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Marziano
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MessaggioInviato: 17/01/2011, 12:46 
Speriamo che questo referendum non costituisca un precedente (sindacalmente parlando).
Anche se voglio vedere come farà a non esserlo!
Il rischio grosso è che da un referendum-farsa scaturisca una reazione a catena (ovviamente negli anni a venire), per cui i contratti di lavoro verranno superatie a quel punto .... ADDIO SINDACATI .... ADDIO DIRITTI .... ADDIO DEMOCRAZIA


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MessaggioInviato: 17/01/2011, 12:56 
PM il referendum è vincolante in quanto espressione della sovranità popolare...In questo caso però non si tratta di un vero e proprio referendum in quanto è stato chiamato ad esprimersi solo un piccolo gruppo su una questione di loro esclusivo interesse...Però, chissà? Sarebbe stato meglio non accettare a priori di andare a votare...



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MessaggioInviato: 17/01/2011, 13:15 
Cita:
Pianetamarte2010 ha scritto:

Speriamo che questo referendum non costituisca un precedente (sindacalmente parlando).
Anche se voglio vedere come farà a non esserlo!
Il rischio grosso è che da un referendum-farsa scaturisca una reazione a catena (ovviamente negli anni a venire), per cui i contratti di lavoro verranno superatie a quel punto .... ADDIO SINDACATI .... ADDIO DIRITTI .... ADDIO DEMOCRAZIA



Che speranze hai fatto!,questo è poco ma sicuro,per loro è come acquisire dei diritti che tenderanno di mantenerli per sempre.
Questa Unione Europea,ditemi cosa ci ha dato di concreto da quando è entrata in "funzione"!! e con questa moneta €?,non solo e bloccata ed è incapace di decidere da sola perchè è l'ombra degli USA,in particolare l'Italia ha perso molto e siamo andati indietro inesorabilmente,quando avevamo la Lira invece eravamo competitivi verso tutti i mercati stranieri.
In Italia ci vuole un Governo Forte che si appropria dello Stato Sociale e se è possibile Nazionalizzare tutto dall'Acqua alle Ferrovie,dalle Assicurazioni alle Banche,dall'Energia Elettrica ai Telefoni ecc. e facendo ritornare come moneta la Lira,solo così i lavoratori potranno avere un potere di acquisto più elevato facendo girare tutta l'Economia e le Industrie.


Ultima modifica di bleffort il 17/01/2011, 13:17, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 17/01/2011, 18:05 
Non dimenticate che il sindacato non è solo la CGIL.



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MessaggioInviato: 18/01/2011, 00:03 
sento parlare di nazionalizzazione,ma entrando in europa penso sia impossibile potere attuare una simile soluzione,nel mondo attuale della globalizzazione,si necessita la competitivita'altrimenti si e'spacciati
in quanto al contratto tre anni fa nella ditta dove lavoravo e'stato concordato un contratto simile e niente di catatrofico e' capitato


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MessaggioInviato: 18/01/2011, 00:28 
Cita:
Pianetamarte2010 ha scritto:

Speriamo che questo referendum non costituisca un precedente (sindacalmente parlando).
Anche se voglio vedere come farà a non esserlo!
Il rischio grosso è che da un referendum-farsa scaturisca una reazione a catena (ovviamente negli anni a venire), per cui i contratti di lavoro verranno superatie a quel punto .... ADDIO SINDACATI .... ADDIO DIRITTI .... ADDIO DEMOCRAZIA




ecco , il punto e' questo, riflettere su quanto segue please! [:D] a mirafiori la CGIL e' fuori , potrebbe rientrare facendo una causa legale, non la fara'.... perche' se la perdesse , e non e' difficile, il caso in oggetto farebbe giurisprudenza, e da quel momento tutti i privati in italia farebbero cose turche alla marchionne, ricattando e sfruttando senza ritegno! praticamente una catastrofe, auspicata dai nostri governanti.
oggi la situazione e' la meno peggio, e' possibile che altri da adesso propongano referendum simili, ma non e' detto che siano scontati.



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MessaggioInviato: 18/01/2011, 11:29 
Sto Paolo Barnard non so chi sia, ma parla senza cognizione di causa. Io non so se ha mai fatto l'operaio, con quanti operai ha mai parlato, ma direi che parla sull'onda dell'emotività un poco sovversiva un poco retorica di chi non si rende conto di quanto difficile è la realtà operaia. Parla per parlare, insomma. Perché vorrebbe fare la rivoluzione e gli scoccia che gli altri non siano tutti altrettanto pronti a farlo, magari perché si illudono di avere ancora qualcosa da perdere.
Gli operai, lo dico perché sono uno di loro, sono sempre stati servi consapevoli del loro servaggio, ma non altrettanto decisi a ribellarsi a questa condizione, non per stupidità, ma solo per paura.
Chiamatela vigliaccheria, ma il "pollo" operaio vive sempre con questa sensazione: il coltello dalla parte del manico non ce l'ha mai lui, ce l'hanno sempre gli "altri": i padroni, i caporeparto, i sindacati e i loro rappresentanti (i più odiati da loro, perché se ne sentono sempre puntualmente traditi), i politici, il sistema sociale, i banchieri.... tutti quelli che hanno più potere di loro. Cioè praticamente tutti, perché l'operaio si sente sempre l'ultima ruota del carro. Sotto di lui c'è solo il lavoratore in nero e il disoccupato. E gli sembra sempre che gli basti un niente per scivolare in quell'inferno.
L'operaio sa benissimo di essere un pollo nel pollaio, e sa che quando verrà tirato fuori a forza da quel pollaio verrà sgozzato e cucinato al forno..... per questo si tiene stretto il suo pollaio. Non riesce ad amare la libertà più della vita, come fanno tutti gli eroi della rivoluzione. É una colpa? Non credo. Soprattutto quando si hanno mogli, figli, genitori anziani e malati senza pensione, fratelli disoccupati e via dicendo. Se fossero da soli potrebbero fare i "cattivi" forse, ma li frena anche il senso di responsabilità verso chi amano ed è innocente dei mali del mondo.
L'operaio si sente sempre ricattabile: ha sempre paura che, se si lamenta, verrà estromesso e liquidato, e sostituito con un altro.
L'unica cosa di cui non ha coscienza l'operaio è che l'unione fa la forza. Non riesce ad avere solidarietà di gruppo se non quando è ridotto alla disperazione e l'allevatore arriva con il coltellaccio sguainato urlando "adesso vi sgozzo tutti, perché non mi servite più a niente".
Chi è abituato ad essere servo, non può inventarsi di diventare un rivoluzionario dall'oggi al domani.
Bisogna prima essere ridotti veramente alla disperazione tutti quanti, come in Tunisia, e l'Italia non è ancora arrivata a questo punto.
Parlo senza voler giustificare nessuno, e soprattutto senza voler giustificare me stesso. Ringrazio ogni giorno la divinità di avermi risparmiato la disperazione che vedo tutt'attorno a me: le fabbriche che chiudono, le masse di disoccupati e di alluvionati. Ringrazio che la mia fabbrica continua a produrre e anzi sembra riprendersi, anche grazie al fatto che ha un potentissimo fotovoltaico.
E allora come faccio a lamentarmi se quegli avari dei miei padroni dopo dieci anni di lavoro indefesso e ubbidiente e competenze accumulate, non si degnano di concedermi di diventare operaio di quarto livello anziché solo di terzo, come se fossi poco più di un apprendista? So benissimo che non rompergli i ******** a quelli là significa solo contribuire a continuare la tradizione dell'operaio mulo che sta zitto e lavora..... ma dove lo trovo il coraggio per rompere le palle e lamentarmi da solo, sapendo che il sindacato dà sempre ragione a loro, e non a noi, sapendo che non avrò la solidarietà dei miei colleghi, ugualmente cani stretti al loro osso spolpato, per paura di perdere anche quello?
Ho una situazione molto difficile in famiglia, e se si trattasse solo di me, forse potrei trovarlo il coraggio.... ma così resto ricattabile. Chi è povero, è sempre ricattabile.
Solo chi è senza speranza, è senza paura.
Togliete agli operai ogni speranza, e gli toglierete ogni paura. Solo così da polli diventeranno tigri feroci, se proprio il signor Paolo Barnard vuole vederli così.... vi assicuro che se un operaio metalmeccanico inkazzato e armato degli strumenti di lavoro non è uno spettacolo rassicurante....


Ultima modifica di Enkidu il 18/01/2011, 11:53, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 18/01/2011, 11:43 
E' affascinante vedere come questo articolo, scritto sicuramente con una sorta di disperazione, non venga recepito nel suo significato [:I]...
Certo che operaio è ricattabile. Si è fatto il possibile perchè fosse così.

Paolo barnard, per quanto forse un po' troppo emotivo, è una bella mente che riesce a superare le sovrastrutture e puntare al nocciolo delle situazioni che esamina. E' molto accurato nelle sue ricerche e ponderato nelle affermazioni. Sicuramente il suo è un punto di vista e non una visione a 360°, ma è un punto di vista con un ottimo panorama.

Enkidu forse ti sei sentito un po' troppo tirato in causa [;)].


"Pensa alla soluzione non al problema!"( La spada della verità - Terry Goodkind)



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MessaggioInviato: 18/01/2011, 11:45 
Fiat, adesso tocca a Melfi e Cassino

http://www.rassegna.it/

In un'intervista a Repubblica Marchionne annuncia l'estensione del modello Pomigliano-Mirafiori e chiude ad ogni possibile riapertura della trattativa: "Le urne hanno parlato, partita chiusa". Poi attacca duramente la Fiom che "ha mistificato la realtà"

I salari italiani possono arrivare "al livello della Germania e della Francia", ma prima, "fatemi migliorare il costo di utilizzo degli impianti". Parola di Sergio Marchionne, che a pochi giorni dal voto tutt'altro che plebiscitario a Mirafiori sul nuovo contratto di lavoro rilascia un'intervista a Repubblica nella quale fa un mea culpa per aver "sottovalutato l'impatto mediatico di questa partita" e torna ad attaccare la Fiom.

"Ho sottovalutato un sindacato che aveva obiettivi politici e non di rappresentanza di un interesse specifico", dice Marchionne a Repubblica e aggiunge, la Fiom "ha costruito un capolavoro mediatico mistificando la realtà, ma non c'è riuscita". E la realtà per Marchionne quale è? "Sono convinto che le nostre ragioni siano ottime, ma non sono riuscito a farle diventare le ragioni di tutti. Mi sembrava chiaro: io lavoratore posso fare di più se mi impegno di più, guadagnando di più. E invece - dice - ha preso spazio la tesi opposta, il diritto semplicemente ad avere".

Poi ancora contro la Fiom: "E' scesa in guerra non per i diritti, ma per il suo ruolo di minoranza bloccante, perché qui salta l'accordo interconfederale secondo cui chi non ha firmato beneficia delle protezioni del contratto senza mai impegnarsi a rispettarlo".

E sulla possibilità di riaprire il dialogo come chiedono Fiom, Cgil e molti altri Marchionne è categorico: "L'intesa Mirafiori non si tocca. Nel referendum le urne hanno detto che il sì ha avuto la maggioranza. Il discorso è chiuso, anche se dentro quella maggioranza molti cercano il pelo nell'uovo".

Così ora inizia la fase due, dichiara Marchionne, quella in cui l'ad Fiat vuole convincere gli operai. "Ci sono due voti che mi preoccupano - dice ancora a Repubblica - quello di chi ha votato no su informazioni sbagliate e quello di chi ha votato sì per paura. Voglio convincerli, spiegare chi sono".

Infine, l'annuncio, prevedibile di un'estensione del nuovo contratto anche a Melfi e Cassino, perché, sostiene di nuovo Marchionne "non c'è alternativa, non possiamo vivere in due mondi".



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MessaggioInviato: 18/01/2011, 11:53 
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Blissenobiarella ha scritto:


E' affascinante vedere come questo articolo, scritto sicuramente con una sorta di disperazione, non venga recepito nel suo significato [:I]...



E' affascinante e.... allo stesso tempo, sconcertante... [:)]
Ma forse è necessario conoscere le altre sue "opere" per farsi un'idea...

Qui la discussione: Questo è il potere
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=4932

Qui sul "Trattato di Lisbona":
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=102568

Qui "Il più Grande Crimine"
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=136614

Buona lettura.... per chi fosse interessato [;)]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 18/01/2011, 11:55 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Fiat, adesso tocca a Melfi e Cassino

http://www.rassegna.it/



Come volevasi dimostrare.......... Immagine



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MessaggioInviato: 18/01/2011, 11:57 
Forse non è chiaro perchè non si riesce a collocare nella giusta ottica...
Questo articolo è l'aggiornamento ad uno dei lavori più recenti di barnard:
http://www.paolobarnard.info/docs/Il_Pi ... rimine.pdf



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MessaggioInviato: 18/01/2011, 13:00 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
......Però, chissà? Sarebbe stato meglio non accettare a priori di andare a votare...


Penso di si. Forse un bel 95% di non votanti avrebbe creato qualche riflessione in più

Cita:
greenwarrior ha scritto:

Non dimenticate che il sindacato non è solo la CGIL.


Quoto pienamente.
Il fatto è che, come classico luogo comune: SONO TUTTI UGUALI [:247]


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