http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=90233Drammatico racconto di un reporter dell'Independent: mio padre ucciso dai missili israeliani a GazaDrammatica testimonianza di Fares Akram, reporter dell' 'Independent' a Gaza, che oggi in prima pagina sul quotidiano britannico racconta la morte di suo padre, Akram al-Ghoul, giudice e avvocato oppositore di Hamas, ucciso dalle bombe israeliane sabato mentre era nella sua fattoria presso Beit Lahiya, nel nord della Striscia.
"Era la fattoria piu' vicina al confine nord con Israele", scrive Akram. "Ironicamente, noi abbiamo sempre pensato che il pericolo maggiore non venisse dalle truppe israeliane, che normalmente passavano oltre, quando facevano le incursioni, ma dai razzi fuori bersaglio di Hamas, diretti verso le citta' israeliane a nord della fattoria". Ma sabato un missile sparato da un F-16 israeliano "ha spento la vita di mio padre, che aveva 48 anni".
"La casa era ridotta a poco piu'; che polvere, e anche di papa' non era rimasto molto. 'Solo un mucchietto di carne', ha detto mio zio, che lo ha trovato tra le macerie, con brutale onesta"'.
"Come molti abitanti di Gaza, mia madre, le mie sorelle, mia moglie, incinta al nono mese, e io abbiamo passato la scorsa settimana intrappolati nel nostro appartamento in citta'. Ma mio padre aveva deciso di restare alla fattoria; sapeva che sarebbe stato impossibile tornare la' a curare gli animali se fosse
iniziata l'attesa invasione via terra. Ma ci chiamava tutti i giorni", scrive il giornalista.
L'ultima volta che Akram ha visto suo padre, giovedi' scorso, hanno parlato della nascita della nipotina, e come portare la moglie Alaa all'ospedale, tra bombe e caos. Suo zio, giunto alla fattoria sabato, ha trovato le mucche morte e il corpo di un parente adolescente, Mahmoud, che era con suo padre, scagliato 300 metri piu' in la'. Il funerale c'e' stato ieri, con i tank israeliani a soli 3 chilometri. "Sentivamo il fuoco delle mitragliatrici, durante il funerale", scrive ancora.
"Gli israeliani potranno dire che c'erano militanti nella zona della fattoria, ma non ci credero"', aggiunge. "Il punto piu' avanzato dei lanciarazzi e' a 6 chilometri a sud". Suo padre, racconta Fares, era un uomo pacifico che odiava l'islamizzazione della giustizia operata da Hamas.
"Il mio dolore - conclude - non e' accompagnato da desiderio di vendetta, che e' sempre vana. Ma in verita', da figlio addolorato, trovo difficile distinguere tra coloro che gli israeliani chiamano terroristi e i piloti e i carristi israeliani che invadono Gaza. Che differenza c'e' tra il pilota che ha fatto a pezzi mio padre, e il militante che lancia un piccolo razzo? Non ho risposte, ma mentre sto per diventare padre, ho perso mio padre".