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Grigio
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MessaggioInviato: 09/06/2012, 23:06 
ragazzi sarà solo la stanchezza e 1 non so che di malinconia, di sicuro è così.. ma stasè ho una gran brutta sensazione, come se nelle prossime ore debba verificarsi un brutto terremoto. Spero proprio domattina, quando guarderò il tg, di potermi dire "****, che ti vai a pensare!"


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Astronave
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MessaggioInviato: 09/06/2012, 23:49 
raga stò leggendo in giro, che in pratica il governo, non ha indicato la vera potena del terremoto 6.1 e non 5.9 perchè dal 6° in su dovrebbe pagare il 100% dei costi di ricostruzione!! quant'è vera la cosa?


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Stellare
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MessaggioInviato: 09/06/2012, 23:52 
Sono tutte balle



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MessaggioInviato: 10/06/2012, 11:47 
sono due cose distinte

i rinborsi arrivano in base ai danni facciamo finta alla scala mercalli (ed ai fondi a disposizione) la magnitudo di un terremoto è un'altra cosa

saluti



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Marziano
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MessaggioInviato: 10/06/2012, 12:08 
Cita:
Wolframio ha scritto:

Sono tutte balle


Se potessero a livello local italiano stai tranquillo e sicuro che sottostimerebbero le magnitudo degli eventi...

Marco71.



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MessaggioInviato: 13/06/2012, 01:30 
Lo Studio era stato pubblicato su rivista internazionale da due ricercatori italiani
Terremoto Emilia inaspettato? «Noto dal 2007 possibilità sisma di 6.2 a Mirandola»
L'accusa: «Potenzialità conosciuta ma sottovalutata. Come nella pianura Padana. Ora attenti a Mantova e Verona»

Immagine

MILANO - «Se fossero stati un po’ più attenti alle esperienze sismiche del passato forse sarebbe andata meglio». Lo dice Dario Camuffo, che assieme a Eugenio Carminati in un articolo apparso sulla rivista scientifica Global and Planetary Change, pubblicato nel febbraio 2007, aveva pubblicato una mappa in cui proprio a Mirandola indicato la possibilità di un terremoto di magnitudo 6.2 della scala Richter. Nella stessa carta vengono indicate anche altre zone: per Mantova, ad esempio, la magnitudo è 5.9 e nel Veronese 6.5. Lo studio aveva tutt’altro scopo: valutare gli effetti della sismicità sulla subsidenza nell’area veneziana, ma inevitabilmente prendeva in considerazione un’area più vasta, comprendente tra l’altro la zona interessata dal terremoto in Emilia.

CONOSCENZE SOTTOVALUTATE - Camuffo è climatologo del Cnr, Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima di Padova; Carminati è sismologo presso il dipartimento di scienze della Terra dell’Università La Sapienza di Roma. La cosa di cui entrambi si stupiscono è come possa essere stato considerato inaspettato un terremoto che dal punto di vista storico-scientifico non era così improbabile. «La mappa del 2007 l’ho costruita sostanzialmente sulla base di informazioni disponibili dalla comunità scientifica e dal mondo intero» dice Carminati, «pubblicate sul sito dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia). Si vedono le faglie conosciute che potrebbero dare terremoti in Italia. Tra queste c’è la faglia di Ferrara e la faglia di Mirandola. L’ultimo grande terremoto dell'area è del 1570, e il tempo di ricorrenza è molto ampio: vuol dire che magari un terremoto arriva dopo 250 anni e un’altra volta dopo 500 anni. Mi ha sorpreso però sentire dire che la pianura Padana è poco compresa nelle aree potenzialmente sismiche», continua Carminati. «In realtà la sorgente sismica era conosciuta bene e anche la potenzialità sismica dei terremoti. Queste conoscenze sono state sottovalutate». E aggiunge: «Per me non era una novità. La zona è stata inserita tra le zone a pericolosità medio-bassa a partire dalla fine degli anni Novanta, ed è vero che quello che è accaduto è un terremoto di magnitudo media».

LA CARTA DELLA PERICOLOSITÀ - La carta di pericolosità sismica dà informazioni sulla probabilità che avvenga un evento entro un dato periodo di tempo, ma è solo un approccio statistico. È come dire: la probabilità che venga colpito da un fulmine è molto bassa, ma se succede mi ammazza. La probabilità che arrivasse un terremoto nella zona di Mirandola era bassa, però quando è arrivato era della magnitudo aspettata: intorno a 6. E crea danni, come purtroppo si è avverato.

LIQUEFAZIONE SABBIE - Tra gli effetti che hanno più impressionato è stata la fuoriuscita di fango e sabbia dalle fratture nel suolo. «È il fenomeno della liquefazione delle sabbie», spiega Carminati. «I sedimenti della pianura Padana sono molto ricchi d’acqua. Quando sono scossi da un terremoto, i granelli di sabbia si compattano e riducono i vuoti. Ma se negli interstizi c’è acqua, questa viene espulsa velocemente creando vulcanetti di fango e avviene la compattazione del suolo».

RISCHIO ANCHE IN PIANURA - Il rischio dell’area padana deve essere tenuto nella giusta considerazione. «Non si poteva prima - e a maggior ragione non si può oggi - considerare la zona come non sismica», prosegue il sismologo. «Le persone, per esempio del Ferrarese, erano totalmente ignare delle pericolosità sismica di questa zona. Ormai è tardi, ma si sarebbero dovute informare le popolazioni di questo rischio. «Il nostro articolo è del 2007, ma è basato su conoscenze risapute e pubblicate da anni», aggiunge Camuffo. «Chi aveva la responsabilità e la conoscenza di queste informazioni doveva svegliarsi un po’ prima. La mappa merita ancora di essere diffusa e meditata a salvaguardia di persone e cose, perché vi sono ancora zone a rischio non adeguatamente comprese».

MANTOVA - Infatti, come si può notare nella comparazione delle immagini tra la carta ufficiale del rischio sismico e quella di Camuffo e Carminati, l'area di Mantova è inserita nella zona a rischio bassissimo o nullo. Mentre i due studiosi riportano la possibilità di un sisma fino a 5.9, che in una città rinascimentale produrrebbe danni devastanti nel patrimonio artistico.

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... ddf8.shtml






TERREMOTO: QUARTA SCOSSA IN CALABRIA, 2.4 TRA VIBONESE E REGGINO

(AGI) - Catanzaro, 12 giu. - Quarta scossa in meno di 24 ore.
La Calabria dimostra di essere interessata da uno sciame sismico che si concentra principalmente nell'area del Pollino, ma che non esclude nessuna area. L'ultimo sisma e' stato registrato alle 17,09 di fronte la costa occidentale, a cavallo tra le province di Vibo Valentia e quella di Reggio Calabria.
Per fortuna, il movimento tellurico di magnitudo 2.4 ha avuto come epicentro una zona al largo, nel mare Tirreno, e quindi non e' stato avvertito dalla popolazione e non ha provocato alcun problema.

http://www.agi.it/catanzaro/notizie/201 ... _e_reggino






Turchia, terremoto 4.3 nel sudovest
Tre giorni fa circa 60 feriti dopo una scossa di 5.8 gradi

Turchia, terremoto 4.3 nel sudovest (ANSA) - ROMA, 13 GIU - Nuova scossa di terremoto, di magnitudo 4.3, nel sudovest della Turchia, colpito tre giorni fa da un sisma di 5.8 gradi della scala Richter che ha causato circa 60 feriti. Secondo i rilievi dell'Usgs, a 00:58 ora locale (le 23:58 in Italia) è stato registrato un terremoto con ipocentro a 35 km di profondità ed epicentro 117 km a sud della città turca di Mugla e 74 a est della greca Rodi. Al momento non si hanno segnalazioni di eventuali danni a persone o cose.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 26571.html


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MessaggioInviato: 14/06/2012, 07:51 
avete saputo che 2 giorni fa c'è statao un terremoto del 4° grado a los angeles?


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MessaggioInviato: 14/06/2012, 08:28 
http://www.fondazionegiuliani.it/news-d ... ione-radon

Le tre stazioni abruzzesi di monitoraggio mostrano anomalie a lungo termine relative ad una attività dinamica fuori dal raggio d'azione del territorio monitorato maggiore di 300/400 km dal bacino aquilano. Le anomalie fuori dalla rete non ci permettono di determinare con certezza la zona epicentrale e grado sismico. Dai modelli osservati in passato, le caratteristiche dell'nomalia in atto non sembrano appartenere ad eventi con rilascio di energia maggiori di magnitudo 4.0/4.5

---------

ricordo al forum che le loro previsioni, in qualsiasi caso non superano un arco temporale di 24 / 48 ore

p.s. segue una mia personalissima interpretazione del comunicato. Ho semplicemente preso la cartina italiana e cercato di individuare in che zona potrebbe verificarsi l'evento di 4 / 4.5... ma ripeto: è una personale interpretazione, che non è mai stata supportata nè da Giampaolo nè dal suo collaboratore.

Immagine

La zona in rosso, compresa tra il cerchio verde e quello giallo, è compresa nel raggio da 300 a 400 km da L'Aquila, quindi, stante le informazioni contenute nel comunicato, penso che la scossa avverrà nella zona rossa. In realtà nel comunicato si legge come l'anomalia rilevata sia in un raggio MAGGIORE DI 300 / 400 km, per cui potrebbe verificarsi anche oltre il cerchio giallo.

p.s. chiedo scusa x la deformità dei cerchi, è 1 disegno puramente approssimativo
-----------------------

aggiornamento: scossa di magnitudo 3.6 vicino Mirandola, alle 8.48 (ora italiana).

Si tratta della scossa più forte da due giorni a questa parte, quindi imho perfettamente compatibile con quanto annunciato nel comunicato radon della fondazione Giuliani.


Ultima modifica di Sirius il 14/06/2012, 09:22, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 14/06/2012, 10:21 
Terremoto di magnitudo 4.0 anche in Irlanda, dove di solito la terra non trema mai! Geologi sorpresi



Immagine:
Immagine
59,58 KB

Ieri mattina alle 08:58 locali (le 09:58 italiane) una scossa di terremoto di magnitudo 4.0 a soli 3km di profondità ha colpito le acque appena a largo dell’Irlanda nord/occidentale, lì dove le scosse sismiche sono rarissime. L’epicentro è stato a soli 156km da Galway e a 319km da Dublino. La località più vicina all’epicentro è stata quella litoranea di Belmullet, a Co Mayo, distante 60km dal luogo esatto dove s’è verificata la scossa.
Il sisma è stato avvertito distintamente sulla costa, in una zona storicamente a bassissima sismicità, infatti nella località di Erris ci sono stati anche dei danni.
Un sismologo britannico ha detto che questa scossa in quella zona era “assolutamente inaspettata” e che “pone domande molto interessanti per i geologi“. Tom Blake, dell’INSN (Rete Sismica Nazionale Irlandese) ha detto che s’è trattato del più forte terremoto mai verificatosi in questa zona, e il secondo più intenso mai registrato su tutte le isole Britanniche, dopo quello di magnitudo 5.4 del 19 luglio 1984, a largo della costa occidentale del Galles.

Le autorità hanno smentito la correlazione con i giacimenti di gas presenti nell’area gestiti dalla shell EP, ma per precauzione verranno avviate ispezioni sottomarine sulle condotte presenti nei fondali dell’oceano.
Il dottor Brian McConnell del Geological Survey ha annunciato che ci potrebbero essere alcune piccole scosse di assestamento.



Immagine:
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139,82 KB

http://www.meteoweb.eu/2012/06/terremot ... si/138371/


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MessaggioInviato: 14/06/2012, 15:01 
Cita:
Sirius ha scritto:
aggiornamento: scossa di magnitudo 3.6 vicino Mirandola, alle 8.48 (ora italiana).
Si tratta della scossa più forte da due giorni a questa parte, quindi imho perfettamente compatibile con quanto annunciato nel comunicato radon della fondazione Giuliani.

Sul sito e sulla pagina facebook di Giuliani io ne ho letti molti di comunicati ai quali non è seguito nulla. In questi giorni di sismi oltre il 3.0 in Italia ce ne sono praticamente ogni giorno. Non mi sembrano considerazioni sufficienti per dire che il sistema funziona. E poi quello in Irpinia del 2.9 di qualche giorno fa, ben al di dentro dei 300km non mi pare che l'avesse previsto.
Io ci andrei molto cauto.


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MessaggioInviato: 14/06/2012, 15:24 
allora forse l'anomalia radon indica un evento ancora più grande, che si verificherà entro le 48 ore


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Cita:
Sirius ha scritto:

allora forse l'anomalia radon indica un evento ancora più grande, che si verificherà entro le 48 ore

Incrociamo tutto l'incrociabile! Speriamo di no.


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MessaggioInviato: 15/06/2012, 12:32 
Roma, 13 giugno 2012 - Dopo avere mappato nel dettaglio i movimenti del suolo avvenuti durante i terremoti in Emilia, grazie ai satelliti italiani COSMO-SkyMed, continuano le analisi dei ricercatori INGV per individuare le faglie su cui sono avvenuti i terremoti.
Incrociando dati geologici, sismologici e di deformazione del suolo, i ricercatori INGV hanno generato dei modelli fisico-matematici delle faglie, con i quali hanno simulato gli stessi movimenti della superficie terrestre che vengono osservati da satellite. Utilizzando computer molto potenti sono state generate decine di migliaia di mappe di deformazione simulate, che sono state confrontate con le deformazioni osservate dal satellite. Al termine di questa procedura si è individuato il modello di faglia che meglio riproduce i movimenti del terreno osservati. Questi risultati sono solo preliminari, ma suggeriscono che i due eventi più forti della sequenza, il 20 e il 29 Maggio, siano avvenuti su faglie diverse, tra loro all'incirca parallele.
Queste faglie possono essere visualizzate come dei piani di frattura lungo i quali si ha lo scorrimento dei due blocchi di crosta terrestre: il blocco a Sud della faglia è salito sopra il blocco a Nord (per questo si chiamano sovrascorrimenti), causando sollevamenti del suolo di 10-15 cm. Entrambi i piani di frattura si fermano a qualche centinaio di metri di profondità, e quindi non arrivano ad intersecare la superficie. Un eventuale affioramento delle faglie in superficie avrebbe causato molti più danni nelle zone interessate.
Le faglie individuate corrispondono molto bene a strutture mappate in profondità con studi geologici. Si tratta di strutture vecchie di milioni di anni, generate dalla spinta dell'Appennino settentrionale verso le Alpi. La conoscenza di dettaglio della posizione e delle caratteristiche delle faglie attive è un elemento fondamentale per generare mappe

di pericolosità sismica sempre più affidabili.

Per approfondimenti:
http://www.freerumble.com/audio.php?t=audio&id=

http://www.lescienze.it/lanci/2012/06/1 ... o-1089342/


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MessaggioInviato: 15/06/2012, 12:46 
Cita:
iLGambero ha scritto:

Cita:
Sirius ha scritto:

allora forse l'anomalia radon indica un evento ancora più grande, che si verificherà entro le 48 ore

Incrociamo tutto l'incrociabile! Speriamo di no.


intanto stamane se non erro c'è stata un'altra 3.6

Altro aggiornamento da Giuliani di oggi 15 giugno
Cita:
Le stazioni di rilevamento Radon di Coppito, Fagnano e Magliano de' Marsi (AQ) mostrano ancora importanti anomalie relative ad eventi fuori e lontano dalle rete di monitoraggio. Le anomalie fuori dalla rete non ci permettono di determinare con certezza la zona epicentrale e il grado sismico. In generale rimane valido quanto comunicato ieri.


Ultima modifica di Sirius il 15/06/2012, 12:53, modificato 1 volta in totale.

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Il nuovo direttore dell'Ingv?
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Sarà Massimo Ghilardi a condurre l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Bresciano, una laurea in scienze motorie, già messo dall'ex ministro alla direzione generale della ricerca del Miur
VIDEO - Ispra: 60% dell'Italia non mappata. Eccezione per la Campania e l’Emilia terremotata

Massimo Ghilardi, 45 anni, laureato in Scienze Motorie, è stato nominato direttore generale dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Carabiniere di leva dottore anche in Sociologia politica, è iscritto all’albo dei promotori finanziari e consigliere comunale del Pdl a Chiari (Brescia). Nella sua biografia vanta l’appartenenza al “clan dei bresciani” voluti a Roma dall’ex ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Pochi mesi fa era in corsa per la direzione generale del Cnr di Caterina Perniconi

http://www.ilfattoquotidiano.it


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