e invece è tutto un piano dei potetnti, far risultare obama un ******** patentato, alle prossime elezioni vincerà un bushano di sicurio dato che la popolazione è delusa dai democratici, e ci inpiegherà poco a fare guerra con russia o altre guerre in medio oriente.

Sé, vabbèh ....
Ci fosse stato uno come intendo io, il Medio Oriente sarebbe stato tutto tranquilo. L'Egitto era filo occidentale. (E nemmeno quel pazzo di Sarkozy si sarebbe inventato una guerra per far fuori Gheddafi insieme alle sue magagne!)

(E comunque, il "mito" di Obama non c'è mai stato: è stato esaltato più dalle sinistre europee che altro! Vedono ... "nero" dappertutto!)

si come no e le lobby armi usa e eu tutte zitte. senza guerra non possono stare non guadagnano

Infatti.


Quando ha ritirato le truppe dall' Iraq ho pensato subito che fosse una pessima idea, che la situazione sarebbe divenuta presto instabile e così è stato.

Questo presidente non solo non ne capisce niente di strategia, ma sembra non avere neanche consiglieri decenti o non ascoltarli perchè è impensabile che nessun generale si sia reso conto per tempo del problema.





Questo purtroppo è un pericolo concreto, ma l' inettitudine di Obama è stata oggettiva.

Inoltre per quanto i repubblicani siano al solito i più "aggressivi" l' antagonismo con la Russia è un' eredità della Guerra Fredda ed è trasversale:

anche da parte democratica si parla in questo senso.

La discesa libera di Obama




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Obama doveva cambiare l’America. Lo ha fatto, ma in peggio; almeno secondo l’opinione degli americani.
Negli Usa i sondaggi sull’operato del primo presidente nero della storia americana, si susseguono a ritmo incalzante. L’avvicinarsi delle elezioni di midterm aumentano l’interesse dell’opinione pubblica e il giudizio, ma i numeri, per Obama, sono imbarazzanti.
Qualche tempo fa pubblicammo il sondaggio dell’Università di Quinnipiac in cui risultava che, per i suoi connazionali, Obama era il “peggior presidente dal dopoguerra ad oggi”; persino dopo Nixon e Bush. Lo stesso sondaggio decretava Ronald Reagan il migliore davanti a Kennedy e a Eisenhower.

L’immagine interna di Obama continua a crollare quotidianamente su ogni aspetto della vita politica e della fiducia personale. Un sondaggio commissionato dalla Abc rivela che per oltre la metà degli americani (52%), la presidenza Obama è stata “fallimentare”.
La politica estera è l’ambito in cui il Presidente esce maggiormente penalizzato: il 56% disapprova il suo operato in un paese in cui il 91% dei cittadini ritiene l’Isis e il califfato pericoli per gli interessi vitali della nazione. Ma anche sui temi interni, Obama non se la passa meglio. Lo stesso sondaggio dice che solo il 30% approva la sua riforma dell’immigrazione.
Ma soprattutto Obama viene acusato dal 55% degli americani di essere stato un presidente che ha diviso il paese invece di unirlo; una valutazione peggiore di quella di Bush al secondo mandato.

Nell’America di Obama, la fine della speranza si unisce inevitabilmente alla crescita della paura per la propria sicurezza e per il proprio futuro. In un sondaggio commissionato da Wall Street Journal e Nbc, il 47% degli americani afferma che il paese è meno sicuro rispetto addirittura all’11 settembre; è il giudizio peggiore dal 2002. L’America di Bush era arrabbiata, delusa, stanca ma si sentiva protetta nei suoi confini; quella di Obama, no.

In questa discesa libera, impressiona la velocità del cambiamento di opinione degli americani verso il loro presidente; segno di quanto i media e i centri di potere (dall’esaltazione immaginifica, al premio Nobel per la pace) avevano condizionato il pre-giudizio. In un sondaggio di Fox News il 56% degli americani disapprova l’operato complessivo dell’amministrazione Obama; nel 2004 lo approvava il 65%; ed ora il 61% pensa che gli Usa siano una nazione meno rispettata nel mondo rispetto a sei anni fa. Un ribaltamento che stravolge il ruolo di colui che fu salutato da intellettuali e mainstream come l’uomo che avrebbe cambiato il corso della storia.



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Nella sua discesa libera, Obama non trascina solo se stesso, la sua amministrazione e forse il suo partito, ma anche l’intera politica americana.
Un sondaggio Gallup del 15 settembre dimostra che la fiducia degli americani nel potere legislativo (parlamento) e in quello esecutivo (governo) è ai minimi storici: 43%, appena tre punti sopra il valore del 1975, quando la fiducia nella politica e nella democraiza crollò sotto i colpi dello scandalo Watergate e delle dimissioni di Richard Nixon.
Un avvertimento anche per l’Europa: senza veri leader, forti e credibili, la politica muore e la democrazia si esaurisce a vantaggio dei poteri tecnocratici che vogliono sostituirsi ad essa.

http://blog.ilgiornale.it/rossi/2014/09 ... -di-obama/



(Gli conviene fare come Michael Jackson : sbiancarsi!)

in effetti finke' petreus e' rimasto a bagdad,era riuscito nell'impresa di coinvolgere contro i terroristi diverse tribu' ed in effetti gli attentati erano sporadici,poi il genio con la sua mania di pacifismo ha creato tutto questo putiferio,ed ora non sa che pesci pigliare.......diciamo che con carter e' il peggior presidente usa(due incapaci)

I danni collaterali dei pacifisti (come nella II Guerra Mondiale)

Hai tirato fuori la madre di tutti gli esempi.


Ora mi permetto di auto-citarmi:



E infatti dopo l' annuncio della sua "strategia" senza soldati contro l' ISIS un generale ha detto che se questa dovesse rivelarsi fallimentare si potrebbero in futuro inviare delle truppe.

Subito Obama si è precipitato nel Comando a smentirlo ribadendo la sua linea.


A dimostrazione che davvero non ascolta la voce della ragione, e non che non ci sia nessuno che si sia accorto del problema...

E infatti dopo l' annuncio della sua "strategia" senza soldati contro l' ISIS un generale ha detto che se questa dovesse rivelarsi fallimentare si potrebbero in futuro inviare delle truppe.

Subito Obama si è precipitato nel Comando a smentirlo ribadendo la sua linea.


A dimostrazione che davvero non ascolta la voce della ragione, e non che non ci sia nessuno che si sia accorto del problema...
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aztlan ma cosa puo' ascoltare,gia' era stato avvisato che il completo ritiro avrebbe causato problematiche al nuovo esercito,ed oltretutto le tribu' che si sentivano protette,dai militari usa e collaboravano,partiti i marines, si sono defilate e questo e' il risultato,e naturalmente obi non sa che pesci pigliare un giorno dice una cosa e l'altro il contrario,in effetti i consensi verso di lui sono in picchiata e pure gli eventuali candidati democratici alla casa bianca desiderano non avere nulla a che spartire con lui

Io spero nella Clinton che ci capisce, è una vita in politica!

Condoleezza Rice! Sarah Palin!

Basta guerrafondai

quella è un robot..

se le dicono di premere il pulsante
della fine del mondo,
lo fa senza battre ciglio..

Le donne americane sono più incapaci dei loro uomini.
Se gli uomini non vedono oltre il loro naso,le donne in politica estera sono completamente cieche!.

Cosa proporreste, la Bindi?