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MessaggioInviato: 10/07/2012, 12:27 
Vabbè.

Intanto, http://www.repubblica.it/esteri/2012/07 ... -38768093/

Evidentemente la notizia è sfuggita.

Quanto agli americani che aiutano la rivolta, "come volevasi dimostrare" i russi aiutano Assad. E l'Iran fa manovre militari per ricordare agli americani che sono pronti per aiutare la Siria in caso di invasione. Dunque, siamo sempre lì: gli americani "si intromettono" ma gli altri "difendono la legalità". Discorso facilmente ribaltabile.

Su chi abbia ragione, in base al diritto, beh, non c'è verso: Assad non ha assunto il potere democraticamente e quindi il suo potere non è legittimato nè legittimo.

Su quale parte in causa puntare, è invece molto più difficile... Chi sono i ribelli? E' la stessa situazione già vista: da una parte un dittatore, per cui non provo nessuna simpatia, dall'altra un insieme di gruppi di cui non so nulla, che probabilmente sono legati al radicalismo islamico, e che quindi non posso appoggiare. Dal punto di vista ideale, quindi, non posso stare con nessuno. Dal punto di vista dell'interesse, qua tutti seguono il loro. E l'interesse dell'Italia dunque quale sarebbe?


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MessaggioInviato: 10/07/2012, 12:45 
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Evidentemente la notizia è sfuggita.
Quanto agli americani che aiutano la rivolta, "come volevasi dimostrare" i russi aiutano Assad. E l'Iran fa manovre militari per ricordare agli americani che sono pronti per aiutare la Siria in caso di invasione. Dunque, siamo sempre lì: gli americani "si intromettono" ma gli altri "difendono la legalità". Discorso facilmente ribaltabile.
Su chi abbia ragione, in base al diritto, beh, non c'è verso: Assad non ha assunto il potere democraticamente e quindi il suo potere non è legittimato nè legittimo.

Ma stai scherzando?
La Siria è uno stato sovrano riconosciuto dall'ONU, che vuol dire che Assad non ha assunto il potere democraticamente?
La Russia e altri paesi, tra i quali Italia, Germania, UK e USA vendevano armi ad una nazione sovrana.

O mi stai dicendo che gli USA quando vendono centinaia di F16 all'Arabia Saudita non va bene perché i Saud non hanno assunto il potere democraticamente?
E lo ha assunto democraticamente anche Bush dopo i brogli o con miliardi di lobbisti che lo pagano per fare leggi contro gli interessi dei cittadini americani o che comprano spazi pubblicitari a man bassa per controllare l'informazione, quando proprio non si comprano i canali televisivi?

Dai su... anche i nazisti giustificavano con finalità umanitarie alcune delle loro guerre.
E noi siamo nel pieno del Nazismo 2.0

Chi sbaglia? Innanzitutto sbaglia chi destabilizza un paese, con l'evidente scopo di sfruttare la repressione, quindi più morti ci sono, meglio se donne e bambini, e meglio è... e se non ci sono si possono pure inventare.
Certo, il regime di Assad non è la panacea, ma questo è il ricatto dell'esportazione di democrazia (che poi tale non è, vedi Iraq, Afghanistan, Libia etc...), la nuova leva per giustificare nuove guerre.
Nemmeno Putin è un santo, ma in questo caso è l'unico tappo per impedire un'escalation disastrosa nella regione. Ma mentre tutti si scandalizzano di Putin, fanno finta di non vedere o non sentire (perché lo dicono anche pubblicamente) i miliardi di dollari che stanno piovendo dagli amichetti del Qatar e dell'Arabia Saudita, oltre all'appoggio logistico dei turchi e al sempre valido appoggio della sede del terrorismo internazionale che è Londra... e non dimenchiamo che in Siria ci sono migliaia di NON SIRIANI che combattono, e a quanto si legge non disdegnano di tagliare gole e teste, e terrorizzare la popolazione civile.

In queste situazioni NON SI PUO' prendere una parte, ma bisogna imporre la fine delle ostilità, e poi CERCARE LA VERITA' e smetterla di diffondere propaganda per fare passare l'idea che un nuovo intervento militare in Siria sia cosa buona e giusta.

Quando vedrò un'informazione in occidente che non sia profondamente manipolata e propagandistica, allora forse considererò la buona fede di quei giornalai che ne parlano, fino ad allora la gran parte della narrativa pro-ribelli è per me spazzatura.


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MessaggioInviato: 10/07/2012, 13:00 
Giusto, bisogna che smettano di sparare. Però, domanda: come si fa?


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MessaggioInviato: 10/07/2012, 13:14 
Siria:Mosca si candida per gruppo azione

E auspica allargamento a Iran, Arabia Saudita,Libano e Giordania

10 luglio, 12:29


(ANSA) - MOSCA, 10 LUG - La Russia si dice pronta ad ospitare a Mosca un nuovo incontro del gruppo d'azione sulla Siria ed auspica che la sua rappresentanza aumenti.

''Dal canto nostro, posso solo confermare che saremmo lieti di accogliere l'organizzazione di una sessione di un 'gruppo d'azione' a Mosca'', ha detto il viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov.


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 67162.html


Ultima modifica di EddyCage il 10/07/2012, 13:17, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 10/07/2012, 13:21 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Giusto, bisogna che smettano di sparare. Però, domanda: come si fa?
Una volta che si è destabilizzato l'equilibrio di un paese è un bel dilemma sul come arrivare ad un cessate il fuoco...


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MessaggioInviato: 10/07/2012, 13:41 
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sezione 9 ha scritto:

Giusto, bisogna che smettano di sparare. Però, domanda: come si fa?

La vera domanda è ... lo vogliono davvero?
A me pare proprio di no.
Quando fai dichiarazioni del tipo: Assad se ne deve andare... stai soffiando sul fuoco. Attenzione, non ti dicono nemmeno la maggioranza del popolo siriano deve decidere se Assad se ne debba andare o meno, no - a loro importa un fico secco, Assad deve andarsene, punto.
Come fare?
Innanzitutto fare smettere i ribelli di portare aventi continui attacchi ai militari E AI CIVILI, in che modo? Con forze di contrapposizione credibili, che vadano bene anche ai siriani. Poi minacciare seriamente Qatar e Arabia Saudita che sono i paesi che più di tutti sono dietro (o almeno come prima linea) a queste destabilizzazioni in vari paesi dell'area. Poi si interviene su tutti gli altri attori, compresi Russia e Iran.
Si da' autorevolezza ai veri OPPOSITORI siriani che non è il tizio che sta a Londra, ma la gente SIRIANA sul luogo.

Serve la volontà politica di farlo, e in questo momento secondo me la scelta che è stata fatta non va in questa direzione, ma è apertamente ostile ad Assad. Ora immaginare di fermare le ostilità quando si continua a minacciare una parte in gioco è alquanto "strano" almeno.
Non sono riusciti a comprarlo prima e cercano di comprarlo ora promettendogli l'esilio... ma qualcuno ha per caso interpellato la popolazione siriana?
La popolazione desidera solo una cosa, la fine della violenza, perché leggendo reportage non mainstream si vede come sia in atto una massiccia campagna di intimidazione sulla popolazione civile, e i cd. ribelli, frammentati in moltissimi gruppi spesso indipendenti tra loro, e spesso con ZERO rapporti con la Siria, stanno facendo la loro sporca (di sangue) parte.

Quindi:
- dire la verità in occidente e interrompere la propaganda, lo stesso negli altri paesi
- isolare le parti violente dei "ribelli" e smetterla di finanziarli, armarli e addestrarli
- imporre sanzioni a paesi come Qatar e Arabia Saudita per bloccare ogni ingerenza
- Organizzare una forza neutrale in ambito ONU per fare da contrapposizione tra le parti
...

Io però non credo che in tanti si siano sporcati le mani fino a questo punto per nulla... purtroppo... quindi sono piuttosto pessimista in proposito.
Del resto se non vivessimo in un paese dove i principali business mondiali sono armi e droga, potrei anche essere ottimista.

Forse una presa di coscienza nei paesi occidentali e una reale pressione sui rispettivi governi potrebbe aiutare, ma l'informazione è troppo manipolata per potere più servire a qualcosa... non ci saranno più campagne di massa tipo quelle per fermare il massacro in Vietnam.


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MessaggioInviato: 10/07/2012, 14:01 
Navi russe della Flotta del Nord in rotta verso Tartus
Tra i vascelli, il potente anti-sommergibile "Admiral Chabanenko"



Mosca, 10 lug. (TMNews) - Un gruppo di navi militari russe della Flotta del Nord è in navigazione alla volta della Siria. Lo riporta Interfax citando fonti militari-diplomatiche. Tra i vascelli c'è il potente anti-sommergibile "Admiral Chabanenko", e tre mezzi da sbarco di grandi dimensioni partiti da Murmansk , nel mare del Nord e dirette verso il Mar Mediterraneo, al porto siriano di Tartus "dove si trova la base logistica della Marina russa" ha detto la fonte.

Le navi da guerra della flotta del Nord si uniranno alla "Yaroslav il Saggio" della flotta del Baltico russa e agli altri vascelli presenti nelle acque al largo della Siria. A bordo delle navi ci sono unità della Flotta del Nord, in conformità con i piani di addestramento al combattimento della Marina. E l'azione, secondo la fonte, non è associata a un aggravarsi della situazione in Siria. "Nel porto di Tartus (faranno scalo) per rifornirsi di carburante, acqua e cibo", ha aggiunto. Il giro nel Mediterraneo di navi della marina militare continuerà fino a fine settembre o primi di ottobre.


Ultima modifica di morpheus85 il 10/07/2012, 14:02, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 10/07/2012, 16:32 
Cita:
morpheus85 ha scritto:

Navi russe della Flotta del Nord in rotta verso Tartus
Tra i vascelli, [b]il potente anti-sommergibile "Admiral Chabanenko"
[/b]

E' l'unità che si dice abbia abbattuto il Phantom turco...

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http://www.hurriyetdailynews.com/turkis ... &nid=24160



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MessaggioInviato: 10/07/2012, 19:09 
It’s puzzling how the US can treat radical Islamists in Syria as allies while fighting against them as enemies in Afghanistan, says the chair of the Russian parliament’s Committee on Foreign Affairs.

­Washington’s double standard approach is evident in the Syrian crisis. It supports the armed opposition, which wants to turn the country into a dictatorship, claiming that their war against the Assad government has democracy as the goal, Aleksey Pushkov told RT.

RT: Do you think the events unfolding in Syria are in line with the interests of the Syrian people?

Aleksey Pushkov: There is a civil war going on in Syria, and it is only the Syrian political opposition that is benefiting from it. The opposition took up arms and uses violence to achieve their goal. I am convinced that most Syrians don't want to have this armed conflict.

It is well-known that the armed opposition groups persecute the Christian community in Syria. Thousands of Christians were driven out of their towns and villages. Shia Muslims, a minority in the country – they make up 13 per cent – are also targeted by armed Sunni radicals who represent the majority in the armed opposition.

Minorities are killed, as we saw in Houla, and driven out. There is a town in Syria called Hama, right now it is controlled by the militants. And there are basically no local residents left in Hama. They have either been killed or fled the city.

And in this situation the so-called "Friends of Syria" and Hillary Clinton tell us that the armed opposition is fighting for democracy. The armed opposition is not fighting for democracy; they are fighting for a dictatorship. It will be a dictatorship of the forces that they are trying to bring to power to replace Assad. It is clear by now that it has nothing to do with democracy. We can draw this conclusion from the way this armed opposition is acting. They don't want any negotiations, they don't want to comply with the Annan plan, they don't want to create a transition government; they don't want anything. What they want is to have all the power in the country.
I don't quite understand how the US can support the armed opposition, because these are the same kind of people who blow up American soldiers in Afghanistan and Iraq, and kill NATO troops in Afghanistan. In Afghanistan, they are considered enemies of the United States, while here they are treated as allies.
Fonte:http://www.rt.com/news/america-friends-enemies-islamists-812/

E' una intervista lunga e interessante...posto il link già tradotto per chi non parla inglese:
http://translate.google.it/translate?sl ... sts-812%2F



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MessaggioInviato: 10/07/2012, 22:11 
Cita:
morpheus85 ha scritto:

Navi russe della Flotta del Nord in rotta verso Tartus
Tra i vascelli, il potente anti-sommergibile "Admiral Chabanenko"



Mosca, 10 lug. (TMNews) - Un gruppo di navi militari russe della Flotta del Nord è in navigazione alla volta della Siria. Lo riporta Interfax citando fonti militari-diplomatiche. Tra i vascelli c'è il potente anti-sommergibile "Admiral Chabanenko", e tre mezzi da sbarco di grandi dimensioni partiti da Murmansk , nel mare del Nord e dirette verso il Mar Mediterraneo, al porto siriano di Tartus "dove si trova la base logistica della Marina russa" ha detto la fonte.

Le navi da guerra della flotta del Nord si uniranno alla "Yaroslav il Saggio" della flotta del Baltico russa e agli altri vascelli presenti nelle acque al largo della Siria. A bordo delle navi ci sono unità della Flotta del Nord, in conformità con i piani di addestramento al combattimento della Marina. E l'azione, secondo la fonte, non è associata a un aggravarsi della situazione in Siria. "Nel porto di Tartus (faranno scalo) per rifornirsi di carburante, acqua e cibo", ha aggiunto. Il giro nel Mediterraneo di navi della marina militare continuerà fino a fine settembre o primi di ottobre.



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MessaggioInviato: 10/07/2012, 22:27 
Cita:
EddyCage ha scritto:

Cita:
morpheus85 ha scritto:

Navi russe della Flotta del Nord in rotta verso Tartus
Tra i vascelli, il potente anti-sommergibile "Admiral Chabanenko"



Mosca, 10 lug. (TMNews) - Un gruppo di navi militari russe della Flotta del Nord è in navigazione alla volta della Siria. Lo riporta Interfax citando fonti militari-diplomatiche. Tra i vascelli c'è il potente anti-sommergibile "Admiral Chabanenko", e tre mezzi da sbarco di grandi dimensioni partiti da Murmansk , nel mare del Nord e dirette verso il Mar Mediterraneo, al porto siriano di Tartus "dove si trova la base logistica della Marina russa" ha detto la fonte.

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http://www.tmnews.it/web/sezioni/nuovae ... 9_NE.shtml



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MessaggioInviato: 11/07/2012, 18:07 
Obama aiuta l'Egitto traditore

Il Giornale, 10 luglio 2012

C’era una volta un Grande Paese la cui influenza, la cui capacità di mediazione, la cui generosità, anche se tuttavia motivata da motivi di interesse generale e particolare, ne facevano un punto di riferimento mondiale, e specialmente in Medio Oriente. L’ultimo impero, nel bene e nel male. Alcuni lo ritenevano un giudice parziale, ma era pur sempre un giudice cui portare ogni controversia e ogni bisogno. Inutile dire che questo grande Paese era gli Stati Uniti. Oggi l’impero non c’è più. E’ stato smantellato da tre anni e mezzo di governo di Barack Obama. Gli USA in Medio Oriente non hanno più un amico, neppure interatto come Mubarak o Ben Alì. E, ironia della sorte, questo accade da quando Obama ha instaurato la sua politica di encomio e omaggio all’Islam.

Le notizie del giorno confermano il danno e la beffa. Il danno: Mohammed Morsi, nuovo presidente islamico dell’Egitto, ha riesumato (scusate il vanto, come avevamo previsto mentre molti lo descrivevano come un moderato) il parlamento eletto col 75 per cento di islamisti fra i suoi Fratelli Musulmani e Salafiti. Sotto la spinta del Consiglio Supremo Militare l’Alta Corte Costituzionale l’aveva sciolto per incostituzionalità. Una mossa politica appena velata; e lo è anche quella di Morsi che ne reclama la costituzionalità. Ma la Corte ha subito dichiarato che la sua giurisdizione in materia costituzionale è inappellabile. Da qui, uno scatenamento di dichiarazioni, un clima da guerra civile, scontri davanti all’Assemblea del Popolo, minacce di impedire l’ingresso dei parlamentari alla seduta di oggi. L’Egitto siede sull’orlo del solito vulcano.

Qui viene la beffa: l’amministrazione Obama mette il naso invitando Mursi ad andare a trovarlo, segno di grande legittimazione, nei giorni dell’assemblea dell’ONU a settembre. Intanto la Clinton invoca in suo aiuto tutti i criteri democratici, proprio quelli che Morsi, pur sostenuto dal popolo, certo, tuttavia, farà a meno non appena potrà inverare l’ ideologia islamista istituendo la Shariah. Non sarà un regime favorevole agli USA, anzi, sarà suo nemico, ma Obama ha mandato al Cairo il vice segretario di Stato William Burns, e sabato la Hillary Clinton sarà in Egitto. Che cosa potrebbe fare Obama in questa situazione? Il buomn senso richiederebbe almeno che aspettasse un momento.

Ma Obama ha avuto tutto il tempo delle rivoluzioni arabe un irrefrenabile desiderio di piacere e di trovare un appeasement col mondo arabo che lo ha spinto a sostenere le rivolte senza obiezioni, senza richieste, senza garanzie, anche quando hanno cominciato a perseguitare le donne, i cristiani, gli omosessuali, i nemici politici, Israele. Adesso marcia verso il sostegno a un regime che ben presto sfodererà, abbandonando le cautele tipiche della Fratellanza Musulmana(nessuno la vide in piazza Tahrir nel gennaio del 2011, fin quando decise di prendere il potere e buttò fuori i blogger e si dichiarò in tutto il suo razzismo contro le donne, maledisse gli USA e Israele) un atteggiamento antioccidentale accompagnato da leggi shariatiche.

Gli USA hanno avuto in Medio Oriente una condotta che ne ha cancellato ogni influenza, al vecchio sostegno ai dittatori dell’Egitto, l’Arabia Saudita, la Libia, la Giordania, la Tunisia, lo Yemen, l’Autonomia Palestinese, la parte moderata del Libano... non si è sostituito altro che un senile annuire. Ricorda un pò, come ha scritto Guy Bechor, il ruzzolare velocissimo di Clement Attlee dopo aver ricevuto dalle mani di Churchill l’Impero Britannico, verso la sua dispersione in fumo e sabbia. Ci vollero nemmeno cinque anni per far fuori Pakistan, Burma, India, Sri Lanka, la Giordania..... Non stiamo sostenendo che il colonialismo fosse una buona cosa nè che i dittatori arabi fossero brava gente. Ma non avanza una nuova dittaura? se si guarda ai regimi che avanzano, lasciando aperta qualche doverosa speranza libica, che sta facendo Obama? Nutre chi gli morderà la mano. Iran, Siria, Palestina.. tutti questi teatri gli sono divenuti ingestibili. E Morsi fu scelto proprio perchè era il candidato più islamico, quello che aveva espulso ogni giovane leader,il più rigido, quello che aveva opposto il più duro diniego a una donna o un cristiano presidente, che ha chiesto un Consiglio di studiosi islamici all’iraniana per indicare la strada al governo. Morsi, si dice, ha già accettato un invito in Iran, e ora è venuto quello di Obama, il presidente americano specializzato nell’aprire la porta ai nemici dell’America. Quale gli piace di più?

http://www.fiammanirenstein.com/articol ... =3&Id=2901



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MessaggioInviato: 11/07/2012, 20:13 
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Ufologo 555 ha scritto:

Obama aiuta l'Egitto traditore

Il Giornale, 10 luglio 2012

C’era una volta un Grande Paese la cui influenza, la cui capacità di mediazione, la cui generosità, anche se tuttavia motivata da motivi di interesse generale e particolare, ne facevano un punto di riferimento mondiale, e specialmente in Medio Oriente. L’ultimo impero, nel bene e nel male. Alcuni lo ritenevano un giudice parziale, ma era pur sempre un giudice cui portare ogni controversia e ogni bisogno. Inutile dire che questo grande Paese era gli Stati Uniti. Oggi l’impero non c’è più. E’ stato smantellato da tre anni e mezzo di governo di Barack Obama. Gli USA in Medio Oriente non hanno più un amico, neppure interatto come Mubarak o Ben Alì. E, ironia della sorte, questo accade da quando Obama ha instaurato la sua politica di encomio e omaggio all’Islam.

Le notizie del giorno confermano il danno e la beffa. Il danno: Mohammed Morsi, nuovo presidente islamico dell’Egitto, ha riesumato (scusate il vanto, come avevamo previsto mentre molti lo descrivevano come un moderato) il parlamento eletto col 75 per cento di islamisti fra i suoi Fratelli Musulmani e Salafiti. Sotto la spinta del Consiglio Supremo Militare l’Alta Corte Costituzionale l’aveva sciolto per incostituzionalità. Una mossa politica appena velata; e lo è anche quella di Morsi che ne reclama la costituzionalità. Ma la Corte ha subito dichiarato che la sua giurisdizione in materia costituzionale è inappellabile. Da qui, uno scatenamento di dichiarazioni, un clima da guerra civile, scontri davanti all’Assemblea del Popolo, minacce di impedire l’ingresso dei parlamentari alla seduta di oggi. L’Egitto siede sull’orlo del solito vulcano.

Qui viene la beffa: l’amministrazione Obama mette il naso invitando Mursi ad andare a trovarlo, segno di grande legittimazione, nei giorni dell’assemblea dell’ONU a settembre. Intanto la Clinton invoca in suo aiuto tutti i criteri democratici, proprio quelli che Morsi, pur sostenuto dal popolo, certo, tuttavia, farà a meno non appena potrà inverare l’ ideologia islamista istituendo la Shariah. Non sarà un regime favorevole agli USA, anzi, sarà suo nemico, ma Obama ha mandato al Cairo il vice segretario di Stato William Burns, e sabato la Hillary Clinton sarà in Egitto. Che cosa potrebbe fare Obama in questa situazione? Il buomn senso richiederebbe almeno che aspettasse un momento.

Ma Obama ha avuto tutto il tempo delle rivoluzioni arabe un irrefrenabile desiderio di piacere e di trovare un appeasement col mondo arabo che lo ha spinto a sostenere le rivolte senza obiezioni, senza richieste, senza garanzie, anche quando hanno cominciato a perseguitare le donne, i cristiani, gli omosessuali, i nemici politici, Israele. Adesso marcia verso il sostegno a un regime che ben presto sfodererà, abbandonando le cautele tipiche della Fratellanza Musulmana(nessuno la vide in piazza Tahrir nel gennaio del 2011, fin quando decise di prendere il potere e buttò fuori i blogger e si dichiarò in tutto il suo razzismo contro le donne, maledisse gli USA e Israele) un atteggiamento antioccidentale accompagnato da leggi shariatiche.

Gli USA hanno avuto in Medio Oriente una condotta che ne ha cancellato ogni influenza, al vecchio sostegno ai dittatori dell’Egitto, l’Arabia Saudita, la Libia, la Giordania, la Tunisia, lo Yemen, l’Autonomia Palestinese, la parte moderata del Libano... non si è sostituito altro che un senile annuire. Ricorda un pò, come ha scritto Guy Bechor, il ruzzolare velocissimo di Clement Attlee dopo aver ricevuto dalle mani di Churchill l’Impero Britannico, verso la sua dispersione in fumo e sabbia. Ci vollero nemmeno cinque anni per far fuori Pakistan, Burma, India, Sri Lanka, la Giordania..... Non stiamo sostenendo che il colonialismo fosse una buona cosa nè che i dittatori arabi fossero brava gente. Ma non avanza una nuova dittaura? se si guarda ai regimi che avanzano, lasciando aperta qualche doverosa speranza libica, che sta facendo Obama? Nutre chi gli morderà la mano. Iran, Siria, Palestina.. tutti questi teatri gli sono divenuti ingestibili. E Morsi fu scelto proprio perchè era il candidato più islamico, quello che aveva espulso ogni giovane leader,il più rigido, quello che aveva opposto il più duro diniego a una donna o un cristiano presidente, che ha chiesto un Consiglio di studiosi islamici all’iraniana per indicare la strada al governo. Morsi, si dice, ha già accettato un invito in Iran, e ora è venuto quello di Obama, il presidente americano specializzato nell’aprire la porta ai nemici dell’America. Quale gli piace di più?

http://www.fiammanirenstein.com/articol ... =3&Id=2901


questa e` da ricovero..
quando vincono i preferiti
vs tutto bene,
quandovincono gl ialtri,
allora brogli,
ecc.

il resto e` peggio...



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 12/07/2012, 18:15 
No, questa ne sà ...[^]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 12/07/2012, 18:57 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Il Giornale, 10 luglio 2012

C’era una volta un Grande Paese la cui influenza, la cui capacità di mediazione, la cui generosità, anche se tuttavia motivata da motivi di interesse generale e particolare, ne facevano un punto di riferimento mondiale, e specialmente in Medio Oriente. L’ultimo impero, nel bene e nel male. Alcuni lo ritenevano un giudice parziale, ma era pur sempre un giudice cui portare ogni controversia e ogni bisogno. Inutile dire che questo grande Paese era gli Stati Uniti.




Ma cos'è? Una barzelletta?



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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