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Argomento bloccato

03/04/2013, 14:11

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03/04/2013, 14:43

bleffort ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

rmnd ha scritto:

e siccome già l'Unione Sociale è di fatto impossibile per ragioni di lingua e cultura in un continente complesso come il nostro mi domando se questo progetto durato 70 anni, e forse anche, più non deve ormai considerarsi un fallimento.





Ti sbagli il processo fu tentato già 2000 anni fa con i Romani,ma...ci sono riusciti in parte e per un periodo di tempo limitato nel tempo per il motivo che allora in tutto il Nord Europa vi erano solo Tribù non civilizzate.
Non si può forzare ad amalgamare decine di popoli diversi su tutto,è una utopia che persino la potenza militare della Germania di Hitler ha fallito.


c'è una sostanziale differenza.
Qui non si tratta più di annettere con la forza.

Ma semmai parliamo di libera scelta dei singoli stati membri di aderire a un progetto comune. Scrivere insieme le regole e a quelle attenersi.

L'incoerenza è dei singoli stati che scalpitano per entrare nell'unione ma per poi rifiutarsi di cedere parte della propria sovranità nazionale.

03/04/2013, 15:07

rmnd ha scritto:

bleffort ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

[quote]rmnd ha scritto:

e siccome già l'Unione Sociale è di fatto impossibile per ragioni di lingua e cultura in un continente complesso come il nostro mi domando se questo progetto durato 70 anni, e forse anche, più non deve ormai considerarsi un fallimento.






Ti sbagli il processo fu tentato già 2000 anni fa con i Romani,ma...ci sono riusciti in parte e per un periodo di tempo limitato nel tempo per il motivo che allora in tutto il Nord Europa vi erano solo Tribù non civilizzate.
Non si può forzare ad amalgamare decine di popoli diversi su tutto,è una utopia che persino la potenza militare della Germania di Hitler ha fallito.


c'è una sostanziale differenza.
Qui non si tratta più di annettere con la forza.

Ma semmai parliamo di libera scelta dei singoli stati membri di aderire a un progetto comune. Scrivere insieme le regole e a quelle attenersi.

L'incoerenza è dei singoli stati che scalpitano per entrare nell'unione ma per poi rifiutarsi di cedere parte della propria sovranità nazionale.

Se è come dici tu,questi popoli si sarebbero uniti già secoli fà,il fatto che non solo non si sono uniti,ma anche sono stati perennemente in guerra fra loro per secoli,significa che non vi è speranza, troppo diversi per cultura,lingua, interessi economici e tradizioni,unirli significa forzarli a stare insieme [:D].

03/04/2013, 16:03

rmnd ha scritto:



Qui non si tratta più di annettere con la forza.

Ma semmai parliamo di libera scelta dei singoli stati membri di aderire a un progetto comune. Scrivere insieme le regole e a quelle attenersi.

L'incoerenza è dei singoli stati che scalpitano per entrare nell'unione ma per poi rifiutarsi di cedere parte della propria sovranità nazionale.



Su questo avrei da obiettare in quanto la forza della propaganda e quella economica dei mercati e della finanza non ha nulla da invidiare alla forza bellica. Anzi, a volte sa essere ancora più crudele e subdola in quanto mascherata da libertà.

Inoltre spesso utilizziamo il termine Stato in modo a mio avviso un po'improprio. Dovremmo distinguere tra Stato (Cittadini, Nazione) e Governo (Potere esecutivo dello Stato).

Fu lo Stato italiano o il Governo italiano a voler entrare in Europa a tutti i costi e successivamente a sottoscrivere i contratti capestro di cui oggi lo Stato italiano (tutti noi) ne paga le conseguenze?

Sono davvero gli Stati o sono i loro Governi asserviti alle banche e al potere a voler tenere insieme questa Unione Europea.

Cominciamo a interrogarci su questo.

PS:
forse queste discussioni sarebbero più consone nel thread "Progetto Europa" piuttosto che in questo dove, secondo il desiderio di rmnd, si vuole evidenziare il lato folkloristico e critico del movimento 5 stelle...

03/04/2013, 17:43

Anni fa ho spiegato a qualcuno su questo forum che: Stato e Governo sono due entità diverse,per esempio il governo Italiano ci obbliga di pagare con le tasse le infrastrutture che non si fanno in Sicilia,ma che si realizzano di solito al Nord,queste ultime sono anche di mia proprietà dato che ho pagato anche io,dunque sono Statali cioè di tutto il popolo Italiano.
Dunque nessun governo deve avere facoltà di svendere un bene pubblico senza il consenso di tutti i cittadini che ne sono proprietari,questo è successo e stà succedendo ancora in Italia e in altri Stati Europei.
Lo sò che non ho detto niente di nuovo,però penso che tanti hanno ancora le idee confuse in merito.[:D]
Ultima modifica di bleffort il 03/04/2013, 17:46, modificato 1 volta in totale.

03/04/2013, 18:58

bleffort ha scritto:

Anni fa ho spiegato a qualcuno su questo forum che: Stato e Governo sono due entità diverse,per esempio il governo Italiano ci obbliga di pagare con le tasse le infrastrutture che non si fanno in Sicilia,ma che si realizzano di solito al Nord,queste ultime sono anche di mia proprietà dato che ho pagato anche io,dunque sono Statali cioè di tutto il popolo Italiano.
Dunque nessun governo deve avere facoltà di svendere un bene pubblico senza il consenso di tutti i cittadini che ne sono proprietari,questo è successo e stà succedendo ancora in Italia e in altri Stati Europei.
Lo sò che non ho detto niente di nuovo,però penso che tanti hanno ancora le idee confuse in merito.[:D]


Non si sono fatte in Sicilia perchè i soldi non sono arrivati a chi di dovere.
Noi li abbiamo mandati giù, poi chi se li è mangiati non lo so. O forse si !!!!

04/04/2013, 08:25



...AL LIMITE FACCIAMO RIVOLUZIONE - Come spesso accade, è un altro comico, Corrado Guzzanti, a risultare profetico. Nella sua imitazione di Bertinotti, infatti, Guzzanti gli faceva dire, con l’erre moscia d’ordinanza: “Io governare? Ma mi hai visto in faccia? Il nostro scopo è di avere il più grande partito d’Italia senza responsabilità di governo! Dobbiamo diventare la forza più irresponsabile del Paese”. E continuava: “La sinistra non deve governare! Noi dobbiamo stare tutti all’opposizione, poi sosteniamo un governo di minoranza e gli facciamo gli scherzi e gli rompiamo i ******** finché non cade”. Quando la Dandini chiosava “Ma quando avrete il 99%, finalmente, dovrete governare voi, se no che fate?” E lui, implacabile: “Faremo una rivoluzione!...”


http://www.giornalettismo.com/archives/859861/la-guerra-di-beppe-grillo-alla-sua-base/#comments
Ultima modifica di rmnd il 04/04/2013, 08:25, modificato 1 volta in totale.

07/04/2013, 11:59

Analisi semiseria...seria insomma...non si può restar seri parlando di grullismo...


http://www.loccidentale.it/node/121014

[color=blue]

Simbologie e pseudo-esoterismo

Il Grillo magico. Giù nell'inconscio 5 Stelle

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Partiamo da una premessa: questa analisi è del tutto ipotetica e non si tratta di logoro esercizio strumentale di facile complottismo. E' una riflessione tutt’altro che improvvisata, nata dal tentativo di porre in relazione tra loro diversi fattori, svariate teorie e discipline, venuta fuori, insomma, quasi spontaneamente, ma non superficiale.

Immaginiamo un Paese, che potrebbe essere l'Italia, in cui un malcontento generalizzato è fortemente diffuso e viene acuito da una crisi economica terribile, come a memoria d'uomo (e soprattutto di generazione) è difficile ricordarne, che arriva al termine di una parabola ideologica discendente e di crisi di valori assoluti. Aggiungiamoci una sfiducia fortemente radicata in una classe dirigente per molti versi inappropriata, vuoi per scandali e guai giudiziari vari, vuoi per un sistema che è diventato conservatore fin quasi all'immobilismo.

Nel Paese in questione, comunque, ci sono anche altri elementi particolari: c'è una presenza millenaria di un forte soggetto religioso e c'è, in parallelo alla caduta delle ideologie politiche, anche il tracollo del coinvolgimento spirituale che lo ha sempre accompagnato. In più c’è un livello medio-alto della qualità della vita, e medio-basso dell’istruzione. C’è poi l’assenza di un partito che si dichiari formalmente ed apertamente vicino alla religione tradizionale (se il paese ipotetico fosse l’Italia, ci riferiremmo al cattolicesimo ed a quanto sempre avvenuto, con esiti elettorali vincenti, dal 1948).

Immaginiamo una Setta (o qualcosa che gli somiglia molto per natura, organizzazione, centro spirituale e codici iniziatici) che voglia rispondere a questo vuoto spirituale ed avvantaggiarsene (vedremo poi perché). Questa Setta dovrebbe giocare su alcuni archetipi ancestrali e muoversi in un determinato modo. Quale?

Zygmunt Bauman era un sociologo che ha teorizzato con argomenti convincenti un principio molto semplice: il bisogno di comunità è un archetipo invincibile per l’uomo, che l’individualismo può comprimere ma mai soffocare. L’individualismo è cresciuto esponenzialmente con il capitalismo ed il consumismo, ha schiacciato il bisogno spirituale (temporaneamente e solo apparentemente) ed ha interpretato, al pari del marxismo e teorie derivate, tutto il mondo in chiave esclusivamente tecnica ed economica.

In questo contesto, come creare una comunità “parallela”? Semplice: con il web, i blog, i social network, i meeting online. Lì, in uno spazio virtuale fortemente inclusivo ancorché non tangibile, l’illusione inconscia dell’appartenenza ad una comunità organizzata, iniziatica, insomma l’auto-percezione di una concreta condivisione di Regole, di purezza, di seguito ad un Magister spirituale (i Re-Guida di ispirazione damanhuriana costituiscono un riferimento efficace) è molto veloce. La psicologia sta studiando con crescente interesse i frequenti amori via chat tra sconosciuti, e la facilità di proiezione in gruppi virtuali di proprie appartenenze fortemente emotiva e gravida di inediti sviluppi mentali.

In questo contesto si viene a creare, senza difficoltà alcuna, uno sbocco pseudoiniziatico, che fa l’occhiolino all’impianto gnostico-cataro, che definisce una “trimurti” neopagana, in cui ci sono i Puri, livello apicale di guida spirituale detentrice del Libro celeste (anche via tablet e I-pad), gli iniziati e appartenenti alla Comunità, cui si contrappongono recalcitranti masse, sporche e da mondare dei loro peccati, e dai loro sacerdoti politici ammuffiti.

Aggiungiamo elementi concreti alla teoria. Due studiosi (Jones e Girard) ed altri antropologi hanno scritto interessantissime ricerche sulla “psicologia delle folle in tempi di epidemie”. In senso lato, e dal punto di vista psicologico, una profonda crisi economica come quella che stiamo vivendo non è così lontana da una vera e propria “pestilenza finanziaria”. In una simile ambientazione nasce e si sviluppa dall’ancestrale dagherrotipo del “capro espiatorio” la figura dell’Untore.

Ecco allora che si identifica in una “classe sociale” (nella fattispecie i politici, la classe dirigente) da pulire grazie alla Comunità Pura Parallela, che in nessun modo deve venirne contaminata. Continua l’incrocio tra Bauman, il primo Catarismo e le teorie New Age di Damanhur. Ora abbiamo tutti i fondamenti inconsci del carisma weberiano destoricizzato, ora l’epidemia è la crisi economica, ora il sacrificio cruento indispensabile al ristabilimento dell’ordine, per i Puri, è la distruzione degli untori (“Arrendetevi!” “Siete circondati!” “Via tutti!” – parole che potrebbero essere state pronunciate da Cola di Rienzo, Savonarola, Dolcino, Masaniello).

Efficace anche il simbolismo della scatoletta di tonno, da divorare dopo l’apertura parlamentare degli Apostoli Anonimi della Purezza, sacrificio paraeucaristico collettivo che sigilla la sconfitta del Male e la rigenerazione. Una sintesi sublime tra Casa del Grande Fratello (con ragazzi anonimi che si autopresentano solo la fatidica sera del Grande Inizio, ed il Cenacolo iniziatico, a base di tonno, cibo semplice e ricco di ipoglicemizzanti).

Potremmo, tornando al concreto, ritrovarci verso il termine dell’esperienza della Repubblica di Weimar in Germania – con le stesse dinamiche di massa della Comunità dei Puri, degli Untori-capri espiatori, della prospettiva del Nuovo Mondo Rigenerato, della Nazione Perfetta, ma conosceremmo già il finale: spostiamoci invece nel nostro Paese ipotetico, che potrebbe essere l’Italia, pur tenendo ben presenti Guenon, Schurè, Bauman, Weber e alcuni gnostici del II e III secolo, da Porfirio, a Basilide, a Valentino.

Come minimo, osservando la Setta in questione, che a questo punto potremmo chiamare Movimento 5 Stelle, identificheremmo delle figure: il front-man, leader spirituale e guru, Magister della Comunità, che potremmo chiamare Beppe Grillo da un lato; una mente raffinata e molto profonda, con grande consapevolezza esoterica e spirituale dall’altro.

Perfetta, in questa chiave, sarebbe una figura di secondo piano, che in realtà fungesse da “medium” e da tramite con la vera eminenza grigia (una lobby gnostica di un altro continente?) padroneggiando al tempo stesso con maestria strumenti manipolatori di massa, con webmarketing e strategie di comunicazione molto sviluppate e la funzione di fungere da specchietto delle allodole, per chiunque voglia identificare uno spindoctor senza arrivare alla verità. Questa potremmo chiamarla Gianroberto Casaleggio.

Ad essere determinante ed invisibile agli occhi dei più, a questo punto, rimarrebbe un bisogno inconscio di una scintilla di Luce neognostica trascendente e decontaminante, astrazione simbolica del Grande Spirito, per riempire un vuoto percepito. L’idea di rinascere in un nuovo mondo. Come in un gioco di prestigio, gli occhi degli impuri si soffermerebbero sulle parole specifiche e sulle proposte, sui propri schemi mentali, soffermandosi sulle regole di un gioco che la Setta non starebbe giocando se non come momento transeunte. Gli impuri si stupirebbero del consenso che la Setta potrebbe radunare, identificando nei suoi strumenti di crescita e diffusione, le sue finalità ultime, interpretandola secondo la propria individualistica concezione della società.

Ma ora si tratterebbe di un messaggio religioso, non politico, che utilizzerebbe disagio, precarietà, rabbia ed incertezza (oltre alle proposte concrete raccattate per aumentare i consensi) come strumenti di avvicinamento e di coinvolgimento alla Comunità dei Puri Parallela. Il tutto sotto la guida di una divinità messianica tangibile, un blog da cui il Magister che conoscerebbe il destino del mondo indirizzerebbe i suoi iniziati.

Il senso del sacro riemerge in forme mostruose, talvolta. E in un Paese ipotetico, in cui la religione antignostica fosse ormai completamente staccata dalla politica ma avesse lasciato un profondo vacuum nella società, lo spazio sarebbe enorme. Il bisogno di Rinascita e di un nuovo Mondo diventerebbe esigenza inespressa ma dominante, ed i Puri inizierebbero allora ad utilizzare le stesse tecniche della lotta all’eresia medievale: intercettare gli eretici, riprendere e registrare, mantenere la segretezza, non parlare con gli “altri”, gli impuri (la mordacchia di Giordano Bruno, insomma). I propri delitti verrebbero confessati al torturatore, secondo la formula “detesto, abiuro et disconosco”, con la promessa di riabbracciare la Santa Fede Pura.

Si ricreerebbe una decifrazione degli sviluppi teorici piramidali di Maslow con elementi di naturalismo, simbolismo occulto, ecologismo, mentalità New Age (infarcito di concetti come “Madre Natura”, Gaia, ecc.) in un popolo ricco, avanzato, bisognoso appunto di New Age e orfano di un sistema sacro, superato e dileggiato da Facebook, distratto da problemi interni e neppure così lontano dalle caratteristiche degli Untori.

“Noi vi daremo la felicità anche da poveri, purché si allontanino dal perimetro della Comunità gli sporchi spargitori di contaminazione epidemica. La vostra felicità sgorgherà lieta, anche in un mondo guidato da lobby occulte con contratti a 500 euro al mese; finalisticamente verrà annientata la middle class e si potrà avverare la Nuova Salvezza: la Decrescita Felix, ciò che il cattolicesimo non sa più darvi nella società politica. Gli umili, gli oppressi, coloro che attualmente sono più sfortunati, avranno allora il loro riscatto.”

In questo contesto davvero non sarebbe assurdo vedere un disegno più grande, una sorta di “test” mondiale per una ipotetica “Spectre” internazionale, fortemente preparata anche dal punto di vista esoterico e manipolatorio. Si profilerebbe, nel Paese ipotetico in questione che potrebbe essere l’Italia, una “prova generale”, cui per altro l’antica “religione” apparentemente sorpassata potrebbe rispondere con chiarezza, con la presentazione di una figura carismatica e abile con gli stessi strumenti adottati dalla Setta.

La stessa propensione alla popolarità, ma con un messaggio di “Verità” del tutto diverso, comprensivo di aperture nei confronti anche di religioni storicamente “rivali” ma, in questo contesto, altrettanto contrapposte (se parlassimo di Cattolicesimo, potremmo riferirci ad un’apertura al mondo islamico, non facilmente comprensibile se non in questa prospettiva) sarebbe forse l’unica reazione possibile.

Certo, se tutto ciò fosse vero, la gran parte delle gerarchie della Setta sarebbero probabilmente in buona fede, ma inconsciamente e sottilmente plagiate in un sincero convincimento, in una partecipazione assolutizzante prevalentemente subliminale. Non ci sarebbe malafede, e la gran parte dei “nuovi fedeli”, della Comunità dei Puri, non sarebbe consapevole del disegno che la muoverebbe.
Per fortuna, si tratta solo di un Paese ipotetico, in cui un nuovo soggetto prorompente non verrebbe capito, né contrastato sul suo stesso campo finché non sarebbe troppo tardi. Ma sarebbe solo il primo passaggio di un cambiamento globale cui, forse, saremo chiamati ad assistere davvero.



08/04/2013, 01:05

articolo troppo serio per un movimento poco serio e per un leader clownesco.

http://www.ilfoglio.it/soloqui/17648


[color=blue]Grillo suona lo spartito di Robespierre e la sinistra lo segue ipnotizzata

Poiché – come dice Roger Scruton – l’Europa è in mano di élite che hanno deciso di distruggere le identità nazionali e le loro culture, anche al prezzo di massacrare le economie dei singoli paesi sull’altare del modello tedesco, non è da stupirsi che sorgano ovunque reazioni estremiste (“populiste”) che non si dissolveranno con le deprecazioni.

La teoria Gardels-Goulard-Monti (di recente in voga) della limitazione della democrazia da parte delle “élite selezionate in base al merito” evocava la scivolata in cui era incorso Condorcet, uno dei teorici del principio secondo cui la democrazia si fonda sulla “rappresentanza”, quando disse che “una società che non è governata dai filosofi cade in mano ai ciarlatani”.

Sono estremizzazioni che suscitano il loro simmetrico e contrario: Robespierre travolse in un sol colpo l’idea platonica della dittatura dei sapienti e la teoria della rappresentanza, proclamando che l’unico sapiente è il popolo, l’unica democrazia è quella diretta, in cui il popolo governa senza mediazioni. In un memorabile discorso tenuto nel maggio 1794 proclamò che l’artigiano e il contadino erano conoscitori dei diritti dell’uomo e della luce della filosofia più dell’accademico Condorcet, di fama scienziato e letterato, in verità cospiratore che lavorava contro quei diritti e quella luce “con il perfido guazzabuglio delle sue rapsodie mercenarie”.

A ennesima conferma dell’aforisma di Marx secondo cui la storia si ripete come farsa, le flatulenze verbali hanno preso il posto del linguaggio letterario di Robespierre. Ma lo spartito è lo stesso, quel vetusto spartito che da Rousseau in poi in Europa è stato più volte eseguito per soffocare la democrazia rappresentativa tra il mito del governo delle élite e i totalitarismi.

E’ una musica stravecchia: il governo non serve, la vera democrazia è esercitata direttamente dalle masse nelle assemblee popolari. Del resto, Grillo l’ha detto chiaramente: la sua è una rivoluzione francese senza ghigliottina (grazia sua). Al posto del culto della Dea ragione abbiamo le profezie millenaristiche di Casaleggio. La rivoluzione si avvale di nuovi mezzi: informatica e assemblee in streaming. La prima manifestazione di democrazia diretta sarà la nomina in rete del presidente della Repubblica. Quanto al popolo, occorre comunque che qualche tribuno lo porti per mano e gli insegni a dirsi “cittadino” e non “onorevole” e a non farsi abbacinare dai furbi tentativi di riproporre la mediazione della rappresentanza e dei partiti.

Il guaio è che quella musica ha anche incantato generazioni di militanti di sinistra il che rende l’odierna rilettura del vecchio spartito assai poco farsesca. Così va in scena il dramma dell’implosione di una sinistra che non è mai riuscita a liberare tanti dei suoi militanti e dirigenti dal mito della democrazia diretta, del potere alle masse. Ora si vede il tragico risultato di non aver saputo sviluppare già prima del 1989, ma almeno da quel momento, un’opera profonda di revisione culturale e politica volta a sradicare quelle antiche mitologie palingenetiche che rendono fondato parlare di un legame mai completamente reciso con l’utopia comunista.

Se il gruppo dirigente del Pds-Ds-Pd non ha svolto quest’opera per un inesausto attaccamento al passato o per il timore di perdere per strada parte dei militanti è tema di storiografia, non di un articolo di giornale. Ma quel che è certo è che lo spettacolo di un partito che trova motivi di convergenza e anzi di parentela con i “citoyens” diretti dai Robespierre e Saint-Just de noantri, e si umilia nell’inseguirli, più che desolante è fonte di grandissimo allarme. Difatti, che la vicenda cui stiamo assistendo sia l’ultimo atto di una storia che non vuole finire, è cosa indubbia.

Ma il rischio è che nei sussulti di questa dissoluzione finisca disintegrata la democrazia. A meno che da essi nasca una nuova forza definitivamente lontana dalle mitologie assembleari della democrazia diretta. Ma ogni giorno trascorso senza che questo accada è un passo verso il baratro.

© - FOGLIO QUOTIDIANO
di Giorgio Israel[/color]

08/04/2013, 07:19

rmnd ha scritto:



...AL LIMITE FACCIAMO RIVOLUZIONE - Come spesso accade, è un altro comico, Corrado Guzzanti, a risultare profetico. Nella sua imitazione di Bertinotti, infatti, Guzzanti gli faceva dire, con l’erre moscia d’ordinanza: “Io governare? Ma mi hai visto in faccia? Il nostro scopo è di avere il più grande partito d’Italia senza responsabilità di governo! Dobbiamo diventare la forza più irresponsabile del Paese”. E continuava: “La sinistra non deve governare! Noi dobbiamo stare tutti all’opposizione, poi sosteniamo un governo di minoranza e gli facciamo gli scherzi e gli rompiamo i ******** finché non cade”. Quando la Dandini chiosava “Ma quando avrete il 99%, finalmente, dovrete governare voi, se no che fate?” E lui, implacabile: “Faremo una rivoluzione!...”


http://www.giornalettismo.com/archives/859861/la-guerra-di-beppe-grillo-alla-sua-base/#comments

Però quando parlava delle 35 ore lavorative per lavorare un po meno e lavorare tutti,gli ridevano in faccia.
Aveva anche ragione a dire che quì le cose non possono cambiare senza un qualche tipo di rivoluzione,quello che sta succedendo adesso è palese!.[:D]

08/04/2013, 07:23

greenwarrior ha scritto:

bleffort ha scritto:

Anni fa ho spiegato a qualcuno su questo forum che: Stato e Governo sono due entità diverse,per esempio il governo Italiano ci obbliga di pagare con le tasse le infrastrutture che non si fanno in Sicilia,ma che si realizzano di solito al Nord,queste ultime sono anche di mia proprietà dato che ho pagato anche io,dunque sono Statali cioè di tutto il popolo Italiano.
Dunque nessun governo deve avere facoltà di svendere un bene pubblico senza il consenso di tutti i cittadini che ne sono proprietari,questo è successo e stà succedendo ancora in Italia e in altri Stati Europei.
Lo sò che non ho detto niente di nuovo,però penso che tanti hanno ancora le idee confuse in merito.[:D]


Non si sono fatte in Sicilia perchè i soldi non sono arrivati a chi di dovere.
Noi li abbiamo mandati giù, poi chi se li è mangiati non lo so. O forse si !!!!

Certo voi li avete mandato da ricchi noi li abbiamo dati come voi da poveri.
Guarda che differenza !.[:D]
Per favore Green.. non pigliamo più questo argomento,in quanto sono tante le anomalie che avete fatto voi in Sicilia.[:(]
Ultima modifica di bleffort il 08/04/2013, 07:29, modificato 1 volta in totale.

08/04/2013, 13:42

bravi. e chiudetevi a casa e fatevi saltare in aria per protesta. Cosi il paese si libera di una massa di celebrolesi

[color=blue]M5s, grillini pronti ad occupare il Parlamento senza convocazione commissioni

http://www.huffingtonpost.it/2013/04/08/m5s-grillini-pronti-ad-occupare-il-parlamento-nel-pomeriggio-conferenza-stampa-di-vito-crimi-e-roberta-lombardi_n_3035903.html?1365418074&utm_hp_ref=italy[/color]


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08/04/2013, 14:01

bleffort ha scritto:

greenwarrior ha scritto:

bleffort ha scritto:

Anni fa ho spiegato a qualcuno su questo forum che: Stato e Governo sono due entità diverse,per esempio il governo Italiano ci obbliga di pagare con le tasse le infrastrutture che non si fanno in Sicilia,ma che si realizzano di solito al Nord,queste ultime sono anche di mia proprietà dato che ho pagato anche io,dunque sono Statali cioè di tutto il popolo Italiano.
Dunque nessun governo deve avere facoltà di svendere un bene pubblico senza il consenso di tutti i cittadini che ne sono proprietari,questo è successo e stà succedendo ancora in Italia e in altri Stati Europei.
Lo sò che non ho detto niente di nuovo,però penso che tanti hanno ancora le idee confuse in merito.[:D]


Non si sono fatte in Sicilia perchè i soldi non sono arrivati a chi di dovere.
Noi li abbiamo mandati giù, poi chi se li è mangiati non lo so. O forse si !!!!

Certo voi li avete mandato da ricchi noi li abbiamo dati come voi da poveri.
Guarda che differenza !.[:D]
Per favore Green.. non pigliamo più questo argomento,in quanto sono tante le anomalie che avete fatto voi in Sicilia.[:(]


E' un problema di sistema e non da dove arrivano i soldi. Noi, intesi come cittadini e lavoratori, non abbiamo fatto niente contro la Sicilia, ci siamo limitati a pagare le tasse senza sapere veramente cosa ne avrebbero fatto, Siamo vittime tanto quanto voi.

08/04/2013, 14:11

rmnd ha scritto:

bravi. e chiudetevi a casa e fatevi saltare in aria per protesta. Cosi il paese si libera di una massa di celebrolesi



Ti prego rmnd fammi un esempio di uno "non cerebroleso" secondo il tuo punto di vista. Perchè altrimenti non riesco a seguirti...

[8]

E ti prego.. prova a spiegarmelo come fossi un bambino di 5 anni (cit.dal film Philadelphia)

[:D]

08/04/2013, 14:29

Atlanticus81 ha scritto:

rmnd ha scritto:

bravi. e chiudetevi a casa e fatevi saltare in aria per protesta. Cosi il paese si libera di una massa di celebrolesi



Ti prego rmnd fammi un esempio di uno "non cerebroleso" secondo il tuo punto di vista. Perchè altrimenti non riesco a seguirti...

[8]

E ti prego.. prova a spiegarmelo come fossi un bambino di 5 anni (cit.dal film Philadelphia)

[:D]




sono celebrolesi quei parlamentari della repubblica, che salgono su un pulmann destinazione ignota per volere di un comico esaltato.

Sono celebrolesi quei parlamentari della repubblica che minacciano di okkupare il parlamento come oocuperebbero una sQuola.
Ma sono parlamentari , che vogliono okkupare?

E una volta che occupi il parlamento che fai?

Sono azioni dimostrative puerili.

Sono celebrolesi perchè..basta scorrere quello che hanno detto/non detto e fatto /non fatto in questo mese. Loro, le loro riunioni in straming o carbonare, i loro portavoce sull'orlo di una crisi di nervi , etc, etc.
Oggi assisteremo all'ennesima buffonata del video comunicato congiunto lombardi/crimi [:(]

Sull'occupazione del parlamento per protesta alla mancate commissioni , ha risposto bene Grasso.
Le commissioni parlamentari non possono partire senza un governo, perchè dev'essere chiaro a tutti chi recita il ruolo della maggioranza (commissioni di governo) e chi quello dell'opposizione (commissioni di controllo) affinchè tutti si assumano le loro responsabilità.
Ultima modifica di rmnd il 08/04/2013, 14:37, modificato 1 volta in totale.
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