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MessaggioInviato: 01/07/2011, 15:32 
Ecco la manovra, l'automobilista è il nemico pubblico: puniti dal ballo, dalle accise e dai limiti di velocitàIl cittadino s'incazza: provvedimenti-bancomat che pesano per i milioni d'italiani che vivono inscatolati in auto
N
on servono complicate indagini sociologiche riguardanti la perenne incazzatura del celebre cittadino: a farlo incazzare, il cittadino, sono per esempio certe leggi e leggine annunciate regolarmente a carico degli automobilisti, cioè i provvedimenti-bancomat, roba che pesa più di altre notizie che riempiono le prime pagine di questi giorni. Perché milioni di italiani, inscatolati nelle loro auto, ci vivono. Ci lavorano. Spesso ci campano. Da immaginarsi le loro reazioni anche protratte nel tempo, quindi, dopo questa micidiale sequenza:

1) L’annuncio di una sovrattassa erroneamente definita «per vetture di medio-grossa cilindrata», quando in realtà di parla di veicoli di potenza superiore a 125 chilowatt e cioè a 170 cavalli.

2) Il ritocco delle accise sulla benzina per finanziare il Fondo unico per lo spettacolo (Fus) e per cancellare la tassa di 1 euro sui biglietto del cinema. Il rincaro è partito l’altro ieri e, ricorderete, era stato annunciato il 23 marzo dal sottosegretario Gianni Letta.

3) L’'altro ritocco delle accise sulla benzina che viene applicato dalle compagnie petrolifere per «fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria determinato dall’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti a Paesi del Nord Africa». È una cosa umanitaria.

4) Il probabile aumento dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt) che è quella che si paga quando si compra un’auto: si attende il pronunciamento del ministro dell'Economia. Nel caso, non sarà più di importo fisso: fino a 53 kw di potenza non cambierà nulla, ma da 54 kw l’imposta sarà proporzionale alla potenza. Due esempi: un automobilista milanese che comprerà una Golf 1.6 Turbodiesel (listino: 22.850 euro) pagherà 352 euro invede dei 196 che paga oggi; uno di Agrigento che comprerà un’Alfa Romeo 159 2.0 (listino: 29.900 euro) pagherà 571 euro anziché 196.

5) L’aumento della tassa sulla Rc auto, che potrebbe passare dal 12,5% al 16%: la decisione in questo caso spetta alle Province.

6) Questo senza contare faccende vecchie e nuove - riuscite o abortite - che sono comunque riuscite a far incazzare un sacco di gente. Tipo l’annuncio di una patente differenziata per gli autisti delle auto blu - maggio 2010 - ai quali non dovevano essere tolti i punti in caso di infrazioni: questo nel paese del record mondiale delle auto blu; tipo, poi, il giudizio di legittimità dei famigerati impianti semaforici T-red (quelli col giallo che dura pochi secondi) che hanno comportato multoni per decine e decine di milioni di euro; poi ancora l'annuncio, pure ritirato, della possibilità di andare a 150 all’ora in alcuni tratti autostradali, cosa che si preferisce fare di nascosto.

Ma torniamo alla presunta e grande novità, cioè l’annuncio del superbollo che colpisce le auto con potenza superiore ai 170 cavalli. I provvedimento va a colpire un sacco di vetture che con il cosiddetto lusso non c’entrano niente, e potrebbe colpire all’incirca il 30 per cento delle auto a listino. Della Giulietta Alfa Romeo, per capirci, rimarrebbero immuni dieci modelli su diciassette. La Opel Insignia, in tutte le versioni a benzina, diventa un auto di lusso. Persino la nuova Freemont della Fiat, in due versioni su quattro, pagherebbe la sovrattassa. Insomma, il mercato ne risentirà non poco: e non stiamo parlando di milionari. Una Mini JCW, che ha 211cavalli, già ora paga 470 euro di bollo: ora arriva l'aumento. Verranno colpiti anche coloro che comprano una vecchia auto di buona cilindrata per trasformarla a gpl: una modesta Toyota Celica, per esempio, ha 192 cavalli. Ma gli esempi sono tantissimi. A ingannare oltretutto è la proporzione tra cavalli e massa del veicolo: 180 cavalli su un camioncino pick-up, guidato da un romeno, sono diversi da altrettanti che spingano la spyderina sfiziosa che compri all'amante. Già fino a oggi, del resto, si pagava un bollo più elevato per le auto con più di 100 kw.

L’incubo automobilistico è ormai molto democratico. Vale per tutti. Quando compri una macchina paghi l’Iva, il passaggio di proprietà (una tassa per cambiare il nome sul libretto) e quando fai benzina paghi oltre un euro di tasse varie, più appunto il bollo, l'autostrada, il parcheggio. Chiunque possegga un'auto vive nel terrore, essendo ormai diventato la gallina dalle uova d'oro delle amministrazioni grandi e piccole di tutto Paese: in moltissime città italiane la somma delle multe supera persino il valore delle imposte, e questo senza contare le entrate di Polizia Stradale e Carabinieri e Guardia di Finanza. Da qui una crescente passione delle amministrazioni per ogni sistema di rilevamento elettronico: piccoli comuni che imboscano autovelox in tratte dove il limite è di 50 all’ora, cartelli che di converso annunciano rilevamenti elettronici che non ci sono mai stati, telecamere poste sopra a semafori solitari in mezzo alla campagna. Un tempo lo Stato accusava i comuni di voler soltanto spillare soldi ai cittadini di passaggio: l'ente che gestisce la strada e il singolo comune, ora, si dividono i soldi fruttati dagli autovelox-trappola. Accade nel Paese in cui un terzo degli incidenti resta dovuto alle condizioni delle strade, non alla velocità. In Germania - dove Speroni supera i 300 all’ora - ci sono delle tratte dove non esistono limiti e dove tuttavia il tasso di mortalità è inferiore al nostro; Spagna e Portogallo invece hanno limiti più bassi dei nostri ma con il triplo dei morti. Questo senza contare che molti guidatori non credono neppure che gli autovelox siano effettivamente in funzione: le strade ridondano di cartelli che paventano un «controllo elettronico della velocità» che spesso non è mai esistito, e il cui fantasma è però considerato un utile deterrente. Lo Stato incassa e, quando ritiene, racconta bugie per il nostro bene.

http://www.libero-news.it/news/774786/E ... mobilista_è_il_nemico_pubblico__puniti_dal_ballo__dalle_accise_e_dai_limiti_di_velocità.html



p.s. dal mio punto di vst,questa manovra se fatta dalla sinistra l'avrei chiamata una finanziaria di tasse,di conseguenza pure questa la classifico come di TASSE,ma non si era detto che non mettevano le mani nelle tasche dei cittadini?ma quando le metteranno nelle proprie tasche?tutto e' rimandato a tempi migliori,bisogna dire effettivamente che questo governo cerchera' di tirare a campare (sperem di no)senza risolvere i problemi di base del paese,veramente penso che sia giunto il momento di togliere la spina,x evitare piu' nefaste conseguenze.

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MessaggioInviato: 01/07/2011, 15:49 
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ubatuba ha scritto:

p.s. dal mio punto di vst,questa manovra se fatta dalla sinistra l'avrei chiamata una finanziaria di tasse,di conseguenza pure questa la classifico come di TASSE,ma non si era detto che non mettevano le mani nelle tasche dei cittadini?ma quando le metteranno nelle proprie tasche?tutto e' rimandato a tempi migliori,bisogna dire effettivamente che questo governo cerchera' di tirare a campare (sperem di no)senza risolvere i problemi di base del paese,veramente penso che sia giunto il momento di togliere la spina, x evitare piu' nefaste conseguenze.



Sono le stesse identiche domande che mi faccio io..... [V] [xx(]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 01/07/2011, 16:23 
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Thethirdeye ha scritto:

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ubatuba ha scritto:

p.s. dal mio punto di vst,questa manovra se fatta dalla sinistra l'avrei chiamata una finanziaria di tasse,di conseguenza pure questa la classifico come di TASSE,ma non si era detto che non mettevano le mani nelle tasche dei cittadini?ma quando le metteranno nelle proprie tasche?tutto e' rimandato a tempi migliori,bisogna dire effettivamente che questo governo cerchera' di tirare a campare (sperem di no)senza risolvere i problemi di base del paese,veramente penso che sia giunto il momento di togliere la spina, x evitare piu' nefaste conseguenze.



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...ciao tte vedi ogni tanto le strade si ricongiungono......... [:5] [:264]


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MessaggioInviato: 01/07/2011, 16:51 
Sembra che vogliano farlo, speriamo sia la volta buona.



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MessaggioInviato: 01/07/2011, 17:50 
La disoccupazione sale all'8,1% a maggio. Un giovane su tre è senza lavoro
ultimo aggiornamento: 01 luglio, ore 15:29
Roma - (Adnkronos/Ign) - Ad aprile era all'8%. Lo rileva l'Istat. Il tasso giovanile è al 28,9%, con una crescita congiunturale di 0,5 punti percentuali. Picco nel Mezzogiorno

Roma, 1 lug. (Adnkronos/Ign) - La disoccupazione è salita all'8,1% a maggio, dopo l'8% di aprile, con una diminuzione di 0,5 punti su base annua. Lo rileva l'Istat.


Il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 28,9% a maggio con una crescita congiunturale di 0,5 punti percentuali.

Il numero complessivo dei disoccupati, pari a 2,011 milioni, registra un aumento rispetto ad aprile dello 0,8% (+17mila unità), con un aumento della componente maschile ed una diminuzione di quella femminile. Su base annua il numero di disoccupati diminuisce del 6,5% (-139mila unità). Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni calano dello 0,3% (-47 mila unità) rispetto al mese precedente, portando il tasso d'inattività al 38% (-0,1 punti percentuali).

A maggio 2011 gli occupati sono 22,9 milioni in aumento dello 0,1% (21mila unità) rispetto ad aprile. Nel confronto con lo stesso mese dell'anno precedente l'occupazione cresce dello 0,2% (+34mila unità). L'aumento riguarda la sola componente femminile. Il tasso di occupazione è pari al 56,9%, in crescita rispetto ad aprile di 0,1 punti percentuali e stabile rispetto a maggio 2010.

Per la prima volta dall'inizio del 2008, il numero dei disoccupati registra una riduzione su base annua (-5,2%, pari a -118.000 unità). Un calo che riguarda gli uomini, ma soprattutto le donne e si concentra nel Centro-Nord, scrive l'Istat. Quanto al primo trimestre, la disoccupazione è scesa all'8,6%, rispetto al 9,1% del primo trimestre 2010. La percentuale di giovani senza lavoro sale al 29,6%, con un picco del 46,1% per le donne del Mezzogiorno.

Crescono gli inattivi nei primi tre mesi dell'anno al 37,8%, due decimi di punto in più su base annua. Sempre nel primo trimestre la crescita tendenziale del numero degli occupati è pari allo 0,5% (116.000 unità). Il risultato è dovuto esclusivamente allo sviluppo dell'occupazione femminile.

Dopo una lunga fase di calo, gli occupati a tempo pieno tornano ad aumentare su base annua (+0,2%); anche quelli a tempo parziale aumentano su base annua (+2,3%), ma si tratta ancora una volta di part-time involontario. In confronto al recente passato, la riduzione dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato è molto più contenuta (-0,1%, pari a -19.000 unità), mentre continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+4,1%, pari a 84.000 unità), in gran parte nell'industria in senso stretto.

Quanto all'Eurolandia, la disoccupazione si attesta al 9,9% a maggio, invariata rispetto ad aprile. Lo rileva Eurostat, ricordando che a maggio 2010 il tasso dei senza lavoro era al 10,2%. Immutato rispetto al mese precedente anche il dato per i ventisette, al 9,3%. Era 9,7% a maggio dello scorso anno.

Secondo le stime 22,3 milioni di cittadini sono senza lavoro nell'Ue a 27, di cui 15,5 mln nella zona euro. Rispetto ad aprile il numero dei disoccupati in valori assoluti è diminuito di 5mila unità nei Ventisette, ma cresciuto di 16mila unità nell'eurozona.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Econo ... 29074.html


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MessaggioInviato: 02/07/2011, 17:11 
Pensioni, stop rivalutazioni: una stretta oppure un furto?La 'casta' non rinuncia nemmeno a una fetta della sua torta. In compenso mette le mani in tasca ai cittadini. Anche a quelli che prendono un assegno previdenziale di 1.400 euro: la rivalutazione decurtata al 45%. Sopra i 2.300 addirittura sparisce
N
iente tagli alla casta, ma una bella sforbiaciata alle pensioni sì. La scure della manovra si abbatte anche contro gli assegni previdenziali più modesti, da 1.400 euro al mese. In totale, il provvedimento riguarda più di 13 milioni di italiani. Il dubbio sorge spontaneo. Se la scelta di stoppare la rivalutazione delle pensioni viene fatta da una classe politica che ha deciso di non riunciare nemmeno a una fetta della sua lauta torta, si tratta di una decisione necessaria oppure di un furto? Anche perché non è tutto. La manovra varata dal Consiglio dei inistri prevede anche l'allungamento dell'età minima pensionabile, mentre insieme alla delega per la revisione del sistema fiscale viaggerà la riforma dell'assistenza sociale. Le conseguenze, soprattutto sul sistema di revisione delle pensioni di reversibilità, per i cittadini potrebbero non essere delle più piacevoli.

Sistema pensionistico - Per quel che riguarda il capitolo pensioni, il decreto per la correzione dei conti pubblici riporta nero su bianco lo sotp alla rivalutazione nel biennio 2012-2013 delle pensioni superiori a cinque volte il minimo, ossia 2.300 euro al mese. Per le pensioni più basse - tra 1.428 e 2.380 euro al mese - la rivalutazione che tiene conto del tasso di inflazione sarà invece pari soltanto al 45%: in sostanza si mettono la mani in tasca anche a chi percepisce le pensioni più basse. Secondo i dati diffusi dall'Istat, nel 2009, i pensionati titolari di un assegno previdenziale superiore ai 2mila euro equivalgono al 15,6% del totale. Questo pacchetto di misure, nel triennio 2012-2013, dovrebbe garantiere una minor spesa cumulata pari a 2,2 miliardi.

Età minima pensionabile - Ma la mazzata sulle pensioni non riguarderà soltanto la rivalutazione degli importi previdenziali. Infatti, dal 2014, si allungherà l'età minima pensionabile di almeno tre mesi a causa dell'anticipazione dell'agganciamento automatico alle speranze di vita. La misura, nei fatti, si traduce in una fase di prima attuazione in un posticipo di tre mesi del momento del pensionamento: il risparmio per le casse dello Stato sarà pari a 200 milioni nel 2014. Il risparmio cumultavio, invece, tra il 2014 e il 2020 è stimato intorno a 2 miliardi di euro. C'è poi il capitolo del risparmio sul lungo periodo, dal 2021 in poi, quando partirà il graduale incremento del requisito per il pensionamento delle lavoratrici del settore privato. Tra il 2021 e il 2030 i risparmi cumulati arriveranno a 13 miliardi; nel decennio successivo (2030-204) si dovrebbero aggiungere altri 19 miliardi di minore spesa.

Riforma assistenza - Per quel che riguarda la riforma dell'assistenza, la 'ratio' è differente: il fine è tagliare i sussidi ai 'furbetti' per dare soldi a chi più ne necessità. Ma per farlo sarà necessaria una rivoluzione e una razionalizzazione di tutto il sistema, con ricadute anche sul fronte della previdenza. Così, per esempio, la revisione dei criteri per le invalidità, ma anche gli indicatori della situazione economica di ciascun cittadino e dei requisiti reddituali e patrimoniali che servono per l'erogazione delle prestazioni, verranno rivisti. E con loro verranno rivisti anche i principi attuali per l'assegnazione delle pensioni di reversibilità, tramandate ai coniugi, che costano ogni anno ben 34 miliardi di euro alle casse dello Stato


http://www.libero-news.it/news/775442/P ... urto_.html




STRANO COME MENTRE LA CASTA INFILA LE MANI CON FARE DA BORSEGGIATORE NELLLE TASSCHE DEI CITTADINI,NON ABBIA LA BEN CHE MINIMA VOLONTA' DI DARE UNA QUALSIASI SFORBICIATA AI PROPRI LAUTI COMPENSI,SI LAMENTANO CHE RIMANGONO POCHI SPICCIOLI X LE LORO FAMIGLIE(ROTONDI)MA COME FARANNO IN FRANCIA CON UN NETTO DI CIRCA 60.000 EURO ANNUALI,SARANNO A CHIEDERE L'ELEMOSIMA AI TURISTI ALLA TORRE EIFFEL [:54] [:215] [:219] [:219]


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MessaggioInviato: 02/07/2011, 20:26 
e la solita storia.
il signor padrone di un tempo dava del furfante al lavoratore se osava chiedere qualcosa in più di un piatto di zuppa per il quale sgobbava 12 ore al gg per tt la settimana.con le debite proporzioni.la morale e'sempre quella.


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MessaggioInviato: 02/07/2011, 21:05 
Sinceramente, non accetto il termine "casta" e vedo il tema dei costi della politica come un falso problema. Primo: chi fa queste scelte è Tremonti, non la "casta", a cui a rigore appartengono non solo i politici, ma anche imprenditori, finanzieri, professionisti e tutti quelli che sono prviliegiati e hanno un qualunque ruolo dirigenziale non solo politico.

Secondo, ammettiamo che si tratti di scegliere: un pil al 10% oppure un taglio dei costi della politica (in che senso?). Io preferisco un pil alla cinese coi parlamentari pagati anche il doppio di adesso, che un taglio dei loro stipendi e contemporaneamente un taglio a pensioni, scuola, ricerca e quant'altro. Oltretutto, si parla anche di -10 miliardi alla sanità e riduzione di fondi (-20%?) per la lotta all'evasione fiscale.

E' tutto un problema di scelte politiche, non di "casta", che in sè non vuol dire niente.


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MessaggioInviato: 02/07/2011, 22:38 
Militare italiano ucciso da bomba in Afghanistan. Bossi: "Troppi nostri soldati in giro, costano troppo e ogni tanto muoiono anche".

Riporto le dichiarazioni a seguito dell'ennesima vittima italiana (Gaetano Tuccillo) in missione all'estero, stavolta in Afghanistan.

Bossi.
Le guerre finiscono sempre quando finiscono i soldi, questa è la verità e soldi non ce ne sono. Poi ci sono troppi uomini in giro. Costano troppi soldi e non vedo quale principio stiamo difendendo. Abbiamo uomini in Libia, in Afghanistan e ogni tanto muoiono anche. Berlusconi ha parlato all'inviata americana, io lo so per certo perchè mio figlio c'era (una garanzia, nota personale...), e le ha chiesto per la prima volta di portare a casa gli uomini dall'Afghanistan.

Calderoli.
Piango anch'io per il nostro ragazzo, ma bisogna porre fine alle lacrime, credo sia venuto il momento di cambiare strada. Dobbiamo ripensare il nostro impegno subito, profittando del decreto sul rifinanziamento delle missioni all'estero e dobbiamo farlo anche alla luce della scelta fatta dal presidente Obama che ha deciso di ridurre l'impegno Usa. Del resto sta finalmente prevalendo il concetto che la democrazia non si esporta. E tantomeno lo si fa con le armi. Se ci si ricorda che la Lega ha sempre detto che i popoli in via di sviluppo o in difficoltà vanno aiutati a casa loro si comprende che la Lega è sempre stata contraria alla esportazione forzata della democrazia, soprattutto se attraverso la guerra. Oggi è il tempo di dare da mangiare alla gente, di creare sviluppo economico nei paesi in difficoltà, di stringere accordi. La guerra preventiva o punitiva che abbiamo studiato nei manuali di storia del '900 è una strada chiuse e che porta solo al dolore, al fallimento e a quei lutti che non vogliamo più vivere.

Le altre, per ora, sono frasi di circostanza.

Ai leghisti, che si permettono di citare Robespierre (penso inconsapevolmente), poichè dicono cose giuste (e ti credo, Robespierre!), vorrei ricordare una semplice cosa, chiamata COERENZA. E' semplicemente vergognoso che si continui a dire no alla guerra e poi votare a favore delle missioni all'estero, e che si sostenga di dover aiutare i Paesi poveri votando poi a favore dei tagli ai suddetti. Ogni dichiarazione deve avere delle conseguenze coerenti, sennò è solo vergognosa propaganda elettorale fatta sulla pelle di gente che gli stessi leghisti hanno mandato a fare la guerra. La guerra, poi: o non sanno cosa votano, o dovevano pensarci prima, visto che la "guerra" non è ammessa. Cari amici leghisti, ditemi: siete al governo, o siete all'opposizione? Sinceramente, non si capisce dove la LN sta seduta e cosa voglia fare. Ah, già, i ministeri al Monza...


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MessaggioInviato: 02/07/2011, 23:14 
Conosci già le risposte.[;)]

I tempi di reazione in politica si fanno superare anche dai Bradipi e la Lega non ne è esente.
Il raggiungimento ormai vicino del progetto federalista, impone purtroppo l' accettazione di compromessi che spesso sono lontani dall' idea che la lega ha della politica e per questo ha il mio biasimo. Preferisco la Lega di lotta, ma comprendo il suo atteggiamento.
Ritengo che se il prezzo da pagare per il federalismo diventi troppo salato per i principi del Carroccio, debba avere il coraggio di abbandonare l' alleanza e tornare a lavorare sugli enti locali.
Meglio soli che mal accompagnati.



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MessaggioInviato: 03/07/2011, 21:21 
Crisi dell'Orso?

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/ ... ti-4549841

Segnalo il commento di un lettore, che richiede reciprocità: se un leghista può mangiare un orso, allora che anche gli orsi possano mangiare i leghisti.

Cani e gatti quando? No, perchè l'idea era di sensibilizzare sul tema ambientale (gli orsi che ripopolano le alpi trentine). Magari, per sensibilizzare sulle difficoltà di integrazione dei cinesi, si potrebbe fare una festa dove si cucinano cavallette, scarafaggi, cani e gatti. Già, gatti: magari a Vicenza... Ovviamente, si scherza.


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MessaggioInviato: 05/07/2011, 17:25 
e hanno anche la faccia di protestare...

Cita:
Pausa fumo? Solo se timbri il badge
E i dipendenti comunali protestano
Il sindaco Renzi ha fissato la norma di strisciare il badge prima di uscire a fumare per i dipendenti comunali

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2011/5-luglio-2011/pausa-fumo-solo-se-timbri-badge-dipendenti-comunali-protestano--1901021412599.shtml



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«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
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MessaggioInviato: 05/07/2011, 17:56 
CONSUMI: ISTAT, SPESA FAMIGLIE FERMA NEL 2010. SICILIA ULTIMA (RPT)


(RIPETIZIONE CORRETTA) (ASCA) - Roma, 5 lug - Consumi sostanzialmente piatti per le famiglie italiane nel 2010 rispetto all'anno precedente.

L'anno scorso - rende noto l'Istat - la spesa media mensile per famiglia e' pari a 2.453 euro, con una variazione rispetto all'anno precedente di +0,5%. Differenze notevoli invece dal punto di vista geografico. La Lombardia si conferma la regione con la spesa media piu' elevata pari a 2.896 euro al mese, seguita da Emilia-Romagna (2.885) e Veneto (2.876). Fanalino di coda, ancora una volta, la Sicilia con una spesa media mensile (1.668) di oltre 1.000 euro inferiore a quella delle regioni con la spesa piu' elevata. Queste differenze si riflettono anche nella composizione della spesa.

In tutte le regioni del Mezzogiorno alla spesa alimentare viene destinato oltre un quinto della spesa totale (in Campania, Sicilia e Calabria tale quota di spesa rappresenta piu' di un quarto), mentre nelle regioni del Nord la quota di questa voce e' inferiore a quella media nazionale, fatta eccezione per la Liguria (19,7%) dove e' elevata la presenza di popolazione anziana. In generale, le regioni con i livelli di spesa piu' bassi mostrano quote di spesa piu' contenute per altri beni e servizi e per tempo libero e cultura: tali spese, complessivamente, rappresentano il 10,3% della spesa totale delle famiglie siciliane, contro circa il 17% di Piemonte e Trentino-Alto Adige.

A livello nazionale risultano in calo le spese per parrucchiere e centri estetici, viaggi, arredamento per la casa mentre aumentano quelle per scuola e sanita'. I maggiori esborsi sostenuti per visite mediche, dentista, esami radiologici ed ecografici hanno determinato, in particolare nel Centro-nord, l'aumento della quota di spesa totale per servizi sanitari, mentre sono le spese per televisore e abbonamenti a radio, tv e internet (presumibilmente legate all'evento calcistico dei mondiali) ad aver contribuito, soprattutto nel Nord, all'aumento della quota per tempo libero e cultura.

Stabili, a livello nazionale, sono le quote destinate ai tabacchi (21 euro mensili), alle comunicazioni (48 euro), ai trasporti (339 euro) e all'abbigliamento e calzature (142 euro). Restano immutate anche le abitudini di spesa per l'acquisto di scarpe e vestiti: il 66,4% delle famiglie continua ad acquistare prevalentemente presso il negozio tradizionale, quasi il 20% presso un ipermercato/supermercato e il 12% al mercato.

Dopo un 2010 freddo per i consumi, anche l'anno in corso non presenta una ripresa significativa. Secon do l'indicatore consumi di Confcommercio a maggio sono state scommesse e lotterie, comunicazioni e ict domestico a trainare i consumi in Italia mentre battuta d'arresto per i generi alimentari.

L'indice a maggio registra un +1,1% su base annua.

Confcommercio rileva che la dinamica tendenziale dell'indice di maggio riflette un aumento della domanda relativa ai servizi (+1,6%) ed un recupero della spesa per i beni (+0,9%). In particolare, Confcommercio segnala la flessione dell'1% della domanda per alimentari e bevande, a sottolineare come l'aumento registrato ad aprile sia derivato principalmente da fattori stagionali e non da una ripresa dei consumi.

http://www.asca.it/news-CONSUMI__ISTAT_ ... -ORA-.html




A giugno al mare solo nei week-end
Sindacato Balneari, -15% presenze in Sardegna e Campania. Consumi dimunuiti
04 luglio, 16:35

A giugno calo di presenze negli stabilimenti balneari. Frenano i consumi, tutto esaurito solo nei week-end. E' l'allarme del Sindacato italiano balneari (Sib) che sottolinea il segno negativo per il turismo balneare nel mese di giugno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. ''Negli stabilimenti balneari abbiamo registrato un decremento di presenze che varia dal 3 al 15%, e, soprattutto, di consumi'', dichiara Riccardo Borgo, Presidente del Sib.

Le presenze, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono rimaste invariate in Abruzzo, Molise e Basilicata, mentre sono diminuite in: Calabria -10%; Campania -15%; Emilia Romagna -10%; Friuli V. G.-5%; Lazio -3%; Liguria -5%; Marche -5%; Puglia -8%; Sardegna -15%; Sicilia -10%; Toscana -10%; Veneto -8%.

A salvarsi, secondo il sindacato che associa circa 10.000 imprese, sono state solo le localita' a ridosso dei grandi centri urbani, i turisti, infatti, hanno preferito i litorali vicino ai luoghi di residenza. Nei week-end spesso si e' registrato il tutto esaurito, ma nei giorni feriali le presenze si sono ridotte al minimo.

''Anche i consumi in spiaggia, poi, seguono il trend negativo - continua Borgo - complice la situazione economica complessiva e la capacita' di spesa delle famiglie italiane che negli ultimi anni si e' ridotta fino al 20%''.

Il Sib ricorda come il comparto balneare, 28.000 aziende e 400.000 addetti che superano il milione con l'indotto, e' uno degli assi portanti del turismo italiano e la politica degli imprenditori da anni e' rivolta a riqualificare e migliorare le proprie strutture con una grande attenzione alla qualita' ed alla difesa dell'ambiente.

''Speriamo che nei mesi di luglio ed agosto si possa concretizzare un buon recupero - continua Borgo - proprio in considerazione del fatto che il mare rimane la meta scelta dall'80% dei vacanzieri. Questo dovrebbe essere un buon motivo per incentivare gli imprenditori balneari a fare meglio, ad investire per offrire servizi di qualita', ma anche a difendere un prodotto tutto italiano invidiato all'estero''.

Secondo Borgo ''la categoria sta vivendo un grave momento di incertezza e di preoccupazione e occorre che il Governo prenda decisamente in mano la situazione e, prima di tutto, dia concretezza ed attuazione ad una volonta' politica chiaramente espressa in maniera unanime in Senato con l'approvazione di un Ordine del giorno lo scorso 5 maggio. E' necessario e indispensabile, poi, un confronto con la CE al fine di individuare gli strumenti e il percorso atto a salvaguardare un settore unico in Europa e peculiare della cultura italiana dell'accoglienza, cosi' da determinarne l'uscita, o la deroga, dalla normativa europea; per giungere, infine, alla ridefinizione normativa dell'intero settore attraverso una legge organica del Parlamento da concordare con le Regioni e le Organizzazioni del settore''.

http://www.ansa.it/web/notizie/canali/i ... 29974.html


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Anche poche categorie in crisi,si trascinano tutte le altre e ben presto diventerà una crisi generale,grazie governo quanto sei buono!.[8)]


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Cita:
sezione 9 ha scritto:

Crisi dell'Orso?

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/ ... ti-4549841

Segnalo il commento di un lettore, che richiede reciprocità: se un leghista
può mangiare un orso, allora che anche gli orsi possano mangiare i leghisti.



Io direi di sì... magari in salmì.. [:D]



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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