Aztlan ha scritto:
...
E' la privatizzazione ad essere una mostruosità politica. Uguale e contraria alle mostruosità compiute da quei regimi.
La politica di Putin rappresenta la sintesi del meglio dei sistemi politici occidentali e orientali.
E' una affermazione molto forte, me ne rendo conto, ma ne sono convinto.
Trovo in essa delle similitudini col partito Baath diffuso nei Paesi musulmani come in Siria
e fino all' intervento americano in Iraq.
La stessa politica di Gheddafi in Libia era analoga a quella del partito Baath.
Una politica laica, progressista, sociale ma al contempo nazionalista e militarista nel senso buono del termine (almeno a mio modo di vedere).
esattamente, tanto che questa etica sembra essere alla base dei brics. pare. sinceramente nutro forti dubbi sulla cina, li le cose sono dannatamente complicate sia per l'attuale scenario politico, sia perchè li hanno una filosofia tutta loro e spesso non accettano a priori alcun "consiglio" dall'esterno.
Aztlan ha scritto:
Credo che il problema sia che non esista ancora un termine non ambiguo per definire la filosofia politica putiniana.
I termini singoli nazionalista e socialista se combinati definiscono una ideologia che è stata specifica di un Paese, incentrata su teorie razziali e completamente diversa per le azioni compiute.
Ci vorrebbe un sinonimo per indicare il significato originale dei termini "nazionale" e "sociale".
direi che il mio definire neonazionalisocialista è il sinomimo giusto, perchè è riferito proprio alla "nuova", ma non tanto, etica del cremlino. infatti questo socialismo nazionalista
https://it.wikipedia.org/wiki/Socialismo_nazionale (così nessuno si scandalizza) fu un discorso iniziato un po' in tutta europa a inizio del 900 in contrapposizione ai limiti del marxismo. lo stesso partito fascista e nazista partirono proprio da questa base, poi la deriva degli eventi (e dei personaggi) li portò al totalitarismo che ha contraddistinto entrambi i regimi. in particolare in quello tedesco, il discorso razziale fu un'aggiunta fatta da hitler soprattutto per tirare dentro la nobiltà prussiana che costituiva all'epoca l'ossatura dello stato maggiore tedesco, dando loro sia una motivazione "legittima" del proprio ruolo di guerrieri e dominatori, ma soprattutto un nemico, gli ebrei, che all'epoca rappresentavano la massima espressione della classe borghese (banche) e gli slavi bolscevichi. e aveva fatto bene i suoi conti, infatti hitler non avrebbe potuto fare quello che ha fatto senza l'appoggio degli ufficiali prussiani.
andando un attimo ot, è interessante notare che in barba ai dogmi razziali sulla presunta superiorità ariana, i migliori generali tedeschi, rommel e guderian, erano due "terroni" bavaresi (venivano considerati ariani di serie b) che non facevano minimamente parte della nobiltà prussiana (il primo era figlio di un professore, l'altro di ricco allevatore) ne tanto meno aderivano alla loro "filosofia", tanto che si erano sempre dichiarati fedeli alla germania nazionalsocialista, ma non ai nazisti, fatto questo che spesso veniva sfruttato dalla nobiltà prussiana per metterli in cattiva luce presso il fuhrer, visto che si vedeva umiliata dal brillante operato di due uomini non propriamente considerati veri ariani, tant'è che alla fine rommel fu suicidato e guderian messo a forzato riposo.
tornando in tema, non considero affatto putin un nazista nel senso "tedesco" del termine, quanto invece un esponente di una evoluzione del pensiero politico-sociale che sicuramente ha radici comuni con i governi totalitari del 900, ma che si esprime in modi diversi dal fascismo o nazismo che invece sono il risultato di una differente scuola di pensiero (e opportunismo). per ora la politica della russia è quella della "grande asia", dunque non dissimile dal famoso pangermanesimo, ma non parte dal un presupposto di conquista, quanto di collaborazione e sinergia con le altre nazioni, una sorta di federazione di popoli più che di stati che convivono pacificamente ma mantenendo la propria identità culturale, un concetto spesso ipotizzato anche in altre sedi ma finora mai visto nel panorama politico mondiale.