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MessaggioInviato: 19/07/2013, 21:30 
Caso Kazakistan: Quando la Massoneria e la Geopolitica entrano in gioco.

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Versione ufficiale secondo i media mainstream

Di Fractions of Reality

La vicenda del Kazakistan sta focalizzando l’attenzione mediatica italiana e non solo. Possibile che si tratti solamente di una questione legata all’immigrazione clandestina, al rimpatrio della famiglia di un dissidente e poche altre beghe politiche all’italiana ? Naturalmente la risposta dipende dal grado di informazione che si va a ricercare.

Non necessariamente il primo livello di verità contrasta con quelli più criptici e nascosti che al pubblico naturalmente sfuggono. Vengono semplicemente ignorati, dalla stragrande maggioranza, per mancanza di strumenti cognitivi per orientarsi in una realtà di specchi e di inganni.

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Kazako Mukhtar Abljazov

Mettiamo ordine in questa vicenda iniziando a parlare del dissidente Kazako Mukhtar Abljazov grazie all’articolo di Alessandro Lattanzio:

“(…) il ‘perseguitato politico’ in questione, appunto Mukhtar Abljazov, è sì ben perseguitato in Kazakhstan, Paese da cui è fuggito. Ma è fuggito nel Regno Unito dopo aver sottratto diversi miliardi di dollari della BTA Bank, la banca che aveva contribuito a fondare in Kazakhstan grazie alla privatizzazione di una ex-banca pubblica. In sostanza, Abljazov è l’ennesimo speculatore che ha saccheggiato l’economia di una delle Repubbliche dell’ex-URSS. Ed infatti, per far comprendere chi detta i toni di quest’ennesima storielletta sui ‘diritti umani violati’, ecco Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL), la radio gestita dalla CIA e da George Soros, elogiare l’eroica figura di Abljazov, ex-tecnocrate del processo avviato da Nursultan Nazarbaev, presidente del Kazakhstan, per modernizzare la nazione: “Abljazov a gli altri avevano rotto i ranghi, adducendo a motivo il disincanto per la corruzione endemica che prosperava nelle cerchie che si muovevano attorno a Nazarbaev”. Va ricordato che Nazarbaev, una decina di anni fa, espulse tutte le ONG legate agli USA e allo speculatore miliardario statunitense George Soros, da cui l’acrimonia di questi paladini della ‘democracy&liberty’ e dei relativi dipendenti verso Nazarbaev e il Kazakhstan.

Nel novembre 2001, Abljazov e altri suoi colleghi banchieri fondarono la Democratic Choice of Kazakhstan (DCK), movimento di opposizione al governo Nazarbaev. La DCK era composta da boss politici e ricchi affaristi che rivendicavano soprattutto il ‘decentramento del potere politico’, ovvero la balcanizzazione del Kazakhstan. Nel luglio 2002, Abljazov fu dichiarato colpevole di “abuso di potere compiuto in qualità di ministro” (accusa più che fondata, vista la carriera successiva di questo ennesimo eroe di cartone della democracy-export) e condannato a sei anni di prigione. Ovviamente i soliti Parlamento europeo e Amnesty International si mobilitarono, su ordine di Soros, per salvare la quinta colonna statunitense in Kazakhstan. Comunque, il ‘perseguitato politico’ Abljazov, già nel 2003 era a Mosca, e nel periodo 2005-2009 fu il presidente del consiglio di amministrazione della BTA Bank. Insomma, contrariamente a quello che ci raccontano e ci racconteranno le varie agenzie di propaganda atlantiste, Abljazov non è mai stato in carcere; anzi Abljazov avrebbe speso “milioni di dollari per finanziare gruppi di opposizione e mass media indipendenti” in Kazakhstan, secondo un altro agente d’influenza al servizio di Washington, Evgenij Zhovtis, capo del Kazakhstan International Bureau for Human Rights and Rule of Law.

Con Abljazov, i prestiti effettuati dalla BTA Bank dal 2005 al 2009 crebbero rapidamente, ma non altrettanto i depositi bancari, trascinando la banca nell’insolvenza. Tra il 2003 e il 2007, i crediti insoluti della BTA Bank crebbero del 1.100%.

Ci troviamo di fronte alla classica situazione in cui la stampa di regime atlantico-sionista ribalta la realtà omettendo numerosi fatti con l’intento di confondere il popolo per giustificare una propaganda così ferrea nei confronti di Nazarbaev.

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Bandiere amicizia Kazakistan-Russia

Continuando sul sentiero della ricerca della verità, ecco che ci imbattiamo nella figura controversa e certamente particolare del Presidente del Kazakistan. Ma che paese è il Kazakistan ? Geopoliticamente come si schiera ? Che importanza ha nello scacchiere internazionale ?

Grazie alle profonde analisi, sempre ben dettagliate della rivista Eurasia possiamo estrapolare alcuni passaggi che meglio faranno comprendere ai lettori quanto sia strategico questa steppa a cavallo tra l’Asia e l’Europa.

(…)Oggi il Kazakistan sta diventando un punto nodale dello spazio postsovietico. In questo senso, non dovrebbe essere considerato come uno Stato ordinario, che cerca equilibrio tra i “centri di potere” globale, ma come un elemento chiave della grande area multietnica che si espande in tutta l’Eurasia. Anche se la zona è rimasta immutata per secoli – il “corridoio interno” dell’Eurasia, sia che separi sia che unisca le proprie civiltà, dipende dal destino del Kazakistan. Questo ci spinge inevitabilmente a valutare delle questioni geopolitiche.

(….) Il capo di uno Stato giovane e dinamico ha assistito alla sua realizzazione nel proprio progetto dell’Unione Eurasiatica, in seguito messo in pratica nel modello della Comunità Economica Eurasiatica (EAEC) e dell’Unione Doganale di Russia, Kazakistan e Bielorussia istituita nel 2010. Il progetto dell’Unione Eurasiatica dichiarato ancora a metà degli anni ’90, avrebbe dovuto unire nuovi Stati indipendenti della CSI – Comunità di Stati Indipendenti – entro un comune spazio economico senza rinunciare alla propria sovranità politica. Poco dopo, N. Nazarbayev ripeté la propria offerta con un nuovo intento, proponendo la creazione della Comunità Economica Eurasiatica. Come dimostrato dall’esperienza, questo progetto ha una fondamentale base politica, storica e culturale come risultato della particolarità del Kazakistan in veste di potenza eurasiatica.

L’ideologia dell’eurasiatismo è stata ufficialmente riconosciuta in Kazakistan e una delle università principali del Kazakistan stesso è l’Università Nazionale Eurasiatica di Astana, che prende il nome dal famoso ideologo dell’eurasiatismo Lev Gumilev. In generale, possiamo distinguere le seguenti caratteristiche di base del “concetto eurasiatico” secondo il Presidente Nursultan Nazarbayev. Nell’opinione dell’autore, essi consistono in una salda disciplina con i seguenti principi:

  • 1) Carattere realistico, assenza del “primato dell’ideologia”;
  • 2) Tendenza a connettere fermamente l’idea di “integrazione eurasiatica” nello spazio post-sovietico con gli scopi e gli obiettivi della modernizzazione;
  • 3) Attenzione alla priorità degli interessi della Repubblica del Kazakistan come Stato sovrano indipendente;
  • 4) Critica realistica dello stato attuale dello “spazio post-sovietico” e principali tendenze del suo sviluppo.
  • 5) Revisione delle prospettive di “integrazione eurasiatica” nel contesto di una strategia multi direzionale adottata dal governo kazako.
  • 6) Propensione a uno stretto coordinamento dell’integrazione economica e politica.
  • 7) Consultare non solo gli interessi kazaki e russi all’interno del “Progetto d’Integrazione”, ma anche gli interessi degli Stati dell’Asia Centrale. [4]

Quali fattori garantiscono il successo della posizione geopolitica del Kazakistan? In primo luogo, come hanno notato degli esperti kazaki, il Kazakistan rappresentato dal leader Nursultan Nazarbayev ha una forte volontà politica. In secondo luogo, dopo anni d’indipendenza, il Kazakistan ha sostanzialmente attuato la propria volontà nei particolari progetti economici, sociali, politici e umanitari della modernizzazione. Terzo, la Repubblica del Kazakistan è l’erede di una cultura nomade centenaria, le cui ardenti inclinazioni hanno fortemente influenzato la formazione del mondo globale sin dai tempi antichi. Oggi questo ardore si è realizzato nella proposta di un numero di iniziative miranti a comprenderne il significato e l’essenza insiti nella struttura della dottrina eurasiatica contemporanea.

È stato il Presidente Nazarbayev ad aver costantemente rafforzato per il Kazakistan lo status di Paese leader della regione dell’Asia Centrale; sembra che egli voglia sostanzialmente estrarre i principi eurasiatici interpretati in chiave moderna senza conferme in ambito politico o economico. Nursultan Nazarbayev è anche promotore di iniziative culturali e civili (Il Mondo e il forum delle religioni tradizionali) nella crisi del mondo contemporaneo e sta provando a rafforzare il dialogo tra Paesi, civiltà e continenti. Il Kazakistan, un membro delle più importanti istituzioni dello spazio post-sovietico (CSTO – Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva, EurAsEC – Comunità Economica Eurasiatica, Unione Doganale) e delle organizzazioni internazionali (Organizzazione della Cooperazione Islamica), con una cooperazione in espansione verso i Paesi d’Europa all’interno dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), può ricoprire un ruolo molto importante nell’instaurazione e nella realizzazione delle alleanze multilaterali.

(…)Tutti questi successi e questi sforzi non possono passare inosservati agli occhi dei leader dei Paesi occidentali e orientali. In un simile contesto, non deve stupire che per molti anni diversi Stati, rappresentanti quei “mondi” culturali civilizzati, abbiano cercato di allearsi con il Kazakistan, visto come un promettente partner economico e un attore politico chiave nella complessa e poco prevedibile regione dell’Asia Centrale(…).

(…)Così, oggi ci sono tutte le necessarie fondamenta per dirigenti, élites e popoli della Russia, del Kazakistan e della Bielorussia per compiere un nuovo, decisivo e qualitativo passo verso “l’integrazione eurasiatica” – l’orientamento voluto nei primi anni ’90 dalla guida nazionale, il Presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev, il quale ha aggiornato l’ideologia dell’eurasiatismo e se ne è ricoperto con un significato moderno e concreto.

Il quadro generale inizia a delinearsi in maniera preponderante e se avete letto l’articolo fino a questo punto, avrete già capito di fronte a quale mistificazione dei fatti ci troviamo, grazie alla propaganda dei media main-stream. Siamo di fronte ad uno scontro geopolitico tra due fazioni che oramai da tempo si danno battaglia. Dobbiamo iniziare a considerarci all’interno di un conflitto globale, sia in chiave bellica, sia in chiave economica.

In tal senso è molto comodo riassumere come sono potenzialmente suddivisi gli schieramenti mondiali in questo momento. Da una parte i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) assieme alle componenti sciite del medioriente come Iran, Siria, Libano e a quasi tutto il continente Sud Americano oltre a molti stati ex URSS che si sono riavvicinati alla componente Russa, quale appunto il Kazakistan e molti paesi Asiatici che sono finiti sotto l’influenza Cinese.

Dall’altra parte abbiamo la NATO (UE, USA, Canada, Giappone, Australia), Israele, Turchia e gli emirati arabi. Ovvero l’occidente così come è conosciuto.

Tornando alla questione Kazaka, teniamo a mente quanto scritto sopra. Un quadro del genere ci fa comprendere la complessità di tali avvenimenti (l’espulsione di Shabalala e di sua figlia) , paradossalmente semplificatati e resi digeribili al grande pubblico occidentale con menzogne, propaganda e falsificazione della realtà. Eppure fino a qua non abbiamo nulla di cui stupirci, se c’è una guerra non convenzionale in atto da anni, è normale che vivendo nel blocco avverso a quello Russo-Cinese, noi cittadini subiamo la propaganda occidentale. Però in questa vicenda emerge un’ulteriore chiave di lettura che sposta più in alto il piano del conflitto tra paesi allineati e non allineati.

Di seguito un’interessante analisi di Neovitruviansulla Capitale del Kazakistan Astana, sul presidente Kazako e sulle simbologie massoniche che permeano il paese.

Astana è la prima capitale realizzata nel 21° secolo e rappresenta perfettamente gli ideali dell’elite. L’idea per tale progetto è scaturita dalla mente di un uomo: Nursultan Nazarbayev, presidente del Kazakistan. La città venne costruita da zero in una zona remota e deserta delle steppe asiatiche. Il risultato è sorprendente: una capitale occulta e futuristica, la quale abbraccia i principi del Nuovo Ordine Mondiale, celebrando allo stesso tempo la più antica religione che l’uomo conosca: il culto solare. La città è ancora un enorme cantiere, ma gli edifici già completi riassumono la visione occulta di Nazarbayev.

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LA PIRAMIDE DELLA PACE

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Concepito dall’architetto più prolifico della Gran Bretagna, Lord Norman Forster, questa piramide gigante è una presenza alquanto strana nel mezzo delle steppe asiatiche. L’edificio è dedicato alla “rinuncia della violenza” e al “riunire le religioni del mondo”. Norman Foster disse che l’edificio non ha simboli religiosi riconoscibili per consentire il ricongiungimento armonioso delle confessioni. In realtà, la piramide è un tempio per la vera religione degli occultisti: il culto solare. Un viaggio all’interno di questo edificio immerge il visitatore nel simbolismo. Rappresenta infatti il percorso verso l’illuminazione. Iniziamo il nostro tour.

LA FORMA PIRAMIDALE

“Gli iniziati accettato la forma piramidale come il simbolo ideale sia della dottrina segreta che delle istituzioni le quali ne diffondono i principi”-Manly P. Hall, Insegnamenti Segreti di tutte le età

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Novus Ordo Seclorum = Nuovo Ordine delle epoche

Come Manly P. Hall ha dichiarato, la piramide è il simbolo supremo che rappresenta i misteri delle antiche civiltà. Sublime nella sua semplicità, divina nelle sue proporzioni, ella incarna sia la conoscenza divina posseduta dagli illuminati sia disorientamento delle masse. L’elite odierna, iniziata all’occulto, è l’erede di questa antica saggezza e utilizza la piramide come simbolo di potere nel mondo moderno. La cuspide fluttuante/mancante rappresenta il principio divino presente nell’universo e in ogni essere umano. Un altro significato simbolico attribuito al vertice mancante è il carattere incompiuto del Nuovo Ordine Mondiale. Si dice che la cuspide della Grande Piramide sarà reintegrata quando questo antico progetto diverrà realtà. Qui sotto possiamo vedere altre piramidi in vari luoghi della Terra, che rappresentano il potere elitario.

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Memphis Arena

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Luxor Hotel, Las Vegas

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Raffles Hotel, Dubai

IL TEATRO DELL’OPERA (PIANO TERRA)

Quando si entra nella piramide, l’interno è buio e cavernoso. Il piano nel seminterrato ospita il teatro dell’Opera di Astana, dove la massa ignara viene intrattenuta.

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Il teatro dell’opera

Nonostante l’oscurità, un’enorme immagine del sole occupa quasi tutto il soffitto.

LA SEZIONE INTERMEDIA

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Attorno alla tavola solare

Proprio sopra il teatro dell’opera vi è lo spazio centrale della piramide. Esso viene utilizzato come una sala riunioni per i convegni tra i leader religiosi del mondo. Vediamo velocemente il simbolismo qui presente. Abbiamo i leader religiosi di tutto il mondo seduti intorno ad un’enorme rappresentazione solare, mentre cercano di conciliare le loro differenze per la Nuova Era. Il simbolismo è evidente: tutte queste teologie sono semplicemente la conseguenza dell’oggetto originale di culto: il sole.

Questo spazio è molto più luminoso del teatro dell’opera, in quanto rappresenta il progresso verso l’illuminazione. L’immagine del sole al centro della tavola rotonda è esattamente sopra al “sole” del teatro dell’opera. In questo modo, mentre il popolo in generale viene intrattenuto nel buio del mondo materiale, gli illuminati, seduti proprio sopra di loro, cercano di raggiungere la divinità.

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Se andate a leggere altri articoli su questo sito, potrete conoscere gli obiettivi del Nuovo Ordine Mondiale. Tra essi vi è la sostituzione di tutte le religioni con una forma di neo-paganesimo. Servono a questo gli incontri svolti in questo edificio. La città di Astana è veramente una città del Nuovo Ordine Mondiale.

L’APICE

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L’apice è letteralmente celeste. E’ rotondo, completamente finestrato e inondato dalla luce. Nelle finestre sono incorporate immagini di colombe bianche, che rappresentano la pace, ovvero l’unificazione dei governi e delle religioni del mondo nel Nuovo Ordine Mondiale. L’apice è la rappresentazione finale del raggiungimento dell’illuminazione.

Guardate il soffitto del vertice:

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La divinità solare splende sopra l’illuminato.

Le sezioni della piramide (l’oscuro teatro dell’opera, la sala conferenze e l’apice “divino”) incarnano la visione pitagorica del mondo. Gli insegnamenti di Pitagora sono accuratamente studiati nelle moderne società occulte.



Pitagora divise l’universo in tre parti, che chiamò il mondo supremo, il mondo superiore e il mondo inferiore. Il più alto, o mondo supremo, è un’essenza spirituale sottile, inter penetrativa la quale pervade tutte le cose ed è dunque il vero piano della Divinità Suprema, in quanto essa è onnipresente, onnipotente e onnisciente. Entrambi i mondi inferiori esisto all’interno della natura di questa sfera suprema.

Il Mondo Superiore era la casa degli immortali. Fu anche la dimora degli archetipi; la loro natura non è in alcun modo parte della materialità, tuttavia proiettando le loro ombre (nel mondo inferiore), potevano essere riconoscibili. Il terzo, o mondo inferiore, è la dimora di quelle creature che prendono parte alla sostanza materiale. Questa sfera è dunque il luogo dove risiedono, temporaneamente, l’uomo e i regni inferiori, i quali sono in grado di superarla tramite la ragione e la filosofia. -Ibid

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Le tre sezioni della piramide

In altre parole, questa piramide, è molto più che un’attrazione turistica, è una rappresentazione della filosofia degli iniziati. Come Dan Cruikshanks ha detto nel suo piuttosto criptico documentario, si tratta di una “rappresentazione del potere che verrà”

BAYTEREK

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Progettato dal noto architetto britannico Sir Norman Foster, il monumento è destinato a incarnare un racconto popolare riguardo un mitico albero della vita e un uccello magico della felicità. L’uccello, chiamato Samruk, aveva deposto il suo uovo nella fessura tra due rami di un albero di pioppo. L’uovo – il globo d’oro nella parte superiore del monumento – rappresenta, ancora una volta, il Sole, la Divinità Suprema.

Questo “albero della vita”, rappresenta il canale attraverso il quale gli spiriti lasciano il mondo materiale e si uniscono al mondo divino. Questo concetto è ricorrente nella maggior parte (se non in tutte) le società esoteriche.

ALL’INTERNO DEL GLOBO DORATO

UNA DEDICA AL FILM ATTO DI FORZA

I visitatori possono andare in cima alla torre e avere una splendida vista della città. Si possono trovare anche stani oggetti.

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All’interno del globo troviamo questo oggetto enigmatico. E’ un triangolo d’oro con un’impronta del presidente Nazarbayev. Perché? Onestamente non lo so. Tutto quello che posso dire è che sembra uscita del film Atto di Forza.

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COMPOSIZIONE BATA

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Si tratta di un globo firmato dai rappresentanti di diciassette confessioni religiose. Sì, ancora una volta, ci troviamo di fronte al concetto di unificare le religioni in un Nuovo Ordine Mondiale.

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COLONNE MASSONICHE

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Due pilastri assieme ad uno centrale in lontananza. Potrebbe trattarsi di simbolismo massonico?

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Sì, i due pilastri d’oro rappresentano i due pilastri della Massoneria di nome Jachin e Boaz. Non voglio entrare nel merito sul simbolismo di questi pilastri (tra l’altro analizzati in diversi articoli), tuttavia si può supporre che Nazarbayev sia un massone.

PALAZZO PRESIDENZIALE

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Situato in una posizione dominante, il Palazzo Presidenziale si trova alla fine di un percorso cerimoniale che parte dalla torre Bayterek. Una grande cupola si trova sulla cima del palazzo, in rappresentanza del principio femminile, in contrasto con la torre fallica di Bayterek – il principio maschile. Questo layout è presente in quasi tutte le città importanti, tra cui Washington DC e Parigi.

IL KHAN SHATYRY ENTERTAINMENT CENTER (IL TENDONE PIU’ GRANDE DEL MONDO)

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Quest’opera incompiuta è concepita, ancora una volta, da Sir Norman Foster (che fondamentalmente ha progettato tutta la città). Sotto la tenda, c’è una superficie più grande di 10 stadi di calcio, che sarà adibita a parco urbano, con negozi e luogi di intrattenimento con piazze e strade, un fiume, un centro commerciale, un minigolf e una spiaggia. La struttura è fatta per assomigliare ad un tabernacolo, alla pari del Tempio di Salomone. Questi luoghi di culto, composti da tende, venivano utilizzati dagli ebrei durante i tempi biblici. Gli iniziati attribuiscono a questi antichi insediamenti un significato esoterico.

PROSSIMAMENTE AD ASTANA

Astana è ancora in costruzione, tuttavia, in cantiere, ci sono alcuni progetti davvero sorprendenti. Eccone alcuni.

MERCATI CENTRALI

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Progettati dal buon vecchio Norman Foster.

CRAZY TOWER (Non è il nome ufficiale)

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STADIO “OCCHIO CHE TUTTO VEDE” (Non è il nome ufficiale)

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Come ci ha spiegato molto bene Neovitruvian, Nazarbayev è quasi certamente un appartenente alla massoneria. Di quale ordine e tipo non lo possiamo sapere, ma una cosa è certa: quando si costruisce una città del genere, divenuta poi capitale, non si può parlare di coincidenze o di casualità architettoniche. Siamo di fronte alla celebrazione dell’occulto o più semplicemente del culto massonico o del sistema massonico che governa il mondo. Ricollegando questa vicenda con il fatto iniziale di Shalabayeva non possiamo soprassedere sui dettagli degli eventi che hanno portato al suo rimpatrio. Poniamo alcuni punti fissi:
  • Il governo Kazako ha fatto pressione con i suoi diplomatici sulla polizia Italiana.
  • La Polizia Italiana di fatto aveva una situazione di vuoto di potere durante quei giorni di Maggio.
  • Alcuni agenti dei servizi Kazaki erano a Roma e sorvegliavano la casa di Shalabayeva.
La domanda quindi risulta molto semplice ed immediata: Come ha fatto l’ambasciatore Kazako ad imporsi sulle autorità Italiane ? Le ipotesi sono tre:

  • Alfano Sapeva di questa vicenda e ha autorizzato lui il rimpatrio della moglie e figlia del ricercato internazionale.
  • Alfano non sapeva niente, i vertici della polizia hanno agito in segreto e alle sue spalle senza copertura politica.
  • Alfano non sapeva niente, i vertici della polizia hanno agito in segreto e alle sue spalle con copertura politica parziale (PD?).

Ognuna di queste affermazioni merita delle riflessioni. Per individuare quale possa corrispondere maggiormente allo svolgersi dei fatti, andremo per esclusione considerando come fattori determinanti il ‘Cui Prodest’ e la probabilità, dato il contesto nazionale e mondiale, che si siano effettivamente svolti in quella maniera.

Alfano Sapeva.

Questa per quanto mi riguarda è la meno probabile, naturalmente per un motivo molto semplice: chiudere un occhio su una vicenda del genere non porta a lui alcun vantaggio politico. Anzi, rischia palesemente di bruciare una carica importante e di essere assimilato dal partito in caso di elezioni immediate. La sua figura istituzionale è stata seriamente danneggiata, pur ritenendosi all’oscuro di tutto, figuriamoci con il suo consenso.

Alfano non sapeva e i vertici hanno agito in combutta con altri partiti politici.

Ipotesi da non trascurare. Il vantaggio sarebbe multiplo: indebolire Alfano, indebolire il PDL e porre le basi per elezioni anticipate. In questo caso è possibile che una componente renziana del PD si sia saldata con il PDL (i falchi) per tendere una trappola ad Alfano, fare un favore ad un amico di Berlusconi ed indebolire l’esecutivo. Risulta però molto improbabile che i migliori amici del sionismo-atlantico abbiano potuto (attenzione, potuto non voluto) aiutare così direttamente un paese non allineato e nemico dell’occidente americanizzato. Probabilmente, analizzando la vicenda solo dal punto di vista Italico, questa ipotesi risulta la più convincente, ma se osserviamo il quadro mondiale, è certamente improbabile per non dire inverosimile.

Alfano non sapeva e i vertici della polizia hanno agito in segreto senza copertura politica.

Decisamente l’ipotesi più probabile. I legami massonici tra Nazarbayev e Berlusconi [Entrambi sembrano poi mostrare una certa passione per l’esoterismo, nonostante, ancora una volta, l’allievo non riesca a superare il maestro: il mausoleo di Villa San Martino od i legami massonici del Cavaliere appaiono ben poca cosa di fronte al trionfo esoterico dell’architettura della capitale kazaka, Astana.] sono il fulcro trainante di tutta questa vicenda. Eppure come sempre accade in dinamiche così complicate, le convergenze di interessi fanno si che più persone abbiano un ‘Cui Prodest’ nell’accentuare ulteriormente le tensioni sul caso. Ragionando sulla catena di comando si intuisce subito che solo legami massonici possono impartire ordini dall’ambasciatore del Kazakistan ai vertici della polizia Italiana. Solo grazie ad un’adeguata copertura politica [non ufficiale], sarebbe possibile portare a termine un’operazione di polizia e dei servizi segreti italiani (erano presenti da settimane agenti Kazaki a Roma, quindi i nostri Servizi erano certamente informati di ciò che stava succedendo) così evidente. Ricordiamoci della P2 e di coloro i quali ne facevano parte (Vertici della polizia, dei servizi segreti, carabinieri, magistratura, politici, imprenditori, etc).

Eppure c’è ancora qualcosa che non torna, ovvero la componente interna puramente Italiana. Se risulta facile immaginare che un sistema massonico favorisca i propri adepti (in questo caso, il rientro della famiglia di un criminale finanziato dagli USA-UE-UK), meno scontato appaiono i danni prodotti sulla politica del nostro paese. Eppure anche in questo caso, c’è una spiegazione. Sembra essere sempre più evidente il tentativo di abbattere l’esecutivo al governo, con ogni mezzo. L’aver saldato la componente Renziana (che chiede indirettamente le dimissioni di Alfano) con quella Berlusconiana (da sempre contraria alle primarie, quindi ad Alfano e alle colombe del partito) ha prodotto un fuoco incrociato che finirà, forse, per disarcionare il governo Letta (leggersi Bilderberg, Aspen e Trilateral). E’ questo l’obbiettivo della vicenda Shalabayeva che unisce la componente Massonica del nostro Stato (Vertici della polizia, Magistrati, Servizi Segreti), che ha eseguito materialmente il rimpatrio, con la componente politica sovranazionale (indebolire l’esecutivo di governo è alla base dei paesi Non-Allineati) e quella nazionale (Renziani-Berlusconiani).

Il motivo, anche in questo caso, è semplice: Interessi comuni (Renzi e Berlusconi hanno tutto da guadagnarci politicamente a liberarsi di Alfano e Letta), Ordini Massonici (i legami Berlusconi-Nazarbayev) ed interessi geopolitici (il perenne scontro tra paesi Allineati e Non allineati).

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La vicenda del dissidente si inserisce nel pieno della lotta tra le super potenze mondiali. Ma come sempre avviene è la massoneria a livello planetario a determinare gli equilibri da perseguire. In questo caso lo scopo è multiplo e certamente fautore di una maggiore cooperazione tra Italia e Kazakistan. Ovviamente non ci siamo dimenticati dell’aspetto economico, anche se in questo caso non è il punto focale. Al contrario invece è sempre bene ricordare come una politica Italica, ai tempi di Berlusconi, molto poco Atlantica abbia causato non pochi problemi sia al Cavaliere, sia agli interessi geostrategici del bel paese. Da Gheddafi, passando per Putin, Lukashenko e naturalmente Nazarbayev. Osserviamo qua di seguito:

“Al cospetto del Presidente Nursultan Nazarbayev e del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sono stati sottoscritti cinque accordi bilaterali di natura interstatale e intergovernativa nonché quattro documenti commerciali tra imprese kazake e grandi gruppi italiani, come Eni e Finmeccanica”, dichiarava l’ambasciatore in Italia Almaz Khamzayev in un’intervista del luglio 2011. In effetti l’anno prima, a novembre, si tenne un business-forum “Kazakhstan-Italia” che produsse 12 accordi commerciali dal valore di diverse decine di miliardi. Nella stessa intervista l’ambasciatore spiega che questi 12 accordi sono nulla di fronte alla firma del trattato di partenariato strategico.

Fra la Repubblica del Kazakhstan e l’Italia c’è infatti un accordo di “profonda” amicizia che comprende tutti i settori economici. E non solo, assieme i due Paesi devono affrontare pure strategie comuni di business. Senza nulla tralasciare.

In conclusione possiamo affermare che dato l’attuale sistema massonico in cui viviamo, l’obbiettivo dei media è quello di confondere le acque, far apparire i fatti in maniera distorta e manipolare le menti il più possibile. La disarticolazione delle capacità cognitive degli individui, la totale sottomissione ad un pensiero unico è il modo migliore per creare un popolo ignorante ed inconsapevole. A pensarci bene, visto il mondo che ci circonda, senza un inganno costante dei popoli, ma soprattutto senza un totale ribaltamento dei fatti un caso come quello Kazako sarebbe stato impossibile da realizzare.

[align=right]Source: Caso Kazakistan: Quando la Mas...rano in gioco. | STAMPA LIBERA [/align]



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MessaggioInviato: 19/07/2013, 22:14 
La futura capitale mondiale......



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MessaggioInviato: 20/07/2013, 08:17 
effettivamente questo ablizov
non dev'essere uno stinco di santo..
l'asilo britannico non contempla l'espatrio..
asilo forse concesso
x un favore tra banchieri-faccendieri..

l'avessero arrestato in italia,
non so dal punto di vista legale
come si sarebbe configurata la vicenda..

xò coinvolgere moglie e figlia..

gli italiani potevano gestire meglio
questa cosa..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 20/07/2013, 11:38 
Cita:
mik.300 ha scritto:
gli italiani potevano gestire meglio
questa cosa..

Questo caso dimostra, in modo plateale, un fatto incontrovertibile:
L'Italia, ha perso definitivamente la sua sovranità.

I politici sono burattini a tutti gli effetti.
Non sono loro a decidere... ma altri.

Tratto da: Parla Zagrebelsky: “F35, giustizia e Kazakistan, è l’umiliazione dello Stato”
http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... llo-stato/

L’affaire kazako è una “brutta figura internazionale” o una violazione dei diritti umani? Una cosa e l’altra. Ma non solo: è l’umiliazione dello Stato. Ammettiamo che nessun ministro ne sapesse qualcosa. Sarebbe per questo meno grave? Lo sarebbe perfino di più. Vorrebbe dire che le istituzioni non controllano quello che accade nel retrobottega e che il nostro Paese è terreno di scorribande di apparati dello Stato collusi con altri apparati, come già avvenuto nel caso simile di Abu Omar, rapito dai “servizi” americani con la collaborazione di quelli italiani e trasportato in Egitto: un caso in cui s’è fatta valere pesantemente la “ragion di Stato”. Non basta, in questi casi, la responsabilità dei funzionari. L’art. 95 della Carta dice che i ministri, ciascuno personalmente, portano la responsabilità degli atti dei loro dicasteri. Se, sotto di loro, si formano gruppi che agiscono in segreto, per conto loro o in combutta con poteri estranei o stranieri, il ministro non risponderà penalmente di quello che gli passa sotto il naso senza che se ne accorga. Ma politicamente ne è pienamente responsabile. Troppo comodo il “non sapevo”. Chi ci governa, per prima cosa, “deve sapere”. Se no, dove va a finire la nostra sovranità? Chi, dovendola difendere, in questa circostanza, non l’ha difesa?



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MessaggioInviato: 20/07/2013, 12:52 
E L'ANONIMO KAZAKO SCARICA TUTTO SU BERLUSCONI:
“IL BLITZ ROMANO E' PASSATO DALLE SUE MANI


Un misterioso esponente del “cerchio ristretto” di Nazarbayev sgancia la bomba sul Banana: “Loro sono molto amici, e da tanti anni” - “Il business si basa su rapporti personali e Berlusconi ha moltissimo da guadagnare dalle nostre risorse naturali” - “Alfano sapeva tutto...”

Beatrice Borromeo per "Il Fatto Quotidiano"

È vero, il blitz romano è passato dalle mani di Silvio Berlusconi, ma sbaglia di grosso chi crede che il nostro presidente gliel'abbia chiesto durante l'ultima vacanza in Sardegna". Secondo una persona del cerchio stretto di Nazarbayev - che ha chiesto di rimanere anonima - il dittatore kazako lamentava "gli enormi danni provocati da Ablyazov" già da molto tempo.
ImmagineNursultan Nazarbaev BERLU Vertice Osce in Kazakistan Nursultan Nazarbayev con Silvio Berlusconi x
E i due ne avrebbero discusso a più riprese: "Era un argomento di conversazione che emergeva spesso. Loro sono molto amici, e da tanti anni. Si tratta, diciamo, di un'amicizia politica".

In che senso?
Come sempre in questi casi, il beneficio era reciproco. Pensate davvero che la presenza dell'Eni in Kazakistan dipenda dal fatto che vantasse le tecnologie più avanzate? Era alla pari con tanti altri, ma il business si basa su rapporti personali e Berlusconi ha moltissimo da guadagnare dalle nostre risorse naturali: ha già interessi enormi, e ricordate che è proprio Nazarbayev a controllare tutto. Si sono aiutati a vicenda.

Il Cavaliere ha anche qualcosa da perdere: su questa vicenda potrebbe cadere il governo.
Lo dubito. Il vostro ministro non ha fatto nulla di male: ha contribuito a rimandare in patria la famiglia di un criminale.

Angelino Alfano però nega di essere stato al corrente del blitz romano.
Ma figuriamoci. Lo sapeva benissimo. Ma non è quello il punto. Già mi sembra incredibile che si sia dovuto dimettere Procaccini: non credo proprio che per una questione così possa traballare un governo serio.

La moglie del dissidente, Alma Shalabayeva, è stata rimpatriata con la figlia di sei anni in un Paese dove rischia di essere torturata.
Non sopporto che si strumentalizzi così la presenza della bambina. Quei due hanno altri tre figli, perché nessuno li nomina? E poi Shalabayeva e la figlia stanno benissimo, ad Astana vivono in una villa di lusso.
ImmagineMUKTHAR ABLYAZOV E LA FIGLIA ALUA E LA MOGLIE ALMA SHALABAYEVA
E se volessero andarsene?
Eh no, mica possono. La Shalabayeva è una teste fondamentale nel processo contro quel ladro di suo marito, che ha rubato cinque miliardi di dollari da investitori esteri. È per questo che Nazarbayev se l'è presa così a cuore: avesse rubato in Kazakistan, pazienza.

Invece l'ha fatto proprio male, in maniera stupida, distribuendo nella sua banca soldi giunti da investitori esteri. Ha fatto fare una figuraccia al nostro Paese su scala internazionale. Ne ha minato la credibilità. E questo è inaccettabile: se non avessimo reagito, avremmo dimostrato che avalliamo i furti.

Anche fosse, a farne le spese sono moglie e figlia del dissidente, non lui.
Intanto, smettetela di chiamarlo dissidente. È facile rubare e poi scudarsi dietro motivi politici, piangere una persecuzione inesistente. E poi la speranza è che Ablyazov si consegni per far liberare la famiglia. Ma vigliacco com'è dubito che succederà.

La famiglia non dovrebbe comunque trovarsi lì: la richiesta di asilo politico è stata ignorata.

Colpa loro che andavano in giro con passaporti falsi. Se sei in Italia illegalmente, e dici balle alle autorità locali, è giusto che ti rispediscano indietro.

Ma l'irruzione non è stata frutto di un controllo casuale.
Ovviamente gli italiani erano stati allertati: sapevano dove andare. Ma non capisco lo scandalo quando l'unico criminale è il cosiddetto "dissidente".

Cosa si dice di Ablyazov ad Astana?
Un tempo era benvoluto: era a capo della seconda banca più importante del Paese, era intimo del presidente, talmente fidato da diventare ministro. Poi si è trasformato in un criminale, e la gente non è certo dalla sua parte. Ha rubato soldi che potevano essere impiegati per costruire scuole in Kazakistan.
Immagineablyazov
Stava creando problemi enormi in tv, raccontando fatti privatissimi del presidente solo per screditarlo: tipo che ha un'amante. Saranno fatti suoi o no? Dava informazioni personali e immorali. È di queste cose che, da anni, Nazarbayev discuteva con Berlusconi: di un problema diventato ingestibile. Anche se la campagna diffamatoria non ha funzionato: il popolo sta con il presidente.

Ufficialmente avrebbe il 90% di consensi: numeri che ricordano Borat nel film "Il dittatore".
Forse sono un tantino gonfiati, ma vi assicuro che se non è il 90 è il 70%. Nursultan Äbisuli Nazarbayev è popolarissimo: ha costruito la capitale dal nulla - e infatti ammetto che è bruttissima - e ha evitato che la Russia ci inglobasse. Ha aumentato la qualità di vita dei kazaki, ha dato un riconoscimento mondiale al Paese. C'è la corruzione? Certo. È una democrazia? Probabilmente no, ma mi volete dire che gli Stati Uniti lo sono?
ImmagineShalabayeva alma

[align=right]Source: E L'ANONIMO KAZAKO SCARICA TUT...TZ ROMANO E' PASSATO DALLE SUE [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 20/07/2013, 12:53, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 20/07/2013, 15:21 
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=GjtHmtkeRjQ[/BBvideo]

Alfano si deve dimettere.

Si deve aprire una inchiesta di indagine sugli affari di Berlusconi e tutti gli altri con questo dittatore.

Consegnare una bambina di 6 anni e la sua mamma ad una dittatura è l'ennesimo crimine di questo individio col chiaro intento di delinquere.


Ultima modifica di Ronin77 il 20/07/2013, 15:30, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 20/07/2013, 15:38 
Questo è da vedere.


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=0f0-bXfp0HA[/BBvideo]

Vogliamo la testa di Alfano.


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MessaggioInviato: 20/07/2013, 16:17 
tanto che siamo in argomento..
vogliamo parlare dell'agente cia
fermato a panama (caso abu omar)
su indicazione dell'interpol italiana
e rilasciato alla volta degli states??

siamo lo zimbello del mondo..

http://www.repubblica.it/esteri/2013/07 ... -63323229/

comunque leggendo meglio,
il buono non è così buono,
(ablizov banchiere truffatore)
e il cattivo non è così cattivo..
(nazarbaiev dittatore ma intelligente..)
certo moglie e figlia
servono ai kazaki per mettere pressione
al fuggiasco..

potevano essere trattenute
e eventualmente estradate
in kazakistan..
secondo le regole..

certo che un passaporto
della repubblica centrafricana
(a quanto pare diplomatico)
alla shabalaieva..
fa pensare.........................
secondo me l'ha comprato........



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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di certo non si trattava di stinchi di santo -_-



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MessaggioInviato: 23/07/2013, 09:04 
Cita:
mik.300 ha scritto:

effettivamente questo ablizov
non dev'essere uno stinco di santo..
l'asilo britannico non contempla l'espatrio..
asilo forse concesso
x un favore tra banchieri-faccendieri..

l'avessero arrestato in italia,
non so dal punto di vista legale
come si sarebbe configurata la vicenda..

xò coinvolgere moglie e figlia..

gli italiani potevano gestire meglio
questa cosa..


leggendo meglio..
codesto..
più che un dissidente politico
mi sembra un dissidente economico..

quasi quasi faccio il tifo x i kazaki.............
http://www.corriere.it/politica/13_lugl ... 8a5e.shtml
Dietro il blitz a Roma la guerra delle banche
Tra i «truffati» anche 8 istituti italiani

Ci si interroga sui contatti tra l'ambasciatore e la Farnesina: chi gli «consigliò» di rivolgersi al ministero dell'Interno?



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MessaggioInviato: 23/07/2013, 09:28 
Cita:
mik.300 ha scritto:
Ci si interroga sui contatti tra l'ambasciatore e la Farnesina:
chi gli «consigliò» di rivolgersi al ministero dell'Interno?

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... azarbayev/



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MessaggioInviato: 23/07/2013, 09:39 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
mik.300 ha scritto:
Ci si interroga sui contatti tra l'ambasciatore e la Farnesina:
chi gli «consigliò» di rivolgersi al ministero dell'Interno?

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... azarbayev/


ma lasciamo perdere nazarbaiev
x un momento..
a questa le hanno trovato 50.000 euro
in contnati nella villa di roma,
il passaporto della repubblica centrafricana
se lo è comprato..


cioè..
questi non sono poveri indigenti
perseguitati dal lupo cattivo..
questi sono criminali finanziari,
in fuga dalla magistratura locale,
protetti dal governo britannico..
altrpo covo di criminali finanziari..

è come se briatore ottenesse asilo politico
alle caiman
e noi lo trattassimo come povero rifugiato..
ragioniamo un attimo..



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MessaggioInviato: 23/07/2013, 21:38 
Caso Alma Shalabayeva. La posizione ufficiale della Repubblica del Kazakhstan

Martedì 23 Luglio 2013 17:35

(ASI) Lettere in Redazione - trasmettiamo la posizione ufficiale della Repubblica del Kazakhstan in merito al caso correlaro con la cittadina del Kazakhstan Alma Shalabayeva. Informazione del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica del Kazakhstan



Noi sappiamo che nella notte tra il 27 e il 28 maggio di quest’anno, le forze dell’ordine italiane hanno svolto le attività di cattura del ricercato Mukhtar Ablyazov presso il suo presunto domicilio alla periferia di Roma dove è stata identificata la sua moglie – Shalabayeva Alma e la figlia di sei anni Alua.

Vogliamo sottolineare che il Kazakhstan si è rivolto all’Interpol per identificare e arrestare proprio M.Ablyazov e non qualcuno dei membri della sua famiglia.

Tuttavia, verificando il regime di immigrazione, la sua moglie – A. Shalabayeva ha presentato alla polizia italiana un passaporto della Repubblica Centrale Africana a nome di “Alma Ayan”.

Poichè il documento aveva segni evidenti di falsità, è stato nominato un perito in materia e dai risultati si è rivelato che A. Shalabayeva ha presentato un passaporto falso.

La sua identità e appartenenza alla cittadinanza della Repubblica del Kazakhstan sono state identificate secondo le parole della Shalabayeva stessa. Successivamente, su richiesta della polizia di immigrazione italiana, anche l’ufficio consolare dell’Ambasciata del Kazakhstan ha confermato la cittadinanza di A. Shalabayeva e ha rilasciato il certificato per il ritorno nel suo paese.

Di conseguenza, le autorità italiane hanno preso la decisione sulla sua espulsione in Kazakhstan.

Così, la decisione della espulsione è stata presa dalle stesse autorità italiane, la Repubblica del Kazakhstan non aveva nessuna possibilità giuridica di influire su questo.

Poiché A. Shalabayeva è la cittadina del Kazakhstan, le autorità kazake sono obbligate a prenderla insieme alla figlia sul proprio territorio, così il 1° giugno 2013 sono arrivate all’aeroporto internazionale di Astana.

E’ sorprendente il fatto, che le circostanze di questo episodio, verificato con A.Shalabayeva nella Repubblica italiana, si raccontano in modo distorto.

In particolare, non si prende in considerazione che la Sig.ra A.Shalabayeva ha deliberatamente presentato alla polizia italiana il passaporto falso, che si considera un reato previsto all’articolo 497 del Codice Penale Italiano, per cui le potrebbe essere privata la libertà personale per il periodo fino a 4 anni.

Di conseguenza, il ritorno di A. Shalabayeva nella Repubblica Italiana, come è posta la questione in questo momento, in assenza del suo consenso può essere considerata come la consegna dei propri cittadini allo Stato straniero per essere sottoposta alla responsabilità penale.

A sua volta, questo contraddice al paragrafo 1 dell’articolo 11 della Costituzione della Repubblica del Kazakhstan – il cittadino della Repubblica del Kazakhstan non può essere estradato verso uno Stato estero.

Inoltre, per completare i processi collegati con la verifica di coinvolgimento di A. Shalabayeva nei reati commessi sul nostro territorio in modo oggettivo (correlati con la fabbricazione del passaporto nazionale falsificato a nome suo), la Repubblica del Kazakhstan ha bisogno delle garanzie dalle autorità italiane che assicurano in caso di necessità la sua presenza presso gli organi per la persecuzione penale in Kazakhstan.

La Sig.ra Shalabayeva non ha a suo carico i reati del suo marito, tuttavia, in questo momento gli organi di inchiesta stanno controllando il coinvolgimento di A.Shalabayeva ai reati, correlati con rilasci di tangenti ai funzionari dell’immigrazione e della giustizia della regione di Atyrau per la produzione e rilascio di passaporti nazionali, compreso quelli di Shalabayeva e di sua figlia.

Con la sentenza del Tribunale di Atyrau il 4 luglio del 2013 i colpevoli che hanno commesso il suddetto reato sono stati condannati a diversi periodi di condanna della pena.

A tale proposito, nei confronti di A.Shalabayeva temporaneamente è stata eletta la misura di restrizione nella forma di obbligo di dimora, ma è totalmente libera di comunicare e di muoversi nella città di Almaty che ha scelto lei e che solo con il permesso del giudice ha il diritto di lasciare i confini.

Di conseguenza, lei gode completamente di tutti gli altri diritti e libertà, incluso l’incontro con lei di qualsiasi persona, contatti, la scelta dei mezzi di comunicazione (compreso internet), comunicazione con i media, ecc.

All’inizio di luglio del c.a. la moglie di Ablyazov le hanno fatto visita i deputati del parlamento Polacco Sig.ri M. Sventitskij, T. Takovskij, P. Chislinskij e A. Rybakovich e anche il consigliere dell’Ambasciata Italiana in Kazakhstan V. Ferrara, che hanno accertato le condizioni della permanenza di A. Shalabayeva.

Nella città di Almaty A. Shalabayeva vive insieme alla figlia presso la villa dei genitori.

Da parte sua non sono state riportate dichiarazioni o reclami in merito alle azioni illegali di indagine e di inchiesta nei tribunali o nella procura del Kazakhstan.

La procura generale del nostro paese garantisce in conformità alle norme del diritto internazionale e della legislazione nazionale alla Sig.ra Shalabayeva nella Repubblica del Kazakhstan saranno date tutte le possibilità per la difesa, tra cui avvocati e non sarà sottoposta a torture, trattamenti crudeli, disumani e a punizioni umilianti.

Le indagini principali che coinvolgono A. Shalabayeva sono state svolte, però per prendere la decisione finale sul caso ci vorrà un tempo supplementare, collegato con la necessità di ricevere le risposte alle richieste di assistenza legale dai colleghi esteri.

Attualmente nella stampa italiana si parla che la Sig.ra Shalabayeva può essere messa in detenzione e la figlia collocata in istituti di cura del bambino. Dichiariamo ufficialmente che il tutto non corrisponde alla realtà.

In questo momento gli organi d’inchiesta non hanno alcun motivo giuridico per cambiare il provvedimento di dimora per una più rigorosa pena, dato che A. Shalabayeva non ha commesso altri reati.

Così, la legislazione di procedura penale le permette di richiedere le misure di interdizione, correlati con la limitazione della libertà di movimento, incluso il diritto di lasciare il paese offrendo, per esempio, garanzie in denaro come è comune in molti paesi del mondo.

Nel caso che A. Shalabayeva si rivolga con questa richiesta, le autorità competenti del Kazakhstan sono pronte a prenderla in considerazione.

La modifica o l’annullamento delle decisioni sulla espulsione di un cittadino straniero dagli organi delle autorità pubbliche straniere è esclusivamente una questione interna di questo Stato.

Di conseguenza la Repubblica del Kazakhstan non considera questa decisione come “protesta diplomatica” da parte dei partner italiani alla Repubblica del Kazakhstan.

L’intervento o qualsiasi commento su tale azione da parte della Repubblica del Kazakhstan li consideriamo inappropriati.

Le relazioni tra il Kazakhstan e l’Italia hanno avuto una prova nella storia. L’anno scorso abbiamo festeggiato i 20 anni dell’istituzione delle relazioni diplomatiche. In questo periodo si sono sviluppati le relazioni operative e feconde in tutte le sfere della collaborazione bilaterale che si sono accresciute in un partnership strategico. Ciò vale a dire tra l’altro il dialogo politico e la prosperità maggiore nei progetti.

La repubblica del Kazakhstan non ritiene che l’espulsione del proprio cittadino che ha trasgredito il regime dei visti e dei passaporti dello stato estero possa essere il motivo del peggioramento nelle relazioni bilaterali.

E’ soltanto un piccolo episodio in un’infinità di relazioni dinamiche bilaterali, siamo sicuri dunque di poterlo superare.

La Repubblica del Kazakhstan, come era anche prima, tende ad un’integrazione sempre più dinamica e ad un avvicinamento tra i nostri paesi in tutte le sfere interessate da entrambi le parti.

Il modo con il quale la questione in esame influisce sui processi politici interni non presenta un’argomento giuridico significativo per poter esaminare la questione sulla espulsione dei membri della famiglia M. Ablyazova in Italia.

Per di più’, dal punto di vista giuridico non è esclusa la possibilità di ritorno di A. Shalabayeva e di sua figlia in Italia.

Per questo motivo essa dovrebbe rivolgersi agli organi competenti della Repubblica del Kazakhstan con la richiesta della libertà nei spostamenti, compreso l’estero, con la cauzione. In questo caso però la Repubblica del Kazakhstan richiederà adeguate garanzie da parte di Roma.

Il 9 marzo 2009 M. Ablyazov è stato dichiarato un latitante internazionale con la sanzione dell’arresto ed estradizione in Kazakhstan (bollettino rosso dell’Interpol).

Il fondamento per una tale dichiarazione è stato il risultato delle indagini su casi criminali presentati sull’istanza, si tratta dei fatti del furto di 5 milliardi di dollari USA nella banka “BTA Bank” S.p.a. di cui era il vertice dal 2005 al 2009.

Attualmente M. Ablyazov è ricercato dalle autorità inquirenti russi ed ucraini per crimini analoghi. L’informazione accessibile a tutti sulle ricerche di questa persona è contenuta sul sito ufficiale dell’Interpol.

Come sappiamo, l’attività criminale di M. Ablyazov è l’oggetto delle inchieste degli organi competenti di Cipro, Ungheria, Lettonia, Finlandia e Irlanda.

Dopo la fuga dal Kazakhstan M. Ablyazov ha ottenuto lo status del rifugiato in Gran Bretagna.

Ad agosto 2012 gli organi competenti del Kazakhstan si sono appellati al Ministero degli Interni della Gran Bretagna e Irlanda del nord con un’istanza di revisione della decisione sul conferimento ad M. Ablyazov lo status dell’immigrazione, poichè riteniamo che all’ottenimento di quest’ultimo intenzionalmente è stato presentato materiale falso.

Fin’oggi quest’appello non è stato risolto dagli organi competenti.

Nonostante ciò M. Ablyazov, avendo lo status del rifugiato ha lasciato il territorio della Gran Bretagna dandosi alla fuga dalla giustizia inglese, poichè il febbraio del 2012 è stato condannato alla carcerazione per 22 mesi.

La settimana scorsa per resistenza alla giustizia e per il rafforzamento del processo, l’Alta Corte di Giustizia di Londra ha rifiutato di accettare il materiale supplementare da M. Ablyazov. Ciò ancora una volta segna il carattere criminale della sua attività.

Con l’individuazione della localizzazione e un possible arresto di M. Ablyazov sul territorio di un altro stato il materiale corrispettivo e la richiesta dell’estradizione saranno inviati con l’osservazione di un procedimento determinato.

I metodi che impiega la Repubblica del Kazakhstan riguardanti le ricerche ed estradizione di M. Ablyazov, sono consuetudinari al livello mondiale e conformi ai canoni internazionali nella materia dell’osservanza dei diritti della persona.

La Repubblica del Kazakhstan ha l’intenzione di continuare l’attività in atto con metodi e mezzi consoni alla giustizia.

I Tribunali inglesi hanno acconsentito ad una serie di ricorsi S.p.a. “BTA Bank” presentati a M. Ablyazov, ai suoi complici e alle compagnie a lui affiliate per una somma maggiore di 3,7 milliardi dollari USA.

I Tribunali inglesi hanno acconsentito una seria dei ricorsi S.p.a. “BTA Bank” presentati a M. Ablyazov, ai suoi complici e alle compagnie a lui affiliate con la somma piu’ di 3,7 milliardi dollari USA.

Attualmente gli organi competenti della Gran Bretagna e della Repubblica del Kazakhstan impiegano dei provvedimenti per una sanzione effettiva oltre al blocco degli attivi ricevuti delittuosamente da M. Ablyazov.

[align=right]Source: Caso Alma Shalabayeva. La posi...ella Repubblica del Kazakhstan [/align]


Immagine

Questa dichiarazione ufficiale mi sembra un pò come:

Cari Kazaki abbiamo eseguito quello che volevate, però ora tirateci fuori dal casino che abbiamo sollevato comunicando una vostra presa di posizione ufficiale.



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Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Questo caso dimostra, in modo plateale, un fatto incontrovertibile:
L'Italia, ha perso definitivamente la sua sovranità.

I politici sono burattini a tutti gli effetti.
Non sono loro a decidere... ma altri.



Tanto è vero che......... [8D]

Caso Ablyazov: dietro al blitz guerra tra banche truffate

Coinvolte anche Unicredit e Mediobanca. Il dissidente al centro di intrigo internazionale: provocò buco di $10 miliardi nei bilanci della maggiore banca kazaka. Il dissidente kazako Ablyazov, ricercato per una presunta truffa da 10 miliardi di dollari ai danni della maggiore banca kazaka.

Ci sono numerosi interessi, soprattutto economici, che si muovono dietro l'affaire kazako. E potrebbe essere proprio questo il filo da seguire per individuare chi ha ordinato la «consegna» della signora Alma Shalabayeva e di sua figlia Alua alle autorità di Astana.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... ffate.aspx



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 24/07/2013, 08:23 
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Thethirdeye ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:

Questo caso dimostra, in modo plateale, un fatto incontrovertibile:
L'Italia, ha perso definitivamente la sua sovranità.

I politici sono burattini a tutti gli effetti.
Non sono loro a decidere... ma altri.



Tanto è vero che......... [8D]

Caso Ablyazov: dietro al blitz guerra tra banche truffate

Coinvolte anche Unicredit e Mediobanca. Il dissidente al centro di intrigo internazionale: provocò buco di $10 miliardi nei bilanci della maggiore banca kazaka. Il dissidente kazako Ablyazov, ricercato per una presunta truffa da 10 miliardi di dollari ai danni della maggiore banca kazaka.

Ci sono numerosi interessi, soprattutto economici, che si muovono dietro l'affaire kazako. E potrebbe essere proprio questo il filo da seguire per individuare chi ha ordinato la «consegna» della signora Alma Shalabayeva e di sua figlia Alua alle autorità di Astana.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... ffate.aspx



ho sentito che codesto
ha truffato 10 miliardi di dollari
a stato e cittadini in kazakistan..

e che ha avuto protezione
dagli amici, complici(?) inglesi..

non mi pare proprio
il classico dissidente politico perseguitato..


se lo acciuffavano..
forse era meglio..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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