RAGAZZA IN FIN DI VITA NEL SACCO DELLA SPAZZATURA,
PICCHIATA DAVANTI ALLA FIGLIA DI 4 ANNI
LA VICINA DI CASA: "HO SENTITO DEI LAMENTI TRA I RIFIUTI"BENEVENTO - Xhuli Tosca, la ragazza albanese massacrata di botte e trovata in fin di vita in un sacco dell'immondizia ieri sera a Napoli, è stata selvaggiamente picchiata davanti alla figlia di quattro anni. Lo hanno riferito gli investigatori in serata in Questura nel capoluogo campano. Il mistero era finito questa mattina. Ad arrestare il colpevole - a San Salvatore Telesino (Benevento) - nella casa di proprietà di un nonno dove l'uomo si era rifugiato, sono stati gli agenti della questura di Napoli. Al momento dell'arresto l'uomo - le cui generalità non sono state ancora fornite e che pare viva a Napoli, sua città di origine - era armato ed era in compagnia del figlio e della compagna ma non ha opposto resistenza.
LA FUGA Una fuga durata poche ore, con la cattura arrivata in mattinata grazie, sembra, ad alcune intercettazioni telefoniche e alla collaborazione della polizia municipale del paesino della Valle Telesina che ha fornito ai poliziotti indicazioni sul luogo dove è ubicata la casa.
LA FIGLIA La bambina è stata rintracciata dalla polizia stamani a San Salvatore Telesino (Benevento) insieme al maschietto di 3 anni figlio dell'altra donna albanese coinvolta nella vicenda. Emerson D'Esposito, l'uomo fermato con l'accusa di tentativo di omicidio e porto e detenzione illegale di armi, ha spiegato di avere preso con se la piccola per non lasciarla da sola nella casa di via Tribunali a Napoli in cui era avvenuta l'aggressione. Quando gli agenti hanno fatto irruzione nell'abitazione di San Salvatore Telesino è stata una agente dell'ufficio Minori della Questura a prendersi cura dei due piccoli.
PRIME AMMISSIONI È Emerson D'Esposito, di 28 anni, nato in Brasile ma adottato da una coppia di San Giorgio a Cremano (Napoli), la persona fermata con l'accusa di aver ridotto in fin di vita la giovane albanese Xhuli Tosca. D'Esposito ha reso prime ammissioni. Si sarebbe accanito contro la donna perchè quest'ultima si opponeva al fatto che la compagna del giovane lasciasse Napoli, insieme con il suo bambino, e dunque il giro di prostituzione in cui entrambe le donne erano coinvolte.D'Esposito, in passato destinatario di un Daspo perchè faceva parte del gruppo di tifosi Ultrà del Napoli 'Nis' (Niente incontri, solo scontrì) è stato rintracciato questa mattina dalla Squadra Mobile a San Salvatore Telesino (Benevento), dove alcuni parenti hanno una villetta. Il giovane era armato di una pistola di fabbricazione cecoslovacca con matricola cancellata, ma si è arreso senza opporre resistenza. Nel corso del lungo interrogatorio in Questura, D'Esposito ha reso ampie ammissioni al dirigente della Squadra Mobile, vice questore Eugenio Rossi, e al pm Giusi Loreto. Nell'abitazione di San Salvatore Telesino sono stati rintracciati anche la donna albanese di cui D'Esposito è innamorato e i due bambini che la coppia aveva portato con se nella fuga, una femminuccia figlia di Xhuli Tosca e un maschietto figlio della compagna di D'Esposito. I due bambini si trovano ora in una casa famiglia.
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