Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




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iLGambero ha scritto:

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Diaspro79 ha scritto:
aspetto i dati dei terremoti che avvengono quasi ogni giorno superiori a 5 °

Scusa ma perché insisti quando quello che scrivi è facilmente smentibile?
Non potevi semplicemente dire, mi sono sbagliato, non intendevo quinto, ma sesto grado (che però sono tutt'altro che infrequenti)?

Comunque ti accontento facilmente, ecco la lista dell'ultimo mese (non vado più in là perché il concetto è lo stesso e facilmente riscontrabile).

Data - Luogo scossa più forte - magnitudo scossa più forte (numero scosse giornaliere sopra il 5°)

02/05/2012 - west of Macquarie Island - 5.8 (4)
03/05/2012 - 38km ESE of Aydincik, Turkey - 5.8 (8)
04/05/2012 - North Indian Ocean - 5.0 (1)
05/05/2012 - 89km E of `Ohonua, Tonga - 5.7 (2)
06/05/2012 - 22km N of San Juan Bautista, Peru - 5.6 (1)
07/05/2012 - 13km NW of Cinarli, Azerbaijan - 5.3 (2)
08/05/2012 - Off the east coast of Honshu, Japan - 5.0 (1)
09/05/2012 - North of Ascension Island - 5.5 (2)
10/05/2012 - Easter Island region - 5.9 (4)
11/05/2012 - 23km N of Hojai, India - 5.4 (5)
12/05/2012 - 44km S of Gharm, Tajikistan - 5.9 (2)
13/05/2012 - 60km SSW of Bilungala, Indonesia - 5.3 (2)
14/05/2012 - 46km NNW of Putre, Chile - 6.2 (4)
15/05/2012 - North Indian Ocean - 5.1 (2)
16/05/2012 - 48km W of Kimbe, Papua New Guinea - 5.7 (2)
17/05/2012 - 45km NNW of Kish, Iran - 5.1 (2)
18/05/2012 - Off the coast of Aisen, Chile - 6.3 (2)
19/05/2012 - 121km E of Miyako, Japan - 5.9 (4)
20/05/2012 - 95km E of Miyako, Japan - 6.3 (12)
21/05/2012 - 88km NW of Nago, Japan - 5.3 (2)
22/05/2012 - 5km NNW of Pernik, Bulgaria - 5.6 (2)
23/05/2012 - Western Indian-Antarctic Ridge - 5.9 (6)
24/05/2012 - Norwegian Sea - 6.2 (2)
25/05/2012 - Norwegian Sea - 5.0 (2)
26/05/2012 - 200km W of Chichi-shima, Japan - 6.0 (4)
27/05/2012 - 157km WSW of Sungaipenuh, Indonesia - 5.3 (1)
28/05/2012 - 37km ESE of Suncho Corral, Argentina - 6.7 (6)
29/05/2012 - 171km SSW of Ndoi Island, Fiji - 5.9 (6)
30/05/2012 - 55km NW of Kegen, Kazakhstan - 5.4 (3)
31/05/2012 - 101km W of Manokwari, Indonesia - 5.5 (1)
01/06/2012 - 92km W of Manokwari, Indonesia - 5.7 (2 giornata non finita)

Le scosse italiane non rientrano nemmeno come scossa più forte del giorno.
Più chiaro di cosi [|)]

Diciamo che un problema serio è la mal edilizia...più che la terra impazzita...

Cmq anche questa notte invece di essere a casa a dormire mi è sembrato di essere in barca in mezzo al mare [:(]


Ultima modifica di Ronin77 il 01/06/2012, 13:22, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 01/06/2012, 13:23 
Cita:
Deckard ha scritto:

Qui:

http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2012/0 ... i-eni.html

Un interessante articolo sulla relazione tra stoccaggio di metano e terremoto.

Terremoto, Nord Italia 20 maggio 2012: faglie e stoccaggio del metano da parte di ENI

Prob. è stato già trattato, ma melius abundare quam deficere
Inoltre una buona piantina che mette in relazione le faglie e la zona geografica interessata:

Immagine
a quanto dicono i lavori non sarebbero mai cominciati ma c'è un modo per verificare?


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I Siti Megalitici sono stati costruiti ad oc' per resistere ai terremoti.
Sovrapponendo massi di grandi dimensioni,lo spostamento laterale di solito difficilmente riesce a far spostare la linea di giunzione dei massi più di 1 metro,ecco il motivo per i quali le vecchie costruzioni fatte da grandi massi resistono più delle costruzioni moderne non antisismiche.


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MessaggioInviato: 01/06/2012, 14:34 
Il metodo Giuliani spiegato passo passo da Giuliani stesso:



(pubblicato oggi credo, da Byoblu)


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MessaggioInviato: 01/06/2012, 19:24 
Riporto perchè può essere interessante...... (non l'ho ancora letto) [8)]


Alert: previsto terremoto in Calabria e Sicilia di magnitudo 7,5

Mentre in Emilia la terra continua a tremare ("scossa genera scossa"),
secondo l'Enea di Bologna a breve, tra le due regioni
meridionali potrebbe verificarsi un sisma distruttivo, di intensita' 7,5.

Continua>>>
http://www.wallstreetitalia.com/article ... o-7-5.aspx



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 01/06/2012, 19:29 
Se c'indovinano è tragica ...[8)]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 01/06/2012, 20:52 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Riporto perchè può essere interessante...... (non l'ho ancora letto) [8)]


Alert: previsto terremoto in Calabria e Sicilia di magnitudo 7,5

Mentre in Emilia la terra continua a tremare ("scossa genera scossa"),
secondo l'Enea di Bologna a breve, tra le due regioni
meridionali potrebbe verificarsi un sisma distruttivo, di intensita' 7,5.

Continua>>>
http://www.wallstreetitalia.com/article ... o-7-5.aspx


Fin qui, il dibattito scientifico. Ma l’argomento "terremoto in Calabria" ha interessato il web, dove ci si imbatte in profezie di ogni sorta. C’è addirittura chi dà date precise ispirandosi alle teorie di Raffaele Bendandi, noto profeta di terremoti mai riconosciuto dalla comunità scientifica: il 3-4-5-6 giugno Calabria e Sicilia rischiano a causa del transito di Venere davanti al Sole.

venere è esattamente sul sole
tra la notte del 5 e 6 luglio..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 01/06/2012, 21:02 
mik intendi giugno? comunque spero di no :( altrimenti è stato un piacere ;)


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raga perfavore qualcuno di voi che se ne intende di terremoti, può usare google earth e la modifica postata da donna cinzia qualche giorno fa e dirmi cosa rischio nella mia zona? quando l'ho guardato io in pratica non sono in una zona a rischio, ma tutto intorno lo è... fatemi stò favore :D cercate spezzano albanese dove vivo

qui di seguito il post di donna cinzia

Cita:
donnacinzia ha scritto:

x vedere se vicino a casa vostra ci sono faglie

Da questa pagina dell'INGV
http://diss.rm.ingv.it/dissGE/DISS311/3.1.1.kml
puoi scaricare [pulsante Consult Map] un file kml che caricato in Google Earth produce la rappresentazione delle sorgenti sismogenetiche in Italia.

Ovviamente sul tuo computer deve essere installato Google Earth.





come non detto, guardate l'immagine e ditemi che ne pensate
Immagine


Ultima modifica di lex il 01/06/2012, 21:18, modificato 1 volta in totale.

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Mi sembra difficile che potrebbero succedere Terremoti consistenti nella zona dove vivi tu.


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Più che altro bisognerebbe interessarsi sul fatto che la propria abitazione sia stata costruita con criteri antisismici, questo indipendentemente da dove ci si trova. Una casa costruita come si deve dovrebbe resistere anche ad un sisma di magnitudo 7, con la fortuna di non trovarsi proprio sull'epicentro.


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Nuovo fenomeno sismico all’Elba. La gente in strada

Dopo quella di ieri, anche stamani alle 9 e 35 nel versante occidentale boato e forti vibrazioni a porte e finestre: a San Piero escono di casa. Gli esperti: qualcosa di simile in Lucchesia tempo fa, d’ora in poi attento monitoraggio

Trema la terra


Immagine

Il tracciato di un sismografo, repertorio

Un boato, una forte vibrazione alle porte e alle finestre, ma probabilmente (almeno si spera) non una scossa vera e propria di terremoto. E’ quanto accaduto alle 9,35 di questa mattina nel versante occidentale dell’isola d’Elba. Le segnalazioni – dopo quelle dell’episodio di giovedì mattina - stavolta sono arrivate tutte dal versante occidentale: da Procchio, da Marina di Campo, da San Piero, dove qualcuno è addirittura sceso in strada, pensando al peggio.

“Stavolta l’ho sentito anche io – ci ha detto Gianmario Gentini, responsabile della Protezione Civile La Racchetta – un rumore forte , fortissime vibrazioni a porte, finestre e mobili con i vetri. Tutto è durato più a lungo di ieri, ma anche stavolta sembravano vibrazioni più che una vera e propria scossa”.

A detta del dottor Morelli, uno dei responsabili toscani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si tratterebbe probabilmente di un fenomeno sismico di un altro tipo: qualcosa di simile è avvenuto qualche tempo fa in Lucchesia, senza che gli esperti riuscissero a capire di cosa si fosse trattato.

L’Elba, quindi, rimane sotto osservazione, grazie al sismografo presente nel pozzo delle Caviere a San Piero e ad un’altra apparecchiatura simile installata sull’isola di Capraia. Gli esperti dell’Ingv, che hanno prelevato i dati registrati dalle strumentazioni, dovranno adesso ripulirli di tutti i dati che di riflesso arrivano dai movimenti tellurici in atto in Emilia, e soltanto dopo potranno analizzarli direttamente. I risultati si sapranno solo nei prossimi giorni.

http://www.tenews.it/giornale/2012/06/0 ... lba-43150/



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MessaggioInviato: 01/06/2012, 23:04 
Cita:
lex ha scritto:

mik intendi giugno? comunque spero di no :( altrimenti è stato un piacere ;)



si si,
giugno..

grazie x la correzione

(ho verificato con stellarium di linux)



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MessaggioInviato: 02/06/2012, 00:48 
Sisma, l'Emilia è Africa
La placca del 'Continente nero' grava sugli Appennini e

di Emanuela Gialli

La chiamano “costellazione”. E’ un insieme di quattro satelliti lanciati tra il 2007 e il 2010. Per osservare la Terra dallo Spazio. Due gli obiettivi: civili e militari. Le differenti finalità corrispondono a diverse attribuzioni di spese: per gli scopi civili si fa carico l’Agenzia Spaziale Italiana al 75%, per quelli militari il Ministero della Difesa al 25%. Tutto questo cosa ha a che vedere con il terremoto in Emilia-Romagna? Ci sono quattro satelliti, del progetto COSMO-SkyMed, ma sono solo alcuni dei tanti che orbitano intorno al pianeta Terra, che dall’alto, attraverso i radar, riescono ad osservare come sta cambiando l’assetto orografico della zona. E non solo, possono andare in profondità nell’area, per comprendere cosa stia realmente accadendo negli strati più viscerali della terra, intesa nel senso letterale del termine. Chi ha chiesto di andare a verificare tutto ciò? Il Dipartimento della Protezione civile, per emergenza nazionale. Ma interessato ovviamente era, ed è, anche l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’INGV. Dopo la prima scossa sismica, del 20 maggio, questi satelliti hanno registrato un “sovra-elevamento” di 15 centimetri, nell’area investita dal primo sisma, che ha avuto epicentro a Finale Emilia. In pratica, il terreno, da quelle parti, si è alzato di 15 centimetri. Troppi, pochi? Risponde Stefano Salvi dell’INGV.

Come avete interpretato questo primo dato di sollevamento dell’area di 15 cm?
Innanzitutto, abbiamo agito anche con il Cnr e abbiamo realizzato le mappe che evidenziano questa sovra-elevazione nella zona a sud di Bondeno. Probabilmente il sollevamento è molto maggiore nella zona più a ovest, oltre Finale Emilia, sostanzialmente. Abbiamo anche elaborato dei modelli matematici per spiegare questo sollevamento. E possiamo dire che è stato determinato dal movimento delle due “placche”, quella euro-asiatica e quella africana. Queste due placche si scontrano in quella zona. Ci sono piani di “faglia”, inclinati verso sud, dunque verso l’Appennino. Quando queste due faglie spingono, le faglie scattano e la parte di crosta che sta a sud, scivola su questo piano inclinato verso nord. Decine di milioni di anni fa il movimento tra le due placche era rettilineo. Il limite tra le due placche è fatto in maniera abbastanza strana. E’ una specie di curva molto stretta, che passa attraverso il margine nord dell’Africa, poi attraversa la Sicilia, passa in mezzo all’Appennino, lo segue tutto l’Appennino, poi, arrivato in Pianura Padana, continua e torna indietro, verso ovest e infine verso est. Tutta la parte dell’Adriatico viene infatti considerata Africa.

Ci sta dunque dicendo che la Pianura Padana è Africa?
Dal punto di vista geografico non è Africa. Ma per i geologi sì. L’Adriatico sotto, sia sotto il mare che nella pianura padana, è considerato Africa. Tutta la parte dell’Appennino peninsulare, di fatto, ruota verso nord, con il perno che sta nella Liguria. Questa spinta dell’Africa vera, diciamo, fa sì che spinga la nostra penisola verso nord e schiacci verso nord questo residuo di crosta africana incuneato sotto l’Adriatico, sostanzialmente.

Perché, nonostante questi movimenti, che credo si conoscessero prima della scossa del 20 maggio, non si è agito in tempo per evitare i danni da un potente sisma nella zona?
E’ tutto un po’ relativo. Per noi (INGV, ndr) ad elevato rischio sismico sono la Calabria e la Sicilia. Anche l’Abruzzo. Poi ci sono altre zone a rischio medio, come il resto dell’Italia. Per noi le ricerche devono continuare e non viene detta mai la parola fine alla scienza. Quello che sappiamo oggi non è detto che sia lo stesso tra 50 anni. In sostanza, le strutture che si sono mosse, una o due faglie, è ancora presto per dirlo, in questi in due terremoti erano conosciute. Noi abbiamo un catalogo delle faglie attive in Italia. Le faglie interessate dai sismi in Emilia-Romagna erano classificate nel data-base, tra l’altro accessibile a tutti. Non c’è, e non c’era , niente di segreto. L’unica cosa che ovviamente non si poteva dire è quando si sarebbero mosse.

Queste due faglie, dunque, continueranno a spingere?
Guardi, è da milioni di anni che continuano a spingere in quella evoluzione. Il paesaggio, in quella zona, è in evoluzione. Probabilmente, tra un milione di anni, la Pianura Padana sarà chiusa, cioè lo scontro farà sì che l’Appennino si avvicinerà alle Alpi, fino a toccarle. La crosta terrestre, d’altronde, si muove continuamente.

L’Italia praticamente sta diventando come un ventaglio di carta: si fanno le pieghe e poi si stringono. Tutta la catena appenninica viene spinta su dalla placca africana?
La catena appenninica ha già dato, nel senso che è stata soggetta a spinte e compressioni e adesso si sta adagiando. E’ utile al riguardo notare la differenza tra il terremoto dell’Aquila e questo in Emilia. In Abruzzo si è verificato un abbassamento del suolo di 25 cm, perché la zona dell’Abruzzo in questo momento non sale più, anzi scende, perché sta alle spalle della parte in compressione. Quindi, le montagne dell’Appennino tendono a estendersi, a scendere, verso il Tirreno. Questo significa che l’Appennino, che è stato costruito con lo stesso meccanismo che si registra in questi giorni nella Pianura Padana, reagisce con delle estensioni, anziché con delle compressioni.

Quindi lei non costruirebbe mai una casa lungo l’Appennino.
Questo è un altro discorso. In Giappone c’è stato un terremoto che è stato diecimila volte più forte di quello dell’Emilia, ma le case, gli edifici, anche grattacieli, non sono crollati. Dipende da come si costruisce.

Scusi, ma devo tornare all’inizio. Dopo questo sovra-elevamento di 15 centimetri, rilevato dai satelliti, era prevedibile in qualche modo che sarebbe succeso a breve qualcos’altro?
Ecco, questo è un’altra domanda che spesso viene fatta…

Ma gliela devo fare, perché chi ci legge se lo chiede.
La risposta è no, ovviamente. E le spiego anche perché. Faccio un’analogia che faccio sempre in questi casi e cioè con la medicina. Noi il corpo umano lo studiamo con tecniche molto simili a quelle con cui spieghiamo la crosta terrestre. Ad esempio, usiamo la tomografia assiale computerizzata (TAC) per l’uomo e per l’interno della Terra. Quindi sono metodologie molto simili. Ma nessuno, proseguendo con l’esempio, si sognerebbe di chiedere al proprio medico di prevedere quando avrà una certa malattia da lì a dieci anni, perché ci sono tante variabile, per cui nessuno di noi pensa che il proprio medico sappia che ci ammaleremo di tumore da lì a cinque anni, ma anche a sei mesi. Questo significa che noi stiamo studiando la Terra con mezzi molti limitati, perché l’osservazione non arriva oltre i 10 km di profondità, e quindi le variabili sono tante, alcun molto poco conosciute, ma la ricerca va avanti, naturalmente. Ma la comunità scientifica non crede che sia possibile, anche in futuro molto lontano, prevedere i terremoti. Perché ci sono troppe variabile, E perché si sta scoprendo che il processo dal quale inizia la frattura è causale. Vale a dire, non sembra legato a dati di natura deterministica. E’ come il lancio di una moneta.

Quando c’è la frattura però…
Per tornare al paragone medico, è come la frattura di un osso. A un certo punto si può spezzare. La faglia si può rompere perché un cristallo, a 10 km di profondità, si frattura e si propaga fino a diventare grande e continua per decine di km.

La faglia, per semplificare, è una crepa, dr. Salvi?
Noi la chiamiamo frattura. La faglia è una frattura molto netta.

Scusi, ma se una faglia si spezza, anche una casa costruita con criteri antisismici viene inghiottita. Non c’è dubbio. Nei grandi terremoti, la faglia è grande. In Giappone era lunga centinaia di km. Quella di Finale Emilia è lunga circa 25 km. Quella dell’Aquila altrettanti. In questi casi, la rottura è talmente grande che la faglia va in superficie, rompe cioè la superficie e si creano degli scalini, che possono essere un sollevamento di una parte rispetto all’altra. Tutte le case che sono sopra, che possono essere anche antisismiche, vengono lesionate o crollano del tutto. Questo però in Italia succede molto raramente. L’ultima volta è successo nel terremoto dell’Irpinia del 1980.

Secondo lei, ci sarà un esodo da queste zone a rischio o pensa che gli italiani siano un po’ più fatalisti? Ovviamente, non possiamo né dire di stare tranquilli, né di andare via. Naturalmente, però, la possibilità che, in Emilia, ci siano altre scosse è elevata, non c’è dubbio. Ma non possiamo dire quanto siano forti. Nè certo possiamo dire cosa succederà in futuro.

In pratica, l’Italia è attraversata da crepe, a seguito del movimento della placca africana?
Beh, il margine dell’incontro tra la placca africana e quella euroasiatica è idealizzato: immagini una fascia, con tutte le faglie o fratture, come dicevamo.

A che altezza si verifica l’incontro, in Italia, tra la placca africana e quella euro-asiatica?
Noi non lo vediamo, perché sta sotto la crosta terrestre. Tra l’altro, è un piano inclinato, che scende verso il Tirreno. La placca africana, praticamente, si infila sotto l’Appennino. Il margine è idealizzato, ripeto, non c’è un limite netto.

http://www.televideo.rai.it/televideo/p ... p?id=12488


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MessaggioInviato: 02/06/2012, 00:49 
Terremoto, liquefazione sabbie è "effetto caffettiera di massicce dimensioni"

Con una metafora, l'esperto Raffaele Brunaldi spiega all'Adnkronos il fenomeno di cui si parla in queste ore con il terremoto in Emilia: "Le sabbie immerse nell'acqua, sottoposte a pressione, hanno provocato la fuoriuscita dei fanghi. E' un fenomeno conosciuto più dal punto di vista teorico che pratico, non ce lo aspettavamo di queste proporzioni"

Roma, 1 giu. - (Adnkronos) - Per spiegare con una metafora il fenomeno della liquefazione delle sabbie, di cui si parla in queste ore con il terremoto, basta pensare a quello che accade in una caffettiera, dove entrano in gioco gli stessi tre elementi che hanno avuto il loro ruolo devastante in Emilia: qui, le sabbie immerse nell'acqua, sottoposte a pressione, hanno provocato la fuoriuscita dei fanghi. La liquefazione. Un fenomeno conosciuto agli studiosi, ma più dal punto di vista teorico che pratico. E soprattutto i geologi non se lo aspettavano di queste proporzioni.

"Non ci aspettavamo un fenomeno di liquefazione di queste dimensioni, ci ha sorpresi la sua natura massiccia e diffusa", commenta all'Adnkronos Raffaele Brunaldi, consigliere regionale dei geologi emiliani di ritorno da Sant'Agostino. "In Italia non si ha notizia di fenomeni di questo tipo - aggiunge - e ora bisognerà guardare ai modelli giapponesi e statunitensi, dove il fenomeno è più presente, e tararli sull'Italia".

Il fenomeno della liquefazione ha bisogno di caratteristiche ed elementi precisi e concomitanti per manifestarsi: servono terreni sabbiosi immersi in acqua, come nel caso della Pianura Padana attraversata dagli alvei di paleofiumi, e una scossa sismica a provocare un forte scuotimento. L'acqua va in sovrapressione e la sabbia di conseguenza perde di aderenza, trasformandosi nel fango letteralmente eruttato con il terremoto.

Il fenomeno non può avvenire né su terreni argillosi, né su quelli rocciosi e anche per i terreni sabbiosi è necessaria la giusta tipologia di sabbia perché la liquefazione abbia luogo: devono essere sabbie compatte e recenti come quelle della Pianura Padana, che non hanno avuto il tempo di compattarsi e sono ancora soffici.

In più, i sedimenti sabbiosi immersi in falda devono venire 'a giorno', cioè in superficie, come nel caso dei dossi dei paleofiumi. E San Carlo risiede proprio su uno di questi dossi, come la maggior parte dei piccoli comuni della zona. Questo perché dopo l'estinzione del paleofiume, i suoi argini si sono trasformati nelle uniche zone in rilievo della zona e lì, come sulle colline, sono stati costruiti i paesi nel corso dei secoli", aggiunge Brunaldi.

Quindi "la maggior parte dei paesi con queste caratteristiche è a rischio, anche se bisogna ricordare che non tutte le sabbie si liquefanno", aggiunge il geologo romagnolo, che conclude: "la crosta africana vuole scavalcare quella europea, e purtroppo lo sta facendo sotto Sant'Agostino".

http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibil ... 55282.html


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