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MessaggioInviato: 11/12/2011, 18:33 
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Werther ha scritto:

Là dove i nazisti hanno fallito.

Non c’è stato un summit della UE giovedì notte, o meglio, quella farsa era solo farsa.

Giovedì notte abbiamo visto la Germania finalizzare, con la piena complicità del criminale internazionale Mario Draghi, il suo terzo tentativo di distruggere l’Europa in un secolo.

Ci provò due volte con le armi, e fu sconfitta. Al terzo tentativo ha usato l’economia, la Banca Centrale Europea, i Trattati sovranazionali capestro, e questa volta ce la sta facendo.

Là dove i nazisti fallirono, i tedeschi democratici sono riusciti. Ce l’hanno nel DNA l’egemonia.

E come nel 1939, l’Inghilterra si tira fuori, per poi combattere più tardi.



Quando tutto questo discorso lo feci io pochi mesi fa, nessuno mi credeva e tutti giù a ridere.

Adesso, nessuno riesce più a ridere... chissà perchè.

Non è cambiato niente, signore e signori, n i e n t e , solo il mezzo che hanno usato.


E sempre come da me previsto, l' Inghilterra è l' unica che si oppone, l' unica speranza rimasta, l' ultimo bastione.


Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Serve altro per capire che la crisi finanziaria globale ha una regia di banchieri occulti, che in molti casi meritano la galera?

Il mondo respirerà aria di cambiamento se l’esempio dell’Islanda si dovesse estendere nel resto del mondo.

Ci sono finanzieri ingordi che devono pagare per la povertà di molta gente. E devono pagare perché stanno trasformando le democrazie in bancocrazie.

Fonte: Il Fatto Quotidiano – di Enzo Di Frenna[/i]



La pura e semplice verità in una frase.



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 11/12/2011, 18:54 
adesso non esageriamo e non vediamo il nemico nei tedeschi come crucchi nazisti brutti e cattivi. I tedeschi sono al pari di noi oggetto delle "amorevoli cure" dei potenti che aspirano a far ripiombare la società occidentale in un neomedioevo molto simile alle società arretrate di altre parti del mondo dove fanno il bello e il cattivo tempo. E consideriamo anche la Germania odierna è praticamente disarmata di fronte agli altri colossi. Hanno un discreto esercito, ma molto al di sotto di quelli anglo francesi, per non parlare di quelli americani e russi, e come si sa non hanno l'atomica, e tanto basta.
Piuttosto, il discorso politico evidente è uno al momento: Francia e Germania si stanno sbattendo tanto non per una questione di principio, ma propriamente di potere, questo sì. Alla Grecia è stato sfacciatamente impedito di andarsene dall'euro nonostante la sua situazione sia critica per l'euro stesso. Il fatto è che il sogno per queste due nazioni di dominare, l'una la politica estera e le forze armate, e l'altra (per ora si accontenta del-) l'economia continentale, è troppo forte, quindi anche se fanno storie per i conti in rossi dei vari paesi, la possibilità di mangiarsi bocconi appetitosi pur subendo i costi finanziari, non ha mai scoraggiato nessuno dal fare annessioni.
Perfino nei trattati di pace una potenza vincitrice, oltre ad aver sostenuto i costo della guerra, finisce sempre per accollarsi la parte di debito pubblico proporzionale al territorio che occupa, un territorio e una popolazione restano, il debito può essere estinto. Oggi si stanno prendendo altre vie, ma lo scopo finale prescinde perfino da questa politica di potenza economnica e militare, una volta che l'europa sarà ben bene consolidata e si vorrà imporre lingua unica, tradizione unica, governo unico, sarà l'esercito unico ad essere inviato laddove ci sono tendenze centrifughe. In fondo, non è stato Sarkozy a dire che, la fine dell'EU porterebbe a nuove guerre in europa?
Se non è una minaccia questa. Si è detto, tanto di Berlusconi, e va bene, ma nessuno ha mai pensato che il vero psiconano, del tutto psicopatico e lo si è visto dai comportamenti e dagli scatti di rabbia, è sarkozy che si ritrova a capo di un paese atomico, non scherziamo con quest'essere che in altri stati sarebbe finito sotto processo o forse nella polvere di una strada.



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Mi spinsi nel futuro quanto mai occhio umano, le meraviglie vidi di quel mondo lontano

Alfred Tennyson - Locksley Hall


«All’Italia è mancata una riforma protestante e una sana borghesia calvinista»
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MessaggioInviato: 11/12/2011, 19:54 
Siamo alle solite....


Cosa deve ancora succedere per farvi aprire gli occhi?

Aspettate il giorno in cui Commissione, Consiglio e Parlamento Europeo saranno in mano pressocchè esclusiva a nomi tedeschi?

Perchè già oggi sono o loro o uomini di loro fiducia.... cosiddetti alleati, in realtà collaborazionisti sudditi, la Francia in primis, proprio come ai tempi di Vichy.


Stavolta non hanno avuto bisogno di sparare neppure un colpo per prendersi l' Europa, la stanno letteralmente rilevando.


Quando si parla di Germania non pensate tout-court al Paese Germania, i.e. al suo governo e popolo.

Quella è solo la "base operativa", i prestanome per le firme, la manovalanza.

Quella di cui si parla è certa Germania occulta, la stessa dietro la genesi del movimento nazista, le società segrete.


Dalla Società Thule al club Bilderberg, i burattinai sono gli stessi.


Persino la sequenza dei Paesi caduti e controllati da questo "nuovo corso" grazie spesso ai governi fantoccio o collaboratori è la stessa, Grecia, Italia, Francia.

E pure gli insospettabili alleati, la Chiesa che ai tempi del Terzo Reich non disse una parola di condanna... oggi il Papa è persino tedesco!

Coincidenze? No, ripetono il tutto identicamente in maniera ossessiva perchè per loro è una rivincita.


Ecco perchè hanno cominciato insinuandosi nel sistema democratico degradandolo, corrompendolo e trasformandolo come dice TTE in una "bancocrazia".

Ecco perchè hanno voluto cominciare la speculazione poi rivelatasi distruttiva dagli Stati Uniti che li avevano un tempo sconfitti, non solo per rimuovere per tempo l' avversario potenzialmente più letale ma proprio come rivalsa.

Ecco perchè le pedine che hanno mangiato per prime sono state proprio le stesse, con un ordine che certo non potrai dire casuale.


L' incredulità che molti mostrano è voluta, ricercata, grazie a questa "nuova" strategia dell' inganno subdolo al posto della forza diretta.


Si sono riempiti la bocca di Europa, ci hanno riempito la testa di Europa, e ora la controllano loro, l' Europa.

Ci hanno riempito la testa di discorsi sul mondo moderno aperto e globalizzato del 21 secolo, con le sue istituzioni sovranazionali come sacri garanti,

e ora invece salta fuori che tutto il potere non solo economico è nelle mani di pochissimi, usato in modo da creare situazioni che secondo la stessa linea propagandata non hanno spiegazione.


Vedi le agenzie di rating che sembravano cadute dalle nuvole quando i fallimenti a catena sono cominciati da chi fino al giorno prima aveva la tripla A: è credibile che non sapessero nulla?


Hanno cambiato solo il mezzo, non il fine, con una strategia più subdola, occulta, lenta, da realizzare passo per passo in un contesto appositamente creato di fittizia "normalità" di modo da operare tranquillamente e restare al di sopra dei sospetti, ed anzi essere poi acclamati come i "salvatori".

Non potete negare che è questo che è appena avvenuto, lo sapete anche voi, nel profondo.

Come hanno scritto ora altri, ce l' hanno nel sangue il desiderio di egemonia.


Si tratta solo di aprire gli occhi e prendere atto della realtà, e agire di conseguenza.

O domani ci ritroveremo tutti in un mondo che nessuno vorrebbe mai vedere, e per evitare il quale chi è venuto prima di noi ha combattuto e dato la vita.

Non è più tempo per giocare a guelfi e ghibellini....


Saluti,

Aztlan



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MessaggioInviato: 12/12/2011, 00:00 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Siamo alle solite....


Cosa deve ancora succedere per farvi aprire gli occhi?

Aspettate il giorno in cui Commissione, Consiglio e Parlamento Europeo saranno in mano pressocchè esclusiva a nomi tedeschi?

Perchè già oggi sono o loro o uomini di loro fiducia.... cosiddetti alleati, in realtà collaborazionisti sudditi, la Francia in primis, proprio come ai tempi di Vichy.


Stavolta non hanno avuto bisogno di sparare neppure un colpo per prendersi l' Europa, la stanno letteralmente rilevando.


Quando si parla di Germania non pensate tout-court al Paese Germania, i.e. al suo governo e popolo.

Quella è solo la "base operativa", i prestanome per le firme, la manovalanza.

Quella di cui si parla è certa Germania occulta, la stessa dietro la genesi del movimento nazista, le società segrete.


Dalla Società Thule al club Bilderberg, i burattinai sono gli stessi.


Persino la sequenza dei Paesi caduti e controllati da questo "nuovo corso" grazie spesso ai governi fantoccio o collaboratori è la stessa, Grecia, Italia, Francia.

E pure gli insospettabili alleati, la Chiesa che ai tempi del Terzo Reich non disse una parola di condanna... oggi il Papa è persino tedesco!

Coincidenze? No, ripetono il tutto identicamente in maniera ossessiva perchè per loro è una rivincita.


Ecco perchè hanno cominciato insinuandosi nel sistema democratico degradandolo, corrompendolo e trasformandolo come dice TTE in una "bancocrazia".

Ecco perchè hanno voluto cominciare la speculazione poi rivelatasi distruttiva dagli Stati Uniti che li avevano un tempo sconfitti, non solo per rimuovere per tempo l' avversario potenzialmente più letale ma proprio come rivalsa.

Ecco perchè le pedine che hanno mangiato per prime sono state proprio le stesse, con un ordine che certo non potrai dire casuale.


L' incredulità che molti mostrano è voluta, ricercata, grazie a questa "nuova" strategia dell' inganno subdolo al posto della forza diretta.


Si sono riempiti la bocca di Europa, ci hanno riempito la testa di Europa, e ora la controllano loro, l' Europa.

Ci hanno riempito la testa di discorsi sul mondo moderno aperto e globalizzato del 21 secolo, con le sue istituzioni sovranazionali come sacri garanti,

e ora invece salta fuori che tutto il potere non solo economico è nelle mani di pochissimi, usato in modo da creare situazioni che secondo la stessa linea propagandata non hanno spiegazione.


Vedi le agenzie di rating che sembravano cadute dalle nuvole quando i fallimenti a catena sono cominciati da chi fino al giorno prima aveva la tripla A: è credibile che non sapessero nulla?


Hanno cambiato solo il mezzo, non il fine, con una strategia più subdola, occulta, lenta, da realizzare passo per passo in un contesto appositamente creato di fittizia "normalità" di modo da operare tranquillamente e restare al di sopra dei sospetti, ed anzi essere poi acclamati come i "salvatori".

Non potete negare che è questo che è appena avvenuto, lo sapete anche voi, nel profondo.

Come hanno scritto ora altri, ce l' hanno nel sangue il desiderio di egemonia.


Si tratta solo di aprire gli occhi e prendere atto della realtà, e agire di conseguenza.

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QUOTONE GALATTICO
CON AGGIUNTA DI INTERVISTA A NIGEL FARAGE! Immagine

Byoblu intervista Nigel Farage - COSI' INIZIANO LE DITTATURE!




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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 12/12/2011, 00:24 
La necessaria parte tecnica (semplificata per tutti) più sotto, ma ora una premessa che non posso trattenere. Non c’è stato un summit della UE giovedì notte, o meglio, quella farsa era solo farsa. Giovedì notte abbiamo visto la Germania finalizzare, con la piena complicità del criminale internazionale Mario Draghi, il suo terzo tentativo di distruggere l’Europa in un secolo. Ci provò due volte con le armi, e fu sconfitta. Al terzo tentativo ha usato l’economia, la Banca Centrale Europea, i Trattati sovranazionali capestro, e questa volta ce la sta facendo. Là dove i nazisti fallirono, i tedeschi democratici sono riusciti. Ce l’hanno nel DNA l’egemonia. E come nel 1939, l’Inghilterra si tira fuori, per poi combattere più tardi. Nella gravità di quanto sta accadendo, è da registrare la giurassica stupidità di Sarkozy, che non ha capito che la Merkel si sta portando la Francia a braccetto come un cagnolino solo per affondarla. Il rapporto fra Berlino e Parigi assomiglia in tutto al rapporto fra gli Evangelisti fanatici americani e gli Israeliani. I primi sostengono a spada tratta le ambizioni espansioniste d’Israele in Palestina solo perché, secondo la profezia biblica evangelica, una volta realizzate tali ambizioni il Cristo tornerà sulla terra e incenerirà ogni singolo ebreo che non si sarà prima convertito al cristianesimo. Il crollo dell’Europa voluto scientemente dalla Germania getterà la Francia nel baratro assieme a noi‘untermenschen’ del sud. Questa per i francesi è una nemesi ben meritata: furono loro che ricattarono la Germania dicendole “o ci fai fare la BCE e l’unione monetaria come vogliamo noi, oppure ti scordi i prestiti per l’unificazione con la Germania dell’Est”. Berlino accettò, ma i tedeschi sono micidiali e ora Parigi la pagherà cara. Fine premessa.

Ecco una guida al testo fuoriuscito dal summit europeo dell’8 Dicembre scorso. Il testo UE in corsivo, i miei commenti per la comprensione semplificata a seguire. Ecco come la Germania ci fa a pezzi.

Nota: ricordate che la necessità predicata fino all'isterismo di eliminare ogni deficit di bilancio degli Stati (che sono la ricchezza dei cittadini se fatti con moneta sovrana) deriva INTERAMENTE dal fatto che un deficit contratto con l'Euro non sovrano è veramente un peso insostemibile per lo Stato. Basterebbe eliminare l'Euro, tornare a monete sovrane e i deficit cesserebbero di essere un problema. Ma l'Euro è mantenuto SOLO per costringerci a impoverirci e divenire servi di Germania e mercati - si legga Il Più Grande Crimine per tutte le prove documentali.

La stabilità e l'integrità dell'unione economica e monetaria dell'Unione europea (…) Per conseguire tale obiettivo, ci baseremo sui risultati conseguiti negli ultimi 18 mesi, potenziandoli: il patto di stabilità e crescita rafforzato, l'attuazione del Semestre europeo che comincia questo mese, la nuova procedura per gli squilibri macroeconomici e il Patto euro plus (…) Se la Commissione individua un'inosservanza particolarmente grave del Patto di stabilità e crescita, richiederà un documento programmatico di bilancio riveduto.

-- l'attuazione del Semestre europeo Il Semestre Europeo significa che i parlamenti nazionali potranno esaminare le rispettive finanziarie solo dopo che esse saranno state esaminate e approvate dalla Commissione Europea di tecnocrati neoliberisti non eletti, e che rispondono direttamente alle lobby finanziarie internazionali. Infatti il Semestre Europeo fu chiesto alla Commissione nel 2002 dalla lobby European Roundtable of Industrialists nel seguente memorandum: ERT, EU Governance, ERT Discussion Paper, May 30, 2002. Cioè: quelle che a voi dicono essere state decisioni prese da Monti, Zapatero, Sarkozy e soci oggi, sono invece ordini impartiti da lobby private neoliberiste tempo fa. I politici eseguono, la Merkel al timone.

-- Se la Commissione individua un'inosservanza particolarmente grave del Patto di stabilità e crescita, richiederà un documento programmatico di bilancio riveduto. Se, dopo aver esaminato le nostre finanziarie prima che lo possano fare i nostri parlamenti, la Commissione decide che non sono sufficientemente di suo gradimento (cioè sufficientemente neoliberiste o di gradimento alle lobby sopraccitate), i nostri governi saranno costretti a rivederle e correggerle. Alla faccia delle sovranità del governo eletto, che è letteralmente cancellata.

-- la nuova procedura per gli squilibri macroeconomici La nuova procedura per gli squilibri macroeconomici contiene le sanzioni pecuniarie per gli Stati disobbedienti, è cioè il bastone della UE dei tecnocrati non eletti contro di noi. Tale bastone fu preteso dalla lobby finanziaria Business Europe nel 2010 in questo memorandum: Business Europe, The Madrid Declaration, June 11, 2010. Un anno e mezzo dopo, ci ritroviamo quel diktat sul tavolo dei capi di governo della UE, e di nuovo abbiamo i desiderata di pochi speculatori miliardari che condizioneranno le vite e sopravvivenze di milioni di famiglie e aziende europee, ovviamente nel senso di strangolare ancor più la già strangolata capacità dei governi di spendere a deficit per arricchire le proprie economie.

-- il Patto euro plus Il Patto Euro plus, che contiene le misure neoliberiste anti lavoratori, le misure di allungamento dell’età pensionabile, i tagli agli stipendi pubblici e ai servizi essenziali, e l’obbligo di trasposizione del divieto di spesa a deficit nelle Costituzioni nazionali, è il risultato di una serie di richieste specifiche sempre di Business Europe datate dal giugno 2010 al 4 marzo 2011, consegnate alla Commissione UE, e consultabili in: Corporate Europe Observatory, Business against Europe: Business Europe Celebrates social onslaught in Europe. March 23, 2011. Idem come sopra.

I bilanci generali delle amministrazioni pubbliche devono essere in pareggio o in avanzo (…) Questa regola verrà inserita anche negli ordinamenti giuridici nazionali degli Stati membri a livello costituzionale o equivalente (…) Riconosciamo la competenza della Corte di giustizia a verificare il recepimento di questa regola a livello nazionale.

--Viene stabilito l’obbligo degli Stati aderenti di avere pareggio di bilancio -cioè lo Stato ci deve tassare tanto quanto spende per noi, e così ci lascia in tasca zero soldi; o ancor meglio di avere il surplus (avanzo) di bilancio –cioè lo Stato ci tassa di più di quanto spende per noi e così ci impoverisce. Questi impoverimenti automatici dei cittadini devono essere resi obbligatori per legge costituzionale, come scritto nel paragrafo sopra, secondo le pretese della lobby Business Europe. La Corte Europea di Giustizia, che secondo il Trattato di Lisbona ha già supremazia sulle nostre Costituzioni (di fatto esautorate), ha il potere di vigilare che tutto ciò accada, anche se non è eletta da nessun europeo.

Gli Stati membri sottoposti alla procedura per i disavanzi eccessivi presentano alla Commissione e al Consiglio, per approvazione, un programma di partenariato economico che indica in dettaglio le riforme strutturali necessarie per assicurare una correzione realmente duratura dei disavanzi eccessivi. L'attuazione del programma, e dei documenti programmatici di bilancio annuali coerenti con esso, sarà monitorata dalla Commissione e dal Consiglio. Sarà istituito un meccanismo per la relazione ex ante degli Stati membri sui rispettivi piani annuali di emissione di debito.

--Se uno Stato membro viene considerato negligente, dovrà fare i compiti a casa, dove s’impegna in penitenze di spesa pubblica, coi tagli a pensioni e servizi, le ulteriori tasse, la deflazione degli stipendi, ecc. (riforme strutturali), e che dovranno essere applicati sotto sorveglianza di tecnocrati europei o capi di governo esteri che nessun italiano ha eletto, fra cui svetta Monti che è parte del Consiglio UE, e che infatti nessuno qui ha eletto. Ma peggio: da ora in poi, persino le emissioni dei nostri titoli di Stato saranno prima giudicate da questi tecnocrati, e solo dopo permesse. Cioè: neppure più la basilare operazione di spesa sovrana ci sarà permessa, in una perdita di sovranità inaudita dal 1948 a oggi.

Non appena alla Commissione risulti che uno Stato membro ha superato la soglia del 3%, scatteranno conseguenze automatiche a meno la maggioranza qualificata di Stati membri della zona euro sia contraria.Verranno adottate le misure e sanzioni proposte o raccomandate dalla Commissione a meno che la maggioranza qualificata degli Stati membri della zona euro sia contraria.

--Se uno Stato aderente osa tentare di spendere a deficit per i suoi cittadini – cioè dargli più soldi di quanto gliene tolga in tasse – oltre il limite già asfittico del 3% del PIL, scatteranno automaticamente sanzioni anche economiche decise dalla Commissione UE, che potranno essere bloccate solo se gli Stati aderenti riusciranno a trovarsi d’accordo in maggioranza qualificata.Questo è il paradosso anti-democratico dove per bloccare le bastonate di impoverimento anti-sociali sancite da tecnocrati non eletti della Commissione, interi Stati dovranno faticare per mettersi d’accordo. Interi Stati sovrani (!) per bloccare pochi burocrati nelle mani di lobby finanziarie.

Per quanto riguarda le risorse finanziarie, conveniamo sui seguenti punti: (…) riesamineremo l'adeguatezza del massimale globale del FESF/MES di 500 miliardi di EURO nel marzo 2012 (…) Attendiamo con interesse contributi paralleli da parte della comunità internazionale.

Qui si arriva al disastro dell’Euro come moneta insostenibile che i mercati stanno rifiutando al punto da far fallire interi Stati. Occorre una spiegazione per i meno ferrati. Cosa sono queste sigle FESF/MES? In sostanza questo: sono fondi di denaro che l’Eurozona sta disperatamente mettendo assieme per salvare dalla bancarotta gli Stati più in crisi, come Grecia, Portogallo, Italia e altri. Perché vanno salvati quegli Stati? Perché hanno adottato l’Euro, che nessuno Stato può emettere e che tutti gli Stati dell’Eurozona devono prendere in prestito da gruppi di privati investitori. Ma questi investitori non si fidano a finanziare gli Stati dell’Euro, specialmente quelli meno forti, precisamente perché un investitore presta a uno Stato badando a una sola cosa: che quello Stato possa pagare puntuale le scadenze del debito. E siccome nessuno Stato dell’Eurozona può emettere Euro liberamente e devono trovarseli facendo prestiti a destra e a manca, gli investitori hanno paura di non essere più puntualmente rimborsati, e allora per prestarci Euro ci chiedono tassi d’interesse altissimi, insostenibili. Grecia, Italia,Portogallo e altri di conseguenza non possono finanziarsi a quei tassi usurai, e scivolano verso il fallimento (default). Allora la stupidissima UE (ma la criminale Germania che invece questo vuole) cosa fa? Fa altri debiti, persino elemosinando i “contributi paralleli da parte della comunità internazionale”, e mette assieme quei fondi di salvataggio FESF/MES credendo di infinocchiare gli investitori. A parte il fatto che un gruzzolo di 500 o anche 1000 miliardi di Euro sono un salvagente pari a un sughero da pesca se pensiamo che le cifre richieste per salvare gli Stati in crisi sarebbero quattro o cinque volte superiori, il problema è ben altro e in ordine: 1) Ma perché diavolo dobbiamo stare in questa situazione orrenda (moneta Euro) dove per vivere uno Stato deve elemosinare ogni singolo Euro da banche, assicurazioni, fondi sovrani arabi, speculatori squali ecc.? 2) Ma perché sti politici non ascoltano ciò che i mercati gli stanno gridando da mesi, su tutte le pagine dei quotidiani finanziari più autorevoli del mondo? E cioè, solo per fare un esempio “L’accordo su regole di bilancio più severe del summit di giovedì, che è stato definito come un ultimo disperato tentativo di salvare l’Euro, si concentra su tutti i temi sbagliati, come appunto l’austerità. E’ stato sbandierato come un successo dalla Merkel, ma viene ignorato dagli investitori che rimangono convinti the solo la BCE può salvare la moneta unica” (Financial Times.com Markets, 9 Dicembre 2011). Cioè: serve (come minimo, anche se non è la soluzione migliore) una banca centrale che si comporti come tutte le banche centrali che hanno un senso, e che monetizzi le spese dei nostri Stati senza limiti, soprattutto in queste emergenze. Leggete qui di seguito e badate bene a queste parole, perché introducono al golpe di Merkel/Draghi:

“Affinché i mercati si calmino dal panico, devono potersi fidare del fatto che non subiranno fallimenti statali o perdite enormi, e solo la BCE, che ha il potere di emettere Euro illimitatamente, può fornire quella rassicurazione. Ma i mercati sanno che non lo farà” (sempre FT). Capito? La BCE può e deve salvare gli Stati come noi dal disastro di collasso economico e di impoverimento di milioni di famiglie, ma NON lo fa, per cui i mercati continueranno a infierire. Draghi sta facendo mosse di una oculatezza diabolica, perché lavora in tandem con la Germania che cerca ostinatamente il collasso dell’Europa, e sfrutta il panico dei mercati che alla fine causeranno precisamente quel collasso. Leggete qui: “E’ improbabile che Draghi cambierà le sue politiche, e questo rende molto probabile che le agenzie di rating declasseranno alcuni Stati membri dell’Euro” (Jens Larsen, chief European strategist at RBC Capital Markets). Il balletto è coordinato, tutto deve funzionare verso il collasso europeo. Ora il riassunto facilitato:

- Il summit è stato una farsa inutile che i mercati, i veri padroni del nostro destino, ignorano come una buffonata.

- La parte stupida dei leader UE soffia sul fondo salva Stati che fa ugualmente ridere i mercati, che continueranno a sfiduciarci e a mandarci verso il fallimento. La parte consapevole della UE (Merkel/Draghi) sa questo benissimo.

- E’ chiaro al mondo e alla Luna che è la BCE che deve intervenire per fermare il collasso dell’Europa dell’Euro (ma anche del resto), ma Draghi si rifiuta categoricamente. Il suo rifiuto scatena la bocciature delle agenzie di rating, che scatenano altro panico dei mercati che ci affosseranno sempre più velocemente. Il rifiuto di Draghi è voluto e oculatamente servito proprio nei momenti cruciali.

- L’Europa collassata, l’esplosione del sistema Euro, il crollo di tutte le economie più deboli come Italia, Portogallo, Spagna, Irlanda, Grecia, Francia, Belgio, riporteranno il Vecchio Continente alla situazione precedente il 1999, ma a condizioni da sogno per la Germania. Essa, con un Euro a due velocità o anche col suo ritorno al Marco, sarà vista dai mercati come l’unica scialuppa di salvezza su cui saltare con tutti i suoi soldi, mentre noi rimarremo a secco e agonizzanti. In più, i veri manovratori della Merkel, e cioè le mega industrie dell’export Neomercantile della Germania, si troveranno con decine di milioni di lavoratori europei a due passi da casa disposti a lavorare a ritmi da lager e a stipendi da Cina per loro. E l’impero germanico dell’export si presenterà al mondo dei grandi mercati del domani, Brasile, Cina, India, Est asiatico, con prodotti a prezzi competitivi. Egemonia teutonica in trionfo. Là dove Hitler fallì.

Ma c’è una mina che può essere inserita nei cingoli del Panzer tedesco, e che lo farebbe saltare in pezzi, sfasciando orribilmente la progressione criminale delle politiche dei golpisti sopraccitati. Si chiama MMT, Modern Money Theory, cioè l’impianto di economia che prescrive il ritorno dell’Italia alla sua sovranità monetaria, la decisione del futuro governo di spendere la nuova Lira sovrana a deficit (più soldi per i cittadini che tasse prelevate dai cittadini) per creare piena occupazione, pieno Stato Sociale, piena istruzione, pieni alloggi, piena produzione delle aziende e piene infrastrutture. La MMT ha permesso all’Argentina fallita di inserire quella mina nei cingoli di una macchina da guerra ben più micidiale della Germania, gli Stati Uniti del Washington Consensus Neoliberista. E gli americani sono saltati. L’Argentina oggi sta bene, informatevi. Modern Money Theory, su http://neweconomicperspectives.blogspot.com/oppure http://www.economonitor.com/lrwray/ - Email umkc.economists@gmail.com. Gli economisti accademici di riferimento sono: i Prof. L. Randall Wray, Stephanie Kelton, Warren Mosler, Marshall Auerback, William Black, Michael Hudson


http://blog.libero.it/terrapagana/10882 ... 1133541689

evidente ke un ritorno alla lira potrebbe essere una possibilita'piu' che plausibile........speriamo.....[;)]


Ultima modifica di ubatuba il 12/12/2011, 00:29, modificato 1 volta in totale.

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Certo, tornare alla lira è l' unica soluzione possibile per ricominciare a tornare noi padroni del nostro destino, economico e quindi politico.

Se faremo bene o male, saremo noi i responsabili, ma dover subire le decisioni altrui sul nostro Paese, per giunta catastrofiche, non è accettabile.

Inoltre se davvero questo provocasse un effetto domino sull' euro-zona e correlato progetto di superstato a guida tedesca... tanto meglio. [}:)]



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Aztlan ha scritto:

Certo, tornare alla lira è l' unica soluzione possibile per ricominciare a tornare noi padroni del nostro destino, economico e quindi politico.

Se faremo bene o male, saremo noi i responsabili, ma dover subire le decisioni altrui sul nostro Paese, per giunta catastrofiche, non è accettabile.

Inoltre se davvero questo provocasse un effetto domino sull' euro-zona e correlato progetto di superstato a guida tedesca... tanto meglio. [}:)]


ti quoto aztlan,oltretutto come si deduce dall'economia turka non e' necessario l'euro x crescere o ad essere competitivi come ci viene continamente propinato.


"Turchia/ Crescita dell'8,2 per cento nel terzo trimestre del 2011
Lunedi, 12 Dicembre 2011 - 12:18
L'economia della Turchia cresciuta dell'8,2 per cento nel terzo trimestre del 2011. L'Istituto di statistica turco TurkStat riferisce che il Pil ha raggiunto il valore di 31,024 miliardi di lire turche (12,56 miliardi di euro). I dati destagionalizzati sul Pil indicano una crescita del 7,7 per cento nel terzo trimestre dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2010 e una crescita dell'1,7 per cento rispetto ai tre mesi precedenti. Nel terzo trimestre del 2010 il Pil era aumentato del 5,3 per cento e in tutto l'anno del 9 per cento. Nel terzo trimestre di quest'anno il settore che ha registrato il maggior tasso di crescita quello dei servizi di brokeraggio finanziario indiretto con un +15,9 per cento. Il settore delle costruzioni aumentato del 10,6 per cento, quello delle comunicazioni del 9,7 e quello della vendita al dettaglio del 9,6 per cento"

http://affaritaliani.libero.it/ultimiss ... 1211121810


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Euro, attacco entro Natale? La minaccia della speculazione

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http://www.wallstreetitalia.com/article ... zione.aspx

MILANO - I venti giorni per salvare l`euro si sono appena conclusi ma Mario Monti, venerdì a Bruxelles, ha riconosciuto che il verdetto resta aperto. «Non so se la moneta sia al sicuro - ha riconosciuto il premier -. Non so neppure se esista qualcuno che lo sappia». Il rischio, per molti, è che a questi venti giorni ne seguiranno altri venti in cui l`euro potrebbe tradire la propria fragilità.

Il calendario fino a fine anno non lascia in effetti molto spazio per tirare il fiato. Vero, quasi tutti i leader europei hanno liquidato come fuori luogo l`ultimo monito di Standard & Poor`s; ma nessuno può permettersi di ignorarlo:
solo lunedì scorso l`agenzia di rating aveva avvertito che avrebbe deciso se declassare i governi dell`area euro in base agli annunci di questi giorni.
«Pensiamo di concludere l`analisi appena possibile dopo il vertice di Bruxelles», aveva detto S&P`s. Ora ci siamo.

Di un ruolo più attivo della Banca centrale europea nella crisi, indicato da S&P`s come un sostegno al rating, non c`è traccia. I declassamenti della Germania, dell`Italia e quello (doppio) della Francia potrebbero arrivare entro il prossimo week end. E questo lo scenario che ieri ha spinto il Financial Times a parlare del rischio che «prima di Natale il debito di un Paese periferico finisca sotto attacco».

Come per inciso il quotidiano di Londra nota anche che i rendimenti dei Btp decennali, al 6,32%, «sono ai livelli più alti della storia della zona euro fino a un mese fa». Nel 2011 il saldo di bilancio italiano al netto degli interessi, la base di ogni risanamento, sarà in attivo di circa l`1% del Pil; quello britannico resta in rosso del 6,3%. Il debito estero in Italia è di 32.800 euro per abitante; in Gran Bretagna viaggia quattro volte più alto a 117.500, il che espone tutti i limiti della scelta della Bank of England di continuare a creare moneta, svalutandola, per finanziare i deficit: una caduta della sterlina può mettere in fuga gli investitori esteri e aprire di colpo una crisi di bilancia dei pagamenti.

Ma, per ora almeno, a queste sfumature il mercato resterà probabilmente daltonico. Come S&P`s, molti sui mercati dubitano della coerenza nel sistema di governo dell`euro e della capacità dell`Italia di tornare a crescere. E tutti hanno fatto i conti: nei prossimi cento giorni si aprirà una corsa ai rifinanziamenti - solo per l`Italia vale 165 miliardi - ma nessuna rete di sicurezza operativa è emersa dai quattro vertici europei degli ultimi cinque mesi. Dovessero arrivare, i declassamenti di S&P`s su Francia e Germania renderebbero ancora più precario l`Efsf, il solo fondo salvataggi che per ora esiste.

Di qui la delicatezza dei prossimi passaggi. Dopo aver omesso (per una volta) le stime preliminari, il 21 dicembre l`Istat comunicherà i dati di crescita - o contrazione - dell`economia italiana fra luglio e settembre. Lo stesso giorno la Bce terrà un`asta di liquidità illimitata a tre anni, accettando in garanzia titoli di qualità peggiore del solito in modo da aprirsi a un maggior numero di banche. La Banca d`Italia e gli altri istituti nazionali potranno poi allargare ancor più il catalogo delle garanzie per far accedere anche molte banche piccole e medie.

In poche ore, il 21 dicembre, il sistema creditizio europeo potrebbe aspirare dalla Bce oltre mille miliardi: è esattamente la funzione di prestatore di ultima istanza che l`Eurotower rifiuta di svolgere per i governi.
Ma venerdì a Bruxelles Nicolas Sarkozy ha fatto sapere che questa può essere una svolta anche per i debiti sovrani: il leader francese chiede che le banche private, come in Giappone, siano spinte dalle autorità a comprare titoli di Stato.

In Italia la vigilanza spetta al governatore Ignazio Visco, che giovedì ha auspicato più sostegno all`economia: «Saremo attenti a dove andrà la liquidità delle banche». Oggi che gli Stati le aiutano a restare aperte, chiedere un piccolo favore in cambio può rivelarsi una tentazione irresistibile.

*******************

I Paesi dell`Unione europea hanno raggiunto un accordo, con la sola eccezìone della Gran Bretagna, per un nuovo Patto sull`unione di bilancio da perfezionare entro marzo. Il nuovo Trattato vincola i 17 Paesi dell`eurozona e in prospettiva i 9 con moneta propria a cui sí potrebbe aggiungere nel 2013 la Croazia, la cui adesione alla Ue è stata approvata venerdì scorso.

Il nuovo Patto mira a rafforzare la disciplina di bilancio, fissando allo 0,5% del Pil il tetto per il disavanzo strutturale di ogni Stato (principio che dovrà essere recepito dalle Costituzioni nazionali) e varando sanzioni quasi automatiche nel caso sia superata la soglia critica del 3%. I Paesi con debito pubblico superiore al 60% del Pil dovranno ridurlo ogni anno di almeno 1/20 dell`eccedenza. La Germania è riuscita ad evitare che nel Patto intergovernativo ci siano riferimenti alle obbligazioni europee, richieste da più Paesi.

In compenso il Meccanismo europeo di stabilità (Esm) entrerà in vigore nel luglio 2012, con un anno di anticipo. La sua capacità di prestito sarà pari a 500 miliardi, compresi i fondi residui dal fondo temporaneo europeo, pari a 250-300 miliardi. La Bce, che avrà il controllo tecnico del fondo permanente, non potrà però finanziarlo in caso di nuovi soccorsi ai Paesi europei in crisi.
I leader Ue hanno così deciso di versare al Fmi tramite prestiti bilaterali fino a 200 miliardi (che si aggiungono ai 500 dell`Esm), chiedendo inoltre ad altri partner dell`organismo di Washington a partire da Usa e Cina di concorrere con nuove risorse.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Come difenderci dai proprietari universali
che controllano la finanza mondiale


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By Edoardo Capuano - Posted on 09 dicembre 2011

http://www.ecplanet.com/node/2886

Chi ci bombarda? Sono i “proprietari universali”. Non hanno patria e sono pochi, ma sono potenti. Nelle attuali circostanze il loro quartier generale è a Wall Street, New York, Stati Uniti d’America. I più importanti tra loro sono cittadini americani, ma la cosa è inessenziale. Essenziale è che il loro portavoce principale è il presidente degli Stati Uniti. Quello di turno. Essenziale è che possano usare le armi dell’America. Ci bombardano perché sono falliti, ma essendo i padroni del pianeta (o ritenendosi ancora tali, anche se non lo sono più) non hanno nessuna intenzione né di ritirarsi né di pagare. Vogliono anzi che paghiamo noi. È dal 2008 che hanno deciso – loro che controllano la finanza mondiale – che bisogna liquidare l’euro e l’Europa.

Perché il primo minacciava la supremazia del dollaro (che è la loro moneta) e perché la seconda, ogni tanto, fungeva da terzo incomodo.

Così, prima hanno comprato la seconda, mettendo alla sua testa i loro uomini, scrivendo le sue leggi, scegliendo i suoi statuti e imponendoli ai popoli europei; e adesso attaccano il primo, perché la partita finale vogliono giocarsela da soli contro lo yuan cinese.

Significa che l’attacco non è contro questa o quella classe sociale: è contro i popoli dell’Europa (e del mondo). È l’attacco dello 0,01% contro il 99,99%.

Voi penserete che è una cosa assurda. E lo è. Ma questo non significa che sia irreale. Per mantenere il loro potere hanno la necessità assoluta di schiacciarci, di toglierci ogni via di fuga, di cancellare ogni nostra libertà, di ridurre al minimo vitale il nostro tenore di vita, di privarci della nostra autonomia, dei nostri pensieri.

Ci dicono che “poi” cresceremo, ma i pochi che ancora ragionano sanno bene che, riducendo i nostri salari e le nostre pensioni, i servizi sociali e tutto ciò che ancora ci aiuta a vivere, non ci sarà nessuna crescita. Ci sarà, al contrario, la recessione. Ma, com’è ovvio, non possono dirci la verità. E la verità è che sono andati in fallimento da soli, senza che nessuno, da chissà quale pianeta, li ostacolasse. Hanno prodotto il disastro con le loro morbide mani. Noi non c’entriamo con le loro follie.

È vero: ci siamo indebitati, perché ci hanno istupidito tutti a tal punto che abbiamo speso più di quanto potevamo permetterci. La pubblicità e lo spettacolo sono stati le loro più potenti portaerei (e infatti dovremmo attaccare, quando cominceremo a difenderci, in primo luogo quelle). Il resto, cioè il lavoro sporco, coperto, lontano dalla luce del sole, l’hanno fatto fare ai loro maggiordomi, ben pagati, o ricattati, dopo essere stati corrotti, messi al comando dei paesi satelliti d’Europa.

Solo che – bisogna che ce lo ripetiamo, per non dimenticarlo – sono falliti. E non hanno nessuna ricetta per salvarsi. Neanche quella di sottoporci al macello sociale che stanno organizzando. Perché dalle misure di “austerità e di rigore” che pretendono di imporci si ricaverà, al massimo qualche centesimo per le caldarroste alla vigilia di Natale.

I proprietari universali, i banchieri globali non concepiscono la democrazia (sebbene possano pagare eserciti di servi che ne parlano ogni giorno per farci credere che viviamo appunto in democrazia). Un tempo ce l’avrebbero tolta con la forza, ma non ne avevano bisogno. Scelsero di preparare il terreno (quando sarebbe giunto il momento) per togliercela con il nostro consenso. Il momento è giunto. Loro sono arrivati al capolinea, e noi, a centinaia di milioni, viviamo dentro Matrix.

Ma anche Matrix comincia a sgretolarsi e dalle fessure entra l’aria, la puzza. Chi la sente si svegli. Dobbiamo cominciare a difenderci.


Fonte: megachip.info



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Ponerologia - La scienza del male
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=203810



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GENERALI AMERICANI PREOCCUPATI PER POSSIBILI
DISORDINI LEGATI ALLA CRISI DELL’EURO


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dic 12th, 2011

A CURA DI AFP.COM
http://www.altrainformazione.it/wp/2011 ... -delleuro/

[i]Un funzionario militare USA di alto livello, il Generale Martin Dempsey ha detto venerdì di essere “straordinariamente preoccupato” per la stabilità dell’euro a causa della possibilità di disordini civili e della rottura dell’Unione Europea.
“L’eurozona è a grave rischio”, ha detto ai giornalisti il comandante del Consiglio degli Stati Maggiori [Joint Chiefs of Staff N.d.t.], affermando che non è chiaro se le misure intraprese sino a oggi “riusciranno a essere la colla che tiene assieme i pezzi”.
“Siamo straordinariamente preoccupati per la salute e la stabilità dell’euro perchè in parte siamo esposti per via di contratti, ma anche per la possibilità di disordini e della rottura dell’unione che è stata forgiata su di esso,” ha aggiunto Dempsey.
Il suo commento è giunto mentre i leader UE si riunivano per appoggiare misure di rinforzo economico, con 26 dei 27 membri che hanno dichiarato la loro volontà a far parte di una “unione fiscale” per risolvere la crisi.
Ma la spinta franco-tedesca per varare nuove regole fiscali in un trattato europeo modificato è fallita quando la Gran Bretagna (fuori dall’unione monetaria) si è rifiutata di dare il suo appoggio.
Le forze armate USA stanno rivedendo la loro strategia per adattarsi ai tagli di budget volti a ridurre il deficit in crescita degli USA. Dempsey, presidente del consiglio militare supremo, ha dichiarato la propria preoccupazione per l’euro mentre discuteva i rischi strategici posti da diverse zone del mondo.
In uno studio pubblicato giovedì, il Council on Foreign Relations ha messo l’eurozona tra le maggiori minacce per gli Stati Uniti.
Esso ha indicato il rischio di una “intensificazione della crisi europea del debito sino al crollo dell’euro che innescherebbe una ricaduta nella recessione USA e un ulteriore limite delle risorse finanziarie”.

Altri paesi identificati come priorità per gli interessi nazionali USA sono Cina, Iran, Corea del Nord, Messico, Pakistan e Arabia Saudita.


Titolo originale: " Top US General Worries About Euro, Potential Unrest"
Fonte: http://www.afp.com/afpcom/en/ [/i]
Link
Scelto e tradotto per http://www.comedonchisciotte.org da ALCENERO



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Debito Pubblico e Fascismo Fiscale

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http://www.informarexresistere.fr/2011/ ... z1gPhP6s3A

In un sistema economico-monetario come il nostro, nel quale 1 Euro emesso dalla banca centrale costituisce immediatamente 1 Euro di debito pubblico (http://eccocosavedo.blogspot.com/2011/1 ... hiamo.html), risanare i conti dello Stato e ridurre il debito pubblico significa innanzitutto ridurre il denaro che abbiamo a disposizione e, contemporaneamente, far crescere il PIL, cioè produrre sempre di più (http://eccocosavedo.blogspot.com/2011/0 ... scita.html). Ma ciò non basta, occorre tassare, tassare sempre di più, ma neanche questo è sufficiente, occorre vendere beni e servizi pubblici, sempre di più, sempre di più, in modo tale che il debito pubblico si mantenga al di sotto del 60% rispetto al PIL – oggi l’Italia viaggia a circa il 120%.

Il sistema è “di per sé insostenibile” poiché è una follia (http://eccocosavedo.blogspot.com/2009/0 ... ostri.html) – soprattutto oggi – pensare di poter produrre 100 tenendo la quantità di denaro/debito al di sotto di 60, sia per l’entità del debito stesso che lo Stato ha (più gli interessi che continuano a generarsi), sia per la difficoltà sempre maggiore delle imprese di sostenere i costi di gestione della propria attività produttiva e di ripagare i propri debiti d’investimento nei confronti delle banche commerciali. Come possiamo intuire, la grave situazione non dipende né dagli stipendi dei politici, né dall’evasione fiscale, né dal fato, né da carenza di regole ma è una crisi di sistema dall’epilogo già scritto. E’ ormai di dominio pubblico che col trattato di Maastricht e di Lisbona la sovranità monetaria è stata ufficialmente consegnata nelle mani della BCE. ( http://eccocosavedo.blogspot.com/2011/1 ... ssere.html ) Il resto lo stiamo vivendo oggi. Rincresce prendere atto che ancora una volta la propaganda dei mainstream media ha avuto la meglio sulla presa di coscienza e sul saper leggere tra le righe, dietro le parole e dietro ai discorsi. Dietro nuove promesse di un risanamento che con l’attuale sistema economico non sarà mai realizzabile. L’allarmante disoccupazione (tasso di disoccupazione attuale giovanile pari al 29,2% – e totale pari al 8,5%), la crisi d’impresa, di liquidità e le nuove misure del governo (nuovi vincoli e nuove tasse aggiuntesi alla pressione già esistente) stanno già mettendo e metteranno a disposizione della gente redditi sempre più bassi, risparmi sempre più esigui. La domanda è destinata a calare, quindi una crescita del PIL è da escludersi.

L’unico parametro su cui il governo attuale può agire, e agirà, è la riduzione del debito pubblico, rastrellando quanta più moneta possibile dalle tasche di tutti. Poveri e meno poveri. Buoni e cattivi. Onesti e disonesti. Ovunque e con ogni mezzo.


FONTI:

- Ministero dell’Economia e delle Finanze
- ISTAT
- Corriere della Sera
- Fondo Monetario Internazionale
- Banca d’Italia
- Trattato di Maastricht
- Trattato di Lisbona

Fonte:
http://eccocosavedo.blogspot.com/2011/1 ... scale.html



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MessaggioInviato: 13/12/2011, 18:41 
l'impegno della banca centrale americana di tenere i tassi al minimo storico potrebbe essere rivista,e con esso il lancio di un altro stampaggio di dollari x fare si ke il sistema possa avere ulteriore liquidita'.[;)]


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Euro ai minimi di 11 mesi, Europa nel caos.
Milano - Borsa in ribasso, euro ai minimi di 11 mesi e ancora tensioni sui titoli di stato, ecco il quadro della giornata. All'indomani del forte tonfo provocato dalle continue incertezze sul futuro dell'Eurozona e anche dai numeri della Bce sugli acquisti dei titoli di stato - decisamente diminuiti su base settimanale - i mercati sono tornati preda di una forte volatilità e di violente oscillazioni.

Movimenti che alla fine hanno depresso la maggior parte degli indici azionari europei, soprattutto dopo gli avvertimenti sul rating di Lituania, Bulgaria e Repubblica Ceca lanciati da Fitch e le dichiarazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha reso noto di essere contraria all'idea di rivedere al rialzo i limiti massimi che sono stati fissati per il finanziamento del meccanismo di bailout rappresentato dal fondo ESM. Il fondo cioe' rimane a 500 miliardi di euro ($654 miliardi).

Il Ftse Mib, che fino a un'ora prima era sui massimi della giornata con rialzi dell'1,5%, ha fatto subito dietrofront, virando in rosso e chiudendo in flessione dello 0,31%, a quota 14.851 punti. Tra i titoli, occhio alle banche, con Unicredit -4%, Ubi Banca -2,53%, Banca Popolare di Milano -2,49%, MPS -3,90%. Si è "salvata" Banco Popolare +0,88%, mentre nel finale ha perso anche Intesa SanPaolo -0,83%. Tra gli altri titoli da segnalare la forte flessione di Fondiaria Sai -5,98%. Sul mercato dei titoli di stato, lo spread è tornato a salire a quota 460 punti base, dopo le dichiarazioni di Merkel, a fronte di un rendimento decennale in aumento al 6,627%. Il prezzo dei BTP a dieci anni si è attestato nel finale a 87,213 (-0,780).

Riguardo alle altre piazze finanziarie un'eccezione è stata rappresentata da Londra +0,92%, che si e' staccata dall'Unione europea e va per i fatti suoi. Giù invece Francoforte -0,56%, Parigi -0,36% e Madrid -1,18%.

L'euro e' sceso ai minimi di 11 mesi neri confronti del dollaro (-0.8% a $1.3088 alle 17:24 toccando un minimo di $1.3057, bottom dal 12 gennaio scorso) per i timori - scrive Bloomberg - che i leader europei non saranno capaci di trovare un accordo su come espandere e rafforzare gli strumenti di salvataggio per l'eurozona, piagata dai debiti bancari e debiti sovrani di nazioni alle prese con i deficit di bilancio.

"Continuiamo a vedere tensioni nel gruppo di nazioni europee - ha detto
John McCarthy, managing director del desk valutario di ING Group a New York - e una divisione significa euro in ribasso".

Arriva intanto la nota di Barclays Capital, che afferma che, in occasione della riunione del meeting dell'Opec di domani, i paesi esportatori di petrolio potrebbero rivedere le loro quote di produzione. Il rally odierno dei futures sul petrolio (arrivati a balzare a New York più del 3%), è dovuto infatti alla possibilità che l'Iran decida di chiudere lo stretto di Hermuz.

Due notizie in particolare avevano sostenuto i mercati in tutta la seduta: la prima è l'esito dell'asta spagnola, che ha messo in evidenza un boom di richieste, a fronte di un calo dei rendimenti.

Secondo fattore che aveva riportato gli acquisti sulle piazze finanziarie, in un contesto di elevata volatilità, è stata la pubblicazione dell'indice Zew, che misura le attese degli investitori e analisti tedeschi, e che si è attestato a -53,8 punti, meglio delle attese e in rialzo rispetto al -55,2 di novembre, quando aveva testato il minimo degli ultimi tre anni.

Sullo sfondo, fin dalle prime ore della mattinata, la "minaccia" di Moody's su otto banche spagnole. Sono circolate anche voci poco confortanti, secondo cui il Parlamento tedesco non voterà a favore di un piano che vedrebbe la Bundesbank e altre banche centrali fornire fondi aggiuntivi al Fondo monetario internazionale. Allo stesso tempo, altre indiscrezioni hanno parlato di acquisti di bond italiani da parte della Bce.

Oggi è inoltre il giorno della Fed: nessun cambiamento è previsto sul fronte dei tassi di interesse, che saranno lasciati al minimo storico. Lo Stoxx Europe 600 Index ha ceduto il 14% quest'anno.

Sul fronte valutario, l'euro perde velocemente terreno, e sfonda al ribasso anche la soglia a quota $1,31, scendendo dello 0,64% a quota $1,3086. La moneta unica cede anche contro il franco svizzero, calando dello 0,23%, a CHF 1,2328, mentre contro lo yen cede lo 0,23%, a JPY 101,93.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio registrano un rialzo superiore al 2% (ma erano arrivati a salire fino a +3%, a $99,80 al barile, mentre le quotazioni dell'oro arretrano dello 0,37% a $1.662,10 l'oncia. .

http://www.wallstreetitalia.com/article ... op-ue.aspx

da segnalare ke solo la borsa di londra ha il segno positivo,oltre alla sterlina apprezzata,forse questo x avere detto un no a bruxelles [;)]


Ultima modifica di ubatuba il 13/12/2011, 19:43, modificato 1 volta in totale.

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