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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 27/09/2015, 15:41 
Un' altra eccellente analisi del nostro. [:301]



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 27/09/2015, 16:21 
dove sta scritto che sono le lobby che gestiscono la politica,certo la influenzano,ma cio'sino dal tempo dell'antica roma,e mi sono fermato presto,ma se un presidente ha le bolas,decide lui,senza andare tanti addietro nel tempo mi soffermo sul primo conflitto con l'iraq,i grandi comandi militari usa con varie lobby interessate,a mettere piede in iraq spingevano x giungere fino a bagdad,ma bush senior si oppose......e la guerra fini',magari ci sono presidenti che sono balocchi e vengono gestiti con le balie..... [;)]


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 27/09/2015, 17:12 
ubatuba ha scritto:
dove sta scritto che sono le lobby che gestiscono la politica,certo la influenzano,ma cio'sino dal tempo dell'antica roma,e mi sono fermato presto,ma se un presidente ha le bolas,decide lui,senza andare tanti addietro nel tempo mi soffermo sul primo conflitto con l'iraq,i grandi comandi militari usa con varie lobby interessate,a mettere piede in iraq spingevano x giungere fino a bagdad,ma bush senior si oppose......e la guerra fini',magari ci sono presidenti che sono balocchi e vengono gestiti con le balie..... [;)]

non posso fare altro che suggeriti questa lettura, un po' lunghetta ma che merita perchè è un ottimo punto di partenza per capire la politica interna americana http://www.academia.edu/1301618/Lobbyin ... o_di_Obama
riguardo la prima guerra del golfo, c'erano diversi motivi per cui bush, o chi per lui, decise di finire immediatamente la campagna e il primo tra questi era la risoluzione onu che imponeva solo la messa in sicurezza dei confini del kuwait, non la conquista dell'iraq. in secondo luogo c'era l'iran che sperava nella balcanizzazione dell'iraq per prendere territori, cosa che gli americani non avrebbero potuto evitare sia per la mancanza di consenso popolare interno (per questo furono successivamente reinventate alqeida e le varie minacce musulmane, i talebani con il mullah omar erano già in essere in afganistan) sia perchè le forze in campo americane non erano sufficienti in un allargamento del conflitto.


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 27/09/2015, 21:18 
http://www.corriere.it/esteri/15_settem ... 2c96.shtml

Siria, primo raid francese anti-Isis
Renzi: no ai blitz, evitiamo Libia bis


COMPRENDO la coda di paglia,
ma non capisco il nesso..
in libia c'era gheddafi e i ribelli (l'isis)
e si è deciso di proteggere l'isis e bombardare gheddafi,
qui c'è assad e l'isis..
i bombardamenti dovrebbero essere contro l'isis,
no?

quindi ribadisco
non capisco e non vedo il NESSO..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 27/09/2015, 21:49 
mik.300 ha scritto:
...

Siria, primo raid francese anti-Isis
Renzi: no ai blitz, evitiamo Libia bis


...
non capisco e non vedo il NESSO..

credimi, non l'ha capita nemmeno lui, è la sua supercazzola quotidiana che deve dire affinchè abbia sempre una certa visibilità nei nostri media, al di fuori del brennero siamo considerati alla stregua di pagliacci.
Guarda su youtube.com


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 27/09/2015, 23:55 
Ignorante ha scritto:
ubatuba ha scritto:
dove sta scritto che sono le lobby che gestiscono la politica,certo la influenzano,ma cio'sino dal tempo dell'antica roma,e mi sono fermato presto,ma se un presidente ha le bolas,decide lui,senza andare tanti addietro nel tempo mi soffermo sul primo conflitto con l'iraq,i grandi comandi militari usa con varie lobby interessate,a mettere piede in iraq spingevano x giungere fino a bagdad,ma bush senior si oppose......e la guerra fini',magari ci sono presidenti che sono balocchi e vengono gestiti con le balie..... [;)]

non posso fare altro che suggeriti questa lettura, un po' lunghetta ma che merita perchè è un ottimo punto di partenza per capire la politica interna americana http://www.academia.edu/1301618/Lobbyin ... o_di_Obama
riguardo la prima guerra del golfo, c'erano diversi motivi per cui bush, o chi per lui, decise di finire immediatamente la campagna e il primo tra questi era la risoluzione onu che imponeva solo la messa in sicurezza dei confini del kuwait, non la conquista dell'iraq. in secondo luogo c'era l'iran che sperava nella balcanizzazione dell'iraq per prendere territori, cosa che gli americani non avrebbero potuto evitare sia per la mancanza di consenso popolare interno (per questo furono successivamente reinventate alqeida e le varie minacce musulmane, i talebani con il mullah omar erano già in essere in afganistan) sia perchè le forze in campo americane non erano sufficienti in un allargamento del conflitto.


mi voleta fare credere che le lobby sono terorizzate dall'onu,,del quale nessun s'impippa,(ma non si dice che governano il mondo ed avrebbero terrore dell'onu? [:306] ),in quel periodo l'iran non era in grado di respingere manco un attacco di san marino,dopo essersi svenato nella guerra con l'iraq, magari sarebbe opportuno ricordare che bush senior ara all'apice dei consensi e decidere di giungere a bagdad non era certamente un problema....scrivi che la decisione fu presa da bush o chi x lui,quando c'e' una "firma" la decisione e' sua,non cominciamo con i se i ma o i forse,magari si dovrebbe ricordare che le lobby esistono in tutto il mondo,e certamente se hanno di fronte un incapace hanno gioco facile,si potrebbero ricordare tanti episodi di lobbisty e soci che spingevano verso una determinata soluzione,e invece si ando' nel verso opposto....... [:305]

obama e' un poverello capitato li x caso,e non occorre certo un genio x manovrarlo,dato che idee confuse ne ha da vendere,basta vedere quanti collaboratori ha perso nel suo cammino,puo' essere che il motivo sia la sua incapacita' a gestire le crisi?, ultime dimissione quelle del generale allen,chiamato solo poco tempo fa con il compito dedicato all'isis.... [:306]

se affermate che la politica di obi viene imposta dalle lobby,sono messe veramente male,idee molto poco chiare e confuse,se conducono in tale modo gli affari,c'e' da essere allibiti,a codesti pensatori non affiderei manco una gallina [:296]


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 28/09/2015, 01:31 
io non sono un prete che deve farti credere, è mia premura fare affermazioni e ipotesi sulla base di fatti e gradirei che la discussione rimanesse sulla base di riscontri oggettivi, non di credenze.
all'epoca dei fatti, la risoluzione 661 dell'onu (https://it.wikipedia.org/wiki/Risoluzio ... ioni_Unite) dava il mandato alla coalizione occidentale per la sola liberazione del kuwait e dato che saddam, in seguito alle prime sconfitte, era sceso a patti, con il ritiro delle truppe occupanti, ogni ulteriore passo in avanti della coalizione sarebbe stata vista dalle nazioni musulmane come un atto di aggressione, cosa che avrebbe scatenato nazioni come la siria (all'epoca c'era assad padre che aveva il dente avvelenato contro israele e usa), l'iran che infatti già nelle prime fasi del conflitto, avevano ammassato truppe ai rispettivi confini con l'iraq (sta cosa che l'iran era allo sbando dove sta scritta? saddam in dieci anni di guerra non riuscì a conquistare un solo metro di territorio iraniano, dovette ricorrere alle armi chimiche e azioni di guerriglia perchè niente riusciva a passare lo sbarramento aereo iraniano), preconfigurando una situazione assai pericolosa per gli occidentali, che si sarebbero ritrovati in una tenaglia con il "cappello aereo" dell'iran, dotata dei temibili mig (credo serie 27, ma anche i più nuovi 29) russi. detto in parole povere si stava profilando un secondo vietnam, che non solo avrebbe spezzato l'integrità della coalizione, ma procurato seri problemi all'amministrazione usa visti i già evidenti problemi di politica interna. infatti quando bush senior vinse le elezioni, aveva promesso niente nuove tasse, ma non mantenne la parola e la sua popolarità era ai minimi (da https://it.wikipedia.org/wiki/George_H._W._Bush "A partire dalla primavera del 1991 Bush vide precipitare la sua popolarità a causa della crisi economica iniziata nel 1990, che non fu capace di fronteggiare (anzi aumentò le tasse, rompendo una celebre e solenne promessa elettorale); in particolare, gli venne rinfacciato di occuparsi troppo di politica estera a discapito di quella interna." condizione in cui si sarebbe rischiato l'impeachment del presidente, cosa che avrebbe messo in difficoltà le lobby petrolifere che avrebbero perso la "tempestività" dell'operazione desert storm a favore delle lobbies britanniche, che avevano grossi interessi nell'area.
ma non è tutto. come detto sia iran che siria erano in fervente attività ai confini, ma i loro servizi segreti stavano già aizzando i curdi e le frangenti sciite a ribellarsi contro il regime di saddam hussein (prettamente sunnita), cosa che lo costrinse, dopo poche settimane di battaglia contro la coalizione, a tenere il grosso dell'esercito nel nord dell'iraq, quindi a chiedere un armistizio che sicuramente conveniva a entrambe le parti.
quindi, sempre ponendo il discorso sulla realpolitik, gli americani non fecero alcun passo falso, al contrario se avrebbero insistito, si sarebbero trovati nella ********** fino al collo e avrebbero vanificato i loro progetti di egemonizzazione dell'area mediorientale.

sul discorso delle lobby, almeno voglio sperare che tu sappia che ce ne siano diverse che in effetti confluiscono in due grandi blocchi che finanziano, di soldi e idee, le due frange politiche americane, cioè quella repubblicana e quella democratica (mai un termine fu così usato male) in una sorta di guerra di "think tank" per il predominio della nazione. ovvio che quindi si possano arrivare a degli attriti interni che possono sfociare anche in fatti eclatanti, non è un caso che gli usa vantano 4 presidenti uccisi durante il loro mandato e diversi altri scampati per un soffio a diversi attentati. in questo scenario, i presidenti sono semplicemente degli esecutori degli ordini delle lobby alle quali appartengono e fanno esattamente quello che gli dicono, non a caso ci mettono personaggi prettamente senza palle, di solito ubriaconi o puttanieri (gravi difetti nella visione prettamente moralista e presbiteriana degli stati uniti), quindi gente che nel caso voglia fare di testa propria, facilmente ricattabile. obama non è da meno, serviva un fesso di colore che attirasse i voti dei neri e degli immigrati, con un programma "democratico" fondato prettamente sulla riforma sanitaria per fare man bassa dei voti dei ceti meno abbienti e che rilanciasse in qualche modo il sogno americano, con i media che lo hanno caricato di aspettative, pure un nobel già che c'erano (tanto ormai si erano sputtanati a darlo ad al gore...). e infatti ha deluso la maggior parte di queste aspettative, comportandosi esattamente come i suoi predecessori, annunciando grandi riforme, ma facendo in realtà qualche cazzatina e sempre senza mai contravvenire quanto fatto dalla precedente amministrazione, repubblicana. alla stessa maniera di come da noi renzi porta avanti il programma "berlusconiano".
ergo, cambia il re, ma non la corte.


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 28/09/2015, 03:29 
Chapeau.

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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 28/09/2015, 09:02 
[:301] [:301] [:301] [:301] [:301]

Null'altro da aggiungere...

[:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 28/09/2015, 11:21 
Mah, direi che invece il tutto è una via di mezzo ......... Comunque i presidenti contano e non poco. Da sempre.



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Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 28/09/2015, 15:59 
un presidente è importante per il popolo, come simbolo, ma nella realtà dei fatti non ha alcun potere decisione, esegue le direttive senza fiatare e serve per raccogliere l'eventuale malcontento del popolo che, nel caso, vedrà in lui la stigmatizzazione dello stato come nemico (tasse, leggi, cose del genere), così eventualmente basterà farlo decadere, si indicono elezioni ed il popolo sarà contento di aver eletto un nuovo leader (sempre scelto dalle lobbies), così sarà contento e cornuto. basta vedere la politica italiana per rendersi meglio conto della cosa.


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 28/09/2015, 16:16 
Ignorante ha scritto:
un presidente è importante per il popolo, come simbolo, ma nella realtà dei fatti non ha alcun potere decisione, esegue le direttive senza fiatare e serve per raccogliere l'eventuale malcontento del popolo che, nel caso, vedrà in lui la stigmatizzazione dello stato come nemico (tasse, leggi, cose del genere), così eventualmente basterà farlo decadere, si indicono elezioni ed il popolo sarà contento di aver eletto un nuovo leader (sempre scelto dalle lobbies), così sarà contento e cornuto. basta vedere la politica italiana per rendersi meglio conto della cosa.


Se ci pensiamo è lo stesso discorso che si annida dietro i concetto di "essoterico" ed "esoterico" applicato a un culto, a una religione, a una conoscenza.

Purtroppo noto che troppo spesso ci si fermi all'aspetto esteriore, superficiale di un fenomeno senza andare a vedere cosa vi si annidi dietro.

Il che equivale a distinguere tra livello "visibile" e "invisibile"...



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 28/09/2015, 16:59 
Per combattere ISIS colpiscono l'esercito Siriano... E se fosse stato il contrario?

L'artiglieria israeliana contro l'esercito siriano

Durante combattimenti tra esercito siriano e forze dell'Isis al confine tra Siria e Israele nel Golan, l'esercito israeliano risponde con colpi di artiglieria che hanno puntato su due postazioni siriane.

Le Forze di difesa israeliane hanno esploso colpi d'artiglieria contro postazioni dell'Esercito siriano domenica sera, dopo che due granate di mortaio lanciate dal territorio siriano hanno colpito quello israeliano nel Golan, senza causare danni né vittime.

L'artiglieria israeliana ha preso di mira due postazioni dell'Esercito regolare siriano, come confermato da un portavoce delle Forze di difesa israeliane in un comunicato.

Il ministro della Difesa israeliano, Moshe Ya'alon, ha confermato che i due colpi di mortaio erano proiettili vaganti esplosi durante i combattimenti tra Esercito siriano e combattenti dell'Isis non lontano dal confine con Israele.

Il ministro ha però ribadito che Tel Aviv ritiene l'Esercito siriano diretto responsabile per qualunque incidente di verifichi al confine.

Leggi tutto: http://it.sputniknews.com/mondo/2015092 ... z3n2spuDXt


Il ministro ha però ribadito che Tel Aviv ritiene l'Esercito siriano diretto responsabile per qualunque incidente di verifichi al confine... eh beh certo... tu mi spari addosso a casa mia e il responsabile sono io che ero lì in quel momento...

[:(!]



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 28/09/2015, 18:00 
che poi al assad, con tutti i problemi che ha, si diverte a bombardare israele per fare in modo che tutto l'occidente lo aggredisca... senza offesa ma solo dei fessi possono credere a una farsa del genere, è ovvio che l'incidente è stato volutamente provocato dal mossad, assad in questo momento è "commissariato" dai russi e non si azzarderebbe nemmeno a pisciare se putin non glielo ordina, figuriamoci attaccare israele.
inoltre c'è da tenere in considerazione questo importantissimo dettaglio http://www.ilgiornale.it/news/mondo/l-i ... 76438.html la cosa avrà mandato su tutte le furie i neocon americani e il likud, forse per questo israele palesa le sue preoccupazioni (e minacce) sul nuovo assetto geopolitico mediorientale con false flag come questo, con leader sciiti che dominano l'area, la situazione si farebbe preoccupante per loro. a questo punto è lecito ipotizzare che il presunto accordo israele-russia non sia affatto andato in porto.


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 28/09/2015, 18:41 
Ignorante ha scritto:
io non sono un prete che deve farti credere, è mia premura fare affermazioni e ipotesi sulla base di fatti e gradirei che la discussione rimanesse sulla base di riscontri oggettivi, non di credenze.
all'epoca dei fatti, la risoluzione 661 dell'onu (https://it.wikipedia.org/wiki/Risoluzio ... ioni_Unite) dava il mandato alla coalizione occidentale per la sola liberazione del kuwait e dato che saddam, in seguito alle prime sconfitte, era sceso a patti, con il ritiro delle truppe occupanti, ogni ulteriore passo in avanti della coalizione sarebbe stata vista dalle nazioni musulmane come un atto di aggressione, cosa che avrebbe scatenato nazioni come la siria (all'epoca c'era assad padre che aveva il dente avvelenato contro israele e usa), l'iran che infatti già nelle prime fasi del conflitto, avevano ammassato truppe ai rispettivi confini con l'iraq (sta cosa che l'iran era allo sbando dove sta scritta? saddam in dieci anni di guerra non riuscì a conquistare un solo metro di territorio iraniano, dovette ricorrere alle armi chimiche e azioni di guerriglia perchè niente riusciva a passare lo sbarramento aereo iraniano), preconfigurando una situazione assai pericolosa per gli occidentali, che si sarebbero ritrovati in una tenaglia con il "cappello aereo" dell'iran, dotata dei temibili mig (credo serie 27, ma anche i più nuovi 29) russi. detto in parole povere si stava profilando un secondo vietnam, che non solo avrebbe spezzato l'integrità della coalizione, ma procurato seri problemi all'amministrazione usa visti i già evidenti problemi di politica interna. infatti quando bush senior vinse le elezioni, aveva promesso niente nuove tasse, ma non mantenne la parola e la sua popolarità era ai minimi (da https://it.wikipedia.org/wiki/George_H._W._Bush "A partire dalla primavera del 1991 Bush vide precipitare la sua popolarità a causa della crisi economica iniziata nel 1990, che non fu capace di fronteggiare (anzi aumentò le tasse, rompendo una celebre e solenne promessa elettorale); in particolare, gli venne rinfacciato di occuparsi troppo di politica estera a discapito di quella interna." condizione in cui si sarebbe rischiato l'impeachment del presidente, cosa che avrebbe messo in difficoltà le lobby petrolifere che avrebbero perso la "tempestività" dell'operazione desert storm a favore delle lobbies britanniche, che avevano grossi interessi nell'area.
ma non è tutto. come detto sia iran che siria erano in fervente attività ai confini, ma i loro servizi segreti stavano già aizzando i curdi e le frangenti sciite a ribellarsi contro il regime di saddam hussein (prettamente sunnita), cosa che lo costrinse, dopo poche settimane di battaglia contro la coalizione, a tenere il grosso dell'esercito nel nord dell'iraq, quindi a chiedere un armistizio che sicuramente conveniva a entrambe le parti.
quindi, sempre ponendo il discorso sulla realpolitik, gli americani non fecero alcun passo falso, al contrario se avrebbero insistito, si sarebbero trovati nella ********** fino al collo e avrebbero vanificato i loro progetti di egemonizzazione dell'area mediorientale.

sul discorso delle lobby, almeno voglio sperare che tu sappia che ce ne siano diverse che in effetti confluiscono in due grandi blocchi che finanziano, di soldi e idee, le due frange politiche americane, cioè quella repubblicana e quella democratica (mai un termine fu così usato male) in una sorta di guerra di "think tank" per il predominio della nazione. ovvio che quindi si possano arrivare a degli attriti interni che possono sfociare anche in fatti eclatanti, non è un caso che gli usa vantano 4 presidenti uccisi durante il loro mandato e diversi altri scampati per un soffio a diversi attentati. in questo scenario, i presidenti sono semplicemente degli esecutori degli ordini delle lobby alle quali appartengono e fanno esattamente quello che gli dicono, non a caso ci mettono personaggi prettamente senza palle, di solito ubriaconi o puttanieri (gravi difetti nella visione prettamente moralista e presbiteriana degli stati uniti), quindi gente che nel caso voglia fare di testa propria, facilmente ricattabile. obama non è da meno, serviva un fesso di colore che attirasse i voti dei neri e degli immigrati, con un programma "democratico" fondato prettamente sulla riforma sanitaria per fare man bassa dei voti dei ceti meno abbienti e che rilanciasse in qualche modo il sogno americano, con i media che lo hanno caricato di aspettative, pure un nobel già che c'erano (tanto ormai si erano sputtanati a darlo ad al gore...). e infatti ha deluso la maggior parte di queste aspettative, comportandosi esattamente come i suoi predecessori, annunciando grandi riforme, ma facendo in realtà qualche cazzatina e sempre senza mai contravvenire quanto fatto dalla precedente amministrazione, repubblicana. alla stessa maniera di come da noi renzi porta avanti il programma "berlusconiano".
ergo, cambia il re, ma non la corte.



risoluzioni onu????ma quante ne sono state disattese???,in quantita' industriale,....quindi era d'uopo rispettare pure la risoluzione 181,......magari questa no.....cozzava contra certa filosofia......la sostanza riguarda avere o no las bolas......
continua la precedente politica?????strano con la precedente amministrazione non risulta che ci fossero in vigore le primavere o altre menate simili,non risulta che la precedentre amministrazione cercasse il caos in quella zona,chissa' xke' avevano sdoganato perfino gheddafy,
non risulta che la tensione con la russia avessero raggiunto livelli da guerra fredda....dato che periodicamente svolgevano pure manovre congiunte aereo navali terrestri sia in russia che negli usa.....mentre ora sono annullate
magari qualke differenza sostanziale esiste......allora,diciamo che le lobby precedenti erano + capaci...... [:288]

la sirya era acerrina nemica di israele ed usa?????forse dimentichi che la sirya partecipava alla coalizione anti saddam

l'iran al tempo di mig29 ne aveva 4 xke' disertati dall'iraq,e solo successivamente ne acquisto' dalla russia, aveva ancora aerei occidentali senza parti di ricambio x l'embargo,quindi...... senza parlare che la flotta era inesistente....se bush senior avesse deciso di andare a bagdad non sarebbe stato certamente l'iran ad impedirlo.......


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