14/02/2016, 20:23
Sardegna come la Liguria: regalato alla Francia un altro pezzo di mare
Aggiunto da Filippo Burla il 14 febbraio 2016.
Roma, 13 feb – Mar Ligure e Tirreno. O Mar Liguré e Tirrenò? E’ di poche settimane fa la notizia che il governo Renzi avrebbe, di nascosto il 21 marzo scorso, regalato un pezzo di mare al confine tra Liguria e Francia a questi ultimi. Notizia peraltro balzata agli onori delle cronache solo dopo che alcuni pescherecci della regione, convinti di pescare in acque italiane, sono stati fermati dalle autorità transalpine. Secondo le autorità italiane la cessione non aveva ancora effetto dato che non era stata ratificata. Ragioni non sufficienti per la Francia, che non intende attendere le lungaggini burocratiche nostrane per far valere l’accordo.
Notizie analoghe a quanto accaduto ai pescherecci liguri stanno, però, arrivando anche dalla Sardegna. E’ successo infatti che alcune imbarcazioni provenienti da Alghero ed impegnate in una battuta nelle zone dove erano solite recarsi siano anch’esse state fermate dalla guardia costiera francese, con l’accusa di aver violato le loro acque territoriali. “È solo così che tra si è scoperto che con un accordo internazionale siglato dal ministro degli esteri francese Fabius e da quello italiano Gentiloni erano state cedute porzioni infinite di mare alla Francia, guarda caso quelle aree notoriamente più pescose e battute dalle imbarcazioni della flotta sarda”, spiega Mauro Pili, due volte governatore della Sardegna e attualmente deputato, eletto con il Pdl ma poi passato al gruppo misto. La cessione, secondo la ricostruzione fatta dal parlamentare sardo, sarebbe avvenuta contestualmente a quella che ha visto la Liguria perdere un miglio di acque: “L’accordo siglato a Caen il 21 marzo del 2015 – ha spiegato Pili – è stato fatto scattare nei giorni scorsi in modo unilaterale dalla Francia, considerato che lo ha già fatto ratificare al proprio parlamento. Non altrettanto ha fatto il governo italiano che lo ha tenuto nascosto e non lo ha mai sottoposto al parlamento“. Pili ha presentato un’interrogazione urgente ai dicasteri competenti – Esteri e Agricoltura – oltre ad annunciare, incontrando i pescatori del nord dell’isola, possibili azioni “clamorose”.
Pesanti le accuse lanciate anche dalla Lega Nord. “La notizia è vera. Anche se pare inverosimile: i nostri confini sono cambiati, abbiamo perso decine di miglia di acque territoriali al largo delle coste della Liguria e della Sardegna. E forse anche in altre coste di cui ancora non sappiamo nulla”, ha tuonato Roberto Calderoli. “Pretendiamo – ha aggiunto il senatore – che il presidente Mattarella venga informato e intervenga immediatamente per fare chiarezza su questa vicenda e verificare se sono state cedute altre porzioni del nostro territorio ad altri Stati esteri
Il governo Renzi, per mano del ministero degli Esteri Paolo Gentiloni, non avrebbe in realtà tutte le responsabilità se non quella della firma finale. Il suo iter è infatti decisamente più lungo e data al 2006, quando sotto l’esecutivo Prodi iniziarono le trattative con la Francia, protrattesi poi costantemente negli anni (protagonisti sempre Prodi e poi Monti) fino al termine, con la ratifica governativa arrivata la passata primavera.
Il testo dell’accordo
Nell’intesa, che supera la convenzione delle bocche di Bonifacio del 1986, si definiscono quelle che sono le nuove zone territoriale, rispettivamente italiane e francesi. Viste le modalità con le quali i diretti interessati – nonché i cittadini – stanno prendendo coscienza del fatto, non è escluso che anche altre siano le aree passate, in perfetto silenzio, sotto la sovranità di Parigi.
Filippo Burla
15/02/2016, 03:29
15/02/2016, 09:10
Plutone77 ha scritto:Sardegna come la Liguria: regalato alla Francia un altro pezzo di mare
Aggiunto da Filippo Burla il 14 febbraio 2016.
Roma, 13 feb – Mar Ligure e Tirreno. O Mar Liguré e Tirrenò? E’ di poche settimane fa la notizia che il governo Renzi avrebbe, di nascosto il 21 marzo scorso, regalato un pezzo di mare al confine tra Liguria e Francia a questi ultimi. Notizia peraltro balzata agli onori delle cronache solo dopo che alcuni pescherecci della regione, convinti di pescare in acque italiane, sono stati fermati dalle autorità transalpine. Secondo le autorità italiane la cessione non aveva ancora effetto dato che non era stata ratificata. Ragioni non sufficienti per la Francia, che non intende attendere le lungaggini burocratiche nostrane per far valere l’accordo.
Notizie analoghe a quanto accaduto ai pescherecci liguri stanno, però, arrivando anche dalla Sardegna. E’ successo infatti che alcune imbarcazioni provenienti da Alghero ed impegnate in una battuta nelle zone dove erano solite recarsi siano anch’esse state fermate dalla guardia costiera francese, con l’accusa di aver violato le loro acque territoriali. “È solo così che tra si è scoperto che con un accordo internazionale siglato dal ministro degli esteri francese Fabius e da quello italiano Gentiloni erano state cedute porzioni infinite di mare alla Francia, guarda caso quelle aree notoriamente più pescose e battute dalle imbarcazioni della flotta sarda”, spiega Mauro Pili, due volte governatore della Sardegna e attualmente deputato, eletto con il Pdl ma poi passato al gruppo misto. La cessione, secondo la ricostruzione fatta dal parlamentare sardo, sarebbe avvenuta contestualmente a quella che ha visto la Liguria perdere un miglio di acque: “L’accordo siglato a Caen il 21 marzo del 2015 – ha spiegato Pili – è stato fatto scattare nei giorni scorsi in modo unilaterale dalla Francia, considerato che lo ha già fatto ratificare al proprio parlamento. Non altrettanto ha fatto il governo italiano che lo ha tenuto nascosto e non lo ha mai sottoposto al parlamento“. Pili ha presentato un’interrogazione urgente ai dicasteri competenti – Esteri e Agricoltura – oltre ad annunciare, incontrando i pescatori del nord dell’isola, possibili azioni “clamorose”.
Pesanti le accuse lanciate anche dalla Lega Nord. “La notizia è vera. Anche se pare inverosimile: i nostri confini sono cambiati, abbiamo perso decine di miglia di acque territoriali al largo delle coste della Liguria e della Sardegna. E forse anche in altre coste di cui ancora non sappiamo nulla”, ha tuonato Roberto Calderoli. “Pretendiamo – ha aggiunto il senatore – che il presidente Mattarella venga informato e intervenga immediatamente per fare chiarezza su questa vicenda e verificare se sono state cedute altre porzioni del nostro territorio ad altri Stati esteri
Il governo Renzi, per mano del ministero degli Esteri Paolo Gentiloni, non avrebbe in realtà tutte le responsabilità se non quella della firma finale. Il suo iter è infatti decisamente più lungo e data al 2006, quando sotto l’esecutivo Prodi iniziarono le trattative con la Francia, protrattesi poi costantemente negli anni (protagonisti sempre Prodi e poi Monti) fino al termine, con la ratifica governativa arrivata la passata primavera.
Il testo dell’accordo
Nell’intesa, che supera la convenzione delle bocche di Bonifacio del 1986, si definiscono quelle che sono le nuove zone territoriale, rispettivamente italiane e francesi. Viste le modalità con le quali i diretti interessati – nonché i cittadini – stanno prendendo coscienza del fatto, non è escluso che anche altre siano le aree passate, in perfetto silenzio, sotto la sovranità di Parigi.
Filippo Burla
http://www.ilprimatonazionale.it/cronac ... cia-39947/
Magari il cognome in calce è indizio di uno scherzo... qualcosa da dire??
15/02/2016, 19:57
15/02/2016, 20:00
18/02/2016, 12:53
18/02/2016, 13:41
Thethirdeye ha scritto:L’ITALIA CAMBIA I CONFINI.. E NON AVVISA NESSUNO,
NEMMENO I DIRETTI INTERESSATI, I PESCATORI.
UNA INTERROGAZIONE DEL Movimento 5 stelle, in seguito all’arresto di una imbarcazione sarda a nord della Sardegna, da parte della Guardia costiera francese. Acque fioo a poco f aitaliane, cedute alla francia nel totale silenzio, neanche la Comunità Europea sembra non saperne nulla.
il peschereccio sarebbe stato rilasciato a seguito del pagamento di una cauzione;
considerato che:
“Corsicaoggi” del 22 gennaio riporta che l’oggetto del trattato bilaterale sia una sorta di scambio territoriale, secondo il quale l’Italia cede la porzione di mare cosiddetta “fossa del cimitero”, detta “la fossa dei gamberoni”, in cambio delle secche tra la Capraia, l’Elba e la Corsica;
dal sito del Ministero della difesa si apprende che il 21 marzo 2015 si è svolto a Caen in Francia un incontro bilaterale denominato “Ministeriale 2+2 Esteri Difesa, Italia-Francia”. Al vertice hanno preso parte il Ministro della difesa Pinotti con il suo omologo Jean-Yves Le Drian e i Ministri degli affari esteri di Francia e Italia, Laurent Fabius e Paolo Gentiloni Silveri;
risulta agli interroganti che il testo dell’accordo bilaterale non risulterebbe consultabile neppure nelle banche dati governative, così come non sarebbe stato ancora predisposto dal Governo il previsto disegno di legge di ratifica. Conseguentemente la legge di autorizzazione alla ratifica non è stata ancora approvata dal Parlamento italiano;
a giudizio degli interroganti, non essendo ancora in vigore il trattato bilaterale del 21 marzo 2015 le acque contese sono da considerarsi a tutti gli effetti acque italiane,
si chiede di sapere:
da chi sia stata pagata la cauzione per il rilascio del peschereccio italiano “Mina”, in quanto sia consistito l’importo e in base a quale norma vigente sia stata applicata la sanzione;
quali siano i motivi per cui a valle del trattato nessuna delle istituzioni coinvolte, sia locali che nazionali che europee, sarebbe stata informata dell’accordo;
da chi sia stato firmato l’accordo bilaterale tra Italia e Francia e se i Ministri in indirizzo ne siano stati informati;
quale procedura sia stata seguita per la firma del trattato e se tale procedimento preveda l’inoltro di informative ai soggetti coinvolti;
se intendano intraprendere, nell’ambito delle rispettive attribuzioni, una fase di audizione dei portatori di interesse in modo da recepire ed attuare quindi politiche corrette nel rispetto dei luoghi e dei cittadini;
se intendano avviare, per quanto di competenza, un processo di revisione delle procedure di firma e ratifica dei trattati internazionali, nonché delle modalità di informativa destinate ai soggetti coinvolti.
http://www.nextquotidiano.it/la-storia- ... a-francia/
Siamo all'apoteosi dell'assurdo.....
18/02/2016, 16:01
mik.300 ha scritto:sono indeciso tra
KOGLIONERIA O FURBERIA..
forse tutt'e due..
18/02/2016, 17:03
Thethirdeye ha scritto:
I ******** siamo noi... che non battiamo ciglio.
18/02/2016, 17:10
18/02/2016, 17:54
18/02/2016, 19:38
18/02/2016, 19:53
18/02/2016, 21:16
mik.300 ha scritto:ho dei parenti che abitano in toscana..
mi dicono sempre che
lì la massoneria è molto diffusa..
se sei affiliato,
pensano a tutto loro..
poi immagino che ti faran pagare
il conto in qualche modo..
è una specie di mutuo soccorso..
ma se ti chiedono un favore
immagino che devi ricambiarlo
non puoi sottrarti....
19/02/2016, 09:40
MaxpoweR ha scritto:mik.300 ha scritto:ho dei parenti che abitano in toscana..
mi dicono sempre che
lì la massoneria è molto diffusa..
se sei affiliato,
pensano a tutto loro..
poi immagino che ti faran pagare
il conto in qualche modo..
è una specie di mutuo soccorso..
ma se ti chiedono un favore
immagino che devi ricambiarlo
non puoi sottrarti....
In alcuni luoghi la chiamano massoneria in altri Mafia in altri 'Ndrangheta in altri Camorra stessa feccia, stessi metodi, stessi fini.