a questo punto la domanda è d'obbligo: sei straniero e hai difficoltà con la lingua italiana? perchè davvero non capisco dove tu voglia andare a parare e mi spiego la cosa solo con una tua non precisa comprensione del testo.
cercherò di essere più chiaro. se gli americani fossero penetrati in territorio iraqeno fino a raggiungere saddam, sia siria che iran si sarebbero anch'essi autorizzati a violare i confini e le loro truppe non solo erano già pronte, ma anche più vicine a baghdad. gli americani dal canto loro, non avendo forze di terra sufficienti e senza una buona copertura aerea, sarebbero finiti in un cul de sac come in vietnam, riportando una sconfitta clamorosa e il probabile impeachment di bush. quindi sia per motivi di politica interna, sia per non dare la scusa a siria e iran di entrare con le truppe di terra, gli americani preferirono l'armistizio, in questo modo disingaggiando l'esercito iraqeno nel sud, saddam avrebbe potuto porre fine alle rivolte sciite e curde con la dovuta forza.
non comprendo cosa c'entri la russia in tutto questo discorso, l'ussr era nel caos più totale e aveva ormai perso il su charme in politica estera, limitandosi semplicemente a dare un contributo assai minimo, mentre israele, per ovvi motivi, non faceva parte della coalizione (si dice che gli scud lanciati verso israele a inizio campagna, non fossero di saddam ma della siria, che aveva tutto l'interesse nel far entrare israele nel conflitto e scatenare le ire dei paesi arabi tutti intorno). la siria ovviamente entrò nella coalizione perchè la coalizione aveva bisogno dello spazio aereo siriano per mantenere la no fly zone, mentre la siria aveva la scusa per ammassare l'esercito ai confini. l'iran invece non ne fece parte perchè saddam fece un accordo di non belligeranza in cambio della cessione di territori, accordo assai labile però visto che saddam disse agli iraqeni che la guerra con l'iran era stata vinta, cosa che fece anche da innesco alle ribellioni sciite.
discorso degli aerei iraniani.
allora innanzitutto guardiamo la cartina geografica

se gli americani avessero osato dire qualcosa a siria e iran, lo stretto di ormuz sarebbe stato dalla propria flotta dislocata ivi dislocata e avrebbe annientato l'intera flotta americana (c'erano molte portaerei) nel golfo. questo avrebbe indebolito ulteriormente l'air force americana che si vedeva costretta a dirottare e richiamare rinforzi in sede mediterranea (i bombardieri della diego garcia non li avrebbero cero rischiati senza una solida copertura). inoltre con la russia nel caos, gli oligarchi stavano praticamente svendendo a tutti gli armamenti russi, aerei compresi, e non si sapeva esattamente cosa avesse l'iran a disposizione, ma di certo erano ben ferrati se non altro perchè saddam, sapendo che i suoi aerei sarebbero caduti in trappola e abbattuti al confine giordano, li dirottò in iran, che vedeva praticamente rimpinguate le proprie forze. tratto da wikipedia
https://en.wikipedia.org/wiki/Islamic_R ... _Air_Force"
Immediately after the end of the Iran–Iraq War, the IRIAF was partially rebuilt through limited purchases of MiG-29 fighters and Su-24 bombers from the Soviet Union, as well as F-7M and FT-7 fighters from China. While providing needed reinforcement to the Iranian Air Force, these types never replaced the older, U.S.-built F-4 Phantoms, F-14s (the IRIAF is now the only air arm in the world using the fighter), or F-5s. Instead, the IRIAF continued its efforts to keep these types in service, and began a number of projects to refurbish and upgrade them.
During the 1991 Persian Gulf War, numerous Iraqi pilots flew Iraqi Air Force aircraft to Iran to avoid destruction by coalition forces. The Iranians impounded these aircraft and never returned them, putting them in service in the IRIAF[1] and claiming them as reparations for the Iran–Iraq War. The aircraft included several Mirage F1s, MiG-21s, MiG-23s, MiG-29s, Su-20s, Su-22Ms, Su-24s, Su-25s and a number of Il-76s, including the secret, one-off AEW-AWACS Il-76 "ADNAN 1" prototype.
". google traduttore andrà bene per i non anglofoni e gli smemorati.