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Napoli, 'a monnezza e ... De Magistris! (Ma direi anche: e i napoletani!) [:219]



Caos rifiuti a Napoli: ecco le cause


Immagine

Una signora fissa la bvandiera italiana su un cumulo di spazzatura durante l'ennesima protesta con blocco stradale a Napoli, il 21 giugno 2011, per sollecitare la rimozione dei cumuli di rifiuti.

Maria Pirro

La promessa è un autogol: «In quattro-cinque giorni la città e la provincia di Napoli saranno liberate dalla spazzatura» aveva detto il sindaco Luigi de Magistris, ma senza riuscire, da subito, ad accendere una speranza nel cuore partenopeo infiammato, invece, e tanto, dalle sirene del cambiamento durante la lunga maratona elettorale.

Tra l’ottimismo della volontà e il pessimismo della ragione, questa volta non c’è stata partita. Subito dopo l’annuncio, ai napoletani era già chiaro il risultato della missione impossibile. Difficile ripulire le strade in cinque giorni, impresa già non riuscita (più o meno con la stessa tempistica) al presidente del consiglio. Puntuale rinvio del superamento dell’emergenza a data da definire: anche oggi. L’ennesimo conto alla rovescia scade senza sorprese. «Non può sfuggire a nessuno – è la difesa di de Magistris – che abbiamo ricevuto pesanti sabotaggi nell’attuazione del nostro piano, tanto che questi stessi sabotaggi sono stati segnalati nelle sedi istituzionali preposte». E su questo punto anche per il pm dell’Idv «non c’è da stupirsi: i sabotaggi sono il segnale che stiamo toccando “equilibri” consolidati, anche frutto dell’azione di forze oscure che si stanno mettendo di traverso», avverte. Ma intanto i rifiuti restano l’idra invincibile, dalle sette teste, pure per l’ultimo «attaccante» che aveva tentato la sfida. Senza considerare – oltre alle zone grigie del malaffare – che ci sono almeno altri 10 motivi che non consentono a Napoli di uscire dal Vietnam dei rifiuti.

Numero 1: le discariche scarseggiano. Dopo la guerriglia di Terzigno, a novembre 2010, sono stati i cancellati i quattro siti per lo smaltimento dei rifiuti urbani previsti nel cosiddetto piano Bertolaso (il decreto 80) che indicava luoghi, tempi e modalità per uscire definitivamente dall’emergenza rifiuti in Campania. Azzerate, per decreto legge, le scelte già approvate dal Parlamento in materia, senza risposta l’interrogativo: dove portare la spazzatura che si accumula per strada e nessuno vuole nel proprio giardino?

Numero 2: l’altolà ai trasferimenti fuori regione. Soluzione utilizzata da anni per ripulire Napoli, e a caro prezzo, il conferimento dei rifiuti in altre discariche d’Italia: la pratica è sospesa da una sentenza del Tar del Lazio. Per sbloccare il trasferimento dei rifiuti, è quanto precisato dai giudici, occorre l’autorizzazione della regione che li riceve. Un intervento politico, ma quando il via libera?

Numero 3: il no della Lega. Il braccio di ferro nel governo, sull’asse nord-sud, rallenta l’approvazione della norma salva-Napoli dall’ennesima crisi senza uscita senza ricorrere al trasferimento dei rifiuti fuori regione. Di qui l’aggravarsi dell’emergenza nelle ultime settimane che ha poi spinto finanche il governatore Stefano Caldoro, esponente della maggioranza mite per natura, a prendere una dura posizione. La lettera al veleno indirizzata al ministero Roberto Calderoli. L’ira malcelata: niente scandalo quando i rifiuti speciali sono portati dal nord al sud? Che fine ha fatto la solidarietà nazionale?

Numero 4: le proteste dei comuni. Il fronte del no ai rifiuti, in maniera trasversale, tuttavia, attraversa anche la politica locale. È alta, in queste ore, la tensione nell’hinterland partenopeo. Due comuni in rivolta: Acerra e Caivano, dopo che il compito di individuare siti di trasferenza, complementari alle discariche, dove portare la spazzatura di Napoli, è stato portato a termine dal presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro. Proteste a singhiozzo, nei mesi scorsi, anche negli altri territori indicati: come uscirne con i sindaci, per primi, sulle barricate?

Numero 5: le violenze all’ambiente. Tanta resistenza da parte delle amministrazioni e dei cittadini si spiega così: non si fidano più. Di nessuno. Scempi senza tregua sono avvenuti in silenzio. Interi territori martoriati. Senza compensazioni economiche ambientali. Discariche abusive a macchia di leopardo, ancora in attesa di bonifica. Milioni di ecoballe ammassate in più aree, e nessuno può dire quando, effettivamente, saranno smaltite. Zone militarizzate. Infiltrazioni malavitose. Persino quelle che dovevano essere le discariche gioiello sono al centro delle indagini della Procura. E la camorra approfitta delle proteste. Perché questa volta dovrebbe essere diverso?

Numero 6: la raccolta differenziata sotto la soglia del 20%. Come non bastasse non decolla il “porta a porta” anzitutto nel capoluogo campano, anche se il sindaco Luigi de Magistris ha già approvato una delibera per rilanciare il servizio. Per migliorare i risultati, il piano in realtà era già stato elaborato dall’amministrazione Iervolino e, su questo punto, i cittadini sono tutti d’accordo a collaborare. E incalzano: perché la soluzione è rimasta nel cassetto?

Numero 8: i finanziamenti bloccati. Tra i motivi, la carenza di liquidità e le risorse contingentate nelle casse di Asìa, la società partecipata del comune per la cura dell’igiene; mentre fondi ad hoc sono stanziati e bloccati dall’Unione europea, che vuole vederci chiaro sui programmi della Campania. Il dubbio di Bruxelles: i progetti presentati sono davvero efficaci?

Numero 9: gli impianti di compostaggio fantasma. Ed emorragia delle altre risorse economiche disponibili. Duecento euro a tonnellata, sei milioni l’anno solo in città: è la spesa per smaltire la parte organica dei rifiuti fuori regione, visto che a Napoli in primis non è operativo nemmeno un impianto di compostaggio per trattare l’umido. Controsenso per una città che punta ad accelerare sulla raccolta differenziata, è quanto evidenziato da de Magistris che s’è impegnato a colmare le carenze strutturali; mentre l’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano ha appena stanziato 11 milioni per completare i 3 impianti già in costruzione in Campania. D’altra parte, è questo il residuo della spazzatura, l’organico, che produce percolato, dunque miasmi e proteste da parte dei residenti quando il rifiuto non viene smaltito in una discarica tenuta perfettamente a norma. Legittimo domandarsi: se tutto è così chiaro, come mai non è stato già spezzato questo circolo vizioso?

Numero 9: il termovalorizzatore della discordia. Il nodo più intricato, che non consente di sciogliere il futuro. Ad Acerra è operativo un inceneritore (e, per motivi di manutenzione, può accadere che non tutte le linee siano a regime), a Salerno un altro è in costruzione. A Napoli, invece, il presidente della Regione, Stefano Caldoro, è stato chiamato dal governo a seguirne l’iter nel 2016 per la realizzazione dell’inceneritore attraverso i speciali poteri attribuiti dal governo. Ma il neoeletto sindaco, Luigi de Magistris, sin dalla campagna elettorale si è opposto al progetto nella periferia est, puntando su un piano alternativo.

Numero 10: la battaglia legale. L’Asìa, con la svolta de Magistris, ha già presentato ricorso al Tar contro la realizzazione del termovalorizzatore a Napoli, E, a differenza delle audaci promesse della prima ora, questo scontro lascia intravedere sviluppi dall’esito affatto scontato: quale sarà, in questo caso e dunque su tutto, la strategia vincente?

http://blog.panorama.it/italia/2011/06/ ... -le-cause/


Ultima modifica di Ufologo 555 il 23/06/2011, 11:42, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 23/06/2011, 13:03 
Penso sia stato demenziale, dopo Berlusconi e i suoi tre giorni, dire che in 5 giorni 5 si sarebbe risolto tutto. Pare ci siano denunce per sabotaggi (gente che impedisce la raccolta), ma non riesco a trovare il video che ho visto in tv. Ma al di là di questo, la situazione è talmente complessa che solo un'azione decisa di tutte le istituzioni può risolverla. C'è la camorra, dietro, e finchè i rifiuti i strada saranno usati contro questo o quel partito dagli avversari, non vedo proprio come (o anche solo perchè) si dovrebbe tornare alla normalità. De Magistris non ha più poteri di polizia, come sindaco conta meno di provincia e regione, e ancor meno dei parlamentari della Lega, dovrà scendere a compromessi pure lui. Il centro-sinistra deve togliersi dalla testa l'idea perversa di sfruttare gli insuccessi di De Magistris per rilegittimarsi (della serie: avete visto? Eravamo meglio noi...), B. come al solito deve pensare ad altro (e il PDL napoletano, chissà perchè, non mi ispira nessuna fiducia legalitaria, anzi), e la camorra gode.

In una situazione del genere, mi domando perchè mai i comuni cittadini non dovrebbero rivolgersi proprio alla criminalità per lo smaltimento, visto che la camorra è l'unica che può raccogliere i rifiuti...


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MessaggioInviato: 23/06/2011, 13:31 
Io credo che non sia nemmeno il caso di entrare in questa polemica. E' chiaro che la camorra (legata al pdl campano) sta giocando la carta dei rifiuti per demolire De Magistris. Il punto, quindi, è che i napoletani onesti devono rendersi conto che per riconquistare legalità e vivibilità non basta votare un nuovo sindaco. Questa è una guerra e in guerra tutti devono fare la propria parte. Se Napoli comprende questo, allora per la città esisterà una chance reale di riscatto e cambiamento.



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MessaggioInviato: 23/06/2011, 19:16 
Oh, qui, a Brescia ce ne sono due di termovalorizzatori; che cacchio vogliono ... [:(!]
Perciò si dessero da fare! [:49]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 23/06/2011, 20:08, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 23/06/2011, 20:17 
....camorra,sabotaggi...ma in tutti questi anni la campania e napoli da chi erano dirette?da o governatore bassolini che aveva coniato il motto..."rinascimento napoletano"in effetti rinascimento e' stato.......poi bisogna riconoscere che qualcosa e' gia'stato fatto in effeti le ruspe spostano la monnezza da una parte all'altra delle strade come dimostra il video della gazzetta del mezzogiorno.....DA NON CONFONDERE CON LIBERO O IL GIORNALE CHE A QUALCUNO NON PIACCIONO XCHE' NON SONO IL VANGELO SECONDO SAVIANO [:79] [:37]


Ultima modifica di ubatuba il 23/06/2011, 20:20, modificato 1 volta in totale.

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Napoli è PIENA.
I cittadini non ne possono più.

... con tutta le ragioni di questo mondo.


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MessaggioInviato: 24/06/2011, 10:11 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Oh, qui, a Brescia ce ne sono due di termovalorizzatori; che cacchio vogliono ... [:(!]
Perciò si dessero da fare! [:49]


Il fatto è che il termovalorizzatore di Acerra è un "pezzotto". Costruito male, (da Impregilo, tanto per cambiare) funziona peggio e dentro ogni tanto ci ficcano anche quello che non dovrebbe andarci...

chissà qual è la verità
http://notizie.virgilio.it/notizie/cron ... 16103.html

http://www.ilmattino.it/articolo_app.php?id=39465

http://www.youtube.com/watch?v=pJogXiYnawY

http://infosannio.wordpress.com/2011/05 ... %E2%80%9D/

Mi chiedo: come mai in Germania acquistano i rifuti e da noi i rifiuti sono un problema?

Oltretutto, a Napoli se si facesse la raccalta differenziata, abbiamo una gran quantità di umido (perché a Napoli si cuicina ancora in maniera molto tradizionale) che è il rifiuto che si usa per il compostaggio ed è riciclabile al 100%.

Io dico abbiamo, anche se abito a Portici e lì il problema lo abbiamo risolto da due anni. Così come nella gran parte del salernitano, e in altri posti.

E' vero che Napoli è più grande però c'è veramente chi non vuole che il problema si risolva.
E Napoli resta sempre una delle più belle città del mondo.

Domani il club Unesco organizza un'estemporanea di pittura nel centro storico. Ragazzi c'ho il problema di scegliermi una bella cosa da dipingere: ce ne sono troppe!


Ultima modifica di Hannah il 24/06/2011, 10:15, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 25/06/2011, 01:10 
Rifiuti. Pm: 'Epidemia colposa, gia' alcuni indagati'

Decreto in prossimo Cdm, scontro con Lega. Calderoli: 'Non accetteremo decreti truffa'

NAPOLI - Ci sono alcuni indagati nell'inchiesta aperta dalla procura di Napoli per il reato di epidemia colposa, in relazione alla nuova emergenza rifiuti. Lo conferma, rispondendo a una domanda dell'ANSA il procuratore capo Giovandomenico Lepore, ovviamente senza aggiungere dettagli sull'identita' degli indagati.

BERLUSCONI, DECRETO IN PROSSIMO CDM - ''Si' certamente. Affronteremo il problema che e' gia' sul tavolo da diversi giorni cercando le soluzioni piu' appropriate''. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio Ue, rispondendo a chi gli chiede se al prossimo Consiglio dei ministri sara' discusso anche un decreto per l'emergenza rifiuti a Napoli.

Metteremo insieme ''delle norme per consentire che ci sia un flusso extra-regionale dei rifiuti''. Cosi' il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, offre - parlando con l'ANSA al termine di una riunione con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris - un dettaglio di come sara' costruito il provvedimento che permettera' di liberare Napoli dai rifiuti e dai cumuli per strada. ''Si tratta - spiega il ministro - di un provvedimento temporaneo e straordinario solo per la Campania e per liberare Napoli dai rifiuti''.

''Il Governo ha allo studio un provvedimento straordinario per agevolare il trasferimento dei rifiuti napoletani'' ha annunciato il ministro dell'Ambiente. La Prestigiacomo ha ''assicurato che si adoperera' affinche' al piu' presto da parte della Regione vengano ripartiti i 150 milioni di euro che sono stati assegnati alla Campania'', e pertanto ''in quota parte anche a Napoli per impianti intermedi e per la raccolta differenziata''. Questo quanto emerge dalla riunione, appena terminata, tra il ministro Prestigiacomo e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Con questo tipo di impegno si tenta cosi' di affrontare ''la problematica dei fondi per promuovere la raccolta differenziata nel Comune di Napoli''. Ritenuto sia dal ministro che dal neosindaco partenopeo ''un elemento essenziale e decisivo per un corretto ciclo dei rifiuti e per ridurre le quantita' da smaltire''.

CALDEROLI, NON ACCETTEREMO DECRETI TRUFFA - "Su una cosa vogliamo essere chiari, sulla questione rifiuti non accetteremo decreti truffa, sennò volano le sedie, lo abbiamo detto a Berlusconi e a Letta": lo ha detto il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, interpellato dall'Ansa sulla questione rifiuti a Napoli. "Nessuno pensi di usare trucchi o truffe - ha aggiunto il ministro - altrimenti la risposta che daremo sarà la stessa che abbiamo già dato. Al momento non abbiamo visto alcun testo, ci hanno solo detto che c'é l'emergenza rifiuti ma di cose scritte, di testi, non ne abbiamo visti".

NAPOLITANO: IMPEGNO DURO E NON BREVE - Liberare Napoli dai rifiuti ''e' un impegno duro e non di breve periodo''. Da Lubiana, dove e' presente ai festeggiamenti per i 20 anni della Repubblica di Slovenia, Giorgio Napolitano torna a parlare dell'emergenza rifiuti a Napoli. Si aspetta una sorpresa a Napoli? ''Si' - risponde sorridendo il capo dello Stato - liberare la citta' dalla 'monnezza'...''.

PRESTIGIACOMO, ROGHI DELITTO PER AMBIENTE - "Chi appicca i roghi compie un delitto contro l'ambiente e la salute dei cittadini". Questo l'appello del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo - dopo una riunione sulle criticità della Campania nella raccolta dei rifiuti - affinché si fermino i roghi della spazzatura che giace a terra a Napoli. "E' chiaro che i sacchetti di spazzatura per strada ci sono - osserva il ministro - ma saranno raccolti nelle prossime ore". Appiccare i roghi - spiega - è "un danno gravissimo perché si sprigionano fumi che sono ancora più dannosi per la salute", senza contare che "complicano ancora di più la situazione" per la raccolta. "Faremo di tutto - conclude Prestigiacomo - per scongiurare l'emergenza sanitaria che è la cosa che preoccupa maggiormente in queste ore".

DE MAGISTRIS, ORA RESPONSABILITA' E' DEL PREMIER - "La responsabilità adesso - e ancora più di ieri - pesa sulle spalle del presidente del Consiglio e del Governo, perché la disponibilità delle Regioni é dato acquisito e perché senza decreto si vanifica il nostro sforzo, impedendo così anche la possibilità di procedere al meglio con la raccolta differenziata spinta, come previsto dalla delibera approvata la scorsa settimana dalla Giunta". Lo afferma il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. "Il decreto per garantire la transizione dei rifiuti verso le altre regioni - dice De Magistris in una nota - è infatti una priorità per poter scongiurare un rischio epidemiologico e difendere la credibilità delle istituzioni e della democrazia. L'amministrazione comunale ha messo in atto il massimo sforzo ed ha investito tutte le risorse disponibili per fronteggiare la situazione, andando ben oltre i suoi obblighi istituzionali e cercando l'intesa con la Regione e la Provincia. L'ordinanza varata dal sindaco nasce con tale scopo, tanto che in queste ore il Comune sta procedendo alla raccolta dei rifiuti 24 ore su 24, mettendo in campo tutti i mezzi e il personale disponibili".

CUMULI IN FIAMME A NAPOLI E PROVINCIA, 55 INTERVENTI - Ancora cumuli di rifiuti in fiamme, tanti, tra Napoli e provincia: cinquantacinque, la scorsa notte, gli interventi dei vigili del fuoco. Nonostante gli appelli per i gravi rischi alla salute che i roghi provocano, anche nelle ultime ore l'immondizia è stata data alle fiamme, in diversi casi nel pieno centro della città. Secondo quanto conferma la centrale operativa dei vigili del fuoco, gli interventi sono stati messi in atto in strade centrali come via Riviera di Chiaia, via santa Brigida, ma anche in via De Pretis. In periferia, la zona di Pianura è tra le più colpite. Cumuli incendiati anche in provincia, soprattutto a Castellammare di Stabia e Melito.

A NAPOLI TRA PROTESTE E SCORTA ARMATA DEI MEZZI - Proteste e blocco della circolazione, nelle prime ore di oggi, nel centro storico di Napoli. E, intanto, è partita, la scorsa notte, la scorta armata dei compattatori che trasportano l'immondizia nei siti di trasferenza. Alcuni cittadini hanno sparpagliato l'immondizia lungo la strada provocando lo stop della circolazione delle automobili, poco dopo le cinque, in via Foria, nel centro storico. Sul posto é intervenuta la polizia mentre l'Asia ha provveduto a rimuovere i sacchetti in modo da consentire il ripristino della circolazione.

NAPOLITANO AL GOVERNO, INTERVENTO E' URGENTE - Sull'emergenza rifiuti che attanaglia la città di Napoli è intervenuto oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il quale, in una dichiarazione a "Il Mattino", ha sottolineato che è "assolutamente indispensabile e urgente un intervento per l'aggravarsi della acuta e allarmante emergenza". Il Capo dello Stato ha richiamato l'attenzione anche sulla "mancata approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, in due successive riunioni, del decreto legge che era stato predisposto". E, infatti, al momento l'unica soluzione capace di far respirare Napoli, che annaspa tra 2300 tonnellate d'immondizia, è proprio quella che prevede il trasferimento fuori regione al quale, di fatto, la Lega ha imposto lo stop. Intanto, il sindaco De Magistris, parla dell'eventualità di un'emergenza sanitaria e avverte: "La situazione ambientale e sanitaria è grave, c'é un rischio concreto per la salute dei cittadini". Ma il ministro della Salute Fazio, getta acqua sul fuoco e replica: "E' estremamente improbabile anche se, è ovvio, l'emergenza va assolutamente risolta". "Abbiamo incontrato l'Ordine dei Medici e l'Asl di Napoli - ha annunciato il sindaco di Napoli - nei prossimi giorni metteremo su una commissione di sorveglianza sanitaria". E l'emergenza partenopea è stata oggi oggetto anche di un colloquio telefonico tra il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, e il ministro degli Esteri Franco Frattini. Nel corso della conversazione si è parlato di un' iniziativa di coordinamento "per monitorare e favorire accordi transfrontalieri con i Paesi che hanno dato disponibilità con i loro impianti". In sostanza si sta esplorando anche la fattibilità di portare l'immondizia napoletana all'estero. Il sindaco di Napoli, intanto, nel corso di una conferenza stampa, ha annunciato l'individuazione, in città, di altri due siti di trasferenza e accusato il presidente del Consiglio Berlusconi di "fregarsene di Napoli". "Il Governo si è lavato le mani, facendo come Ponzio Pilato", ha commentato. De Magistris, poi, è tornato anche a parlare di sabotaggi, annunciando, però, contromisure: "Chiederemo alle forze dell'ordine la scorta armata per gli autocompattatori affinché facciano il percorso di andata e ritorno per scaricare i rifiuti e ripulire la città". Nel piano illustrato oggi dal primo cittadino, oltre ai siti di trasferenza, figurano anche isole ecologiche, e un impulso alla differenziata. De Magistris ha anche sottolineato le conseguenze dell' "effetto roghi": le fiamme trasformano l'immondizia in rifiuti speciali, quindi è più complicato trattarli. Ma l'insofferenza della cittadinanza, ormai, si manifesta quotidianamente: Napoli è pervasa dal cattivo odore che emanano i sacchetti abbandonati, reso ancora più penetrante dal caldo, e si susseguono le proteste con blocchi stradali e azioni di forza. Nella notte i vigili del fuoco sono stati costretti a intervenire su 64 roghi tra Napoli e provincia. L'associazione Codacons ha annunciato che presenterà una denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli in merito alla situazione. L'accordo con le altre province della Campania stipulato ieri non è ancora operativo, il sito di trasferenza di Caivano è stato reso nuovamente disponibile alla spazzatura napoletana ma rappresenta solo una "goccia d'acqua nel deserto". I due siti di trasferenza di Acerra sono ancora "off limits" e il termovalorizzatore ieri sera ha subito una temporanea battuta d'arresto.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 33544.html


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Ufologo 555 ha scritto:

Oh, qui, a Brescia ce ne sono due di termovalorizzatori; che cacchio vogliono ... [:(!]
Perciò si dessero da fare! [:49]


Almeno non sentire queste frasi fatte e banali da chi non è a conoscenza della situazione, da chi non vive il territorio e la politica di questa regione, da chi apprende le cose solo dai giornali di partito. Io sono sempre qua, vi leggo ogni giorno e soprattutto su questo argomento leggo cose irricevibili, posso accettare analisi della situazione, anche non corrette ma non queste vecchie, banali, superficiali frasi. Scusate lo sfogo , ma qui c'è gente che è umiliata, piena di vergogna e di rabbia, se si vuol parlare del problema almeno si tenti di capirlo altrimenti meglio tacere.



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Mintaka ha scritto:

Almeno non sentire queste frasi fatte e banali da chi non è a conoscenza della situazione, da chi non vive il territorio e la politica di questa regione, da chi apprende le cose solo dai giornali di partito. Io sono sempre qua, vi leggo ogni giorno e soprattutto su questo argomento leggo cose irricevibili, posso accettare analisi della situazione, anche non corrette ma non queste vecchie, banali, superficiali frasi. Scusate lo sfogo , ma qui c'è gente che è umiliata, piena di vergogna e di rabbia, se si vuol parlare del problema almeno si tenti di capirlo altrimenti meglio tacere.



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Cmq oggi la situazione è mista. Ci sono strade completamente ripulite e ci sono strade dove ci sono ancora dei cumuli e qualche rogo. Però mi sembra che si stiano facendo grossi sforzi per tornare alla normalità.
In tutto questo a Napoli, le rondini volano ancora: sono un importante elemento di rilevazione ambientale.
Credo che non scoppierà nessuna epidemia. Stamattina sono stata a dipingere nel centro storico, io e mio figlio. Alle spalle dell'università, situazione tranquilla.
Mi preoccupa più la diossina per il futuro che non residui alimentari che possano marcire al sole. Puzzano sì ma sono meno pericolosi di quel che si crede. Si potrebbe produrre tanto di quel biogas...



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Vedi Napoli e poi muori ... (dalla puzza!) [8)]



Napoli affonda tra roghi e rifiuti E De Magistris balla al Gay pride.

Immagine

La città è sommersa dalla "monnezza" e il neosindaco invita i napoletani a sperare: "Io continuo ad essere ottimista e fiducioso e anche i cittadini, pur indignandosi, devono essere fiduciosi". Poi ringrazia Napolitano e attacca il Cav: "Ora la responsabilità è sua...". La Lega: "Mai rifiuti al Nord". Zaia: "Siamo disposti ad offrire tecnici per dare una mano per impostare una raccolta differenziata". Ma nel frattempo il primo cittadino ha inaugurato il Gay pride e si è messo a cantare e a ballare sulle note di Ymca insieme ai manifestanti


Napoli - La città affonda nella "monnezza" e il neosindaco Luigi De
Magistris balla e canta Ymca al Gay pride.



Il primo cittadino ha inaugurato la manifestazione e poi ha sfilato insieme a Vladimir Luxuria. Nel frattempo in città continua l'emergenza rifiuti e De Magistris lancia appelli di speranza ai cittadini furenti: "Dobbiamo essere tutti ottimisti". "Da parte nostra c’è il massimo impegno, stiamo facendo tutto, anche più delle nostre competenze. Io continuo ad essere ottimista e fiducioso e anche i cittadini, pur indignandosi, devono essere fiduciosi", ha proseguito. Il sindaco ribadisce che l’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di rendere Napoli autonoma, "l’ho detto al Governo, al prefetto, alla Regione, alla Provincia, che noi puntiamo a superare la dipendenza da altri e che perciò oggi abbiamo bisogno di una legge e non di una carità". "Sono certo che insieme ai cittadini creeremo un ciclo di rifiuti rivoluzionario", conclude De Magistris.

L'allarme del sindaco "È evidente che c’è una strategia dietro ai roghi e ai blocchi stradali", ha proseguito De Magistris. "Qualunque cittadino sa che l’incendio di un cassonetto causa diossina i rifiuti incendiati diventano speciali e occorrono giorni per rimuoverli". A parere del primo cittadino di Napoli i roghi e i blocchi stradali sono aumentati in questi giorni "quando noi dal Comune abbiamo emanato quattro ordinanze, avviando una rivoluzione". Infine il primo cittadino di Napoli auspica che i responsabili siano presto individuati e puniti dalla magistratura.

Scaricabarile: ora tocca al Cav Prima ringrazia il capo dello Stato per il "bellissimo intervento" sull’emergenza rifiuti a Napoli, sta seguendo con molta attenzione i lavori che stiamo facendo". E poi torna a bombardare il Cav: "La responsabilità ora più che mai pesa sulle spalle del premier. La disponibilità delle Regioni a prendere rifiuti c’è, spetta a Berlusconi fare il decreto sbloccaflussi ed evitare rischi per la salute dei napoletani"

La Lega: "No ai rifiuti al Nord" La Lega Nord continua nella sua linea di fermezza e insiste nel dire che nemmeno un sacco dei rifiuti di Napoli debba arrivare in Lombardia. Il governatore del Veneto, Luca Zaia dice: "I rifiuti di Napoli non li vogliamo, ma siamo disposti ad offrire tecnici disposti a dare una mano per impostare una raccolta differenziata" perché "abbiamo al riguardo 10-11 anni di storia alle spalle e per questo siamo infatti riusciti ad eliminare le discariche"

http://www.ilgiornale.it/interni/rifiut ... comments=1



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Cita:
Ufologo 555 ha scritto:
La Lega: "No ai rifiuti al Nord" La Lega Nord continua nella sua linea di fermezza e insiste nel dire che nemmeno un sacco dei rifiuti di Napoli debba arrivare in Lombardia.


Certo... quando invece i RIFIUTI TOSSICI, dalla Lombardia
sono andati a finire proprio in Campania... andava tutto bene eh? [:246]

Patetici 'sti leghisti. Ogni giorno di più....



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Però, perché succede solo a Napoli? [8)]
Perché non fanno i termovalorizzatori (qui, a Brescia, sono venuti a vederli da mezza Europa).
E non mettiamo sempre inmezzo la "camorra" per piacere ...
E anche se così fosse, è ora che si sveglino i napoletani; o no?!
Sai come si dice a Napoli? "Chiagne e ... fotte"! [;)]



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MessaggioInviato: 25/06/2011, 20:19 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

E non mettiamo sempre inmezzo la "camorra" per piacere ...



Eh certo... cosa vuoi che sia la Camorra, che proprio
sui rifiuti campani, ha costruito parte del suo impero?

Sono dettagli.... [:o)]



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