Se avete la pazienza di aspettare verrò anche io:
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LA SICILIA SI SPOSTA A NORD ' ECCO COME CAMBIA L' ITALIA'
ROMA - L' Italia sta andando in pezzi. E non è una metafora. La Sicilia si sposta a Nord, la Basilicata e la Puglia si congiungeranno all' Albania mentre Romagna, Veneto e Friuli puntano decise verso la Croazia. La frammentazione della penisola non è questione di giorni perché è l' effetto dei movimenti della varie ' zolle' in cui è suddivisa la crosta terrestre nell' area del Mediterraneo. E questi si stanno allontanando o scontrando (come nell' arco alpino che continua a sollevarsi) a velocità che al massimo raggiungono gli otto millimetri l' anno. Le conseguenze quindi saranno ben visibili tra centomila anni, quando la Sicilia, ad esempio, sarà un chilometro quasi più a nord e lo Stretto sarà ben più ampio di adesso. La migrazione verso Nord della Sicilia, e gli spostamenti degli altri pezzi d' Italia, sono stati ' visti' dai radiotelescopi della rete europea. Sono stazioni localizzate in Germania, Svizzera, Spagna, Crimea, Danimarca e Italia (Matera, Noto in Sicilia e Medicina in Emilia Romagna) dotate di antenne di decine di metri di diametro con cui vengono analizzate le onde radio emesse dai corpi celesti. Utilizzando alcuni di questi con posizione nota come punti di riferimento nello spazio è possibile misurare con precisione millimetrica la distanza tra le antenne. E la variazione di distanza che più ha impressionato i ricercatori addetti ai radiotelescopi è stata quella tra le stazioni del nord Europa e quella di Noto in Sicilia. "La Sicilia si sta muovendo verso Nord alla velocità di circa 8 millimetri all' anno" ha detto ieri Lucia Padrielli, ricercatrice del Cnr presso il radiotelescopio di Medicina, a margine della conferenza stampa in cui è stata illustrata la scoperta, fatta con lo stesso radiotelescopio, della presenza di acqua su Giove dopo l' impatto con la cometa dello scorso anno. "La misura è estremamente precisa - ha spiegato Antonio Ficarra della stazione di Medicina - Lo spostamento dell' isola verso nord è di 7,5 millimetri l' anno con un margine di errore di 0,3 millimetri in più o in meno". Ma, per quanto precise, le misure degli spostamenti delle ' zolle' in cui è frammentata l' area mediterranea non convincono gli specialisti del settore, i geofisici. "L' Italia è la ' cerniera' tra le grandi piattaforme africana a sud ed euroasiatica a nord - spiega Enzo Boschi, direttore dell' Istituto Nazionale di Geofisica - Ed è animata da movimenti contrastanti, come vengono visti dalla rete dei radiotelescopi. Ma l' entità degli spostamenti e, in parte, delle direzioni che ci risultano, sono alquanto diverse. Le misure delle distanze tra i diversi punti dell' area mediterranea devono essere integrate con le informazioni derivate dall' analisi dell' attività sismica. I terremoti, come effetto dei movimenti della crosta terrestre, sono dei fedeli indicatori delle direzioni e delle velocità di movimento delle zolle. E dalla mappa sismologica più recente che abbiamo elaborato riguardante la Sicilia, il Canale di Sicilia e la costa Nord Africana di prossima pubblicazione sul Geophysical Journal ci risultano spostamenti di circa due millimetri l' anno. E in direzione Nord-Ovest. Risultati che riteniamo più affidabili anche perché provengono da osservazioni dei terremoti eseguite nell' arco degli ultimi cento anni".
di ARNALDO D' AMICO
22 luglio 1995 18 sez. CRONACA