Trani, chieste condanne per i pezzi grossi di Standard & Poor'sSiamo alle fasi finali di una grande sfida che la Legge ha osato lanciare, dalla provincia dell'Impero, sino al cuore della grande finanza degli intoccabili

TRANI - Siamo dunque alle fasi finali di una grande sfida che la Legge ha osato lanciare, dalla provincia dell'Impero, sino al cuore della grande finanza degli intoccabili.
Sulla base di un'arringa finale iniziata alle 9.30 e terminata attorno alle 17.30, il PM Michele Ruggiero ha chiesto condanne e multe per manipolazione del mercato nei confronti di alcune personalità chiave di Standard & Poor's, una delle società che decidono con le loro valutazioni il destino della finanza internazionale.
Ruggiero ha proposto 2 due anni di reclusione oltre a 300 mila euro di multa per Deven Sharma - che ricopriva il ruolo di Presidente mondiale di Standard & Poors - e 3 anni di reclusione ciascuno (oltre a 500 mila euro di multa) per Yann Le Pallec, responsabile per l'Europa, nonché per gli specialisti sul debito sovrano Eileen Zhang, Franklin Crawford Gill e Moritz Kraemer.
E' stata poi chiesta una sanzione pecuniaria per Standard e Poor's per 4 milioni e 647 mila di euro.
Il PM ha spiegato nei minimi dettagli la complessa manovra di manipolazione di mercato evidenziata da due 'bazooka fumanti', secondo la sua stessa definizione:
1) una telefonata tra gli analisti della società di rating che riconoscevano di non avere la professionalità per analizzare il rating italiano;
2) una e-mail dell'analista di Standard & Poor's Renato Panichi, che tentò di fermare il taglio di Gennaio 2012 dicendo ai propri colleghi che il contenuto del report era opposto alla realtà dei fatti.
La requisitoria è andata ben oltre la disamina dei meri profili penali delle condotte dei funzionari di S&P per arrivare invece a mettere a nudo il potere di governo e di ingerenza sconfinato che le agenzie di rating esercitano a carico di Paesi che solo nominalmente sono sovrani.
Nel 2011, ha infatti puntualizzato il PM, l'Italia «era in una posizione migliore rispetto a tutti gli altri Stati europei», ma da parte di Standard & Poor's è stata inflitta «la menzogna, la falsificazione dell'informazione fornita ai risparmiatori» al punto da mettere «in discussione il prestigio, la capacità creditizia di uno Stato sovrano come l'Italia».
La ricostruzione minuziosa e oggettiva dei fatti compiuta da Michele Ruggiero ci fornisce gli strumenti per sostenere con maggiore convinzione e argomentazione che siamo prigionieri di una matrice finanziaria.
fonte: http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=127204&typeb=0