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UN ATTACCO IMMINENTE CONTRO IL PAKISTAN E L’ AFGHANISTAN

giu 30th, 2010

Perché gridare “al lupo” con lo Stato Maggiore israeliano?

Immagine

DI ROBERT BIBEAU mondialisation.ca

Si fa molto caso al fatto che, già da qualche giorno, uno squadra americana ha attraversato il Canale di Suez in direzione del Mar Rosso. La portaerei Truman e una dozzina di navi di scorta, fra cui un lancia missili israeliano, si dirigono verso il Golfo Persico, a quanto scrive lo stesso giornale Haaretz, con notizie di prima mano in provenienza dallo Stato Maggiore israeliano (1).

Nel frattempo ufficiali dell’armata israeliana, sempre loro, informavano il Sunday Times di Londra, dell’accordo con l’Arabia Saudita, per un uso offensivo del suo spazio aereo, in previsione di un attacco israeliano imminente contro i centri di ricerca nucleare iraniani. Di fronte ad un’immediata smentita formale ed ufficiale dell’Arabia Saudita, i venditori di voci si sono fatti suggerire come via alternativa sia la Giordania, che l’Irak o il Kuwait, sotto occupazione americana (2), che sarebbero il nuovo corridoio dell’attacco imminente contro l’Iran. Bombe da varie tonnellate di peso, le anti-bunkers Blu-117, sarebbero inviate verso la base americana di Diego Garcia e verso i depositi di sicurezza americani in Israele. Gli aerei americani B-2, capaci di bucare le difese anti-aeree iraniane, sarebbero pronti a decollare per attaccare l’Iran, senza contare qualche sottomarino nucleare Dolphin, fornito dalla Germania ad Israele, che sarebbe in immersione nel Golfo Persico.

Come se questo scenario apocalittico non fosse sufficiente, il giornale il Manifesto, fornisce un’informazione molto precisa, anch’essa proveniente dallo Stato Maggiore israeliano: truppe aerotrasportate e marines farebbero parte della squadra che ha attraversato il canale di Suez. Il misterioso ufficiale dello Stato Maggiore israeliano ha rifiutato, tuttavia, di svelare la data e l’ora precise dell’attacco contro le centrali nucleari iraniane di Bushehr. Ci si meraviglia di una tale mancanza di cortesia dalla parte di un ufficiale tanto prolisso (3)

Per Michel Chossudovsky l’ultima risoluzione del consiglio di sicurezza dell’ONU, che autorizza delle sanzioni aggravate contro l’Iran, non sarebbe niente altro che un semaforo verde dell’ONU, ad un attacco preventivo americano-israeliano contro l’Iran. Il signor Chossudovsky conclude che “La risoluzione del Consiglio di sicurezza trasforma l’Iran in una facile preda”. (4)

Nessuna risoluzione dell’ONU può trasformare l’Iran in una facile preda per l’imperialismo americano. Gli Stati Uniti lo hanno già provato al momento dell’invasione dell’Irak, fanno a meno delle risoluzioni dell’ONU, quando decidono d’aggredire e d’invadere uno Stato libero ed indipendente. Gli Stati Uniti non hanno assolutamente necessità degli aerei F-16 di cui hanno fornito gli israeliani, come anche della nave porta missili e ancora meno del sottomarino nucleare israeliano, di seconda mano, per effettuare una tale aggressione, contro i centri di ricerca nucleare iraniani. Al momento dell’attacco contro l’Afganistan, come anche al momento dell’invasione dell’Irak , ufficialmente, le truppe israeliane erano state tenute lontano dal teatro delle operazioni. Se aerei B-2 sono stati localizzati a Diego Garcia, possono effettuare il lavoro di distruzione, ed è inutile implicarci gli aerei americani pilotati dagli israeliani, è totalmente ridicolo portare una portaerei americana nel Golfo Persico per renderla preda della contro-offensiva iraniana e per eventualmente bloccarla, con tutta la sua squadra in questo piccolo mare interno, nel caso della chiusura dello stretto di Ormuz.

Infine, gli Stati Uniti, si sarebbero ridotti a prospettare l’utilizzo dell’arma atomica contro l’Iran? No, sicuramente non ancora. Ultimo argomento, dopo il crollo irakeno dal quale gli americani non sono ancora usciti, ma dal quale sperano di uscire prossimamente, grazie alla collaborazione dell’Iran sciita, e del suo appello alla calma, rivolto ai resistenti sciiti irakeni, è assolutamente escluso che gli Stati Uniti possano prospettarsi uno sbarco e un’invasione terrestre dell’Iran. Siamo seri, un milione di soldati irakeni sono stati tenuti sotto scacco dall’Iran khoomeinista. Quanti soldati americani sarebbero necessari per occupare il territorio iraniano?

Senza contare che le truppe della NATO affondano sempre più nella palude afgana, dove sono poste sotto scacco dalla resistenza afgana, non beneficiante affatto del sostegno iraniano, ma solamente del sostegno dei loro fratelli d’armi del Pakistan, dove gli attacchi aerei americani fanno numerose vittime civili, senza peraltro, marcare alcun successo militare. Immaginate qualche istante l’avvenire delle truppe della NATO in questa parte del mondo se l’Iran sostenesse la resistenza afgana, la resistenza pakistana, e se lanciasse la resistenza sciita irakena, contro i collaboratori kurdi e contro i collaboratori irakeni! Dopo tutti questi disastri militari americani, chi crederà veramente che gli Stati Uniti si preparano ad aprire un nuovo fronte militare contro l’Iran?

La Risoluzione 1929 dell’ONU

Cosa dice la risoluzione 1929, che presenta tutta una nuova raffica di sanzioni adottate dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU il 9 giugno scorso? “Il Consiglio di sicurezza ha votato l’imposizione di una quarta serie di ampie sanzioni contro la Repubblica islamica dell’Iran, che comprendono un embargo sulle armi come anche dei: controlli finanziari più severi”. Il presidente Ahmadinejad ha, da parte sua, qualificato la risoluzione del Consiglio di carta sporca senza valore (5). Contrariamente a M. Chossudovsky noi non crediamo che tale risoluzione fornisca “semaforo verde all’alleanza militare Stati-Uniti-NATO-Israele per minacciare l’Iran di un attacco nucleare preventivo e punitivo, corroborato dal sigillo del Consiglio di sicurezza dell’ONU.” (6)

E’ d’altronde la ragione che spiega perché gli alleati dell’Iran, la Russia e la Cina, hanno preferito votare a favore di questa ingiusta risoluzione, iniqua ma in pratica inoffensiva, che entrambe queste potenze non hanno affatto l’intenzione di rispettare, come sospetta il signor Chossudovsky: “se essa fosse pienamente applicata, non solamente la risoluzione invaliderebbe gli accordi bilaterali di cooperazione militare con l’Iran, ma creerebbe una breccia nell’Organizzazione della cooperazione di Shangai (OCS)”. (7) Buona conclusione signor Chossudovsky.

E’ pericoloso per i democratici del mondo e per i popoli intrisi di pace e di giustizia, speculare sulle alleanze imperialiste e proporre d’appoggiare un’alleanza aggressiva (l’OCS) contro un’altra alleanza aggressiva (la NATO) come suggerisce l’autore dell’analisi: “La Federazione Russa e la Repubblica popolare Cinese hanno ceduto alle pressioni americane e hanno votato a favore di una risoluzione, che non è solo pregiudizievole per la sicurezza dell’Iran, ma che indebolisce seriamente e sabota il loro ruolo strategico come potenziali potenze mondiali rivali sullo scacchiere geopolitica eurasiatico”. (8) Cosa ha guadagnato il mondo dal rinforzarsi delle potenze rivali russa e cinese? La guerra fra potenze rivali?

Come prova, che nessuno conta di rispettare questa nuova raffica di sanzioni adottata dal Consiglio di sicurezza, pochi giorni dopo l’adozione della Risoluzione 1929, il Pakistan firmava un accordo d’approvvigionamento di gas con l’Iran e apriva la porta all’approvvigionamento cinese tramite un oleodotto, che evita il tanto minacciato Stretto di Ormuz. Questo ultimo punto è di natura tale da indisporre fortemente gli americani (9) che perdono così un potente mezzo di pressione sull’economia cinese. Noi l’abbiamo già scritto, gli americani non fanno la guerra in questa parte del mondo per costruire degli oleodotti ed assicurare l’approvvigionamento in idrocarburi, ma per ostacolare la costruzione d’oleodotti e l’approvvigionamento dei loro concorrenti commerciali in petrolio e in gas a prezzi economici (10).

Gli americani desiderano, in questo momento storico, perturbare l’approvvigionamento di petrolio e di gas dei loro alleati europei e giapponesi, come dei loro concorrenti e fornitori indiani e cinesi? Non lo crediamo. Un aumento drastico del prezzo delle energie fossili, trascinerebbe l’economia americana e mondiale in una crisi indescrivibile, mentre essa non si è ancora rimessa dalla crisi speculativa conto l’euro (11).

Chi è minacciato dalla portaerei americana e dai suoi complici israeliani?

E’ vero che il lupo americano morde in queste contrade e che prepara un’aggressione a grande scala, ma non è con l’Iran, che se la prenderà questa volta. I popoli del Pakistan e del sud dell’Afganistan corrono immensi pericoli e ci si può aspettare dei bombardamenti massicci e dei massacri di massa in queste due regioni. Quelli che desiderano comprendere le ragioni del movimento a favore del combattimento in Medio-Oriente, devono guardare all’espulsione del generale in capo delle truppe d’occupazione americane in Afganistan, il generale McChrystal, “dimissionato” per aver rifiutato di condurre una nuova sanguinosa offensiva assassina nella provincia del Kandahar (12). Non si deve gridare al lupo, non appena una portaerei americana si sposta – si spostano in continuazione – ma è necessario analizzare la situazione, senza lasciarsi ingannare dagli ufficiali dello Stato Maggiore israeliano, senza una tale prudenza elementare, l’analista diventa il loro portavoce, ed il loro “papagaio” (pappagallo).

Si deve denunciare l’aggressione imminente delle forze combinate della NATO, d’Israele e degli Stati Uniti contro la resistenza e contro i popoli del nord del Pakistan e del sud dell’Afganistan.

Robert Bibeau

Traduzione per comedonchisciotte.org a cura di FILIPPO
Note

(1) http://www.mondialisation.ca/index.php? ... &aid=19864
(2) http://www.mondialisation.ca/index.php? ... &aid=19832
(3) http://www.mondialisation.ca/index.php? ... &aid=19818
(4) http://www.mondialisation.ca/index.php? ... &aid=19719
(5) http://fr.wikipedia.org/wiki/Mahmoud_Ahmadinejad
(6) http://www.mondialisation.ca/index.php? ... &aid=19719
(7) http://www.mondialisation.ca/index.php? ... &aid=19719
(8) http://www.mondialisation.ca/index.php? ... &aid=19719
(9) http://www.mondialisation.ca/index.php? ... &aid=19864
(10) http://www.robertbibeau.ca/palestine/echappe.doc
(11) http://www.robertbibeau.ca/palestine/crisegrec.doc
(12) http://www.mecanopolis.org/?p=18295&type=1

Fonte: http://www.mondialisation.ca



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 02/07/2010, 09:51 
Obama firma sanzioni, 'colpo al cuore' dell'Iran
Il presidente degli Stati Uniti ha firmato la legge del Congresso che impone nuove sanzioni unilaterali Usa contro il settore energetico e bancario di Teheran

02 luglio, 07:42

Fonte ANSA:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 55789.html

WASHINGTON - Sanzioni per "colpire al cuore la capacità dell'Iran di arrivare ad un arma nucleare": con queste parole il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha firmato la legge del Congresso che impone nuove sanzioni unilaterali Usa contro il settore energetico e bancario dell'Iran. Le nuove sanzioni vanno ad aggiungersi a quelle già decise dall'Onu, e alle altre misure annunciate da Unione Europea, Australia, Canada. La firma di Obama è arrivata a poche ore da una lettera che il ministro degli Esteri iraniano, Manouchehr Mottaki, aveva scritto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu e ai ministri degli Esteri dell'Ue per protestare contro l'annuncio delle sanzioni. Le nuove misure - è scritto - non impediranno all'Iran di proseguire con "programma nucleare pacifico. Anzi, le sanzioni rafforzeranno la nostra volontà" nel raggiungerlo. Di fronte a questa posizione, la risposta di Obama è stata esplicita: "oggi gli Usa varano le più dure sanzioni mai adottate nei confronti dell'Iran" ha detto. Si tratta di misure destinate a"colpire al cuore la capacità del governo dell'Iran di finanziare e sviluppare i suoi programmi nucleari".

Il testo era stato votato la settimana scorsa dal Conngresso e contempla una serie di misure che avranno effetto non solo su Teheran, ma anche su quelle società estere che hanno rapporti economico-finanziari con la Repubblica islamica, in particolare nei settori dell'energia. Alle società straniere che vendono prodotti ottenuti da petrolio raffinato iraniano, o sostengono raffinerie in Iran, verrà vietato l'ingresso nel sistema finanziario americano. "In questo modo mostriamo al governo iraniano che le sue azioni hanno conseguenze - ha detto Obama -. E se continuerà nel suo atteggiamento, la pressione continuerà ad aumentare. Vorrei essere chiaro, affinché non ci siano dubbi - ha concluso -: gli Stati Uniti e la comunità internazionale sono determinati a impedire che l'Iran si doti di armi nucleari".

Il presidente americano ha comunque ribadito che la porta della diplomazia è ancora aperta. Ma l'Iran deve assumersi la responsabilità del mancato rispetto dei suoi obblighi internazionali. La firma di Obama è arrivata dopo che il Wall Street Journal in una corrispondenza da Gerusalemme, aveva rivelato questo retroscena: la spedizione in Siria da parte di Teheran di un sofisticato sistema radar che impedirebbe ad Israele di organizzare attacchi sorpresa per distruggere le installazioni nucleare iraniane. Secondo il Wall Street Journal, il radar in questione permetterebbe alle autorità di Damasco di avvertire i suoi alleati in caso di movimenti militari aerei israeliani. Le strutture radar sarebbero state fornite nella seconda metà dell'anno scorso e il trasferimento sarebbe stato confermato da due fonti ufficiali israeliane, due fonti ufficiali americane e una fonte di intelligence occidentale. Iran e Siria hanno invece ambedue negato l'operazione, che sarebbe in violazione di una risoluzione del 2007 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che proibisce all'Iran di fornire materiale militare.



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MessaggioInviato: 02/07/2010, 10:10 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Obama firma sanzioni, 'colpo al cuore' dell'Iran
Il presidente degli Stati Uniti ha firmato la legge del Congresso che impone nuove sanzioni unilaterali Usa contro il settore energetico e bancario di Teheran

02 luglio, 07:42

Fonte ANSA:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 55789.html

WASHINGTON - Sanzioni per "colpire al cuore la capacità dell'Iran di arrivare ad un arma nucleare": con queste parole il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha firmato la legge del Congresso che impone nuove sanzioni unilaterali Usa contro il settore energetico e bancario dell'Iran. Le nuove sanzioni vanno ad aggiungersi a quelle già decise dall'Onu, e alle altre misure annunciate da Unione Europea, Australia, Canada. La firma di Obama è arrivata a poche ore da una lettera che il ministro degli Esteri iraniano, Manouchehr Mottaki, aveva scritto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu e ai ministri degli Esteri dell'Ue per protestare contro l'annuncio delle sanzioni. Le nuove misure - è scritto - non impediranno all'Iran di proseguire con "programma nucleare pacifico. Anzi, le sanzioni rafforzeranno la nostra volontà" nel raggiungerlo. Di fronte a questa posizione, la risposta di Obama è stata esplicita: "oggi gli Usa varano le più dure sanzioni mai adottate nei confronti dell'Iran" ha detto. Si tratta di misure destinate a"colpire al cuore la capacità del governo dell'Iran di finanziare e sviluppare i suoi programmi nucleari".

Il testo era stato votato la settimana scorsa dal Conngresso e contempla una serie di misure che avranno effetto non solo su Teheran, ma anche su quelle società estere che hanno rapporti economico-finanziari con la Repubblica islamica, in particolare nei settori dell'energia. Alle società straniere che vendono prodotti ottenuti da petrolio raffinato iraniano, o sostengono raffinerie in Iran, verrà vietato l'ingresso nel sistema finanziario americano. "In questo modo mostriamo al governo iraniano che le sue azioni hanno conseguenze - ha detto Obama -. E se continuerà nel suo atteggiamento, la pressione continuerà ad aumentare. Vorrei essere chiaro, affinché non ci siano dubbi - ha concluso -: gli Stati Uniti e la comunità internazionale sono determinati a impedire che l'Iran si doti di armi nucleari".

Il presidente americano ha comunque ribadito che la porta della diplomazia è ancora aperta. Ma l'Iran deve assumersi la responsabilità del mancato rispetto dei suoi obblighi internazionali. La firma di Obama è arrivata dopo che il Wall Street Journal in una corrispondenza da Gerusalemme, aveva rivelato questo retroscena: la spedizione in Siria da parte di Teheran di un sofisticato sistema radar che impedirebbe ad Israele di organizzare attacchi sorpresa per distruggere le installazioni nucleare iraniane. Secondo il Wall Street Journal, il radar in questione permetterebbe alle autorità di Damasco di avvertire i suoi alleati in caso di movimenti militari aerei israeliani. Le strutture radar sarebbero state fornite nella seconda metà dell'anno scorso e il trasferimento sarebbe stato confermato da due fonti ufficiali israeliane, due fonti ufficiali americane e una fonte di intelligence occidentale. Iran e Siria hanno invece ambedue negato l'operazione, che sarebbe in violazione di una risoluzione del 2007 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che proibisce all'Iran di fornire materiale militare.



mancato rispetto degli obblighi internazionali..
ovvero ?
io non l'ho ancora capito..
c'è qualche report dell'aiea che denuncia violazioni sul nucleare?
a me non risulta..

il finale, poi, è comico..
isreale, ecc., trasferiscono mezzi e truppe in arabia saudita,
georgia, ecc. ecc.
e va tutto bene..
iran fornisce un radar alla siria,
con cui ha un patto di mutuo soccorso,
e commette reato..

ma si sa, quelli vogliono vincere facile..


Ultima modifica di mik.300 il 02/07/2010, 10:21, modificato 1 volta in totale.


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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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La Turchia chiude lo spazio aereo a Israele
http://it.euronews.net/2010/06/28/la-tu ... a-israele/



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Turchia e Israele ai ferri corti. Ankara chiude lo spazio aereo
LUNEDÌ 05 LUGLIO 2010 13:09
http://www.dazebao.org/news/index.php?o ... Itemid=199


ROMA - La Turchia come aveva già preannunciato lo scorso 28 giugno durante il summit del G20 a Toronto, romperà le relazioni con Israele se il governo di Tel Aviv non farà le sue scuse dopo l'attacco alla flottiglia di attivisti diretti a Gaza avvenuta il 31 naggio. Lo ha ribadito oggi il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu. Intanto il governo di Ankara oggi è passato ai fatti chiudendo definitivamente il suo spazio aereo ai voli militari israeliani.

"Gli israeliani - ha detto il ministro - hanno tre opzioni: possono scusarsi o accettare una inchiesta internazionale imparziale e le sue conclusioni. Altrimenti i nostri rapporti diplomatici verranno tagliati".
Ma dal fronte opposto arriva un secco "no" da Benyamin Netanyahu, il quale nei giorni scorsi aveva detto che la richiesta turca di scuse non sarebbe stata accolta. "Israele - ha aggiunto il premier israelinao - non può scusarsi del fatto che i suoi soldati si siano dovuti difendere per sfuggire a un tentativo di linciaggio".
Dello stesso parere anche il portavoce del ministro degli Esteri Yigal Palmor, il quale ha ricordato: "Naturalmente siamo dispiaciuti per la perdita di vite umane ma non siamo stati noi a cominciare a usare la violenza. Quando si desidera avere della scuse non si usano minacce o ultimatum". #8232;
http://www.dazebao.org/news/index.php?o ... Itemid=199



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Notizia di qualche giorno fa postata in un altro topic che per comodità riporto anche qui:


Russia: 50 mezzi blindati per l'Anp
SCRITTO IL 2010-06-30 IN NEWS
http://www.infopal.it/leggi.php?id=15180


Imemc. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha annunciato che l'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) riceverà presto 50 veicoli blindati russi, inviati nel 2005 ma bloccati da Israele.

In visita a Ramallah, Lavrov ha dichiarato che i mezzi si trovano attualmente in Giordania, e spera verranno trasferiti all'Anp nei prossimi giorni.

Il ministro degli Esteri russo è stato in Egitto e Spagna per incontrare i leader del "Quartetto per la pace in Medio Oriente", che include rappresentanti di Russia, Usa, Ue e Onu.

Come ha affermato la Russia, i veicoli serviranno ad aiutare l'Anp a mantenere l'ordine; Israele si è però opposto con decisione all'accordo fra i due governi, sostenendo che questi mezzi militari sarebbero potuti cadere nelle mani di Hamas. La consegna è stata poi autorizzata.

Parlando della pace in Medio Oriente, Lavrov ha assicurato che la Russia sostiene tutti gli sforzi che trasformerebbero le trattative tra israeliani e palestinesi da "indirette" a "dirette", ed ha aggiunto che l'unità interna dei secondi è essenziale al successo dei negoziati.

Ha quindi sottolineato che il suo Paese vuole la fine dell'assedio di Gaza, ma sta ancora aspettando che Israele realizzi le sue promesse di alleggerire l'embargo.

Anche sulla questione iraniana Lavrov appoggia l'opzione del dialogo tra gli Stati Uniti e l'Iran, per scongiurare una degenerazione a livello bellico.

Venerdì prossimo, a Ginevra, si terrà l'incontro tra il ministro Lavrov e il segretario di Stato Usa Hillary Clinton. A detta di molti, sarà il primo incontro fra alte cariche russe e Usa dall'insediamento del presidente Barack Obama [vi sarà un legame con la "scoperta", negli Usa, di "spie russe"?, ndr].
http://www.infopal.it/leggi.php?id=15180



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Attenti: il Pakistan si stringe all’Iran (e forse alla Cina…)
Scritto da Marcello Foa
Thursday 01 July 2010

...
Negli ultimi giorni abbiamo parlato di Iran e di Afghanistan, ma per completare il quadro strategico in quest’area è più che mai opportuno parlare di Pakistan.Qualche giorno fa il regime di Islamabad ha firmato l’accordo per costruire un gasdotto con l’Iran, gasdotto che molto probabilmente finirà in Cina, come ha osservato Enrica Garzilli, attentissima osservatrice di vicende asiatiche. Gli Usa hanno tentato di far desistere il proprio alleato, il quale però non li ha ascoltati.
Lo stesso Pakistan ha deciso di mettere sotto sorveglianza siti come Google, Yahoo e Youtube, che rischiano la chiusura per diffusione di contenuti antisilamici.
Proprio quel Pakistan che continua a lasciare la briglia sciolta ai talebani…

I segnali sono inquietanti per gli americani, che però non possono permettersi di perdere questo alleato, sia per ragioni strategiche, sia perché dotato dell’arma nucleare.

Che farà Obama per rimediare a una situazione che chiaramente gli è sfuggita di mano? Forse non è un caso che Panetta abbia lanciato l’allarme sulle atomiche di Teheran. Ora l’America ha una ragione in più per fermare l’Iran…

Attenti al Pakistan, crocevia dell’(in)stabilità prossima ventura…
Da:http://blog.ilgiornale.it/foa
http://www.legnostorto.com/index.php?op ... w&id=29148



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MessaggioInviato: 05/07/2010, 23:03 
Iran: sanzioni, aerei a secco all'estero
Quattro Paesi rifiutano rifornimenti ma Ahmadinejad rassicura


(ANSA) - TEHERAN, 5 LUG - Gb, Germania, Eau e Kuwait si rifiutano da giovedi' scorso di rifornire carburante agli aerei passeggeri iraniani nei loro scali. Un segnale che forse le sanzioni decise la settimana scorsa dagli Usa contro Teheran per il suo programma nucleare cominciano a mordere, ma il presidente Ahmadinejad insiste nel dire che non avranno alcun effetto.

Secondo Aliari, per far fronte a questa situazione gli aerei civili iraniani devono fare scalo in aeroporti di altri Paesi raddoppiando le spese.


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 85579.html



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Marziano
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MessaggioInviato: 06/07/2010, 16:30 
Ue: Iran air in black list aerei
Ma nessun legame con sanzioni per programma nucleare

(ANSA) - BRUXELLES, 6 LUG - Bruxelles ha deciso di estendere il divieto di volo sullo spazio aereo dei Paesi della Ue a due terzi della flotta della Iran Air. La decisione dell'esecutivo europeo e' motivata solo da ragioni tecniche legate alla sicurezza,ha spiegato Kearns, portavoce del commissario Ue ai trasporti Sim Kallas, sottolineando come non vi sia alcun legame con la vicenda delle sanzioni contro Teheran per il suo programma nucleare.''Noi ci occupiamo solo - ha aggiunto - dei requisiti di sicurezza.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 50931.html


ma come si fa a negare l'evidenza ?



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MessaggioInviato: 06/07/2010, 21:21 
Palestina : Strano viaggio di Netaniahu da Obama
Massimo Mazzucco
http://www.altrainformazione.it/wp/2010 ... -da-obama/


Il primo ministro isrealiano Benjamin Netaniahu è in volo per Washington, dove incontrerà Barak Obama.

I rapporti fra i due non sono mai stati sereni, ed anzi lo stato di “crisi” è riconosciuto ufficiosamente da ambedue le parti. Nella sua prima visita a Washington, del marzo scorso, Netaniahu infatti fu trattato in modo gelido dal presidente americano, che lo ricevette solo a porte chiuse, e senza nessun riscontro mediatico.

Al cuore della crisi, come tutti sanno, è la richiesta dell’amministrazione Obama di congelare tutti i nuovi insediamenti, per riprendere “a bocce ferme” le trattative con i palestinesi. Ma nonostante i ripetuti appelli di Joe Biden, di Hillary Clinton, e dello stesso Obama, l’espansione israeliana continua imperterrita.

Quasi ad alzare la posta, nel suo ultimo viaggio a Washington Netaniahu aveva tenuto un discorso …

… di fronte all’associazione delle lobby ebraiche in America, la AIPAC, riaffermando apertamente il diritto di Israele a continuare l’espansione degli insediamenti. La AIPAC è una associazione che si vanta apertamente di avere le simpatie di almeno metà del senato americano, di un terzo della camera, oltre a quella di innumerevoli politici in tutta America.

Dalla sua, Obama potrebbe far leva sul fatto che gli Stati Uniti aiutano annualmente Israele nella misura di circa 3 miliardi di dollari, ma per qualche motivo il presidente americano sembra restìo ad utilizzare quest’arma, nel prolungato braccio di ferro con il leader israeliano.

Vi fu solo un caso nella storia recente, a quanto risulta, in cui il “leverage” monetario fu applicato direttamente dall’Ufficio Ovale contro Israele: fu il presidente George H. Bush, che nel 1991 chiuse letteralmente i rubinetti dei finanziamenti USA a Israele, finchè riuscì ad obbligare Shamir a partecipare alla conferenza di pace di Madrid.

Ma quelli erano tempi diversi, nei quali lo stesso Bush aveva potuto permettersi di dire “Fanculo agli ebrei, tanto quelli non ci votano comunque”, senza suscitare nessuno scandalo internazionale. Oggi la stessa proposta di bloccare i finanziamenti, fatta circolare inizialmente dall’inviato di Obama in Medio Oriente, Mitchell, ha suscitato una violentissima alzata di scudi fra i senatori americani, capeggiati dal “solito” Lieberman e dal “venduto” McCain.

Non si comprende quindi cosa possa sperare di ottenere Obama da Netaniahu, visto che non avrebbe comunque l’appoggio interno necessario per minacciarlo in alcun modo. Anzi, talmente forte sembra in questo momento la posizione di Israele, che viene addirittura il dubbio che questo viaggio possa “servire” allo stesso Netaniahu più che a chiunque altro. Un pò come accadde nell’ultimo viaggio di Sharon alla Casa Bianca, quando un violento attentato “palestinese” in Israele costrinse addirittura il premier a fare inversione di marcia, e ritornare in patria senza nemmeno toccare terra. Ma con in mano, naturalmente, il lasciapassare per un’altra ondata di massacri contro il popolo palestinese.

Chissà se Netaniahu sarà altrettanto fortunato?

Fonte:
http://www.luogocomune.net/site/modules ... oryid=3572



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MessaggioInviato: 06/07/2010, 21:34 
obama:
"..si a negoziati diretti
anche se israele non ferma gli insediamenti.."

ma di cosa devono discutere?

io non mi presterei a questa buffonata..

comunque tra obama e netanhiau
si capisce chiaramente chi dei due comanda..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 06/07/2010, 21:37 
Cita:
Werther ha scritto:

Ue: Iran air in black list aerei
Ma nessun legame con sanzioni per programma nucleare

(ANSA) - BRUXELLES, 6 LUG - Bruxelles ha deciso di estendere il divieto di volo sullo spazio aereo dei Paesi della Ue a due terzi della flotta della Iran Air. La decisione dell'esecutivo europeo e' motivata solo da ragioni tecniche legate alla sicurezza,ha spiegato Kearns, portavoce del commissario Ue ai trasporti Sim Kallas, sottolineando come non vi sia alcun legame con la vicenda delle sanzioni contro Teheran per il suo programma nucleare.''Noi ci occupiamo solo - ha aggiunto - dei requisiti di sicurezza.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 50931.html


ma come si fa a negare l'evidenza ?


che ipocriti..

tutto illegale dal punto di vista giuridico..
oltretutto..

e certo che gli aerei iraniani sono insicuri..
soprattutto se non c metti la benzina..


Ultima modifica di mik.300 il 06/07/2010, 21:38, modificato 1 volta in totale.


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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 07/07/2010, 01:22 
Castro:"Presto una guerra nucleare"
"Per attacco Usa e Israele contro Iran"
Fidel Castro prevede che in pochissimo tempo scoppierà una "catastrofica guerra nucleare" a causa del conflitto che vede Stati Uniti e Israele da un lato e l'Iran dall'altro. L'ex presidente cubano torna a prevedere un attacco del governo americano e israeliano a Teheran, tema ricorrente nei suoi ultimi articoli. "L'impero (gli Stati Uniti, ndr) avanza inesorabile verso un destino sinistro", è l'amara constatazione del Líder Máximo.

Castro affida il suo pensiero in una delle "Riflessioni", "La felicità impossibile". Se l'amministrazione americana attaccheranno l'Iran, per il leader cubano, si commetterà "un imperdonabile errore che nessuno potrà impedire"


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