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20/03/2011, 17:40

Angeldark ha scritto:

Ore 17-10. Il rimorchiatore italiano "Asso-22" della società Augusta Offshore-Scinicariello Ship Management di Napoli, ha lasciato il porto di Tripoli. Non è certo che a bordo vi sia l'equipaggio italiano, ma è presumibile che l'unità sia pilotata dagli stessi uomini armati che avevano bloccato la nave ieri sera, e che abbiano voluto lasciare la Libia. Il rimorchiatore sarebbe diretto verso una piattaforma petrolifera.
Fonte: http://www.edizionioggi.it/esteri-afric ... ipoli.html

Strana mossa questa...preoccupante!

[8)]Ne sapremo di più nelle prossime ore!

20/03/2011, 17:41

Tutti i membri dell'equipaggio (8 italiani, due indiani e un ucraino) sono in buone condizioni di salute, si è appreso dai familiari, che hanno parlato al telefono con i loro congiunti.
http://www.televideo.rai.it/televideo/p ... menumain=1

20/03/2011, 17:47

Su Rainews stà parlando il corrispondente da Mosca e dice che il governo russo ha appena lanciato un appello-monito a interrompere immediatamente l'uso della forza in Libia, perchè le azioni sarebbero andate ben oltre gli obiettivi legittimi della risoluzione Onu...
Ecco...cominciano le danze...[8D]

20/03/2011, 17:49

Lord Nerevar ha scritto:

Angeldark ha scritto:

La tv libica: «colpiti civili»
Raid degli alleati in Libia
Gli Usa: «Lanciati 11o missili»
Parigi: «Distrutti tank delle truppe del Colonnello». Il Pentagono: «Abbiamo colpito contraerea a Tripoli»
Fonte: http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_ ... 1eaf.shtml

Azz...110 missili...
Ah già, gli americani hanno i missili intelligenti, ammazzano solo i cattivi... [8]

Per la cronaca...un singolo missile cruise Tomahawk costa un milione di dollari!
Immagine

[8)]Se ne potrebbero sfamare di gente con quella cifra lì!!! [xx(]



Ma ti riferisci a tutte le Nazioni del mondo? (visto che anche quelle povere hanno l'Atomica ...) [:o)]

20/03/2011, 17:52

La storia che l'Italia in tutto questo non ha avuto scelta è una storia che lascia il tempo che trova.
Un conto è quello che ti raccontano, un altro è la verità.
In ballo ci sono multinazionali petrolifere e banche che muovono flussi di denaro inimmaginabili.

Pensate davvero che l'idea del bombardamento urgente del sig. Sarkosy sia farina del suo sacco?
O qualcuno l'ha "consigliato"?

Non voglio tirar fuori le solite storie , ma penso che sia abbastanza chiaro che quelli che siedono al palazzo dell'ONU non decidano proprio niente.
Fanno della gran presenza, in primis i nostri politici italiani.
Certi programmi li fanno altrove.

20/03/2011, 17:52

Ufologo 555 ha scritto:

Lord Nerevar ha scritto:

Angeldark ha scritto:

La tv libica: «colpiti civili»
Raid degli alleati in Libia
Gli Usa: «Lanciati 11o missili»
Parigi: «Distrutti tank delle truppe del Colonnello». Il Pentagono: «Abbiamo colpito contraerea a Tripoli»
Fonte: http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_ ... 1eaf.shtml

Azz...110 missili...
Ah già, gli americani hanno i missili intelligenti, ammazzano solo i cattivi... [8]

Per la cronaca...un singolo missile cruise Tomahawk costa un milione di dollari!
Immagine

[8)]Se ne potrebbero sfamare di gente con quella cifra lì!!! [xx(]



Ma ti riferisci a tutte le Nazioni del mondo? (visto che anche quelle povere hanno l'Atomica ...) [:o)]

Certamente!Mi riferisco a tutti quanti possiedono questo spreco incredibile!!!

20/03/2011, 17:56

bleffort ha scritto:

Non solo!,ma il fatto che Berlusconi per Gheddafi sia un traditore,deve temere per la sua vita.
Comunque se noi vogliamo possiamo sempre tornare indietro e negare le Basi militari alla coalizione e rimanere neutrali,in questo modo potremmo evitare ritorsioni future,che verranno stanene certi.


Berlusconi non ha tradito nessuno, per il semplice fatto che sotto i contratti stipulati c'era la clausola da rispettare dei diritti civili; cosa che non è davvero avvenuta da parte del "colonnello" verso la sua gente; o no?! [8D]
Poi, più che dare le Basi (in quanto membro della NATO) non credo che abbia fatto granché, visto che di bombardieri "Tornado" sono soltanto ...DUE! (Sì, perché gli altri sei sono "anti-radar, con missili "Hamram" ...); gli altri aerei (nostri) sono da intercettazione (ma chi vuoi che si alzi dalla Libia con quattro portaerei al largo!) [^]
Perciò, tutto per ... far vedere ... [;)]
Ultima modifica di Ufologo 555 il 20/03/2011, 17:57, modificato 1 volta in totale.

20/03/2011, 18:01

Libia, PdL: esigiamo aiuti per Italia20/03/2011 17:57

17.57 "L'Italia, sia per la sua tradizione occidentale che per gli impegni internazionali, farà la propria parte fino in fondo. E' però nostro preciso dovere difendere con la stessa incisività gli interessi della nazione in tema di energia, influenza nel Mediterraneo e soprattutto immigrazione". Così i capigruppo del PdL di Senato e Camera che preannunciano risoluzioni per chiedere agli organismi internazionali e alla Ue di impegnarsi "a far fronte alle difficoltà che si scaricheranno sull'Italia".

20/03/2011, 18:02

Mikhail Margelov, chairman of the Federation Council Foreign Affairs CTTE, pointed out that the main goal of the 1973 UN Security Council resolution was originally to protect the civilian population, and not to overthrow the Gaddafi regime.
“In that respect we think that the 1973 resolution is mostly a humanitarian resolution,” he said. “My personal concern is that any military operation that is conducted by the West in the Arab world can lead to a very unpredictable scenario…All the parties involved in the conflict may get together and start fighting against the foreign invaders,” said Margelov, adding that such examples are evident in the history of the Greater Middle East and that, first of all, a political solution should go prior to the military one.
fonte:http://rt.com/news/libya-intervention-russian-reaction/

Traduzione:
Mikhail Margelov, presidente del Consiglio della Federazione degli affari esteri CTTE, ha sottolineato che l'obiettivo principale della risoluzione delle Nazioni Unite 1973 del Consiglio di sicurezza era in origine per proteggere la popolazione civile, e non per rovesciare il regime di Gheddafi.
"A questo proposito riteniamo che la risoluzione 1973 è principalmente una risoluzione umanitaria", ha detto. "La mia preoccupazione personale è che qualsiasi operazione militare che è condotta da parte dell'Occidente nel mondo arabo può portare a uno scenario molto imprevedibile ... Tutte le parti coinvolte nel conflitto possono riunirsi e cominciare a combattere contro gli invasori stranieri", ha detto Margelov, aggiungendo che tali esempi sono evidenti nella storia del Grande Medio Oriente e che, prima di tutto, una soluzione politica deve andare prima di quella militare.

20/03/2011, 18:23

E la sinistra pacifista ora si mette l'elmetto.


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Marines rossi.

Quando c'era Bush in piazza contro la guerra. Ora, con Obama, anche le bombe vanno bene

Convincerli non è stato difficile. È bastato che alla Casa Bianca ci fosse un afroamericano democratico invece di un bianco repubblicano, due paroline interventiste dette al momento giusto dall’ex compagno che sta al Quirinale e loro, sull’attenti, hanno battuto i tacchi e si sono calati l’elmetto. Pronti a partire. L’articolo 11 della Costituzione, quello che dice «L’Italia ripudia la guerra» e altre belle cose, è diventato all’improvviso aggirabilissimo. Gli stessi che pochi anni fa sventolavano fieri le bandierine arcobaleno, al punto da metterle sui simboli elettorali e sulle prime pagine dei loro giornali, e accusavano gli Stati Uniti di ogni nefandezza imperialista, adesso scoprono i diritti delle minoranze oppresse nei Paesi arabi e l’urgenza di ricorrere alle portaerei americane e ai caccia francesi per esportare la democrazia, o almeno qualcosa che le assomigli. E lo fanno senza nemmeno avere l’alibi di dover neutralizzare un arsenale come quello di cui disponeva in Iraq Saddam Hussein. Già che ci sono, i neofiti dei Cruise e degli F-16 fanno pure la ramanzina alla Lega perché non manifesta il necessario afflato bellico. Non ci fossero le bombe e i morti, l’effetto comico sarebbe garantito.

Loro però non sembrano rendersene conto. Concita De Gregorio era serissima mentre vergava la chiamata alle armi pubblicata ieri sull’Unità. Eppure vi si leggevano cose tipo: «Non si possono lasciare soli gli eroi del “nuovo risorgimento del mondo arabo”, per usare le parole di Napolitano. Non si possono celebrare i nostri ventenni di centocinquant’anni fa e ignorare i loro ventenni oggi». Chi non vuole l’impresa di Libia e fa come la Lega, spiega la direttrice del quotidiano ex pacifista, non è «dalla parte del Paese». Più o meno quello che scrisse cent’anni fa, con stile di sicuro più sobrio, Gabriele D’Annunzio celebrando in versi la guerra di Libia.
Che per loro sia complicato affrontare l’argomento lo si capisce quando la direttrice dell’Unità scrive che «da 66 anni a questa parte non siamo mai stati così vicini dall’essere un paese in guerra». Segno che la loro coscienza collettiva ha provveduto a rimuovere l’intervento militare in Kosovo del 1999, avviato dal governo D’Alema senza l’autorizzazione del Parlamento e senza il mandato delle Nazioni Unite. Comprensibile.

Il parallelismo con la maggioranza stavolta non regge. Il PdL è sempre stato interventista e in questa occasione, come nelle precedenti, ha fatto aderire il governo alla coalizione dei volenterosi, composta dai soliti alleati. Quanto alla Lega, di certe operazioni militari se ne fregava prima e se ne frega adesso: interessano solo per motivi tattici. Ogni volta che le elezioni amministrative sono alle porte, Umberto Bossi se le inventa tutte per smarcarsi dall’alleato, stando attento a farlo senza che la tenuta della coalizione e del governo ne risenta più di tanto. Il Carroccio, insomma, si è rifiutato di appoggiare l’intervento sapendo benissimo che tale gesto gli avrebbe portato qualche voto in più al Nord e non avrebbe provocato danni a Roma. Anche qui, nulla di nuovo.

Ma se a destra gli elettori sono abituati a ragionare sulle missioni militari con criteri realistici, ponendosi cioè la domanda «ci conviene intervenire?», e proprio per questo tanti sostenitori del PdL contestano la decisione di partecipare alle operazioni, a sinistra lo scontro è molto più acceso, perché il criterio che comanda è quello idealistico: «È giusto intervenire»? Bella domanda. Mica è facile spiegare a gente che durante tutta la seconda guerra del Golfo è stata illusa con slogan contro la guerra «senza se e senza ma» che stavolta è giusto bombardare in nome della democrazia. (Di commesse per il petrolio libico, per carità, è vietato parlare).

La foglia di fico con cui il Pd prova a coprire l’avallo all’operazione “Odissey Dawn” sono le solite Nazioni Unite. Ma a parte il fatto che sotto l’egida del Palazzo di vetro si sono svolte alcune delle peggiori porcherie del dopoguerra, il dubbio su quale sia la differenza tra le bombe marchiate Onu e quelle con il logo della Nato qualcuno se lo sta ponendo, anche ad alta voce. Quando il deputato del Pd Enrico Gasbarra dice di non essere convinto dalla missione militare perché «sicuramente l’Onu è dalla parte giusta, ma il sangue che scorre e scorrerà sarà tanto», dice una cosa che pensano in tanti, tra gli eletti e soprattutto tra gli elettori. Alcuni di loro sono andati a bussare sulla pagina Facebook di Pier Luigi Bersani: «Scusa, segretario, dove sono finite le bandiere della pace?».
È solo l’inizio. Ai sedicenti bombardamenti chirurgici, destinati a proteggere gli insorti ma già responsabili delle prime vittime civili, se Gheddafi non sloggia dovrà fare seguito la campagna di terra. Che renderà la guerra ancora più brutta, sporca e cattiva. L’ultimo posto in cui le anime belle della sinistra vorranno trovarsi.

di Fausto Carioti

http://www.libero-news.it/news/695258/E ... metto.html

20/03/2011, 18:26

come si sente dalle ultime news la cosa peggiore che può succedere è questa:

gheddafi arma parecchi civili
l'europa a quel punto deve tirarsi fuori
il dittatore rimane ben saldo al suo posto e chiude ogni rapporto con l'italia

20/03/2011, 18:28

......VORREI CHE QUALCUNO SPIEGASSE LA DIFFERENZA FRA QUELLA DELL'IRAQ E QUELLA ODIERNA.........SENZA TROPPA FILOSOFIA.....



" INTERNI domenica 20 marzo 2011, 09:57 Addio pacifismo, la sinistra scopre la realpolitik Calcoli politici e paura, il Carroccio è neutralista
di Mario Giordano
Cosa c’è di diverso rispetto al conflitto in Irak contro il quale i puri della pace alzarono le barricate? Solo qualche orfano di Rifondazione comunista ha protestato. Gli altri hanno messo da parte l’ipocrisia. Intanto la Lega si riscopre neutralista

Accidenti, che strano: non ho visto nemmeno una bandiera arco­baleno. Sui balconi, dico. Alle fine­stre. E nemmeno per strada. Fateci caso: non ci sono vessilli della pa­ce. Neppure uno. Eppure vi ricorda­te quanti ne sventolavano ai tempi dell’Irak? La situazione non è poi così diversa:allora c’erano i raid ae­rei, un dittatore arabo, le popolazio­ni oppresse da difendere, qualche interesse per il petrolio. Adesso ci sono i raid aerei, un dittatore ara­bo, le popolazioni oppresse da di­fendere, qualche interesse per il pe­trolio. Dov’è ladifferenza?Bisogna chiederlo agli esperti della Settima­na Enigmistica, rubrica «aguzza la vista».

Intanto la guerra è cominciata. E stavolta, nessuna indignazione. Sa­rà che le prime bombe à la carte so­no state francesi? Si sa come sono i nostri cugini, charmant anche quando sparano: le due fregate mandate in avanscoperta si chia­mano Jean Bart e Forbin, gli aerei Rafale. Sentite com’è chic? Essere presi a cannonate dalla Forbin di sicuro è meno doloroso, il Rafale probabilmente sgancia i suoi siluri micidiali con uno spruzzo di Cha­nel n.5. Dev’essere per forza così, perché altrimenti avremmo già le piazze invase, i balconi otturati di vessilli, Agnoletto e Casarini alla guida di una maxi marcia della pa­ce, con gli striscioni delle Acli, e i pullman pagati dalla Cgil. I disob­bedienti, in nome della pace, avreb­bero già spaccato un paio di vetri­ne. E Annozero avrebbe già organiz­zato una puntata speciale sul pon­te di Tripoli, con diretta della con­tessina Beatrice Borromeo avvolta nella bandiera arcobaleno davanti alla base di Aviano. Invece, niente.

Le agenzie regi­strano una dichiarazione di Gino Strada, un po’ di orfani di Rifonda­zione comunista e poco altro. C’è Il Manifesto , che onora la linea pacifi­sta, qualche francescano sparso. E nulla più. Ma dove sono finite le masse pacifiste? Dove sono le ma­ree colorate che sfilavano dietro la grande scritta «senza se e senza ma»? Dove sono quelli dell’artico­lo 11 della Costituzione? Chissà: forse sono distratti. Forse è colpa del week end lungo.

Forse il pacifi­smo si è concesso l’ultimo week end a Saint Moritz. O forse l’ubria­catura patriottica ha fatto dimenti­care che «la guerra giusta non esi­ste », come urlavano solo poco tem­po fa. Se è così, beh, cari amici pacifisti, c’è ancora tempo. Ora che togliete la bandiera tricolore dal balcone, potete subito sostituirla con quella arcobaleno. Ora che a Saint Moritz la neve si scioglie potrete invadere Roma con un corteo. E così potrete chiedere ai leader della sinistra, co­me mai ai tempi dell’Irak sfilavano al vostro fianco senza se e senza ma e adesso invece sono così pieni di se e di ma da arrivare a dire, come Francesco Boccia, che «concedere le basi è il minimo, bisogna fare di più». Ma certo, di più: ci manca so­lo che chiedano di radere al suolo Tripoli, magari usando testate nu­cleari e armi batteriologiche, e poi la conversione sarebbe comple­ta… Per carità, la realpolitik va bene.

Figurarsi: sono anni che la predi­chiamo. Sono anni che diciamo che un dittatore si può anche bom­­bardare, se serve a salvare vite uma­ne. Sono anni che non ci scandaliz­ziamo per il fatto ch­e le guerre si fac­ciano anche per interessi economi­ci, perché da sempre avviene così. Quello che ci fa un po’ paura è l’inte­gralismo dei neofiti. Soprattutto, fa un po’ ridere pensare che si possa manifestare per mesi urlando che «non esiste una guerra giusta» e poi scoprire all’improvviso che una guerra giusta esiste. E pure vicino a casa. Sarebbe interessante sentire come riescono spiegarglielo i verti­ci del Pd ai pacifisti. Sempre ci fosse­ro ancora i pacifisti, naturalmente. E sempre ci fossero ancora i vertici del Pd. So qual è la giustificazione pron­to uso: questa guerra è figlia di una decisione Onu, dunque si può fare. Ma se una guerra giusta non esiste, come può esistere dopo una dichia­razione Onu? E poi ce li ricordiamo bene i Pax Cristi con Pd al seguito quando sfilavano dicendo che l’ar­ticolo 7 dell­e Nazioni Unite impedi­sce comunque
Ce lo ricor­diamo Dario Franceschini quando dichiarava: «L’approvazione del­l’Onu non basterebbe». E allora? Che cos’è cambiato? Sarà che alla guida degli Stati Uniti c’è il demo­cratico Obama e non il perfido Bu­sh? Yes we can : le bombe black so­no politicamente corrette? Profu­mano anch’esse come le verdurine dell’orto di Michelle?O forse la sini­stra di casa nostra, nella sua totale confusione, ha scambiato Ghedda­fi con Berlusconi, per via dell’anti­co rapporto, ed è intimamente con­vinta che bombardando Tripoli si bombardi un po’ anche Arcore?

Quanta ipocrisia: ai tempi della guerra in Baghdad i seguaci di Sad­dam venivano definiti «resistenza irachena». Se c’è qualcuno dispo­sto a definire i seguaci di Gheddafi «resistenza libica» si faccia avanti subito. Altrimenti potremo dire, una volta per tutte, che quel pacifi­smo era una fetenzia, robetta stru­mentale. E che le guerre, dall’Irak alla Libia, si possono fare. Di sicuro non sono mai belle. Ma, a volte, possono anche essere giuste.

EVIDENTEMENTE X CERTI POLITICI ITALIANI CONTA PIU' CHE ALTRO L'INQUILINO DELLA CASA BIANCA,SE SI TRATTA DEL REFERENTE TUTTO FA BRODO

http://www.ilgiornale.it/interni/addio_ ... comments=1
Ultima modifica di ubatuba il 20/03/2011, 18:29, modificato 1 volta in totale.

20/03/2011, 18:29

Ve lo dicevo io che un'azione di guerra condotta in modo banditesco farà in modo di complicare i rapporti di forza internazionali.
Vi è il pericolo che scendano in campo la Russia e la Cina e allora.[xx(]

20/03/2011, 18:31

Non scenderanno! Hanno certi "scheletrucci" nei loro armadi ... Gli studenti ... La Cecenia ...[8D]

20/03/2011, 18:36

...che scendano in campo non penso,all'onu si sono astenute,poi come dice uf555 certi problemini ne sono contagiate pure loro.faranno molte casino(molto fumo e poco arrosto)solo una considerazzione diciamo che la crisi e' stata portata avanti in modo(sono buono)dilettantesco [:201]
Ultima modifica di ubatuba il 20/03/2011, 18:37, modificato 1 volta in totale.
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