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Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

08/05/2015, 21:22

Ma io a leggere certe cose sento le palle che mi cadono a terra... per il resto ha già risposto Atlanticus.

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

08/05/2015, 22:09

Aztlan ha scritto:Ma io a leggere certe cose sento le palle che mi cadono a terra... per il resto ha già risposto Atlanticus.

Le mie hanno sfondato il pavimento...

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

08/05/2015, 23:47

Seeker ha scritto:
Aztlan ha scritto:Ma io a leggere certe cose sento le palle che mi cadono a terra... per il resto ha già risposto Atlanticus.

Le mie hanno sfondato il pavimento...


A me certe idiozie le fanno crescere visto che non le ho! [xx(]

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

09/05/2015, 11:53

Ricominciamo un'altra volta co' 'sti comunisti e co' sti fascisti in ogni topic........
Ma che GRANDI PALLE........ [xx(]

ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

Questo è il titolo del topic.. per chi lo avesse dimenticato.

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

09/05/2015, 12:29

cluster ricoverati che è ora

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

09/05/2015, 14:20

Aztlan ha scritto:Ma io a leggere certe cose sento le palle che mi cadono a terra... per il resto ha già risposto Atlanticus.



Anche a me, ma per motivi opposti! [:D]

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

11/05/2015, 11:40

Immagine

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

11/05/2015, 12:06

L'ennesima baggianata de Il Giornale. Che fai non lo metti il link Ufò?

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 26824.html

Vabbè che il berluschino deve "tornare in campo"...
ma con questi proclami per impaurire i pensionati,
(e per raccattare voti) non staranno facendo un
pò troppi danni? [}:)]

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

11/05/2015, 12:53

Il link? tanto li conoscete ... [:D]

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

11/05/2015, 14:34

Libia, bombardata una nave turca - Morto un ufficiale del mercantile

L’esercito libico, guidato dal generale Khalifa Haftar, ha confermato di aver bombardato un mercantile turco, davanti alle coste di Tobruk. Ankara: «Trasportava cartongesso»

Ancora tensione in Libia. L’esercito libico, guidato dal generale Khalifa Haftar, ha confermato di aver bombardato un mercantile turco, davanti alle coste di Tobruk. Secondo quanto riferito da un portavoce, Mohamed Hejazi, il cargo era diretto a Derna e ha violato l’ordine dei militari di non avvicinarsi alla città in parte controllata da milizie islamiste affiliate all’Isis.

«La nave è stata bombardata a 10 miglia dalla costa di Derna, avevamo avvertito l’equipaggio», ha sottolineato Mohamed Hejazi, «un membro dell’equipaggio è stato ucciso e uno è rimasto ferito». La nave turca, secondo una fonte libica, ha preso fuoco ed è stata rimorchiata verso il porto di Tobruk.

La Turchia è stata più volte accusata dal governo libico riconosciuto dalla comunità internazionale di fornire armi ed equipaggiamento alle milizie islamiste di Tripoli.

Il governo di Ankara ha presentato un’istanza formale di protesta alle autorità libiche. Secondo le autorità turche, la nave Tuna-1 si stava avvicinando al porto per consegnare un carico di cartongesso proveniente dalla Spagna, quando è stata colpita dalla costa mentre si trovava ancora in acque internazionali.

Secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri di Ankara, un secondo attacco è avvenuto via aerea mentre la nave si stava allontanando. Nel messaggio inviato alle autorità libiche, il ministero degli Esteri turco ha anche chiesto che venga aperta un’indagine per portare i responsabili di fronte alla giustizia, sottolineando come Ankara abbia diritto a chiedere un risarcimento in base alle norme del diritto internazionale.

http://www.corriere.it/esteri/15_maggio ... ef75.shtml

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

11/05/2015, 15:06

E io credo al governo libico riconosciuto di Tobruk.

Perchè i turchi con la loro allegra politica di gestione dei confini hanno già palesemente favorito l' ISIS.

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

11/05/2015, 16:16

(Anche "quelli" vorebbero formare di nuovo un bel califfato ...) [8D]

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

11/05/2015, 16:24

L'Europa sbaglia Solo la guerra argina il terrore


(Magdi Cristiano Allam)

Se si vuole stroncare questo traffico di clandestini non c'è alternativa alla guerra totale ai terroristi islamici che, oltre alla costa, controllano il retroterra, compresi i pozzi petroliferi

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Immaginare che sia un fatto positivo e addirittura un successo per l'Italia l'eventuale accordo sulla distribuzione tra gli Stati europei degli «asilanti», ennesimo eufemismo per occultare la realtà dei clandestini, significa non sapere, o far finta di non sapere, che accrescerà l'afflusso di clandestini.

Il successo sarà, casomai, degli scafisti. A parte il maggior contributo finanziario e di unità navali dell'Unione Europea finora pressoché inesistente, il nostro Paese dovrà comunque gestire il soccorso in mare, lo sbarco sulle nostre coste, l'impossibile identificazione di chi astutamente si presenta senza documenti, gli accertamenti medici specie dopo la conferma della diffusione di scabbia, varicella e tubercolosi, la prima assistenza che potrebbe durare mesi, infine le partenze verso le varie destinazioni finali.

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Così come immaginare fattibile e risolutivo il bombardamento delle imbarcazioni attraccate sulla costa libica, o comunque senza i clandestini a bordo, significa peccare di ingenuità e comportarsi irresponsabilmente perché, immediatamente dopo, l'Italia diventerà il bersaglio del terrorismo islamico con il lancio di missili, attentati dentro casa nostra e l'invasione contemporanea di centinaia di migliaia di clandestini.

Qualsiasi autorità al mondo che controlla militarmente e politicamente un territorio, persino il più che mite governo italiano che concepisce il compromesso con il nemico un dogma di fede, reagirebbe nel mondo più violento qualora dovesse subire un'aggressione militare, a maggior ragione se venisse distrutta una fonte di ricchezza vitale della propria economia. Ed è questo il caso dei barconi e dei gommoni che partono dalla costa libica, da quattro anni controllata da bande terroristiche islamiche che, in combutta con la criminalità organizzata straniera ed italiana, la complicità di una rete di fette dello Stato compiacenti, cooperative e associazioni catto-comuniste, imprenditori prezzolati, garantiscono al terrorismo islamico una taglia cospicua su un giro d'affari stimato complessivamente in 43 miliardi di euro. La conclusione è che se si vuole stroncare questo traffico di clandestini non c'è alternativa alla guerra totale ai terroristi islamici che, oltre alla costa, controllano il retroterra, compresi i pozzi petroliferi, perseguendo esplicitamente l'obiettivo di sconfiggerli per ripristinare uno stato di diritto che garantisca l'ordine e la sicurezza della Libia.

Va bene quando Marco Minniti, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, dice: «La Libia è lo specchio dell'Europa e l'Europa non può permettersi una nuova Somalia a 400 chilometri dai suoi confini (...) Va liberata dal terrorismo e stabilizzata in una cornice di condivisione della comunità internazionale. Va aiutata a ricostruire uno Stato con i suoi apparati che oggi sembrano essersi sbriciolati».

Ma Minniti sbaglia se pensa, al pari del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che quest'obiettivo possa essere il frutto di un sodalizio tra il governo laico riconosciuto internazionalmente insediato a Tobruk e i Fratelli Musulmani che l'hanno spodestato violentemente occupando Tripoli, intimando loro di rappacificarsi per far fronte comune contro l'Isis, così come inutilmente cerca di fare da otto mesi il delegato speciale dell'Onu Bernardino Leon.

L'Italia si rassegni. Per il governo libico i Fratelli Musulmani sono terroristi alla stregua dell'Isis e vanno pertanto combattuti. Questa è anche la posizione dell'Egitto di Al Sisi, dell'Arabia Saudita del nuovo re Salman e degli Emirati Arabi. A sostegno dei Fratelli Musulmani sono invece schierati la Turchia di Erdogan e il Qatar. La Tunisia e l'Algeria sono contrarie ad una soluzione militare per il timore che possa destabilizzare il loro fronte interno fortemente condizionato dai Fratelli Musulmani.

Al di là dello schieramento regionale, resta il fatto che l'Italia è inequivocabilmente il bersaglio dichiarato e prediletto dei terroristi islamici. Non possiamo più tergiversare. Proprio perché abbiamo maturato la convinzione che i barconi utilizzati nel traffico dei clandestini debbano essere distrutti, riuscendo a convincere l'Europa e forse anche l'Onu, dobbiamo ora assumere la consapevolezza che di fatto è una dichiarazione di guerra. Ciò non significa automaticamente che l'Italia debba impegnarsi direttamente sul territorio libico, anche perché, diciamocelo sinceramente, non saremmo preparati.

In un'intervista al Giornale di Gian Micalessin, il capo di Stato Maggiore dell'esercito regolare libico, il generale Khalifa Haftar, dice che l'Italia sbaglierebbe sia colpendo obiettivi limitati, quali i barconi, sia impegnandosi con forze di terra, perché «il vostro Paese si ritroverebbe coinvolto in un conflitto a cui non è preparato». A suo avviso «mandare i soldati italiani o europei a morire in Libia è inutile. Dateci le armi e il lavoro lo faremo da soli». Che cosa aspettiamo a cogliere questa opportunità? O continueremo a suicidarci tra l'ignoranza, la viltà, la sottomissione a Obama e alla sua scelta folle di sostenere i Fratelli Musulmani, l'interesse scandaloso di capi e capetti che per denaro tradiscono l'Italia e nuocciono agli italiani?

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 26793.html

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

11/05/2015, 16:36

Wills Robinson per “Daily Mail”

Il Presidente Obama ha mentito agli americani sul ruolo delle forze speciali pachistane nel raid che uccise Osama Bin Laden. Lo ha fatto per prendersi il merito della missione, secondo il giornalista e premio Pulitzer Seymour Hersh, che nell’articolo di ieri su “London Review Of Books” parla di menzogne della Casa Bianca e della CIA, più o meno su ogni aspetto del raid.

Le dichiarazioni esplosive rivelano che i pachistani hanno tenuto prigioniero Bin Laden per anni, dal 2006, nel compound di Abbottabad. La CIA apprese della posizione del terrorista da un ufficiale dell’intelligence pachistana (il quale vendette il segreto per 25 milioni di dollari) e non durante l’interrogatorio ad un corriere di al-Qaeda. Gli americani hanno poi negoziato con i pachistani, per poter condurre l’operazione.

L’intelligence pachistana (ISI) quel giorno tagliò l’energia elettrica alla zona in cui si nascondeva Osama e poi si accertò che nessuna forza pachistana interferisse con gli elicotteri americani che sorvolavano quello spazio aereo. Non ci fu nessuno scontro a fuoco durante il raid dei Navy Seal. Gli unici colpi sparati furono quelli che uccisero Bin Laden, descritto da Hersh come un uomo debole e disarmato. E i colpi non furono pochi, come si dice. Il commando aveva la missione di uccidere e lo crivellò. All’epoca Bin Laden era già fuori dal gruppo e non ne era a capo. Dopo l’uccisione, non fu sepolto in mare ma bruciato in Afghanistan.

Obama annunciò pubblicamente l’azione e poi se ne prese il merito, nonostante avesse concordato con i pachistani di tenere il segreto per almeno sette giorni e di dire che Bin Laden era stato ucciso in un bombardamento di droni. L’annuncio di Obama oscurò sia il contributo dell’intelligence pachistana e omise i legami fra le due nazioni. Ebbe il coraggio di dichiarare che i pachistani non fossero al corrente dell’operazione americana. Il discorso di Obama fu costruito in fretta e furia, creando caos fra i servizi segreti. I suoi consulenti dovettero rimettere mano alla storia.

Secondo Hersh, il compound era circondato da guardie dell’ISI, che controllavano i movimenti di Bin Laden e della sua famiglia. Avevano l’ordine di andarsene non appena avessero sentito i motori degli elicotteri americani. I dettagli del raid furono esagerati e la minaccia di Al Qaeda fu pubblicizzata nelle settimane che precedettero l’operazione.
Si doveva dare l’impressione che Bin Laden fosse ancora operativo e una figura centrale, altrimenti non ci sarebbe stato motivo per farlo fuori. Così si creò ad arte la storia di corrieri che andavano e venivano, con chiavette USB e istruzioni precise. Le bugie, le dichiarazioni false, e i tradimenti crearono contraccolpi e reazioni negative.

Ci fu bisogno di tempo per riguadagnare la fiducia dei pachistani e convincerli a cooperare nelle azioni contro il terrorismo. Tutto questo teatrino politico sarebbe servito per lucidare le credenziali militari di Obama, infatti la morte di Bin Laden fu il principale motivo della sua rielezione.

Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente

11/05/2015, 17:05

Ufologo 555 ha scritto:(Anche "quelli" vorebbero formare di nuovo un bel califfato ...) [8D]


Quelli sono l' ISIS e le milizie di Tripoli che loro combattono... senza assistenza pur essendo il governo legittimo riconosciuto internazionalmente.

Per la cronaca, hanno vinto le elezioni dello scorso anno e per usare la definizione di Wikipedia sono "secolaristi e liberali":

Libya after Gaddafi (Wikipedia)
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