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MessaggioInviato: 22/04/2013, 16:29 
Cari Amici,

la lotta contro la vivisezione non si ferma e il movimento antivivisezionista
diventa sempre più forte.
Domenica 28 Aprile a Roma è stata organizzata una marcia per celebrare
una data storica che ha visto, esattamente un anno fa, la liberazione dei primi cuccioli di beagle.
La partenza della manifestazione è prevista alle ore 14.00 da Piazza della Repubblica con arrivo
a Piazza di San Giovanni.

Tanti sono i cittadini che si oppongono all'industria della vivisezione,
coscienti delle inutili sofferenze a cui, ogni anno, solo in Italia, sono
sottoposti quasi un milione di animali.
Ma la battaglia è ancora lunga e dobbiamo essere in tanti.

Tutti in piazza dunque, il 28 aprile. Contro lo sfruttamento degli animali,
contro la vivisezione, contro la cultura specista e antropocentrica che legittima
la violenza e la sopraffazione di tutte le altre specie.

Porteremo striscioni e bandiere della Lega Nazionale per la Difesa del Cane


Per informazioni potete chiamare la Sig.ra Rosati in qualsiasi momento al 335 7107106
http://www.facebook.com/events/449362491800499/ il li ink alla pagina FB dell’evento
dove troverete tutte le informazioni in merito e l'elenco dei pullman organizzati nelle
varie città.


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MessaggioInviato: 24/04/2013, 17:21 
FIRMATE LE PETIZIONI E TROVIAMO IL TEMPO PER FARLE GIRARE, PER FAVORE.

Non vi fate ingannare da frasi come "non serve a niente!"

SERVE.

SERVE A FAR SAPERE CHE L'ATTENZIONE E' ALTA.

SERVE A FAR SAPERE CHE TANTA TANTISSIMA GENTE NON RIMANE INDIFFERENTE VERSO LA SOFFERENZA INFLITTA AGLI ANIMALI.

SERVE PER FAR SAPERE CHE UN NUOVA COSCIENZA STA NASCENDO E CHE LE COSE POSSONO E DEVONO CAMBIARE.

A PICCOLI PASSI VERSO GRANDI CAMBIAMENTI.

1 petizione spagnola per abolire perreras e sostenere le associazioni di protezione firmiamo tutti

> https://www.change.org/petitions/al-gob ... ign=friend

2 petizione CORRIDA

https://www.change.org/es/peticiones/co ... tion_alert



3 petizione MAIRENA


petizione per chiedere la chiusura della perrerra di Mairena, dove giornalmente vengono trucidati poveri piccoli esseri indifesi


http://www.change.org/it/petizioni/spap ... de-mairena

I link sono molto lunghi, se non dovesse essere utilizzabile, copiateli e incollateli tutto nella barra degli indirizzi vostro browser (internet explorer/firefox/chrome)
From: "Rossana Ottolini" <roottoli@tin.it>
Sent: Tuesday, April 09, 2013 11:36 AM


Content-Type: image/jpeg; name="perreraasesina (2).jpg"
Content-Disposition: attachment; filename="perreraasesina (2).jpg"
X-Attachment-Id: 6fe901be-eb6f-45cf-a8eb-61470fa20fdd
Content-ID: <6fe901be-eb6f-45cf-a8eb-61470fa20fdd>

Content-Type: image/jpeg; name="PERRERA (2).jpg"
Content-Disposition: attachment; filename="PERRERA (2).jpg"
X-Attachment-Id: 964d0856-3ed2-4102-a016-c92083c9f1dd
Content-ID: <964d0856-3ed2-4102-a016-c92083c9f1dd>



--
--
Le email vanno inviate <niseema@googlegroups.com>. Prima occorre però aderire al Gruppo Google (visibile solo agli aderenti), che riceverà e invierà gli appelli a tutti gli iscritti.

PER ENTRARE NEL GRUPPO andare alla pagina http://groups.google.com/group/niseema?hl=it e aderire.

Se chiede una password, creare un account con il proprio indirizzo email, non c'è bisogno di crearne un altro. E' facile! Grazie per la collaborazione.

---
Hai ricevuto questo messaggio perché sei iscritto al gruppo "Niseema - Appelli e notizie per la difesa degli animali" di Google Gruppi.
Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più i suoi messaggi, invia un'email a niseema+unsubscribe@googlegroups.com.
Per ulteriori opzioni, visita https://groups.google.com/groups/opt_out.


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MessaggioInviato: 30/04/2013, 22:27 
Cari Avaaziani,
Una mega azienda da sola sta pian piano prendendo il controllo a livello globale di tutto quello che mangiamo, inquinando la politica e mettendo a rischio il futuro delle risorse alimentari del pianeta. Per fermare tutto questo dobbiamo denunciare Monsanto e liberarci dalla sua prepotenza globale.

La Monsanto, il gigante dell’industria chimica che ci ha venduto veleni come l’Agente Arancio e il DDT, ha un piano sconosciuto ai più ma estremamente redditizio. Passo 1: commercializzare pesticidi e semi geneticamente modificati in grado di resistergli, ottenere brevetti sui semi proibendo agli agricoltori di piantare i loro e infine inviare i propri uomini in incognito per investigare e poi denunciare quelli che non si adeguano. Passo 2: spendere milioni per fare pressione sui governi, anche elargendo contributi alle campagne elettorali, infilare ex pezzi grossi della Monsanto nei posti di comando e tramite loro lavorare per indebolire le regolamentazioni, favorendo la diffusione dei prodotti Monsanto nel mercato mondiale.

Finché le leggi USA permetteranno alle multinazionali di spendere cifre illimitate per influenzare la politica, potranno comprarsi tutte le leggi che vorranno. L’anno scorso la Monsanto e i giganti dell’industria biotecnologica hanno speso la cifra esorbitante di 45 milioni di dollari per fermare un voto che avrebbe reso obbligatorio indicare sulle etichette i prodotti OGM in California. E questo è successo nonostante l’82% dei cittadini USA voglia sapere se quello che sta comprando è geneticamente modificato. Nell'ultimo mese inoltre l’azienda ha spianato la strada al cosiddetta "Legge Salva Monsanto” che impedisce alle corti di giustizia di fermare la vendita di prodotti anche se approvati per errore dalle autorità governative.

Il potere che la Monsanto ha negli USA le potrebbe permettere di espandere il proprio dominio a livello globale. Ma agricoltori e attivisti coraggiosi dall’Europa al Brasile, all’India e al Canada si stanno opponendo e stanno cominciando a vincere.

Siamo giunti a un momento di svolta a livello globale. Se abbastanza di noi faranno una promessa di donazione di solo 4€ ora, potremo unire le forze per liberarci dalla stretta di Monsanto sulla politica e sulle riserve alimentari e per fermare il controllo delle multinazionali sui nostri governi. Avaaz raccoglierà le promesse di donazione solo se raggiungeremo la cifra necessaria a fare la differenza:

https://secure.avaaz.org/it/stop_monsan ... cb&v=24414

Monsanto sta tentando la conquista di tutta l'agricoltura industriale mettendo in ginocchio piccoli agricoltori e piccole imprese man mano che le sterminate "monoculture" esauriscono tutti i nutrienti della terra, diminuiscono la diversità genetica e creano dipendenza ai fertilizzanti ai pesticidi e ad altri prodotti chimici. La cosa incredibile è che in realtà non è chiaro se questo spazzare via l'agricoltura naturale e sostenibile abbia portato un qualsiasi aumento nei raccolti e non solo maggiori guadagni per le multinazionali. I nostri governi dovrebbero fare un passo in avanti, ma Monsanto sta utilizzando tutti gli sturmenti a sua disposizione per impedirglielo.

Il quasi monopolio della Monsanto toglie il respiro, detine il brevetto di oltre il 96% dei semi OGM utilizzati per la semina negli USA. E oltre alle preoccupazioni sulla salute e la sicurezza, tali brevetti permettono a Monsanto di impedire a qualsiasi agricoltore o scienziato di poter provare a sperimentare con degli altri semi! Per ora, solo pochi paesi hanno messo al bando o dei limiti ai prodotti Monsanto.

Sostengono che i loro prodotti costano meno, ma spesso gli agricoltori vengono convinti a firmare contratti pluriennali, per poi far aumentare i prezzi delle sementi, e costringendo a comprare nuovi semi a ogni stagione e ad usare ulteriori prodotti chimici per riuscire a eliminare le 'superinvestanti'. In India, la situazione è così tragica che una delle zone famose per il cotone è stata soprannominata "la cinta del suicidio", dopo che decine di migliaia di agricoltori delle famiglie piu' povere si sono suicidati per scappare da debiti insostenibili.

Ma agricoltori e scienziati stanno anche rispondendo, lottando e vincendo. Un gruppo in India è riuscito a vincere tre battaglie sui brevetti contro le multinazionali, e in Brasile cinque milioni di agricoltori hanno denunciato la Monsanto per aver raccolto in modo scorretto i compensi per le licenze, vincendo un risarcimento di 2 milioni di dollari! Gli scienziati stanno lanciando campagne per promuovere modelli di agricoltura sostenibile, e solo la scorsa settimana in 1,5 milioni ci siamo uniti per lottare contro i brevetti su prodotti non geneticamente modificati.

Solo una forza di massa, globale e unita può affrontare Monsanto e sfidare il controllo delle multinazionali sui nostri governi. Facciamo sapere a tutti di questo dominio sulle nostre democrazie, aiutiamo gli agricoltori a farsi sentire, sfidiamo leggi e brevetti ingiuste, e scontriamoci frontalmente con le lobby delle multinazionali. Fai una promessa di donazione di 4€ per sostenere la nostra azione ora:

https://secure.avaaz.org/it/stop_monsan ... cb&v=24414

Il tempo sta finendo. Mentre ci troviamo ad affrontare enormi crisi ambientali, climatiche e alimentari, abbiamo bisogno di un'agricoltura sostenibile e di innovazione, e questo può essere fatto solo dai molti agricoltori e scienziati che sanno cosa è adatto diversi ecosistemi, e non che una multinazionale spinta dal suo profitto, e che vuole prendere il controllo del futuro del nostro cibo.

Questo Golia multinazionale sta aumentando il suo potere in tutto il mondo. Ma se la nostra comunità forte del sostegno di 21 milioni di persone l'affronterò assieme, avremo una possibilità. I membri di Avaaz hanno più volte sfidato i poteri più arroganti nel mondo, e abbiamo vinto. Ora è il momento di avere l'ambizione di salvare la nostre politica dai poteri forti, proteggere la nostra catena alimentari e ottenere giustizia per gli agricoltori più poveri.

Con speranza e determinazione,

Alice, Oli, Joseph, Ricken, Pascal, Chris, Michelle, Emily e tutto il team di Avaaz

ULTERIORI INFORMAZIONI

India, epidemia di suicidi tra agricoltori. A rovinarli sono gli Ogm e i debiti (La Repubblica):
http://www.repubblica.it/solidarieta/ci ... -14666862/

Wikileaks: Usa e Monsanto contro gli oppositori degli Ogm (Slow Food):
http://slowfood.it/sloweb/6D70429D02973 ... -degli-ogm

Contadino Usa contro Monsanto: un brevetto non è per sempre (Panorama):
http://news.panorama.it/esteri/Contadin ... per-sempre

La Monsanto contro i coltivatori USA: “Non pagano nostri semi OGM" (Fanpage):
http://scienze.fanpage.it/la-monsanto-c ... -semi-ogm/

Stati Uniti e OGM, legalizzata assenza di controlli (International Business Times):
http://it.ibtimes.com/articles/45737/20 ... -lobby.htm

Brevetti sul cibo, Mira Shiva: “E’ questione di vita o di morte” (Il Cambiamento)
http://www.ilcambiamento.it/agricoltura ... amoli.html

La natura brevettata (Io Acqua & Sapone)
http://www.ioacquaesapone.it/articolo.php?id=1189

Altre fonti (Avaaz):
http://www.avaaz.org/en/stop_monsanto_sources/


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MessaggioInviato: 03/05/2013, 17:18 
Ce l'abbiamo fatta: l'Europa ha appena messo al bando i pesticidi ammazza-api!! Mega-aziende come Bayer si sono scagliate con tutte le loro forze contro questa decisione, ma una grande mobilitazione, la scienza e delle istituzioni che si sono finalmente aperte ci hanno permesso di vincere!!


Api "muoiono" alla sede centrale di Bayer, Colonia
Vanessa Amaral-Rogers dell'organizzazione per la conservazione delle specie Buglife, ha detto:

“E' stato un voto dal risultato incerto fino all'ultimo ma, grazie a un'enorme mobilitazione dei membri di Avaaz, degli apicoltori e di molti altri, abbiamo vinto! Non ho alcun dubbio sul fatto che i fiumi di chiamate e email ai ministri, le iniziative a Londra, Bruxelles e Colonia, e la gigantesca petizione firmata da 2,6 milioni di persone hanno reso possibile questo risultato. Grazie ad Avaaz e a tutti quelli che hanno lavorato così duramente per salvare le api!”


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MessaggioInviato: 07/05/2013, 01:17 
"Scelta del cavolo, ha la faccia da casalinga" ha detto Mario Borghezio in merito al neo-Ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge. Nonostante possiamo ricordarlo per comportamenti abberranti come la disinfezione dei treni sui quali avevano viaggiato degli stranieri, Mario Borghezio è un rappresentante italiano in una prestigiosa istituzione sovranazionale, insignita del premio per la Pace 2012: il Parlamento europeo.

"Gli africani sono africani (...), non hanno prodotto grandi geni (...). Diciamo che io ho un pregiudizio favorevole ai mitteleuropei. Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano (...). Questo è un governo del bonga bonga (...) la Kyenge ci vuole imporre le sue tradizioni tribali, quelle del Congo", ha affermato in un intervista a Radio 24 Borghezio, il quale aveva già fatto nel passato dichiarazioni razziste: "Noi ai clandestini bastardi gli diamo il mille per mille di calci in culo con la legge Bossi-Fini"; "Per noi il Meridione esiste solo come palla al piede, che ci portiamo dolorosamente appresso da 150 anni"; "Quelle espresse da Anders Behring Breivik -il terrorista norvegese - sono posizioni sicuramente condivisibili".

Tutti noi italiani abbiamo diritto ad essere rappresentati nel Parlamento europeo e io trovo che un europarlamentare che fa certe affermazioni non mi rappresenti. Non solo, secondo lo stesso Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, “l'Unione europea è un progetto unico nella storia che ha sostituito la guerra con la pace, l'odio con la solidarietà". Le affermazioni di Borghezio, invece, non sono affatto un inno alla pace e alla solidarietà.

Chiediamo quindi al Parlamento europeo di favorire le dimissioni di Borghezio o quantomeno di attuare nei suoi confronti dei provvedimenti disciplinari.

Sono Stefano Corradino giornalista che da anni si batte per la libertà di espressione, e so che libertà non è licenza di insultare e oltraggiare.

Chiedo che il Parlamento europeo favorisca le dimissioni di un uomo che con le sue dichiarazioni ingiuriose e razziste infanga la dignità delle istituzioni. Se anche tu non ti senti rappresentato da Borghezio chiedilo con me.

https://www.change.org/it/petizioni/fuo ... vXcjvOtwJC


Ultima modifica di Massimo Falciani il 07/05/2013, 01:17, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 15/05/2013, 12:11 
E’ l’ultimo posto rimasto sulla Terra dove ci sono oranghi, tigri, elefanti e altre specie in via d’estinzione che convivono in piena libertà. Ma società minerarie e grandi industrie agrarie vogliono radere al suolo questa preziosissima foresta. Se nei prossimi tre giorni un milione di persone sosterrà un appello al presidente indonesiano, chiedendogli far tacere le motoseghe, potremo salvare questo prezioso habitat. Firma ora:



Vivo e lavoro nell'ultimo posto rimasto sulla Terra dove oranghi, tigri, elefanti e altre specie a rischio, convivono in piena libertà. Ma il rischio è che tutto questo venga distrutto se non riusciremo a farci sentire dal nostro presidente con un appello che lo convinca a intervenire per salvare questo habitat unico al mondo.

In questo momento in una delle foreste più incontaminate dell'Indonesia, un governatore locale vuole permettere ad aziende minerarie e a imprese legate alla produzione di olio di palma di disboscare aree della dimensione di un campo di calcio! E il Ministro per la Protezione delle Foreste sembra volerlo permettere a meno che il presidente non intervenga per fermare una volta per tutte questo piano ammazza oranghi.

Sappiamo che il presidente sta cercando di costruirsi una reputazione di grande difensore della natura, ma dobbiamo fargli sapere che il suo credito come ambientalista e la possibilità stessa di una sua carriera all'interno dell ONU sono a rischio. Questo potrà convincerlo a fare la cosa giusta ma dobbiamo agire velocemente. Firma questa petizione urgente e fai sapere a tutti di questa terribile minaccia che incombe sulla nostra maestosa foresta. Se in tre giorni un milione di persone firmerà la petizione, farò in modo che il nostro presidente ci ascolti:

http://www.avaaz.org/it/the_plan_to_kil ... cb&v=24913

Conosco bene queste foreste: ci lavoro in quanto direttore della tutela ambientale dal 2007 e ho ricevuto il Premio Future for Nature (Futuro per la Natura) 2013 per il lavoro che ho fatto per la salvaguardia dei grandi mammiferi a Sumatra, in particolare dei rinoceronti. Si tratta del posto con il più alto tasso di biodiversità di tutta la zona asiatica che si affaccia sul Pacifico; parte di essa è stata anche classificata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. I progetti di disboscamento voluti dall’industria mineraria ne devasterebbero una parte enorme e metterebbero le comunità locali addirittura a rischio di frane e inondazioni! Inoltre, se il loro habitat fosse distrutto, i pochi oranghi, tigri, elefanti e rinoceronti rimasti sarebbero decimati.

Due anni fa il nostro presidente ha organizzato un’unità di crisi nazionale sulla deforestazione e firmato una moratoria di due anni sul disboscamento, dopo che abbattimenti e incendi fuori controllo avevano portato l’Indonesia sui notiziari di tutto il mondo come uno tra i maggiori responsabili delle emissioni di gas serra del pianeta. Fortunatamente, pare che il nostro presidente abbia accettato questa settimana di rinnovare la moratoria che è stata una polizza vita per così tante specie in pericolo di estinzione. Ma perfino con questo rinnovo, il Governatore di Aceh potrebbe ancora decidere di sacrificare ampie parti della foresta pluviale per farne legname, a meno di un intervento da parte del presidente. Manca solo un anno e mezzo alla scadenza del suo mandato, e molti dicono che mira a ottenere un importante ruolo di potere all'interno delle ONU. Noi vogliamo solo che mantenga la sua parola. Durante una recente conferenza, infatti ha dichiarato agli altr! i leader mondiali: “Le foreste mi sono molto care … perdere le nostre foreste tropicali equivarrebbe a un disastro di livello nazionale e planetario”.

Le mega industrie di olio di palma non vorrebbero altro che sradicare questi alberi; la East Asia Minerals Corporation, con sede in Canada, è già stata scoperta a lavorare dietro le quinte per portare avanti il progetto! Paesi come il mio hanno diritto di svilupparsi, ma non a discapito del nostro insostituibile patrimonio ambientale; lo sviluppo dovrebbe portare beneficio, non un danno, agli Indonesiani.

Diciamo al presidente che esiste una soluzione semplice: abbandonare il progetto-killer sulla foresta di Sumatra ed estendere la moratoria sul disboscamento. Firma ora e dillo a tutti: non rimane molto tempo prima della scadenza della moratoria. E dopo aver firmato, poiché il nostro presidente ama molto Twitter, mandagli anche lì un messaggio:

http://www.avaaz.org/it/the_plan_to_kil ... cb&v=24913

Come membro di Avaaz ho visto questa comunità unire le forze per proteggere foreste e specie in via d’estinzione: dall’Amazzonia in Ecuador e Brasile agli elefanti e rinoceronti minacciati dal bracconaggio. Ora è il turno dell’Indonesia: unisciti a noi per salvare questa foresta magica.

Con speranza,

Rudi Putra dall’Indonesia e tutto il team di Avaaz

PS: Molte campagne di Avaaz sono lanciate direttamente dai membri della comunità! Lancia la tua ora e vinci la battaglia su qualunque problema (locale, nazionale o globale): http://www.avaaz.org/en/petition/start_ ... db&v=24821

ULTERIORI INFORMAZIONI:

Sumatra. Oranghi a rischio nel Lesser National Park (La Repubblica)
http://www.repubblica.it/viaggi/2013/05 ... 8088659/1/

Indonesia, il salvataggio degli oranghi di Sumatra (National Geographic)
http://www.nationalgeographic.it/natura ... 1537067/1/

Indonesia: Aceh, da ricovero per l’orangutan a nuova piantagione (Le Terre Sotto Vento)
http://terresottovento.altervista.org/? ... iantagione

Oranghi di Sumatra sempre più a rischio estinzione (Corriere Nazionale)
http://www.corrierenazionale.it/home/es ... estinzione

Allarme orango di Sumatra: “la foresta pluviale rasa al suolo” (Nel Cuore)
http://www.nelcuore.org/blog-associazio ... suolo.html


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MessaggioInviato: 17/05/2013, 08:25 
STOP Russia from legalising concentration camps for stray cats and dogs

signatures: 10,395
signature goal: 20,000

Target: The President of Russia Mr Vladimir Putin, the Chairman of the State Duma of Russia Mr Narishkin, the Chairman of the Committee on natural resources of the State Duma of Russia Mr Kashin
Sponsored by: Natalia Chumak, Founder and Trustee of a UK animal welfare charity LAPA (Helping animals in Russia)

There is no animal welfare legislation in Russia. Hundreds of thousands of stray cats and dogs die every year from hunger, cold, disease, inhumane killings by municipal authorities and by organised criminal groups called "dog hunters". Often municipal shelters are run by corrupt private companies who divert millions of dollars from municipal budgets into their pockets whilst letting the dogs suffer and die in filthy and cramped conditions, starved and without proper veterinary care.

There is a lot of mystery and secrecy surrounding the preparation of a revised draft Statute "On responsible handling of animals" for the second reading by the State Duma (Russian legislator). There is no transparency about its content, status and the fate of the amendments proposed by reputable Russian animal welfare charities whose representatives have been excluded from the consultation process.

There are strong indications that the draft Statute, which may be approved in the second reading by the State Duma any time now, will legalise so called "euthanasia" of stray animals as the sole method of population management for municipal authorities. If this happens, there is no doubt that it will create yet another opportunity for corrupt schemes to be set up in order to extract huge sums from municipal budgets - in theory to buy drugs for humane euthanasia but in reality thousands of stray dogs and cats will be killed every day in the cheapest possible inhumane ways and regardless of their chances to survive and be re-homed.

Worse still, the draft Statute does not deal with the cause of the overpopulation problem. There are no effective legislative proposals for fighting against cruelty, no encouragement for or culture of sterilisation, no pet breeding or pet trade regulation. So the effect of this "euthanasia" will be no more than the creation of legalised permanent killing factories for stray cats and dogs.


http://www.thepetitionsite.com/936/523/ ... m=20557596



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MessaggioInviato: 23/05/2013, 12:49 
Cari amici,



Fra poche ore, Il Presidente Obama potrebbe mettere fine a più di un decennio di ingiustizie, chiudendo finalmente Guantanamo: la prigione più tristemente nota al mondo. Mentre prepara il suo discorso in risposta allo sciopero della fame dei detenuti, mandiamogli un messaggio in massa: basta scuse, il mondo vuole vedere chiuso per sempre questo campo di prigionia americano. Firma ora:

Firma la petizione
Fra poche ore, il Presidente Obama potrebbe finalmente chiudere Guantanamo: la prigione più tristemente nota al mondo.

Obama deve rispondere allo sciopero della fame dei detenuti che dura ormai da 100 giorni e alla denuncia di tortura da parte dell'ONU sui metodi di alimentazione forzata. Se saremo in tanti a fare pressione, potrebbe liberare i prigionieri per i quali è già stato approvato il rilascio e incaricare un funzionario della Casa Bianca di una missione: chiudere Guantanamo!

E' un momento cruciale. Firma per chiedere a Obama di chiudere ora quell'orribile campo di prigionia e condividi le notizie qui sotto così che altri si uniscano a questa petizione urgente:

http://www.avaaz.org/it/obama_shut_down ... cb&v=25108

I fatti parlano da soli:

Detenuti presenti a Guantanamo ora: 166
Detenuti che devono rispondere ad accuse: 6
Detenuti il cui immediato rilascio è stato approvato, ma si trovano ancora nella prigione: 86
Prigionieri di Guantanamo in sciopero della fame: 103
Prigionieri in sciopero della fame, legati e costretti all'alimentazione forzata: 30
Prigionieri deceduti durante la detenzione: 9
Bambini che gli USA hanno trattenuto a Guantanamo: 21
Detenuti giudicati presso una corte civile: 1
Detenuti che non possono essere giudicati perché le prove sono state invalidate dalla tortura: 50
Prigionieri rilasciati dall'amministrazione Bush: 500+
Prigionieri rilasciati dall'amministrazione Obama: 72
Costo annuale per i contribuenti USA: 150 milioni di dollari
Numero di giorni da quando Obama ha promesso di chiudere Guantanamo: 1579
Periodo di tempo da quando i primi prigionieri sono arrivati a Guantanamo: 11 anni, 4 mesi, 11 giorni

Per anni, Obama ha accusato il Congresso degli USA di bloccare qualsiasi proposta per la liberazione di questi uomini, per il trasferimento ad altre prigioni o per dar loro un giusto processo. Ma ora tutto è nelle mani di Obama. Il Congresso ha garantito al Dipartimento della Difesa che permetterà ai detenuti per i quali è stata data approvazione di essere trasferiti: Obama stesso può ora liberare questi 86 uomini. Sebbene avrà bisogno della cooperazione del Congresso per per chiudere una volta per tutte la prigione, se davvero vuole mettere fine a tutto questo, può incaricare subito qualcuno alla Casa Bianca di farlo.

Firma ora per chiedere che Obama annunci un piano per chiudere Guantanamo e condividi la petizione con tutti. Diamo vita a un appello globale urgente per fermare questa vergogna.

http://www.avaaz.org/it/obama_shut_down ... cb&v=25108

Quando ha cominciato la sua campagna presidenziale, Obama ha promesso di chiudere Guantanamo. Questa orribile fuorilegge ha generato troppa sofferenza e ha alimentato forti divisioni e odio nel mondo. Quando è troppo, è troppo. Spingiamo Obama ad agire e a chiudere questa dolorosa ferita dell'umanità.

Con speranza e determinazione,

Dalia, Joseph, Allison, Bissan, Nick, Alice, Ricken e tutto il team di Avaaz


ULTERIORI INFORMAZIONI

Guantanamo deve chiudere (Il Fatto Quotidiano)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05 ... re/599476/

Guantanamo, raid contro i detenuti in sciopero della fame. Almeno un ferito (Il Fatto Quotidiano)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04 ... to/562251/

Guantanamo, Obama "situazione insostenibile, va chiuso" (Agenzia Giornalistica Italia)
http://www.agi.it/estero/notizie/201304 ... _va_chiuso

Continua lo sciopero della fame a Guantanamo (Internazionale)
http://www.internazionale.it/news/stati ... uantanamo/



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ma sono sei anni,minimo,che fa questa promessa,e sarebbe pure giunto il momento di passare dalle parole ai fatti........................[;)]


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MessaggioInviato: 29/05/2013, 20:08 
Enormeeee vittoria! H&M ha firmato l'accordo per la sicurezza in Bangladesh e la nostra campagna è ovunque nei media, ma GAP si rifiuta di firmare. Non abbiamo tempo da perdere: facciamo in modo che il suo amministratore delegato sappia che in quanto clienti di tutto il mondo chiediamo che i nostri vestiti siano realizzati in condizioni di sicurezza. Avaaz darà seguito pubblicando pubblicità per puntare il dito sull'amministratore delegato nella sua città. Firma e condividi ora la campagna!


Cari amici,



Centinaia di donne in Bangladesh sono bruciate vive o rimaste seppellite mentre producevano i *nostri* vestiti! Tra pochi giorni, grandi aziende della moda potrebbero firmare un accordo che potrebbe rivelarsi un potente strumento per le norme sulla sicurezza o al contrario una campagna pubblicitaria di basso livello per risollevare l’immagine delle aziende. Se un milione di noi riuscirà a ottenere il sostegno degli amministratori delegati di GAP e H&M a favore di norme utili davvero a salvare delle vite, gli altri li seguiranno:



Abbiamo visto tutti le orribili immagini di centinaia di donne innocenti bruciate o seppellite sotto il crollo delle fabbriche mentre producevano i nostri vestiti. Nei prossimi giorni possiamo fare in modo che le aziende si impegnino perché fatti come questi non accadano più.

Le grandi marche della moda appaltano i loro vestiti a centinaia di aziende in Bangladesh. Due aziende, tra le quali c'è Calvin Klein, hanno firmato un patto vincolante per la sicurezza degli edifici con adeguamenti antincendio. Altre, tra cui Wal-Mart o Benetton, stanno cercando di evitare di firmare, proponendo invece alternative deboli e utili solo all’immagine delle rispettive azienda. L’ultima tragedia ha però dato vita a dei nuovi incontri per affrontare l’emergenza e ha generato forti pressioni affinché venga sottoscritto un patto vincolante, in grado di salvare davvero delle vite.

Le trattative finiranno a breve. GAP e H&M potrebbero essere le prime aziende a sostenere un accordo vincolante e il modo migliore di fare pressione su di loro è rivolgersi direttamente ai loro amministratori delegati. Se un milione di noi si rivolgerà a loro con una petizione, attraverso le pagine Facebook, i tweet e altri annunci, tutti i loro amici e addirittura le loro famiglie lo verranno a sapere. Sapranno che la loro reputazione e quella delle loro aziende sono a rischio. Alcune persone sono obbligate a produrre i *nostri* vestiti in edifici di una pericolosità inaccettabile: firma perché siano resi sicuri e inoltra questa email a tutti quelli che puoi:

http://www.avaaz.org/it/gap_enough_fash ... cb&v=25158

La tragedia di questi giorni rientra in uno schema preciso. Negli ultimi anni, incendi e disastri di vario tipo hanno tolto la vita a molte migliaia di persone e altre sono rimaste invalide e non possono più lavorare. Il governo bengalese ha chiuso un occhio davanti a condizioni tragiche, permettendo ai fornitori di tagliare i costi per produrre vestiti con ritmi e costi dettati dai giganti globali della moda. Le grandi marche dicono di fare dei controlli, ma i lavoratori affermano che le ispezioni delle aziende non sono affidabili.

L’accordo sulla sicurezza a sostegno dei lavoratori prevede ispezioni indipendenti, rapporti pubblici sulle condizioni delle fabbriche dei fornitori e provvedimenti obbligatori. Sarebbe applicabile persino dalle corti di giustizia dei paesi d’origine delle aziende stesse! Non sono ancora noti i dettagli su quali aziende comprassero dalla fabbrica crollata poche settimane fa e non ci sono prove che GAP o H&M fossero tra queste. Ma molti operai sono morti in altre fabbriche di fornitori di GAP e H&M in Bangladesh e coinvolgere ora queste marche significherebbe fare in modo che altre aziende le seguano.

Le aziende stanno prendendo le loro decisioni a riguardo proprio in queste ore. Facciamo appello agli amministratori delegati di GAP e H&M perché indichino la strada a tutto il settore, firmando il piano sulla sicurezza. Firma la petizione e poi condividi questa email con tutti quelli che puoi; una volta che avremo raggiunto un milione di firme attireremo così tanta attenzione che non potranno non notarci:

http://www.avaaz.org/it/gap_enough_fash ... cb&v=25158

Molte volte i membri di Avaaz hanno unito le loro forze per combattere l’avidità delle aziende e sostenere i diritti umani. L’anno scorso abbiamo contribuito a fare in modo che 100 lavoratori indiani tornassero a casa sani e salvi quando un’azienda del Bahrein si era rifiutata di lasciarli andare. Ora prendiamo posizione per fermare la mortale corsa al ribasso nella sicurezza delle fabbriche.

Con speranza e determinazione,

Jamie, Jeremy, Alex, Ari, Diego, Marie, Maria-Paz, Ricken e tutto il team di Avaaz

P.S.: Molte campagne di Avaaz sono lanciate dai membri stessi della nostra comunità! Lancia la tua ora e vinci la tua battaglia su problemi a livello locale, nazionale o globale: http://www.avaaz.org/it/petition/start_ ... db&v=23917

ULTERIORI INFORMAZIONI:

Gap rifiuta l’accordo per la sicurezza dei lavoratori (Vita)
http://www.vita.it/economia/lavoro/gap- ... adesh.html

Bangladesh, i morti sono ormai 1.045. Intanto, un milione di firme per la sicurezza (La Repubblica)
http://www.repubblica.it/solidarieta/di ... -58510208/

Bangladesh, le vittime del crollo del Rana Plaza ricattate dai datori di lavoro (Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/esteri/13_aprile ... 3916.shtml

Rana Plaza, Bangladesh. Il capolinea del capitalismo globale (L’Huffington Post)
http://www.huffingtonpost.it/deborah-lu ... _ref=italy

In Bangladesh, Benetton e le altre aziende devono garantire sicurezza (Il Fatto Quotidiano)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04 ... za/578850/

Bangladesh, la strage di operai più grande della storia (Conquiste del Lavoro)
http://www.conquistedellavoro.it/cdl/it ... 183859.htm

Strage in Bangladesh. Quelle magliette low-cost che costano troppo sangue (Panorama)
http://news.panorama.it/esteri/Strage-i ... ppo-sangue


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MessaggioInviato: 30/05/2013, 15:49 
Cari amici,



Un islandese sta per salpare per una caccia con l’arpione alle balenottere, per poi farle a pezzi e mandarne la carne in Giappone per farne cibo per cani! Il modo migliore per mettere fine a questo massacro è mettere sotto i riflettori il primo ministro olandese, che permette il traffico di carne di balena attraverso Rotterdam, in modo che rifiuti questo carico insanguinato: se i cacciatori di balene non avranno la possibilità di vendere la carne, possiamo fermare la caccia prima che inizi. Prenderanno il largo tra pochi giorni, firma ora e dillo a tutti:

Clicca qui per firmare la petizione
Le balenottere sono degli incredibili giganti del mare. Ma tra pochi giorni oltre 180 di questi animali in pericolo di estinzione sono destinati a essere trucidati da un ricco industriale e dai suoi amichetti il cui hobby estivo è arpionarli, farli a pezzi, e spedirne la carne attraverso l’Olanda fino al Giappone per poi farne cibo per cani!

C’è un modo per fermare la caccia prima che inizi: non è possibile ormeggiare una nave piena di carcasse illegali di balene ovunque. Le autorità tedesche e finlandesi si sono rifiutate di essere coinvolte in questa tratta infame. Ora gli olandesi sono la chiave di volta. Tengono moltissimo alla loro reputazione di difensori dell’ambiente, e sperano che su questa tratta insanguinata non si accendano i riflettori di tutto il mondo. Ma se la renderemo nota a tutti ora chiedendo alle autorità olandesi di rifiutarsi di far passare la carne di balena dal loro porto, potremo fermare il massacro di balene!

Dobbiamo agire velocemente: le baleniere salperanno per iniziare la caccia tra pochi giorni. Firma ora e invita tutti a unirsi: facciamo arrivare subito a un milione di firme una petizione rivolta al Primo Ministro Mark Rutte avvertendolo che solleveremo un polverne sui media con balene giganti fuori dalla sua porta se non fermerà il trasferimento nei porti olandesi:

http://www.avaaz.org/it/days_to_stop_th ... cb&v=25282

Queste creature maestose rappresentano il secondo più grande animale sul pianeta, possono crescere fino a diventare lunghe quanto tre autobus e muoversi come dei fulmini nell’acqua. La loro incredibile combinazione di agile ed elegante forza e velocità ha contribuito a far loro guadagnare il nome di “levrieri dei mari”.

E’ quindi davvero tragico che balenieri come Kristjan Loftsson ne abbiano massacrate a centinaia di migliaia e oltre il 70% della popolazione mondiale sia stato spazzato via. Ma dal momento in cui sono stati approvati gli stop della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie in via di Estinzione e della Commissione Internazionale sulla Caccia alla Balena, la loro popolazione è aumentata in modo significativo. Possiamo aiutarli a evitare la catastrofe se impediremo che siano macellate per farne cibo per cani!

Convincere l’Olanda a rifiutare il carico insanguinato di Loftsson a Rotterdam è il modo migliore di fermare la caccia prima che inizi poichè diventerà un precedente per gli altri porti Europei. Fino ad ora gli olandesi gli hanno permesso di farla franca con questo omicidio di massa. Mettiamoli sotto i riflettori e mettiamo fine a questo massacro. Firma la petizione e dillo a tutti, fermiamo la tratta prima che venga sparato il primo arpione:

http://www.avaaz.org/it/days_to_stop_th ... cb&v=25282

I membri di Avaaz hanno ottenuto incredibili risultati per la biodiversità, dall’opposizione al commercio dell’avorio fino alla vittoria per la messa al bando dei pesticidi che stavano uccidendo un numero record di api. Nel 2010 i membri di Avaaz sono stati fondamentali nel mantenere in piedi la Moratoria Internazionale sulla Caccia alla Balena Commerciale: ora fermiamo questa tragica carneficina e facciamo un altro passo verso un mondo più umano.

Con speranza,

Pascal, Lisa, Oliver, Alice, Ricken, Allison, David, Alaphia e tutto il team di Avaaz team

PS - Molte campagne di Avaaz sono lanciate dai membri della nostra comunità! Lancia la tua ora e vinci su questioni locali, nazionali o globali: http://www.avaaz.org/it/petition/start_ ... db&v=25181

ULTERIORI INFORMAZIONI

Un'idea raccapricciante: navi alimentate ad olio di balena (Ecoblog)
http://www.ecoblog.it/post/51547/unidea ... -di-balena

Diventa cibo per cani la carne delle balene uccise anche se rischiano l’estinzione (Il Journal)
http://blogeko.iljournal.it/diventa-cib ... ione/73404

Delfini, balene, narvali: la caccia continua (National Geographic)
http://www.nationalgeographic.it/natura ... 1173960/1/

Uccidono balene per fare cibo per cani (Solo Vela)
http://www.solovela.net/4Daction/Web_pa ... aYpX9K9mgo



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MessaggioInviato: 30/05/2013, 15:55 
Dear Massimo,

There's an opportunity on the horizon. And we could make history. In just a few weeks, leaders from around the world are heading to Northern Ireland for one BIG meeting: the G8 Summit.

They've got a lot to do, but we've got to make sure two items get bumped to the top of their list: food and transparency.

If they act, millions could escape extreme poverty for the long-term. And do you know what could push them to tackle these two poverty-fighting issues right away? Your name.

This is a huge chance. These leaders are rarely together at the same time so adding pressure now really will make a difference. Add your name and urge them to take action: http://act.one.org/go/1296?t=2&akid=3969.6095319.adwGQn

Sign the petition

Our petition reads:

Dear World Leaders,
This year, commit to fight chronic malnutrition and unleash a transparency revolution. By acting now, you can help transform millions of lives, put power into people’s hands and set a course to end extreme poverty by 2030.

Why do we need our leaders to tackle transparency? So people can see exactly how their governments are spending money.

And why food? Because Africa deserves to grow and thrive - feeding itself, lifting millions out of poverty and preventing chronic malnutrition for millions of children.

I’m heading to the summit in less than a month to push our leaders to act. I’d love to take your name with me.

Sign our petition now: http://act.one.org/go/1296?t=5&akid=3969.6095319.adwGQn

Thanks for all you do.

Adrian Lovett, ONE.org



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MessaggioInviato: 09/06/2013, 18:38 
Cari amici,



Tra pochi giorni i leader mondiali decideranno se colpire la gigantesca evasione fiscale delle multinazionali, del valore di mille miliardi di dollari all'anno, sufficienti a mettere fine alla povertà, consentire a ogni bambino di andare a scuola e raddoppiare gli investimenti ecologici! Sono vicini a un accordo ma il Presidente USA Obama e il Primo Ministro canadese Harper sono sotto pressione da parte delle lobby e non hanno ancora deciso: facciamoci sentire affinché mettano fine a questo gigantesco furto che subiamo ogni anno:



Tra pochi giorni i governi decideranno se colpire la gigantesca evasione fiscale delle multinazionali, del valore di mille miliardi di dollari all'anno, permettendo di raccogliere denaro sufficiente a mettere fine alla povertà, consentire a ogni bambino di andare a scuola e raddoppiare gli investimenti ecologici! Molti governi vogliono che anche le potenti multinazionali paghino le tasse, ma gli USA e il Canada non hanno ancora preso posizione. Per arrivare a un accordo abbiamo bisogno di metterli sotto pressione.

Mille miliardi di dollari è una cifra che supera le spese militari di tutti i paesi del pianeta messi assieme. E’ una cifra che supera il bilancio di 176 nazioni! Si tratta di 1000 dollari per ogni famiglia del pianeta. E, crediateci o meno, è l'ammontare di tasse che le grandi multinazionali e i ricchi magnati del pianeta evadono ogni anno.

Non dovrebbe nemmeno servire discuterne. Per dare un'enorme spinta alle finanze pubbliche dei nostri paesi in un momento di tagli dolorosi e debiti, tutto quello di cui abbiamo bisogno è che ciascuno paghi le tasse in modo equo. Ma le grandi multinazionali americane stanno facendo enorme pressione per proteggere i loro collaudati sistemi di evasione. Una forte campagna pubblica contribuirebbe a mettere sotto i riflettori due leader, il presidente Obama e il primo ministro Harper, che rischiano di difendere questo fenomeno che corrompe la società impedendo al pianeta di fare questo enorme passo in avanti. Raggiungiamo un milione di persone e Avaaz consegnerà la nostra richiesta ai leader e ai media nel bel mezzo dei negoziati:

http://www.avaaz.org/it/g8_tax_havens_p ... cb&v=25620

Apple, una delle aziende più ricche, in pratica ha pagato 0 dollari di tasse sui 78 miliardi guadagnati in questi anni mettendo in piedi una serie di scatole cinesi in paesi a una bassa tassazione e mandando i profitti all’estero. Questo genere di evasione fiscale permette alle aziende multinazionali di avere un enorme vantaggio sulle aziende nazionali di minore dimensione. Si tratta di una pratica che ha un impatto negativo sul mercato, la democrazia e la stabilità economica.

Ma tra pochi giorni i governi valuteranno un piano che renderebbe più difficile per le multinazionali e per gli individui evadere le tasse nascondendo i loro profitti all'estero e nei paradisi fiscali. Il piano obbligherebbe tutti i paesi a condividere le informazioni necessarie a capire dove si nascondono i capitali e richiederebbe di rivelare chi si cela dietro aziende “prestanome”. Se le trattative andranno in porto, il G8 potrebbe trovare un accordo su questi provvedimenti nel loro complesso già questo mese.

In tempi così difficili, mentre governi in tutto il mondo tagliano spese per beni e servizi fondamentali per tutti, è inaccettabile che i più ricchi abbiano un modo per evitare di pagare in modo equo la loro parte. (Ancora di più considerando che i tempi duri sono stati causati da enormi finanziamenti che i governi hanno dato alle banche sull'orlo del fallimento di proprietà di queste stesse persone). I governi stanno finalmente affrontando seriamente il problema di questi buchi nelle nostre finanze ma gli USA e il Canda rischiano di pendere dalla parte delle potenti multinazionali.

Una grande petizione pubblica con una forte copertura mediatica aiuterebbe a mettere sotto i riflettori i paesi che vogliono bloccare l’accordo, rendendo questo un tema politico che Obama e Harper sarebbero costretti ad affrontare pubblicamente. Inoltre, una richiesta così forte, in cui cittadini di tutto il mondo chiedono loro di dare un importante sostegno al pianeta invece di difendere queste corrotte scappatoie aiuterebbe questi leader a ritrovare le loro coscienze e il buon senso. Non possiamo permettere che le multinazionali al lavoro nell'ombra l’abbiano vinta, puntiamo il faro dell’attenzione pubblica su questa decisione fondamentale per il nostro pianeta:

http://www.avaaz.org/it/g8_tax_havens_p ... cb&v=25620

Ogni settimana, la nostra comunità lotta e spesso vince battaglie per i diritti umani, la democrazia, l’ambiente e molto altro ancora. Ma alcune decisioni hanno il potere di avere un impatto su migliaia di lotte allo stesso tempo, talvolta impedendo addirittura che certe situazioni di crisi si verifichino. Mille miliardi all'anno di fondi pubblici farebbero davvero la differenza nella vita dei bambini che potrebbero andare a scuola, per le vite che potrebbero essere salvate, per la pace che potrebbe essere costruita, per gli ecosistemi che potrebbero essere protetti e molto altro. Per il bene di tutte queste future lotte che potremmo non dover lottare, dobbiamo vincere ora.

Con speranza,

Alex, Jeremy, Christoph, Marie, Ian, David, Paul, Ricken e tutto il team di Avaaz

P.S. Molte campagne di Avaaz sono lanciate dai membri della nostra comunità! Lancia la tua su qualsiasi tema a livello locale, nazionale o globale: http://www.avaaz.org/it/petition/start_ ... db&v=25479

ULTERIORI INFORMAZIONI:

L'Ue accelera sull'evasione fiscale. "Accordi tra i Paesi Ue entro la fine dell'anno" (La Repubblica)
http://www.repubblica.it/economia/2013/ ... -59365081/

Una tax policy per le multinazionali, l’ultima frontiera dell’Unione (Europa Quotidiano)
http://www.europaquotidiano.it/2013/05/ ... ellunione/

Non solo Apple: ecco gli altri furbetti digitali (Wired)
http://gadget.wired.it/news/mondo_compu ... refresh_ce

Dopo i casi Apple e Google evasione fiscale al centro agenda Ue (TMNews)
http://www.tmnews.it/web/sezioni/video/ ... 0890.shtml


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MessaggioInviato: 23/06/2013, 18:55 
La scienziata Julienne Stroeve ha studiato il ghiaccio dell’Artico per decenni. Ogni estate si sposta verso nord per misurare lo scioglimento dei ghiacci. Sa che il cambiamento climatico sta accelerando lo scioglimento, ma durante il suo ultimo viaggio non poteva credere ai suoi occhi. Enormi aree del ghiaccio Artico erano scomparse, andando oltre le nostre peggiori aspettative.

Gli scienziati ci avevano avvertito che sarebbe successo. Man mano che la terra si surriscalda, si giunge a “punti di non ritorno” che accelerano il riscaldamento fino a portarlo fuori controllo. Il surriscaldamento genera lo scioglimento dei ghiacci nel Mare Artico, distruggendo il gigantesco “specchio” bianco che riflette il riscaldamento verso spazio, causando un enorme surriscaldamento dell’oceano e facendo scogliere ancora più ghiaccio, e così via. Fino a portare la situazione fuori controllo. Già quest’anno si sono verificati eventi climatici senza precedenti comprese bufere e temperature fuori controllo.

Ma, se agiamo uniti e in fretta, POSSIAMO fermare tutto questo. Una volta usciti dall'incubo dell’estinzione, potremo davvero lavovare per un futuro migliore per i nostri figli e nipoti: un futuro pulito, verde, in armonia con il pianeta che ci ha dato la vita.

Tra 30 mesi ci sarà la Conferenza di Parigi, l’incontro che gli stessi leader mondiali hanno deciso stabilirà le sorti delle nostre battaglie contro il cambiamento climatico. Potrebbe sembrarvi ancora lontana, ma non lo è. Abbiamo 30 mesi per scegliere i leader giusti, portarli all'incontro, dar loro un piano e poi fare in modo che mantengano le promesse. Siamo noi contro le compagnie petrolifere e il fatalismo. Possiamo vincere, dobbiamo vincere, ma dobbiamo iniziare da subito, con delle promesse di donazione di solo 1€ a settimana fino al vertice: addebiteremo le donazioni solo se raggiungeremo il nostro obiettivo. Per il mondo che tutti noi sogniamo, facciamo in modo che accada:

https://secure.avaaz.org/it/30_months_l ... cb&v=26186

Quando si tratta di cambiamento climatico il fatalismo non è solo inutile, è anche incompetente. E’ già tardi, ma abbiamo ancora il potere di fermare questa catastrofe, se riusciremo a convertire le nostre economie fondate su petrolio e carbone verso fonti di energia alternative. Un'obiettivo che porterà l'umanità a collaborare come mai prima d’ora e ci permetterà di creare il futuro per cui fin dall'inizio è nata Avaaz.

Per affrontare questa sfida c’è bisogno di passione, speranza e di tutte le nostre capacità. Ecco il piano:
1. Diventare politici - eleggere Leader del Clima: nei prossimi 30 mesi, in 5 importanti paesi ci saranno elezioni. Assicuriamoci di far vincere le persone giuste, e di farle vincere con il giusto mandato. Avaaz è tra le poche organizzazioni di pressione a livello globale a poter essere politica. E visto che questa battaglia può essere vinta o persa solo su un piano politico, a un certo punto potrebbe essere uno scontro tra noi e le compagnie petrolifere a stabilire a chi i nostri leader daranno ascolto.

2. Rendiamo Hollande un eroe: il presidente francese Francois Hollande presiederà il vertice, una posizione importantissima. Dobbiamo tentare ogni strategia e ogni canale (la sua famiglia, gli amici, il suo elettorato, i suoi consiglieri politici) per farlo diventare l’eroe di cui abbiamo bisogno per rendere la conferenza un successo.

3. Facciamo fare un salto di qualità alla mobilitazione: la portata di questa crisi è tale che abbiamo bisogno di andare al di là di una normale campagna. E’ tempo di entrare in azione in modo potente, diretto e non violento, di colpire l’immaginazione, far emergere l’urgenza morale e spingere le persone ad agire. Pensate a Occupy.

4. Via gli elementi di disturbo: miliardari come i fratelli Koch e le loro compagnie petrolifere sono i maggiori elementi di disturbo in tema di cambiamento climatico. Finanziano sedicenti scienziati per confonderci e spendono milioni in campagne di comunicazione fuorvianti, mentre comprano politici all'ingrosso. Con il giornalismo investigativo e oltre, abbiamo bisogno di far conoscere e reagire alle loro orribili e irresponsabili azioni.

5. Definiamo gli accordi: persino di fronte a una catastrofe di proporzioni planetarie, 195 governi in una stanza possono rivelarsi semplicemente degli incompetenti. Abbiamo bisogno di investire nei migliori consulenti politici per sviluppare strategie vincenti e compromessi ben studiati in modo che, quando avrà luogo la conferenza, buona parte dei leader sarà già dalla nostra parte e nessuno potrà dire che non esiste una soluzione reale.


Per potercela mettere tutta, abbiamo bisogno di decine di migliaia di promesse di donazione. Non importa tanto la cifra quanto la scelta di sperare e di agire:

https://secure.avaaz.org/it/30_months_l ... cb&v=26186

Durante l’ultima conferenza sul clima a Copenaghen, nel 2009, abbiamo giocato un ruolo fondamentale nelle elezioni “verdi” di Germania e Giappone, nel cambiamento delle politiche del Brasile e nel raggiungimento di un importante accordo sul finanziamento, da parte dei paesi sviluppati, di 100 miliardi di dollari all'anno ai paesi in via di sviluppo per affrontare il cambiamento climatico. Allora, i membri di Avaaz erano 3 milioni. Dopo Copenaghen, abbiamo capito che dovevamo essere molti di più per affrontare la sfida del cambiamento climatico. Ora siamo in 22 milioni e cresciamo al ritmo di un milione al mese.

Il cambiamento climatico è il problema più grave a livello globale e per questo richiede la cooperazione di tutti i governi del mondo. Con milioni di membri uniti da uno stesso ideale e provenienti da tutti i paesi del mondo, Avaaz rappresenta la migliore soluzione per un’azione collettiva, con milioni di noi uniti da una visione che unisce ogni paese del pianeta. E’ la nostra occasione per costruire un mondo la cui bellezza raggiunge quella di quello che immaginiamo e vorremmo per i nostri figli. Diamoci da fare.

Con speranza e riconoscenza per questa straordinaria comunità,

Ricken e tutto il team di Avaaz

ULTERIORI INFORMAZIONI:

L'inverno artico non esiste più, si stanno sciogliendo i ghiacci del Polo Nord (Adnkronos)
http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibil ... 74093.html

Sempre più caldo, i ghiaccidel Polo Nord al minimo storico (National Geographic)
http://www.nationalgeographic.it/ambien ... i-1228538/

Artico senza ghiaccio entro 2020. CryoSat rivela scioglimento sempre più veloce (Blitz Quotidiano)
http://www.blitzquotidiano.it/scienza-e ... e-1475388/

“Clima, l’Europa dia l’esempio fissando gli obiettivi per il 2030” (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2013/06/21/scien ... agina.html

IEA: le quattro azioni che potrebbero salvare il clima (Green News)
http://www.greenews.info/politiche/inte ... -20130612/



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MessaggioInviato: 04/07/2013, 10:40 
Cari amici,



Molti di noi non avevano idea di chi fossero i ruandesi finché non ne furono uccisi 800mila. Ora, il destino del popolo dei rohingya in Birmania è minacciato da linciaggi di massa, con la polizia che sta a guardare. Il presidente birmano potrebbe fermare la violenza approvando un piano per proteggerli, assicurandosi che venga rispettato, e garantendo loro la cittadinanza.Appelliamoci ai capi di stato europei affinché facciano pressione su di lui quando lo incontreranno tra pochi giorni, e impediamo così che avvenga un altro Ruanda:



Molti di noi non avevano idea di chi fossero i ruandesi fino a che è diventato troppo tardi e 800mila di loro erano già stati massacrati. In questo momento sul destino del popolo rohingya incombe una grave minaccia. Violenti gruppi razzisti hanno distribuito volantini in cui minacciano di spazzare via questa piccola minoranza birmana. Sono stati trucidati bambini e commessi delitti raccapriccianti. Tutti i segnali dicono che sta per succedere qualcosa di orribile, se non agiamo.

I genocidi accadono perché non ci preoccupiamo abbastanza finché non diventa troppo tardi. Il popolo rohingya è pacifico e molto povero. Sono odiati perché hanno la pelle più scura e la maggioranza teme che stiano "rubando posti di lavoro". Sono 800mila e potrebbero sparire se non agiamo. Abbiamo fallito con troppi popoli, non falliamo di nuovo con i rohingya.

Il presidente birmano Thein Sein ha il potere, il personale e le risorse per proteggere i rohingya, basta una sua parola. Tra pochi giorni, arriverà in Europa per sfruttare commercialmente la nuova immagine di apertura del suo paese. Se i leader dell'UE lo accoglieranno chiedendo con forza di proteggere i rohingya, probabilmente li ascolterà. Raccogliamo 1 milione di persone e ricopriamo l'intera area che circonda la sede dell'incontro con i capi di stato europei con immagini di quello che sta accadendo in Birmania:

https://secure.avaaz.org/it/burma_the_n ... cb&v=26504

Torture, stupri di gruppo e delle vere e proprie esecuzioni: le organizzazioni umanitarie usano ormai il termine "pulizia etnica" per descrivere la brutalità in Birmania. Già oltre 120mila rohingya sono stati costretti a scappare, molti in campi di fortuna vicino al confine, mentre altri sono fuggiti usando imbarcazioni di fortuna, per poi affondare, morire di fame o essere fucilati dalle guardie costiere dei paesi vicini. Tutti i racconti concordano sul fatto che le violenze stanno aumentando: nei mesi scorsi il presidente Thein Sein ha dichiarato lo stato d'emergenza dopo un'altra serie di attacchi omicidi, e un massacro di massa è ormai solo una questione di tempo.

I genocidi non avvengono se i governi vi si oppongono, ma il regime birmano fino a ora si è schierato dalla parte sbagliata. Recentemente, un portavoce del governo ha ammesso che le autorità stavano addirittura imponendo alla popolazione rohingya un limite di due figli e forzando le coppie che volevano sposarsi a richiedere un permesso speciale. Esperti dicono che le autorità governative sono state dalla parte o addirittura hanno partecipato ad atti di "pulizia etnica". Il Presidente Sein è stato finalmente forzato a riconoscere quello che sta accadendo in Rohingya, ma fino a ora si è rifiutato di attuare piani per fermare la violenza e proteggere le persone in pericolo.

Finché non lo farà, il rischio di un genocidio incombe non solo sulla Birmania, ma sul mondo intero. Attraverso le loro relazioni commerciali, il primo ministro inglese Cameron e il presidente francese Hollande hanno un enorme potere contrattuale nei confronti di Sein: se gli faranno pressione affinché agisca quando lo incontreranno questo mese, si potrebbero salvare moltissime vite. Facciamo in modo che tutto ciò succeda. Abbiamo fallito con troppi popoli, non falliamo con i rohingya. Unisciti subito alla richiesta e condividi questo appello con tutti:

https://secure.avaaz.org/it/burma_the_n ... cb&v=26504

Innumerevoli volte la comunità di Avaaz si è schierata dalla parte del popolo birmano nella sua lotta per la democrazia. Quando il regime ha reagito brutalmente contro i monaci buddhisti nel 2007, gli Avaaziani hanno donato centinaia di migliaia di dollari/euro/sterline per fornire supporto tecnico e formazione per gli attivisti in modo da aiutarli a superare il blocco delle comunicazioni. Nel 2008 quando un ciclone devastante ha ucciso almeno 100.000 birmani, mentre il regime militare impediva l'ingresso a tutti gli aiuti internazionali ufficiali, la nostra comunità ha donato milioni come aiuto umanitario direttamente ai monaci.

La nostra comunità non esisteva quando fu commesso il genocidio in Ruanda, 20 anni fa. Avremmo fatto abbastanza per impedirlo? Mostriamo ai rohingya cosa possiamo fare ora, per loro.

Con speranza e determinazione,

Luis, Jeremy, Aldine, Oliver, Marie, Jooyea e tutto il team di Avaaz

PS - Molte campagne di Avaaz vengono lanciate dai membri della nostra comunità! Lancia ora la tua e vinci su temi di qualsiasi tipo a livello locale, nazionale o globale: http://www.avaaz.org/it/petition/start_ ... db&v=23917


ULTERIORI INFORMAZIONI

I fanatici buddhisti (Il Post)
http://www.ilpost.it/2013/06/25/estremi ... -birmania/

Birmania, limite di due figli per le famiglie Rohingya L’Onu: una norma discriminatoria da ritirare (Corriere della Sera)
http://lepersoneeladignita.corriere.it/ ... -ritirare/

Yangon, monaci e cittadini in piazza in difesa del buddismo. Attivista: Temiamo nuove violenze (Asia News)
http://www.asianews.it/notizie-it/Yango ... 28349.html

Myanmar. Appello dei leader religiosi: pace e armonia unica via di sviluppo (Radio Vaticana)
http://it.radiovaticana.va/news/2013/06 ... it1-705616


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