Cita:
BlitzKrieg ha scritto:
No, non ci siamo. Il filosofo dell'ultima ora, va "mazziando" lo schiavo, colui che e` rassegnato a lavorare, bada bene, ben otto ore al giorno. E questo gli negherebbe la vita. Infatti chi lavora otto ore, non ha una vita sociale, non mette su casa e famiglia, insomma e condannato all'estinzione. Otto ore, una conquista sindacale! E quando si lavorava 12 o 14 ore al giorno allora? Fermo restando, che si puo` sempre migliorare anzi e` obbligatorio andare in quella direzione e che non ci piove, che il datore di lavoro, cerchi di spremerti fino all'osso per i soldi che ti paga. Il discorso che fa e` tutto sballato. L'individuo non viene assegnato dalla nascita ad una fabbrica e li cresce e muore, non ti va di lavorare? Stai a casa tua, quale casa se non hai i soldi, per pagare? La nostra societa` ti opprime e ti uccide con il lavoro? Acchiappa le tue quattro cose e gira il mondo e cerca un posto dove non si lavori per vivere, se lo trovi.
Secondo costui poi, se il tuo lavoro ti piace, sei uno schiavo. Quale limitatezza di vedute, veramente penoso. Fa poi girare le patate, un discorso del genere, quando in piena crisi il lavoro e scarso , senza contare quei fetentoni, che la produzione la trasferiscono in Cina o giu` di li`, aggravando la penuria di lavoro e lasciando le famiglie sul lastrico.
Poi la faccia tosta, la macchina della schiavitu` , la oliata anche lui, con i suoi libri e film, tutta la gente pardon, gli schiavi che hanno lavorato, per far si` che lui avessi il suo assegno, al tempo pero` non conveniva parlare, comodo farlo ora.
Non c'è nulla da fare...quando ci sei dentro, ci sei dentro!
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