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Marziano
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MessaggioInviato: 01/06/2009, 20:44 
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Dieci secondo la Farnesina, nove secondo il portavoce dell'Air France a Rio de Janeiro gli italiani che erano a bordo dell'Airbus dell'Air France, in volo da Rio de Janeiro a Parigi, di cui si sono perse le tracce.

"Auspichiamo che il numero di italiani di fermi a 10 ma non possiamo escludere che ce ne siano altri", ha detto il capo dell'Unità di crisi della Farnesina, Fabrizio Romano ai microfoni di Rai News24, spiegando che il bilancio del numero dei connazionali a bordo dell'Airbus dell'Air France, in volo da Rio de Janeiro a Parigi, di cui si sono perse le tracce "é provvisorio e basato su dati non definitivi".

All'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi Roissy si e' recato il presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy: 'non c'e' alcun elemento preciso su quello che e' successo', ha detto il presidente sottolineando che 'le speranze di ritrovare dei superstiti sono molto deboli'.

A bordo vi erano, ha detto il portavoce dell'Air France a Rio leggendo la lista, 80 brasiliani e 73 francesi. Vi erano inoltre 18 tedeschi, nove italiani (l'Unita di crisi della Farnesina poco fa ha precisato che sono 10 i connazionali coinvolti), sei statunitensi, cinque cinesi, quattro ungheresi, due spagnoli, due britannici, due marocchini e due irlandesi. I rimanenti passeggeri appartengono, uno per paese, alle seguenti nazioni: Angola, Argentina, Belgio, Islanda, Norvegia, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Svezia, Turchia, Filippine e Svizzera.

L'Airbus della Air France con 228 persone a bordo è sparito stamane dagli schermi radar. L'aviazione brasiliana ha cominciato le ricerche attorno all'isola Fernando de Noronha, al largo delle coste del Brasile all'altezza della foce del Rio delle Amazzoni. Del volo AF 447 non ci sono più notizie dalle 8 di stamattina.

L'aereo, un Airbus A330-200, ha a bordo 216 passeggeri (tra loro anche 7 bambini e un neonato) e 12 membri d'equipaggio. All'aeroporto Charles de Gaulle di Roissy una fonte dice che non c' è "alcuna speranza". L' aereo era partito ieri sera da Rio de Janeiro. Era atteso alle 11.10 nella capitale francese. A bordo, secondo informazioni ufficiose, si trovano anche cinque italiani. Secondo una giornalista della tv France 2, il comandante dell'aereo avrebbe informato la torre di controllo - dopo circa di tre ore di volo - che l' aereo si trovava in una zona di forte turbolenza. Poi il contatto si sarebbe interrotto. Preoccupato, il presidente francese Nicolas Sarkozy ha chiesto al governo e alle amministrazioni di "fare tutto il possibile per ritrovare le tracce dell' aereo". All'aeroporto parigino si è recato il segretario di stato ai trasporti, Dominique Bussereau raggiunto poi dal presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy.

Non ancora diffusa la lista dettagliata dei passeggeri che Air France. A bordo dell'Airbus, secondo quanto reso noto dall'Anac, l'agenzia brasiliana dell'aviazione civile, si trovavano 126 uomini, 82 donne, sette bambini e un neonato, oltre ai dodici membri d'equipaggio. La maggioranza dei passeggeri e' di nazionalita' brasiliana, secondo quanto riferito dal ministro dei Trasporti francese, Jean-Louis Borloo. Dalle prime cifre diffuse a Parigi, risulta che fossero a bordo "almeno 40 francesi", e "oltre 20 tedeschi". Fonti aeronautiche dall'Italia hanno già comunicato la presenza a bordo di cinque italiani.

L'Airbus scomparso sull'Atlantico volava normalmente a 35 mila piedi (11 mila metri) d'altezza ad una velocità di 840 chilometri all'ora al momento di sparire dai radar brasiliani. Lo ha comunicato la Forza aerea brasiliana, secondo la quale al momento di perdere contatto con i radar localizzati sulla costa alle 22.33 ora locale (le 3.33 ora italiana), l'Airbus si comportava come qualsiasi altro velivolo sulla stessa rotta e non dava nessun segnale di anomalie.

Il responsabile dell'Air France a Rio de Janeiro, Jorge Assuncao, ha respinto l'ipotesi del guasto elettrico sull'Airbus scomparso. "Non abbiamo nessuna informazione a riguardo di un guasto elettrico sull'aereo - ha detto il dirigente Air France - Se si fosse trattato di una panne elettrica, avrebbe avuto condizioni per tornare a Rio. Crediamo che non si sia trattato di questo".

Ogni ipotesi sulle cause della scomparsa dell'Airbus sarebbe "falsa e sbagliata", perché "per adesso non si sa proprio nulla". Lo ha dichiarato il sottosegretario ai Trasporti Dominique Bussereau parlando ai giornalisti all'aereoporto parigino Roissy-Charles de Gaulle. "Ho esperienza sufficiente per sapere che circolano molte informazioni. Prendiamo il tempo necessario, lo dobbiamo alle famiglie", ha detto il sottosegretario, invitando a essere "prudenti".

http://temporeale.libero.it/libero/fdg/2904270.html



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MessaggioInviato: 01/06/2009, 20:51 
Bhe allora se non li trovano significa che c'è stata una bella abduction di massa [:p] [:250],apparte gli scherzi spero siano ancora tutti vivi.


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MessaggioInviato: 01/06/2009, 21:45 
Il Corriere parla di SMS ricevuti dai passeggeri... ma come è possibile? Se sono arrivati SMS prima del crash dovevano essere anche in una zona con copertura radar... o sbaglio?



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MessaggioInviato: 01/06/2009, 21:55 
21.00 - Smentito invio di sms. L'invio di messaggi Sms da parte di passeggeri dell'Airbus scomparso sull'Atlantico è stato smentito da Ronald Jenkins, presidente del sindacato delle imprese aeronautiche brasiliane. Jenkins era stato citato come fonte dal quotidiano portoghese Jornal de Noticias per la notizia dei messaggini, ma l'interessato ha recisamente smentito la notizia


Ultima modifica di golden il 01/06/2009, 21:55, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 01/06/2009, 21:59 
Cita:
golden ha scritto:

21.00 - Smentito invio di sms. L'invio di messaggi Sms da parte di passeggeri dell'Airbus scomparso sull'Atlantico è stato smentito da Ronald Jenkins, presidente del sindacato delle imprese aeronautiche brasiliane. Jenkins era stato citato come fonte dal quotidiano portoghese Jornal de Noticias per la notizia dei messaggini, ma l'interessato ha recisamente smentito la notizia


Ah ecco! Mi pareva non avesse senso.



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MessaggioInviato: 01/06/2009, 22:08 
Per chi volesse seguire le notizie in diretta sulla TV brasiliana vi segnalo questo link:

http://video.globo.com/Videos/Player/No ... VO,00.html



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MessaggioInviato: 01/06/2009, 22:13 
I soccorsi stanno percorrendo tutta la rotta prevista dal volo, ma purtroppo nessuna notizia, E' partito un aereo francese anche dalla costa africana nella speranza che l' aereo possa aver percorso più miglia di quello che si pensa. Speriamo trovino qualche superstite o per lo meno qualche traccia del velivolo. Si parla con insistenza di un fulmine che avrebbe colpito la carlinga e causato un corto circuito ai sistemi elettronici. Ma gli aerei di linea non sono schermati?


Ultima modifica di greenwarrior il 01/06/2009, 22:19, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 01/06/2009, 22:26 
Cita:
greenwarrior ha scritto:

I soccorsi stanno percorrendo tutta la rotta prevista dal volo, ma purtroppo nessuna notizia, E' partito un aereo francese anche dalla costa africana nella speranza che l' aereo possa aver percorso più miglia di quello che si pensa. Speriamo trovino qualche superstite o per lo meno qualche traccia del velivolo. Si parla con insistenza di un fulmine che avrebbe colpito la carlinga e causato un corto circuito ai sistemi elettronici. Ma gli aerei di linea non sono schermati?


Credo che gli aerei vengano colpiti quotidianamente dai fulmini senza danni per il principio della "gabbia di faraday"



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MessaggioInviato: 01/06/2009, 22:38 
AEREO SPARITO IN ATLANTICO, 10 ITALIANI A BORDO

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Fonte: http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 61341.html

Ore 21:41

di Alicia Martinez Pardies

RIO DE JANEIRO - Tragedia aerea nel cuore della notte, in un qualche punto sull'Oceano Atlantico tra il Brasile e l'Africa: un Airbus dell'Air France con a bordo 228 persone, tra le quali un neonato, sette bambini e dieci italiani, è scomparso nel nulla mentre era in volo verso Parigi da Rio de Janeiro, da dove era decollato tre ore prima di sparire dagli schermi radar a 565 chilometri dalla costa del Brasile.

Le prime notizie sulla scomparsa del volo Af 447 con 216 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio a bordo sono arrivate a Rio de Janeiro nelle prime ore del mattino, dove la gravità della tragedia si è capita subito, mentre da Parigi rimbalzavano i primi 'flash'. Il clima nell'aeroporto internazionale 'Tom Jobim' di Rio è quindi piombato nella disperazione.

Allo scalo era operativo un team di psicologi per assistere i familiari, molti dei quali hanno protestato per l'assenza di notizie. "La stampa sa più di noi", ha detto all'ANSA Luiz Carlos Sampaio, mentre si rifiutava di essere portato in una sala allestita dalla polizia aeronautica per accogliere i familiari. Le ricerche del relitto si sono concentrate in un'area molto estesa attorno all'isola Fernando de Noronha, un paradiso per i sub, al largo 500 km dal Brasile all'altezza della foce del Rio delle Amazzoni.

Al momento della scomparsa, l'Airbus volava a 35 mila piedi (11 mila metri) d'altezza ad una velocità di 840 km all'ora, ha reso noto la Forza aerea brasiliana, per la quale al momento di perdere contatto (alle 22.33 ora locale, 3.33 ora italiana) con i radar della costa, l'Airbus era in volo come qualsiasi altro aereo sulla stessa rotta e non dava segnali di problemi o anomalie. Secondo quanto dichiarato in tarda serata a Parigi dal direttore generale della compagnia Air France, Pierre Henry Courgeon, la zona della catastrofe sarebbe stata localizzata circa a metà strada fra le coste brasiliana e africana. Nella dinamica dell'incidente, molti sono i punti ignoti e poche le certezze. Si è parlato per esempio di un fulmine e di guasti agli impianti elettrici.

Di sicuro c'é che al momento dell'ultima segnalazione radio, nell'area c'erano forti turbolenze tropicali. "I radar dell'Isola del Sale, che si trova a metà strada tra il Brasile e l'Europa, non hanno tracce dell'aereo", hanno precisato le fonti brasiliane, confermando che l'aereo sarebbe scomparso prima di entrare nell'area di gestione del volo delle isole di Capo Verde. Il Brasile ha quindi via via messo in campo le proprie tecnologie per scandagliare, chilometro dopo chilometro, le profonde acque dell'Atlantico. Nell'area si trova infatti un aereo antisommergibile proprio per trovare il relitto, un P-95 Bandeirantes, dotato di sonar e altre apparecchiature elettroniche, e due C-130 utilizzati in missioni di soccorso. I paesi più colpiti dalla catastrofe sono la Francia, il Brasile e la Germania: il primo conta 61 vittime, il secondo 58, il terzo 26. In totale c'erano passeggeri di 33 nazionalità diverse, tra i quali anche dieci italiani (tre dei quali trentini in missione in Brasile per un viaggio di solidarietà), ha reso noto il capo dell'Unità di crisi della Farnesina, Fabrizio Romano, mentre secondo l'Air France i connazionali sarebbero nove.

Come capita spesso sulla rotta tra il Sudamerica e le diverse capitali europee, il volo era pieno. Proprio questo fatto ha salvato la vita miracolosamente a una coppia di francesi che hanno fatto l'impossibile per imbarcarsi sul volo Air France: senza però riuscirci proprio perché non c'erano più posti.



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MessaggioInviato: 01/06/2009, 23:24 
trovo anche io assurdo che in così poco tempo dopo la notizia della tragedia si sia subito affermato "non ci sono più speranze"
è ovvio che non ci diranno mai bene cosa è accaduto
questo credo sia palese a chiunque qui
sappiamo come funzionano certe cose


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appena ho sentito la notizia ho subito pensato che ci fosse qualcosa di anomalo, come facevano a darli subito per spacciati senza neppure sapere la dinamica dell'incidente?.. c'era qualche personaggio di spicco tra i passeggeri x caso?


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MessaggioInviato: 01/06/2009, 23:59 
Cita:
Sirius ha scritto:

appena ho sentito la notizia ho subito pensato che ci fosse qualcosa di anomalo, come facevano a darli subito per spacciati senza neppure sapere la dinamica dell'incidente?.. c'era qualche personaggio di spicco tra i passeggeri x caso?


Ufficialmente c'erano solo questi...

DIRIGENTI THYSSENKRUPP E MICHELIN - In totale, tra i passeggeri dell'Airbus figurano 126 uomini, 82 donne, 7 bambini e un neonato. Un portavoce dell'Air France a Rio De Janeiro ha reso note le nazionalità: 80 brasiliani, 73 francesi, 18 tedeschi, sei statunitensi, cinque cinesi, quattro ungheresi, due spagnoli, due britannici, due marocchini e due irlandesi. I rimanenti passeggeri appartengono, uno per paese, alle seguenti nazioni: Angola, Argentina, Belgio, Islanda, Norvegia, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Svezia, Turchia, Filippine e Svizzera. Fra i passeggeri c'erano anche alcuni vertici della ThyssenKrupp e della Michelin. Secondo fonti del gruppo tedesco, infatti, era in viaggio verso Parigi il presidente della Companhia Siderurgica do Atlantico membro del board di ThyssenKrupp, Erich Heine. Il gruppo francese Michelin invece fa sapere che erano a bordo dell'Airbus il presidente della filiale del Sud America, Luiz Roberto Anastacio, il direttore esecutivo, Antonio Gueiros, e uno dei direttori del gruppo in Francia Christine Pieraerts.



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MessaggioInviato: 02/06/2009, 00:28 
Cita:
RebisVertigo ha scritto:

trovo anche io assurdo che in così poco tempo dopo la notizia della tragedia si sia subito affermato "non ci sono più speranze"
è ovvio che non ci diranno mai bene cosa è accaduto
questo credo sia palese a chiunque qui
sappiamo come funzionano certe cose

Non capisco perche' non ci dovrebbero come stanno le cose in questo caso????Per me é un banalissimo incidente aereo,cosa ci vedi di complotto????


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MessaggioInviato: 02/06/2009, 07:02 
non vedo nessun complotto
semplicemente è assurdo che non si sappia nulla, parenti in primis


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MessaggioInviato: 02/06/2009, 08:57 
il mistero sull'incidente scatena le teorie
Ipotesi in Rete: Ufo, kamikaze
e il Triangolo delle Bermuda
WASHINGTON — Di soli­to, prima di lanciare le teorie alternative o cospirative su Internet si aspetta qualche ora. Più un evento è difficile da decifrare e più crescono le possibilità di offrire spiega­zioni non ufficiali. Ombre che si sono allungate sulla tragedia dell’Airbus con mol­ti dubbi e sospetti. Alcuni le­gittimi, sorretti da valutazio­ni tecniche. Altri partoriti dal­la fantasia e dalla convinzio­ne che vi sia sempre un segre­to inconfessabile.

Al primo partito apparten­gono gli appassionati di aero­nautica che suggeriscono confronti con altri incidenti, citano rapporti, interrogano gli esperti. E ricordano, ad esempio, il volo Egyptair 990 finito nell’Atlantico nel 1999. Disastro provocato — a se­conda dei pareri — dal gesto kamikaze del pilota egiziano o da un’avaria improvvisa. Spostando di molte miglia verso nord est la rotta del jet francese c’è chi pensa al mi­sterioso Triangolo delle Ber­muda, tomba marina per de­cine di navi e aerei. Scenario alternativo: il jet ha avuto un incontro ravvicinato con Ufo e le onde elettromagnetiche potrebbero aver causato il blocco degli apparati.

Qualcu­no rammenta di aver visto un documentario in tv sulla presenza di campi magnetici al largo delle coste brasiliane che avrebbero fatto impazzi­re i sistemi di bordo. Restano alla finestra i frequentatori dei siti qaedisti pronti, in oc­casioni come questa, a mette­re rivendicazioni sul Web o ad alludere a «punizioni divi­ne ». Ma c’è ancora tempo e i commenti che parlano di pos­sibile «esplosione» potrebbe ispirare qualche comunicato. E non manca chi riesce per­sino a scherzare sovrappo­nendo la passione per i pol­pettoni televisivi all’ultima fiammella di speranza: «Quando ho sentito la noti­zia ho subito pensato: ma è come Lost, forse il jet è am­marato e i passeggeri sono un’isola». L’isola che non c’è.

Guido Olimpio
02 giugno 2009
corriere.it


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