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Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

09/03/2019, 17:09

Sicuramente i tuoi motivi saranno differenti dai loro, m'incuriosisci però.

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 11:20

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Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 11:27

Pensatela come volete ma ......... [:306]


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«Se potessi avere mille lire al mese» cantava nel 1939 il maestro Mazzi. Che tempi. I telefoni bianchi al cinema e Amedeo Nazzari che minacciava la peste su chiunque non avesse avuto voglia di brindare con lui. L' Impero che era tornato sui Sette Colli e c' erano un po' di altre faccende fra le quali la più incredibile: l' Italia senza debito pubblico. Un evento abbastanza eccezionale considerando che da Quintino Sella in poi le finanze pubbliche sono sempre state sofferenti. Gli unici, però, che riuscirono a curarle davvero furono i ministri del Duce a cominciare da Giuseppe Volpi, poi conte di Misurata. La prima operazione risale al 1926 e blocca la crescita del debito . Un filmato dell' istituto Luce mostra il Duce che al Vittoriale brucia i buoni del tesoro. Il secondo intervento nel 1935 avvia il percorso di discesa.

I CONSIGLI DI MENICHELLA - Su questa strada il Duce segue consigli di economisti che non amano certo la camicia nera: Donato Menichella, governatore della Banca d' Italia dopo Vincenzo Azzolini che negli anni dell' occupazione tedesca riesce a mettere in salvo i lingotti d' oro custoditi a Palazzo Koch. Oppure Alberto Beneduce che del fascismo non condivide nulla visto che ha chiamato le tre figlie: Vittoria Proletaria, Italia Libera e Idea Socialista poi sposata con Enrico Cuccia. Il fondatore di Mediobanca che, finché ha vissuto ha voluto che l' assemblea degli azionisti della banca si svolgesse il 28 ottobre anniversario della Marcia su Roma. Con quella scelta il banchiere siciliano voleva indicare che il 28 ottobre era un giorno lavorativo come un altro. I governi dell' Italia repubblicana hanno potuto usare ed abusare del bilancio dello Stato grazie al lavoro sporco fatto dal Duce e dai suoi collaboratori molti dei quali anti-fascisti dichiarati.

Leggi anche: La Mussolini abbatte la Raggi: "I pini fascisti roba da Tso. La vuoi sapere la verità sul Duce?". Ko tecnico

La storia comincia nel novembre del '26 con il "Prestito del Littorio". Buoni del Tesoro con rendimento 5% e senza scadenza da scambiare con vecchi certificati settennali. Un' operazione da 20,4 miliardi, che si dimostrò un disastro. I titoli in pochi mesi perdettero circa il 30% perché i nuovi certificati, benché offerti con un piccolo premio subirono un forte deprezzamento. Per i risparmiatori un vero bagno di sangue, ma anche alcune istituzioni (come la Banca d' Italia, le Casse di risparmio e l' Ina) furono penalizzate perché obbligate a comperare quei titoli. Nel '34, con un nuovo decreto, Mussolini stabilì la conversione del Littorio in nuove obbligazioni con durata venticinquennale e rendimento 3,5 %. Molti privati tentarono di farsi rimborsare i vecchi titoli, ma il Tesoro accolse solo poche richieste e la conversione fu di fatto obbligatoria. La perdita di credibilità, in entrambi i casi, fu enorme, ma dopo qualche anno il Duce ottenne nuovo credito, grazie alla propaganda e ai risultati comunque raggiunti.

IL RISANAMENTO - Il primo consolidamento, ad esempio, fu annunciato come parte di un pacchetto di risanamento economico per raggiungere l' obiettivo (centrato) della "quota 90", cioè la parità con la sterlina precedente alla prima guerra mondiale. Un obiettivo buono per la propaganda. Devastante per l' economia. Il lavoro del Duce fu completato dalla Repubblica con l' iperinflazione dopo la guerra. Tecnicamente non è un consolidamento, ma produce gli stessi effetti. Con una scelta dei tempi a dir poco sospetta, l' allora ministro delle Finanze Marcello Soleri lanciò il Prestito della ricostruzione, un titolo trentennale con rendimento 3,5% (poi portato al 5).

Nessuna conversione forzosa ma il tasso offerto era buono e i risparmiatori corsero a sottoscrivere. Quasi contemporaneamente furono tolti i vincoli amministrativi sui prezzi e alla fine del '47 l' inflazione superò il 100%. Risultato, il Prestito divenne carta straccia così come tutti i buoni del Tesoro emessi dal Duce. Luigi Einaudi, allora governatore della Banca d' Italia, nelle Considerazioni finali del '47 ammise: «Potevamo stroncare l' inflazione, non l' abbiamo fatto perché lo Stato ci guadagnava».

https://www.liberoquotidiano.it/news/it ... liani.html



I più grandi errori:

Leggi Rarziali

Dichiarazione di guerra (per paura di Hitler)

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 12:11

Diciamo che almeno inizialmente adottarono una politica liberista, poi lo stato intervenne massicciamente.
Nei vent'anni è stato un mix di politiche keynesiane e politiche per così dire, "alla Monti".
Ma ci furono anche la crisi del '29 e pure le sanzioni influirono... Poi arrivò la guerra e tanti saluti.
Nel peronismo in Argentina, che aveva più o meno le stesse caratteristiche, qualche risultato fu raggiunto.

Economicamente parlando, bisognerebbe anche oggi tentare di perseguire una "terza via", anche perché comunismo e capitalismo senza regole si sono rivelati fallimentari.
Certo, senza una moneta nazionale non si va da nessuna parte a prescindere dalle tante parole, questa è una questione fondamentale. Se non la si affronta siamo fottuti ancora prima di decidere che cosa vogliamo fare.

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 12:20

Governo Fascista creato dal RE per salvaguardare solo i beni e le ricchezze dei ricchi, mentre toglieva l'oro al popolino per la sua programmata guerra pur sapendo che dato le condizioni di povertà degli Italiani non poteva sostenerla, affidando l'ipotetica vincita a Hitler. [:D]

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 12:33

Infatti quello è stato il grande errore. (A parte che uno Stato totalitario non va bene comunque ma gl'itagliani pare che solo con quello filano dritti)! [:291]

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 12:34

Mussolini entrando in guerra fece lo stesso sbaglio che fece Prodi facendoci entrare nell'euro. Tutti e due a traino dei tedeschi, per entrare nel club che conta. Anche se non eravamo pronti e non lo siamo mai stati per nessuna delle due cose.
Poi si sono visti i risultati...
L'unica differenza è che quando ti arrivano le bombe in testa capisci con chi prendertela, quando ti portano via le cose un poco alla volta non te ne accorgi, inizi a capire qualcosa solo quando ti rimangono le briciole.

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 12:49

... invece ... adesso .... [:D] [:306]

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 13:15

Ufologo 555 ha scritto:... invece ... adesso .... [:D] [:306]


Invece adesso continuano a prendere ordini dai crucchi divisi e riunificati da Sion per il terzo replay della Storia in cui sono dinuovo USAti per polverizzare totalmente l'Europa.

I "pefidi liberati", il diavolo è sciolto dalle catene, così fanno le opere del padre loro, ma ci sarà una splendida sorpresa per i magnati della ricchezza sionista.

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 13:25

Certo! I 10 Segreti di Medougorje (che prevedo fra 2 anni). [:291]

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 13:37

TheApologist ha scritto:Mussolini entrando in guerra fece lo stesso sbaglio che fece Prodi facendoci entrare nell'euro. Tutti e due a traino dei tedeschi, per entrare nel club che conta. Anche se non eravamo pronti e non lo siamo mai stati per nessuna delle due cose.
Poi si sono visti i risultati...
L'unica differenza è che quando ti arrivano le bombe in testa capisci con chi prendertela, quando ti portano via le cose un poco alla volta non te ne accorgi, inizi a capire qualcosa solo quando ti rimangono le briciole.



commento perfetto, dovrebbero farlo leggere nelle scuole.

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 16:30

[;)]


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Altro che crisi di governo, altro che nuova maggioranza in parlamento con Forza Italia e Fratelli d'Italia. La strategia di Matteo Salvini secondo Roberto Maroni è quasi obbligata, e di certo non prevede un ritorno al passato. Al Fatto quotidiano l'ex governatore della Lombardia spiega quali saranno i prossimi passi del leader della Lega, a discapito del fracasso scatenato in questi giorni dallo scontro nel governo sulla Tav: "Essendo molto più bravo - dice Maroni - realizzerà il sogno di Umberto Bossi: tenere a battesimo il partito egemone che copra e inglobi tutta l'area di centrodestra. Lui sarà lo speaker dei sovranisti italiani e quella cosa lì nascerà a maggio".

Leggi anche: Salvini: "Non stacco la spina al governo, con Forza Italia ho chiuso"

La data della svolta ancora una volta è fissata alle prossime elezioni, in questo caso le Europee. Una strada condizionata, soprattutto da come oggi è composta la coalizione di centrodestra: "Finché c'è Silvio ed esiste Forza Italia, lui starà alla larga - ha aggiunto Maroni - Figurarsi se si inguaia la vita mettendosi a fare accordi e a negoziare seggi col centrodestra. Con Salvini non esiste più né il centro né la destra. Soltanto, come detto, un'area sovranista che raccolga (in ordine sparso) la moltitudine. E proprio domani ne avremo una conferma".

La prima tappa della svolta salviniana infatti comincerà l'11 marzo, quando si riunirà il Consiglio federale della Lega che "a quel che so, deciderà il commissariamento di tutte le sue strutture federali del partito. Bisogna preparare la rivoluzione, bisognerà cambiare da cima a fondo". Di novità in cantiere ce ne sarebbero tante, compreso un nome nuovo per il partito salviniano: "Non mi stupirei di vedere sulla scheda elettorale per le Europee un nome nuovo, anche se non mi sembra per il momento attuale la questione. Salvini ha comunque già cambiato i colori, da verde a blu senza tumulti di piazza".

https://www.liberoquotidiano.it/news/po ... -lega.html

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 16:34

Ufologo 555 ha scritto:[;)]


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Altro che crisi di governo, altro che nuova maggioranza in parlamento con Forza Italia e Fratelli d'Italia. La strategia di Matteo Salvini secondo Roberto Maroni è quasi obbligata, e di certo non prevede un ritorno al passato. Al Fatto quotidiano l'ex governatore della Lombardia spiega quali saranno i prossimi passi del leader della Lega, a discapito del fracasso scatenato in questi giorni dallo scontro nel governo sulla Tav: "Essendo molto più bravo - dice Maroni - realizzerà il sogno di Umberto Bossi: tenere a battesimo il partito egemone che copra e inglobi tutta l'area di centrodestra. Lui sarà lo speaker dei sovranisti italiani e quella cosa lì nascerà a maggio".

Leggi anche: Salvini: "Non stacco la spina al governo, con Forza Italia ho chiuso"

La data della svolta ancora una volta è fissata alle prossime elezioni, in questo caso le Europee. Una strada condizionata, soprattutto da come oggi è composta la coalizione di centrodestra: "Finché c'è Silvio ed esiste Forza Italia, lui starà alla larga - ha aggiunto Maroni - Figurarsi se si inguaia la vita mettendosi a fare accordi e a negoziare seggi col centrodestra. Con Salvini non esiste più né il centro né la destra. Soltanto, come detto, un'area sovranista che raccolga (in ordine sparso) la moltitudine. E proprio domani ne avremo una conferma".

La prima tappa della svolta salviniana infatti comincerà l'11 marzo, quando si riunirà il Consiglio federale della Lega che "a quel che so, deciderà il commissariamento di tutte le sue strutture federali del partito. Bisogna preparare la rivoluzione, bisognerà cambiare da cima a fondo". Di novità in cantiere ce ne sarebbero tante, compreso un nome nuovo per il partito salviniano: "Non mi stupirei di vedere sulla scheda elettorale per le Europee un nome nuovo, anche se non mi sembra per il momento attuale la questione. Salvini ha comunque già cambiato i colori, da verde a blu senza tumulti di piazza".

https://www.liberoquotidiano.it/news/po ... -lega.html

O REPUBBLICA CISALPINA o LEGA NORDISTA. [:302] [:302] [:302] [:302]

[:297] [:297] [:297]
E via subito con la costruzione del muro, o sul PO, o alla linea GOTICA.

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 16:35

Riguardo me "meglio primo nelle Gallie che ... secondo a Roma!" [:246]

Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)

10/03/2019, 16:45

Ufologo 555 ha scritto:Riguardo me "meglio primo nelle Gallie che ... secondo a Roma!" [:246]

QUOTONE !!! [:264] [:264] [:264]
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