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16/06/2011, 14:05

Tangenti in Piemonte, domiciliari per l'assessore Caterina Ferrero

Arresti domiciliari per l'assessore regionale alla Sanità del Piemonte Caterina Ferrero, che aveva rimesso le deleghe nei giorni scorsi dopo essere stata coinvolta e indagata nello scandalo sanità che ha portato ad alcuni arresti, tra i quali quello del suo braccio destro Piero Gambarino, per corruzione e turbativa d'asta. La Guardia di Finanza ha notificato questa mattina all'assessore Ferrero l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, provvedimento emesso dal Gip nell'ambito della stessa inchiesta.

http://www.unita.it/italia/tangenti-in- ... o-1.304294

16/06/2011, 14:05

Lucca, arrestato assessore. Sindaco (Pdl): «Siamo sereni»

L'assessore alla mobilità del comune di Lucca, Marco Chiari, e il dirigente dell'ufficio urbanistica, Maurizio Tani, sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri di Lucca in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere. Sono accusati di corruzione.

Chiari ha anche le deleghe al centro storico e allo stadio. Un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stato emesso per l'architetto Giovanni Valentini del Gruppo Valore di Prato, sino a ieri pomeriggio azionista di maggioranza della Lucchese Calcio, e per professionisti Andrea Ferro, ex presidente della commissione urbanistica-ambientale del comune di Lucca, e Luca Antonio Ruggi, dello studio professionale di Chiari. Anche per loro l'accusa è di corruzione. Sequestrati su ordine del gip e richiesta della procura di Lucca 18 milioni di euro al gruppo Valore e l'intera area del parco di S. Anna.

Nell'inchiesta, svolta dai Carabinieri di Lucca, l'atto pubblico più significativo è la cosiddetta 'Relazione di monitoraggio' che ha consentito di avviare la procedura per adottare la variante al Piano Strutturale e della Variante al regolamento edilizio e, così, consentire l'approvazione definitiva del Piano attuativo del Parco Sant'Anna e della Variante Stadio. Per arrivare al completamento del lungo iter amministrativo, sarebbe stato decisivo Marco Chiari: con la collaborazione dell'architetto Tani, nella sua qualità di dirigente comunale nello specifico settore, nonché dei professionisti architetto Ruggi e ingegner Ferro (agli arresti domiciliari), avrebbe sfruttato il contesto che si era creato per perseguire il proprio profitto, facendosi promettere o percependo compensi illeciti dall'amministratore dell'azienda pratese 'Valore' spa, Valentini (anch'egli ai domiciliari), attraverso prestazion professioniali fatturate da Ruggi e Ferro ma in realtà in tutto o in parte destinati allo stesso Chiari.

«Sono sereno», commenta il sindaco di Lucca, Mauro Favilla (Pdl). Il quale smentisce l'ipotesi di un coinvolgimento nella vicenda: «Non credo che ci saranno ripercussioni sulla giunta e soprattutto nego di aver ricevuto avvisi di garanzia. Affronto serenamente la situazione della quale, peraltro, non conosco i fatti».


15 giugno 2011
http://www.unita.it/italia/lucca-arrest ... i-1.304377

16/06/2011, 14:52

Blissenobiarella ha scritto:

Lucca, arrestato assessore. Sindaco (Pdl): «Siamo sereni»


Certo... loro sono sempre "sereni".
Non si scompongono proprio.... [:D]

16/06/2011, 19:24

Non si scompone nemmeno ... Fini ...! [^] [:o)]

16/06/2011, 19:39

‘Ndrangheta, quattro anni di carcere all’ex consigliere regionale Pdl Zappalà

Il politico è stato condannato per corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose. Durante la campagna per le regionali in Calabria del 2010 incontrò il boss Giuseppe Pelle. Dure condanne anche per alcuni appartenenti di spicco dei clan Pelle e Ficarra
Quattro anni di carcere. Tanto l’ex consigliere regionale del Pdl Santi Zappalà dovrà scontare per il gup Daniela Oliva di Reggio Calabria che, ieri pomeriggio, ha emesso la sentenza di primo grado del processo “Reale”. Gli è costato caro l’incontro a casa del boss della ‘ndrangheta Giuseppe Pelle durante la campagna elettorale per le regionali del 2010. Condannato, dunque, per corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose. Il giudice per le udienze preliminari ha accolto in pieno la richiesta del pubblico ministero Giovanni Musarò, infliggendo complessivamente circa 200 anni di reclusione agli imputati che hanno scelto il rito abbreviato.

L’abitazione del mammasantissima di San Luca era diventata un luogo di pellegrinaggio per i candidati a Palazzo Campanella. Quarto degli eletti nella lista del Pdl con 11052 voti, Zappalà non si è tirato indietro davanti a una tappa obbligata per chi vuole rastrellare voti negli ambienti mafiosi. Una sorta di santuario dove chiedere consensi in cambio di appalti.

Ambienti dai quali, come ha affermato nel corso di un’intercettazione telefonica lo stesso Giuseppe Pelle, potrebbero essere eletti ben sei consiglieri regionali. Un partito della ‘ndrangheta seduto allo stesso tavolo della politica e delle istituzioni. Nel corso delle indagini, i carabinieri del Ros aveva filmato Zappalà mentre, a bordo della sua Alfa 159, arrivava a Bovalino intercettando anche le conversazioni con il boss il quale ha garantito il suo appoggio e quello della potente famiglia mafiosa dei Pelle.

“Da parte nostra, dottore, ci sarà il massimo impegno” è la frase che il figlio del patriarca ‘Ntoni Gambazza ha riferito a Zappalà che conferma la tendenza di come, oggi, siano i politici a rivolgersi ai mafiosi e non viceversa. Un impegno non disinteressato certo. Se Zappalà chiede i voti, la cosca pretende una contropartita. Un “do ut des” insomma che, oltre all’odore delle schede elettorali, aveva il sapore degli appalti.

Ed è un imprenditore, Giuseppe Antonio Mesiani, presente all’incontro tra il mafioso e il politico, a spiegare le condizioni del “patto elettorale”: “Quando sposo una causa e quindi io e gli amici miei diamo il massimo, nello stesso tempo noi desidereremmo avere quell’attenzione per come poi ce la accattiviamo, per simpatia ma per amicizia prima di tutto”.

Chiaro, gentile ma, allo stesso tempo, fermo e consapevole di fornire a Zappalà l’unica condizione possibile per usufruire dei voti dei “santolucoti”: la ‘ndrangheta garantisce l’elezione, il politico gli appalti alle ditte di riferimento della cosca. Non si scappa. L’ex sindaco di Bagnara Santi Zappalà, però, non era il solo ad aspirare al pacchetto di voti di Peppe Pelle. Con lui, a dicembre, sono stati arrestati, altri candidati (di centrodestra e di centrosinistra) al consiglio regionale della Calabria che si erano recati durante la campagna elettorale a casa del boss.

Zappalà era stato arrestato inizialmente con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. Il primo reato, però, è caduto davanti al Tribunale della Libertà che, pur lasciando in carcere il consigliere regionale, aveva ridimensionato l’impianto accusatorio nei suoi confronti. Impianto accusatorio che rimane, tuttavia, grave e che oggi ha portato alla condanna a 4 anni di carcere per Santi Zappalà e di tutti gli altri candidati coinvolti nell’inchiesta.

Mafiosi e politici alla sbarra. Ritornando alla sentenza, infatti, il gup ha condannato anche il boss Giuseppe Pelle (20 anni di reclusione), Rocco Morabito (20), Giovanni Ficara (18), Costantino Carmelo Billari (8), Domenico Pelle (12), Sebastiano Pelle (10), Giuseppe Antonio Mesiani (8 anni e 8 mesi), Antonio Pelle cl.87 (10 anni e 8 mesi), Mario Versaci (8), Pietro Antonio Nucera (8), Filippo Iaria (8), Antonio Pelle cl.86 (4), Sebastiano Carbone (4), Giuseppe Frantone (4), Giorgio Macrì (6), Francesco Iaria (2 anni e 8 mesi), Liliana Aiello (2 anni e 2 mesi).

L’inchiesta “Reale” è molto più vasta di quella che, ieri, è arrivata a sentenza. Non solo politica. Alcuni filoni dell’indagine portano alla talpa Giovanni Zumbo che, informava, i boss Giovanni Ficara e Giuseppe Pelle sull’operazione “Crimine” e “Infinito” e sulle altre attività investigative dei carabinieri sulle rispettive famiglie mafiose. Un commercialista, coinvolto in un giro di servizi segreti e ‘ndrangheta, sulla cui figura ancora aleggiano tante, troppe ombre.

Uno squarcio anche sull’Università di Reggio Calabria dove il figlio del boss Pelle era in grado di sostenere un numero elevato di esami in pochi mesi, per poi scrivere le lettere dal carcere con errori grammaticali che lasciano pensare ai compiti di uno scolaro delle elementari.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06 ... la/118582/

16/06/2011, 19:49

L'Italia è agli sgoccioli! (E da un po di decenni!) E al peggio non c'è mai fine!

16/06/2011, 19:52

e come no! quando i "comunisti" andranno al governo ufologo......

16/06/2011, 20:01

SEXGATE E BUFERA SULL'IDV.
"LAVORI IN CAMBIO DI SESSO"

Stefano Pedica

BARI - L'Italia dei Valori nella bufera. Esce fuori un sex gate che coinvolgerebbe il senatore Idv Stefano Pedica e il deputato dello stesso partito Pierfelice Zazzera. Una storia di sesso e ricatti venuta alla luce grazie alla denuncia dell'ex responsabile per l'Idv dell'Osservatorio pugliese sulla legalità, Michele Cagnazzo, il quale ha raccolto la testimonianza di una donna, M.C., che si è detta vittima delle avances dei due politici. Lo racconta L'Espresso. "Dopo alcune frequentazioni - scrive Cagnazzo nella denuncia - mi accorsi del fatto che versava in uno stato di non indifferente alterazione emotiva". Successivamente, continua Cagnazzo "mi confidava di essere stata vittima di insistenti avances e ricatti da parte del senatore della Repubblica Stefano Pedica e del deputato Pierfelice Zazzera, entrambi iscritti all'Idv". La donna, 31enne barese "laureata in giurisprudenza e inoccupata", sarebbe stata raggiunta da "insistenti inviti e richieste di appuntamenti al di fuori dell'ordinaria attività politica". Zazzera "avendone carpito lo stato di necessità (...) continuò a tempestarla di telefonate e sms con ripetuti inviti a incontri clandestini", svoltisi all'hotel A. di Massafra (Taranto) "dal maggio 2009 all'ottobre 2009" con la promessa di farle ottenere un posto di lavoro presso l'ufficio legislativo del Parlamento ". In cambio, si legge, l'onorevole "chiedeva favori sessuali", e M., "per quanto mi ha riferito, proprio perché versava in gravi difficoltà (...) accettò di accondiscendere alle richieste". Zazzera avrebbe invitato "M. a Roma presso il proprio alloggio privato dicendole che era necessaria la presenza di lei, sia perché consegnasse il curriculum, sia per sottoscrivere (...) documenti finalizzati a perfezionare un rapporto di lavoro. M., per quanto mi ha riferito, accettò di avere ancora un rapporto sessuale" scrive Cagnazzo. Ed ecco che entra in gioco Pedica. Zazzera comunica alla donna che per ottenere definitivamente il lavoro che aspetta, dovrà avere rapporti sessuali anche con il senatore". I due si incontrano in un hotel di Brindisi. In seguito, avranno un altro rapporto sessuale. "Constatando che nulla si muoveva sul fronte del lavoro, M. interruppe i rapporti anche telefonici con i due". Scoprendo in seguito, "con somma sorpresa, di risultare tra i candidati alle elezioni regionali 2010 per la Puglia, nella lista Idv, pur non avendo mai proposto né tantomento accettato la propria candidatura". La signora disse a Cagnazzo di essersi "rivolta a un legale". Dopo essere venuto a onoscenza di questa vicenda, Cagnazzo stesso si autosospende da responsabile dell'Osservatorio Idv pugliese sulla legalità nel maggio 2010.

http://www.leggo.it/articolo.php?id=127518

16/06/2011, 20:05

nemozero ha scritto:

e come no! quando i "comunisti" andranno al governo ufologo......



LO PUOI BEN DIRE! FAREMO LA FINE DI CUBA! [:D]


Immagine

16/06/2011, 20:08

Ufologo 555 ha scritto:

nemozero ha scritto:

e come no! quando i "comunisti" andranno al governo ufologo......



LO PUOI BEN DIRE! FAREMO LA FINE DI CUBA! [:D]


Immagine


...e magari di qualche precario particolare.........

La precaria di Brunetta? Figlia di parlamentare comunista e guadagna 1800 euro al mese
Il Fazioso | 16 giugno 2011


Sta facendo un esageratissimo scalpore la risposta non oxfordiana di Brunetta (qui il video) a un gruppo di presunti precari che interrompono un convegno a cui partecipava il ministro. Titoloni di giornali, polemiche a non finire, insulti a valanga su Brunetta. Bene sapete chi è la precaria che sale sul palco, a nome dei precari, per iniziare l’ennesimo attacco propagandistico al governo di centrodestra?

Si chiama Maurizia Russo Spena, 39 anni, figlia di Giovanni Russo Spena, esponente ultracomunista, deputato nel 1987 con Democrazia Proletaria, nel 1992 con Rifondazione Comunista, nel 1996 senatore per L’Ulivo, nel 2001 deputato e vicecapogruppo sempre per Rifondazione. Insomma la figlia di un privilegiato che per 20 anni ha fatto il parlamentare, ottenendo grossi emolumenti per un’attività misera.

La signora inoltre non fa mistero di essere sì una precaria ma di guadagnare la modica cifra di 1800 euro mensili da 5 anni, gentilmente donati dall’Agenzia Italia-Lavoro del Ministero del Welfare. Una precaria di lusso, una comunista chic, sempre in giro per proteste, manifestazioni e raduni con un megafono in mano e tanta voglia di fare propaganda

http://www.ilfazioso.com/precaria-di-br ... -mese.html

16/06/2011, 20:10

Ufologo 555 ha scritto:

nemozero ha scritto:

e come no! quando i "comunisti" andranno al governo ufologo......



LO PUOI BEN DIRE! FAREMO LA FINE DI CUBA! [:D]


Ma come? Stiamo per entrare nell'era del fascismo globale e...
tu ti preoccupi di inesistenti e fantomatici comunisti?

Smettila di guardare Emilio Fede Ufò....
quello sta fuori come una teleferica [:D] [;)]

16/06/2011, 20:14

La domanda sorge spontanea: embè?

Il fatto che la tipa sia comunista giustifica il comportamento di Brunetta?
Ragazzi vogliamo uscire da queste ridicole logiche di partito e vedere le cose per come stanno?

Basta arrampicarsi sui vetri, Brunetta sta solo peggiorando di ora in ora la sua posizione.

16/06/2011, 20:18

ubatuba ha scritto:

Ufologo 555 ha scritto:

nemozero ha scritto:

e come no! quando i "comunisti" andranno al governo ufologo......



LO PUOI BEN DIRE! FAREMO LA FINE DI CUBA! [:D]


Immagine


...e magari di qualche precario particolare.........

La precaria di Brunetta? Figlia di parlamentare comunista e guadagna 1800 euro al mese
Il Fazioso | 16 giugno 2011


Sta facendo un esageratissimo scalpore la risposta non oxfordiana di Brunetta (qui il video) a un gruppo di presunti precari che interrompono un convegno a cui partecipava il ministro. Titoloni di giornali, polemiche a non finire, insulti a valanga su Brunetta. Bene sapete chi è la precaria che sale sul palco, a nome dei precari, per iniziare l’ennesimo attacco propagandistico al governo di centrodestra?

Si chiama Maurizia Russo Spena, 39 anni, figlia di Giovanni Russo Spena, esponente ultracomunista, deputato nel 1987 con Democrazia Proletaria, nel 1992 con Rifondazione Comunista, nel 1996 senatore per L’Ulivo, nel 2001 deputato e vicecapogruppo sempre per Rifondazione. Insomma la figlia di un privilegiato che per 20 anni ha fatto il parlamentare, ottenendo grossi emolumenti per un’attività misera.

La signora inoltre non fa mistero di essere sì una precaria ma di guadagnare la modica cifra di 1800 euro mensili da 5 anni, gentilmente donati dall’Agenzia Italia-Lavoro del Ministero del Welfare. Una precaria di lusso, una comunista chic, sempre in giro per proteste, manifestazioni e raduni con un megafono in mano e tanta voglia di fare propaganda

http://www.ilfazioso.com/precaria-di-br ... -mese.html

Non l'ho capito!,questa signora è o no una precaria?, non solo sarebbe una precaria,ma volete che il suo stipendio sia oltretutto misero?.
Poi anche se non lo fosse,chiunque può fare una battaglia a favore dei Diritti Umani-Econimici ecc..!!!
Ubatuba...anche tu?.....dai,un pò di buonsenso . [:0]

16/06/2011, 20:20

Mi sto accorgendo che qui, nessuno ha niente da ... fare! [:o)]

16/06/2011, 20:23

bleffort ha scritto:

Non l'ho capito!,questa signora è o no una precaria?, non solo sarebbe una precaria,ma volete che il suo stipendio sia oltretutto misero?.
Poi anche se non lo fosse,chiunque può fare una battaglia a favore dei Diritti Umani-Econimici ecc..!!!
Ubatuba...anche tu?.....dai,un pò di buonsenso .[:0]


Tipo che solo gli africani possono difendere i diritti dei popoli africani e che solo un bambino può difendere i diritti dei bambini, più o meno il ragionamento è quello...
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