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Germania: locomotiva d' Europa?
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Pagina 14 di 28

Autore:  vimana131 [ 18/11/2016, 12:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Cita:
Volkswagen pronta a tagliare 30mila posti di lavoro dopo dieselgate

Volkswagen è pronta a tagliare 30mila posti di lavoro in tutto il mondo, come conseguenza della perdita miliardaria realizzata per lo scandalo 'dieselgate' sulle emissioni modificate. Secondo una fonte vicina al produttore di autovetture tedesco, non è in programma la chiusura di impianti, mentre i tagli interesserebbero 20mila persone nella sola Germania.

I tagli al personale porterebbero un risparmio di 3,7 miliardi di euro al 2020. Al momento, gli impiegati per Volkswagen sono 624mila in tutto il mondo, di cui 282mila in Germania.


http://www.adnkronos.com/lavoro/dati/20 ... ResJK.html

Autore:  greenwarrior [ 18/11/2016, 15:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Classico ricatto.
Fanno le cagate e poi lasciano a casa operai, come dire " non rompete troppo, altrimenti..... "

Autore:  vimana131 [ 04/03/2017, 13:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Cita:
Germania, tasso di povertà alle stelle. Mai così alto dalla caduta del muro di Berlino

Più di 12 milioni di persone in Germania vivono in condizioni di povertà. Lo riferisce il "Rapporto sulla povertà nel 2017» redatto da vari enti benefici tedeschi.

Il rapporto dipinge un quadro molto diverso da quello presentato dalle notizie che decantano il successo dell'economia tedesca. "Lo sviluppo economico non porta alla riduzione della povertà — sottolineano gli autori — nonostante i risultati economici da record, la povertà colpisce sempre più persone". Gli autori del rapporto sostengono che la mera crescita dell'occupazione non aiuta a migliorare la situazione sociale.

Stando ai dati, la capolista è Brema con la presenza di un povero ogni quattro abitanti. A Berlino i poveri sono il 22% della popolazione totale. Il rapporto indica come persona povera colui che possiede un reddito inferiore del 60% al reddito medio tedesco. La maggior parte dei poveri oggi ha meno di 25 anni. "La situazione di povertà non si modifica con e continua fino alla pensione", ha osservato Cordula Lasner-Tietze, presidente dell'Associazione per la tutela dei minori. Lasner-Tietze sostierne inoltre che il numero di poveri tra gli anziani è in costante aumento. Il rapporto infatti evidenzia un impennata della percentuale delle persone di età superiore ai 65 anni: dal 10,7% di dieci anni fa al 15,7% di oggi. Sulla tendenza al rialzo della percentuale dei poveri tra gli anziani sono d'accordo la maggior parte delle associazioni benefiche.



https://it.sputniknews.com/mondo/201703 ... veri-alto/

Autore:  vimana131 [ 10/03/2017, 14:35 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Cita:

“Locomotiva tedesca sta per deragliare, segni ci sono già”


La locomotiva tedesca sta perdendo colpi. E il futuro della quarta maggiore economia al mondo non è cosí roseo come viene dipinto.

Parola di Carl Weinberg, capo economista di High Frequency Economics, che in una nota odierna sottolinea che: “il rallentamento dell’economia tedesca è evidente quando si analizzano le spese per i consumi. Le vendite al dettaglio hanno segnato il passo dai picchi del 2015, fino ai minimi negli ultimi sei mesi”.

Nonostante l’accelerazione del Pil, l’economista mette in evidenza come l’economia tedesca abbia messo il freno. Lo dimostra anche l’andamento dei redditi. Ma non solo. Weinberg sottolinea inoltre che Berlino si trova di fronte a”un’implosione della domanda interna ed estera” e spiega che “senza crescita delle esportazioni e della domanda interna, anche la produzione industriale resta ferma”.

La conferma della tesi di Weinberg arriva dagli ultimi dati sugli ordini alle fabbriche di gennaio, crollate del 7,4%, il calo maggiore dal 2009. In compenso, la produzione industriale, nello stesso mese, ha segnato un aumento del 2,8% dopo il -2,4% di dicembre.

Un dato quest’ultimo che, secondo Carsten Brzeski, capo economista di ING, conferma invece che la debolezza di dicembre era solo temporanea, dovuta alle rigide condizioni climatiche. “Tuttavia il fatto che su base annua il dato sia rimasto forma mostra come alla fine sia difficile uscire dalle situazioni di stagnazione”.



http://www.wallstreetitalia.com/locomot ... -sono-gia/

Autore:  sottovento [ 10/03/2017, 14:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Cita:
“Locomotiva tedesca sta per deragliare, segni ci sono già”

La Germania si riprenderà alla grande con l'euro a due velocità
Cita:
Ue a due velocità. Il piano della Merkel: Italia con l'euro di serie B

http://www.affaritaliani.it/esteri/ue-a ... 62160.html


Cita:
Paolo Gentiloni: "Ora un'Ue a due velocità"

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 72723.html

Autore:  Thethirdeye [ 19/03/2017, 11:18 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Pubblicato il 18 mar 2017

Paolo Becchi esibisce le prove in diretta tv del fatto che la Germania
sapeva che grazie all'Euro "lo avrebbe messo in cu1o agli italiani".


Guarda su youtube.com

Autore:  vimana131 [ 02/04/2017, 13:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Cita:

Berlino non ha la stoffa per tornare a essere una potenza militare

Nonostante le ambizioni” di superare vecchi preconcetti” per assumere le redini anche militari e non solo economiche dell’Europa, la Germania non sembra avere la stoffa per gestire conflitti armati, capacità tecnica, materiale ma anche politica e sociale necessaria a una “potenza”.

Benchè il libro Bianco della difesa tedesca del luglio scorso, reso noto subito dopo il Brexit che determinò l’uscita dalla Ue della potenza militare britannica, evidenzi la volontà di Berlino di imporre anche in campo militare la sua leadership in Europa, la “prova del fuoco” rappresentata dalle operazioni belliche indica una profonda immaturità del sistema-paese di fronte alla guerra.

Lo confermano le polemiche esplose in Germania per la possibilità che immagini della ricognizione raccolte dai Tornado tedeschi, impegnati sulla Siria nell’ambito della Coalizione anti-Isis a guida statunitense, abbiano contribuito il 21 marzo al bombardamento di un complesso scolastico di Badiya nel villaggio di al-Mansura nel nord della Siria pochi chilometri a ovest di Raqqah, nel quale secondo attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus) sarebbero morti almeno 33 civili, secondo l’ong Airwars addirittura 420 per lo più donne e bambini appartenenti a un centinaio di famiglie di sfollati.

I jet tedeschi, come quelli italiani in volo sull’Iraq, effettuano ricognizioni ma non impiegano ordigni e non hanno mai ucciso neppure un miliziano jihadista ma in Germania anche la sola ipotesi che la ricognizione tedesca abbia contribuito a un raid aereo eseguito da velivoli di altra nazionalità (probabilmente statunitensi) in cui si sono registrati danni collaterali, cioè vittime civili, scatena la bagarre a Berlino.

Il ministro degli Esteri Sigmar Gabriel è intervenuto per allontanare i sospetti. “Secondo le informazioni di cui sono in possesso, l’azione dei Tornado non è responsabile per quello che è avvenuto”, ha detto il ministro. La sinistra della Linke accusa invece il ministro della Difesa Ursula von der Leyen e l’intero governo di “essere corresponsabili della morte anche di donne e bambini”.

La notizia del raid e delle vittime civili siriane è stata riferita mercoledì scorso dall’ispettore generale Volker Wieker alla commissione Difesa del Bundestag, nel corso di una audizione a porte chiuse. Il ministero della Difesa non ha voluto commentare il caso per motivi di riservatezza ma un portavoce ha confermato che le forze aeree tedesche erano effettivamente responsabili delle ricognizioni nell’area.

Dalle informazioni ricavate non era possibile valutare se all’interno degli edifici bersaglio dei successivi attacchi aerei vi fossero anche civili. Gli attacchi aerei, sottolinea però la Difesa tedesca, vengono autorizzati ed effettuati sulla base dei riscontri di diverse fonti, inclusi i droni da ricognizione e fonti umane (Hunmint). L’episodio è oggetto di indagine anche negli Stati Uniti che nei giorni scorsi hanno ammesso di aver provocato oltre cento vittime civili in un raid aerei a Mosul, in Iraq.

38201966_401

Decollando dalla base turca di Incirlik i Tornado della Luftwaffe effettuano ricognizioni preventive sui bersagli da attaccare e valutazioni dei danni inflitti subito dopo i raid.

Secondo le valutazioni di alcune ong solo in Siria i velivoli della Coalizione hanno ucciso per errore 1.400 civili ma la questione è se la Germania può puntare a un ruolo di leadership anche militare dal momento che è incapace di partecipare attivamente a un conflitto compiendo anche azoni di attacco e non solo di ricognizione o addestramento come quelle effettuate in Siria e Iraq.

Le vittime civili sono una tragica costante in tutte le guerre (specie in quelle asimmetriche contro milizie che usano la popolazione come “scudo” per scoraggiare gli attacchi nemici) anche se precauzioni e tecnologie le hanno ridotte al minimo rispetto ai conflitti del passato anche recente.

Combattere significa anche saper accettare le perdite che si subiscono come quelle che si infliggono, a volte anche tra la popolazione: questa capacità, ancor prima e di più delle armi e dei mezzi hi-tech, costituisce una prerogativa irrinunciabile per uno Stato che ambisca ad avere un ruolo leader nelle operazioni militari e negli scenari di crisi internazionali.

Se Berlino non è in grado di sopportare politicamente e socialmente neppure le vittime civili provocate dai raid altrui, in cui la Luftwaffe ha fornito solo supporto di ricognizione e intelligence, come potrà domani assumersi la responsabilità di guidare ipotetiche armate dell’Unione contro i nemici dell’Europa?


http://www.analisidifesa.it/2017/04/ber ... -militare/

Autore:  bleffort [ 02/04/2017, 13:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

vimana131 ha scritto:
Cita:

Berlino non ha la stoffa per tornare a essere una potenza militare

Nonostante le ambizioni” di superare vecchi preconcetti” per assumere le redini anche militari e non solo economiche dell’Europa, la Germania non sembra avere la stoffa per gestire conflitti armati, capacità tecnica, materiale ma anche politica e sociale necessaria a una “potenza”.

Benchè il libro Bianco della difesa tedesca del luglio scorso, reso noto subito dopo il Brexit che determinò l’uscita dalla Ue della potenza militare britannica, evidenzi la volontà di Berlino di imporre anche in campo militare la sua leadership in Europa, la “prova del fuoco” rappresentata dalle operazioni belliche indica una profonda immaturità del sistema-paese di fronte alla guerra.

Lo confermano le polemiche esplose in Germania per la possibilità che immagini della ricognizione raccolte dai Tornado tedeschi, impegnati sulla Siria nell’ambito della Coalizione anti-Isis a guida statunitense, abbiano contribuito il 21 marzo al bombardamento di un complesso scolastico di Badiya nel villaggio di al-Mansura nel nord della Siria pochi chilometri a ovest di Raqqah, nel quale secondo attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus) sarebbero morti almeno 33 civili, secondo l’ong Airwars addirittura 420 per lo più donne e bambini appartenenti a un centinaio di famiglie di sfollati.

I jet tedeschi, come quelli italiani in volo sull’Iraq, effettuano ricognizioni ma non impiegano ordigni e non hanno mai ucciso neppure un miliziano jihadista ma in Germania anche la sola ipotesi che la ricognizione tedesca abbia contribuito a un raid aereo eseguito da velivoli di altra nazionalità (probabilmente statunitensi) in cui si sono registrati danni collaterali, cioè vittime civili, scatena la bagarre a Berlino.

Il ministro degli Esteri Sigmar Gabriel è intervenuto per allontanare i sospetti. “Secondo le informazioni di cui sono in possesso, l’azione dei Tornado non è responsabile per quello che è avvenuto”, ha detto il ministro. La sinistra della Linke accusa invece il ministro della Difesa Ursula von der Leyen e l’intero governo di “essere corresponsabili della morte anche di donne e bambini”.

La notizia del raid e delle vittime civili siriane è stata riferita mercoledì scorso dall’ispettore generale Volker Wieker alla commissione Difesa del Bundestag, nel corso di una audizione a porte chiuse. Il ministero della Difesa non ha voluto commentare il caso per motivi di riservatezza ma un portavoce ha confermato che le forze aeree tedesche erano effettivamente responsabili delle ricognizioni nell’area.

Dalle informazioni ricavate non era possibile valutare se all’interno degli edifici bersaglio dei successivi attacchi aerei vi fossero anche civili. Gli attacchi aerei, sottolinea però la Difesa tedesca, vengono autorizzati ed effettuati sulla base dei riscontri di diverse fonti, inclusi i droni da ricognizione e fonti umane (Hunmint). L’episodio è oggetto di indagine anche negli Stati Uniti che nei giorni scorsi hanno ammesso di aver provocato oltre cento vittime civili in un raid aerei a Mosul, in Iraq.

38201966_401

Decollando dalla base turca di Incirlik i Tornado della Luftwaffe effettuano ricognizioni preventive sui bersagli da attaccare e valutazioni dei danni inflitti subito dopo i raid.

Secondo le valutazioni di alcune ong solo in Siria i velivoli della Coalizione hanno ucciso per errore 1.400 civili ma la questione è se la Germania può puntare a un ruolo di leadership anche militare dal momento che è incapace di partecipare attivamente a un conflitto compiendo anche azoni di attacco e non solo di ricognizione o addestramento come quelle effettuate in Siria e Iraq.

Le vittime civili sono una tragica costante in tutte le guerre (specie in quelle asimmetriche contro milizie che usano la popolazione come “scudo” per scoraggiare gli attacchi nemici) anche se precauzioni e tecnologie le hanno ridotte al minimo rispetto ai conflitti del passato anche recente.

Combattere significa anche saper accettare le perdite che si subiscono come quelle che si infliggono, a volte anche tra la popolazione: questa capacità, ancor prima e di più delle armi e dei mezzi hi-tech, costituisce una prerogativa irrinunciabile per uno Stato che ambisca ad avere un ruolo leader nelle operazioni militari e negli scenari di crisi internazionali.

Se Berlino non è in grado di sopportare politicamente e socialmente neppure le vittime civili provocate dai raid altrui, in cui la Luftwaffe ha fornito solo supporto di ricognizione e intelligence, come potrà domani assumersi la responsabilità di guidare ipotetiche armate dell’Unione contro i nemici dell’Europa?


http://www.analisidifesa.it/2017/04/ber ... -militare/

E' logico, per come è stata costruita l'attuale unione europea non diventeremo mai forti e motivati. [^]

Autore:  sottovento [ 02/04/2017, 13:45 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Cita:
I jet tedeschi, come quelli italiani in volo sull’Iraq, effettuano ricognizioni ma non impiegano ordigni e non hanno mai ucciso neppure un miliziano jihadista ma in Germania anche la sola ipotesi che la ricognizione tedesca abbia contribuito a un raid aereo eseguito da velivoli di altra nazionalità (probabilmente statunitensi) in cui si sono registrati danni collaterali, cioè vittime civili, scatena la bagarre a Berlino

Troppo facile questa scusa di non aver sganciato bombe, tutti (anche l'Italia) hanno comunque contribuito ai raid aerei a cominciare dalla Libia quando mettemmo a disposizione le ns basi.

Ps: tutti possono tornare delle potenze militari, una volta crollata la UE e di conseguenza la Nato, ogni paese sovrano potrà investire quei miliardi che da alla Nato in armamenti propri.

Autore:  Thethirdeye [ 17/04/2017, 19:23 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Alla faccia della moneta unica: da oggi la Germania batte moneta tedesca.

Proprio così: quello che è vietato in Italia, in Francia, in Spagna e negli altri Paesi della disgraziata Unione europea, è permesso a Berlino. I supercrucchi si sono fatti il loro soldino su misura: una moneta da 5 euro con il bordino colorato in blu che vale solo entro i sacri confini dell’impero di Frau Merkel. Non è un’invenzione: esiste davvero e sta per arrivare sul mercato in queste ore. Sono 2.250.000 pezzi di cui 250mila riservati a collezionisti e gli altri 2 milioni, invece, a disposizione di tutti. Chi vuole se li prende e se li spende come gli altri. Solo in Germania, però.

Continua>>> http://www.liberoquotidiano.it/news/opi ... k.facebook

Autore:  Wolframio [ 17/04/2017, 19:42 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Uh santocielo, lo possono fare tutti i paesi europei, non solo la Germania
Immagine

Autore:  Base211 [ 17/04/2017, 19:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Thethirdeye ha scritto:
Alla faccia della moneta unica: da oggi la Germania batte moneta tedesca.

Proprio così: quello che è vietato in Italia, in Francia, in Spagna e negli altri Paesi della disgraziata Unione europea, è permesso a Berlino. I supercrucchi si sono fatti il loro soldino su misura: una moneta da 5 euro con il bordino colorato in blu che vale solo entro i sacri confini dell’impero di Frau Merkel. Non è un’invenzione: esiste davvero e sta per arrivare sul mercato in queste ore. Sono 2.250.000 pezzi di cui 250mila riservati a collezionisti e gli altri 2 milioni, invece, a disposizione di tutti. Chi vuole se li prende e se li spende come gli altri. Solo in Germania, però.

Continua>>> http://www.liberoquotidiano.it/news/opi ... k.facebook



È una notizia dell'anno scorso......
Io ho questa moneta da 5 euro è stata fatta a scopo collezionistico.
Ciao

Autore:  Wolframio [ 17/04/2017, 20:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Guarda su youtube.com

http://collezionieuro.altervista.org/bl ... erra-2016/

Autore:  mik.300 [ 17/04/2017, 20:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Pazzesco..
X la serie siamo tutti uguali, ma qualcuno di più..
Il ricco sempre più ricco,
il povero sempre più nel letame,
Il povero mantiene il ricco,
Ecc. Ecc
Neocolonialismo..

E a noi?
Non è dato stampare?

Autore:  mik.300 [ 17/04/2017, 20:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Germania: locomotiva d' Europa?

Base211 ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:
Alla faccia della moneta unica: da oggi la Germania batte moneta tedesca.

Proprio così: quello che è vietato in Italia, in Francia, in Spagna e negli altri Paesi della disgraziata Unione europea, è permesso a Berlino. I supercrucchi si sono fatti il loro soldino su misura: una moneta da 5 euro con il bordino colorato in blu che vale solo entro i sacri confini dell’impero di Frau Merkel. Non è un’invenzione: esiste davvero e sta per arrivare sul mercato in queste ore. Sono 2.250.000 pezzi di cui 250mila riservati a collezionisti e gli altri 2 milioni, invece, a disposizione di tutti. Chi vuole se li prende e se li spende come gli altri. Solo in Germania, però.

Continua>>> http://www.liberoquotidiano.it/news/opi ... k.facebook



È una notizia dell'anno scorso......
Io ho questa moneta da 5 euro è stata fatta a scopo collezionistico.
Ciao


Be' ma l'hai pagata, no?
Ha corso legale, giusto?
In più può essere spesa solo lì,
Ergo hanno battuto moneta..
Altro che collezionismo..
Poi 2 milioni di pezzi x 5 euro=10 milioni..
Mica noccioline..

Pagina 14 di 28 Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]
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