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Re: Tiresia - maschile e femminile

13/12/2015, 18:40

Vorrei provare a portare ancora un "pezzetto" dopo quanto letto da jean........
Donna forte tua nonna, passata attraverso l'identità femminile, la riproduzione, il dolore potente, la
forza di volontà dell'energia del potere.......... E forse questa forte volontà l'ha trovata cercando
in se stessa quell'energia maschile forte che fosse forza per sostenere la famiglia; forse tua nonna
attraverso il dolore ha trovato nel potere e nell'amore incondizionato la forza di un unità femminile-maschile
con cui è stata in grado di tirare su una famiglia di 13 figli da sola........

Voglio fare una premessa per dire come ho sperimentato io fino ad ora l'unità maschile-femminile per creare
destino in modo che altri possano ispirarsi per creare la loro unità e il loro destino.

Nel corpo umano esistono sette centri di energia, in cui l'energia può scorrere; vengono chiamati in diversi modo a seconda di diverse filosofie.
Il primo centro nel corpo umano è pene o vagina e organi riproduttivi maschili o femminili e li scorre l'energia del piacere
e della riproduzione.
Il secondo centro nel corpo umano è la zona della pancia: li scorre le energie di sofferenza, dolore, sopravvivenza.
Il terzo centro nel corpo umano è la zona dello stomaco o appena sopra: li scorre l'energia del potere.
Il quarto centro nel corpo umano è all'altezza del cuore sopra lo stomaco: li scorre la ghiandola del timo e li si trova
l'energia dell'amore incondizionato; qui inizia secondo me l'energia dell'unità maschile e femminile.
Il quinto centro nel corpo umano è all'altezza della gola (zone tiroide): li scorre l'energia della verità, la verità di ciò che è al
di là della personalità corpo-mente dell'essere umano; cio che siamo veramente e che è rivelato dall'esperienza dello
spirito-anima che siamo.
Il sesto centro è la ghiandola pineale, dietro la testa: li scorre l'energia dell'unità del tutto, l'energia di chi percepisce il tutto come
un unità inscindibile; sono le energie di chi vive in se stesso la percezione di una realtà, di un universo che è unità inscindibile.
Il settimo centro è l'ipofisi, in cima la testa, una ghiandola in cui è possibile far scorrere l'energia; è l'energia di chi è consapevole che ogni unità individuale è il tutto, è l'energia di chi è consapevole che il tutto noi individui lo siamo. E' l'energia di chi è consapevole che noi esseri umani siamo ognuno di noi INFINITO, unità e totalità contemporaneamente, e di chi percepisce un
infinito sconosciuto in cui l'eternità si espande sempre. E' l'energia di chi sà che con la volontà possiamo tutto, qualunque ideale
di noi stessi che "preleviamo" dall'infinito sconosciuto, lo possiamo divenire semplicemente volendolo, essendolo in noi stessi
in termini di pensieri e sentimenti e manifestarlo attorno a noi nella nostra dimensione. E' l'energia sentita e vissuta di chi sà
che ogni pensiero è potenziale realtà; ed è già realtà se con assoluta e libera passione lo vogliamo, basta divenire nell'esperienza
ciò che vogliamo essere e quindi siamo.......... E questo può essere pensiero e sentimento immediato, il resto è tempo di
manifestazione al nostro livello di consapevolezza, ma è già realtà nel pensiero e sentimento, il quale se noi lo manteniamo
nel nostro focus, generiamo il tempo della manifestazione del nostro pensiero e sentimento.

Queste energie e questi centri di energia nel corpo li ho sperimentati tutti fino ad un certo punto della mia consapevolezza, che
non so nemmeno bene valutare, ma queste energie le ho sentite e vissute fino ad un certo punto nella mia esperienza di
"meditazione"................. E "meditazione" qui la intendo come vissuto di silenzio tra i pensieri e vissuto di pensiero focalizzato
per creare realtà. E per fare questo si può ricercare la meditazione cosiddetta oppure l'intera vita può divenire "meditazione".
Ormai la mia vita intera è divenuta "meditazione", ma ho cercato molto lo stato di coscienza in cui mi trovo.

Perchè l'unità maschile-femminile è importante? Perchè è quella che diventa base da cui continuare per realizzare le energie dell'unità del tutto, per essere l'energia dell'essere tutto e uno........... L'energia unita maschile-femminile penso che inizi con fare scorrere
l'energia nel quarto-quinto centro. Noi esseri umani siamo abituati alle emozioni dei primi tre centri (istinti, dolore, potere) e raramente realizziamo l'amore incondizionato (quarto centro).
L'amore incondizionato è PERMETTERE SE STESSI E L'ALTRO E INIZIA CON IL QUARTO CENTRO E LI INIZIA ANCHE L'UNITA'
MASCHILE-FEMMINILE PENSO. E L'UNITA PUO ESSERE PORTATA FINO ALL'UNITA DEL TUTTO, FINO AL 7 CENTRO; SONO ESPERIENZE DA VIVERE...........

Quello che ho imparato è trasformare le energie di piacere fino alle energie di beatitudine dell'energia che scorre
nel settimo centro, l'essere TUTTO-UNO-INFINITO SCONOSCIUTO; E' UNA POSSIBILITA' PER TUTTI GLI ESSERI UMANI, TUTTI
HANNO QUESTI SETTE CENTRI DI ENERGIA, SERVE SOLO VOLONTA' EVOLUTIVA................ Ma è un cammino
in cui bisogna affrontare il proprio sè e trasmutarlo, a tutti i livelli, corpo, mente, anima, spirito..............

Tutto ciò è molto importante per tornare a essere creatori totali, assoluti, consapevoli, di destino, nell'unità del tutto,
nel permettere infinito se stessi, tutto, tutti, perchè in verità ognuno di noi è spiritualmente tutto, tutti..........
E amare se stessi diventa amare tutto e tutti, amare tutto e tutti diventa amare se stessi..........
Un caro saluto e grazie.

Re: Tiresia - maschile e femminile

23/12/2015, 14:51

Forse può essere un buon thread dove postare questo materiale

Un antico testo dello ‪#‎sciamanesimo‬ druidico, il "Tai Saar i Mnai", ancora di molto più antico della ‪Bibbia‬ dice che all'inizio comparve una creatura androgine che poi solo in seguito si suddivise nei due sessi dell'umanità attuale e di molte altre specie del pianeta.

E noi sappiamo di quanto la creatura androgina sia ricorrente e importante anche nel ‪‎simbolismo‬ ermetico medievale...

Androgino ermetico
Sergio Magaldi

Nella letteratura ermetica non c'è forse equivoco maggiore di quello generato dalla figura dell'androgino. La fonte, comune ad altre tradizioni, è nei due noti versetti del Genesi biblico, in cui è detto che Dio creò l'uomo a propria immagine e somiglianza (Genesi, 1:26) e che lo creò maschio e femmina (Genesi, 1:27).

L'immagine maschile/femminile della divinità è anche ben presente nella Qabbalah dello Zohar e, soprattutto, nella Qabbalah luriana dei Partzufim, dove il carattere antropomorfico della divinità è addirittura esaltato. Fa tuttavia notare Moshe Idel che in nessun caso l'unione del maschio e della femmina è funzionale all’emergere di una divinità androgina, ma è piuttosto 'l'insistenza per l'ottenimento di una relazione armoniosa tra principi opposti, la cui esistenza separata è indispensabile per il benessere dell'intero universo.

O per dirla con altre parole: la cabala teosofica non ha cercato una ritrutturazione drastica dell'esistenza, sia attraverso la trasformazione del femminile in maschile, sia attraverso la loro fusione finale in un'entità bisessuata o asessuata...Nella concezione gnostica, il mondo inferiore deve sforzarsi di copiare la regola superiore dell'androginia o della asessualità.

L'attitudine gnostica risulta essere a certo riguardo simile all'attitudine cristiana di fronte alla sessualità, esse costituiscono un aspetto importante del loro più generale rigetto di questo mondo; le escatologie gnostiche e cristiane propongono una salvezza spirituale che riguarda sia la restaurazione dell'androginia paradisiaca sia uno statuto di asessualità per il credente.

http://www.sergiomagaldi.it/Articoli/files/ANDR-ERM.pdf


Al link suddetto abbiamo un documento di 12 pagine da cui ho estratto quanto sopra.

Re: Tiresia - maschile e femminile

28/12/2015, 09:07

Aumentare l'energia femminile

Bisogna aumentare l’Energia Femminile in questo pianeta, e bisogna farlo sempre di più, fino a produrre naturalmente dentro di noi e fuori di noi uno stato di Amore, Accoglienza, Dolcezza, Pazienza e Serenità che coinvolgono tutto…

Perché?

Perché devi sapere che tutto quello che in questo pianeta riguarda: violenza, guerre, competizione, distruzione, potere, malattia, soppressione, abuso, omicidio e non rispetto per la natura, per i cicli naturali del pianeta e tutto l’inquinamento che esiste riguarda l’Energia Maschile che è troppa e che è andata in eccesso e quindi nel suo lato oscuro.

Immagine

Femminile e Maschile sono due archetipi, due forme originarie che sussistono prima delle specie. Questi due archetipi hanno funzioni e simbologie diverse, ognuno ha delle sue prerogative, delle sue qualità e delle sue carenze, ma insieme si compensano e si completano formando un tutt’uno armonico che funziona a regola d’Arte, come nel Tao, dove lo Yin e lo Yang si abbracciano armoniosamente formando qualcosa che è più della somma delle parti.

E’ chiaro che nel pianeta terra l’Armonia tra Maschile e Femminile si è rotta, ed è accaduto tanto tempo fa. Ogni archetipo ha un suo lato luce e un suo lato ombra. Il lato luce dell’archetipo del maschile è l’altruismo, la forza, la determinazione, il coraggio, libertà, l’onore, la costruzione, l’intelligenza, la benevolenza, la fede, la saggezza, il comando e il servizio. Mentre il lato ombra del maschile è rappresentato da violenza, egoismo, soppressione, abuso, orgoglio, distruzione, inquinamento, scaltrezza, odio, rancore, culto dell’Ego e negazione di Dio, competizione arrogante, ricerca del potere assoluto e successo ad ogni prezzo.

Ora noi stiamo vivendo molto la parte ombra dell’archetipo del maschile sul pianeta terra causato dal suo eccesso e con tutte le conseguenze che conosciamo bene, proprio perché è molto evidente il contrasto con la totale carenza dell’Energia Femminile.

L’Energia Femminile nel lato luce è: amore, dolcezza, bellezza, tenerezza, affetto, accoglienza, creatività, armonia, pace, rispetto, tolleranza, perdono, arte e libera condivisione. Mentre nel lato ombra il femminile diventa invidia, freddezza, scaltrezza, perfidia, solitudine, blocco emozionale, caos e confusione, ossessione, intolleranza e rancore.

E’ vero anche che noi viviamo le emozioni e le sensazioni legate al lato oscuro del femminile, ma non perché questo è in eccesso, ma proprio perché il femminile stesso (nel suo lato luce) è totalmente represso e quindi fa molta difficoltà a venire fuori in un contesto dove il Maschile è imperante. Cosa ancora peggiore sono i tentativi del Femminile di assomigliare al maschile con la speranza di ottenere più riconoscimento, rispetto e dignità, perché in realtà questa attitudine va ad aumentare l’energia maschile già in eccesso e produce ancora più competizione, chiusura, odio, rancore, divisione e disparità tra Yin e Yang.

Tutto ciò che noi viviamo e sperimentiamo del Mondo ci appartiene. E dobbiamo capire che ogni evento positivo e negativo che accade, soprattutto nel caso di eventi grandi, sono sempre generati dalla coscienza collettiva. Un vero cambiamento può accadere solo se parte dalla sfera privata e intima di ogni persona: dobbiamo cambiare dentro per produrre cambiamenti fuori. Non occorre allarmarsi o tentare di coinvolgere più persone possibili per produrre dei cambiamenti, basta insegnare con l’esempio.

L’esempio in questo caso è quello di Aumentare L’Energia Femminile nella nostra vita. Ogni uomo e ogni donna deve fare questo lavoro per riappropriarsi dell’Energia dell’Archetipo Luce del Femminile. Portare amore, tolleranza, bellezza, creatività, rispetto, pazienza, armonia, pace nelle nostre vite ci rimette in sintonia con la nostra vera essenza, bilancia lo squilibrio dell’eccesso di maschile e ci conduce ad una gioiosa interazione con il Pianeta Terra che ha moltissimo bisogno che il maschilismo lasci posto ad un rispetto e una cura della natura che sempre di più vengono a mancare con la ricerca del potere e del successo.

Abbandonate lo stereotipo dell’uomo dominante, pieno di potere, che si fa rispettare con la forza, che fa soffrire gli altri, che è pieno di Ego e nega Dio, che ha bloccato le sue emozioni ed è diventato totalmente razionale. Abbandonatelo poiché è uno squilibrio e una vera e propria malattia. Abbandonatelo dentro e fuori di voi.

Lorenzo Ostuni diceva: “Gli uomini evoluti e consapevoli accompagneranno sempre le Donne in cammino verso la Dea”.

Perché la vera funzione del Maschile è quella di Custode e Protettore del Sacro Femminile. Il Femminile genera e partorisce la Vita, Nutre, insegna l’Amore e gestisce nell’Armonia e nella Pace i rapporti interpersonali perché è in contatto continuamente con l’Energia Divina che funge da Ispirazione Continua. Le Emozioni sono il veicolo d’Espressione dell’Ispirazione Divina che viene poi Partorita dal Femminile.

Il Maschile costruisce grandi opere attorno all’incarnazione divina del femminile, le custodisce e protegge i suoi confini. Si mette al Servizio dell’Energia Femminile e riconosce che il Dono della Vita lo riceve da Dio attraverso la Donna. Nell’atto di servire, custodire, proteggere, aprire il Cuore e dare, dare, dare nella gioia di dare, il Maschile trova la sua Autorealizzazione. E dalla Donna dovrà imparare come si Apre il Cuore, come si trasforma l’Emozione in Creatività, come si arriva al proprio successo personale senza invadere e schiacciare gli altri ma anzi, cooperando con tutti gli altri e aiutandosi a vicenda.

Queste due visioni simboliche e archetipiche non sono del tutto estranee alla realtà, anche in questo pianeta abbiamo vissuto il Maschile e Femminile totalmente nel loro lato luce ed è durato migliaia di anni, io stesso ho echi di ricordi chiari di vite antichissime e lontanissime vissute così. Gli ultimi antichi esempi che possiamo ancora studiare risalgono alle Sacerdotesse Oracolari e i culti orfici.

Oggi devono servire da Ispirazione e Guida per iniziare a dirigere la propria Vita verso l’Armonia e l’Amore.

Non è difficile, potete partire dal punto esatto in cui vi trovate adesso, ognuno di noi è in grado, siamo già tutti pronti, non devi sforzarti, non devi strapparti la pelle, inizia dalle piccole cose, Shivananda diceva “un grammo di pratica al giorno vale più cento tonnellate di teoria in una settimana”. E’ vero. E allora chiediti: “Cosa potrei fare, oggi, per portare amore, dolcezza, rispetto e salute per il mio corpo e armonia nella mia vita”? E inizia a farlo… E’ un circolo virtuoso.

Un abbraccio

“Come farò a sapere quando avrò terminato la mia missione?”
“Se stai ancora respirando, significa che non hai finito”.
(Il gabbiano Jonathan Livingston)

http://lemeravigliedellanima.blogspot.c ... inile.html

Re: Tiresia - maschile e femminile

28/12/2015, 09:50

Atlanticus81 ha scritto:
Aumentare l'energia femminile

Bisogna aumentare l’Energia Femminile in questo pianeta, e bisogna farlo sempre di più, fino a produrre naturalmente dentro di noi e fuori di noi uno stato di Amore, Accoglienza, Dolcezza, Pazienza e Serenità che coinvolgono tutto…

Perché?

Perché devi sapere che tutto quello che in questo pianeta riguarda: violenza, guerre, competizione, distruzione, potere, malattia, soppressione, abuso, omicidio e non rispetto per la natura, per i cicli naturali del pianeta e tutto l’inquinamento che esiste riguarda l’Energia Maschile che è troppa e che è andata in eccesso e quindi nel suo lato oscuro.

Immagine

Femminile e Maschile sono due archetipi, due forme originarie che sussistono prima delle specie. Questi due archetipi hanno funzioni e simbologie diverse, ognuno ha delle sue prerogative, delle sue qualità e delle sue carenze, ma insieme si compensano e si completano formando un tutt’uno armonico che funziona a regola d’Arte, come nel Tao, dove lo Yin e lo Yang si abbracciano armoniosamente formando qualcosa che è più della somma delle parti.

E’ chiaro che nel pianeta terra l’Armonia tra Maschile e Femminile si è rotta, ed è accaduto tanto tempo fa. Ogni archetipo ha un suo lato luce e un suo lato ombra. Il lato luce dell’archetipo del maschile è l’altruismo, la forza, la determinazione, il coraggio, libertà, l’onore, la costruzione, l’intelligenza, la benevolenza, la fede, la saggezza, il comando e il servizio. Mentre il lato ombra del maschile è rappresentato da violenza, egoismo, soppressione, abuso, orgoglio, distruzione, inquinamento, scaltrezza, odio, rancore, culto dell’Ego e negazione di Dio, competizione arrogante, ricerca del potere assoluto e successo ad ogni prezzo.

Ora noi stiamo vivendo molto la parte ombra dell’archetipo del maschile sul pianeta terra causato dal suo eccesso e con tutte le conseguenze che conosciamo bene, proprio perché è molto evidente il contrasto con la totale carenza dell’Energia Femminile.

L’Energia Femminile nel lato luce è: amore, dolcezza, bellezza, tenerezza, affetto, accoglienza, creatività, armonia, pace, rispetto, tolleranza, perdono, arte e libera condivisione. Mentre nel lato ombra il femminile diventa invidia, freddezza, scaltrezza, perfidia, solitudine, blocco emozionale, caos e confusione, ossessione, intolleranza e rancore.

E’ vero anche che noi viviamo le emozioni e le sensazioni legate al lato oscuro del femminile, ma non perché questo è in eccesso, ma proprio perché il femminile stesso (nel suo lato luce) è totalmente represso e quindi fa molta difficoltà a venire fuori in un contesto dove il Maschile è imperante. Cosa ancora peggiore sono i tentativi del Femminile di assomigliare al maschile con la speranza di ottenere più riconoscimento, rispetto e dignità, perché in realtà questa attitudine va ad aumentare l’energia maschile già in eccesso e produce ancora più competizione, chiusura, odio, rancore, divisione e disparità tra Yin e Yang.

Tutto ciò che noi viviamo e sperimentiamo del Mondo ci appartiene. E dobbiamo capire che ogni evento positivo e negativo che accade, soprattutto nel caso di eventi grandi, sono sempre generati dalla coscienza collettiva. Un vero cambiamento può accadere solo se parte dalla sfera privata e intima di ogni persona: dobbiamo cambiare dentro per produrre cambiamenti fuori. Non occorre allarmarsi o tentare di coinvolgere più persone possibili per produrre dei cambiamenti, basta insegnare con l’esempio.

L’esempio in questo caso è quello di Aumentare L’Energia Femminile nella nostra vita. Ogni uomo e ogni donna deve fare questo lavoro per riappropriarsi dell’Energia dell’Archetipo Luce del Femminile. Portare amore, tolleranza, bellezza, creatività, rispetto, pazienza, armonia, pace nelle nostre vite ci rimette in sintonia con la nostra vera essenza, bilancia lo squilibrio dell’eccesso di maschile e ci conduce ad una gioiosa interazione con il Pianeta Terra che ha moltissimo bisogno che il maschilismo lasci posto ad un rispetto e una cura della natura che sempre di più vengono a mancare con la ricerca del potere e del successo.

Abbandonate lo stereotipo dell’uomo dominante, pieno di potere, che si fa rispettare con la forza, che fa soffrire gli altri, che è pieno di Ego e nega Dio, che ha bloccato le sue emozioni ed è diventato totalmente razionale. Abbandonatelo poiché è uno squilibrio e una vera e propria malattia. Abbandonatelo dentro e fuori di voi.

Lorenzo Ostuni diceva: “Gli uomini evoluti e consapevoli accompagneranno sempre le Donne in cammino verso la Dea”.

Perché la vera funzione del Maschile è quella di Custode e Protettore del Sacro Femminile. Il Femminile genera e partorisce la Vita, Nutre, insegna l’Amore e gestisce nell’Armonia e nella Pace i rapporti interpersonali perché è in contatto continuamente con l’Energia Divina che funge da Ispirazione Continua. Le Emozioni sono il veicolo d’Espressione dell’Ispirazione Divina che viene poi Partorita dal Femminile.

Il Maschile costruisce grandi opere attorno all’incarnazione divina del femminile, le custodisce e protegge i suoi confini. Si mette al Servizio dell’Energia Femminile e riconosce che il Dono della Vita lo riceve da Dio attraverso la Donna. Nell’atto di servire, custodire, proteggere, aprire il Cuore e dare, dare, dare nella gioia di dare, il Maschile trova la sua Autorealizzazione. E dalla Donna dovrà imparare come si Apre il Cuore, come si trasforma l’Emozione in Creatività, come si arriva al proprio successo personale senza invadere e schiacciare gli altri ma anzi, cooperando con tutti gli altri e aiutandosi a vicenda.

Queste due visioni simboliche e archetipiche non sono del tutto estranee alla realtà, anche in questo pianeta abbiamo vissuto il Maschile e Femminile totalmente nel loro lato luce ed è durato migliaia di anni, io stesso ho echi di ricordi chiari di vite antichissime e lontanissime vissute così. Gli ultimi antichi esempi che possiamo ancora studiare risalgono alle Sacerdotesse Oracolari e i culti orfici.

Oggi devono servire da Ispirazione e Guida per iniziare a dirigere la propria Vita verso l’Armonia e l’Amore.

Non è difficile, potete partire dal punto esatto in cui vi trovate adesso, ognuno di noi è in grado, siamo già tutti pronti, non devi sforzarti, non devi strapparti la pelle, inizia dalle piccole cose, Shivananda diceva “un grammo di pratica al giorno vale più cento tonnellate di teoria in una settimana”. E’ vero. E allora chiediti: “Cosa potrei fare, oggi, per portare amore, dolcezza, rispetto e salute per il mio corpo e armonia nella mia vita”? E inizia a farlo… E’ un circolo virtuoso.

Un abbraccio

“Come farò a sapere quando avrò terminato la mia missione?”
“Se stai ancora respirando, significa che non hai finito”.
(Il gabbiano Jonathan Livingston)

http://lemeravigliedellanima.blogspot.c ... inile.html


Hai capito Mik? [:287]

Re: Tiresia - maschile e femminile

28/12/2015, 12:26

Spero sia in tema...

Nella mia ricerca sul femminile nel sacro non potevo non incontrare Maria Maddalena, fra le molte straordinarie donne che hanno attraversato e testimoniato la dimensione spirituale nei secoli, nei millenni. Donne quasi sempre ‘sirene’, a cui la Storia ha tolto la voce, attutendone l'importanza, alterandone i contorni, negando la loro specificità.

Su Maria Maddalena in questi anni c'è stato un risveglio di attenzione e molti hanno ormai avuto modo di leggere versioni della sua storia terrena e di avere visioni alternative allo stereotipo della "peccatrice redenta" in cui fino a qualche decennio fa la Chiesa Cattolica l'aveva relegata - Santa solo perchè annunciatrice della Resurrezione di Cristo. "Solo"?...

Attingendo a tradizioni apocrife che evidentemente conoscevano molto bene nonostante gli indici della Chiesa, artisti in ogni secolo hanno celebrato questa donna discepola di Gesù, prediletta, amata e lodata per la sua capacità di accogliere il Verbo, il Logos.

Compagna, moglie? Sono in molti a suggerirlo, come si può vedere nei dipinti di questo video, e …se anche così fosse un giorno definitivamente accertato, credo che i Cristiani, anche se non il clero, ne sarebbero “contenti “ piuttosto che scandalizzati o disorientati.

Ma quello che la lettura dei testi apocrifi ci restituisce è la testimonianza di un’Unione Spirituale innegabile e assoluta, come si dovrebbe evincere del resto anche dagli accenni che di lei fanno i quattro Vangeli Canonici, che testimoniano la presenza della 'Maddalena' in ogni momento chiave della vita di Gesù, fino alla cura del Suo Corpo morto, mansione fra le più intime e struggenti, di certo allora svolto dalle persone più vicine al defunto ...la madre, la sorella, la moglie... Ma questo è un mio pensiero.

Al di là di ciò, quello che la verità dell’Arte ci tramanda è la celebrazione di Maria Maddalena in centinaia e centinaia di dipinti, statue, icone, chiese in cui questa donna viene iconicamente rappresentata in molte sfaccettature, nella sua carnalità terrena e nel suo spirito che si eleva a Cristo.

Guarda su youtube.com

Re: Tiresia - maschile e femminile

29/12/2015, 16:13

Intervista interessantissima riguardante l'esecrata sessualità del Cristo e dell'adorazione del Sacro femminino. Da un link postato da Barionu in altro topic

http://forumbiblico.forumfree.it/?t=25944808

SABA SARDI Francesco – Il profeta della non fede.
Di Sonia Fossi.

Autore di un libro “blasfemo”, considerato scomodo da alcuni e geniale da altri, ha raccontato le origini del concetto di divinità e la sua evoluzione dalle prime manifestazioni preistoriche fino alle attuali concezioni. Chi è, e come nasce dunque un dio? Perché la Chiesa nega la sessualità del Messia? E se il Potere mistico fosse stato gestito dalla Donna? Francesco Saba Sardi spiega la sua visione della religione intesa solo come sistema di potere sui popoli.

Francesco Saba Sardi, spregiatore di dogmi, assertore della libera fecondità della parola, nasce a Trieste, vive e lavora a Milano. La sua è una vita spesa nelle terre di tutto il mondo nella conoscenza di etnie cosiddette primitive o nuove e misconosciute. Traduce in sei lingue e pubblica oltre 40 libri affrontando temi che spaziano dalla narrativa alla saggistica, dalla poesia ai viaggi.

E’ considerato una delle menti più prestigiose del XX secolo. Il natale ha 5000 anni è una delle sue opere più note. Il libro racconta la vicenda della nascita e della diffusione del Natale cristiano e illumina sulle radici della religiosità in un momento storico di cristallizzazione e integralismo. Il natale ha 5000 anni è popolato di vicende e personaggi che prendendoci per mano ci fanno percorrere il cammino dell’Uomo: dodicimila anni fa l’umanità dell’Eurasia ha inventato le divinità, ma è nella crisi generale di 5000 anni fa, nell’età neolitica, che Francesco Saba Sardi individua il sorgere della necessità di speranza che porta l’Uomo a desiderare la comparsa del Salvatore, del redentore capace di ricondurci alla fratellanza dei primordi. La speranza nei Figli del Cielo apparsi in maniera straordinaria, uscendo da grotte, rocce o nascendo da madri vergini, si diffonde per millenni lungo tutti i territori eurasiatici. Il Cristianesimo è solo uno dei Natali dei Figli del Cielo, ma chi è questa volta il Figlio del Cielo? Sempre lo stesso di 5000 anni fa? E cosa rappresenta per noi oggi la religione, la fede, la credenza in entità sovrumane? Abbiamo incontrato l’autore di questo complesso studio per cercare nuove risposte e maggiore chiarezza su un tema dagli echi ancestrali.

Sonia Fossi: Il Natale ha 5000 anni viene pubblicato per la prima volta nel 1958 per essere poi ritirato dalle librerie. La pubblicazione del 2007 dell’editore Bevivino è in realtà la seconda edizione. Cosa accadde nel 1958?

Francesco Saba Sardi: Nel ’58 il mio libro fu accolto molto bene dal pubblico e molto male dalla Civiltà Cattolica che dedicò un intero numero, ben 25 pagine, alla confutazione della tesi esposta nel mio libro, confutazione a cura di Padre Rosa.

S.F.: che cosa ha fatto e cosa può fare paura del suo libro?

F.S.S.: Varie cose. Ad esempio, ha fatto paura il fatto che io affermassi che il Cristianesimo è un mitema, ma il mito non è bugia. Il mito è un’affermazione che sorge spontaneamente. Il Natale è un mito che sorge nell’impero eurasiatico quando nell’età neolitica l’umanità passa dal nomadismo alla stanzialità. La società stanziale inventò l’agricoltura, l’allevamento di bestiame, il maschilismo ed il potere. La necessità di una società organizzata richiese l’istituzione di una gerarchia che veniva ordinata soprattutto dal cielo con l’idea della divinità.

S.F.: Su quali elementi basò la sua confutazione Padre Rosa?

F.S.S.: la mia tesi è inconfutabile. Padre Rosa basò la sua confutazione sul fatto che Gesùè una realtà storica e non una figura mitica. Ma anche se Gesù fosse una realtà storica questo non avrebbe nessuna importanza perché fu Paolo di Tarso il fondatore del Cristianesimo e non Cristo.
S.F.: Il Cristianesimo nasce e si diffonde seguendo vari rami, varie tesi come, ad esempio, la gnostica, per poi arrivare alle edizioni Paoline, e gli scritti di Paolo di Tarso diventano la base su cui si fonda il cattolicesimo per come noi oggi lo conosciamo. Come interpreta questo percorso?

F.S.S.: E’ chiaro che quando è giunto il momento di scegliere tra i vari rami del Cristianesimo si è pensato di scegliere il Dio monoteista che più conveniva a chi in quel momento gestiva il potere, in questo caso l’imperatore Costantino. Insomma, Paolo di tarso è stato un autore che ha trovato nell’imperatore Costantino un formidabile editore.

S.F.: Quindi l’imperatore Costantino potendo scegliere tra diversi autori decide di editare Paolo di Tarso?

F.S.S.: Si, e da quel momento il Cristianesimo sostituisce la Trinità Capitolina formata da Giove, Marte ed Ercole. Bisogna sottolineare il fatto che le figure e le qualità degli Dei Capitolini non soddisfacevano più gli intellettuali romani dell’epoca. Costantino unificò l’Impero donando al popolo romano un Figlio del Cielo, monoteista e nato da un Dio sensibile e più raffinato degli Dei a cui i romani erano abituati fino ad allora.

S.F.: Qual è secondo Lei la grande forza del Cristo?

F.S.S.: La grande forza del Cristo, così come per tutti gli Apparsi, per tutti i Figli del Cielo, consiste soprattutto nell’essere maschio. La gerarchia è maschile. Il potere maschile, il Tyrannos ( in lingua turca e il latino: il pene duro), il Tiranno. Nessun potere può affermarsi se non è incarnato, così il potere si materializza in una parte del corpo e, sesso e potere diventano tutt’uno. Non c’è mai stata un’Apparsa. Mai una donna venuta a rivelare il Nuovo Mondo a promettere l’Età dell’Oro. Da quando sono stati inventati gli Dei, le Dee, le Ninfee, le Valchirie sono sempre al servizio del Signore degli Dei, il Grande Maschio.

S.F.: Il potere è maschio in una civiltà dominata dai maschi, ma se l’Umanità avesse camminato sulla scia dell’energia femminile, questo avrebbe fatto differenza nella nostra evoluzione?

F.S.S.: Moltissima differenza. Il potere non è donna. La donna è madre. Nella nebulosità dei nostri ricordi ancestrali si è persa l’idea delle Dee che si auto-generavano senza il ricorso dell’inseminazione maschile come la Madre Terra, metafora del suolo che risorge continuamente da se stesso. Nell’età neolitica la donna venne “domesticata”, ridotta alla condizione di inferiorità e sudditanza. Il Neolitico è stata una tragedia per l’umanità, l’invenzione della stanzialità, nel tempo ha cambiato tutto: il modo di mangiare, la concezione dello spazio. Abbiamo cessato di divertirci. Andare a caccia è divertente, il selvaggio si diverte. Zappare non è divertente come non è divertente fare l’impiegato. Abbiamo cessato di divertirci ed abbiamo inventato la guerra. La parola ha cessato di essere spontanea, non è la parola che inventa il mondo ma sono gli oggetti che iniziano ad imporre le parole.

S.F.: Il suo libro percorre la storia dei Figli del Cielo, dei Mitema. Quali elementi uniscono queste figure al Cristo?

F.S.S.: Come abbiamo già detto la maschilità. Il fatto che devono affrontare dei pericoli, ad esempio, il Dio egizio Amon Ra – il Sole – deve affrontare il pericolo della notte, come il Cristo deve affrontare il buio, il Diavolo. Il fatto che sono Apparsi, il Natale è Apparso. Non è sempre necessaria una madre vergine, ma una nascita straordinaria, Mitra nasce da una roccia. Poi, l’Apparso trionfa nell’aldiquà o nell’aldilà, quello che conta è il trionfo attuale o futuro, dopo aver “rinominato” il mondo non più con la parola spontanea, ma come conseguenza dell’essersi impadronito del mondo.

S.F.: Quindi questi Dei nel momento in cui privano della parola spontanea diventano dei tiranni ed esercitano il loro potere dandoci le parole per comprendere il mondo?

F.S.S.: Il potere consiste nel darci il pensiero che è parola.

S.F.: Tutti i profeti raccontano del ritorno dell’Età dell’Oro anche se ognuno chiama questo tempo che ci attende con le proprie parole. Secondo Lei cosa rappresenta questa visione?

F.S.S.: Nostalgia e speranza. Speranza che ritorni il tempo felice. Il tempo in cui non si consumava la propria vita lavorando, perché cacciare o raccogliere delle radici nei boschi non è un lavoro. La civiltà per come l’abbiamo costruita ora è un disastro. Abbiamo distrutto la natura, abbiamo ucciso noi stessi. Lei crede che si possa tornare indietro? E come? Tornando alla caccia?

S.F.: Perché Lei non crede che l’uomo possa avere tale nostalgia dei tempi felici da arrivare a distruggere quello che ha costruito fino ad ora per tornare indietro?

F.S.S.: Si, è possibile ma come? E’ più probabile che ci penserà la Terra stessa a ripulire l’uomo. L’Apocalisse è la fine del mondo per ricominciare. L’Età dell’Oro è Apocalittica. Ci sarà un’epoca di felicità futura perché la nostalgia e la speranza soo tutt’uno. Tutti gli Apparsi, tutti i Figli del Cielo parlano di questo momento, tutti.

S.F.: Quindi, figure simili a Cristo esistono almeno da 5000 anni. Presumo che Lei si sia documentato utilizzando testi e informazioni disponibili a chiunque…

F.S.S.: Il fatto è che abbiamo troppa informazione ed avere troppa informazione non serve a nulla. Nel Neolitico avviene la rivoluzione razionale, la ratio, il cognito prende il posto del mitema e sostituisce la poesis, l’invenzione, la poesia che è immediatezza e spontaneità, è ciò che sopravvive ancora nei bambini.

S.F.: Quindi le informazioni le abbiamo, ma a causa della nostra razionalità non riusciamo ad utilizzarle?

F.S.S.: No, non riusciamo. Tutte le informazioni da cui siamo invasi nella nostra società sono composte da due parti: la prima è costituita da dogmi. Dogma è la fede e l’affermazione fideistica non ha nulla a che fare con la razionalità. La seconda parte dell’informazione è composta dalla giustificazione, la riprova. Il Vaticano, ad esempio, informa utilizzando la razionalità dell’informazione religiosa. Ratzinger non dice di continuo che il Cristianesimo è razionale? I preti non fanno altro che dare dimostrazione di Dio e delle sue manifestazioni hanno bisogno della riprova. Stiamo attraversando il grande capitolo storico della riprova, ma c’è una differenza tra religione e scienza: la scienza parte da ipotesi che debbono essere provate,la stessa cosa fa la religione, ma al posto delle ipotesi la religione mette delle certezze aprioristiche. Infatti, mentre la ricerca scientifica tenta di comprovare o smentire le ipotesi, nella religione ci sono certezze, dei dogmi che non possono essere smentiti perché smentire i dogmi significa essere degli eretici.

S.F.: La storia dell’Uomo è comunque piena di eretici, di uomini che hanno tentato con tutte le loro forze di smentire questi dogmi. Molti di loro, come Giordano Bruno, ad esempio, sono stati disposti a pagare con la vita. Secondo Lei, in questo momento un Giordano Bruno che tipo di opposizione incontrerebbe?

F.S.S.: Incontrerebbe un Padre Rosa che gli darebbe pubblicamente del bugiardo. Ma la chiesa è in contraddizione con se stessa, ad esempio, dichiara Cristo una realtà storica quindi non nega l’incarnazione ma dell’incarnazione nega la sessualità.

S.F.: Infatti, il suo libro mostra le immagini di antichi dipinti in cui la sessualità di Cristo non veniva negata, ma mostrata.

F.S.S.: I dipinti di cui parla sono esistiti fino al Concilio di Trento. Il Concilio di Trento è da considerarsi l’antirinascimento. La copertina del libro, ad esempio, mostra la Sacra Famiglia di Hans Baldung Grien, datata 1511. L’immagine che ha suscitato, a più riprese, scandalo mostra il Bambino Gesù sottoposto a manipolazioni genitali. A toccarlo è la nonna, sant’Anna, mentre il bambino tende una mano al mento della madre, Maria, e l’altra scopre l’orecchio dal quale è entrato il Verbo. Da cattolici e protestanti si è cercato in vari modi di spiegare, o meglio esorcizzare, l’atto erroneamente considerato un gesto di libertà senza precedenti nell’arte cristiana, ma le erezioni di Gesù sono illustrate da una folla di dipinti rinascimentali, in più di un dipinto l’erezione è talmente palese da aver indotto più volte i censori a mascherarla con pennellate o drappeggi, quando non si è arrivati a distruggere i dipinti “incriminati”. La virilità di Gesù è una componente fondamentalissima nella concezione cristiana. Negare questa evidenza, negare la sessualità del Cristo, equivale a negare l’Ensarcosi, l’incarnazione del Figlio del Cielo, e dunque a negare il dogma stesso del Dio-uomo, questo equivale dunque a pronunciare una bestemmia.

S.F.: Visto che l’esistenza stessa di questi dipinti testimonia il fatto che la Chiesa non ha da sempre negato la sessualità di Cristo, come siamo arrivati alla negazione?

F.S.S.: Nel Cristianesimo possiamo distinguere tre fasi: nella prima fase, la fase Agostiniana, Dio è Padre, severo ed unilaterale. Dio concede la grazia ai suoi figli ma chi non è nelle sue grazie va all’inferno. La seconda è la fase del Rinascimento, in questa fase Dio Padre viene sostituito dal figlio che ha ha doti di spontaneità ed umanità, ed è davvero di carne e sangue. Il Concilio di Trento apre la terza fase del Cristianesimo, fase in cui si torna alla figura del Padre severo ed indiscutibile. Naturalmente un residuo del Dio che si incarna nel Figlio, della fase rinascimentale, ha continuato a sopravvivere resistendo fino a Giovanni XXIII ma adesso si sta tornando a Pio IX, al Sillabo. Perché la concezione dell’uomo che può e deve scegliere è impossibile da conciliare per la Chiesa, quindi si torna al Sillabo: così si pensa, così si parla, così si scrive.

S.F.: Come viene giustificato questo ritorno al passato della chiesa cattolica?

F.S.S.: C’è una grande giustificazione a cui partecipano anche tutti i partiti politici: “in nome della democrazia io devo scegliere per tutti”. La poesis è pericolosa. Il poeta è pericoloso perché non rispetta i dettami del potere, quindi, tutti devono essere ridotti al comune denominatore: il Sillabo ed i suoi derivati. I giornali sono il Sillabo, la produttività è il Sillabo. Il poeta è la negazione del Sillabo.

S.F.: Lei non crede che chiunque legga, ad esempio, la sua intervista possa essere improvvisamente colto da una scintilla che lo renda poeta?

F.S.S.: Spero-Dispero.

Re: Tiresia - maschile e femminile

02/01/2016, 15:42

Se la Natura è Madre, l'umanità si è macchiata del crimine più indicibile... ha ucciso e sta uccidendo la sua stessa madre...

Lo stupro, l’abuso, la violenza perpetrata ogni giorno sulla Crosta di Madre Terra, per mano dell’uomo, è l’apice manifesto di una società che alberga altrove, una società senza dimora, una società che ha abbandonato la sua storia.

Come Vandana Shiva anche io ho più volte sostenuto che lo stupro della Terra e lo stupro delle donna sono intimamente connessi.

L’idea di una crescita illimitata in un mondo limitato può mantenersi solo attraverso il furto delle risorse del debole da parte del potente. E il furto di risorse, essenziale per la crescita, crea una cultura dello stupro: lo stupro della terra, delle economie locali autosostenibili, lo stupro delle donne.

Dobbiamo cambiare il paradigma dominante: porre fine alla violenza contro le donne significa anche superare l’economia violenta a favore di economie pacifiche e non violente, capaci di rispettare le donne e il Pianeta.

http://www.solaris.it/indexprima.asp?Articolo=1961

Re: Tiresia - maschile e femminile

05/01/2016, 00:19

Noi abbiamo dimenticato di essere un essenza che non è ne maschile, ne femminile, che è entrambe e nessuna dei due, che è tutto e uno, abbiamo dimenticato la natura spirituale della realtà, come un tutto vivo e intelligente e consapevole e in continua evoluzione, una natura spirituale che dal punto di vista di una nuova scienza dell'amore infinito e del pensiero infinito e illimitato,
è potenziale di infinita evoluzione in bellezza infinita, creatività infinita, risorse infinite, mondi infiniti, abbondanze infinite, gioie infinite e possibilita di espandere e creare la vita oltre a quello che conosciamo............. Gia sono un sognatore creatore di sogni, e sentire i sogni e le possibilità infinite è divenuto sentimento naturale in me.........

Siamo infinite essenze che si vestono di femminile o di mascihile e le siamo entrambi in essenza e corpo spirituale oltre l'immagine, e dovremmo appunto bilanciare in noi stessi entrambe le energie, cosi come dovremmo
bilanciarle sul pianeta Terra.
Questa troppa energia maschile oscura nel mondo, in effetti è devastante ed è triste vedere come ci siano donne, energie femminile che per riscattare se stesse da una sopressione storica, diventano quella tipica energia maschile oscura............ Ma forse tutto questo, almeno in alcuni, è la "barbarie prima dell'illuminazione", quanto meno voglio augurarmi che sia cosi.

L'energia sessuale può essere canalizzata verso l'alto, può aprire le porte, se impariamo a viverla accendendo quell'ALTRA PARTE DI NOI STESSI CHE E' IN NOI, CHE E' L'ENERGIA FEMMINILE PER IL MASCHILE E L'ENERGIA MASCHILE PER IL FEMMINILE, E SE UNIAMO QUESTE ENERGIE PER L'ARMONIA, LA COOPERAZIONE, LA CREAZIONE, L'EVOLUZIONE DI COSCIENZA..........

Penso che la figura di gesu cristo sia stata alterata da religioni, figure di potere, etc., sappiamo poco di quest'uomo; io penso sia stato uno che HA PORTATO A COMPIMENTO DIO IN SE, CHE HA REALIZZATO IL CRISTO: stato di coscienza in cui si vive pienamente Dio in un corpo di carne, trascendendo energia maschile e femminile e vivendo una sorta di energia femminile-maschile o maschile-femminile che sia unita dentro di se e che ci porta a essere un energia che è UNO-TUTTO.........

Sto imparando a sperimentare sempre piu tutto cio e questa trasfigurazione energetica che sto vivendo è in sintonia con quanto dico, lo attivata e sto vivendo una sorta di viaggio verso l'ignoto........... E noi tutti esseri umani abbiamo bisogno di un viaggio verso l'ignoto che sia amore illimitato e pensiero illimitato, vita illimitata universale, perchè cio che è limite e cio che è separazione dall'amore oppure morte, lo viviamo e riviviamo da tempi immemorabili..............
E' ovvio che per illimitatezza non intendo la follia attuale di continuo sfruttamento delle risorse del pianeta e inquinamento dello stesso; questa nostra follia è piu una follia per noi stessi, perchè la natura ha i mezzi per rigenerare se stessa anche con estrema violenza se è necessario per continuare a vivere e garantire uno spazio-tempo vitale per le generazioni future..........

Illimitatezza è illimitata capacità di creare, ed è nell'unità con tutto cio che esiste, che possiamo divenire questo; e questo percorso verso l'unità con tutto cio che esiste, parte con l'unita maschile-femminile, femminile-maschile da realizzare in sè nell'esperienza.............. E naturalmente un nuovo approccio all'energia sessuale da usare con saggezza e in senso evolutivo,
come a volte o tentato di raccontare su diversi forum, portando la mia esperienza (e magari se qualcuno inizia fa molto meglio di me e ne sono felice), ha sicuramente a che fare con la realizzazione di questa unità........

BUON ANNO DI GIOIA INFINITA A TUTTI

Re: Tiresia - maschile e femminile

05/01/2016, 08:47

Pierluigi Scabini ha scritto:Noi abbiamo dimenticato di essere un essenza che non è ne maschile, ne femminile, che è entrambe e nessuna dei due, che è tutto e uno, abbiamo dimenticato la natura spirituale della realtà, come un tutto vivo e intelligente e consapevole e in continua evoluzione, una natura spirituale che dal punto di vista di una nuova scienza dell'amore infinito e del pensiero infinito e illimitato,

è potenziale di infinita evoluzione in bellezza infinita, creatività infinita, risorse infinite, mondi infiniti, abbondanze infinite, gioie infinite e possibilita di espandere e creare la vita oltre a quello che conosciamo............. Gia sono un sognatore creatore di sogni, e sentire i sogni e le possibilità infinite è divenuto sentimento naturale in me.........

Siamo infinite essenze che si vestono di femminile o di mascihile e le siamo entrambi in essenza e corpo spirituale oltre l'immagine, e dovremmo appunto bilanciare in noi stessi entrambe le energie, cosi come dovremmo
bilanciarle sul pianeta Terra.

Questa troppa energia maschile oscura nel mondo, in effetti è devastante ed è triste vedere come ci siano donne, energie femminile che per riscattare se stesse da una sopressione storica, diventano quella tipica energia maschile oscura............ Ma forse tutto questo, almeno in alcuni, è la "barbarie prima dell'illuminazione", quanto meno voglio augurarmi che sia cosi.

L'energia sessuale può essere canalizzata verso l'alto, può aprire le porte, se impariamo a viverla accendendo quell'ALTRA PARTE DI NOI STESSI CHE E' IN NOI, CHE E' L'ENERGIA FEMMINILE PER IL MASCHILE E L'ENERGIA MASCHILE PER IL FEMMINILE, E SE UNIAMO QUESTE ENERGIE PER L'ARMONIA, LA COOPERAZIONE, LA CREAZIONE, L'EVOLUZIONE DI COSCIENZA..........

Penso che la figura di gesu cristo sia stata alterata da religioni, figure di potere, etc., sappiamo poco di quest'uomo; io penso sia stato uno che HA PORTATO A COMPIMENTO DIO IN SE, CHE HA REALIZZATO IL CRISTO: stato di coscienza in cui si vive pienamente Dio in un corpo di carne, trascendendo energia maschile e femminile e vivendo una sorta di energia femminile-maschile o maschile-femminile che sia unita dentro di se e che ci porta a essere un energia che è UNO-TUTTO.........

Sto imparando a sperimentare sempre piu tutto cio e questa trasfigurazione energetica che sto vivendo è in sintonia con quanto dico, lo attivata e sto vivendo una sorta di viaggio verso l'ignoto........... E noi tutti esseri umani abbiamo bisogno di un viaggio verso l'ignoto che sia amore illimitato e pensiero illimitato, vita illimitata universale, perchè cio che è limite e cio che è separazione dall'amore oppure morte, lo viviamo e riviviamo da tempi immemorabili..............
E' ovvio che per illimitatezza non intendo la follia attuale di continuo sfruttamento delle risorse del pianeta e inquinamento dello stesso; questa nostra follia è piu una follia per noi stessi, perchè la natura ha i mezzi per rigenerare se stessa anche con estrema violenza se è necessario per continuare a vivere e garantire uno spazio-tempo vitale per le generazioni future..........

Illimitatezza è illimitata capacità di creare, ed è nell'unità con tutto cio che esiste, che possiamo divenire questo; e questo percorso verso l'unità con tutto cio che esiste, parte con l'unita maschile-femminile, femminile-maschile da realizzare in sè nell'esperienza.............. E naturalmente un nuovo approccio all'energia sessuale da usare con saggezza e in senso evolutivo,
come a volte o tentato di raccontare su diversi forum, portando la mia esperienza (e magari se qualcuno inizia fa molto meglio di me e ne sono felice), ha sicuramente a che fare con la realizzazione di questa unità........

BUON ANNO DI GIOIA INFINITA A TUTTI


Intervento che da solo vale tutto il thread...

[:264]

Re: Tiresia - maschile e femminile

06/01/2016, 17:13

Grazie Atlanticus81 per questa stima.
Io mi auguro che tu come tutti possiate realizzare il vostro meravigliso destino percorrendo strade nuove oltre
il convenzionale o il comunemente accettato, etc.; questa Terra, questa vita su questo meraviglioso pianeta, ha
bisogno di persone che inizino a camminare con le loro gambe su strade nuove e che portino il nuovo entro
questo spazio-tempo; e con la parola "nuovo" intendo un NUOVO che non vediamo da millenni in termini di coscienza,
consapevolezza, esperienza.................
E non sto parlando certo del "nuovo" dei film di fantascienza o di quello che annunciano le varie apocalissi,
quello purtroppo è la storia che si ripete in forme "nuove" ma sempre con le stesse qualità di
coscienza e consapevolezza che viviamo
da millenni e millenni e millenni.................

Serve il Nuovo, nuova coscienza, nuova consapevolezza in nuovo pensiero, sentimento ed esperienza,
cosi come non è in questa civiltà da tempo immemorabile..............

E partire da quello che siamo, le energie sessuali, le energie emozionali in genere, etc., cercando di tramutarle in energie
di unità, prima unità maschile-femminile, femminile-maschile e poi unità del tutto, mi sembra un buon modo
per trasmutare noi stessi e aiutare a trasformare l'umanità e il pianeta in nuova umanità e nuova Terra nell'armonia
Universale.......

Re: Tiresia - maschile e femminile

06/01/2016, 17:34

Pierluigi Scabini ha scritto:Grazie Atlanticus81 per questa stima.
Io mi auguro che tu come tutti possiate realizzare il vostro meravigliso destino percorrendo strade nuove oltre
il convenzionale o il comunemente accettato, etc.; questa Terra, questa vita su questo meraviglioso pianeta, ha
bisogno di persone che inizino a camminare con le loro gambe su strade nuove e che portino il nuovo entro
questo spazio-tempo; e con la parola "nuovo" intendo un NUOVO che non vediamo da millenni in termini di coscienza,
consapevolezza, esperienza.................
E non sto parlando certo del "nuovo" dei film di fantascienza o di quello che annunciano le varie apocalissi,
quello purtroppo è la storia che si ripete in forme "nuove" ma sempre con le stesse qualità di
coscienza e consapevolezza che viviamo
da millenni e millenni e millenni.................

Serve il Nuovo, nuova coscienza, nuova consapevolezza in nuovo pensiero, sentimento ed esperienza,
cosi come non è in questa civiltà da tempo immemorabile..............

E partire da quello che siamo, le energie sessuali, le energie emozionali in genere, etc., cercando di tramutarle in energie
di unità, prima unità maschile-femminile, femminile-maschile e poi unità del tutto, mi sembra un buon modo
per trasmutare noi stessi e aiutare a trasformare l'umanità e il pianeta in nuova umanità e nuova Terra nell'armonia
Universale.......


Precisamente lo spirito che mi guida in quello che sto cercando di fare... ovvero CONOSCERE attrverso STUDI e CONFRONTI con altri ricercatori e DIVULGARE attraverso la CONDIVISIONE questo concetto di "NUOVO" così ben descritto nel tuo intervento sperando, nel mio piccolo, di contribuire a migliorare il mondo, e anche me stesso.

D'altronde cosa dice l'epitaffio posto sopra l'Oracolo di Delfi?

[;)]

Re: Tiresia - maschile e femminile

06/01/2016, 20:29

mah secondo me la realtà non è che siamo tutti uno ma che ognuno di noi è uno.

Re: Tiresia - maschile e femminile

28/01/2016, 15:03

Ho scelto di inserire qui questo simpatico video di Don Donato [:D]
Guarda su youtube.com

[:D]

Re: Tiresia - maschile e femminile

05/02/2016, 10:02

Penso possa essere in linea con quanto affrontato nel thread

“SPOSATI E SII SOTTOMESSA”

Oggi veniamo a sapere, dalle colonne dei principali quotidiani, che palpeggiare sul luogo di lavoro le parti intime di colleghe non consenzienti, non costituisce reato.

A stabilirlo è stata la sentenza del Tribunale di Palermo, che ha assolto il 65enne Domenico Lipari, impiegato all'Agenzia dell'Entrate, denunciato da due colleghe per, appunto, palpeggiamenti e molestie. Assolto non per non aver commesso il fatto (Lipari ha sempre confermato di aver palpeggiato le due donne), ma proprio perché “il fatto non costituisce reato”. Motivazione della sentenza: “il gesto è da ritenersi come inopportuno e immaturo atteggiamento di scherzo”.

No, non ho fatto alcun errore di battitura, è andata proprio così: il Tribunale ha ritenuto un 65enne “immaturo”.

Contemporaneamente, a Latina, una donna di 42anni è stata denunciata dal marito e rinviata a giudizio per “maltrattamenti in famiglia”. Nello specifico, i maltrattamenti consisterebbero nel fatto che la donna “non effettuava con regolarità le pulizie di casa” e “non preparava la cena al marito”. Il processo, in questo caso, deve ancora iniziare, ma dal rinvio a giudizio veniamo a sapere che una donna può finire in tribunale – e rischiare una condanna da due a sei anni – se non prepara manicaretti al consorte e non gli fa trovare ogni giorno la casa linda e splendente.

Per entrambi i casi, sui social, pioggia di truci commenti di maschi entusiasti.

Per la storia di Palermo, cito in ordine sparso: “e che vuoi che sia una pacca sul culo”; “poi ste troie vengono a lavorare vestite in un modo che le palpate te le tirano via dalle mani”; “tutta sta storia per una tastata di tette”; “la sentenza è giusta: ste donne hanno rotto il cavolo”. E via dicendo.

Per quella di Latina, sempre in ordine sparso: “io avrei fatto di peggio, l'avrei ammazzata”; “era ora”; “si merita quindici anni, sta stronza”. Cito anche due commenti di donne: “del resto è venuta meno al suo compito”; “il marito ha soltanto voluto riconoscere un suo diritto sacrosanto”.

Intanto, ci ricorda un bellissimo articolo di Michela Murgia apparso oggi su “Repubblica”, dall'inizio del 2016 contiamo una vittima ogni tre giorni per femminicidio. Tra le tante, la donna morta a Catania strangolata dal marito davanti al figlio di quattro anni, la ragazza incinta di nove mesi e ridotta in fin di vita dal compagno che le ha dato fuoco, la donna che proprio ieri è stata decapitata dal marito. Su di loro, il silenzio.

Per non contare le innumerevoli vittime di stupro, sulle quali no, non regna il silenzio. Regna al contrario il dubbio. Il dubbio strisciante, nell'opinione pubblica, che sia colpa loro, delle vittime: troppo discinte, troppo provocanti. Troppo donne.

Nel primo pomeriggio di sabato scorso, al Circo Massimo, durante il Family Day, al momento clou della manifestazione, è salita sul palco la giornalista, scrittrice e blogger Costanza Miriano, autrice del best-seller “Sposati e sii sottomessa”. Un libro che esorta le donne di tutto il mondo a riprendere il proprio ruolo naturale, che è quello, appunto, di totale sottomissione all'uomo: “Rassegnati, ha ragione lui – scrive l'autrice – obbediscigli, sposalo, fate un figlio, trasferisciti nella sua città, perdonalo, fate un altro figlio”.

Il libro ha venduto 150mila copie. Vale a dire lo stesso numero di copie che otteniamo sommando cinque (cinque!) recenti pubblicazioni che denunciano la violenza sulle donne, si interrogano sul ruolo delle donne e, soprattutto, denunciano lo strisciante e incredibile maschilismo che ancora permea la nostra società: “Ferita a morte” di Serena Dandini, l'antologia “Questo non è amore” edita da Marsilio, “Regina Nera” di Matteo Strukul, “Sebben che siamo donne” edita da Derive&Approdi e “Mia per sempre” di Cinzia Tani.

Dal palco del Family Day, la Miriano ha gridato: “Riprendiamoci questo ruolo che stiamo dimenticando per emanciparci, torniamo a essere vere donne capaci di accoglienza, e se lo faremo i nostri uomini torneranno a essere capaci di grandezza”.
L'hanno applaudita, entusiasti, due milioni di persone. Un numero imprecisato l'ha applaudita da casa. Nessuno, a quanto risulta, si è scandalizzato.

Chissà perché l'opinione pubblica insorge contro la “segregazione” e la “sottomissione” della donna solo quando si parla di Islam.

Forse sarebbe il caso, noi uomini per primi ma anche molte, moltissime (troppe) donne, ogni volta che denunciamo il velo, le lapidazioni, l'orrenda, spietata e inaccettabile condizione in cui l'intero universo femminile viene tenuto in tantissime aree del mondo, ci ricordassimo di guardare anche tra le pieghe del nostro amato “mondo libero”.

Un mondo che, spesso e volentieri, si rivela paritario solo formalmente. Ma che nella pratica resta ferocemente e spietatamente machista e maschilista.

E sarebbe il caso di cambiarlo davvero, questo nostro amato “mondo libero”.
Cambiarlo una volta per tutte.

Sono stanco di vergognarmi per essere un uomo.

Riccardo Lestini


Mi permetto di riportare le parole di una mia carissima amica con la quale sto collaborando su alcuni progetti a commento di quanto sopra e che ritengo conciliarsi con l'argomento del thread.

Devo fare una importante premessa: io credo nella totale parità fra esseri umani, ovvero - non mi interessa essere uomo o donna, ateo o religioso, bianco o nero, vecchio o giovane, operaio o professore, ricco o povero, etero, bisex, omosessuale è così via: - non mi interessa: TUTTI nascono con gli stessi diritti e con i doveri relativi a ciò che sceglieranno per se stessi. TUTTI.

Non c'è differenza: il genio si trova fra gli Africani come fra gli Americani e parimenti il ******** salta fuori dall'Islamico come dal Buddista. TUTTI ABBIAMO IL DIRITTO NATURALE DI REALIZZARE LA NOSTRA VERA VOLONTÀ.

Questo è un principio illuminista a cui non verrò mai meno.

Devo inoltre premettere che credo fortemente che la realizzazione di moltissime persone transiti dalla libertà di potersi realizzare anche al di fuori di un classico matrimonio con figli. Dico ANCHE poiché vi sono molti esseri umani che trovano la propria inalienabile Gioia al di fuori di questo parametro: che siano o meno la maggioranza non mi interessa - poiché SONO vanno rispettati: TUTTI HANNO I MEDESIMI DIRITTI.

Ciò detto, è fondamentale fare chiarezza su un aspetto fondamentale della questione della donna che raramente viene messo in luce: parlo del fatto che l'idea di donna-madre-moglie-casalinga deve essere RIGOROSAMENTE scisso dall'idea della sottomissione della donna.

In che senso? Nel senso che non in tutte le società la "divisione dei ruoli" è stata sinonimo di sottomissione di uno dei due generi, poiché non sempre è stata divisione di "ruoli" ma divisione di "compiti", che è diverso...

Il discorso è complesso e delicato: cercherò di spiegarmi meglio.

La "divisione dei ruoli" nasce come "divisione dei compiti": poiché è più facile per me, maschio, uccidere un nemico nerboruto o correre dietro a un cinghiale, scelgo di occuparmi PREVALENTEMENTE di questo; poiché è più facile per me, donna, organizzare le attività del villaggio e occuparmi della raccolta e della semina, scelgo di occuparmi PREVALENTEMENTE di questo. Così ceneremo con cinghiale, pane e frutta e mentre una parte del villaggio difende fisicamente i confini, l'altra parte lo organizza e lo educa a partire dalla figliolanza.

Questa, appena descritta, è una logica, pacifica e sensata "divisione di compiti", all'interno della quale non vi è una sopraffazione o una sottomissione. E soprattutto non vi è una idea aprioristica di divisione a prescindere.

Vi sono alcune tribù indie nelle quali TUTTE le donne - proprio perché si occupano prevalentemente della prole e della casa - vengono inserite nel Concilio degli Anziani a deliberare sulle decisioni del villaggio insieme ad alcuni saggi maschi.

Perché, allora, una divisione di compiti è diventata una divisione di RUOLI con carattere di sottomissione/prevaricazione?

Perchè, purtroppo, il naturale e progressivo corso della storia e dell'economia ha determinato uno SVILUPPO del tradizionale compito del maschio in senso di "detenzione dei mezzi di produzione" (in sostanza, se prima ero quello che portava a casa il cinghiale, adesso sono quello che porta a casa il Dio Denaro = sono più importante di te); mentre il compito della donna si è progressivamente svuotato, incancrenito e, soprattutto, si è allontanato dal suo originario valore effettivo è quantificabile (in sostanza, se prima ero quella che si occupava dell'agricoltura, dell'educazione e dell'organizzazione della comunità, adesso sono quella che sta a casa ad aspettare che il Signore torni con il mio unico mezzo di sopravvivenza, cibo e soldi. Ergo, io sono una schiava).

Cosi, evolvendosi la civiltà patriarcale in senso storico, e scomparsa l'economia di villaggio, l'uomo - che era FUORI casa - ha diversificato i suoi compiti impadronendosi delle redini economiche, religiose e politiche della società; il suo compito si è così reso più complesso e obiettivamente importante; la donna - che era DENTRO casa - ha invece impoverito sempre di più il suo ruolo, cedendo al maschio sempre più terreno e circoscrivendosi cosi al l'occupazione e al servizio di famiglia e figli; il compito femminile ha così perso il senso originario ma anche il valore originario, e si è trasformato in un compito di fatto servile ed elementare. Di poco pregio, assimilabile a quello della servitù e per il quale non occorre alcuna dote.

In questo lento ma inesorabile cambiamento, anche il significato originale della divisione dei compiti é naturalmente andato perduto ed è stato rimpiazzato dall'idea di una divisione aprioristica di ruoli tali per cui la donna - essendo incapace di fare altro - può SOLO figliare e servire, mentre il maschio - più forte, intelligente - manda avanti il mondo.

Se, infatti, l'uomo non avesse evoluto una struttura sociale di tipo patriarcale, con il conseguente svilimento del compito femminile, al venir meno delle condizioni iniziali di divisione dei compiti sarebbe venuta meno la stessa divisione dei compiti: in parole povere, nel momento in cui il cinghiale non lo devo ammazzare ma lo trovo al mercato, non ha più senso che sia il maschio a portarlo a casa; nel momento in cui l'economia o la spartizione territoriale sono decise in sede di consiglio e non più a mazzate in testa, non ha più senso che sia il maschio a farsi avanti mentre la donna difende la prole e il nido: maschio, femmina, prole e anziani si riuniscono a discutere alla pari.

Questa divisione di compiti è però sfociata, come illustrato, in divisioni di ruoli e, quindi, la minorità fisica della donna è stata subdolamente equiparata a minorità mentale e animica, affinché l'uomo potesse - al venir meno di determinate condizioni - CONTINUARE a detenere INNATURALMENTE il controllo sulla sfera comunitaria ed economica della vita.

Per questo, spiacente per il Family-Day, da un punto di vista strettamente antropologico (nonché biologico) È PROPRIO LA FAMIGLIA CLASSICA della società patriarcale ad essere contro-natura!

E non il contrario.

C.Z.


Dai commenti successivi ben si evince come la struttura patriarcale si sia ben consolidata anche, e forse soprattutto, attraverso la forma-pensiero dominante definita da religioni e filosofia (ahimè). Non è un caso se ritengo oggi il Vaticano l'istituzione tutelare del "patriarcato" in Occidente... Non esisterebbe infatti sistema economico né socio-politico se lo stesso non si fondasse su una base culturale, filosofica e anche, passatemi il termine, "spirituale" in grado di influenzare il pensiero comune determinando l'idea di ineluttabilità e di assolutismo dell'attuale status quo.

E' altresì vero però che il misogino Aristotele è diventato fondamentale nel pensiero occidentale per l'esaltazione che la Chiesa delle origini fece del suo pensiero. Nell'antica grecia abbiamo esempi di donne pensatrici molto importanti Aspasia di Mileto della scuola, Diotima, sacerdotessa di Mantinea ricordata da Platone nel "Simposio" in cui Socrate dice di aver appreso da lei la teoria dell’amore. Ipparchia, paragonata addirittura a Platone... forse vale la pena ricordare una frase di Kant:

"Tutto ciò che è stato scritto dagli uomini sulle donne deve essere ritenuto sospetto dal momento che essi sono ad un tempo giudici e parti in causa"
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