Istat: redditi famiglie in calo del 2,8% in 2009E' il peggior dato a partire dagli anni '9008 aprile, 18:42

Fonte ANSA:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 12788.htmlROMA - Nel 2009 il reddito disponibile delle famiglie in valori correnti e' diminuito del 2,8% rispetto al 2008. Lo comunica l'Istat, precisando che si tratta della riduzione piu' significativa a partire dagli anni '90, da quando sono a disposizione le serie storiche.
Il dato comunicato oggi dall'Istat e' relativo al quarto trimestre 2009 e si riferisce al periodo gennaio-dicembre 2009, ossia all'intero anno 2009. Le variazioni tendenziali sono calcolate rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (ossia l'intero 2008), mentre quelle congiunturali rispetto al periodo ottobre 2008 - settembre 2009. Nel quarto trimestre 2009 il reddito disponibile delle famiglie (il settore comprende le famiglie consumatrici, quelle produttrici e le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie) e' diminuito dello 0,2% in valori correnti rispetto al trimestre precedente, mentre la spesa per consumi finali si e' ridotta dello 0,1%. Su base tendenziale il reddito e' calato del 2,8% mentre la spesa dell'1,9%. In linea con il calo del reddito, il potere d'acquisto delle famiglie (cioe' il reddito disponibile delle famiglie in termini reali) e' diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% rispetto all'anno precedente. Cala anche la propensione al risparmio delle famiglie, che nel quarto trimestre e' stata pari al 14% (come nel trimestre precedente), lo 0,7% in meno rispetto al 2008. E' proseguita poi la flessione del tasso di investimento delle famiglie, che nel quarto trimestre si e' attestato all'8,8%, -0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, risentendo di una riduzione degli investimenti (-2,2%) molto superiore a quella del reddito disponibile (-0,2%). Rispetto al 2008 il tasso di investimento si e' ridotto di 0,7 punti percentuali.
CONSUMATORI: SMASCHERATE MISTIFICAZIONI,ORA INTERVENIRE - Il dato comunicato oggi dall'Istat sul calo dei redditi delle famiglie "rappresenta la gravissima dimostrazione del fatto che la situazione in cui versa il Paese é ben diversa da quella continuamente invocata dal 'partito degli ottimisti'". Lo sostengono Adusbef e Federconsumatori, che tornano a chiedere misure per sostenere la domanda. Il dato, sostengono i consumatori, è "purtroppo l'ennesima conferma della gravissima situazione che avevamo prospettato da tempo". "Finalmente - proseguono - vengono smascherate le mistificazioni che ci hanno accompagnato per tutto il 2009 e che continuano tristemente ad accompagnarci". Secondo Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori ed Adusbef, "si è persa l'occasione di mostrare la realtà sulle condizioni economiche del Paese e delle famiglie nel 2009, ma nel 2010 questo non deve assolutamente accadere, perché, così facendo, le cose andranno sempre peggio". I consumatori chiedono "misure tese a sostenere la domanda di mercato, l'unica via d'uscita in direzione di una ripresa dei consumi e dell'intera economia". In concreto: una detassazione per 1.200 euro delle famiglie a reddito fisso; e un blocco delle tariffe, che stanno pesando sempre di più sui bilanci delle famiglie italiane, con aumenti per 761 euro annui.
-1,8 PUNTI TASSO PROFITTO SOCIETA' 2009, PEGGIO DA '90 - La quota di profitto delle società non finanziarie è diminuita nel 2009 di 1,8 punti percentuali rispetto al 2008. Lo comunica l'Istat, precisando che si tratta del livello più basso a partire dagli anni '90. Questo calo deriva da una diminuzione del risultato lordo di gestione del 9,5% e da un calo del valore aggiunto del 5,4%