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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 05/02/2017, 16:47 
mik.300 ha scritto:
[i]appunto..
anche agli altri natanti stranieri
dovrebbe essere concesso di sbarcare,
magari solo in porti prestabiliti,
chessò tripoli e misurata..

sennò a che serve?



Ma se per aver riaperto la ns ambasciata a Tripoli è successo quel casino pensa solo se una ns nave mettesse piede in acque libiche!



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 06/02/2017, 13:00 
Ne sono arrivati 8000 dall'inizio dell'anno... 400 in due giorni. Non ho parole...



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 06/02/2017, 14:59 
Cercano di farne arrivare il più possibile, altrimenti come fanno le "cooperative"? Hanno paura che si blocchino gli ..."affari"! [:306]



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 06/02/2017, 15:33 
Si, e meno male che hanno appena fatto "l'accordo"(inutile)!
Uno specchietto per le allodole, per far vedere che s'impegnano...

Comunque se non si fa qualcosa in tempo, da marzo/aprile in poi ne arriveranno 4000 al giorno!

E tutto tace... SE al governo ci fosse stata la destra, apriti cielo. Lo vediamo in America con Trump che cosa succede no?



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 06/02/2017, 15:48 
Se non ci pensa l' Europa, se non ci pensa il buon senso, ci pensera l' esasperazione della gente.
E le vittime non saranno solo gli immigrati, ma anche gli speculatori della solidarietà.



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 06/02/2017, 15:52 
Questo accordo sarà l'ennesimo fallimento della UE e l'ennesima batosta per il governo pidiota per cui vediamone il lato positivo cioè lo screditamento delle politiche europee e delle sinistre. Oltretutto anche se la guardia costiera libica riuscisse a fermare i barconi (e lo dubito) tutta questa gente (migliaia di migranti) finirebbero per ritrovarsi tutti in Libia dove non esistono campi capaci di accoglierli. Ciò genererebbe un caos oltre al caos già presente in Libia. La UE ha detto che per fronteggiare il problema creerà campi profughi in Libia, figuriamoci quale sarà la risposta dei libici che già non hanno digerito l'apertura della ns ambasciata a Tripoli. Per come la vedo io prima o poi in Libia ci sarà un golpe guidato da Haftar che rovescerà Al Sarraj.



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 06/02/2017, 16:47 
bisogna obbligare i ibici
a riprendersi tutti i migranti salvati
al largo delle coste libiche..
questo bisogna fare..

ma la cifra è esponenziale
perchè appunto i clandestini sanno di essere salvati..
fanno poche miglia e arrivano i taxi a prelevarli,
facile no?
gonfiano un canotto, ci mettono un motore
che recuperano tutte le volte..
il gioco è fatto..
bisognerebbe evitare tutto questo..
per compiere 3-400 miglia
in mare aperto non basta un gommone..

infatti quando non c'era il servizio taxi
in inverno non sbarcava nessuno..
mò partono a tutte le stagioni..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 06/02/2017, 18:50 
mik.300 ha scritto:
[i]bisogna obbligare i ibici
a riprendersi tutti i migranti salvati
al largo delle coste libiche..
questo bisogna fare..


Non possiamo obbligare la Libia a prendersi dei migranti provenienti da altri paesi, non sta in nessun trattato. Buona parte di quei migranti non sono libici ma provengono da altri paesi e la Libia non accetterà mai di tenerseli sia perché costano, sia perchè potrebbero produrre altro caos e la Libia è già una polveriera. Ma il problema non si pone perchè a parte quelle poche centinaia fermati dalla marina libica tutti gli altri si sposteranno su altre rotte e continueranno ad arrivare in Italia.



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 06/02/2017, 19:34 
sottovento ha scritto:
mik.300 ha scritto:
bisogna obbligare i ibici
a riprendersi tutti i migranti salvati
al largo delle coste libiche..
questo bisogna fare..


Non possiamo obbligare la Libia a prendersi dei migranti provenienti da altri paesi, non sta in nessun trattato. Buona parte di quei migranti non sono libici ma provengono da altri paesi e la Libia non accetterà mai di tenerseli sia perché costano, sia perchè potrebbero produrre altro caos e la Libia è già una polveriera. Ma il problema non si pone perchè a parte quelle poche centinaia fermati dalla marina libica tutti gli altri si sposteranno su altre rotte e continueranno ad arrivare in Italia.



[i]mi riferisco ai migranti che partono da lì..
non s'era capito?



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Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


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il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 06/02/2017, 19:44 
mik.300 ha scritto:

mi riferisco ai migranti che partono da lì..
non s'era capito?


belin ma ti girano sempre? [:246] il punto è che i migranti che partono dalla libia non sono libici, il problema è che fine faranno perché se non hanno diritto a stare da noi non hanno diritto nemmeno a stare in Libia (ne tantomeno ci vorranno restare). Andranno ridati ai paesi d'origine.



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 06/02/2017, 20:19 
[:264] Infatti ... quello è il problema .... [:296]
Stanno sospingendo a Nord tutta l'Africa! Quindi, Italia fuori dalla NATO e ... respingimenti; anzi, niente PRELEVAMENTI SOTTO COSTA ...!
[;)] (Ma poi, le "Coop" che diranno ...?) [^]



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 06/02/2017, 20:58 
Il vero problema è che nessuno si preoccupa di risolvere il problema alla radice. Finchè non si interverrà in Africa con azioni mirate a creare lavoro e a combattere i trafficanti i flussi migratori non avranno mai fine perché alle spalle c'è una situazione di fame e un'organizzazione agguerrita che difficilmente si faranno intimorire da 4 vedette nel mar libico. Vogliono trasformare l'Italia in una succursale della Libia con un euro di serie b da repubblica delle banane con pochi riccastri al potere e tanti poveri. Invidio fortemente gli inglesi che saggiamente si sono tirati fuori da questo gioco al massacro.



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 07/02/2017, 14:32 
Migranti, sbarchi record in Italia. In un mese quasi 10 mila arrivi

Dall'inizio del 2017 sbarcati 9.359 migranti, in aumento del 55% rispetto ai 6.030 dello stesso periodo del 2016

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È pari a 9.359 il numero dei migranti e richiedenti asilo sbarcati sulle coste italiane dall'inizio del 2017, in aumento del 55% rispetto ai 6.030 dello stesso periodo del 2016.

È quanto emerge dai dati pubblicati oggi dall'Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim), che coprono il periodo dal primo gennaio al 5 febbraio. Più alto anche il numero delle morti in mare lungo la rotta del Mediterraneo centrale, pari a 228 rispetto ai 90 dispersi dell'anno scorso. L'ufficio libico dell'Oim riferisce che finora 1.401 migranti e richiedenti asilo sono stati tratti in salvo dalla Guardia costiera del paese nordafricano, mentre 42 corpi sono stati rinvenuti a Sabrata, Zuara, Tripoli e Tajoura.

Gli stranieri provengono in grande maggioranza dall'Africa: Guinea, Costa d'Avorio, Nigeria, Senegal e Gambia. Terminerà il 13 febbraio l'addestramento della Guardia costiera libica a bordo della nave italiana San Giorgio. Lo ha detto la scorsa settimana l'ammiraglio Enrico Credendino, comandante dell'operazione "Sophia - Eunavfor Med", a "Radio 24": "Abbiamo 89 allievi libici che stiamo addestrando, termineranno il 13 febbraio e questo sarà il primo risultato concreto, saremo la prima forza internazionale che avrà addestrato un gruppo così importante anche di ufficiali e sottufficiali che a loro volta diventeranno alcuni addestratori e altri andranno sulle motovedette che la Libia riceverà prossimamente", ha detto Credendino.

Motovedette in arrivo dall'Italia secondo un accordo precedente. A quel punto saranno direttamente i libici a pattugliare l'ultimo tratto di mare lungo le coste da cui partono gli scafisti. Obiettivo di questo addestramento, ha spiegato ancora l'ammiraglio della San Giorgio, "è quello di consentire alla guardia costiera libica di avere mezzi per pattugliare le proprie acque territoriali dove noi non possiamo entrare. E quindi da un lato combattere ogni tipo di attività illecita, non solo il traffico di esseri umani ma anche droga, petrolio e armi". I primi ministri di Italia e Libia, rispettivamente Paolo Gentiloni e Fayez al Sarraj, hanno firmato lo scorso 2 febbraio a Roma un memorandum d'intesa per la gestione dei flussi migratori. Il memorandum si colloca nel solco delle intese precedenti. La prima - sottoscritta nel 2008 dall'allora ministro dell'interno Roberto Maroni con il governo di Muhammar Gheddafi - prevedeva che l'Italia versasse alla Libia cinque miliardi di dollari in aiuti, in cambio del pattugliamento costante della costa per impedire ai migranti di partire; la seconda - rinnovata nel 2012 dall'allora ministro Anna Maria Cancellieri - prevedeva il control lo delle frontiere meridionali della Libia e l'addestramento delle forze di polizia di frontiera locali. Per sostenere questo progetto l'Italia sarebbe pronta a fornire Tripoli un sistema di radar, già previsto nell'accordo del 2012, e velivoli senza pilota.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 60565.html


QUALCUNO ha paura che venga bloccato il ... COMMERCIO! [:291]



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 07/02/2017, 14:39 
La jihad in Italia
Loretta Napoleoni, l'intervista: "Vi svelo l'equazione tra terrorismo islamico e i barconi dei migranti"


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«Ne ho incontrati molti. I negoziatori sono individui che hanno sviluppato un distacco umano. Altrimenti non potrebbero fare questo mestiere: non è freddezza, ma autodifesa dalle conseguenze psicologiche di ciò che fanno. Essere troppo coinvolti non è un’opzione, metterebbero a repentaglio anche la vita dell’ostaggio». Loretta Napoleoni descrive così una figura brutale e affascinante, protagonista del suo ultimo libro, Mercanti di Uomini (Rizzoli, 2017, euro 18,50). Una loro stretta di mano, nel cuore del deserto, può muovere milioni di dollari. Nel libro si parla dei rapimenti e loro sono gli uomini che li risolvono. Si parla anche della tratta degli esseri umani, dei migranti. Due facce della stessa medaglia: il terrorismo. Le due fonti di sostentamento essenziali per la rete jihadista globale. Le persone sono merce. Soldi. Negli ultimi 15 anni, per intendersi, il pagamento di riscatti ha fruttato oltre 2 miliardi al terrorismo, mentre il traffico di esseri umani muove tra i 5 e i 6 miliardi l’anno soltanto in Europa. Denari con cui l’islam radicale costruisce la sua guerra contro l’Occidente.

Mi spiega nel caso di un riscatto come si movimentano queste cifre?

«Le modalità sono molteplici. La prima è quella dell’utilizzo delle ambasciate: hanno sempre a loro disposizioni importanti quantità di denaro. Altrimenti, per risolvere situazioni critiche, spesso intervengono paesi arabi amici: trasferiscono fondi che arrivano ai rapitori, poi questi soldi rientrano nel paese d’origine magari sotto forma di aiuti economici. Quando invece gli ostaggi sono legati a gruppi privati, hanno un ruolo società di assicurazioni. In altri e rarissimi casi intervengono anche le organizzazioni caritatevoli».

Come giudica le politiche del governo italiano sui riscatti?

«Demenziali. Siamo quelli che pagano di più al mondo. Lo Stato per definizione è quello che ha più soldi, dunque non dovrebbe pagare, mai».


Soluzioni alternative?

«Le famiglie: dovrebbero pagare loro, hanno meno liquidità e i rapitori lo sanno benissimo. È il modello danese: la Danimarca non paga, semmai lo fanno le famiglie. Se decidono di farlo ballano centinaia di migliaia di euro, non milioni».

Recentemente ha parlato del caso di Greta e Vanessa: si riferisce a loro?

«È noto che per loro il governo abbia pagato un riscatto. Molto alto: ho conferme su una cifra pari a 16 milioni di euro, in parte trattenuta dagli intermediari, in parte sparita, in parte finita al gruppo che le aveva rapite».

E in Italia le famiglie che ruolo hanno?

«Sono ignare di tutto. Non vengono informate su nulla di ciò che accade a chi è in mano ai sequestratori. L’approccio, a mio avviso, è sbagliato».

Nel suo libro lei critica l’Unità di crisi poiché tratta i rapiti come «merce di propaganda politica». Suggerisce l’idea che per un governo, un rapimento, possa essere un’occasione buona per rifarsi l’immagine?

«Ovviamente ogni volta che un ostaggio torna a casa, per un governo, è una vittoria. Soprattutto perché lo stesso governo sostiene di non aver pagato una lira. È uno spot fantastico, a costo zero. Sarebbe tutt’altro discorso se il ministro degli Esteri si presentasse in conferenza stampa affermando di aver pagato 16 milioni di euro per riportare a casa qualcuno. Soldi dei contribuenti».

In Libia gli italiani sono “merce” pregiata a causa della nostra ragion di Stato economica. Sbagliamo anche lì?

«Assolutamente: qual è il pegno che paghiamo pur di fare affare in Libia? La situazione è fuori controllo e le infiltrazioni dello jihadismo internazionale sono altissime. I governi occidentali sono in una situazione di instabilità psicologica, non sanno cosa fare e si rendono ricattabili. In primis il nostro: in Libia gli italiani vengono rapiti e liberati grazie ai ricchi riscatti che paghiamo, sistematicamente».

Lei analizza come la società occidentale crei una sorta di «mito eroico» dell’ostaggio. Cita il caso di Jim Foley, il primo statunitense ad essere stato decapitato da Jihadi John. Ha raccolto diverse testimonianze su quanto l’atteggiamento di Foley in territori ostili fosse avventato, si era esposto a un rischio altissimo. Mi perdoni la brutalità e la possibile stupidata: ma a uno Stato, a quel punto, non converrebbe lasciar trapelare il messaggio che «se l’è cercata» pur di depotenziare la propaganda jihadista?
«
No, per motivi d’immagine. Ciò che lei afferma non è una stupidata, ma le chiedo: se un governo instilla quel tipo di messaggio, poi come potrebbe giustificare la notizia del pagamento di un riscatto, che potrebbe benissimo trapelare? Certo, questo non è stato il caso di Foley: lo avrebbero ucciso in ogni caso e non c’è stato movimento di denaro».

Lei conclude l’introduzione al libro scrivendo che «nessuno è al sicuro, neppure noi». Me lo spiega?

«Ciò che sta succedendo fuori dai nostri confini ha un impatto anche all’interno degli Stati. E qui mi riferisco all’immigrazione. I movimenti populisti, e penso alla Le Pen in Francia, potrebbero sfasciare l’Europa accelerando processi di transizione che dovrebbero essere lenti, ragionati. Un repentino cambio delle politiche, migratorie come monetarie, determinato da una risposta impulsiva dei popoli, potrebbe avere conseguenze catastrofiche».

In buona sostanza mi sta dicendo che l’Europa dei muri è sbagliata?

«La fortezza-Europa, dal punto di vista della sicurezza, nel breve periodo potrebbe anche funzionare. Ma è l’approccio ad essere sbagliato: i disperati continuerebbero ad arrivare».

Ricordo che però lei ha criticato anche le politiche di Prodi e Berlusconi.

«Bloccare i profughi alle porte dell’Europa, nei campi di concentramento in Turchia o gestiti dal dittatore di turno in Libia, è un enorme favore al terrorismo. È proprio in quei campi, dove gli uomini vengono trattati come merce, che si reclutano i futuri jihadisti».

Ma allora, mi corregga se sbaglio, da qualunque lato si affronti il problema l’equazione immigrazione uguale terrorismo non è poi così forzata.

«È espressa male. Chi afferma che i terroristi vengono in Europa con i barconi sbaglia: nessuna organizzazione metterebbe a rischio la vita di un soldato per farlo arrivare a Lampedusa. Quelle vite valgono. Il discorso è diverso quando si parla dei soldi che finanziano la tratta dei migranti: in questa accezione l’equazione è sensata. Le organizzazioni terroristiche prendono parte a questo commercio, magari non direttamente ma facilitando il passaggio attraverso i territori che controllano».

Eppure la cronaca degli ultimi mesi è zeppa di stragi che giocano a favore di chi sostiene che l’immigrazione sia correlata ad azioni terroristiche.

«L’immigrato e il rifugiato, questo è fondamentale, una volta arrivati in un’Europa che non li integra hanno un altissimo potenziale di reclutamento. Sono prede più semplici per i jihadisti. Ed è proprio in quest’ottica che l’ascesa di una Le Pen, per fare un esempio, mi preoccupa. Per dirla con parole spicce, spero che non si arrivi a una guerra».

L’Italia non è ancora stata colpita dal terrorismo: una fatalità? Oppure, poiché siamo un “cancello” verso il resto del continente, alla jihad conviene risparmiarci, tenerci cheti?

«Di sicuro non si tratta di un caso. Il punto è che non abbiamo ancora un’immigrazione radicata, dunque da noi il reclutamento è diverso, meno efficiente: la maggior parte degli attacchi si verificano dove c’è presenza massiccia di immigrati non integrati. Penso alla Francia, inutile dirlo».

La Commissione di studio sul fenomeno della radicalizzazione sostiene che le dinamiche italiane siano indietro di 5-10 anni rispetto a quelle di altri Paesi europei: in soldoni il quadro non può che peggiorare.
«Preferisco dire che il fatto che da noi non ci siano ancora stati attacchi non significa che in futuro non potrebbero verificarsi».

Come ci si difende?

«Chi afferma che l’Italia non è stata colpita perché ha un fantastico sistema di sicurezza dice il falso. La maggior parte dei foreign fighters non appartiene a reti organizzate. È molto difficile infiltrarli: non c’è sicurezza che tenga contro questo tipo di attentati».

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... taggi.html



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 07/02/2017, 14:47 
Cita:
«Chi afferma che l’Italia non è stata colpita perché ha un fantastico sistema di sicurezza dice il falso. La maggior parte dei foreign fighters non appartiene a reti organizzate. È molto difficile infiltrarli: non c’è sicurezza che tenga contro questo tipo di attentati».


Secondo me c'è anche da dire che l'Italia ha un tessuto sociale diverso e come diceva un giornalista in tv siamo avvantaggiati dalla criminalità organizzata che non vuole casini. Il vero problema è che ci stiamo islamizzando cioè stiamo concedendo troppo agli islamici e inoltre nei prossimi anni avremo anche noi moltissimi islamici di 2 generazione che sono probabilmente i più pericolosi perché sono giovani, incazzati, non si integrano, passano tutto il tempo su internet e hanno poche speranze di trovare lavoro quindi sono i soggetti ideali per la jihad. Perciò dico che ci vuole una destra forte che batta il ferro quando è ancora caldo, più passa il tempo in mano ai buonisti di sinistra più ci scaviamo la fossa.



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