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MessaggioInviato: 05/02/2014, 19:53 
La sopravvivenza degli oranghi è appesa a un filo, e gli scienziati sono preoccupati che presto si possano estinguere. Ma c’è un piano intelligente con cui possiamo salvarli, se solo ognuno di noi darà una mano secondo le sue possibilità.

Stanno per distruggere un corridoio ecologico essenziale, che collega due dei più importanti habitat per gli oranghi tra le paludi del Borneo. Salvare questa striscia di terra potrebbe segnare la differenza tra la vita e la morte di innumerevoli oranghi, che hanno bisogno di spazi ininterrotti di foresta e alberi per sopravvivere. Associazioni ambientaliste e gruppi locali hanno coraggiosamente annunciato di voler comprare questa terra e proteggerla una volta per tutte, ma per riuscirci hanno bisogno di soldi a sufficienza per battere la concorrenza di alcune aziende che invece vogliono farci i soldi e stanno cercando di impossessarsi del terreno e di distruggere la foresta.

Questa è esattamente una delle situazioni per cui la comunità di Avaaz è nata: il modo in cui raccogliamo fondi, unico nel suo genere e alimentato dai cittadini di tutto il mondo, può permetterci di finanziare velocemente questa importantissima oasi protetta, e creare allo stesso tempo un fondo per difendere altri territori chiave in tutto il mondo.

Clicca per fare una promessa di donazione, la processeremo solo quando raggiungeremo la cifra necessaria a comprare la terra:
Sì, PROMETTO €2 -- per proteggere fino a 109m² di terra

Sì, PROMETTO €3 -- per proteggere fino a 163m² di terra

Sì, PROMETTO €6 -- per proteggere fino a 325m² di terra

Sì, PROMETTO €8 -- per proteggere fino a 433m² di terra

Sì, PROMETTO €15 -- per proteggere fino a 812m² di terra

Per fare promesse di donazione diverse da quelle elencate qui sopra, clicca qui.

Gli oranghi sono tra i nostri parenti più intelligenti e premurosi (il loro nome significa “persona della foresta” in lingua Malese). Spendono il 90% del loro tempo passando da un albero all’altro, arrampicandosi (i maschi possono allungare le braccia oltre i due metri!), o dormendo su altissimi nidi fatti dei rami più frondosi, e usando grandi foglie come riparo per la pioggia. Ma purtroppo, con la domanda di olio di palma in vertiginoso aumento e le aziende che fanno a gara nel disboscare porzioni di terra sempre maggiori, le case degli oranghi stanno letteralmente cadendo come pezzi di un domino.

Permettere che gli oranghi si estinguano non significherebbe soltanto perdere per sempre una delle creature più maestose del pianeta, ma anche modificare l’intero ecosistema delle foreste pluviali da loro abitate. Gli oranghi infatti aiutano la foresta a rimanere forte e in salute, muovendosi al suo interno mentre mangiano i frutti di cui distribuiscono i semi in lungo e in largo.

Nel Borneo, in cui l’80% degli ecosistemi abitati dagli oranghi è già stato distrutto, e una piccola area di terra può fare un’enorme differenza, collegando le foreste protette che sono sopravvissute. Ecco perché questo piano per salvare gli oranghi è così efficace: unendo una riserva forestale con un’oasi di natura selvatica, possiamo ottenere il massimo da ogni centesimo raccolto.

Clicca per fare una promessa di donazione: se raccoglieremo fondi a sufficienza, potremo dare alle associazioni locali i soldi di cui hanno bisogno per acquistare immediatamente il terreno, e Avaaz potrà creare un fondo per sostenere campagne da lanciare in risposta a simili emergenze e proteggere l’ambiente dalle minacce più grandi:
Sì, PROMETTO €2 -- per proteggere fino a 109m² di terra

Sì, PROMETTO €3 -- per proteggere fino a 163m² di terra

Sì, PROMETTO €6 -- per proteggere fino a 325m² di terra

Sì, PROMETTO €8 -- per proteggere fino a 433m² di terra

Sì, PROMETTO €15 -- per proteggere fino a 812m² di terra

Per fare promesse di donazione diverse da quelle elencate qui sopra, clicca qui.

Più di una volta in passato la comunità di Avaaz è accorsa in difesa delle foreste e delle specie in grave pericolo, come per l’Amazzonia in Ecuador e in Brasile, e per elefanti, rinoceronti e leoni minacciati dal bracconaggio. Lo scorso anno, un milione e mezzo di noi ha richiesto al governo Indonesiano di proteggere la sua fondamentale popolazione di oranghi. E ora abbiamo la possibilità di fare la differenza in Malesia, prima che anche solo un altro preziosissimo orango muoia.

Con speranza e determinazione,

Ricken, Allison, Emma, Mia, Emily, Anna, Wissam, David e tutto il team di Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI

Gli oranghi… e le merendine (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2014/01/11/blogs ... agina.html

Borneo, oranghi a rischio estinzione: ''Rispettateli, per favore'' (Repubblica)
http://www.repubblica.it/ambiente/2013/ ... 57379/1/#1

Orango, una specie in estinzione (WWF)
http://www.wwf.it/orango/


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MessaggioInviato: 10/02/2014, 18:13 
Copenaghen, la giraffa Marius data in pasto ai leoni
Orrore allo zoo di Copenaghen: Marius viene ucciso con un colpo di pistola alla tempia. Poi lo show macabro in favore dei più piccoli

http://www.liberoquotidiano.it/news/ani ... leoni.html

e questa sarebbe una dell'eccellenze delle democrazie.......................trogloditi......[:(!]


Ultima modifica di ubatuba il 10/02/2014, 18:16, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 14/02/2014, 14:40 
Lo zoo safari della Standiana salva la giraffa danese
L'animale rischiava di fare la fine di quello dato in pasto ai leoni pochi giorni fa. La struttura ravennate ha chiesto che sia trasferita in Romagna


http://www.romagnanoi.it/news/news/1200 ... salva.html

alla faccia della tanto decanta civilta'del nord europa........[:(!]


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MessaggioInviato: 19/02/2014, 18:13 
Migliaia di persone provenienti dai Paesi dell’Africa Orientale sono state rapite da organizzazioni criminali, e vengono torturate nella regione egiziana del Sinai per costringere le famiglie a pagare riscatti esorbitanti per la loro liberazione. Se riusciremo a dimostrare ai leader egiziani che questo sporco segreto è di dominio pubblico e che sta danneggiando la reputazione turistica della zona, potremo obbligarli a mettere fine a questo orrore. Firma subito:

firma la petizione
Incinta di 9 mesi e incatenata, Haben* è stata picchiata senza pietà dai suoi torturatori che pretendevano un riscatto di 35mila dollari da suo marito. Ha partorito con delle manette ai polsi, rinchiusa insieme ad altri prigionieri terrorizzati, e tutto quello che c’era per tagliare il cordone ombelicale erano dei pezzi di metallo arrugginiti. E’ inconcepibile che una cosa del genere stia succedendo davvero nel 2014!

Sorprendentemente, Haben è sopravvissuta. Ma lei non è che una sola delle migliaia di persone che dall'Africa Orientale vengono rapite da organizzazioni criminali di trafficanti di esseri umani, per poi essere torturate nel Sinai egiziano fino a che le loro famiglie, disperate, non riescono a pagare riscatti es! orbitanti per la loro libertà. Se riusciremo a far vedere ai leader Egiziani che questo assurdo segreto è ormai di dominio pubblico e che sta danneggiando l’immagine turistica del Sinai come “Riviera del Mar Rosso”, potremo costringerli a colpire queste organizzazioni e liberare le persone rapite.

Ogni minuto che questi uomini, donne e bambini passano in prigionia, è un minuto di troppo. Firma subito questa petizione urgente e inoltrala a tutti quelli che conosci. Non appena raggiungeremo il milione di firme, Avaaz scatenerà un enorme attacco mediatico per spingere l’Egitto ad agire:

http://www.avaaz.org/it/end_the_torture ... cb&v=35992

Se riusciremo a fermare il traffico di esseri umani nel Sinai (una delle tratte di schiavi più tristemente note al mondo), avremo la possibilità di assestare un duro colpo a un siste! ma che imprigiona circa un milione di persone ogni anno.

E la possibilità è reale. Il governo Egiziano ha la forza e i mezzi, sul territorio, già pronti a far chiudere una volta per tutte la tratta. Ecco alcuni delle cose che possiamo fare per dare il nostro contributo:

Unirsi ai rappresentanti dei principali Paesi sostenitori dell’Egitto nel far pressione affinché Il Cairo agisca;
Lanciare campagne mediatiche incisive che colpiscano la preziosa industria turistica Egiziana;
Rivelare i nomi dei trafficanti più importanti in una serie di campagne nazionali di Avaaz focalizzate sulla regione;
Aiutare i giornalisti ad avere accesso ai campi di tortura per scoprire quali funzionari sono complici della tratta.

Il primo passo è far nascere un movimento da un milione di persone con l'obiettivo di porre fine a questo mercato dell’orrore, che smercia la sofferen! za umana. Firma ora e condividi il più possibile:

http://www.avaaz.org/it/end_the_torture ... cb&v=35992

La nostra comunità si è fatta avanti più volte in difesa delle vittime di prigionie inumane. Lo scorso anno, abbiamo contribuito a salvare i lavoratori migranti indiani intrappolati in Bahrain. E abbiamo dato una mano all’arrivo di cibo e medicinali ai prigionieri siriani. Ora è venuto il momento di aiutare le vittime della tortura in Egitto.

Con speranza e determinazione,

Ian, Nick, Ari, Bissan, Alice, Wissam, Ricken e tutto il team di Avaaz

*Haben è uno pseudonimo, ma la sua storia è vera.

FONTI

Tratta esseri umani, il Sinai e le 'case tortura' nel deserto (Ansa)
http://www.ansa.it/web/! notizie/rubriche/mondo/2013/12/11/Sinai-case-tortura-deserto_9765304.html

Egitto/Sudan: trafficanti che torturano (Human Rights Watch)
http://www.hrw.org/node/123140

Egitto e Sudan devono fermare il rapimento e il traffico di richiedenti asilo e rifugiati (Amnesty International)
http://www.amnesty.it/egitto-e-sudan-de ... -rifugiati

Dal Corno d'Africa al Sinai: migranti schiavizzati e torturati dai trafficanti di uomini e organi (Repubblica)
http://www.repubblica.it/solidarieta/di ... corno_d_af! rica_al_sinai_migranti_schiavizzati_e_torturati_dai_trafficanti_di_uomini_e_organi-76229162/

«Traffico di esseri umani nel Sinai», profughi rapiti per il riscatto (Il Messaggero)
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/e ... 2078.shtml

«Traffico di esseri umani. Business da 32 miliardi» (Avvenire)
http://www.avvenire.it/Dossier/eritrei/ ... %2032%20...

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MessaggioInviato: 28/02/2014, 11:33 
[img][IMG]http://i.imgur.com/Uva4A1E.png[/img][/img]


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MessaggioInviato: 04/03/2014, 09:45 
In queste ore gli USA potrebbero dare il via libera a un gigantesco oleodotto per trasportare petrolio superinquinante dal Canada. Ma hanno aperto una consultazione pubblica per arginare la pressione delle multinazionali, inondiamoli di richieste di fermare questa mega-bomba ambientale:

firma la petizione
In queste ore Obama sta per prendere la sua decisione più importante di sempre per l’ambiente: se dare il via libera o meno a un gigantesco oleodotto per trasportare ogni giorno 830mila barili di un petrolio superinquinante dal Canada agli Stati Uniti.

Si chiama Keystone XL e se lo approveranno riverserà miliardi di dollari nelle tasche di poche multinazionali… e milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera tanto che l’hanno ribattezzato “la più grande bomba ambientale sul pianeta”. Grazie a enormi proteste si è riusciti a ottenere un rinvio e un tribunale la scorsa settimana ha inferto un altro duro colpo al progetto. Ora, se ci muoviamo subito in grandi numeri, abbiamo la possibilità di dargli il colpo di grazia.

John Kerry, il responsabile delle relazioni internazionali USA, ha deciso di aprire una consultazione pubblica. Sa che su questa decisione si gioca la credibilità statunitense nella lotta contro il cambiamento climatico. Noi possiamo farlo diventare un vero e proprio referendum mondiale inondando la consultazione con oltre un milione richieste da ogni angolo del mondo affinché chiudano Keystone e facciano seguire fatti alle promesse, nella lotta per salvare il pianeta. Abbiamo solo pochi giorni, firma ora:

http://www.avaaz.org/it/stop_the_keysto ... cb&v=36695

Le grandi multinazionali del petrolio si stanno inventando di tutto: hanno addirittura comprato spazi pubblicitari nelle tratte della metropolitana di Washington che sanno i politici usano per andare al lavoro. Ma se raggiungeremo un milione di firme, vogliamo contrattaccare: acquisteremo gli spazi proprio accanto ai loro per far arrivare chiarissima a Kerry e al suo staff la posizione dei cittadini.

E le pubblicità dei petrolieri sono solo la punta dell’iceberg. Sappiamo che il governo USA è sotto la pressione costante della lobby di queste multinazionali, e noi rischiamo di ipotecare il nostro futuro a causa dei loro interessi. Il petrolio estratto dalle sabbie bituminose è il combustibile fossile più inquinante di sempre: contribuisce al riscaldamento globale da tre a quattro volte in più del petrolio normale!

L’anno scorso, Obama disse che avrebbe autorizzato il progetto solo se fosse stato ritenuto nell'interesse generale del Paese e se si fosse dimostrato che non avrebbe peggiorato la crisi ambientale per le future generazioni. Kerry ha fatto della lotta al cambiamento climatico una sua bandiera e vuole per gli USA un ruolo primario sulla scena mondiale: seguirà con attenzione l’opinione pubblica internazionale. I sostenitori dell’oleodotto parlano di posti di lavoro e di indipendenza dai Paesi produttori di petrolio, ma Obama sa che la vera occupazione viene dall'energia pulita e che il cambiamento climatico è forse la più grande minaccia, oggi, per la sicurezza sia degli USA che dell’intero pianeta.

Stiamo già vincendo. Tre anni fa la costruzione dell’oleodotto era data per scontata. Ma i cittadini si sono fatti sentire: migliaia di arresti per una incredibile azione di disobbedienza civile, una delle più grandi negli Stati Uniti, e Obama ha respinto il progetto iniziale. Ora tocca a noi fare la nostra parte: raccoglieremo il più grande numero di opinioni internazionali DI SEMPRE su una decisione del governo USA, e daremo a Kerry e a Obama il sostegno pubblico di cui hanno bisogno per fermare la mega-bomba ambientale Keystone:

http://www.avaaz.org/it/stop_the_keysto ... cb&v=36695

La crisi ambientale sta colpendo tutti nel mondo: dall'Alberta, la regione del Canada da dove partirebbe l’oleodotto, alla Gran Bretagna, che ancora cerca di riprendersi da inondazioni mai viste prima, fino all'Australia che solo ora respira dopo un’estate devastata da incendi record, o a qualsiasi altro Paese in cui si pagano le conseguenze di condizioni climatiche straordinarie. Se ci faremo sentire, uniti, in questa battaglia, potremo essere parte di una grande vittoria contro questo assurdo progetto, e contribuire a creare un forte movimento in difesa dell’ambiente.

Con speranza e determinazione,

Pascal, David, Luis, Antonia, Emma, Patri, Wen, Ricken e tutto il team Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI:

Usa, giudice annulla decisione su tracciato oleodotto Keystone (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2014/02/20/scien ... agina.html

Usa, oleodotto Keystone: No obiezioni ambientali da dipartimento di Stato (La Presse)
http://www.lapresse.it/mondo/nord-ameri ... o-1.453386

Usa: Obama su Keystone, stiamo procedendo con revisione progetto (ADNKronos)
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Ester ... 28951.html

Rinviato lo stop al petrolio «sporco» del Canada (Il Sole 24 Ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... id=ABt1X9t

Sabbie bituminose, in Canada record di inquinamento come a Pechino e Città del Messico (Green Report)
http://www.greenreport.it/news/inquinam ... to-come-...

La decisione sull'oleodotto Keystone rinviata di almeno un anno? (America 24)
http://america24.com/news/la-decisione- ... refresh_ce


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MessaggioInviato: 13/03/2014, 17:56 
Migliaia di Masai sono riusciti a salvare le loro case in Tanzania. Condannati in via definitiva sono stati cacciati dai loro incarichi pubblici in India e in Brasile. Milioni di api sono state salvate in tutta Europa grazie alla messa al bando di alcuni pesticidi. E forse tutto questo non sarebbe successo, nell'ultimo anno, senza la comunità di Avaaz. Ora fermiamoci per un momento a pensare: cosa vogliamo vincere nel prossimo anno?

Clicca qui sotto per partecipare al sondaggio annuale della comunità di Avaaz, e decidiamo assieme quali sono le battaglie che vogliamo davvero vincere nel 2014: (puoi anche vedere i risultati continuamente aggiornati qui)


PARTECIPA AL SONDAGGIO


L’anno scorso abbiamo lanciato centinaia di campagne e, oltre alle vittorie per le api e i Masai, abbiamo giocato un ruolo chiave in decine di altri successi, tra cui:

Molti passi in avanti contro la violenza sulle donne, come aver salvato dalla fustigazione una 15enne vittima di uno stupro alle Maldive, o aver riportato a casa da Dubai una donna violentata e poi incarcerata per sesso fuori dal matrimonio.

Aver messo fine alla pratica corrotta del voto segreto nel parlamento brasiliano.

Aver convinto H&M e altri grandi marchi a firmare un accordo per garantire la sicurezza sul lavoro nelle loro fabbriche in Bangladesh.

Aver ottenuto la firma di importanti leader politici Indiani su un manifesto elettorale per i diritti delle donne.

Aver vinto decine di altre battaglie, dalla chiusura dei porti olandesi alle importazioni di carne di balena, alla salvaguardia di un importante parco naturale in Italia e molte, molte altre.


Il mondo sta cambiando profondamente, e la nostra comunità è RADDOPPIATA in un solo anno: immagina quale potrebbe essere la lista dei successi tra 12 mesi! Partecipa al sondaggio, o guarda i risultati, e scopri cosa pensa e com'è fatta la nostra comunità, cliccando qui.

Le crisi saranno sicuramente innumerevoli e non si faranno attendere, ma ogni volta che agiremo assieme, potremo trasformarle in opportunità per costruire il mondo che tutti noi sogniamo. Iniziamo subito, da questo 2014.

Con grande speranza,

Ricken, Meredith, Ben, Lisa, Luca, Rewan, Alex e tutto il team di Avaaz


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MessaggioInviato: 18/03/2014, 12:37 
Abruzzo, “strage” silenziosa di orsi e lupi marsicani. Ma la politica sta a guardare
Nella Regione dei Parchi, dove quasi il 36% del territorio è sottoposto a rigorose norme di tutela ambientale, hanno perso la vita decine di esemplari. Crivellati dalle pallottole, strangolati nelle trappole, investiti da automobili in corsa o divelti da pale eoliche

da il fatto quotidiano

......e' una vergogna italiana,una delle tanti..................[;)]


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MessaggioInviato: 20/03/2014, 19:38 
Cari avaaziani in tutta Europa,



È la più grande crisi della nostra generazione. Dobbiamo agire subito per evitare di distruggere le barriere coralline, che gli orsi polari rimangano solo negli zoo, e ai nostri figli rimanga un pianeta disastrato. In queste ore, i capi di governo europei potrebbero fissare dei nuovi limiti all'inquinamento ma lo faranno solo se saranno sottoposti a un’enorme pressione pubblica. Firma la petizione e la faremo diventare la notizia del giorno!

firma la petizione
È sicuramente la più grande crisi che la nostra generazione deve affrontare. Se non agiamo ora, sappiamo già che le barriere coralline sono destinate a sparire, gli orsi polari sopravviveranno solo negli zoo e ai nostri figli lasceremo un pianeta disastrato da alluvioni e siccità. Siamo noi la causa del cambiamento climatico ma se facciamo tutti la nostra parte, possiamo ancora salvare il pianeta e noi stessi.

In queste ore si stanno incontrando i capi di governo europei per un vertice sul clima. Vanno verso un accordo senza ambizioni e che ignora tanto il parere degli scienziati quanto tutti i segnali che la natura ci manda in continuazione. Tocca a noi fare in modo che la nostra voce sia più forte delle multinazionali che ci avvelenano dimostrando a chi ci rappresenta che noi cittadini pretendiamo un’azione forte che dimezzi le emissioni inquinanti.

Ora basta, dobbiamo impedire che questi politici e le multinazionali ci condannino a una morte lenta. Firma ora e manda un messaggio personale: daremo a Germania e Gran Bretagna, i paesi che più stanno spingendo per difendere il pianeta, un enorme sostegno popolare, insieme ai sondaggi che mostrano l'enorme richiesta di proteggere il pianeta, anche nei paesi che cercano di sabotare i negoziati, e poi invieremo i messaggi più forti ai media, appena prima del voto.

http://www.avaaz.org/it/eu_2030_climate ... cb&v=37587

L’Europa sarà decisiva per l'esito del vertice mondiale sul clima del prossimo anno a Parigi, quello che chiamano la nuova Kyoto. Ma solo se si darà fin da subito obiettivi chiari per dimezzare le emissioni, aumentare l’efficienza energetica e far finalmente esplodere la rivoluzione delle fonti rinnovabili, potremo chiedere agli altri paesi altrettanti impegni concreti. È la nostra occasione più grande per salvare il pianeta.

I grandi produttori di energia non rinnovabile hanno un’enorme influenza sui politici, e i loro lobbisti, stanno, sfruttando la distrazione generale dovuta alla crisi ucraina, potrebbero ottenere un accordo pericolosamente poco ambizioso. In questo momento, l’Europa è divisa: la Polonia e alcuni altri stati non vogliono neanche sottoscrivere i tagli del 40% delle emissioni proposti dalla Commissione per il 2030, figuriamoci il 50% indicato dalla comunità scientifica.

L’incontro è iniziato in queste ore. Lanciamo un enorme appello ai capi dei governi europei per spingerli a sottoscrivere un piano che possa salvare il pianeta, e diffondiamolo ovunque. Firma questa petizione urgente e manda il tuo messaggio all'Europa, affinché faccia da guida verso i grandi obiettivi che ci possono salvare da questo baratro:

http://www.avaaz.org/it/eu_2030_climate ... cb&v=37587

Negli ultimi 12 mesi il mondo intero è stato colpito da eventi meteorologici mai visti. E la comunità di Avaaz è stata pronta ogni volta a spingere i politici a fare qualcosa di concreto, come a gennaio quando 250mila di noi hanno scritto alla Commissione contribuendo a migliorare le proposte che verranno discusse proprio questa settimana. Ora dobbiamo assicurarci che quelle proposte diventino realtà.

Con speranza e determinazione.

Iain, Mary, Bert, Christoph, Marie, Alex, Alice, Ricken e tutto il team di Avaaz.

MAGGIORI INFORMAZIONI

Ue divisa su target clima ed energia (Ansa)
http://www.ansa.it/web/notizie/canali/e ... 37439.html

Clima, braccio di ferro nell’Ue. E il governo Renzi… (Valori)
http://www.valori.it/ambiente/clima-bra ... -7211.html

Ue, 80% cittadini concorda: lotta a cambiamenti clima decisiva contro crisi (Il Velino)
http://www.ilvelino.it/it/article/2014/ ... 264938b8e/

Evidenza del cambiamento climatico in Europa: confermata la necessità di urgenti misure di adattamento (Agenzia europea dell’ambiente)
http://www.eea.europa.eu/it/pressroom/n ... imatico-in

Francia, Germania, Italia e Regno Unito ad Almunia: rivedere bozza linee guida su aiuti di stato nell'energia (Eu News)
http://www.eunews.it/2014/03/17/francia ... zza-line...

Energia: -26% importazioni gas al 2030 in Ue con obiettivo 30% rinnovabili (ADNkronos)
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Econo ... 38814.html


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MessaggioInviato: 28/03/2014, 19:37 
Cari avaaziani,
Un processo farsa ha condannato a morte 528 persone in Egitto. Sarà l’esecuzione di massa più grande del secolo, ma c’è un uomo che ha 10 giorni per fermarla. Chiediamo tutti assieme al Gran Mufti Allam di usare la sua autorità per impedire questa tremenda barbarie. Unisciti a questa petizione urgente e ferma le esecuzioni:

firma la petizione!
Il processo farsa di un tribunale egiziano ha appena condannato a morte 528 persone. Una sentenza che porterà all’esecuzione di massa più grande del secolo, ma c’è un uomo che può fermarla.

Il Gran Mufti Allam, la figura religiosa più importante del Paese, ha 10 giorni per rigettare la decisione. La sentenza è già stata criticata da altri leader spirituali e lui, primo Mufti eletto dai suoi pari, può assumere il ruolo di guida morale del Paese. Vogliamo unire in un unico appello tutte le persone che da tutto il mondo, qualunque sia la loro fede, chiedono di fermare questa barbarie.

Il processo è servito da propaganda politica: il regime militare vuole usarlo per spazzare via l'opposizione. Se non ci faremo sentire, ci saranno conseguenze gravissime per l’Egitto e per il mondo intero. Firma subito per salvare queste vite e interrompere la spirale di odio: raggiunto il milione di firme, l’appello sarà consegnato al Mufti direttamente dagli altri leader religiosi egiziani:

http://www.avaaz.org/it/stop_mass_execu ... cb&v=38020

Dopo la speranza rappresentata da piazza Tahrir, in cui centinaia di migliaia di persone avevano rovesciato decenni di dittatura, il popolo egiziano aveva eletto democraticamente il governo dei Fratelli Musulmani. Quando la scorsa estate i militari hanno preso il potere con un colpo di stato, i sostenitori del governo sono scesi in piazza: sono stati chiamati terroristi e la repressione è stata brutale, c! on 16mila arresti tra giornalisti, attivisti e persino studentesse adolescenti!

Il processo è stato una farsa: oltre alle accuse per tumulti e distruzione della proprietà, le 528 persone sono tutte accusate dell’omicidio di un poliziotto e i loro avvocati non hanno potuto assistere alla lettura della sentenza, che è durata meno di un’ora! Non si è trattato di un caso isolato: viene usata la magistratura per colpire il dissenso politico, mentre le forze di sicurezza che hanno ucciso centinaia di manifestanti raramente finiscono sul banco degli imputati. La situazione è critica: più si fanno pesanti la repressione e le intimidazioni dei militari, più cresce l’estremismo.

La più pesante incarcerazione di massa della storia dell’Egitto moderno avrà ripercussioni ben oltre i confini del Paese. Firma subito per chiedere al Gran Mufti di non permettere questo omicidio di Stato, e di diventare quella guida etica di cui l’Egitto ha un bisogno disperato:

http://www.avaaz.org/it/stop_mass_execu ... cb&v=38020

Il mondo è rimasto a guardare mentre questo regime affossava un governo di certo imperfetto, ma democraticamente eletto, mettendo in ginocchio l’Egitto. I leader mondiali non perdono occasione per incensare la democrazia e condannare le dittature in Crimea e a Caracas. Ma non in Egitto. Ora, se il mondo permetterà questa esecuzione di massa, il messaggio sarà chiaro: la democrazia avrà sempre il nostro appoggio, a meno che non sia l’Islam a voler fare politica. E questo non farà che rafforzare una categoria di! persone piccola ma molto pericolosa per tutti: gli estremisti.

La comunità di Avaaz si è sempre battuta con forza contro le ingiustizie e per una riconciliazione pacifica e duratura anche delle questioni più spinose. In questo momento si sta decidendo il futuro dell’Egitto, e una sentenza incredibilmente ingiusta e provocatoria come quella emessa a Minya potrebbe distruggere tutto. Facciamo sentire, in questa delicata situazione, la nostra voce, e salviamo la vita di queste 528 persone.

Con speranza e determinazione,

Alice, Nick, Oli, Wissam, Bissan, Mais, Emily, Ari, Ricken e tutto il team di Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI

Egitto: condannati a morte 528 Fratelli Musulmani (ItalNews)
http://www.italnews.info/2014/03/25/egi ... musulmani/

Egitto: «528 condanne a morte» (il Manifesto)
http://ilmanifesto.it/egitto-528-condanne-a-morte/

Egitto: oltre 500 condanne a morte, per Amnesty International una sentenza "grottesca" (Amnesty International)
http://www.amnesty.it/Egitto-oltre-500-condanne-a-morte

Egitto, condannati a morte 529 Fratelli musulmani pro-Morsi. Ora la parola al Gran Muftì (Il Sole 24 Ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... id=ABYjiC5


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MessaggioInviato: 04/04/2014, 17:38 
In questo momento nel mondo stanno morendo miliardi di api. In Europa già ora non ce ne sono più a sufficienza per impollinare tutti i campi, e in California, dove si produce la maggior parte del cibo USA, gli apicoltori perdono il 40% delle api ogni anno.

La morte delle api è un olocausto ambientale che minaccia tutti noi perchè senza impollinazione sparirebbe la maggior parte delle piante e perderemmo un terzo delle nostre risorse di cibo.

La comunità scientifica ha lanciato l’allarme contro la chimica che uccide le api, e sostiene che stiamo usando molti più pesticidi del necessario. Ma, proprio come fanno le compagnie petrolifere per il cambiamento climatico, i grandi produttori di pesticidi commissionano pseudo-ricerche scientifiche che mettono in dubbio le prove di tutto ciò e danno ai politici la scusa per rimandare le decisioni.

Fare ricerca costa caro. La comunità di Avaaz è forse l’unica al mondo capace di finanziare il primo studio su larga scala interamente finanziato dal basso e del tutto indipendente su cosa sta uccidendo le api, per contrastare con forza la scienza fai-da-te delle grandi case farmaceutiche. L’urgenza è massima: se noi falliremo, chi altri può farcela? Vediamo se siamo in grado di raccogliere le enormi risorse per salvare le api.

Clicca per promettere quanto puoi: processeremo la tua donazione solo quando avremo raggiunto il minimo necessario per finanziare una ricerca che tenga testa alle multinazionali:

SÌ, PROMETTO 2€

SÌ, PROMETTO 3€

SÌ, PROMETTO 6€

SÌ, PROMETTO 12€

SÌ, PROMETTO 24€

Per fare una promessa di un importo differente da quelli qui sopra, clicca qui.


Il tempo sta per scadere. Un recente studio ha rivelato la tremenda verità: in più della metà degli stati europei le api mellifere non sono più sufficienti per impollinare tutti i campi. Nel Regno Unito c’è solo un quarto delle api necessarie, e anche se altre api stanno occupando il vuoto lasciato dalle mellifere, probabilmente cominceranno a morire anche loro se continuiamo a riempire i campi di pesticidi.

E potrebbe anche essere stato tutto inutile: dall’invenzione dei pesticidi, ormai 70 anni fa, si è ormai scoperto che alcuni sono più dannosi che utili per la produzione di cibo, perchè eliminano le difese naturali contro gli insetti. Oltretutto nel tempo molti insetti diventano immuni alla chimica, obbligando gli agricoltori all’uso di pesticidi sempre più mortali che finiscono con il contaminare anche l’uomo.

Ormai tutti, dalle agenzie governative ai centri di ricerca, concordano sul fatto che i pesticidi neonicotinoidi sono responsabili di questa strage. Ma i giganti della chimica come la Bayer, per impedire una limitazione dei loro prodotti, continuano a sfornare ricerche fai-da-te che secondo loro dimostrano che i pesticidi non sono necessariamente responsabili della sparizione delle api. E la strategia funziona: negli USA, dove si combatte l’ultima battaglia contro i pesticidi, il governo dice che non ci sono prove a sufficienza per giustificare un divieto. Se si perde negli USA, l’Europa rischia di seguire a ruota e annullare il divieto temporaneo ora in vigore contro queste pericolose sostanze.

E’ ora di farla finita con questo assurdo dibattito. Quando ci saranno abbastanza promesse di donazione, Avaaz finanzierà una ricerca condotta da scienziati di fama mondiale che spazzi via ogni dubbio. E allora potremo unirci ad apicoltori e gruppi locali in un’enorme offensiva globale per salvare le api usando diverse strategie tra le quali:

Organizzare un tour mondiale della nostra mascotte Bernie l’Ape e far finire i risultati della ricerca su tutti i principali organi di stampa.
Commissionare sondaggi di opinione in quei Paesi in cui si coltiva di più per demolire l’idea che gli agricoltori non possano sopravvivere senza pesticidi.
Fare pressione sui commercianti affinché non vendano più pesticidi mortali. In Europa già succede, vogliamo che lo facciano anche supermercati e centri giardinaggio in tutto il mondo.
Spingere al massimo per l’approvazione, finalmente, della legge anti-pesticidi che da troppo tempo è bloccata al Congresso USA.
Fare i nomi di chi produce e vende i pesticidi api-killer con pubblicità con ne colpiscano l’immagine.
Intraprendere un’azione legale contro quelle agenzie governative che hanno approvato i neonicotinoidi, nonostante sia provato che sono tossici per le api e una minaccia per altre creature benefiche.

Le api hanno un nemico molto organizzato e molto ricco, disposto a tutto per garantire che i profitti della chimica e dei colossi dell’agricoltura non siano intaccati. Fai ora una promessa di donazione per sostenere lo sforzo immenso per salvare le api: Avaaz riscuoterà le promesse di donazione solo se ne arriveranno abbastanza per fare la differenza:
SÌ, PROMETTO 2€

SÌ, PROMETTO 3€

SÌ, PROMETTO 6€

SÌ, PROMETTO 12€

SÌ, PROMETTO 24€

Per fare una promessa di un importo differente da quelli qui sopra, clicca qui.

Se le api scompariranno, lasceremo ai nostri figli un mondo molto diverso, in cui mele e mandorle saranno cibi esotici sugli scaffali dei supermercati. Ma abbiamo già fatto passi da gigante nella difesa di questi preziosissimi animali: lo scorso anno 2,4 milioni di membri di Avaaz sono stati parte di un movimento europeo incredibile, che ha convinto il Parlamento UE a porre un veto di due anni all’uso dei peggiori pesticidi api-killer. Se la nostra comunità agirà compatta, potremo spazzare via il falso dibattito che blocca la politica e ottenere i divieti all’uso di questi pesticidi in tutto il mondo. Salviamo le api una volta per tutte!

Con speranza e determinazione,

Ricken, Mia, Emma, Allison, Christoph, Mais, Emily, Ian, Jeremy e tutto il team di Avaaz


MAGGIORI INFORMAZIONI

Meno api, meno cibo (RaiNews)
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... d0470.html

I pesticidi che uccidono le api sono un rischio per i bambini (Wired)
http://www.wired.it/lifestyle/food/2013 ... r-bambini/

Sos api: Ue conferma stop pesticidi-killer (Ansa)
http://ansa.it/web/notizie/canali/energ ... 05997.html

Scomparsa delle api. Bayer e Syngenta fanno causa all’Ue che ha limitato l’uso di tre insetticidi (Ultimora Notizie)
http://ambiente.ultimoranotizie.it/scom ... setticidi/

La Bayer indagata per gli insetticidi che fanno strage di api (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2011/07/25/crona ... agina.html

Strage di api, mandorle alle stelle. Le cause: stress e pesticidi (Repubblica)
http://www.repubblica.it/economia/2013/ ... -70259855/


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MessaggioInviato: 08/04/2014, 10:45 
C’è una nuova petizione sul sito delle Petizioni della Comunità di Avaaz, e abbiamo pensato che ti potrebbe interessare:


Ultime ore per fermare la Legge Ammazza Foreste



Firma la petizione
Da domani Suv, fuoristrada e una lista infinita di altri mezzi a due e a quattro ruote potrebbero essere autorizzati a percorre, e devastare, gli ultimi sentieri e mulattiere ancora intatte sulle Alpi, ma possiamo fermarli!

Con il Progetto Di Legge 124, che sarà in discussione nella riunione del Consiglio Regionale Lombardo di oggi, 8 aprile, potrebbero introdurre una deroga alla legge regionale che vieta il transito dei mezzi motorizzati sulle mulattiere e sui sentieri nonché in tutti i boschi e nei pascoli.

E’ evidente come l’effetto di tale attività risulterebbe devastante per le condizioni del sentiero, della mulattiera, del bosco e del pascolo eventualmente interessati dal transito stesso: in poche ore si possono creare danni che solo la natura potrebbe riparare impiegando anni e ai quali l’uomo non può porre rimedio. La circolazione di mezzi motorizzati sui sentieri avrebbe, ma di fatto già ha, un impatto estremamente negativo sul delicato ambiente naturale, sulla fauna e in termini di inquinamento dell’aria e acustico.

Ma il Consiglio Regionale lombardo è già sotto pressione dopo che la nostra petizione è finita su molti giornali nazionali, e possiamo convincerli a fermarci se ci facciamo sentire subito. Clicca sotto per firmare la petizione e girala a tutti:

http://www.avaaz.org/it/petition/Consig ... cb&v=38482

Si sottolinea inoltre l’incompatibilità fra escursionismo e motociclismo su terreno comune, che appare un paradosso rispetto agli innumerevoli progetti ed attività, anche in capo a Regione Lombardia, per la promozione e per lo sviluppo del turismo dolce, che richiedono investimenti modesti ma sono realizzabili solo sulla base di scelte precise e coerenti.

Tali progetti, che necessitano di ulteriore sostegno e promozione, stanno rivelandosi uno strumento che ha favorito iniziative imprenditoriali a valenza agricola e turistica per le giovani generazioni, riportando nuova linfa vitale nelle zone montane e di media montagna che sino ad ora sono state considerate marginali.

I sentieri tematici atti a promuovere la riscoperta della storia e della cultura locale, l’agricoltura, la connessione tra il mondo dell’escursionismo, quello agroalimentare ed enogastronomico, l’educazione al rispetto dell’ambiente e delle risorse del territorio non sono compatibili con il tipo di frequentazione ed uso del territorio che sarebbe autorizzabile con il recepimento del testo proposto.

Clicca sotto per firmare la petizione e girala a tutti:

http://www.avaaz.org/it/petition/Consig ... cb&v=38482

Con speranza e determinazione,

Luca, Luis, Alice, Sam e tutto il team di Avaaz

PS: Questa petizione è stata lanciata sul nuovo sito delle Petizioni della Comunità di Avaaz. E’ veloce e facile lanciare una petizione su qualsiasi tema ti stia a cuore, clicca qui: http://avaaz.org/en/petition/start_a_petition/?32127

ULTERIORI INFORMAZIONI

Bikers e fuoristrada i motori minacciano l’Italia dei sentieri (La Repubblica)
http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... tieri.html

Petizione online Cai Lombardia: no a moto su sentieri montagna (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2014/04/01/scien ... agina.html

Lombardia: ambientalisti, in consiglio martedi' legge 'ammazza foreste' (Libero Quotidiano)
http://www.liberoquotidiano.it/news/cro ... iglio.html

No alle moto in montagna - Petizione Cai a 20 mila firme (L'Eco di Bergamo)
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cron ... 053185_11/


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MessaggioInviato: 11/04/2014, 12:12 
Cari avaaziani,

Grazie ad oltre un milione di noi l’anno scorso siamo riusciti a bloccare il piano che avrebbe decimato gli oranghi nel mondo, ma dobbiamo lottare ancora per evitare che l’ultimo posto sulla terra dove vivono ancora liberi assieme a tigri, rinoceronti e elefanti venga distrutto. Clicca qui sotto per firmare questa petizione urgente:

firma la pe! tizione
L’anno scorso in più di 1 milione e 300mila ci siamo mobilitati per proteggere l’ultimo luogo sulla terra in cui oranghi, tigri, rinoceronti e elefanti vivono ancora liberi. Contro tutti i pronostici, la nostra campagna ha contribuito a fermare il progetto che avrebbe fatto a pezzi buona parte della foresta vergine di Sumatra. Ma ora il governo locale è tornato alla carica, e tocca a noi fermarlo.

Purtroppo la pressione delle industrie dell'olio di palma, della carta e quella mineraria sta funzionando, e sta convincendo il governo a dare il via libera all'abbattimento della foresta. Ma l’Europa ha la possibilità di giocare un ruolo decisivo, essendo un enorme partner commerciale dell'Indonesia, tanto che secondo gli esperti una presa di posizione dell'ambasciatore UE sarebbe sufficiente a salvare definitivamente gli oranghi.

Le associazioni ambientaliste di Sumatra stanno facendo tutto quello che possono per attirare la sua attenzione, e ora hanno chiesto il nostro aiuto per fargli arrivare la richiesta ancora più forte. Facciamogli sentire la nostra pressione da tutto il mondo, facciamo in modo che agisca prima che sia troppo tardi. Firma ora:

http://www.avaaz.org/it/aceh_rainforest ... cb&v=38579

Se approvato, il progetto di radere al suolo un'enorme parte della foresta per farci miniere, cartiere e piantagioni di palme da olio, sarà una catastrofe ambientale. Questi luoghi sono l’ultima speranza per tante specie già adesso in grave pericolo.

Nel suo ruolo di Ambasciatore per l’Unione Europea in Indonesia, Olof Skoog può dare al governo locale il supporto tecnico e politico necessario a riconsiderare questo piano di distruzione, convincendoli a proteggere questo delicato ecosistema. Ed è il momento giusto per agire considerando che molti paesi europei si stanno già muovendo in questa direzione, ma serve uno sforzo coordinato per avere un impatto sufficiente e l’Ambasciatore è la persona giusta per portare a casa il risultato.

L'Unione Europea ha fatto enormi investimenti per uno sviluppo sostenibile a Sumatra e il signor Skoog dovrebbe sentirsi in dovere di garantire che questi investimenti non siano messi in pericolo da questo progetto di distruzione. Pare che finora non abbia preso la parola solo perché non si è ancora reso conto della gravità della situazione e di quanto la sua azione potrebbe influenzare la decisione.

La battaglia più importante per salvare questa foresta pluviale non è ancora vinta. È il momento di alzare la voce per far capire all'Ambasciatore che vogliamo che agisca per salvare una delle foreste più importanti del pianeta. Clicca qui sotto per firmare la petizione:

http://www.avaaz.org/it/aceh_rainforest ... cb&v=38579

Contro tutti i pronostici, siamo già stati determinanti per rimandare l’approvazione di questo progetto, facendo in modo che il governo si impegnasse a modificarlo. Poi tutti assieme abbiamo investito 1 milione di dollari per salvare un habitat in cui vivono specie protette tra cui gli oranghi. Questo è l’ultimo passo per salvare il futuro degli oranghi in Indonesia, e ci sono tutti gli elementi per fare una vittoria!

Con speranza e determinazione,

Lisa, Emma, Ari, Sayeeda, Emily, Ricken e tutto il team di Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI

Tigri di Sumatra e oranghi a rischio per fabbricare lo shampoo" (Quotidiano Nazionale)
http://qn.quotidiano.net/lifestyle/2014 ... eace.shtml

Là dove c'era la foresta ora c'è l'olio da snack. A Sumatra bruciano le torbiere (Corriere della sera)
http://www.corriere.it/ambiente/13_lugl ... 318c.shtml

L’Indonesia perde 2 miliardi l’anno in foreste (Lifegate)
http://www.lifegate.it/persone/news/ind ... ghts-watch

Greenpeace: anche P&G si impegna a proteggere foreste! Indonesia (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2014/04/09/scien ... re-fores...

Indonesia: si alle aree protette, ma continua la guerra in Aceh (Unimondo)
http://www.unimondo.org/Guide/Ambiente/ ... tte-ma-c...

Indonesia: “l'olio di palma è la prima causa di deforestazione” (Il Cambiamento)
http://www.ilcambiamento.it/foreste/ind ... zione.html

Oltre un milione di firme per fermare la deforestazione (Salvalefores! te.it)


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MessaggioInviato: 05/05/2014, 19:36 
e' una storia commovente---------------------

................................................................................................................................

HUDSONVILLE - Una storia d'amore vera e propria e, come spesso accade, non tra due esseri umani, bensì tra un ragazzo di 17 anni, Desi, malato di paralisi cerebrale, e Walton, un cane. Si, un cane.
Walton è un amico fedele, ed ha accompagnato Desi a scuola, tutti i giorni, per 4 lunghi anni. Ora, finalmente, il ragazzo è arrivato alla fine del suo percorso scolastico, grazie al suo amico fedele. Quale modo per ringraziarlo? Desi vuole farlo partecipare alla cerimonia per il suo Diploma e lo ha vestito con abito e cappello, proprio come si fa con gli studenti neo diplomati.
"Abbiamo pensato che sarebbe stato opporturno per Walton indossare un cappello e un abito", commenta Laurel, la madre di Desi, all'Huffington Post.

http://www.leggo.it/NEWS/ESTERI/desi_pa ... 7967.shtml


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MessaggioInviato: 06/05/2014, 14:11 
Il Sud Sudan sta precipitando in una violenza senza precedenti, ma possiamo bloccarla colpendo i beni personali dei leader delle fazioni in lotta. L’ONU sta decidendo in queste ore su sanzioni e su una forza per proteggere i civili: diamogli il mandato necessario a impedire l’ennesimo genocidio:


firma la petizione
Donne e bambini trascinati a forza fuori da scuole e ospedali e uccisi per le strade, mentre le stazioni radio sono invase de propaganda violentissima: ma non è il Ruanda di 20 anni fa, sta succedendo proprio ora in Sud Sudan, e c’è un modo in cui possiamo fare la nostra parte per fermare questo orrore.

La responsabilità è in gran parte di due uomini: il presidente Salva Kiir e il suo ex vice Riek Machar. In un'assurda battaglia per il potere, stanno alimentando la tensione tra gruppi etnici che per decenni hanno convissuto pacificamente. Ma hanno enormi patrimoni e molti familiari all’estero, e toccando i soldi possiamo fargli male, dando un contributo cruciale a fermare un nuovo genocidio.

Mentre i negoziati di pace sono in lenta ripresa, Stati Uniti e Francia hanno chiesto all’ONU di imporre delle sanzioni e di inviare una forza di pace per proteggere i civili. Nonostante la Russia potrebbe cercare di impedirlo, anche la Cina non vuole permettere che scoppi il caos in questa nazione ricca di petrolio e questo vuol dire che possiamo farcela, se agiamo subito. Inondiamo i leader che proprio ora stanno prendendo una decisione con un milione di richieste per sanzioni e per la protezione della popolazione del Sud Sudan:

https://secure.avaaz.org/it/ceasfire_in ... cb&v=39600

E’ sconvolgente e inaccettabile. Più di un milione di persone, su un totale di 11 milioni in Sud Sudan, hanno dovuto abbandonare le loro case, decine di migliaia sono morte, e nel Paese sta scoppiando la carestia. Eppure per mesi enormi delegazioni delle due fazioni se ne sono state in alberghi di lusso nella vicina Etiopia facendo poco o nulla per negoziare la pace.

Possiamo fermare questa follia. Le sanzioni, tra cui il congelamento dei beni e il divieto di lasciare il paese, colpiranno direttamente Kiir e Machar, che perderanno i loro enormi patrimoni e non potranno più ricongiungersi ai familiari all’estero. Anche se perdessimo nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, sanzioni unilaterali da parte dei Paesi chiave avranno comunque conseguenze enormi.

Inoltre è fondamentale sostenere l’idea di una forza che protegga i civili. L’ONU ha aperto le sue basi a 85mila rifugiati in fuga dai massacri, una cosa mai avvenuta prima. Ma ci sono meno di 9mila caschi blu a protezione di un territorio grande come la Francia. Una base è già stata attaccata, mentre il governo minaccia di espellere del tutto le Nazioni Unite dal Paese. Serve urgentemente una missione ONU più grande e più forte.

Tre anni fa non siamo riusciti a fermare la violenza in Siria, ma questo conflitto è solo all’inizio e può ancora essere bloccato. Non falliamo con il Sud Sudan, non possiamo permetterlo. Firma ora e condividi con tutti:

https://secure.avaaz.org/it/ceasfire_in ... cb&v=39600

Il Sud Sudan è il Paese più giovane al mondo, nato dopo decenni di lotta di resistenza contro il violento regime del Sudan. Ma come succede anche in Paesi con molta più storia, c’è un’enorme distanza tra chi ha il potere e i cittadini. Una distanza tragica, perchè, anche se per molti il presidente Kiir aveva buone intenzioni, lui e Machar sembrano ormai posseduti da una escalation di rabbia, paura e sete di potere. Per questo dobbiamo stare dalla parte della popolazione, aiutarli a riprendere il controllo dei loro Paese e la pace per cui hanno lottato così a lungo.

Con speranza e determinazione,

Jeremy, Mary, Mathias, Jooyea, Sayeeda, Patri, Luis, Ricken e tutto il team di Avaaz

FONTI

Continuano i massacri in Sud Sudan (Il post)
http://www.ilpost.it/2014/04/22/massacri-sud-sudan/

Sud Sudan choc, novemila bambini soldato (Rainews)
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 6bf7a.html

Sud Sudan, l'assalto nel campo dei rifugiati per uccidere bambini (Repubblica)
http://www.repubblica.it/solidarieta/em ... -83951805/

Sud Sudan: Kerry, è "rischio genocidio" (Ansa)
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/a ... f5fcb.html

Sud Sudan: Onu, stop combattimenti (Ansa)
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/a ... ee49c.html

Sud Sudan. Allarme carestia. Onu, autorita’ ne sono responsabili (Internazionale)
http://www.internazionale.it/news/sud-s ... ponsabili/


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