......BUNGA BUNGA..........
Sexygate
Politica
Il bunga bunga dei dipietristi: denunce per ricatti sessualiLo scandalo a luci rosse coinvole gli onorevoli Pedica e Zazzera (Idv). Tra sesso e politica, chiedevano favori erotici per un lavoro
I
l bunga bunga è bipartisan. Scandali a luci rosse non arroventano solo le cadreghe di una parte del Parlamento o del premier Silvio Berlusconi, ma anche quelle dell'altro lato dell'arco politico. E, paradosso mica da ridere, proprio dalla parte dei più irriducibili bacchettoni della politica italiana, gli uomini di Antonio Di Pietro. E' Riccardo Bocca sull'Espresso.it a raccontare il sexygate che fa tremare l'Italia dei Valori, a partire da una denuncia presentata il 14 giugno alla Procura di Bari da Michele Cagnazzo, esperto di criminalità organizzata ed ex responsabile per l'Idv dell'Osservatorio pugliese sulla legalità.
La storia - La vicenda intreccia sesso e politica, promesse di lavoro in cambio di favori erotici, poltrone politiche per una monet
a a luci rosse. Tutto parte dalle confessioni di una donna, la trentunenne C. M., che Cagnazzo conosce nell'aprile 2010 negli uffici baresi dell'Idv. Un incontro dai risvolti inediti, e che lo porteranno ad autosospendersi dalla carica che aveva nel partito e a sporgere denuncia. La donna infatti, poco dopo, confiderà a Caganazzo di "essere stata vittima di insistenti avances e ricatti da parte del senatore della Repubblica Stefano Pedica e del deputato Pierfelice Zazzera" (43 anni, all'epoca dei fatti parlamentare Idv e coordinatore regionale del partito in Puglia, ndr), entrambi uomini di Antonio di Pietro.
Gli incontri - M. conosce i due nell'ambiente politico: simpatizzante dell'Idv partecipa spesso a dibattiti e conferenze. Entrambi la notano e ci provano "con insistenti inviti e richieste di appuntamenti al di fuori dell'ordinaria attività politica". Lei, accetta gli inviti, a detta di Cagnazzo per capire "se ci fossero opportunità di lavoro". E Zazzera, fiutando, "lo stato di necessità (...) continuò a tempestarla di telefonate e sms con ripetuti inviti a incontri clandestini", che effettivamente si svolsero in una camera d'albergo tarantina "dal maggio all'ottobre 2009". In cambio "di favori sessuali", Zazzera prometteva "un posto di lavoro presso l'ufficio legislativo del Parlamento ". E M. stava al ricatto "proprio perché versava in gravi difficoltà". Tra i due va avanti di questo passo, finché Zazzera le dice che "se avesse voluto guadagnare definitivamente il ruolo, avrebbe dovuto dedicare le medesime attenzioni sessuali al senatore Pedica" che poi "avrebbe messo la buona parola". Si giunge così nel dicembre 2009 all'incontro con Pedica, in un hotel di Brindisi, in cui "il senatore disse che per avere determinati benefici, avrebbe dovuto avere rapporti sessuali con lui". Lei, accetta ancora. Poi, un altro appuntamento a gennaio 2010. Finché, "constatando che nulla si muoveva sul fronte del lavoro, M. interruppe i rapporti anche telefonici con i due".
La candidatura nell' Idv - In seguito, però, M. scoprì "con somma sorpresa, di risultare tra i candidati alle elezioni regionali 2010 per la Puglia, nella lista Idv, pur non avendo mai proposto né tantomento accettato la propria candidatura". A questo punto, lei si sarebbe rivolta a un legale.
Stefano Pedica - 53 anni. Nasce democristiano, poi passa all'Udr di Francesco Cossiga e poi nel Movimento cristiano democratici europei del partito dipietrista. Definito il braccio destro di Antonio di Pietro, è noto alle cronache anche per la vicenda dell'auto blu, che utilizzava in orario di servizio e anche fuori orario per spostamenti personali. Non solo, Pedica collezionava valanghe di multe che poi l'allora ministro delle Infrastrutture Di Pierto chiedeva di far archiviare.
16/06/2011
http://www.libero-news.it/news/763264/I ... suali.htmlP.S. IL PEDICA IL 2 MARZO 2011 PREDICAVA"BERLUSCONI SI DEVE DIMETTERE NON SIAMO IL PAESE DEL BUNGA BUNGA..........evidentemente era un po geloso......
![Emoticon [:37]](./images/smilies/UF/37.GIF)