Libia, i raid colpiscono una base aerea Gheddafi: "Barbari, scatenerò l'inferno" Muammar Gheddafi ha fatto sentire la sua voce, mentre stamani riprendevano i raid aerei contro la Libia e il capo dei militari Usa dichiarava che la no fly zone è stata "imposta". Nella sua prima manifestazione dall'inizio dell'attacco della coalizione il raìs ha promesso ai nemici, paragonati ai nazisti, "l'inferno" di una "lunga guerra" che alla fine sarà vinta dalla Libia, perché la Libia è "alla testa dei popoli in rivolta". Dunque, occidentali, "pensateci".
Breve, violento e infuocato il discorso del raìs, un messaggio in audio in diretta dalla tv libica e ritrasmesso in tutto il mondo. Un messaggio che chiama i popoli alla rivolta e pieno di minacce per gli occidentali, definiti "barbari, terroristi, mostri, criminali", il cui unico scopo è di "appropriarsi del nostro petrolio". "Avete attaccato il civile popolo libico che non vi aveva fatto nulla", ha detto. Ma il terreno libico, ha detto il rais nella sua sfuriata audio, diventerà "l'inferno" per i suoi attaccanti. Gheddafi ha detto che i depositi di armi sono aperti, che i libici si stanno armando. "Vi combatteremo", ha assicurato, e "sarà una guerra lunga", combattuta su "un fronte vasto, su un terreno troppo vasto" per gli attaccanti, da persone "pronte a morire da martiri". "Voi (occidentali) volete il nostro petrolio, ma la nostra terra ci non la lasceremo a voi francesi, americani o britannici e continueremo la guerra per liberarla", ha detto mentre la tv di Stato libica mostrava un fermo immagine sul monumento del pugno che distrugge l'aereo americano, eretto nella casa di Gheddafi distrutta nel raid Usa del 1986. Gheddafi, ricordando che il popolo libico ha "già sconfitto gli italiani" colonizzatori, ha rimarcato che gli occidentali, non imparano mai le lezioni del passato: "Sarete sconfitti, come gi siete stati sconfitti in Iraq e in Somalia, come vi ha sconfitto Bin Laden" e come "siete stati sconfitti nel Vietnam". Quindi l'invito agli aggressori: "Chiudetevi nelle vostre basi" e "pensateci bene".
Poi il Colonnello ha chiamato a raccolta tutti i popoli "oppressi", rivendicando a sé la primogenitura, in largo anticipo, della rivoluzione dei popoli, delle ribellioni nel mondo arabo: "I popoli sono in ribellione dappertutto, anche nel Golfo Persico, e noi, il popolo libico della Jamahiriya, siamo alla testa della rivoluzione".
L'ATTACCO Stamani i raid, che erano cessati verso l'alba, sono ripresi intorno alle 11:00 ora italiana. Fra i vari attacchi, tre bombardieri invisibili (Stealth) hanno colpito con 40 bombe una base aera libica, secondo la tv americana Cbs. A mezzogiorno (in Italia) il capo di stato maggiore Usa, ammiraglio Mike Mullen, dichiarava che la no fly zone "è stata effettivamente imposta sui cieli libici" e che la contraerea libica è stata "resa inoffensiva".
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