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MessaggioInviato: 03/01/2014, 18:28 
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ubatuba ha scritto:

tornare ad un sano nazionalismo???? x fare cio' occorrono
2 fattori uno stato e un popolo.............................troppo x l'italia.......... [;)]



Pessimista anche tu eh? [8]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 03/01/2014, 19:11 
E' l'evidenza dei fatti! [8D]



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MessaggioInviato: 04/01/2014, 12:11 
Il Metodo Portoghese (Per Centrare il Deficit):
Confiscare le Pensioni

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http://www.rischiocalcolato.it/2014/01/ ... sioni.html

La Troika non è solo in Grecia…….

da l’Indipendenza

[i] Si comincia, l’apripista lo fa un paese dei PIIGS, di quelli i cui conti sono traballanti da un po’ e che la Troika tiene sotto’occhio. il Portogallo. Il governo lusitano, infatti, effettuerà un prelievo forzoso dalle pensioni – private e pubbliche – per colmare il deficit di bilancio causato dalla bocciatura della Corte Costituzionale dei tagli delle pensioni dei funzionari pubblici, decisione giunta poco tempo fa.

La scelta di una misura alternativa da 388 milioni di euro era necessaria per raggiungere l’obbiettivo del 4% nel rapporto deficit-Pil del 2013, condizione necessaria per lo sblocco della tranche da 2,7 miliardi di euro prevista dal piano di aiuti della “Troika” (Ue, Bce ed Fmi). Il governo ha difeso il provvedimento – che prevede una tassazione straordinaria per le pensioni oltre una certa soglia – affermando che eviterà un aumento delle tasse che avrebbe messo a rischio la ripresa economica: l’opposizione e i sindacati hanno protestato contro una “misura immorale” che colpisce il potere d’acquisto delle famiglie.

Dalla Grecia fino a Cipro, per passare ora dal Portogallo è tutto un fiorire di proposte a dir poco “impopolari”, che la dicono lunga sullo “stato dell’Unione”. Per il momento, si gira intorno all’Italia, ma c’è già chi ha scritto che – oltre alle tasse introdotte dagli ultimi tre governi – lo spettro del prelievo forzoso (magari sui conti correnti, come già accaduto nel 1992) aleggia sull’Italia.


E quando i soldi sono finiti….. beh sono finiti. E fanculo i diritti acquisiti. [/i]



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MessaggioInviato: 04/01/2014, 15:49 
Nel frattempo ... qualcuno .... [;)]



Altro che Europa: ora a Est rimpiangono il comunismo


Grande successo a Belgrado di una mostra di oggetti della defunta Jugoslavia. Ma anche in altri Paesi orientali c'è chi ricorda volentieri quando si stava peggio ...



Immagine:
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8,82 KB

La mitica Zastava, il glorioso passaporto rosso scuro della Federativa, una banconota da 5mila dinari con il faccione di Tito occhialuto sono alcune chicche della Yugonostalgia, in mostra a Belgrado.

Alla faccia dell'Europa unita e della globalizzazione i serbi si sono messi in coda, nella centralissima Kneza Mihailova, per rivivere i quarant'anni di socialismo dal 1950 al 1990. Nostalgia canaglia che sta emergendo anche in altri paesi dell'ex Cortina di ferro dalla Romania che sembra rimpiangere il «Conducator» Ceausescu, all'Ostalgia della Germania Est fino al rilancio del marchio «made in Cecoslovacchia». Per non parlare del successo delle serie televisive sugli anni Ottanta del comunismo che vanno di moda a Mosca, ma pure in Bulgaria e addirittura nei Paesi baltici.

Crisi economica, disoccupazione galoppante e pensioni da fame spingono molti nell'Europa dell'Est a rimpiangere i tempi andati. La mostra Yugonostalgica di Belgrado, che ha aperto i battenti prima di Natale, si intitola «Ziveo zivot», «viva la vita». Titolo discutibile, che ti riporta ai tempi di Tito e della bandiera nazionale con la stella rossa in mezzo.

Un'utilitaria Zastava, la 600 del socialismo, è esposta assieme ad una confezione di biscotti Plazma, i Plasmon jugoslavi. Un visitatore ha commentato: «Faccio parte dei fortunati nati nel 1953, quando il nostro passaporto rosso ci permetteva di viaggiare ovunque». Altri pezzi forti sono le magliette ed i ricordi dei campioni di basket della Federativa socialista ai vertici della pallacanestro mondiale.

Non mancano i sedili azzurrini della Jat, la compagnia aerea di Stato, da poco defunta, che volava «su 22 rotte interne e 256 internazionali». I prodotti alimentari dei «Paesi non allineati» si mescolano alle riviste dell'epoca. In copertina sorridono le donnine socialiste, ma con la permanente all'occidentale. Gli hot dog autarchici vengono serviti ad un vero chiosco dell'epoca e si può gustare un caffè socialista al bar spartano del socialismo.

La nostalgia canaglia del passato si sta espandendo a macchia d'olio in molti Paesi dell'Europa orientale. Il 44,7% dei romeni, secondo un recente sondaggio, pensa che il comunismo non era poi così male. Il palazzo più visitato dai turisti a Bucarest è la marmorea «casa del popolo», reggia di Nicolae Ceausescu e signora. Addirittura l'ex caserma di Targoviste, dove il Conducator è stato sbrigativamente fucilato con la moglie, sta diventando un'attrazione turistica. A Praga e Bratislava si riesuma il marchio di esportazione della Cecoslovacchia, preferito dai Paesi africani e asiatici. Lo scorso anno il 32% dei cechi si sono detti convinti che il regime comunista fosse meglio dell'attuale democrazia. In Slovacchia le percentuali sono ancora più alte.

Ostalgie è un neologismo tedesco che indica il rimpianto per la Germania Est e la sua memorabilia. Molte imprese ripropongono marchi obsoleti del periodo comunista come la bevanda Vita-Cola e l'automobile Trabant.

In Ungheria sono tornati di moda l'aperitivo socialista Bambi e i sandali del passato regime. Film come «Goodbye Lenin» sono stati surclassati da serie nostalgiche, che vanno forte grazie al boom delle pay tv nell'Europa dell'Est. In Russia ha grande successo «Gli Ottanta», una commedia sull'ultimo decennio sovietico con la musica occidentale proibita, le lavanderie a vapore ed il mercato nero dei jeans. La serie viene trasmessa anche in Ucraina, Lettonia ed Estonia. In Bulgaria va in onda «Sette ore di differenza», una serie su un ex agente segreto comunista.

La nostalgia del comunismo è alimentata dalla delusione dell'Europa unita e dei governi democratici spesso corrotti o malfunzionamenti come nel passato. Il settimanale Economist lancia l'allarme: il rischio di disordini sociali e rivolte nell'Europa dell'Est, nel 2014, non ha mai raggiunto livelli così alti dalla caduta del comunismo.

http://www.gliocchidellaguerra.it

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/al ... 80133.html


Per affermare QUESTO .... [8)] [:(] [8]
Non ci sono commenti! [^]



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MessaggioInviato: 04/01/2014, 16:15 
Avevo ragione quando ho detto che il mondo sta' andando verso una giustizia sociale di stampo Comunista? e che il nuovo lo possiamo chiamare " Nuovo Comunismo Mondiale" , solo così finiranno le ingiustizie e le guerre.[;)]


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MessaggioInviato: 04/01/2014, 16:22 
GLI SMEMORATI DI BERLINO

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38,41 KB

La Germania, che fa tanto la moralizzatrice con gli altri Paesi europei, è andata in default due volte in un secolo e le sono stati condonati i debiti di due guerre mondiali per consentirle di riprendersi. Fra i Paesi che le hanno condonato i debiti, la Grecia, prima di tutto, che pure era molto povera, e l’Italia.

Dopo la Grande Guerra, John Maynard Keynes sostenne che il conto salato chiesto dai Paesi vincitori agli sconfitti avrebbe reso impossibile alla Germania di avviare la rinascita. L’ammontare del debito di guerra equivaleva, in effetti, al 100% del Pil tedesco. Fatalmemte, nel 1923 si arrivò al grande default tedesco, con l’iperinflazione che distrusse la repubblica di Weimar. Adolf Hitler si rifiutò di onorare i debiti, i marchi risparmiati furono investiti per la rinascita economica e il riarmo, concluso, come si sa, con una seconda guerra, ben peggiore, in seguito alla quale a Berlino si richiese un secondo, enorme quantitativo di denaro da parte di numerosi Paesi. L’ammontare complessivo aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora!)

La Germania sconfitta non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre, peraltro da essa stessa provocate.

Mentre i sovietici pretesero e ottennero il pagamento della somma loro spettante, fino all’ultimo centesimo, ottenuta anche facendo lavorare a costo zero migliaia di civili e prigionieri, il 24 agosto 1953 ben 21 Paesi, Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia, con un trattato firmato a Londra le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il default, che c’era di fatto. L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l’eventuale riunificazione delle due Germanie, ma nel 1990 l’allora cancelliere Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo, che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto.

Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell’ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro.

Senza l’accordo di Londra che l’ha favorita come pochi, la Germania dovrebbe rimborsare debiti per altri 50 anni. E non ci sarebbe stata la forte crescita del secondo dopoguerra dell’economia tedesca, né Berlino avrebbe potuto entrare nella Banca Mondiale, nel Fondo Monetario Internazionale e nell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

Quindi: che cos’ha da lamentare la Merkel, dal momento che il suo Paese ha subito e procurato difficoltà ben maggiori e che proprio dall’Italia e dalla Grecia ha ottenuto il dimezzamento delle somme dovute per i disastri provocati con la prima e la seconda guerra mondiale? La Grecia nel 1953 era molto povera, aveva un grande bisogno di quei soldi, e ne aveva sicuramente diritto, perché aggredita dalla Germania. Eppure… Perché nessun politico italiano ricorda ai tedeschi il debito non esigito?

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... i-berlino/



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MessaggioInviato: 04/01/2014, 17:59 
....dimenticano facilmente.....cmq come si dice non c'e' 2 senza 3...................... [:78] [:35]


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MessaggioInviato: 04/01/2014, 18:19 
DI MASSIMO MORIGI E ANTONIO DE MARTINI
corrieredellacollera.com

Per spiegare la oscena realtà che si cela dietro il proposito di rivalutazione della quote della Banca d’Italia, che è stato bocciato dalla BCE, solo poche righe.

Tramite questo provvedimento squinternato verrebbe rivalutato il capitale sociale di Bankitalia finora gestito fiduciariamente al 95% dalle banche italiane ex pubbliche (valore attualmente segnato nei bilanci al prezzo di 156.000 euro). Il decreto mira a tramutarlo da quota di partecipazione con valore simbolico a quota proprietaria ( da segnarsi a patrimonio) rapportata al valore reale della Banca d’Italia, valore reale rappresentato dai diritti di signoraggio e dalle sue riserve auree raccolte da sei generazioni di Italiani.

Questo significa, in pratica, che il popolo italiano ( NOI) non sarebbe più il possessore delle riserve auree della Banca d’Italia ma lo diverrebbero gli istituti di credito che “partecipano” al suddetto “aumento” di capitale : detto in altre parole, si tratta di un furto ai danni del popolo italiano per sostenere con una semplice scrittura contabile la tradizionale sottocapitalizzazione delle banche italiane.

Ma non siamo di fronte al solito esempio di malcostume della nostra vita pubblica.

Questo tentativo di furto dell’oro della banca d’Italia non è l’ennesimo scandalo politico ma, molto più semplicemente, il più grande crimine contro il nostro paese e il nostro popolo compiuto da quando ha raggiunto la sua unità; un crimine che per la sua gravità suona come il preannuncio della dissoluzione di ogni parvenza di legittimità democratica per l’attuale sistema politico oligarchico ed instaura, de facto, uno stato di eccezione (o meglio, lo conferma, perché la decisione della Consulta im merito all’incostituzionalità dell’attuale legge elettorale già deligittimava tutto il sistema politico uscito dalle ultime elezioni) e richiama l’esigenza di istituire un tribunale speciale tipo Norimberga per giudicare questi disegni criminosi. In attesa che la magistratura si muova con il suo riconosciuto senso dello Stato e leggendaria tempestività e che il dibattito politico riesca a produrre una decisione in merito alle coppie di fatto (o che scelga, à la carte, quale sia il migliore sistema elettorale) rimaniamo attivi e fiduciosi nella reazione degli italiani.

Fate circolare questa notizia e mandate la vostra adesione a antoniodemartini@gmail.com per organizzare una manifestazione in occasione della prossima assemblea della Banca d’Italia che si terrà a fine maggio. Vogliono gli azionisti ? Ebbene, ci saremo.

Massimo Morigi e Antonio De Martini
Fonte: http://corrieredellacollera.com
Link: http://corrieredellacollera.com/2014/01 ... -unicredi/

http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=12755

oltre a quello della banca d'italia,esiste pure un'altra quantita'posizionata presso banche centrali di altre nazioni,ma di questo nssuno ne parla,che sia gia'passato di proprieta'????????????


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MessaggioInviato: 04/01/2014, 19:42 
[:107]



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MessaggioInviato: 05/01/2014, 13:03 
Si comincia, l’apripista lo fa un paese dei PIIGS, di quelli i cui conti sono traballanti da un po’ e che la Troika tiene sotto’occhio. il Portogallo. Il governo lusitano, infatti, effettuerà un prelievo forzoso dalle pensioni – private e pubbliche – per colmare il deficit di bilancio causato dalla bocciatura della Corte Costituzionale dei tagli delle pensioni dei funzionari pubblici, decisione giunta poco tempo fa.

La scelta di una misura alternativa da 388 milioni di euro era necessaria per raggiungere l’obbiettivo del 4% nel rapporto deficit-Pil del 2013, condizione necessaria per lo sblocco della tranche da 2,7 miliardi di euro prevista dal piano di aiuti della “Troika” (Ue, Bce ed Fmi).


Il governo ha difeso il provvedimento – che prevede una tassazione straordinaria per le pensioni oltre una certa soglia – affermando che eviterà un aumento delle tasse che avrebbe messo a rischio la ripresa economica: l’opposizione e i sindacati hanno protestato contro una “misura immorale” che colpisce il potere d’acquisto delle famiglie.

Dalla Grecia fino a Cipro, per passare ora dal Portogallo è tutto un fiorire di proposte a dir poco “impopolari”, che la dicono lunga sullo “stato dell’Unione”. Per il momento, si gira intorno all’Italia, ma c’è già chi ha scritto che – oltre alle tasse introdotte dagli ultimi tre governi – lo spettro del prelievo forzoso (magari sui conti correnti, come già accaduto nel 1992) aleggia sull’Italia.

Marietto Cerneaz
Fonte: http://www.lindipendenza.com
Link: http://www.lindipendenza.com/portogallo ... e-pensioni

http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=12757

ora dopo le notizie del buco inps di 7miliardi di euro dovuto all'incameramento dell'inpdap,con questa scusa prob cercheranno pure in italia un operazione simile,tanto oramai siamo abituati a stringere la cinghia,senza fiatare........[:(!]


Ultima modifica di ubatuba il 05/01/2014, 13:04, modificato 1 volta in totale.

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.. più che la cinghia non ci riamne che stringere ... il cappio! [xx(]



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Una storia già vista, dall'esito infausto... solo governanti venduti ai poteri forti decidono di fare intraprendere il cammino dell'euro ai propri cittadini.

CRIMINALI!

Lettonia, i cittadini lamentano la crescita dei prezzi

Il Centro della difesa dei diritti dei consumatori della Lettonia riceve molti reclami dai cittadini in relazione al passaggio all’euro, ha comunicato venerdì in una intervista televisiva Baiba Vitolinya, dirigente del Centro.

Secondo le sue parole, sempre più spesso i lettoni si lamentano dell'aumento dei prezzi, l'errata conversione delle valute e la mancanza dei prezzi nelle due valute: euro e lats lettone.

I controlli hanno mostrato che i reclami sono motivati: le violazioni sono state trovate nel 78% dei casi.

http://italian.ruvr.ru/2014_01_04/Letto ... ei-prezzi/



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MessaggioInviato: 05/01/2014, 15:44 
Articolo su Il Fatto Quotidiano

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Debito pubblico, chi lo crea stampando moneta e chi lo paga con le tasse

[align=right]Source: Debito pubblico, chi lo crea s...le tasse - Il Fatto Quotidiano [/align]


Non mi pare vero [:p] [:p]



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Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Una storia già vista, dall'esito infausto... solo governanti venduti ai poteri forti decidono di fare intraprendere il cammino dell'euro ai propri cittadini.

CRIMINALI!

Lettonia, i cittadini lamentano la crescita dei prezzi

Il Centro della difesa dei diritti dei consumatori della Lettonia riceve molti reclami dai cittadini in relazione al passaggio all’euro, ha comunicato venerdì in una intervista televisiva Baiba Vitolinya, dirigente del Centro.

Secondo le sue parole, sempre più spesso i lettoni si lamentano dell'aumento dei prezzi, l'errata conversione delle valute e la mancanza dei prezzi nelle due valute: euro e lats lettone.

I controlli hanno mostrato che i reclami sono motivati: le violazioni sono state trovate nel 78% dei casi.

http://italian.ruvr.ru/2014_01_04/Letto ... ei-prezzi/


Evidentemente questi vivevano fuori dal mondo! E' da quando siamo all'euro che ci lamentiamo!!!! [:(!]



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Qualcuno può dirmi se nella storia del suo passato i Paesi Europei hanno prodotto qualcosa di buono per una armoniosa convivenza fra di loro?.[:246]


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