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Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

29/12/2016, 11:46

Ufologo 555 ha scritto:.. insomma, ce tocca tirà fori 900 euro procaPITE ..!


sto fatto che le banche non possono fallire è incredibile..
e il capitalismo?
la legge del mercato?


i correntisti INCOLPEVOLI vanno risarciti,
anche dallo stato o con assicurazioni AD HOC,
IL RESTO PUÒ ANDARE AL MACERO..
e amministratori e consiglieri al gabbio ..


ma prima di tutto bisognerebbe impedire
che le banche giochino in borsa coi soldi dei correntisti..
TROPPO COMODO..
come giocarsi alla roulette i soldi degli altri..
facile no?
sarà per quello che ai banchieri va bene così?
se va bene incassano,
se la puntata va male paga lo stato..
lo ridico per l'ennesima,
separazione delle banche di investimento
da quelle commerciali..
già quello servirebbe a tanto..

Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

29/12/2016, 12:04

Magari se diventassimo un po' meno cattolici e più protestanti???
Chi sbaglia, deve pagare COMUNQUE nei confronti della società, poi per quanto riguarda la "parte" interiore se la vedrà poi con LUI, se ci crede.

Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

29/12/2016, 13:34

mik.300 ha scritto:
ma prima di tutto bisognerebbe impedire
che le banche giochino in borsa coi soldi dei correntisti..
TROPPO COMODO..
[/i]


Era così, con la netta separazione tra banche commerciali e banche di investimento.

Glass-Steagall Act - Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Glass-Steagall_Act
La legge bancaria del 1933, nota come Glass-Steagall Act (dal nome dei suoi promotori, il senatore Carter Glass e il deputato Henry B. Steagall), fu la legge che istituì la Federal ... poterono più essere esercitate dallo stesso intermediario, realizzandosi così la separazione tra banche commerciali e banche di investimento.


L'abolizione di questa legge da parte del congresso americano ha causato di fatto anche la crisi che senza fine che ormai da un decennio ci affligge.

Trump vorrebbe reintrodurla... Motivo per il quale lo faranno fuori mi sa ^_^

Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

29/12/2016, 19:51

SCANDALO MONTEPASCHI: I DEBITI CHE FAN PAGARE A TE?
TUTTI DEI RICCONI CHE SE LA SCIALANO E CI FANNO
PREDICHE E MORALI QUANDO VANNO IN TV


TRUFFATORI.jpg


“MONTE” DI PIETÀ – IL 70% DEI CATTIVI DEBITORI DI MPS NON SONO ARTIGIANI O COMMERCIANTI MA RICCHI IMPRENDITORI, COME LA FAMIGLIA DE BENEDETTI (CASO SORGENIA) O I MARCEGAGLIA, CHE A MARZO HANNO RICEVUTO UN NUOVO FINANZIAMENTO DI QUASI MEZZO MILIARDO, NONOSTANTE ABBIANO GIÀ 1,5 MILIARDI DI DEBITI

Giuliano Zulin per ”Libero Quotidiano”

Natale è passato, ma il governo (e la Bce) si apprestano a fare un bel regalo agli italiani: una tassa di 251 euro a famiglia. L’altro ieri abbiamo scoperto che l’aumento di capitale di Montepaschi non sarà più di 5 miliardi, bensì di 8,8. Dei quali ben 6,5 saranno a carico del contribuente. Il conto dunque è presto fatto.

Basta dividere 6,5 miliardi per quasi 26 milioni di famiglie e spunta fuori l’ obolo per Siena: 251 euro, appunto. Le associazioni dei consumatori hanno dato altri numeri, prendendo a riferimento tutta la dote del cosiddetto decreto salva-risparmio, 20 miliardi, votato a tempo di record dal Parlamento (dieci minuti esatti): 330 euro a italiano, compresi neonati e ultracentenari, che fanno 774 euro a famiglia. Che sberla, eh…

Però quello che fa più arrabbiare è il caso Mps. Innanzitutto per un motivo politico: fino a fine novembre la banca più antica del mondo teneva botta, ma dopo il referendum è scattata la fuga di correntisti e risparmiatori per timori di un crac. Da qui l’ allargarsi del buco e la richiesta della Bce di iniettare più soldi nelle casse malandate di Siena.

Eppure l’idea di fare le pulizie finali dalle sofferenze nei bilanci è di fine luglio. Perché si sono sprecati cinque mesi? Lo capiamo il motivo: il governo Renzi non voleva usare denari pubblici per salvare l’istituto che fu del Pd. Va bene, ma quei 3,8 miliardi aggiuntivi? In fondo sono soldi nostri, no? È come aver buttato al vento il gettito della tassa sulla prima casa…

Quello che però fa veramente incazzare è anche la gestione allegra di Siena nel concedere prestiti. Ci hanno spiegato che le banche sono in crisi perché da otto anni il Pil è agonizzante, per cui molti finanziamenti alle imprese si sono trasformati in sofferenze. Giusto, peccato che, a un’analisi sommaria, si scopra che il 70% dei cattivi debitori del Monte non siano l’ artigiano o il commerciante travolti dalla crisi.

No, precisamente il 69,7% dei crediti in sofferenza erano prestiti a ricchi. Neanche 10mila clienti in tutto. In particolare le pratiche con importi compresi tra uno e tre milioni rappresentano il 24,3% delle sofferenze per un valore di quasi 2,5 miliardi, mentre quelle superiori ai tre milioni sono il 32,4%, per un valore di oltre 3 miliardi.

LA LISTA

Chi sono questi signori? Qui sta il vero mistero di Mps. Perché tutta questa fretta nello statalizzare la banca? Forse per non far vedere chi sono i signori che hanno tirato il pacco alla banca? La lista dei cattivi pagatori è il vero tesoro, forse ormai l’unico, dell’istituto. E chi la conserva tiene per le palle tutti i potenti d’Italia, perché è quasi inevitabile che imprenditori, politici e vip abbiano avuto rapporti con il terzo istituto del Paese…

Noi sappiamo alcuni nomi, quelli che si possono ricostruire dai vecchi comunicati di Mps. E già ci bastano per farci salire la pressione. Tipo la famiglia De Benedetti. Ricordate Sorgenia? A un certo momento il gruppo energetico non stava più in piedi, oberato da 600 milioni di perdite. Le banche che avevano finanziato le attività della società chiedevano di rientrare dei loro prestiti, ma dalle parti dell’Ingegnere non ne hanno voluto sapere di metter mano al portafogli. Così Mps e le sue sorelle hanno dovuto convertire i crediti in azioni, mettendosi poi a gestire l’azienda.

E poi c’ è la storia del gruppo Marcegaglia. La società attiva nell’ acciaio di proprietà di Antonio ed Emma Marcegaglia. A marzo hanno ricevuto un nuovo finanziamento di quasi mezzo miliardo, nonostante abbiano già 1,5 miliardi di debiti. Soldi che sulla carta serviranno ad agevolare i piani di sviluppo del gruppo. Anche qui, ci ha messo del suo Mps. Sette anni durerà il prestito. Quando la liquidità di Siena è appena di quattro mesi, come certificato dalla Bce.

IL CAVALLO DI TROIKA

Ecco il terzo motivo per non stare sereni, dopo il varo del decreto salva-risparmi. La Banca centrale europea, insieme all’Unione Europea, ormai decideranno il nostro futuro più di quanto non lo facciano già. La questione è semplice: la Ue è anche disponibile a concederci un aumento di 20 miliardi del debito pubblico per mettere in sicurezza le banche, anche se nei trattati dovremmo invece diminuirlo…

Perché? Beh, ci penserà Bruxelles a far rispettare le regole del Fiscal Compact, cioè diminuire il debito un tot all’ anno, nelle prossime leggi di bilancio. Come dire: aumenti il debito? Va bene, taglierai di più la spesa. Oppure aumenterai le tasse, tipo quella di successione che è troppo bassa rispetto alla media Ue (sostengono sempre gli eurocrati), o quella sulla casa (ricordate i mugugni dopo che Renzi cancellò la Tasi?). In ogni caso il conto arriverà a noi.

Tutti capiscono che non si possono far saltare le banche, perché non sono imprese come le altre, però è da incoscienti perdere tempo per poi farsi dettare gli interventi da Bruxelles o da Francoforte. Dopo non lamentiamoci se nel 2018 la gente voterà Salvini o Grillo. Il cosiddetto populismo non nasce sugli alberi: è figlio del dilettantismo di chi ha gestito l’ Italia fino ad ora.

FONTE: DAGOSPIA.COM

Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

30/12/2016, 05:00

Thethirdeye ha scritto:
SCANDALO MONTEPASCHI: I DEBITI CHE FAN PAGARE A TE?
TUTTI DEI RICCONI CHE SE LA SCIALANO E CI FANNO
PREDICHE E MORALI QUANDO VANNO IN TV


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“MONTE” DI PIETÀ – IL 70% DEI CATTIVI DEBITORI DI MPS NON SONO ARTIGIANI O COMMERCIANTI MA RICCHI IMPRENDITORI, COME LA FAMIGLIA DE BENEDETTI (CASO SORGENIA) O I MARCEGAGLIA, CHE A MARZO HANNO RICEVUTO UN NUOVO FINANZIAMENTO DI QUASI MEZZO MILIARDO, NONOSTANTE ABBIANO GIÀ 1,5 MILIARDI DI DEBITI

Giuliano Zulin per ”Libero Quotidiano”

Natale è passato, ma il governo (e la Bce) si apprestano a fare un bel regalo agli italiani: una tassa di 251 euro a famiglia. L’altro ieri abbiamo scoperto che l’aumento di capitale di Montepaschi non sarà più di 5 miliardi, bensì di 8,8. Dei quali ben 6,5 saranno a carico del contribuente. Il conto dunque è presto fatto.

Basta dividere 6,5 miliardi per quasi 26 milioni di famiglie e spunta fuori l’ obolo per Siena: 251 euro, appunto. Le associazioni dei consumatori hanno dato altri numeri, prendendo a riferimento tutta la dote del cosiddetto decreto salva-risparmio, 20 miliardi, votato a tempo di record dal Parlamento (dieci minuti esatti): 330 euro a italiano, compresi neonati e ultracentenari, che fanno 774 euro a famiglia. Che sberla, eh…

Però quello che fa più arrabbiare è il caso Mps. Innanzitutto per un motivo politico: fino a fine novembre la banca più antica del mondo teneva botta, ma dopo il referendum è scattata la fuga di correntisti e risparmiatori per timori di un crac. Da qui l’ allargarsi del buco e la richiesta della Bce di iniettare più soldi nelle casse malandate di Siena.

Eppure l’idea di fare le pulizie finali dalle sofferenze nei bilanci è di fine luglio. Perché si sono sprecati cinque mesi? Lo capiamo il motivo: il governo Renzi non voleva usare denari pubblici per salvare l’istituto che fu del Pd. Va bene, ma quei 3,8 miliardi aggiuntivi? In fondo sono soldi nostri, no? È come aver buttato al vento il gettito della tassa sulla prima casa…

Quello che però fa veramente incazzare è anche la gestione allegra di Siena nel concedere prestiti. Ci hanno spiegato che le banche sono in crisi perché da otto anni il Pil è agonizzante, per cui molti finanziamenti alle imprese si sono trasformati in sofferenze. Giusto, peccato che, a un’analisi sommaria, si scopra che il 70% dei cattivi debitori del Monte non siano l’ artigiano o il commerciante travolti dalla crisi.

No, precisamente il 69,7% dei crediti in sofferenza erano prestiti a ricchi. Neanche 10mila clienti in tutto. In particolare le pratiche con importi compresi tra uno e tre milioni rappresentano il 24,3% delle sofferenze per un valore di quasi 2,5 miliardi, mentre quelle superiori ai tre milioni sono il 32,4%, per un valore di oltre 3 miliardi.

LA LISTA

Chi sono questi signori? Qui sta il vero mistero di Mps. Perché tutta questa fretta nello statalizzare la banca? Forse per non far vedere chi sono i signori che hanno tirato il pacco alla banca? La lista dei cattivi pagatori è il vero tesoro, forse ormai l’unico, dell’istituto. E chi la conserva tiene per le palle tutti i potenti d’Italia, perché è quasi inevitabile che imprenditori, politici e vip abbiano avuto rapporti con il terzo istituto del Paese…

Noi sappiamo alcuni nomi, quelli che si possono ricostruire dai vecchi comunicati di Mps. E già ci bastano per farci salire la pressione. Tipo la famiglia De Benedetti. Ricordate Sorgenia? A un certo momento il gruppo energetico non stava più in piedi, oberato da 600 milioni di perdite. Le banche che avevano finanziato le attività della società chiedevano di rientrare dei loro prestiti, ma dalle parti dell’Ingegnere non ne hanno voluto sapere di metter mano al portafogli. Così Mps e le sue sorelle hanno dovuto convertire i crediti in azioni, mettendosi poi a gestire l’azienda.

E poi c’ è la storia del gruppo Marcegaglia. La società attiva nell’ acciaio di proprietà di Antonio ed Emma Marcegaglia. A marzo hanno ricevuto un nuovo finanziamento di quasi mezzo miliardo, nonostante abbiano già 1,5 miliardi di debiti. Soldi che sulla carta serviranno ad agevolare i piani di sviluppo del gruppo. Anche qui, ci ha messo del suo Mps. Sette anni durerà il prestito. Quando la liquidità di Siena è appena di quattro mesi, come certificato dalla Bce.

IL CAVALLO DI TROIKA

Ecco il terzo motivo per non stare sereni, dopo il varo del decreto salva-risparmi. La Banca centrale europea, insieme all’Unione Europea, ormai decideranno il nostro futuro più di quanto non lo facciano già. La questione è semplice: la Ue è anche disponibile a concederci un aumento di 20 miliardi del debito pubblico per mettere in sicurezza le banche, anche se nei trattati dovremmo invece diminuirlo…

Perché? Beh, ci penserà Bruxelles a far rispettare le regole del Fiscal Compact, cioè diminuire il debito un tot all’ anno, nelle prossime leggi di bilancio. Come dire: aumenti il debito? Va bene, taglierai di più la spesa. Oppure aumenterai le tasse, tipo quella di successione che è troppo bassa rispetto alla media Ue (sostengono sempre gli eurocrati), o quella sulla casa (ricordate i mugugni dopo che Renzi cancellò la Tasi?). In ogni caso il conto arriverà a noi.

Tutti capiscono che non si possono far saltare le banche, perché non sono imprese come le altre, però è da incoscienti perdere tempo per poi farsi dettare gli interventi da Bruxelles o da Francoforte. Dopo non lamentiamoci se nel 2018 la gente voterà Salvini o Grillo. Il cosiddetto populismo non nasce sugli alberi: è figlio del dilettantismo di chi ha gestito l’ Italia fino ad ora.

FONTE: DAGOSPIA.COM



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Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

30/12/2016, 11:39

IL "BELLO" CHE NON HO MAI VISTO UN DIRETTORE DI BANKA FINIRE IN GALERA ..... [:296]
I ciarlatani al Governo, sono sempre gli stessi ...

(Forse, per svegliare questo popolo, occorre una "Bomba"!)


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Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

30/12/2016, 11:47

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[:304]

Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

30/12/2016, 13:03

ArTisAll ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:
SCANDALO MONTEPASCHI: I DEBITI CHE FAN PAGARE A TE?
TUTTI DEI RICCONI CHE SE LA SCIALANO E CI FANNO
PREDICHE E MORALI QUANDO VANNO IN TV


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“MONTE” DI PIETÀ – IL 70% DEI CATTIVI DEBITORI DI MPS NON SONO ARTIGIANI O COMMERCIANTI MA RICCHI IMPRENDITORI, COME LA FAMIGLIA DE BENEDETTI (CASO SORGENIA) O I MARCEGAGLIA, CHE A MARZO HANNO RICEVUTO UN NUOVO FINANZIAMENTO DI QUASI MEZZO MILIARDO, NONOSTANTE ABBIANO GIÀ 1,5 MILIARDI DI DEBITI

Giuliano Zulin per ”Libero Quotidiano”

Natale è passato, ma il governo (e la Bce) si apprestano a fare un bel regalo agli italiani: una tassa di 251 euro a famiglia. L’altro ieri abbiamo scoperto che l’aumento di capitale di Montepaschi non sarà più di 5 miliardi, bensì di 8,8. Dei quali ben 6,5 saranno a carico del contribuente. Il conto dunque è presto fatto.

Basta dividere 6,5 miliardi per quasi 26 milioni di famiglie e spunta fuori l’ obolo per Siena: 251 euro, appunto. Le associazioni dei consumatori hanno dato altri numeri, prendendo a riferimento tutta la dote del cosiddetto decreto salva-risparmio, 20 miliardi, votato a tempo di record dal Parlamento (dieci minuti esatti): 330 euro a italiano, compresi neonati e ultracentenari, che fanno 774 euro a famiglia. Che sberla, eh…

Però quello che fa più arrabbiare è il caso Mps. Innanzitutto per un motivo politico: fino a fine novembre la banca più antica del mondo teneva botta, ma dopo il referendum è scattata la fuga di correntisti e risparmiatori per timori di un crac. Da qui l’ allargarsi del buco e la richiesta della Bce di iniettare più soldi nelle casse malandate di Siena.

Eppure l’idea di fare le pulizie finali dalle sofferenze nei bilanci è di fine luglio. Perché si sono sprecati cinque mesi? Lo capiamo il motivo: il governo Renzi non voleva usare denari pubblici per salvare l’istituto che fu del Pd. Va bene, ma quei 3,8 miliardi aggiuntivi? In fondo sono soldi nostri, no? È come aver buttato al vento il gettito della tassa sulla prima casa…

Quello che però fa veramente incazzare è anche la gestione allegra di Siena nel concedere prestiti. Ci hanno spiegato che le banche sono in crisi perché da otto anni il Pil è agonizzante, per cui molti finanziamenti alle imprese si sono trasformati in sofferenze. Giusto, peccato che, a un’analisi sommaria, si scopra che il 70% dei cattivi debitori del Monte non siano l’ artigiano o il commerciante travolti dalla crisi.

No, precisamente il 69,7% dei crediti in sofferenza erano prestiti a ricchi. Neanche 10mila clienti in tutto. In particolare le pratiche con importi compresi tra uno e tre milioni rappresentano il 24,3% delle sofferenze per un valore di quasi 2,5 miliardi, mentre quelle superiori ai tre milioni sono il 32,4%, per un valore di oltre 3 miliardi.

LA LISTA

Chi sono questi signori? Qui sta il vero mistero di Mps. Perché tutta questa fretta nello statalizzare la banca? Forse per non far vedere chi sono i signori che hanno tirato il pacco alla banca? La lista dei cattivi pagatori è il vero tesoro, forse ormai l’unico, dell’istituto. E chi la conserva tiene per le palle tutti i potenti d’Italia, perché è quasi inevitabile che imprenditori, politici e vip abbiano avuto rapporti con il terzo istituto del Paese…

Noi sappiamo alcuni nomi, quelli che si possono ricostruire dai vecchi comunicati di Mps. E già ci bastano per farci salire la pressione. Tipo la famiglia De Benedetti. Ricordate Sorgenia? A un certo momento il gruppo energetico non stava più in piedi, oberato da 600 milioni di perdite. Le banche che avevano finanziato le attività della società chiedevano di rientrare dei loro prestiti, ma dalle parti dell’Ingegnere non ne hanno voluto sapere di metter mano al portafogli. Così Mps e le sue sorelle hanno dovuto convertire i crediti in azioni, mettendosi poi a gestire l’azienda.

E poi c’ è la storia del gruppo Marcegaglia. La società attiva nell’ acciaio di proprietà di Antonio ed Emma Marcegaglia. A marzo hanno ricevuto un nuovo finanziamento di quasi mezzo miliardo, nonostante abbiano già 1,5 miliardi di debiti. Soldi che sulla carta serviranno ad agevolare i piani di sviluppo del gruppo. Anche qui, ci ha messo del suo Mps. Sette anni durerà il prestito. Quando la liquidità di Siena è appena di quattro mesi, come certificato dalla Bce.

IL CAVALLO DI TROIKA

Ecco il terzo motivo per non stare sereni, dopo il varo del decreto salva-risparmi. La Banca centrale europea, insieme all’Unione Europea, ormai decideranno il nostro futuro più di quanto non lo facciano già. La questione è semplice: la Ue è anche disponibile a concederci un aumento di 20 miliardi del debito pubblico per mettere in sicurezza le banche, anche se nei trattati dovremmo invece diminuirlo…

Perché? Beh, ci penserà Bruxelles a far rispettare le regole del Fiscal Compact, cioè diminuire il debito un tot all’ anno, nelle prossime leggi di bilancio. Come dire: aumenti il debito? Va bene, taglierai di più la spesa. Oppure aumenterai le tasse, tipo quella di successione che è troppo bassa rispetto alla media Ue (sostengono sempre gli eurocrati), o quella sulla casa (ricordate i mugugni dopo che Renzi cancellò la Tasi?). In ogni caso il conto arriverà a noi.

Tutti capiscono che non si possono far saltare le banche, perché non sono imprese come le altre, però è da incoscienti perdere tempo per poi farsi dettare gli interventi da Bruxelles o da Francoforte. Dopo non lamentiamoci se nel 2018 la gente voterà Salvini o Grillo. Il cosiddetto populismo non nasce sugli alberi: è figlio del dilettantismo di chi ha gestito l’ Italia fino ad ora.

FONTE: DAGOSPIA.COM



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è questo che dico io..
gente come la marcegaglia e de bedetti
mangiano a sbafo..

ferrari,ville,tutto pagato da noi si capisce..

poi vanno a prendere i soldi del correntista
che non c'entra un kaz.zo..

ma il delitto sta a monte..
perchè concedono i prestiti a codeste persone?
al poveraccio fanno il decreto inguntivo
e gli espropriano la casa,
a questi non solo NON chiedono,
e NON portano i libri in tribunale,
condedono altri prestiti !!

ma si può..

poi loro sono i vip,
illuminati capitalisti, cenone a venezia con cracco,

a 1500 euro a coperto,
posti esauriti,
avete letto no?
il poveraccio a pane e cicoria
dopo essere stato truffato dalle banche..

per questa gente il gabbio
è troppo poco..

Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

31/12/2016, 13:12

ancora su mps..

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12 ... a/3288685/

Sappiamo anche che una parte considerevole di queste sofferenze sono state generate da un numero ridotto di grandi debitori, spesso amici degli amici con importanti coperture politiche. Non a caso, e giustamente, si chiede che vengano resi pubblici gli elenchi dei debitori di Mps, tanto più ora che la banca verrà (forse) nazionalizzata. Il timore però è che le sofferenze prodotte da quei pochi grandi debitori siano di difficile recupero, mentre le necessità di nuovo capitale degli istituti finiscano per ridurre ulteriormente i crediti a favore delle imprese produttive, soffocandole. E con loro, quello che resta della nostra economia.


capito?
ai piccoli imprenditori restringono il credito
o mandano in rovina per poche decine di migliaia di euro di debito..
agli amicidegli amici soldi a gò-gò
senza alcun discernimento..

Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

31/12/2016, 14:35

Che stupidi che siamo, non meritiamo scuse.

Abbiamo permesso e permettiamo che, con i NOSTRI soldi, questi signori(eufemismo) dispongano di mezzi fisici e finanziari e di "personale" da impiegare contro di noi, casomai ci venisse il ghiribizzo di protestare.
BUON ANNO.

Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

03/01/2017, 18:39

Da mettersi le mani nei capelli.... [xx(]
https://www.facebook.com/CarloMartelliM ... 738929358/

Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

03/01/2017, 19:39

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"Selfie" tra primi della classe! (Soffrono un po' di gengivite ...) [:246]

Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

09/01/2017, 12:21

Vittorio Feltri su Mps: "Fuori i nomi dei buonisti. Perché tutta questa omertà?"
http://www.liberoquotidiano.it/news/eco ... nisti.html

Quante frottole ci hanno raccontato sulla crisi del Monte dei Paschi di Siena. Hanno voluto farci credere - e in parte ci sono riusciti - che si è trattato di una calamità naturale, quindi inevitabile, mentre chi ha gestito l’istituto ha prestato, anzi regalato, soldi a tutti, cani e porci, tranne a chi ne aveva effettivo bisogno per mandare avanti attività produttive, commerciali, artigianali e industriali, e che sarebbe stato in grado di restituirli.

La banca dei maneggioni comunisti, ex e post comunisti, ha favorito soltanto i compagni e gli amici dei compagni ed è saltata in aria perchè i fortunelli che hanno incassato senza fornire garanzie si sono guardati da ripianare le somme a debito, considerandole non prestiti, ma gentili omaggi. Ora ci si domanda: cosa ha fatto il Monte per recuperare i crediti? Nulla. Non ha mosso un dito. Quante cause ha intentato nei confronti dei «bucaioli» onde riprendersi ciò che gli era dovuto, interessi compresi? Nessuno si è impegnato - né amministratori né dirigenti - per far quadrare i conti, e i conti sono sballati. Miliardi e miliardi usciti e mai più rientrati. Perché questa banca, la più antica e gloriosa, da quando è finita miseramente sotto il controllo dei rossi - incapaci per definizione, dato che sono anticapitalisti ideologici - non si è peritata di rendere noti i nomi dei bidonisti ai quali ha versato montagne di soldi senza farseli ridare?

Ecco il punto. Perché lo scandalo è stato silenziato, sepolto sotto una coltre di omertà? Per quale motivo la magistratura non obbliga il Monte a scoperchiare la pattumiera che nasconde le carte della verità? Tra l’altro gli stessi compagnucci dei compagnucci che hanno combinato il disastro, ora hanno deliberato di salvare l’istituto in procinto di fallire donandogli la bellezza di otto miliardi otto prelevati dai forzieri dello Stato, cioè nostri. I cittadini italiani, svenati dalle tasse, sono pure costretti a sanare i bilanci di una banca che invece di fare la banca arricchiva lorsignori in cambio di che? Ci piacerebbe scoprirlo.

Il governo prima di sborsare 8 miliardi pubblici faccia chiarezza: pubblichi l’elenco dei mascalzoni che hanno intascato cifre sbalorditive evitando con cura di riportarle al mittente. Risulta che il 70-80 per cento degli insolventi sia costituito da grandi imprenditori, non da poveri cristi strozzati dalla recessione. E allora fuori i nomi dei profittatori, siano opportunamente sputtanati. La gente merita di guardare in faccia chi la impoverisce. E noi di Libero, interpretandone le legittime aspirazioni, pretendiamo che il Monte e la magistratura mostrino i documenti che inchiodano alle loro responsabilità coloro che hanno sfasciato l’istituto presentando le spese ai contribuenti italiani. Da oggi in poi insisteremo ogni giorno finché non sia fatta giustizia e i furfanti non siano esposti al ludibrio popolare.

di Vittorio Feltri

Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

11/01/2017, 15:08

mik.300 ha scritto:ancora su mps..

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12 ... a/3288685/

Sappiamo anche che una parte considerevole di queste sofferenze sono state generate da un numero ridotto di grandi debitori, spesso amici degli amici con importanti coperture politiche. Non a caso, e giustamente, si chiede che vengano resi pubblici gli elenchi dei debitori di Mps, tanto più ora che la banca verrà (forse) nazionalizzata. Il timore però è che le sofferenze prodotte da quei pochi grandi debitori siano di difficile recupero, mentre le necessità di nuovo capitale degli istituti finiscano per ridurre ulteriormente i crediti a favore delle imprese produttive, soffocandole. E con loro, quello che resta della nostra economia.


capito?
ai piccoli imprenditori restringono il credito
o mandano in rovina per poche decine di migliaia di euro di debito..
agli amicidegli amici soldi a gò-gò
senza alcun discernimento..




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Re: SCANDALO Monte dei Paschi di Siena

12/01/2017, 17:45

VI RACCONTO UNA STORIA...

Esattamente un anno fa Renzi disse: “MPS oggi è un bell’affare, è risanata”. Il titolo poi è crollato del 60%. Renzi nel frattempo chiede aiuto a JPMorgan (una banca d'affari) che ottiene l'allontanamento dell'amministratore delegato Viola e piazza un suo uomo, Morelli. L'aumento di capitale “supervisionato” da JPMorgan va male ma che importa, ci pensiamo noi cittadini a mettere i soldi in MPS! Nel frattempo si scopre che molti uomini di potere hanno ottenuto prestiti enormi da MPS. Su tutti De Benedetti che con la sua Sorgenia ottiene 600 milioni di euro da MPS, di fatto la banca del PD, quel PD che “sostiene” con i suoi giornali (è patron di La Repubblica), quel PD di cui ha la tessera numero 1. Oltretutto De Benedetti ha fatto parte (forse ancora oggi) del consiglio di sorveglianza di Rothschild & Co, un immenso gruppo bancario. Il problema sta tutto qui, nella collusione tra gruppi editoriali, partiti politici e istituti finanziari. Le banche che poi ottengono denari dei cittadini sono entrate dovunque.

Sapete cosa hanno in comune Barroso (ex-Presidente della Commissione europea), Romano Prodi (ex-presidente del Consiglio ed ex-Presidente della Commissione europea), Mario Monti ( ex-presidente del Consiglio)? La Goldman Sachs! Chi è stato consulente prima della sua attività politica chi dopo. Ma tutti sono legatissimi ad una delle banche d'affari più potenti del mondo.

Gianni Letta ve lo ricordate? Lo zio di Enrico Letta, il potente braccio destro di Berlusconi. Letta, anni fa, fu direttore amministrativo del quotidiano Il Tempo. Anche Letta è stato consulente di Goldman Sachs. Vogliamo parlare di Amato? Oggi Giuliano Amato è giudice della corte costituzionale (deciderà anche lui a breve sulla legge elettorale). In passato è stato tesoriere del PSI, presidente del Consiglio, ministro del tesoro. Fu anche presidente del circolo di tennis di Orbetello e per il torneo annuale ottenne svariati finanziamenti proprio da MPS, C'mon! Quando Amato era tesoriere il PSI ottenne svariati finanziamenti illeciti come ricorderete bene. Per esempio per tangenti al PSI venne arrestatò e patteggiò una condanna un tal Paolo Scaroni, poi diventato AD di ENI. Oggi non lavora più in ENI, dopo una buonuscita milionaria è diventato deputy chairman sempre di Rothschild. In ENI oggi, al contrario, lavora Emma Marcegaglia, nominata da Renzi Presidente. Ebbene la cara Marcegaglia (e il suo gruppo) ha ottenuto centinaia di milioni di euro dalle banche, su tutte MPS.

Io voglio dedicarmi a questo, tutto il resto non ha la stessa importanza. Non mi farò distrarre o trascinare in polemiche su questioni infinitamente meno rilevanti di quelle che denuncio in questa “storia”. Occorre avere il coraggio di denunciare e occorrono soluzioni. Banca d'Italia va liberata dal controllo delle banche private, i partiti vanno bonificati dal capitalismo finanziario che li ha invasi e le banche commerciali vanno divise da quelle d'affari altrimenti i nostri soldi continueranno a foraggiare questi potenti della terra che cambiano poltrone ma continuano a gestire il nostro presente e il nostro futuro. Passateparola!


(Alessandro Di Battista)
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