11/03/2013, 01:14
Concedi all'essere umano la certezza del lavoro e conseguentemente la certezza di entrate fisse mensili e continuative...
16/03/2013, 00:58
08/04/2013, 16:18
08/04/2013, 19:37
08/04/2013, 20:19
08/04/2013, 20:48
Atlanticus81 ha scritto:
Come fai a convincere centinaia di milioni di persone a rivedere il loro modo di vivere in questo "Sistema", per quanto perverso esso possa essere, e abbracciare la logica della "Decrescita Felice"?!
Temo ci voglia davvero un reset forzato:
- una catastrofe
- una guerra nucleare
in grado di distruggere il "Sistema" poichè, nonostante sia perverso e maligno questo ha avuto la furbizia e la capacità di 'cullare' le sue vittime addormentandole serenamente nella Matrix in cui ci troviamo a vivere...
Oppure, la strada auspicabile, ma certamente più lenta e difficile delle altre due sopraccitate, è quella del risveglio globale.. difficile quando i media ammorbano il 90% della popolazione.
08/04/2013, 21:17
08/04/2013, 21:49
Atlanticus81 ha scritto:
Ti criticai (costruttivamente spero)
Atlanticus81 ha scritto:
tu partivi da questo presupposto per assegnare l'etichetta di Player C anche a coloro i quali propongono alternative al Sistema attuale che, ripeto, provvede a cullare le sue vittime per strangolarle nel sonno... forse ci siamo fraintesi entrambi, o forse invece, grazie al dibattito, siamo andati a toccare dei tasti non ben approfonditi in precedenza.
Atlanticus81 ha scritto:
A questo punto sembra proprio che ci troviamo in un cul de sac.
E se non si potesse avere "la botte piena e la moglie ubriaca?"... insomma se vi doveste trovare a dover scegliere tra:
- il ritorno all'età dell'oro al prezzo di una guerra mondiale o di un cataclisma di proporzioni epocali e la conseguente riduzione della popolazione a 500.000.000 di individui (vedi Georgia Guidestones)
- la sopravvivenza di 7-8 miliardi di persone ma con un di cui del 99,99% al rango di schiavi del NWO rappresentato dallo 0,01% della popolazione
Atlanticus81 ha scritto:
sapendo che NECESSARIAMENTE una opzione esclude l'altra voi quale soluzione scegliereste?
In cuor mio spero ci sia una terza opzione... e forse è proprio per questo che il Player B ha aspettato così a lungo prima di sferrare la contro offensiva: stava cercando di definire la terza opzione con minori 'danni collaterali'
08/04/2013, 22:03
MaxpoweR ha scritto:
... Un palesamento diretto del player B che funga da guida diretta che muti le coscienze di tutti e ci porti ad un cambiamento di mentalità che null'altro potrebbe causare...
08/04/2013, 22:49
Atlanticus81 ha scritto:
E saresti certo che saremmo in grado di riconoscerlo qualora questi si palesasse?!?
Atlanticus81 ha scritto:
Il punto sta proprio nel come fare a cambiare le coscienze di tutti e a modificare lo stile di vita, oggettivamente insostenibile, di 7 miliardi di persone.
Atlanticus81 ha scritto:
Per quanto durerà prima che tutto crolli miseramente trascinando il mondo in una età così buia da fare impallidire i secoli bui dopo la caduta dell'Impero Romano...
Atlanticus81 ha scritto:
Per questo motivo l'attuale "Sistema" non è considerabile il migliore possibile... forse per noi. Ma vallo a dire a un africano che non ha accesso all'acqua o alle risorse alimentari per sfamare la sua famiglia.
Atlanticus81 ha scritto:
Il nostro benessere si fonda sullo sfruttamento di miliardi di persone! E per mantenere il nostro apparente 'benessere' ci siamo fatti ingannare dalle banche, dalla finanza, dalla politica, dalle multinazionali farmaceutiche e alimentari cui abbiamo concesso le nostre deleghe, il nostro consenso, la nostra libertà e sovranità.
Atlanticus81 ha scritto:
Il cul de sac rimane... come ne esci?! E come riconosceresti il Player B se anche questo si mostrasse?
15/04/2013, 11:07
... bisogna abbandonare totalmente le politiche liberiste che continuano a fallire e a farci fallire. Per metterla in politica bisogna dire no a Berlusconi, ma anche a Ciampi, a Prodi e ovviamente a Monti. Se davvero si vuol abbattere la disoccupazione di massa e considerarla, come fecero tutti i progressisti e gli antifascisti negli anni trenta, il primo nemico della democrazia, allora bisogna rovesciare il tavolo delle misure e dei convincimenti di questi venti anni. Primo, ci vuole un grande intervento pubblico perché il mercato è fallito. Ci vogliono nazionalizzazioni e investimenti pubblici in opere necessarie davvero, abbandonando le varie Tav che producono lauti profitti, ma quasi zero lavoro.
Secondo, bisogna bloccare i licenziamenti subito, imponendo alle multinazionali e alle grandi imprese una vera e propria tassa sociale per il lavoro. Se te ne vai paghi molto di più di quello che ti costa restare, questo deve imporre un potere politico con la schiena dritta.
Terzo, bisogna ridurre qui e ora l’orario di lavoro nelle due modalità conosciute. L’abbassamento dell’età della pensione e la riduzione dell’orario settimanale. Questo non crea nuovo lavoro, ma ridistribuisce quello che c’è in modo più giusto, soprattutto a favore dei giovani e degli esodati, e in prospettiva migliora la stessa produttività.
Quarto, bisogna ridistribuire ricchezza, prima di tutto con il reddito ai disoccupati e poi con l’aumento delle retribuzioni e delle pensioni più basse. Questo perché bisogna smetterla di pensare che l’economia riparta vendendo Ferrari e Armani ai benestanti e ai ricchi nel mondo. Siamo troppi in Italia per vivere solo di questo. Naturalmente ci sono tante altre misure che andrebbero prese, ma qui ho voluto sottolineare quelle davvero di emergenza e di rottura con le politiche economiche che ci hanno portato a questo disastro.
...
15/04/2013, 11:24
Atlanticus81 ha scritto:
Un estratto dell'articolo "Disoccupazione: era il vero obiettivo dei nostri oligarchi" tratto da
http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... z2QWFN3dT2
dove si affrontano alcuni punti che potrebbero essere propedeutici alla "Rinascita Sociale Globale". Non tutti mi trovano d'accordo in realtà, ma certamente c'è materiale su cui discutere e da cui partire!
... bisogna abbandonare totalmente le politiche liberiste che continuano a fallire e a farci fallire. Per metterla in politica bisogna dire no a Berlusconi, ma anche a Ciampi, a Prodi e ovviamente a Monti. Se davvero si vuol abbattere la disoccupazione di massa e considerarla, come fecero tutti i progressisti e gli antifascisti negli anni trenta, il primo nemico della democrazia, allora bisogna rovesciare il tavolo delle misure e dei convincimenti di questi venti anni. Primo, ci vuole un grande intervento pubblico perché il mercato è fallito. Ci vogliono nazionalizzazioni e investimenti pubblici in opere necessarie davvero, abbandonando le varie Tav che producono lauti profitti, ma quasi zero lavoro.
Secondo, bisogna bloccare i licenziamenti subito, imponendo alle multinazionali e alle grandi imprese una vera e propria tassa sociale per il lavoro. Se te ne vai paghi molto di più di quello che ti costa restare, questo deve imporre un potere politico con la schiena dritta.
Terzo, bisogna ridurre qui e ora l’orario di lavoro nelle due modalità conosciute. L’abbassamento dell’età della pensione e la riduzione dell’orario settimanale. Questo non crea nuovo lavoro, ma ridistribuisce quello che c’è in modo più giusto, soprattutto a favore dei giovani e degli esodati, e in prospettiva migliora la stessa produttività.
Quarto, bisogna ridistribuire ricchezza, prima di tutto con il reddito ai disoccupati e poi con l’aumento delle retribuzioni e delle pensioni più basse. Questo perché bisogna smetterla di pensare che l’economia riparta vendendo Ferrari e Armani ai benestanti e ai ricchi nel mondo. Siamo troppi in Italia per vivere solo di questo. Naturalmente ci sono tante altre misure che andrebbero prese, ma qui ho voluto sottolineare quelle davvero di emergenza e di rottura con le politiche economiche che ci hanno portato a questo disastro.
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Ciò che mi piace più di tutto è che in buona sostanza si va a ribaltare completamente l'approccio all'economia seguito negli ultimi decenni.
15/04/2013, 12:05
01/05/2013, 21:02
30/05/2013, 16:23