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MessaggioInviato: 24/10/2009, 22:48 
Io dico che se non si provvede seriamente a fare in fretta a bonificare il mare attorno all'Italia e anche estentendolo la bonifica a tutto il Mediterraneo,rischiamo una catastrofe Ecologica-Umanitaria di livello epocale.
Questo deve essere messo nell'agenda del Governo come UN PROBLEMA AD ALTISSIMA PRIORITA'


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MessaggioInviato: 24/10/2009, 23:41 
Cita:
bleffort ha scritto:

Io dico che se non si provvede seriamente a fare in fretta a bonificare il mare attorno all'Italia e anche estentendolo la bonifica a tutto il Mediterraneo,rischiamo una catastrofe Ecologica-Umanitaria di livello epocale.
Questo deve essere messo nell'agenda del Governo come UN PROBLEMA AD ALTISSIMA PRIORITA'


E come bonifichi? Non esiste nessun rimedio efficace contro i rifiuti radioattivi. Nella catastrofe ci siamo già dentro da un pezzo...e l'incremento esponenziale di malattie degenerative e alterazioni genetiche è la dimostrazione.
La cosa è gravissima...e pochi se ne rendono conto.



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Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli Arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh! Uomo conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei (Oracolo di Delfi)
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MessaggioInviato: 25/10/2009, 01:27 
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dark side ha scritto:

poverini loro si offendono, noi che ci portiamo i nostri bambini a fare il bagno invece siamo dei veri rompiballe... e questi inquirenti faziosi comunisti che fanno le indagini e mangiano i bambini bisogna toglierli di mezzo.
sicuramente davanti a villa certosa e dove calano le ancore dei loro megapanfili pieni di zoccole le navi dei veleni non ci sono, e questo che loro chiamano qualunquismo e' la triste realta' !
pensare che quella gente sono ... anzi dovrebbero essere i nostri dipendenti.... mi sa che qui' siamo noi datori di lavoro che non abbiamo capito un casso.



Altra cosa, ci voleva un pentito per dare una svegliata agli inquirenti ?

Come mai parla proprio ora ? E' un caso, o un atto prestabilito ?


Scorie radioattive.

Faccio notare che l'immondo tappo che abbiamo al governo parla

di un nuovo nucleare.

Di un nucleare pulito.

Il bagonghi forse non vuole che si sappia che se nel paniere spesa per kilowat entra anche il costo di smaltimento, quella nucleare diventa in assoluto l' energia più costosa.

Ma la soluzione è buttare le scorie nel mare, così si abbattono le spese.

Io affonderei un fustino di cemento con qualcuno legato sopra.


zio ot


Ultima modifica di barionu il 25/10/2009, 01:29, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 25/10/2009, 12:02 
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Sognatore ha scritto:

Cita:
bleffort ha scritto:

Io dico che se non si provvede seriamente a fare in fretta a bonificare il mare attorno all'Italia e anche estentendolo la bonifica a tutto il Mediterraneo,rischiamo una catastrofe Ecologica-Umanitaria di livello epocale.
Questo deve essere messo nell'agenda del Governo come UN PROBLEMA AD ALTISSIMA PRIORITA'


E come bonifichi? Non esiste nessun rimedio efficace contro i rifiuti radioattivi. Nella catastrofe ci siamo già dentro da un pezzo...e l'incremento esponenziale di malattie degenerative e alterazioni genetiche è la dimostrazione.
La cosa è gravissima...e pochi se ne rendono conto.

Purtroppo il danno che è stato fatto rimane,però ora l'urgenza è che si deve togliere questa monnezza pericolosa dal nostro mare al più presto possibile,per non avvelenare anche quelli che verranno dopo di noi,( i nostri figli e i nostri nipoti).
Inoltre per l'Italia le risorse Vacanza-Mare e la Pesca sono stati e sono,una voce molto importante per la nostra Economia,se crollano anche queste...[B)]


Ultima modifica di bleffort il 25/10/2009, 12:04, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 25/10/2009, 12:12 
Cita:
bleffort ha scritto:
.....però ora l'urgenza è che si deve togliere questa monnezza pericolosa dal nostro mare al più presto possibile,per non avvelenare anche quelli che verranno dopo di noi,(i nostri figli e i nostri nipoti).


Lo spero e lo desidero quanto te. Purtroppo l'avvelenamento c'è già e anche molto diffuso...come detto in precedenze. Cosa peggiore...nessuno si prenderà la briga di andare a toccare certi rifiuti.
Diciamo che è una situazione decisamente problematica...al momento attuale impossibile da risolvere perché manca la volontà di agire dall'alto (ci sono dentro fino al collo!! [xx(]).
Speriamo che piano piano le cose possano cambiare., anche sotto la sollecitazione e la presa di coscienza che sta avvenendo gradualmente nella gente, stanca di ammalarsi e di morire per colpe che non ha.
Sono certo che se ci sarà una sincera volontà di agire per intervenire, troveremo anche i modi più adeguati per farlo.



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MessaggioInviato: 25/10/2009, 13:01 
IL CAPITANO NATALE DE GRAZIA



Chi era Natale De Grazia?
Natale De Grazia, Capitano di fregata della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria è morto in circostanze a dir poco sospette il 13 dicembre del 1995.

Nato in quella stessa città, quando morì aveva appena trentanove anni, in perfetta salute, ed era la punta di diamante del pool investigativo della Procura di Reggio Calabria che in quegli anni stava indagando sul traffico di rifiuti tossici e radioattivi verso il Sud d’Italia e, in particolare , delle famigerate “navi a perdere”.

Morì proprio mentre era in missione verso La Spezia, in una fase fondamentale dell'inchiesta su quegli strani affondamenti e in particolare sullo spiaggiamento della Motonave Jolly Rosso.
La sua morte diede un colpo mortale alle indagini e da allora la verità su quelle vicende non è mai stata chiarita.

Nel nome di De Grazia, e della sua sete di verità e giustizia, il Comitato chiede alle Istituzioni che sia fatta piena luce sui misteri della Jolly Rosso e sulla stagione delle "navi a perdere".

DA

http://atavicarabbiabruzia.splinder.com ... a+storia+i

ALTRI LINK

http://www.articolo21.info/8973/notizia ... e-wwf.html

http://www.aiellocalabro.net/pub/Home.aspx



ZIO OT


Ultima modifica di barionu il 25/10/2009, 13:09, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 25/10/2009, 13:29 
ORRORE !!!!!



da

http://www.aiellocalabro.net/expo/notiz ... brese.aspx


leggete un po qua ...



Il Pdl il giorno prima della manifestazione si è prima dissociato, per poi passare direttamente all'attacco. Il ministro Prestigiacomo - che il sette ottobre in parlamento aveva annunciato la partenza di una nave poi sparita nel nulla - ha accusato i manifestanti di «irresponsabile speculazione».

La colpa del crollo dell'economia sulla costa tirrenica della Calabria - per il ministro - non dipende dalle organizzazioni criminali che hanno per decenni gettato ogni tipo di rifiuto, ma da chi oggi sta denunciando e chiedendo subito un intervento per mettere in sicurezza le zone contaminate.


La risposta del governo, d'altra parte, parla da sola. Prima hanno mandato una nave, l'Astrea, senza le strumentazioni idonee. Poi hanno annunciato l'intervento fantasma di altre navi, senza fornire nessun dettaglio.

Mentre saliva il pressing della stampa e di parte del parlamento, hanno inviato di nuovo l'Astrea, che è rimasta ferma a Maratea «in attesa di istruzioni».

Quando poi la situazione è divenuta insostenibile, il ministero dell'ambiente ha fatto intervenire la "Oceano Mare", senza, però, rendere noto il protocollo di intervento.

Una nave che ha chiuso poi le porte ai giornalisti - su disposizione della Dda - e che darà i risultati solo al Ministero e alla Procura.




Le dichiarazione del Ministro Prestigiacomo



http://www.strill.it/index.php?option=c ... d=1:ultime

http://www.corriere.it/cronache/09_otto ... aabc.shtml



SILVIOLO, avanti con il nucleare....
[xx(] [xx(] [xx(] [xx(] [xx(] [xx(] [xx(] [xx(] [xx(] [xx(] [xx(] [xx(]





zio ot


Ultima modifica di barionu il 25/10/2009, 13:38, modificato 1 volta in totale.


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 04/01/2017, 19:56 
Thethirdeye ha scritto:
Ragazzi.... ho appena sentito parlare di questa storia su TG3 Linea notte.

Qui una parte del servizio:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... popup.html

Beh... la notizia è clamorosa. C'è stato un "segreto militare" per decenni relativo a queste navi affondate con rifiuti tossici e radioattivi. Segreto in cui sono implicati magistrati, forze armate e politici (che operano in ambito locale e nazionale). Sapete quante sono le navi che sono state segnalate? Una cinquantina sparse per tutto il Mediterrraneo!! [:0] E sapete cosa contengono alcune di queste? Plutonio! [xx(]

A questa gente gli dovrebbero dare l'ergastolo! [}:)]

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

NAVE VELENI: MOZIONE BIPARTISAN, EMERGENZA NAZIONALE

Fonte: http://www.ansa.it/ambiente/notizie/fdg ... 57423.html

(ANSA) - ROMA - Un'emergenza nazionale. Questo il cuore di una mozione bipartisan, presentata oggi in una conferenza alla Camera, che chiede un impegno del governo sulla questione del ritrovamento del relitto di una delle cosiddette 'navi a perdere', probabilmente la Cunsky, a largo delle coste di Cetraro (Cosenza). A sottoscrivere la mozione sulla gia' ribattezzata 'nave dei veleni', sono, per il momento, Ermete Realacci, responsabile Ambiente del Pd, Luca Barbareschi e Fabio Granata del Pdl, Raffaella Mariani e Eugenio Mazzarella del Pd e Giuseppe Giulietti del gruppo Misto. La mozione, osserva Realacci, serve per dimostrare che ''lo Stato c'e''' e per tentare ''sia di fare luce sulla vicenda sia di bonificare'' per arrivare ''a uccidere questi traffici illeciti''. Il primo impegno che il governo dovrebbe assumere, sulla base del testo della mozione, e' di ''coordinare'' l'azione di 6 ministeri: Interno, Giustizia, Esteri, Difesa, Welfare e Ambiente. Questo, attraverso ''una task-force'' che metta in campo le risorse, i mezzi e le tecnologie. Poi, ''tutelare la salute dei cittadini e dell'ecosistema marino'', nonche' assicurare ''il massimo sostegno alla Dda di Catanzaro e alla Procura di Paola''. E naturalmente recuperare il relitto e il carico, oltre a mettere in sicurezza l'area a terra interessata da rifiuti tossici. La mozione impegna il governo a chiedere anche l'intervento degli organismi internazionali, tra cui l'Ue e l'Onu, per recuperare navi 'sospette' affondate in acque internazionali.


Questo mio post è del 2009.... qui di seguito un aggiornamento del 3 gennaio 2017... [xx(]

“Ho visto la Nave dei Veleni, dentro ci sono bidoni di rifiuti tossici e scheletri umani”

nave-veleni-638x425.jpg



Il caso delle "navi dei veleni" torna alla ribalta dopo i rilievi sulla radioattività sulle spiagge calabresi e le recenti perquisizioni ordinate dalla commissione parlamentare d'inchiesta. Nel 2009 il magistrato Bruno Giordano raccontò alla commissione le indagini sui fondali per ritrovare la nave Cunsky indicata dal pentito Fonti come una delle navi dei veleni. Il documento, tenuto segreto per alcuni anni, oggi svela una verità che potrebbe far riaprire il caso.

http://www.fanpage.it/ho-visto-la-nave- ... tri-umani/

Navi cariche di rifiuti tossici altamente pericolosi affondate nel Mar Mediterraneo dalla ‘ndrangheta con la complicità di imprenditori e con la copertura dei servizi segreti deviati: è la storia delle "navi dei veleni", ritornata alla ribalta delle cronache dopo le analisi svolte dall'ARPA Calabria sui livelli di radioattività sulle spiagge della costa ionica.

Il primo ad indagare sul fenomeno fu il capitano Natale De Grazia della marina militare, morto in circostanze misteriose nel 1995 mentre si recava a La Spezia per riferire sulle indagini in merito alle navi dei veleni.

A raccontare ai magistrati nel 2005 il sistema di smaltimento illecito di rifiuti tossici attraverso l'affondamento delle navi fu il pentito di ndrangheta Francesco Fonti, morto nel 2012, che consegnò un dettagliato dossier con i nomi delle navi dei veleni affondate e la loro posizione. Una delle navi indicate da Fonti è il Cunski. Nel 2009 i controlli del Ministero dell'Ambiente alla profondità di quasi 500 metri però esclusero che la nave al largo delle coste di Cetraro in Calabria fosse quella indicata dal pentito e così l'intera inchiesta finì nel buco nero dei misteri italiani. Ma una testimonianza di un magistrato, Bruno Giordano, resa alla commissione bicamerale d'inchiesta sulle ecomafie nel 2009 e tenuta segreta fino a poco fa, racconta una verità completamente opposta che potrebbe far riaprire il caso.

doc-cunski-img-e1481749947369.jpg


La nave, i teschi umani e i bidoni
Il 22 settembre del 2009 l'allora Procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano, oggi alla guida della Procura di Vibo Valentia, comparì davanti alla Commissione Ecomafie presieduta da Gaetano Pecorella. Giordano raccontò le sue indagini per il ritrovamento del Cunski nel luogo in cui, secondo le dichiarazioni del pentito Fonti, sarebbe stato affondato. Durante l'audizione, su cui nel 2009 venne posto il segreto è stata resa pubblica nel 2014, Giordano raccontò l'iter delle sue indagini: "A circa 11 mila e 800 metri dalle coste di Cetraro, all'interno delle acque territoriali italiane, sono stati fatti diversi rilievi a seguito delle segnalazioni di numerosi pescatori che riferivano come le loro reti rimanessero continuamente impigliate" si legge nel documento.

Il magistrato racconta che da alcuni rilievi dell'ARPACAL – agenzia regionale per l'ambiente della Calabria – in quella zona era visibile una "impronta di 50 m x 8 m sul fondo marino". Giordano disse davanti alla commissione di aver chiesto alla Marina Militare la disponibilità ad effettuare i rilievi sul fondo ricevendo telefonicamente una risposta vaga: "Con l'arrivo della stagione una nave prenderà il largo per eseguire le analisi". In soccorso al lavoro della Procura arrivò l'interesse dell'allora Assessore Regionale all'Ambiente Silvio Greco, che coinvolse la società Nautilus di Vibo Valentia che mise a disposizione un ROV, un robot subacqueo, in grado di scendere a 483 metri di profondità dove si sarebbe trovato il relitto. Le verifiche avvennero il 12 settembre 2009, quindi pochi giorni prima dell'audizione di Giordano in commissione del 22 settembre.

Eccolo il racconto del magistrato su quello che vide il 12 settembre 2009: "Ci siamo trovati davanti una nave di 120 m x 20 m, con una fiancata alta 10 metri ed un evidente squarcio a prua dall'interno verso l'esterno come aveva raccontato nelle sue dichiarazioni il pentito Fonti […]. Si tratta di una nave costruita tra gli anni '50 e '60 e sembrerebbe corrispondere al Cunski […]. Dai registri abbiamo verificato che non ci sono stati affondamenti bellici in quel punto".

Ma Giordano riferì alcuni particolari inquietanti: "Dallo squarcio di prua fuoriescono due bidoni, uno dei quali seminsabbiato e secondo i tecnici del Rov la stiva risulterebbe parzialmente piena". Il secondo particolare è agghiacciante, "fa inorridire chiunque guardi quel filmato" precisa Giordano: "Da uno degli oblò sembrerebbero visibili due forme fisionomiche umane, sembrerebbero proprio due teschi in aderenza all'oblò". C'erano delle persone a bordo quando è stata affondata quella nave? Il magistrato riferisce alla commissione la sua opinione: "Per me – dice – è stato un viaggio a due servizi", ovvero quello di inabissare i veleni e quello di far sparire testimoni scomodi.

de-grazia-e-giordano.jpg


I controlli sul fondo e le troppe incongruenze

Pochi giorni dopo le parole di Giordano, il 18 settembre 2009, i rilievi della nave "Mare Oceano" incaricata dal Ministero dell'Ambiente smentiranno la versione del magistrato. Secondo i rilievi fatti dai tecnici del Ministero la nave su quei fondali non è il Cunski ma è una nave della prima guerra mondiale, il Catania.

Giordano nella sua audizione, fornisce particolari determinanti: l'anno di costruzione del relitto indicato tra gli anni '50 e '60; l'assenza sui registri di affondamenti bellici nella zona di mare perlustrata; la stiva parzialmente piena.

I rilievi commissionati dal Ministero invece dicono l'esatto contrario: è una nave militare antecedente al 1917; è stata affondata in guerra e la stiva è vuota. Possibile che a pochi giorni di distanza due rilievi diano esiti diametralmente opposti? Dall'audizione desecretata emerge la Marina Militare in più occasioni fu poco collaborativa con la Procura della Repubblica di Paola. Già nel 2005 fu chiesto l'intervento della Marina, la quale prima ebbe una delega ad intervenire e subito dopo, dal comando, arrivò una misteriosa revoca. Non se ne fece nulla.

Poche settimane dopo i rilievi commissionati dal Ministero dell'Ambiente, Riccardo Bocca de L'Espresso, denunciò che il luogo dove erano stati fatti i rilievi da parte distavano di 3 miglia marine rispetto al luogo in cui era stato segnalato il relitto. Per il Ministero dell'Ambiente le tre miglia di differenza – pari a circa cinque chilometri e mezzo – sono "uno spostamento fisiologico del relitto". Il giornalista Gianni Lannes, qualche tempo dopo, ritrovò un documento dei Lloyd di Londra che stabiliva che la nave da guerra Catania fu affondata il 4 agosto del 1943 nel porto di Napoli. A scendere a 400 metri di profondità per conto del Ministero dell'Ambiente – ai tempi retto da Stefania Prestigiacomo – fu la nave "Mare Oceano" dell'armatore napoletano Diego Attanasio, coinvolto nel processo Berlusconi – Mills. Il Ministero scelse la nave di Attanasio nonostante il Ministero della Difesa britannico aveva offerto al governo italiano il supporto di uomini e mezzi per le ricerche come scoperto e denunciato da Greenpeace nel dossier "Le navi tossiche". La "Mare Oceano", che oggi si chiama "Denar 2", fu poi venduta da Attanasio alla compagnia turca Toma Maritime. L'inchiesta sul Cunski fu archiviata in un baleno dopo i rilievi effettuati dalla nave "Mare Oceano".

Riaprire il caso: nuove perquisizioni a Milano
Appare poco plausibile che un magistrato del calibro di Bruno Giordano, ora Procuratore generale, possa aver raccontato balle a una commissione parlamentare d'inchiesta che, per sua natura, si avvale degli stessi poteri della magistratura. Allo stesso modo i dubbi e le incongruenze sollevate rispetto ai rilievi effettuati dalla nave "Mare Oceano" per conto del Ministero dell'Ambiente nel 2009 – governo Berlusconi – non sono mai state fugate. Ritornare a 500 metri sotto il livello del mare e verificare significherebbe oggi fare uno sforzo verso la verità. Quello che hanno visto Giordano e i tecnici dell'azienda Nautilus di Vibo Valentia sono immagini chiare e inequivocabili: bidoni, teschi umani, una nave con uno squarcio geometrico a prua dall'interno verso l'esterno, una struttura costruita negli anni '60 e non un relitto della prima guerra mondiale affondato in guerra e con la stiva vuota. Oggi forse i tempi sono maturi per andare fino in fondo. Intanto il 21 dicembre scorso la commissione parlamentare d'inchiesta sulle ecomafie ha ordinato una serie di perquisizioni in tutta Italia proprio sulla vicenda delle "navi dei veleni". Su ordine del presidente della commissione Alessandro Bratti, la polizia giudiziaria ha acquisito dei documenti presso lo studio milanese di Cesarina Ferruzzi, manager dei rifiuti che raccontò alla commissione d'inchiesta nel 2010 dell'affondamento del Cunski e di altre due navi, la Yvonne A e la Voriais Sporadais.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: Le navi dei veleni
MessaggioInviato: 04/01/2017, 20:51 
a proposito di questo argomento guardate i servizi che sta facendo Giulio Golia alle iene, sono circa una decina riguardano soprattutto la nave Rigel indagata sempre da De Grazia.



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