La continua discesa di Obominio .....!!!! L'incapacità sua (non degli USA)
Il più incapace presidente che abbia avuto l'America.
Disastro Medio Oriente
In Siria Obama ha toccato il fondo
Gli Stati Uniti al traino della Russia

La politica estera di Obama tocca in Siria il suo fondo (per ora). Il piano di addestrare i ribelli siriani filo-occidentali oppositori del dittatore Assad, dal costo di 500 milioni con l’obiettivo di formare 4500 soldati all’anno, e’ totalmente fallito. Il Generale Lloyd Austin III, capo del Comando Centrale, ha testimoniato davanti alla Commissione delle Forze Armate del Senato e ha dovuto ammettere che “sono attualmente 4 o 5 i siriani che stanno combattendo”, invece delle migliaia programmate. La Casa Bianca ha fatto sapere che sta “ripensando e rivedendo il piano”, riducendo i costi e ponendosi l’obiettivo ridotto di usare i siriani soltanto come informatori di supporto alle missioni aeree che l’aviazione conduce, anche in Siria, contro l’ISIS.
Ma la figuraccia del piano abortito di formazione di forze alleate sul terreno e’ poca cosa rispetto al caos strategico provocato dalla assenza di leadership di Obama sull’intera vicenda siriana e nell’intero Medio Oriente.
Per ricapitolare, si ricordera’ che Assad aveva represso nel sangue le prime dimostrazioni di siriani che cercavano di rimuovere il dittatore. Era il 2011 e Obama respinse le sollecitazioni all’interno della sua amministrazione (tra gli altri, persino da Hillary), per aiutare gli insorti, che volevano la democrazia e chiedevano aiuto all’Ovest. L’Europa, che non fece nulla in proprio in quel caso, come e’ suo costume, paga oggi le conseguenze di aver delegato all’America la questione: questa tattica dello scaricabarile su Washington era la solita, sempre sfruttata con i presidenti USA precedenti, ma fidarsi di Obama e’ stato disastroso in Siria (mentre in Libia la UE, guidata dalla Francia, si e’ fatta male da sola, con Obama che “guidava da dietro”).
Obama rifiuto’ dunque di armare e di addestrare i potenziali alleati, cosa che accetto’ in seguito, tardi e male come si e’ visto dai risultati. Assad e’ stato lasciato libero di promuovere una repressione sistematica che ha superato da tempo i numeri del genocidio: 250mila sono le vittime della guerra civile attorno a Damasco.
Ma Obama fece ancora di peggio. Quando uscirono le prime indicazioni sull’uso delle armi chimiche di Assad contro i suoi cittadini, disse che se cio’ fosse stato provato, il regime avrebbe “varcato una linea rossa” e sarebbe stato punito. Il gas nervino fu effettivamente trovato sulle vittime del regime, e Obama, con le spalle al muro dopo le sue stesse “minacce”, annuncio’ che avrebbe mandato raid aerei per punire Assad. Ci ripenso’ subito, e decise di rimettersi al Congresso, di fatto rimangiandosi la parola. Fu quando, avvitandosi nel fallimento, diede a Putin la delega per la gestione della eliminazione di tutti gli arsenali di gas nervino siriani, che era stata concordata tra i governi del Consiglio di sicurezza come alternativa all’intervento militare contro Assad. Di recente, sono emerse prove che Assad ha ancora questi arsenali, perche’ li sta usando di nuovo.
Intanto pero’ Putin e’ diventato il leader centrale del problema siriano. L’assenza di una presenza e di un ruolo americano credibile anti Assad, che gli ha permesso di reprimere le opposizioni interne islamiste moderniste, ha generato una guerra civile a tutto campo che ha dato spazio ai gruppi islamisti radicali, all’inizio alcuni alleati di Al Qaeda, e poi il neonato ISIS . La crescita dell’ISIS in Siria e Irak ha prodotto il Califfato Islamico, che vuole rovesciare Assad in Siria e il governo sciita in Iraq.
Ed e’ qui che entra in scena l’Iran, che e’ un sostenitore strenuo di Assad e amico del governo sciita a Bagdad. A sua volta, si sa che Putin e’ alleato strategico dell’Iran, a cui vende armi e che e’ solito difendere a spada tratta in consiglio di Sicurezza.
Le notizie degli ultimi giorni sono che la Russia ha mandato nuovi carri armati a Damasco e che per ora ci sono 500 soldati russi per aiutare Assad, ma saliranno a 2000 presto. L’America ha reagito con un certo fastidio e una certa preoccupazione (e’ il massimo della reazione “muscolare” di cui sono capaci John Kerry e di Obama, come si e’ visto in Ukraina) quando ha saputo che Putin ha spedito i suoi soldati in Siria. Ma la Russia fa da padrona, ormai, e addirittura ha chiesto colloqui con Obama per coordinare a livello militare interventi contro l’ISIS. E la Casa Bianca, dopo aver fatto finta di pensarci qualche giorno, ha accettato. Cosi’ il ridicolo, se non fosse tragico, risico internazionale obamiano e’ arrivato a una situazione inimmaginabile.
La politica ufficiale di Obama, da quando fece la scena di punire Assad per le armi chimiche, e’ di allontanare il dittatore : “Assad se ne deve andare” e’ ancora la posizione di Barack. Il quale, pero’, accetta contemporaneamente di discutere con Putin una alleanza militare, che e’ anti ISIS e che ha lo scopo dichiarato di mantenere al potere Assad. Naturalmente, proteggere Assad e’ anche l’obiettivo primo dell’Iran, che e’ quello stesso Iran che chiama gli USA il “grande satana” e vuole distruggere Israele. E’ anche quello stesso Iran con cui Obama vuole disperatamente, anzi lo ha gia’ di fatto ottenuto in Congresso grazie a una minoranza di voti solo Democratici, firmare il patto nucleare, eliminando le sanzioni che daranno ai radicali islamici di Teheran miliardi di dollari per le campagne terroristiche internazionali contro Usa, Israele e i paesi occidentali “infedeli”.
http://www.liberoquotidiano.it/blog/118 ... to-il.htmlSono anni che insieme ad Ubatuba scriviamo che è lui il fautore dei disastri in Medio Oriente ...........
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