverso l’osmosi, i nutrimenti e le tossine si aprono poi anche un passaggio verso il citoplasma, ossia quella parte della cellula che avvolge il nucleo delle cellule organiche. Tutte le cellule hanno una caratteristica comune: il citoplasma ha una reazione alcalina (negativa) e il nucleo ne ha una acida (positiva), ciò crea una differenza di potenziale elettrico tra il citoplasma ed il nucleo. Questa differenza di potenziale elettrico determina la “vitalità” delle cellule.

Se questo potenziale elettrico si riduce al di sotto di un certo livello, la cellula si ammala e può anche morire. Quando il sangue quindi porta con sé molte sostanze acide, per esempio, le tossine, le stesse possono penetrare all’interno delle cellule e neutralizzare l’alcalinità del citoplasma. Se perciò la concentrazione delle tossine nella circolazione del sangue è più alta di quella nelle cellule, le tossine continueranno a fluire nel citoplasma delle cellule ed eventualmente a precipitare, creando dei cristalli.

Periodicamente, durante i periodi in cui la vitalità è elevata, l’organismo prova a correggere questa condizione, attraverso delle acute crisi di guarigione: le cosiddette “malattie”. Dopo molti anni, tuttavia, se una persona non migliora le proprie abitudini e il proprio stile di vita, verrà a crearsi una malattia cronica. Ed alla base di tale malattia possiamo sicuramente trovare un grande accumulo di tossine.

Il punto di vista dell’omotossicologia:

Secondo l’insegnamento di “H.H. Reckeweg”, fondatore della “omotossicologia”, tutti quei processi e manifestazioni che noi chiamiamo malattie, sono espressione della lotta dell’organismo contro le tossine, per renderle innocue e poi espellerle. L’organismo può vincere o perdere questa battaglia; in ogni caso quei processi che noi chiamiamo malattie non sono altro che utili funzioni biologiche, finalizzate alla disintossicazione naturale del corpo e alla difesa contro i veleni. L’organismo, infatti, cerca sempre di compensare i danni che ha subito e che non è riuscito ancora ad eliminare.

La probabile causa di tutte le malattie:

Praticamente tutti i dolori, le patologie e la distruzione di cellule, è dovuta ad un’eccessiva acidità del sangue, derivante dall’assunzione di una quantità troppo elevata di proteine, specialmente di quelle animali: carne, pesce, pollame, salumi e formaggio ecc. Tuttavia anche le proteine vegetali, come i semi, i cereali e i legumi, quando assunte troppo spesso o in notevole quantità, possono causare questo tipo di tossicità. Il Dr. “Bieler” afferma che la causa principale dell’acidità organica, vada ricercata nell’assunzione eccessiva di proteine, che disturbano in modo sostanziale l’equilibrio dell’azoto. Una condizione acida, generata da una dieta con molte proteine, distrugge molte cellule del corpo, che pertanto dovranno essere ripristinate…

L’effetto a lungo termine di una dieta con molte proteine, è quindi sempre deleterio per la salute. Crea infatti un’accumulazione di prodotti di rifiuto – dovuti alla digestione ed assimilazione di queste proteine – i quali acidificano l’organismo. Per esempio, se consideriamo che fegato e reni sono in grado di espellere circa 8 grani di acido urico nell’arco delle 24 ore, e che 500 grammi di carne, possono generare fino a 18 grani di acido urico, ne consegue che ad ogni pasto a base di carne, una parte dell’acido urico generato, verrà di fatto accumulato nel corpo. Questo fenomeno, nel tempo, potrà provocare gotta, reumatismi o diverse forme di artrosi.

L’acidosi precede e provoca le malattie:

È quindi ormai un fatto ampiamente riconosciuto, che molte malattie si sviluppino a causa di una condizione di “acidosi cronica”, che riduce le funzioni organiche e abbassa la resistenza dell’organismo. A questo riguardo, il Dr. “George W. Crile”, (direttore della Clinica Crile in Cleveland) uno dei più famosi chirurghi del mondo, così si esprime: “Non esiste la morte naturale. Tutti i casi così definiti, sono soltanto il punto finale di una progressiva acidificazione dell’organismo”.

L’acidosi, infatti, precede e causa le malattie. Anche un corpo sano alla fine soccombe alle malattie fisiche, quando la sua stessa produzione di acido urico si accumula ad un punto tale che non può più opporvi resistenza. Di conseguenza diviene suscettibile ai germi, al freddo, alla fatica o all’esaurimento nervoso. Quando il livello di tossine nel corpo raggiunge il massimo tollerabile, l’organismo inizia allora un’azione di “pulizia”, che può assumere varie forme, tra cui: diarrea, mal di testa, raffreddore, eruzioni della pelle, ascessi, foruncoli, reumatismi, infiammazione degli occhi o di altri organi, catarro, sensazione di freddo, febbre ecc. Ma tutte queste problematiche hanno un’origine comune: un accumulo di rifiuti acidi nel corpo.

Perché si crea acidità nell’organismo?

Oggigiorno, il cibo e le bevande che assumiamo stanno diventando sempre più “produttori di acido”, specialmente i pasti veloci come quelli offerti dai fast-food e gli alimenti precotti. Anche i dolci ed i dessert formano acido, così come il caffè, il vino e la birra. Un altro elemento che crea acidità è un’alimentazione eccessiva. Va notato inoltre, che anche coloro che seguono una dieta vegetariana, possono ritrovarsi, se consumano troppi cereali, con un alto livello di acidità nel corpo. Preoccupazioni, ansia, paura e stress sono ulteriori fattori in grado di produrre acidità organica, come pure le sostanze inquinanti e le eventuali tossine presenti nell’ambiente in cui viviamo.

Una nuova luce sull’equilibrio acido-basico:

Una certa acidità del corpo è necessaria alla conservazione della vita; se non vi fosse non vi potrebbe neppure essere la circolazione di energia lungo i nervi. È infatti necessaria una differenza di polarità elettrica, affinché tale flusso possa aver luogo. Quando un’area del corpo si danneggia o diviene malata, vi è un’accelerazione dell’energia in quella zona, perché il primo effetto di una malattia o di un danneggiamento è quello di aumentare il grado di acidità dell’area colpita. Con l’aumento di acidità, cambia anche il potenziale di quell’area e questo fatto aumenta il flusso di energia proveniente dal cervello, e con essa anche il flusso del sangue in arrivo.

Come si può facilmente immaginare, l’aumento dell’energia nervosa e del flusso del sangue, determinano un maggior potere curativo nella zona colpita. Bisogna comunque sottolineare, che una quantità maggiore o minore del necessario, sconvolge questo processo di guarigione. Un eccesso di acidità nei tessuti dell’organismo, stimola infatti un flusso di energia nervosa troppo grande, e se questa condizione permane troppo a lungo, interferisce con la capacità delle cellule del cervello, di continuare a fornire l’energia nervosa richiesta.

Una diminuzione di tale capacità conduce ad una minor differenza di potenziale tra il cervello e il resto del corpo. Quando questa differenza si annulla, come accade nei casi di severa acidosi, ne consegue la morte. La vita, come abbiamo già detto, è infatti possibile solo quando viene mantenuta una differenza di polarità elettrica, tra il cervello e le altre parti del corpo.

La vera causa dell’osteoporosi:

Per poter sopravvivere il corpo deve mantenere il sangue ad un pH pari a 7.4: ovvero un valore leggermente alcalino (un valore neutro sarebbe invece rappresentato da un pH a 7.0). In presenza di un’acidità eccessiva, il corpo utilizzerà allora parte del calcio presente nelle ossa per ridurre l’acidità, poiché se non agisse in questo modo si creerebbe una situazione di grave pericolo, in grado di condurre anche alla morte. Il corpo, per neutralizzare l’acido in eccesso, utilizzerà inoltre oltre al calcio, anche le sue riserve di potassio, sodio e magnesio, che sono tutti minerali alcalinizzanti, prelevandoli dalle ossa, dai denti e dalle cellule di tutti i tessuti.

In questa situazione, un individuo perde dei minerali preziosi, ed anche eventuali supplementi alimentari non potranno essere utilizzati a causa dell’ambiente acido creatosi. Si può facilmente comprendere come questa situazione possa dar luogo, a lungo andare, all’osteoporosi: una malattia dovuta alla mancanza di calcio nelle ossa. Se questa situazione dovesse persistere, le stesse cellule si saturerebbero di acido e si creerebbero i presupposti per altre innumerevoli malattie. Alcuni sintomi che fanno presagire un aumento di acidità sono: la stanchezza senza ragione, il sentirsi vuoti e nervosi. La presenza di dolori muscolari, stitichezza, problemi digestivi ed acidità di stomaco.

Patologie da deposito:

Tra i tessuti in cui tendono ad accumularsi gli acidi urici, citiamo quelli vascolari (per es. le cartilagini), quelli poco vascolarizzati (per es. tendini e legamenti) e quelli che si trovano intorno alle articolazioni periferiche distali o ai tessuti più freddi (per es. l’orecchio). Il deposito di acido nelle articolazioni porta al loro deterioramento, con conseguente comparsa di osteoartrite ed altre malattie osteo-articolari.

Anche l’acido urico che arriva nell’urina, può precipitare creando delle piccole formazioni di cristallo che, nel tempo, aggregandosi possono formare dei granelli o addirittura dei calcoli. Nella gotta cronica grave, i cristalli possono depositarsi nelle articolazioni centrali più grandi e nei tessuti degli organi, reni compresi.

Una dieta salutare:

Per ovviare a tutti questi problemi, è allora molto importante impostare un corretto stile di vita ed avere un’alimentazione sana e adeguata, con poche proteine e le giuste combinazioni alimentari. In questo modo sarà possibile contrastare efficacemente l’eccessiva acidificazione del corpo, causa conclamata di svariate patologie.

La dieta di seguito proposta, è valida sia per le persone sane che per quelle malate e dovrebbe essere seguita sempre. Essa serve a manterci in salute, che è il bene più prezioso che possediamo.

Appena alzati:

Succo di 1/2 limone in un bicchiere d’acqua tiepida con poco zucchero di canna.

Per la colazione, scegliere tra queste varianti:

- Frutta di stagione (una qualità per volta), magari preceduta da 4/5 prugne secche.

- Yogurt naturale.

- Biscotti con poco zucchero e infuso di erbe non dolcificato.

Bisogna ricordare che zuccheri + amido creano fermentazione e quindi acidificazione. Pertanto sarebbe utile evitare pane e miele e pane e marmellata e dolci molto zuccherati, oppure ridurne le quantità. Non usare inoltre succo di arancia con pane, torte o biscotti, perché acido + amido creano fermentazione e quindi acidificazione.

A pranzo:

Solo il primo (pasta, riso, pizza, preferendo il riso) con contorno di verdure crude. Niente frutta o dessert. Non usare inoltre aceto o limone sull’insalata, perché acidi + amidi (come già detto sopra) producono fermentazione e quindi acidificazione.

A cena:

Solo il secondo, alternando: pollo, formaggio di capra o pecora, legumi, uova, pesce. Sempre accompagnato da verdura cruda. Niente frutta o dessert. Non usare aceto o limone sull’insalata.

Suggerimenti vari:

Eliminare completamente latte e formaggi di mucca (lo yogurt naturale è accettabile), fritture, intingoli, salumi, insaccati, pappa reale e dolciumi industriali. Cioccolato solo in piccole quantità.
Prediligere i formaggi di capra e pecora: sono più sani, in quanto il latte di questi animali è molto simile a quello umano.
Eliminare le bevande gassate, quindi anche l’acqua minerale gassata.
Eliminare bevande e alimenti ghiacciati: sono dannosi per fegato e pancreas.
Evitare di bere acqua ai pasti: rende difficile l’assimilazione dei grassi.
Eliminare lo zucchero bianco, usarne poco di canna o del fruttosio.
Eliminare dolci e dolciumi, perché sono acidificanti.
Ricordare che i cereali integrali hanno molta fibra, ma sono acidificanti.
Eliminare latte e formaggi di vacca, sono acidificanti.
Eliminare latte di soia, avena, ecc. sono acidificanti.
Eliminare i succhi di frutta conservati, sono acidificanti.
Eliminare i dadi e surrogati per brodo, sono acidificanti.
Eliminare assolutamente carne rossa, salumi e insaccati.
Mangiare la frutta lontano dai pasti.
Non esagerare con la verdura cotta, perché fermenta.
Mangiare la patate da sole o con altra verdura cotta, o con olive.
Non combinare le patate con carne, pesce o formaggio.
Non combinare caffè e latte.
Mangiare i legumi, che sono un buon sostituto delle proteine animali, ma con parsimonia. Non utilizzare amidi nel pasto serale perché il pancreas ha poca energia. Pertanto alla sera niente pasta, pane, riso, pizza o minestre e minestroni con creali. Come regola generale: amidi e carboidrati al mattino e a mezzogiorno, e proteine alla sera.


http://www.ecplanet.com/node/4190


Ultima modifica di vimana131 il 24/03/2014, 01:14, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 21/04/2014, 00:57 
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Come alcalinizzare il proprio corpo

Alcalinizzare il corpo è fondamentale. L’acidità del corpo condiziona le malattie, l’eccesso di peso e molti altri problemi di salute.

Fortunatamente, rendere il corpo più alcalino (l’opposto di acido) è facile.

1 - Bevi acqua con limone al risveglio. Inizia la giornata con un grande bicchiere di acqua e versaci dentro il succo di un intero limone appena spremuto. Il limone ha il gusto acido ma ha l’effetto opposto sul corpo e sul metabolismo.

2 - Consuma abbondanti insalate verdi con succo di limone e olio d’oliva. Le insalate verdi sono tra le migliori fonti di minerali alcalini, come il calcio.

3 - Mangia un paio di mandorle non salate al giorno. Le mandorle sono ricche di minerali alcalini naturali come calcio e magnesio, che aiutano a bilanciare l’acidità e il bilanciamento di zucchero nel sangue.

Scopri come alcalinizzare il tuo corpo per combattere le malattie.

4 - Bevi un frullato di latte di mandorle e frutti di bosco con aggiunta di integratori come la spirulina o la clorella. Preferisci il latte di mandorle a quello vaccino, poiché quest’ultimo è acidificante e fa male agli adulti.

5 - Svolgi esercizio fisico più che puoi o almeno un paio di volte alla settimana. Se non ti senti sportivo, buttati sulle camminate veloci che fanno bruciare molte calorie e velocizzano il metabolismo. Per di più sono adatte anche alle persone sovrappeso in quanto non comportano rischi per le articolazioni come la corsa stessa.

6 - Impara a respirare nella maniera corretta. Respira profondamente, è fondamentale per la tua salute. Scopri i benefici del respiro consapevole, di sentire l’aria che entra e fuoriesce dal tuo corpo. Scegli un posto non inquinato se riesci.

7 - Evita assolutamente la carne perché è la maggiore fonte di acidificazione del corpo.

8 - Evita i dolci carichi di zucchero e le bevande altamente dolcificate come la soda. Lo zucchero (in particolare quello bianco) è un vero e proprio veleno per il nostro corpo ed inoltre facilita la proliferazione di alcune malattie. È un forte acidificante del corpo.

Lo sai che hai bisogno di più di 30 di bicchieri di acqua solo per neutralizzare l’acidità di una lattina di cola?

9 - Consuma più verdure nella tua dieta. E non sto parlando delle patate ;-) a parte quelle dolci che sono una buona scelta. Asparagi, zucca, peperoni e altre verdure sono ottime scelte.

10 - Aggiungi germogli ed alghe nella tua dieta quotidiana. Sono estremamente alcalinizzanti e contengono molte sostanze nutrienti ed enzimi che doneranno al tuo corpo molta energia.


http://www.ecplanet.com/node/4216


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MessaggioInviato: 21/04/2014, 17:47 
Ehm,
Io prendo la lecitina di soia
Nel caffè' al mattino
X il colesterolo,ecc

Fa bene o no?
Voi che dite ?



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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mik.300 ha scritto:

Ehm,
Io prendo la lecitina di soia
Nel caffè' al mattino
X il colesterolo,ecc

Fa bene o no?
Voi che dite ?


Il problema maggiore è trovare soia non transgenica.
Segue un articolo interessante.

Il lato oscuro della soia
di Luciano Gianazza - tratto da http://www.medicinenon.it/soia.htm

Ogni anno, sembra che la ricerca sugli effetti della soia e dei suoi componenti sulla salute aumenti notevolmente. La ricerca non è così in espansione solo nelle aree del cancro, delle malattie di cuore e dell'osteoporosi. L'industria della soia sostiene che la soia abbia vantaggi potenziali che possono essere più estesi di quanto si pensava precedentemente. L'industria della soia multi-miliardaria in dollari insiste che i vantaggi per la salute che la soia offre superano di gran lunga qualsiasi pericolo potenziale. Quello che una volta non era che un raccolto secondario elencato nel manuale del Dipartimento degli Stati Uniti del 1913 (USDA), da utilizzare non come un cibo ma come prodotto industriale, ora copre 72 milioni di acri di terreno coltivato. Buona parte di questo raccolto sarà utilizzato per alimentare polli, tacchini, maiali, mucche e salmoni. Un'altra grossa percentuale verrà spremuta per produrre olio per margarina, grasso per pasticceria e condimenti per insalate.

Il progresso tecnologico rende possibile la produzione di proteine di soia isolate da ciò che in passato era considerato un sottoprodotto - l'elevata proteina della soia priva di grassi - e di trasformare qualcosa che sembra orribile e puzza terribilmente in prodotti che possono essere consumati da esseri umani. Gli aromi, i conservanti, i dolcificanti, gli emulsionanti e le sostanze nutritive sintetiche hanno trasformato quello che era il brutto anatroccolo dei cibi lavorati, la proteina della soia, in uno dei cibi miracolosi della New Age.
La soia viene commercializzata non tanto per la sua bellezza ma per le sue virtù. In passato, i prodotti a base di proteine di soia venivano venduti come additivi e sostituti della carne ma non sono riusciti a produrre un'adeguata richiesta da parte dei consumatori. L'industria quindi ha cambiato il suo approccio. "Il modo più rapido per conseguire l'accettazione di un prodotto nella società ora meno consumistica", ha detto un portavoce di una azienda, "è far sì che il prodotto venga consumato per i suoi propri benefici nelle fasce più ricche della società".

Così ora la vendita della soia viene spinta verso il consumatore più agiato, non come cibo povero a buon mercato, ma come una sostanza miracolosa che eviterà l'insorgenza di malattie di cuore e cancro, delle vampate della gravidanza, costruirà ossa forti e ci manterrà per sempre giovani. La soia servirà da carne e latte per una nuova generazione di vegetariani. La soia non solo è priva di proteine complete, di zinco e ferro, ma contiene composti che bloccano l'assorbimento di proteine, zinco e ferro da altre sorgenti. I cibi a base di soia aumentano le richieste da parte del corpo di vitamina D e B12, elementi essenziali sia per la crescita e lo sviluppo normali.

Sostanze attive anti-tiroidee presenti in abbondanza nei cibi a base di soia inibiscono le funzioni della tiroide, conducono alla fatica e ai problemi mentali. I fitoestrogeni della soia possono inibire il normale sviluppo e nell'età adulta causare problemi di riproduzione e fertilità. Recenti ricerche hanno mostrato che questi fitoestrogeni sono implicati nello sviluppo del morbo di Alzheimers e della demenzia senile -- promuovono l"invecchiamento" del cervello. Tutti i cibi moderni a base di soia contengono MSG (glutammato di sodio) che causa problemi neurologici, incluso il comportamento violento. La giustificazione per incrementare il consumo di soia è basata sul concetto che dovremmo ridurre la quantità di grassi nell'alimentazione infantile. I grassi contengono molte sostanze nutrienti che sono vitali per la crescita e lo sviluppo normali, e contribuiscono alla funzioni corrette del cervello e del sistema nervoso. I bambini nel periodo della crescita hanno bisogno di più grassi, non meno. Privare i bambini dei grassi di cui essi hanno bisogno è un crimine. Più soia nei pasti delle mense scolastiche significa più assenteismo, più ferite, più problemi d'apprendimento, più ADHD e più violenza. Le insufficienze nutrizionali si accentueranno e aumenteranno le malattie. La crescita del profitto delle industrie della soia avviene a spese dei nostri bambini.

Solo negli USA vengono spesi 80 milioni di dollari dall'Unione dei Produttori di Soia per sostenere programmi atti a "rafforzare la posizione della soia sul mercato e mantenere e aumentare la presenza della soia e dei prodotti da essa derivati sui mercati nazionali ed esteri". Anche società private come Archer Daniels Midland fanno la loro parte. In un anno l'Archer Daniels Midland ha speso 9 milioni di dollari in pubblicità. Le agenzie di pubbliche relazioni aiutano a convertire progetti di ricerca in articoli per quotidiani e pubblicazioni pubblicitarie mentre le lobby degli studi legali esercitano pressioni per leggi di governo favorevoli. Il denaro del Fondo Monetario Mondiale (IMF) delle Nazioni Unite finanzia impianti per il trattamento della soia in paesi stranieri mentre politiche commerciali libere permettono che grandi quantità di soia fluiscano ovunque. La spinta per più soia è stata inflessibile e globale nella sua portata.
Le proteine della soia ora sono presenti nella maggior parte del pane in vendita nei supermercati. Queste proteine vengono ora usate per trasformare "l'umile tortilla", il pane di mais dei messicani, in una "super-tortilla" fortificata con proteine che darebbe una spinta nutrizionale a quasi 20 milioni di messicani che vivono in estrema povertà. In Inghilterra la pubblicità di un nuovo pane arricchito con soia prodotto dalle Panetterie Associate della Britannia, si rivolge alle donne in menopausa che cercano sollievo dalle vampate di calore. Le vendite hanno raggiunto le 250.000 pagnotte alla settimana.

L'industria della soia si è rivolta alla Norman Robert Associates, un'agenzia di pubbliche relazioni, per "ottenere l'inserimento di un maggior numero di prodotti di soia nei menu delle mense scolastiche". L'USDA (Dipartimento dell'Agricoltura Americano) ha risposto con la proposta di togliere il limite del 30 % di prodotti a base di soia nelle mense scolastiche. Il programma permetterebbe un uso illimitato della soia nelle mense scolastiche. Aggiungendo la soia ad hamburger, tacos e lasagne, i dietisti possono mantenere senza difficoltà il contenuto grasso totale sotto il 30 % delle calorie, conformandosi perciò agli ordini del governo. Negli USA il latte di soia ha procurato i guadagni più elevati, spiccando il volo dai 2 milioni di dollari nel 1980 a 300 milioni di dollari nel 1999.
I miracoli della lavorazione, una bella confezione, pubblicità massiccia e una strategia di marketing che sottolinea tutti i possibili vantaggi che i vari prodotti apportano alla salute, sono responsabili dell'incremento delle vendite. Le vendite di latte di soia sono in aumento in Canada, sebbene là il latte di soia costi il doppio del latte di mucca. Impianti per il trattamento del latte di soia stanno spuntando in paesi del terrzo mondo come il Kenia, ad esempio. Anche la Cina, dove la soia è realmente un cibo dei poveri e dove la gente vuole più carne, non tofu, ha optato per la costruzione di fabbriche di soia in stile occidentale piuttosto che sviluppare praterie da pascolo.

Il lato oscuro della soia
Solo alcuni decenni fa, la soia era considerata non commestibile -- persino in Asia. Durante la dinastia Chou (dal 1134 al 246 AC) la soia era considerata uno dei cinque grani sacri, insieme a orzo, frumento, miglio e riso. Tuttavia, il pittogramma per la soia, che risale ai tempi precedenti, indica che non è stata mai impiegata come alimento, perchè mentre i pittogrammi per gli altri quattro grani mostrano la struttura del seme e dello stelo della pianta, il pittogramma per la soia mostra la struttura della radice. La letteratura agricola del periodo parla frequentemente della soia e il suo uso nella rotazione dei raccolti. Apparentemente la semina della soia inizialmente veniva fatta come un metodo per fissare l'azoto nel terreno.

La soia non è servita da alimento fino alla scoperta di tecniche di fermentazione, un po' di tempo dopo durante la dinastia Chou. I primi cibi di soia vennero prodotti facendola fermentare come tempeh, natto, miso e salsa di soia. Più tardi, probabilmente nel II secolo D.C., gli scienziati cinesi hanno scoperto che un purée di soia cotta poteva essere fatto precipitare con solfato di calcio (gesso) o solfato di magnesio (sale inglese) per fare un caglio liscio, pallido -- il tofu. L'uso di prodotti di soia fermentati e precipitati presto si estese in altre parti dell'oriente, particolarmente in Giappone e in Indonesia.

I cinesi non hanno mangiato soia non-fermentata perchè avevano altri legumi come le lenticchie e perché la soia contiene grandi quantità di tossine o "anti-nutrienti" naturali. Primi fra tutti ci sono dei potenti inibitori di enzimi che bloccano l'azione della tripsina (enzima che scinde le proteine) e di altri enzimi necessari per digestione delle proteine. Questi inibitori sono proteine complesse, fortemente intrecciate che non vengono disattivate completamente durante la normale cottura. Possono produrre forti dolori allo stomaco, digestione ridotta delle proteine e insufficienze croniche nell'assimilazione degli amminoacidi. Le diete con elevate quantità di inibitori di tripsina causano l'ingrandimento e altre condizioni patologiche del pancreas, compreso il cancro. La soia contiene anche emaglutinina una sostanza coagulante che fa in modo che i globuli rossi del sangue si raggruppino insieme. Gli inibitori della Tripsina e l'emaglutinina sono inibitori della crescita. I composti inibitori della crescita vengono neutralizzati dal processo di fermentazione, cosicché una volta che i cinesi hanno scoperto come fare fermentare la soia, hanno incominciato a incorporare nella loro dieta alimenti a base di soia. In prodotti precipitati, gli inibitori dell'azione enzimatica si concentrano nel liquido piuttosto che nel caglio. Quindi nel tofu, gli inibitori della crescita sono presenti in quantità ridotte ma non eliminati completamente. La soia contiene anche sostanze che inibiscono le funzioni della tiroide.

La soia contiene elevate quantità di in acido fitico, presente nella crusca o nella cuticola di tutti i semi. È una sostanza che può fermare l'assorbimento di minerali essenziali -- calcio, magnesio, rame, ferro e specialmente zinco -- nel tratto intestinale. Benché non sia molto conosciuto dal grosso pubblico l'acido fitico è stato studiato accuratamente; ci sono letteralmente centinaia di articoli sugli effetti dell'acido fitico nella letteratura scientifica. Gli scienziati sono completamente d'accordo che i regimi alimentari a base di cereali e legumi con elevate quantità di fitati favoriscono l'ampia diffusione di carenze di minerali nei paesi del terzo mondo. Le analisi mostrano che il calcio, il magnesio, il ferro e lo zinco sono presenti nei cibi coltivati in queste aree, ma l'alto contenuto di fitati della soia e dei cereali impedisce il loro assorbimento. La soia ha un livello di fitati più elevato di qualsiasi cereale o legume che sia mai stato studiato, e i fitati nella soia sono estremamente resistenti alle tecniche normalmente usate per ridurli come la lunga e lenta cottura. Solo un lungo periodo di fermentazione ridurrà significativamente il contenuto di fitati della soia. Quando i prodotti di soia che vengono fatti precipitare come tofu sono consumati con della carne, l'effetto di bloccare l'assimilazione dei minerali normalmente causato dai fitati è ridotto. I giapponesi mangiano tradizionalmente una piccola quantità di tofu o miso come ingrediente di un brodo di pesce ricco di minerali, seguito da una porzione di carne o pesce.

I vegetariani che consumano tofu e caglio di fagioli di soia come sostituti della carne e dei prodotti caseari rischiano provocare una grave carenza di minerali. Gli effetti dell'insufficienza di calcio, magnesio e ferro sono ben noti, non così bene quelli dell'insufficienza dello zinco. Lo zinco è necessario per lo sviluppo e il funzionando ottimale del cervello e del sistema nervoso. Gioca un ruolo nella sintesi delle proteine e nella formazione del collagene. E' coinvolto nel meccanismo di controllo del livello di zucchero nel sangue e in questo modo protegge dal diabete. E' necessario per un sistema riproduttivo sano. Lo zinco è un componente chiave in numerosi enzimi vitali e gioca un ruolo anche nel sistema immunitario. I fitati presenti nei prodotti di soia interferiscono nell'assorbimento dello zinco in maggior misura che nell'assorbimento degli altri minerali. L'insufficienza di zinco può causare una sensazione "di vuoto" che alcuni vegetariani scambiano per un "alto livello" di illuminazione spirituale. Il fatto di bere latte vaccino è considerato come la ragione per cui i giapponesi di seconda generazione in America sono più alti dei loro predecessori. Alcuni ricercatori ritengono che il ridotto contenuto di fitati nella dieta dei giapponesi nati in America, quali che siano le altre carenze che possono esserci, è la vera spiegazione della maggiore altezza, richiamando l'attenzione sul fatto che sia i bambini occidentali che orientali che non consumano abbastanza prodotti di derivazione animale contrastando di conseguenza gli effetti di una dieta consistentemente a base di prodotti di soia e quindi di fitati, frequentemente soffrono di rachitismo, arresto della crescita e altri problemi relativi alla crescita. Il maggiore consumo di carne nei casi osservati è stata la sorgente di minerali che hanno contrastato l'azione dei fitati. Quanto esposto sopra non è un suggerimento ad assumere prodotti di derivazione animale ma solo il risultato di un'osservazione. La conclusione logica è quella di evitare il consumo di soia e dei suoi derivati oltre che il consumo dei prodotti di derivazione animale.

Latte artificiale a base di soia per neonati
Fin dalla fine degli anni '50 si sa che i sostituti del latte a base di soia contengono agenti che contrastano le funzioni della tiroide. I neonati a cui vengono dati preparati a base di soia sono particolarmente predisposti a sviluppare malattie della tiroide relative alle funzioni del sistema immunitario. La presenza di queste alterazioni della tiroide riscontrate nei bambini cresciuti con preparati a base di soia è elevata e il numero dei disturbi della tiroide a cui sono soggetti è tre volte superiore a quello a cui sono soggetti i loro fratelli e sorelle allattati diversamente. Fitzpatrick crede che il prolungato allattamento con preparati di soia inibisca il TPO (l'ormone tiroideo peroxidase) a un punto tale che il conseguente perdurare di elevati livelli del TSH (l'ormone che stimola la tiroide) può aumentare il rischio di cancro alla tiroide. Non è stato fatto molto per rendere i genitori consapevoli dei pericoli relativi alla tiroide derivanti dal consumo di preparati lattei a base di soia o per allertare il pubblico che un abbondante consumo di soia può essere un pericolo per le funzioni della tiroide. Tuttavia,nel luglio del 1996, il Dipartimento Britannico della Salute ha pubblicato un avvertimento che dichiarava che i fitoestrogeni presenti nei preparati a base di soia per allattare i neonati potrebbero influire negativamente sulla salute dei bambini. L'avvertimento era esplicito, indicando che i preparati a base di soia dovrebbero venire dati ai neonati solo dietro consiglio medico.

E' stato consigliato di alimentare i neonati che non possono essere allattati al seno o che hanno reazioni allergiche ad altre formule con preparati alternativi a quelli a base di soia. La ragione per cui ulteriori informazioni non sono disponibili su questi problemi è probabilmente una conseguenza della forza tremenda delle grandi società agricole che dominano il mercato americano della soia. Sebbene gli "esperti" della salute, e quasi ogni programma sulla salute & benessere radiofonico e televisivo elogiano la soia come l'alimento miracoloso del nuovo millennio, i pediatri e la comunità medica dovrebbe saperne di più su questo argomento, e avvertire i pazienti dell'impatto dannoso che il consumo di prodotti di soia può avere sulle funzioni della tiroide. Un'indagine fatta da un programma televisivo ha rivelato che, fra tutti quegli elogi, alcuni scienziati stanno ora sfidando questa fittizia saggezza popolare, e lasciano intendere che ci possono essere aspetti negativi riguardo a questo "alimento miracoloso". Le domande sul fatto che sia un prodotto sicuro sono in gran parte senza risposta", afferma Daniel Doerge, uno scienziato ricercatore esperto di soia della FDA (Amministrazione federale americana degli Alimenti e Farmaci).

Nuovi studi hanno fatto sorgere domande riguardo al fatto che gli ingredienti naturali della soia potrebbero aumentare o meno l'insorgenza di cancro al seno in alcuni soggetti femminili, influire sulle funzioni cerebrali nei soggetti maschi e condurre a latenti anomalie nello sviluppo dei neonati. Questa discussione scientifica irrisolta continua a svilupparsi. Nel ottobre 2000, l'FDA ha pubblicato un bollettino sulla salute, concludendo che la soia può diminuire sia il livello di colesterolo che il pericolo di malattie di cuore. Ma due degli esperti di soia dell' FDA - Doerge e il suo collega, Daniel Sheehan - si sono fatti avanti criticando le dichiarazioni della loro propria agenzia e hanno tentato di fermare la raccomandazione dell'FDA. La loro preoccupazione principale era che la pubblicazione potrebbe venire fraintesa come un' invito ad usare le proteine della soia, al di là dei vantaggi esclusivamente per il cuore. Doerge e Sheehan hanno fatto presente che la ricerca mostra un collegamento tra il consumo di soia e i problemi di fertilità e i risultati sono una chiara indicazione degli effetti negativi a cui potenzialmente potrebbero essere soggetti gli esseri umani", ha dichiarato Doerge. La loro principale preoccupazione ha a che fare con il comportamento degli elementi chimici della soia. Oltre a tutte le sostanze nutrienti e le proteine, esiste una sostanza chimica naturale che imita l'estrogeno, l'ormone femminile. Alcuni studi mostrano che questa sostanza chimica può modificare lo sviluppo sessuale. E infatti, due bicchieri di latte di soia al giorno nel corso di un mese portano ad un assorbimento di questa sostanza chimica sufficiente a modificare la sincronizzazione del ciclo mestruale femminile."Si sta facendo un grande esperimento su neonati", dice Sheehan "incontrollato e non controllato". "Stiamo esponendo i neonati a delle sostanze chimiche presenti nei preparati a base di soia per bambini sapendo che la sperimentazione ha rilevato che vi sono degli effetti negativi, e non abbiamo mai fatto delle ricerche sulla popolazione per vedere se si riscontrano questi effetti".

L'industria del latte artificiale per neonati, con la complicità di alcuni scienziati, ha distrutto queste critiche sulla soia chiamandole "dichiarazioni scientificamente ingiustificate che potrebbero spaventare indebitamente migliaia di genitori". Kenneth Setchell, professore di pediatria al Children's Hospital di Cincinnati e leader dei fautori della soia, sostiene che gli studi scientifici sulla soia fanno sperare che sia una soluzione per combattere molte malattie e che gli effetti negativi osservati sugli animali non si applicano agli esseri umani. "Ci sono state letteralmente centinaia di migliaia di neonati che sono stati cresciuti con preparati a base di soia." asserisce Setchell." Alcuni di quei neonati dovrebbero avere ora 30 o 40 anni. E non vedo alcuna prova di casi in cui ci sono anomalie". Ma il Dr. Claude Hughes, direttore del Women's Health Center al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles dichiara: "La mia attenta opinione professionale è che ha più senso non esporre inutilmente il vostro neonato a questi preparati", E aggiunge: "Mentre l'allattamento al seno è di gran lunga preferibile, le madri che non allattano al seno dovrebbero utilizzare preparati a base di latte e considerare quelli a base di soia come ultima risorsa."

Oltre alle sue preoccupazioni sugli effetti della soia sulla salute dei neonati, Hughes ha sollevato anche domande sul cancro alla mammella. In alcuni casi, si è pensato che la soia proteggesse dal cancro alla mammella. Ma alcuni studi indicano ora, per altre donne, che le sostanze chimiche trovate ampiamente nella soia possono incrementare un tipo di estrogeno assai diffuso che favorisce il cancro alla mammella. "Può accelerare divisioni di quelle cellule che sono già cellule cancerogene che dipendono dagli estrogeni per la loro crescita." Afferma Hughes.

Gli Isoflavoni
Sembra che non ci sia quotidiano, rivista o programma di notizie che non abbia messo in risalto recentemente una storia sui sorprendenti benefici per la salute dei prodotti alimentari a base di soia e dei supplementi a base di isoflavoni della soia. La soia viene promossa come un sano sostituto alternativo dell'estrogeno per la donna, come una possibilità di ridurre l'insorgenza del cancro al seno, come un modo per ridurre i sintomi della menopausa, e come proteine povere di grassi in alternativa a carne e pollame. Ma ciò che tutte queste storie favorevoli omettono di dire è che esiste un aspetto negativo molto reale - ma trascurato - del consumo abbondante o a lungo termine dei prodotti di soia. Uno studio è stato fatto in Gran Bretagna facendo prendere 60 grammi di proteine di soia al giorno per un mese a donne in pre-menopausa. Si è scoperto che questo esperimento ha interrotto il ciclo mestruale, e gli effetti dell'isoflavone sono continuati per tre mesi dopo che la soia era stata tolta dalla dieta. L'isoflavone è noto anche perché modifica le condizioni della fertilità e perchè attua cambiamenti sugli ormoni sessuali. E' stato dimostrato che gli isoflavoni causano gravi effetti negativi sulla salute di molti mammiferi compreso sterilità, malattie della tiroide e malattie del fegato. E questo pericolo è particolarmente grave per i neonati allevati con preparati a base di soia.

Queste sono informazioni che l'industria della soia non vuole che ne veniate a conoscenza. La vendita di prodotti di soia è un grande business, e la domanda crescente di proteine di soia, di farine di soia, e di integratori di isoflavoni lo sta facendo diventare uno dei più grandi business mai esistiti. I ricercatori hanno identificato gli isoflavoni come agenti potenti capaci di sopprimere le funzioni tiroidee e causare o aggravare l'ipotiroidismo. Il Dr. Mike Fitzpatrick, uno scienziato dell'ambiente e ricercatore sui fitoestrogeni hanno condotto studi approfonditi sulla soia, in particolare sull'uso preparati per l'infanzia a base di soia. Fitzpatrick si è assolutamente sicuro che i prodotti di soia possano avere effetti dannosi sia su adulti che neonati. In particolare, ritiene fermamente che i produttori di preparati per l'infanzia a base di soia dovrebbero rimuovere gli isoflavoni - quegli elementi della soia che agiscono come agenti anti-tiroide - dai loro prodotti.

Abbiamo sentito di tutto sui fitoestrogeni. Sono dei composti del mondo vegetale che imitano gli estrogeni, sono propagandati da alcuni come agenti miracolosi che prevengono il cancro, malattie di cuore e delle coronarie, osteoporosi (Tanto per nominarne alcuni). Ma c'è un lato molto più oscuro su questi composti, e cioè il fatto che disturbano il sistema endocrino. La soia contiene un fitoestrogeno, e quindi nel corpo agisce in modo molto simile a quello degli ormoni e non deve sorprendere il fatto che interagisca con l'equilibrio delicato dei sistemi ormonali della tiroide. Questi composti possono in effetti aumentare il rischio di cancro alla mammella e causare malattie della tiroide. I produttori di preparati per l'infanzia a base di soia si rifiutano di rimuoverli dai loro prodotti nonostante sappiano che i neonati alimentati con tali preparati sono a rischio di danni irreversibili.

Fitoestrogeni e neonati
Potete esserne certi - i fitoestrogeni non fanno bene al vostro bambino. Se state alimentando il vostro bambino con preparati a base di soia, il consiglio dei ricercatori è quello di smettere immediatamente. Perché? I neonati alimentati con i preparati a base di soia ricevono ogni giorno la stessa dose di fitoestrogeni che si è dimostrata biologicamente attiva negli adulti! Sottoponendo il vostro neonato a tali grandi quantità di fitoestrogeni state rischiando di esporre il vostro bambino al rischio di danni permanenti del sistema endocrino. Ci sono alternative ai preparati a base di soia che non contengono lattosio o proteine del latte; usate uno di quelli invece della soia.

Fitoestrogeni e sterilità
I fitoestrogeni possono rendere sterili gli animali, cosa sappiamo riguardo agli esseri umani? Ci sono evidenti possibilità che i fitoestrogeni riducano la fertilità maschile. E una donna che tenti di concepire dovrebbe evitare di prendere soia. Il gigante delle derrate alimentari Archer Daniels Midland ha presentato domanda alla FDA per far sì che venga concesso lo stato di non nocività a composti noti per essere tossici per il sistema riproduttivo! E' stato chiesto alla FDA di approvare un attestato che afferma che il consumo giornaliero da 25 a 100g di proteine della soia diminuisce il pericolo di malattie di cuore e delle coronarie. Questa quantità di proteine può portare facilmente all'assunzione di megadosi di fitoestrogeni, fino a 600mg al giorno! La soia contiene numerosi composti che sono tossici sia per gli esseri umani che per gli animali.

L'industria della soia si riferisce frequentemente a queste tossine come sostanze anti-nutrienti, ossia che agiscono in qualche modo impedendo al corpo di ottenere il nutrimento completo di cui ha bisogno da un cibo. Le tossine della soia (come l'acido fitico) possono agire certamente in questo modo, ma hanno anche la capacità di puntare organi, cellule e processi di reazioni enzimatiche specifici e i loro effetti possono essere devastanti. Le tossine della soia su cui Soy Online Service esprime preoccupazion sono gli inibitori della proteasi, l'acido fitico, la lecitina di soia (o emaglutina), le nitrosammine e la misteriosa tossina della soia. Le Nitrosammines non si trovano per natura nella soia ma si formano durante il processo di lavorazione di prodotti come la proteina di soia isolata (ISP). Come con qualsiasi tossina c'e una dose sotto la quale gli effetti non sono notati. Soy Online Service ha esaminato i dati scientifici sulle tossine della soia e ha scoperto numerose verità allarmanti.

Non c'è alcuna legislazione per proteggere i consumatori dalle tossine contenute nei prodotti di soia.
Con la possibile eccezione della lecitina di soia, tutti gli altri prodotti di soia, indipendentemente da quanto ben lavorati, contengono da un basso a un moderato livello di tossine perchè i processi di lavorazione non sono in grado di rimuoverle completamente.
L'industria della soia fa poco per il controllo della qualità per proteggere i consumatori dal consumo di prodotti trattati inadeguatamente.

Inibitori della proteasi
Forse le tossine più conosciute della soia sono gli inibitori della proteasi (conosciute anche come inibitori della tripsina) che, come il nome suggerisce, sono in grado di inibire l'azione della proteasi (compreso la tripsina) che sono enzimi coinvolti nel processo di scomposizione delle proteine per poter essere poi usate dal corpo. Gli isoflavoni ai flavonoidi o alla famiglia degli elementi chimici chiamati bioflavonoidi e sono considerati endocrino-disgregatori -- sostanze vegetali o altri prodotti che agiscono come ormoni, disgregando il sistema endocrino e, in alcuni casi, questa disgregazione include l'agire contro le funzioni della tiroide.(Il miglio, per esempio, contiene alti livelli di flavonoidi, ed è conosciuto comunemente come problematico per le funzioni tiroidee.) I flavonoidi inibiscono l'ormone tiroideo peroxidase (TPO) che disturba il corretto funzionamento della tiroide. Nell'edizione del marzo 1999 della rivista Natural Health c'è un articolo sulla soia che cita il Dr Daniel R. Doerge, un ricercatore del Centro Nazionale della FDA per la Ricerca Tossicologica. Il Dr. Doerge che ha fatto ricerche sulle proprietà anti-tiroide della soia, afferma: "Esistono rischi sostanziali per chi prende supplementi di soia o per chi mangia soia in gran quantità per i suoi pretesi effetti curativi. Ci sono certamente delle possibilità di interazione con la tiroide. Il Dr. Fitzpatrick crede che le persone affette da ipotiroidismo debbano evitare prodotti di soia, perché, "qualsiasi inibizione del TPO (l'ormone tiroideo peroxidase) lavorerà chiaramente contro qualunque tentativo di correggere qualsiasi stato di ipotiroidismo". Inoltre, egli crede che la promozione attuale della soia come un cibo della salute porterà a un aumento dei disturbi della tiroide.

Quanta è innocua la soia?
Secondo Soy Online Service , per i neonati, qualsiasi tipo di soia è troppo. Per gli adulti, solo 30 mg isoflavoni di soia al giorno sono sufficienti per creare un impatto negativo sulle funzioni della tiroide. Questa quantità di isoflavoni è stata trovata in solo 0,15 - 0,23 litri di latte di soia, o 46 grammi di miso. L'USDA (Dipartimento dell'Agricoltura Americano) ha lanciato un sito web che sta promuovendo i vantaggi per la salute derivanti dal consumo di cibi a base di soia. Il sito elenca il contenuto di isoflavoni di 128 cibi, compreso hot dog vegetariani di soia, ceci e tofu. Questo potrebbe aiutarvi nel decidere quanta soia includere nella vostra dieta.

La proteina di soia isolata
Le aziende della lavorazione industriale della soia hanno lavorato duramente per cercare di eliminare questi anti-nutrienti dal prodotto finito, in particolare dalla proteina di soia isolata (SPI) che è l'ingrediente chiave nelle imitazioni di carne e prodotti caseari, includendo preparati per l'infanzia e alcune marche di latte di soia. L'SPI non è qualcosa che potete fare in cucina. Viene prodotta in impianti industriali in cui un impasto liquido di fagioli di soia viene prima mescolato con una soluzione alcalina per estrarre le fibre, quindi fatto precipitare e separato utilizzando un lavaggio acido e, infine, neutralizzato in una soluzione alcalina. Il lavaggio acido in serbatoi di alluminio immette alti livelli di alluminio nel prodotto finale. I cagli sono vaporizzati e asciugati ad alte temperature per produrre la polvere di proteine complesse. L'oltraggio finale all'originale fagiolo di soia è il trattamento di estrusione ad alta pressione e alta temperatura delle proteine di soia isolate per produrre proteine tessutali vegetali (TVP). Buona parte degli inibitori della tripsina possono venire rimossi con il trattamento ad alta temperatura, ma non tutti. Il contenuto di inibitori della tripsina presente nelle proteine di soia isolate può variare da una a cinque volte. Ma il trattamento ad alta temperatura ha l'effetto collaterale sfortunato di snaturare le altre proteine della soia a tal punto da renderle in gran parte inefficaci. Questa è la ragione per cui gli animali alimentati con soia hanno bisogno di supplementi di lisina perchè possano avere una crescita normale.

I Nitriti, che sono dei potenti agenti cancerogeni, si formano durante l'essicazione delle particelle vaporizzate mentre durante il processo di alcalinizzazione si forma una tossina chiamata lisinoalanina . Numerosi aromi artificiali, in particolare il glutammato monosodico (MSG), vengono aggiunti alle proteine isolate di soia e alle proteine tessutali vegetali di soia per mascherare il forte sapore di fagioli e darle quello della carne.
Il consumo delle proteine di soia isolate determina la carenza di vitamina E, K, D e B12 e crea sintomi di insufficienza di calcio, magnesio, manganese, molibdeno, rame, ferro e zinco. I residui di acido fitico in questi i prodotti di soia inibiscono pesantemente l'assorbimento di zinco e di ferro.
Animali alimentati con proteine isolate di soia hanno organi sviluppati in modo esagerato, in particolare il pancreas e la tiroide, e hanno depositi eccessivi di acidi grassi nel fegato. Inoltre le proteine isolate di soia e le proteine tessutali vegetali sono inserite senza alcun limite nei pasti delle mense scolastiche, nei prodotti da forno commerciali, nei fast food. Vengono anche promosse pesantemente nei paesi del terzo mondo. Nonostante l'evidenza di scarsi risultati già riscontrati nell'alimentazione animale, l'industria della soia sponsorizza molti studi architettati in modo da far credere che i prodotti a base di proteine di soia possono venire impiegati nell'alimentazione umana in sostituzione dei cibi tradizionali.

Soia e cancro
I nuovi regolamenti della F.D.A. (Amministrazione Federale degli Alimenti e Medicinali) non permettono che venga inserito alcun tipo di dichiarazione di prevenzione del cancro sulle confezioni di alimentari, ma questo non ha impedito alle industrie e ai suoi marketing operators di farle nei loro opuscoli promozionali. "Oltre a proteggere il cuore", dice una brochure di una società produttrice di vitamine, "la soia si è dimostrata un potente agente anti-cancro...i giapponesi, che mangiano soia in quantità 30 volte maggiore dei nordamericani, hanno un'incidenza più bassa di cancro della mammella, dell'utero e della prostata. Questo è vero. Ma i giapponesi, e gli asiatici in generale, hanno tassi molto più alti di altri tipi di cancro, in particolare il cancro dell'esofago, dello stomaco, del pancreas e del fegato. Gli asiatici di tutto il mondo hanno anche alti tassi di cancro della tiroide. La logica che collega tassi bassi di cancro degli organi di riproduzione al consumo di soia impone attribuzione di alti tassi di cancro alla tiroide e del sistema digestivo agli stessi cibi, in particolare perché la soia causa questi tipi di cancro in laboratorio. Ma quanta soia mangiano poi gli asiatici? Un sondaggio del 1998 ha rilevato che la quantità giornaliera media di proteine di soia consumata in Giappone era di circa otto grammi per gli uomini e sette per le donne - meno di due cucchiaini da tè. Il famoso Cornell China Study, condotto da Colin T. Campbell, ha scoperto che il consumo di legumi in Cina varia da 0 a 58 grammi al giorno, con una media di circa 12 grammi.

Partendo dal presupposto che due terzi del consumo di legumi è costituito da soia, il consumo massimo è di circa 40 grammi, meno di tre cucchiai da tavola al giorno, con un consumo medio di circa nove grammi, ovvero meno di due cucchiaini da tè. Un'indagine condotta negli anni '30 ha scoperto che gli alimenti a base di soia hanno costituito solo l'1.5 % delle calorie nella dieta cinese, mentre il 65 % delle calorie era di provenienza animale, specificatamente suina. (gli Asiatici per cucinare usavano tradizionalmente il lardo, non oli vegetali). I prodotti di soia fatti fermentare tradizionalmente sono un condimento naturale delizioso, che può fornire fattori nutrizionali importanti nella dieta asiatica. Ma eccetto in tempi di carestia, gli Asiatici consumano prodotti di soia solo in piccole quantità, come condimenti, e non in sostituzione dei cibi animali - con una eccezione: i monaci che vivono nei monasteri osservando il celibato e conducendo uno stile di vita vegetariano ritengono la soia abbastanza utile come alimento perché diminuisce il desiderio sessuale.

Migliaia di donne ora consumano soia convinte che le protegga dal cancro della mammella. Inoltre, nel 1996, dei ricercatori scoprirono che le donne che consumano proteine di soia isolate hanno avuto un'incidenza maggiore di iperplasia epiteliale, una condizione che fa presagire la presenza di tumori maligni. Un anno dopo, si è scoperto che il genistein (un supplemento contenente isoflavoni della soia) stimolava le cellule della mammella ad accelerare il ciclo cellulare - una scoperta che ha portato gli autori a concludere che le donne non dovrebbero consumare soia per evitare il cancro della mammella. Venticinque grammi di proteine isolate di soia contengono da 50 a 70 mg di isoflavoni. Alle donne in pre-menopausa bastano solo 45 mg di isoflavoni per subire effetti biologici significativi, compreso una riduzione di ormoni necessari per le corrette funzioni della tiroide. Questi effetti sono stati rilevati fino a tre mesi dopo la cessazione del consumo di soia. Cento grammi di proteine di soia possono contenere quasi 600 mg di isoflavoni, una quantità che è tossica. Nel 1992, il servizio sanitario svizzero ha stimato che 100 grammi di proteine di soia forniscono il valore equivalente degli estrogeni della pillola anti-concezionale.
Degli studi lasciano intendere che gli isoflavoni inibiscano la sintesi dell'estradiol (ormone estrogeno) e altri ormoni steroidi. I problemi riproduttivi, la sterilità, le malattie della tiroide e del fegato dovuti all'apporto dietetico degli isoflavoni sono stati osservati, in zoo e allevamenti, in numerose specie animali incluso topi, ghepardi, quaglie, maiali, storioni e pecore. E' stato detto che gli isoflavoni della soia abbiano un effetto favorevole sui sintomi della menopausa, compreso le vampate di calore, e che proteggano dall'osteoporosi. Il grado di disagio derivante dalle vampate è estremamente soggettivo, e la maggior parte degli studi mostrano che i soggetti di controllo (a cui sono state somministrate compresse contenenti sostanze assolutamente neutre) descrivono una riduzione del disagio in quantità uguale ai soggetti a cui sono stati dati gli isoflavoni. La pretesa poi che la soia previene l'osteoporosi è straordinaria, dato che gli alimenti a base di soia bloccano l'assimilazione del calcio e causano carenza di vitamina D. Se gli asiatici hanno un'incidenza di osteoporosi più bassa degli occidentali, è perché la loro dieta procura molta vitamina D dal consumo di gamberi, frutti di mare e lardo e molto calcio da brodi di ossa. La ragione per cui gli occidentali hanno alti tassi di osteoporosi è perché hanno sostituito con l'olio di soia il burro, che è una sorgente tradizionale di vitamina D e di altri attivanti lipo-solubili necessari per l'assimilazione del calcio

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MessaggioInviato: 22/04/2014, 11:01 
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shighella ha scritto:

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mik.300 ha scritto:

Ehm,
Io prendo la lecitina di soia
Nel caffè' al mattino
X il colesterolo,ecc

Fa bene o no?
Voi che dite ?


Il problema maggiore è trovare soia non transgenica.
Segue un articolo interessante.

Il lato oscuro della soia
di Luciano Gianazza - tratto da http://www.medicinenon.it/soia.htm

Ogni anno, sembra che la ricerca sugli effetti della soia e dei suoi componenti sulla salute aumenti notevolmente. La ricerca non è così in espansione solo nelle aree del cancro, delle malattie di cuore e dell'osteoporosi. L'industria della soia sostiene che la soia abbia vantaggi potenziali che possono essere più estesi di quanto si pensava precedentemente. L'industria della soia multi-miliardaria in dollari insiste che i vantaggi per la salute che la soia offre superano di gran lunga qualsiasi pericolo potenziale. Quello che una volta non era che un raccolto secondario elencato nel manuale del Dipartimento degli Stati Uniti del 1913 (USDA), da utilizzare non come un cibo ma come prodotto industriale, ora copre 72 milioni di acri di terreno coltivato. Buona parte di questo raccolto sarà utilizzato per alimentare polli, tacchini, maiali, mucche e salmoni. Un'altra grossa percentuale verrà spremuta per produrre olio per margarina, grasso per pasticceria e condimenti per insalate.

Il progresso tecnologico rende possibile la produzione di proteine di soia isolate da ciò che in passato era considerato un sottoprodotto - l'elevata proteina della soia priva di grassi - e di trasformare qualcosa che sembra orribile e puzza terribilmente in prodotti che possono essere consumati da esseri umani. Gli aromi, i conservanti, i dolcificanti, gli emulsionanti e le sostanze nutritive sintetiche hanno trasformato quello che era il brutto anatroccolo dei cibi lavorati, la proteina della soia, in uno dei cibi miracolosi della New Age.
La soia viene commercializzata non tanto per la sua bellezza ma per le sue virtù. In passato, i prodotti a base di proteine di soia venivano venduti come additivi e sostituti della carne ma non sono riusciti a produrre un'adeguata richiesta da parte dei consumatori. L'industria quindi ha cambiato il suo approccio. "Il modo più rapido per conseguire l'accettazione di un prodotto nella società ora meno consumistica", ha detto un portavoce di una azienda, "è far sì che il prodotto venga consumato per i suoi propri benefici nelle fasce più ricche della società".

Così ora la vendita della soia viene spinta verso il consumatore più agiato, non come cibo povero a buon mercato, ma come una sostanza miracolosa che eviterà l'insorgenza di malattie di cuore e cancro, delle vampate della gravidanza, costruirà ossa forti e ci manterrà per sempre giovani. La soia servirà da carne e latte per una nuova generazione di vegetariani. La soia non solo è priva di proteine complete, di zinco e ferro, ma contiene composti che bloccano l'assorbimento di proteine, zinco e ferro da altre sorgenti. I cibi a base di soia aumentano le richieste da parte del corpo di vitamina D e B12, elementi essenziali sia per la crescita e lo sviluppo normali.

Sostanze attive anti-tiroidee presenti in abbondanza nei cibi a base di soia inibiscono le funzioni della tiroide, conducono alla fatica e ai problemi mentali. I fitoestrogeni della soia possono inibire il normale sviluppo e nell'età adulta causare problemi di riproduzione e fertilità. Recenti ricerche hanno mostrato che questi fitoestrogeni sono implicati nello sviluppo del morbo di Alzheimers e della demenzia senile -- promuovono l"invecchiamento" del cervello. Tutti i cibi moderni a base di soia contengono MSG (glutammato di sodio) che causa problemi neurologici, incluso il comportamento violento. La giustificazione per incrementare il consumo di soia è basata sul concetto che dovremmo ridurre la quantità di grassi nell'alimentazione infantile. I grassi contengono molte sostanze nutrienti che sono vitali per la crescita e lo sviluppo normali, e contribuiscono alla funzioni corrette del cervello e del sistema nervoso. I bambini nel periodo della crescita hanno bisogno di più grassi, non meno. Privare i bambini dei grassi di cui essi hanno bisogno è un crimine. Più soia nei pasti delle mense scolastiche significa più assenteismo, più ferite, più problemi d'apprendimento, più ADHD e più violenza. Le insufficienze nutrizionali si accentueranno e aumenteranno le malattie. La crescita del profitto delle industrie della soia avviene a spese dei nostri bambini.

Solo negli USA vengono spesi 80 milioni di dollari dall'Unione dei Produttori di Soia per sostenere programmi atti a "rafforzare la posizione della soia sul mercato e mantenere e aumentare la presenza della soia e dei prodotti da essa derivati sui mercati nazionali ed esteri". Anche società private come Archer Daniels Midland fanno la loro parte. In un anno l'Archer Daniels Midland ha speso 9 milioni di dollari in pubblicità. Le agenzie di pubbliche relazioni aiutano a convertire progetti di ricerca in articoli per quotidiani e pubblicazioni pubblicitarie mentre le lobby degli studi legali esercitano pressioni per leggi di governo favorevoli. Il denaro del Fondo Monetario Mondiale (IMF) delle Nazioni Unite finanzia impianti per il trattamento della soia in paesi stranieri mentre politiche commerciali libere permettono che grandi quantità di soia fluiscano ovunque. La spinta per più soia è stata inflessibile e globale nella sua portata.
Le proteine della soia ora sono presenti nella maggior parte del pane in vendita nei supermercati. Queste proteine vengono ora usate per trasformare "l'umile tortilla", il pane di mais dei messicani, in una "super-tortilla" fortificata con proteine che darebbe una spinta nutrizionale a quasi 20 milioni di messicani che vivono in estrema povertà. In Inghilterra la pubblicità di un nuovo pane arricchito con soia prodotto dalle Panetterie Associate della Britannia, si rivolge alle donne in menopausa che cercano sollievo dalle vampate di calore. Le vendite hanno raggiunto le 250.000 pagnotte alla settimana.

L'industria della soia si è rivolta alla Norman Robert Associates, un'agenzia di pubbliche relazioni, per "ottenere l'inserimento di un maggior numero di prodotti di soia nei menu delle mense scolastiche". L'USDA (Dipartimento dell'Agricoltura Americano) ha risposto con la proposta di togliere il limite del 30 % di prodotti a base di soia nelle mense scolastiche. Il programma permetterebbe un uso illimitato della soia nelle mense scolastiche. Aggiungendo la soia ad hamburger, tacos e lasagne, i dietisti possono mantenere senza difficoltà il contenuto grasso totale sotto il 30 % delle calorie, conformandosi perciò agli ordini del governo. Negli USA il latte di soia ha procurato i guadagni più elevati, spiccando il volo dai 2 milioni di dollari nel 1980 a 300 milioni di dollari nel 1999.
I miracoli della lavorazione, una bella confezione, pubblicità massiccia e una strategia di marketing che sottolinea tutti i possibili vantaggi che i vari prodotti apportano alla salute, sono responsabili dell'incremento delle vendite. Le vendite di latte di soia sono in aumento in Canada, sebbene là il latte di soia costi il doppio del latte di mucca. Impianti per il trattamento del latte di soia stanno spuntando in paesi del terrzo mondo come il Kenia, ad esempio. Anche la Cina, dove la soia è realmente un cibo dei poveri e dove la gente vuole più carne, non tofu, ha optato per la costruzione di fabbriche di soia in stile occidentale piuttosto che sviluppare praterie da pascolo.

Il lato oscuro della soia
Solo alcuni decenni fa, la soia era considerata non commestibile -- persino in Asia. Durante la dinastia Chou (dal 1134 al 246 AC) la soia era considerata uno dei cinque grani sacri, insieme a orzo, frumento, miglio e riso. Tuttavia, il pittogramma per la soia, che risale ai tempi precedenti, indica che non è stata mai impiegata come alimento, perchè mentre i pittogrammi per gli altri quattro grani mostrano la struttura del seme e dello stelo della pianta, il pittogramma per la soia mostra la struttura della radice. La letteratura agricola del periodo parla frequentemente della soia e il suo uso nella rotazione dei raccolti. Apparentemente la semina della soia inizialmente veniva fatta come un metodo per fissare l'azoto nel terreno.

La soia non è servita da alimento fino alla scoperta di tecniche di fermentazione, un po' di tempo dopo durante la dinastia Chou. I primi cibi di soia vennero prodotti facendola fermentare come tempeh, natto, miso e salsa di soia. Più tardi, probabilmente nel II secolo D.C., gli scienziati cinesi hanno scoperto che un purée di soia cotta poteva essere fatto precipitare con solfato di calcio (gesso) o solfato di magnesio (sale inglese) per fare un caglio liscio, pallido -- il tofu. L'uso di prodotti di soia fermentati e precipitati presto si estese in altre parti dell'oriente, particolarmente in Giappone e in Indonesia.

I cinesi non hanno mangiato soia non-fermentata perchè avevano altri legumi come le lenticchie e perché la soia contiene grandi quantità di tossine o "anti-nutrienti" naturali. Primi fra tutti ci sono dei potenti inibitori di enzimi che bloccano l'azione della tripsina (enzima che scinde le proteine) e di altri enzimi necessari per digestione delle proteine. Questi inibitori sono proteine complesse, fortemente intrecciate che non vengono disattivate completamente durante la normale cottura. Possono produrre forti dolori allo stomaco, digestione ridotta delle proteine e insufficienze croniche nell'assimilazione degli amminoacidi. Le diete con elevate quantità di inibitori di tripsina causano l'ingrandimento e altre condizioni patologiche del pancreas, compreso il cancro. La soia contiene anche emaglutinina una sostanza coagulante che fa in modo che i globuli rossi del sangue si raggruppino insieme. Gli inibitori della Tripsina e l'emaglutinina sono inibitori della crescita. I composti inibitori della crescita vengono neutralizzati dal processo di fermentazione, cosicché una volta che i cinesi hanno scoperto come fare fermentare la soia, hanno incominciato a incorporare nella loro dieta alimenti a base di soia. In prodotti precipitati, gli inibitori dell'azione enzimatica si concentrano nel liquido piuttosto che nel caglio. Quindi nel tofu, gli inibitori della crescita sono presenti in quantità ridotte ma non eliminati completamente. La soia contiene anche sostanze che inibiscono le funzioni della tiroide.

La soia contiene elevate quantità di in acido fitico, presente nella crusca o nella cuticola di tutti i semi. È una sostanza che può fermare l'assorbimento di minerali essenziali -- calcio, magnesio, rame, ferro e specialmente zinco -- nel tratto intestinale. Benché non sia molto conosciuto dal grosso pubblico l'acido fitico è stato studiato accuratamente; ci sono letteralmente centinaia di articoli sugli effetti dell'acido fitico nella letteratura scientifica. Gli scienziati sono completamente d'accordo che i regimi alimentari a base di cereali e legumi con elevate quantità di fitati favoriscono l'ampia diffusione di carenze di minerali nei paesi del terzo mondo. Le analisi mostrano che il calcio, il magnesio, il ferro e lo zinco sono presenti nei cibi coltivati in queste aree, ma l'alto contenuto di fitati della soia e dei cereali impedisce il loro assorbimento. La soia ha un livello di fitati più elevato di qualsiasi cereale o legume che sia mai stato studiato, e i fitati nella soia sono estremamente resistenti alle tecniche normalmente usate per ridurli come la lunga e lenta cottura. Solo un lungo periodo di fermentazione ridurrà significativamente il contenuto di fitati della soia. Quando i prodotti di soia che vengono fatti precipitare come tofu sono consumati con della carne, l'effetto di bloccare l'assimilazione dei minerali normalmente causato dai fitati è ridotto. I giapponesi mangiano tradizionalmente una piccola quantità di tofu o miso come ingrediente di un brodo di pesce ricco di minerali, seguito da una porzione di carne o pesce.

I vegetariani che consumano tofu e caglio di fagioli di soia come sostituti della carne e dei prodotti caseari rischiano provocare una grave carenza di minerali. Gli effetti dell'insufficienza di calcio, magnesio e ferro sono ben noti, non così bene quelli dell'insufficienza dello zinco. Lo zinco è necessario per lo sviluppo e il funzionando ottimale del cervello e del sistema nervoso. Gioca un ruolo nella sintesi delle proteine e nella formazione del collagene. E' coinvolto nel meccanismo di controllo del livello di zucchero nel sangue e in questo modo protegge dal diabete. E' necessario per un sistema riproduttivo sano. Lo zinco è un componente chiave in numerosi enzimi vitali e gioca un ruolo anche nel sistema immunitario. I fitati presenti nei prodotti di soia interferiscono nell'assorbimento dello zinco in maggior misura che nell'assorbimento degli altri minerali. L'insufficienza di zinco può causare una sensazione "di vuoto" che alcuni vegetariani scambiano per un "alto livello" di illuminazione spirituale. Il fatto di bere latte vaccino è considerato come la ragione per cui i giapponesi di seconda generazione in America sono più alti dei loro predecessori. Alcuni ricercatori ritengono che il ridotto contenuto di fitati nella dieta dei giapponesi nati in America, quali che siano le altre carenze che possono esserci, è la vera spiegazione della maggiore altezza, richiamando l'attenzione sul fatto che sia i bambini occidentali che orientali che non consumano abbastanza prodotti di derivazione animale contrastando di conseguenza gli effetti di una dieta consistentemente a base di prodotti di soia e quindi di fitati, frequentemente soffrono di rachitismo, arresto della crescita e altri problemi relativi alla crescita. Il maggiore consumo di carne nei casi osservati è stata la sorgente di minerali che hanno contrastato l'azione dei fitati. Quanto esposto sopra non è un suggerimento ad assumere prodotti di derivazione animale ma solo il risultato di un'osservazione. La conclusione logica è quella di evitare il consumo di soia e dei suoi derivati oltre che il consumo dei prodotti di derivazione animale.

Latte artificiale a base di soia per neonati
Fin dalla fine degli anni '50 si sa che i sostituti del latte a base di soia contengono agenti che contrastano le funzioni della tiroide. I neonati a cui vengono dati preparati a base di soia sono particolarmente predisposti a sviluppare malattie della tiroide relative alle funzioni del sistema immunitario. La presenza di queste alterazioni della tiroide riscontrate nei bambini cresciuti con preparati a base di soia è elevata e il numero dei disturbi della tiroide a cui sono soggetti è tre volte superiore a quello a cui sono soggetti i loro fratelli e sorelle allattati diversamente. Fitzpatrick crede che il prolungato allattamento con preparati di soia inibisca il TPO (l'ormone tiroideo peroxidase) a un punto tale che il conseguente perdurare di elevati livelli del TSH (l'ormone che stimola la tiroide) può aumentare il rischio di cancro alla tiroide. Non è stato fatto molto per rendere i genitori consapevoli dei pericoli relativi alla tiroide derivanti dal consumo di preparati lattei a base di soia o per allertare il pubblico che un abbondante consumo di soia può essere un pericolo per le funzioni della tiroide. Tuttavia,nel luglio del 1996, il Dipartimento Britannico della Salute ha pubblicato un avvertimento che dichiarava che i fitoestrogeni presenti nei preparati a base di soia per allattare i neonati potrebbero influire negativamente sulla salute dei bambini. L'avvertimento era esplicito, indicando che i preparati a base di soia dovrebbero venire dati ai neonati solo dietro consiglio medico.

E' stato consigliato di alimentare i neonati che non possono essere allattati al seno o che hanno reazioni allergiche ad altre formule con preparati alternativi a quelli a base di soia. La ragione per cui ulteriori informazioni non sono disponibili su questi problemi è probabilmente una conseguenza della forza tremenda delle grandi società agricole che dominano il mercato americano della soia. Sebbene gli "esperti" della salute, e quasi ogni programma sulla salute & benessere radiofonico e televisivo elogiano la soia come l'alimento miracoloso del nuovo millennio, i pediatri e la comunità medica dovrebbe saperne di più su questo argomento, e avvertire i pazienti dell'impatto dannoso che il consumo di prodotti di soia può avere sulle funzioni della tiroide. Un'indagine fatta da un programma televisivo ha rivelato che, fra tutti quegli elogi, alcuni scienziati stanno ora sfidando questa fittizia saggezza popolare, e lasciano intendere che ci possono essere aspetti negativi riguardo a questo "alimento miracoloso". Le domande sul fatto che sia un prodotto sicuro sono in gran parte senza risposta", afferma Daniel Doerge, uno scienziato ricercatore esperto di soia della FDA (Amministrazione federale americana degli Alimenti e Farmaci).

Nuovi studi hanno fatto sorgere domande riguardo al fatto che gli ingredienti naturali della soia potrebbero aumentare o meno l'insorgenza di cancro al seno in alcuni soggetti femminili, influire sulle funzioni cerebrali nei soggetti maschi e condurre a latenti anomalie nello sviluppo dei neonati. Questa discussione scientifica irrisolta continua a svilupparsi. Nel ottobre 2000, l'FDA ha pubblicato un bollettino sulla salute, concludendo che la soia può diminuire sia il livello di colesterolo che il pericolo di malattie di cuore. Ma due degli esperti di soia dell' FDA - Doerge e il suo collega, Daniel Sheehan - si sono fatti avanti criticando le dichiarazioni della loro propria agenzia e hanno tentato di fermare la raccomandazione dell'FDA. La loro preoccupazione principale era che la pubblicazione potrebbe venire fraintesa come un' invito ad usare le proteine della soia, al di là dei vantaggi esclusivamente per il cuore. Doerge e Sheehan hanno fatto presente che la ricerca mostra un collegamento tra il consumo di soia e i problemi di fertilità e i risultati sono una chiara indicazione degli effetti negativi a cui potenzialmente potrebbero essere soggetti gli esseri umani", ha dichiarato Doerge. La loro principale preoccupazione ha a che fare con il comportamento degli elementi chimici della soia. Oltre a tutte le sostanze nutrienti e le proteine, esiste una sostanza chimica naturale che imita l'estrogeno, l'ormone femminile. Alcuni studi mostrano che questa sostanza chimica può modificare lo sviluppo sessuale. E infatti, due bicchieri di latte di soia al giorno nel corso di un mese portano ad un assorbimento di questa sostanza chimica sufficiente a modificare la sincronizzazione del ciclo mestruale femminile."Si sta facendo un grande esperimento su neonati", dice Sheehan "incontrollato e non controllato". "Stiamo esponendo i neonati a delle sostanze chimiche presenti nei preparati a base di soia per bambini sapendo che la sperimentazione ha rilevato che vi sono degli effetti negativi, e non abbiamo mai fatto delle ricerche sulla popolazione per vedere se si riscontrano questi effetti".

L'industria del latte artificiale per neonati, con la complicità di alcuni scienziati, ha distrutto queste critiche sulla soia chiamandole "dichiarazioni scientificamente ingiustificate che potrebbero spaventare indebitamente migliaia di genitori". Kenneth Setchell, professore di pediatria al Children's Hospital di Cincinnati e leader dei fautori della soia, sostiene che gli studi scientifici sulla soia fanno sperare che sia una soluzione per combattere molte malattie e che gli effetti negativi osservati sugli animali non si applicano agli esseri umani. "Ci sono state letteralmente centinaia di migliaia di neonati che sono stati cresciuti con preparati a base di soia." asserisce Setchell." Alcuni di quei neonati dovrebbero avere ora 30 o 40 anni. E non vedo alcuna prova di casi in cui ci sono anomalie". Ma il Dr. Claude Hughes, direttore del Women's Health Center al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles dichiara: "La mia attenta opinione professionale è che ha più senso non esporre inutilmente il vostro neonato a questi preparati", E aggiunge: "Mentre l'allattamento al seno è di gran lunga preferibile, le madri che non allattano al seno dovrebbero utilizzare preparati a base di latte e considerare quelli a base di soia come ultima risorsa."

Oltre alle sue preoccupazioni sugli effetti della soia sulla salute dei neonati, Hughes ha sollevato anche domande sul cancro alla mammella. In alcuni casi, si è pensato che la soia proteggesse dal cancro alla mammella. Ma alcuni studi indicano ora, per altre donne, che le sostanze chimiche trovate ampiamente nella soia possono incrementare un tipo di estrogeno assai diffuso che favorisce il cancro alla mammella. "Può accelerare divisioni di quelle cellule che sono già cellule cancerogene che dipendono dagli estrogeni per la loro crescita." Afferma Hughes.

Gli Isoflavoni
Sembra che non ci sia quotidiano, rivista o programma di notizie che non abbia messo in risalto recentemente una storia sui sorprendenti benefici per la salute dei prodotti alimentari a base di soia e dei supplementi a base di isoflavoni della soia. La soia viene promossa come un sano sostituto alternativo dell'estrogeno per la donna, come una possibilità di ridurre l'insorgenza del cancro al seno, come un modo per ridurre i sintomi della menopausa, e come proteine povere di grassi in alternativa a carne e pollame. Ma ciò che tutte queste storie favorevoli omettono di dire è che esiste un aspetto negativo molto reale - ma trascurato - del consumo abbondante o a lungo termine dei prodotti di soia. Uno studio è stato fatto in Gran Bretagna facendo prendere 60 grammi di proteine di soia al giorno per un mese a donne in pre-menopausa. Si è scoperto che questo esperimento ha interrotto il ciclo mestruale, e gli effetti dell'isoflavone sono continuati per tre mesi dopo che la soia era stata tolta dalla dieta. L'isoflavone è noto anche perché modifica le condizioni della fertilità e perchè attua cambiamenti sugli ormoni sessuali. E' stato dimostrato che gli isoflavoni causano gravi effetti negativi sulla salute di molti mammiferi compreso sterilità, malattie della tiroide e malattie del fegato. E questo pericolo è particolarmente grave per i neonati allevati con preparati a base di soia.

Queste sono informazioni che l'industria della soia non vuole che ne veniate a conoscenza. La vendita di prodotti di soia è un grande business, e la domanda crescente di proteine di soia, di farine di soia, e di integratori di isoflavoni lo sta facendo diventare uno dei più grandi business mai esistiti. I ricercatori hanno identificato gli isoflavoni come agenti potenti capaci di sopprimere le funzioni tiroidee e causare o aggravare l'ipotiroidismo. Il Dr. Mike Fitzpatrick, uno scienziato dell'ambiente e ricercatore sui fitoestrogeni hanno condotto studi approfonditi sulla soia, in particolare sull'uso preparati per l'infanzia a base di soia. Fitzpatrick si è assolutamente sicuro che i prodotti di soia possano avere effetti dannosi sia su adulti che neonati. In particolare, ritiene fermamente che i produttori di preparati per l'infanzia a base di soia dovrebbero rimuovere gli isoflavoni - quegli elementi della soia che agiscono come agenti anti-tiroide - dai loro prodotti.

Abbiamo sentito di tutto sui fitoestrogeni. Sono dei composti del mondo vegetale che imitano gli estrogeni, sono propagandati da alcuni come agenti miracolosi che prevengono il cancro, malattie di cuore e delle coronarie, osteoporosi (Tanto per nominarne alcuni). Ma c'è un lato molto più oscuro su questi composti, e cioè il fatto che disturbano il sistema endocrino. La soia contiene un fitoestrogeno, e quindi nel corpo agisce in modo molto simile a quello degli ormoni e non deve sorprendere il fatto che interagisca con l'equilibrio delicato dei sistemi ormonali della tiroide. Questi composti possono in effetti aumentare il rischio di cancro alla mammella e causare malattie della tiroide. I produttori di preparati per l'infanzia a base di soia si rifiutano di rimuoverli dai loro prodotti nonostante sappiano che i neonati alimentati con tali preparati sono a rischio di danni irreversibili.

Fitoestrogeni e neonati
Potete esserne certi - i fitoestrogeni non fanno bene al vostro bambino. Se state alimentando il vostro bambino con preparati a base di soia, il consiglio dei ricercatori è quello di smettere immediatamente. Perché? I neonati alimentati con i preparati a base di soia ricevono ogni giorno la stessa dose di fitoestrogeni che si è dimostrata biologicamente attiva negli adulti! Sottoponendo il vostro neonato a tali grandi quantità di fitoestrogeni state rischiando di esporre il vostro bambino al rischio di danni permanenti del sistema endocrino. Ci sono alternative ai preparati a base di soia che non contengono lattosio o proteine del latte; usate uno di quelli invece della soia.

Fitoestrogeni e sterilità
I fitoestrogeni possono rendere sterili gli animali, cosa sappiamo riguardo agli esseri umani? Ci sono evidenti possibilità che i fitoestrogeni riducano la fertilità maschile. E una donna che tenti di concepire dovrebbe evitare di prendere soia. Il gigante delle derrate alimentari Archer Daniels Midland ha presentato domanda alla FDA per far sì che venga concesso lo stato di non nocività a composti noti per essere tossici per il sistema riproduttivo! E' stato chiesto alla FDA di approvare un attestato che afferma che il consumo giornaliero da 25 a 100g di proteine della soia diminuisce il pericolo di malattie di cuore e delle coronarie. Questa quantità di proteine può portare facilmente all'assunzione di megadosi di fitoestrogeni, fino a 600mg al giorno! La soia contiene numerosi composti che sono tossici sia per gli esseri umani che per gli animali.

L'industria della soia si riferisce frequentemente a queste tossine come sostanze anti-nutrienti, ossia che agiscono in qualche modo impedendo al corpo di ottenere il nutrimento completo di cui ha bisogno da un cibo. Le tossine della soia (come l'acido fitico) possono agire certamente in questo modo, ma hanno anche la capacità di puntare organi, cellule e processi di reazioni enzimatiche specifici e i loro effetti possono essere devastanti. Le tossine della soia su cui Soy Online Service esprime preoccupazion sono gli inibitori della proteasi, l'acido fitico, la lecitina di soia (o emaglutina), le nitrosammine e la misteriosa tossina della soia. Le Nitrosammines non si trovano per natura nella soia ma si formano durante il processo di lavorazione di prodotti come la proteina di soia isolata (ISP). Come con qualsiasi tossina c'e una dose sotto la quale gli effetti non sono notati. Soy Online Service ha esaminato i dati scientifici sulle tossine della soia e ha scoperto numerose verità allarmanti.

Non c'è alcuna legislazione per proteggere i consumatori dalle tossine contenute nei prodotti di soia.
Con la possibile eccezione della lecitina di soia, tutti gli altri prodotti di soia, indipendentemente da quanto ben lavorati, contengono da un basso a un moderato livello di tossine perchè i processi di lavorazione non sono in grado di rimuoverle completamente.
L'industria della soia fa poco per il controllo della qualità per proteggere i consumatori dal consumo di prodotti trattati inadeguatamente.

Inibitori della proteasi
Forse le tossine più conosciute della soia sono gli inibitori della proteasi (conosciute anche come inibitori della tripsina) che, come il nome suggerisce, sono in grado di inibire l'azione della proteasi (compreso la tripsina) che sono enzimi coinvolti nel processo di scomposizione delle proteine per poter essere poi usate dal corpo. Gli isoflavoni ai flavonoidi o alla famiglia degli elementi chimici chiamati bioflavonoidi e sono considerati endocrino-disgregatori -- sostanze vegetali o altri prodotti che agiscono come ormoni, disgregando il sistema endocrino e, in alcuni casi, questa disgregazione include l'agire contro le funzioni della tiroide.(Il miglio, per esempio, contiene alti livelli di flavonoidi, ed è conosciuto comunemente come problematico per le funzioni tiroidee.) I flavonoidi inibiscono l'ormone tiroideo peroxidase (TPO) che disturba il corretto funzionamento della tiroide. Nell'edizione del marzo 1999 della rivista Natural Health c'è un articolo sulla soia che cita il Dr Daniel R. Doerge, un ricercatore del Centro Nazionale della FDA per la Ricerca Tossicologica. Il Dr. Doerge che ha fatto ricerche sulle proprietà anti-tiroide della soia, afferma: "Esistono rischi sostanziali per chi prende supplementi di soia o per chi mangia soia in gran quantità per i suoi pretesi effetti curativi. Ci sono certamente delle possibilità di interazione con la tiroide. Il Dr. Fitzpatrick crede che le persone affette da ipotiroidismo debbano evitare prodotti di soia, perché, "qualsiasi inibizione del TPO (l'ormone tiroideo peroxidase) lavorerà chiaramente contro qualunque tentativo di correggere qualsiasi stato di ipotiroidismo". Inoltre, egli crede che la promozione attuale della soia come un cibo della salute porterà a un aumento dei disturbi della tiroide.

Quanta è innocua la soia?
Secondo Soy Online Service , per i neonati, qualsiasi tipo di soia è troppo. Per gli adulti, solo 30 mg isoflavoni di soia al giorno sono sufficienti per creare un impatto negativo sulle funzioni della tiroide. Questa quantità di isoflavoni è stata trovata in solo 0,15 - 0,23 litri di latte di soia, o 46 grammi di miso. L'USDA (Dipartimento dell'Agricoltura Americano) ha lanciato un sito web che sta promuovendo i vantaggi per la salute derivanti dal consumo di cibi a base di soia. Il sito elenca il contenuto di isoflavoni di 128 cibi, compreso hot dog vegetariani di soia, ceci e tofu. Questo potrebbe aiutarvi nel decidere quanta soia includere nella vostra dieta.

La proteina di soia isolata
Le aziende della lavorazione industriale della soia hanno lavorato duramente per cercare di eliminare questi anti-nutrienti dal prodotto finito, in particolare dalla proteina di soia isolata (SPI) che è l'ingrediente chiave nelle imitazioni di carne e prodotti caseari, includendo preparati per l'infanzia e alcune marche di latte di soia. L'SPI non è qualcosa che potete fare in cucina. Viene prodotta in impianti industriali in cui un impasto liquido di fagioli di soia viene prima mescolato con una soluzione alcalina per estrarre le fibre, quindi fatto precipitare e separato utilizzando un lavaggio acido e, infine, neutralizzato in una soluzione alcalina. Il lavaggio acido in serbatoi di alluminio immette alti livelli di alluminio nel prodotto finale. I cagli sono vaporizzati e asciugati ad alte temperature per produrre la polvere di proteine complesse. L'oltraggio finale all'originale fagiolo di soia è il trattamento di estrusione ad alta pressione e alta temperatura delle proteine di soia isolate per produrre proteine tessutali vegetali (TVP). Buona parte degli inibitori della tripsina possono venire rimossi con il trattamento ad alta temperatura, ma non tutti. Il contenuto di inibitori della tripsina presente nelle proteine di soia isolate può variare da una a cinque volte. Ma il trattamento ad alta temperatura ha l'effetto collaterale sfortunato di snaturare le altre proteine della soia a tal punto da renderle in gran parte inefficaci. Questa è la ragione per cui gli animali alimentati con soia hanno bisogno di supplementi di lisina perchè possano avere una crescita normale.

I Nitriti, che sono dei potenti agenti cancerogeni, si formano durante l'essicazione delle particelle vaporizzate mentre durante il processo di alcalinizzazione si forma una tossina chiamata lisinoalanina . Numerosi aromi artificiali, in particolare il glutammato monosodico (MSG), vengono aggiunti alle proteine isolate di soia e alle proteine tessutali vegetali di soia per mascherare il forte sapore di fagioli e darle quello della carne.
Il consumo delle proteine di soia isolate determina la carenza di vitamina E, K, D e B12 e crea sintomi di insufficienza di calcio, magnesio, manganese, molibdeno, rame, ferro e zinco. I residui di acido fitico in questi i prodotti di soia inibiscono pesantemente l'assorbimento di zinco e di ferro.
Animali alimentati con proteine isolate di soia hanno organi sviluppati in modo esagerato, in particolare il pancreas e la tiroide, e hanno depositi eccessivi di acidi grassi nel fegato. Inoltre le proteine isolate di soia e le proteine tessutali vegetali sono inserite senza alcun limite nei pasti delle mense scolastiche, nei prodotti da forno commerciali, nei fast food. Vengono anche promosse pesantemente nei paesi del terzo mondo. Nonostante l'evidenza di scarsi risultati già riscontrati nell'alimentazione animale, l'industria della soia sponsorizza molti studi architettati in modo da far credere che i prodotti a base di proteine di soia possono venire impiegati nell'alimentazione umana in sostituzione dei cibi tradizionali.

Soia e cancro
I nuovi regolamenti della F.D.A. (Amministrazione Federale degli Alimenti e Medicinali) non permettono che venga inserito alcun tipo di dichiarazione di prevenzione del cancro sulle confezioni di alimentari, ma questo non ha impedito alle industrie e ai suoi marketing operators di farle nei loro opuscoli promozionali. "Oltre a proteggere il cuore", dice una brochure di una società produttrice di vitamine, "la soia si è dimostrata un potente agente anti-cancro...i giapponesi, che mangiano soia in quantità 30 volte maggiore dei nordamericani, hanno un'incidenza più bassa di cancro della mammella, dell'utero e della prostata. Questo è vero. Ma i giapponesi, e gli asiatici in generale, hanno tassi molto più alti di altri tipi di cancro, in particolare il cancro dell'esofago, dello stomaco, del pancreas e del fegato. Gli asiatici di tutto il mondo hanno anche alti tassi di cancro della tiroide. La logica che collega tassi bassi di cancro degli organi di riproduzione al consumo di soia impone attribuzione di alti tassi di cancro alla tiroide e del sistema digestivo agli stessi cibi, in particolare perché la soia causa questi tipi di cancro in laboratorio. Ma quanta soia mangiano poi gli asiatici? Un sondaggio del 1998 ha rilevato che la quantità giornaliera media di proteine di soia consumata in Giappone era di circa otto grammi per gli uomini e sette per le donne - meno di due cucchiaini da tè. Il famoso Cornell China Study, condotto da Colin T. Campbell, ha scoperto che il consumo di legumi in Cina varia da 0 a 58 grammi al giorno, con una media di circa 12 grammi.

Partendo dal presupposto che due terzi del consumo di legumi è costituito da soia, il consumo massimo è di circa 40 grammi, meno di tre cucchiai da tavola al giorno, con un consumo medio di circa nove grammi, ovvero meno di due cucchiaini da tè. Un'indagine condotta negli anni '30 ha scoperto che gli alimenti a base di soia hanno costituito solo l'1.5 % delle calorie nella dieta cinese, mentre il 65 % delle calorie era di provenienza animale, specificatamente suina. (gli Asiatici per cucinare usavano tradizionalmente il lardo, non oli vegetali). I prodotti di soia fatti fermentare tradizionalmente sono un condimento naturale delizioso, che può fornire fattori nutrizionali importanti nella dieta asiatica. Ma eccetto in tempi di carestia, gli Asiatici consumano prodotti di soia solo in piccole quantità, come condimenti, e non in sostituzione dei cibi animali - con una eccezione: i monaci che vivono nei monasteri osservando il celibato e conducendo uno stile di vita vegetariano ritengono la soia abbastanza utile come alimento perché diminuisce il desiderio sessuale.

Migliaia di donne ora consumano soia convinte che le protegga dal cancro della mammella. Inoltre, nel 1996, dei ricercatori scoprirono che le donne che consumano proteine di soia isolate hanno avuto un'incidenza maggiore di iperplasia epiteliale, una condizione che fa presagire la presenza di tumori maligni. Un anno dopo, si è scoperto che il genistein (un supplemento contenente isoflavoni della soia) stimolava le cellule della mammella ad accelerare il ciclo cellulare - una scoperta che ha portato gli autori a concludere che le donne non dovrebbero consumare soia per evitare il cancro della mammella. Venticinque grammi di proteine isolate di soia contengono da 50 a 70 mg di isoflavoni. Alle donne in pre-menopausa bastano solo 45 mg di isoflavoni per subire effetti biologici significativi, compreso una riduzione di ormoni necessari per le corrette funzioni della tiroide. Questi effetti sono stati rilevati fino a tre mesi dopo la cessazione del consumo di soia. Cento grammi di proteine di soia possono contenere quasi 600 mg di isoflavoni, una quantità che è tossica. Nel 1992, il servizio sanitario svizzero ha stimato che 100 grammi di proteine di soia forniscono il valore equivalente degli estrogeni della pillola anti-concezionale.
Degli studi lasciano intendere che gli isoflavoni inibiscano la sintesi dell'estradiol (ormone estrogeno) e altri ormoni steroidi. I problemi riproduttivi, la sterilità, le malattie della tiroide e del fegato dovuti all'apporto dietetico degli isoflavoni sono stati osservati, in zoo e allevamenti, in numerose specie animali incluso topi, ghepardi, quaglie, maiali, storioni e pecore. E' stato detto che gli isoflavoni della soia abbiano un effetto favorevole sui sintomi della menopausa, compreso le vampate di calore, e che proteggano dall'osteoporosi. Il grado di disagio derivante dalle vampate è estremamente soggettivo, e la maggior parte degli studi mostrano che i soggetti di controllo (a cui sono state somministrate compresse contenenti sostanze assolutamente neutre) descrivono una riduzione del disagio in quantità uguale ai soggetti a cui sono stati dati gli isoflavoni. La pretesa poi che la soia previene l'osteoporosi è straordinaria, dato che gli alimenti a base di soia bloccano l'assimilazione del calcio e causano carenza di vitamina D. Se gli asiatici hanno un'incidenza di osteoporosi più bassa degli occidentali, è perché la loro dieta procura molta vitamina D dal consumo di gamberi, frutti di mare e lardo e molto calcio da brodi di ossa. La ragione per cui gli occidentali hanno alti tassi di osteoporosi è perché hanno sostituito con l'olio di soia il burro, che è una sorgente tradizionale di vitamina D e di altri attivanti lipo-solubili necessari per l'assimilazione del calcio

http://www.disinformazione.it





si si avevo già letto..

ma la lecitina è una parte particolare della soia..

e poi i vegetali non facevano bene
e la carne rossa non era il diavolo ??

bah..

qui è tutto un casino.....................................
oggi dicono una cosa
domani l'opposto..
qua ci mandano ai matti..



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Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Fosfatidilcolina

La fosfatidilcolina (a volte abbreviata come PC) è un tipo di fosfolipide che contiene colina come gruppo di testa. È una molecola anfipatica, ottenuta dalla trimetilazione di una molecola di fosfatidiletanolammina o sintetizzata ex novo a partire da un digliceride e da CDP-colina.

È stata scoperta nel 1850 da Maurice Gobley, che la estrasse dal tuorlo dell'uovo. La molecola è isolabile anche dai semi di soia attraverso un'estrazione meccanica o chimica utilizzando esano.

Si tratta di uno dei più importanti componenti delle membrane biologiche. In particolare, si tratta del fosfolipide più abbondante sul foglietto esterno della membrana plasmatica.

La fosfatidilcolina è anche il principale componente della lecitina (dal greco lekithos - #955;#949;#954;#953;#952;#959;#962;, tuorlo d'uovo), il cui estratto consiste appunto in una mistura di fosfatidilcolina, acido fosforico, colina, acidi grassi, glicerolo, glicolipidi, trigliceridi ed altri fosfolipidi. Spesso, lecitina e fosfatidilcolina sono utilizzati come sinonimi.

la lecitina di soia
essendo un estratto
non credo che faccia male..

sui vegetali
mi pare che alcune parti, buccia, ecc
contengano delle sostanze anti insetti,
ecc, naturalmente tossiche..
c hanno fatto anche un film
mark wahlberg-e venne il giorno..

ergo conoscendo i vegetali
con le opportune cautele
portano solo benefici..


Ultima modifica di mik.300 il 22/04/2014, 11:12, modificato 1 volta in totale.


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Fatevi una bella spremuta di limone con acqua tiepida appena svegli la mattina a stomaco vuoto.....



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Mero ha scritto:

Fatevi una bella spremuta di limone con acqua tiepida appena svegli la mattina a stomaco vuoto.....



io 1 limone intero
2 arance..
spremuta..

è tutta salute..



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mik.300 ha scritto:

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Fatevi una bella spremuta di limone con acqua tiepida appena svegli la mattina a stomaco vuoto.....



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