Grecia, tonfo delle Borse. Trichet: crisi del sistema
Ancora paura sui mercati, in 4 sedute persi 440 miliardi. Milano -3,27%, male anche Wall Street
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 79154.htmlDopo il tonfo di giovedì, la paura ha attanagliato di nuovo le Borse, crollate una dopo l'altra con un inarrestabile effetto domino. Le incertezze si sono tramutate via via in panico, trascinando al ribasso l'Asia, Wall Street e tutte le piazze europee, e non risparmiando nemmeno l'euro che, in una girandola di alti e bassi, è passato in poche ore da una netta ripresa a quota 1,28 dollari a un minimo di 1,2610, per poi risalire nuovamente sopra 1,27. La giornata era cominciata in una relativa calma, grazie anche ai dati positivi sull'occupazione americana. Ad aprile sono stati creati in Usa 290.000 posti di lavoro, dato definito "molto incoraggiante" dal presidente Barack Obama. Ma con il passare delle ore, seguendo un copione già visto, il nervosismo é aumentato, portando l'indice Stoxx Europe 600 a perdere oltre il 4%, il calo più pesante da 14 mesi a questa parte.
Il timore del contagio in arrivo dalla Grecia ha messo ko i listini. Londra è arrivata a perdere oltre il 4% per poi ritrattare e chiudere a -2,6%. Per Parigi la seduta è stata drammatica: a metà pomeriggio il calo è stato del 5,7%, solo parzialmente recuperato nel finale (-4,6%). Andamento simile anche a Francoforte, con un calo in chiusura di oltre il 3,2%, e a Madrid (-3,2%). La seduta è stata particolarmente movimentata a Milano, dove dalle 15.45 gli operatori sono rimasti praticamente al buio, impossibilitati ad eseguire qualsiasi ordine di Borsa. Per un problema tecnico, gli scambi sono stati sospesi fino alle 16.55, momento in cui, riavviate le attività, l'Ftse Mib ha segnato una perdita del 5%. Sulla scia delle Borse europee, le vendite sono andate via via diminuendo, tanto da contenere a -3,27% la perdita in chiusura. Il nervosismo degli ultimi giorni è stato tale da spingere le autorità di mercato europee riunite nel Committee of European Securities Regulators a cercare una regia comune per rispondere alle turbolenze dei mercati e per coordinare eventuali azioni delle autorità nazionali. Tra gli operatori è del resto sempre più diffusa la convinzione che l'Europa non stia facendo abbastanza per rassicurare i mercati.
L'intervento del presidente della Bce, Jean Claude Trichet, in occasione del consiglio riunitosi a Lisbona, così come gli sforzi congiunti di Francia e Germania per dare un nuovo ordine economico all'Unione non sono stati infatti giudicati convincenti a fugare le preoccupazioni di una prossima infezione a danno di Spagna e Portogallo. I segnali in arrivo dalla Grecia sono del resto sempre più preoccupanti: il rendimento dei titoli a dieci anni viaggia su livelli record segnando un rialzo all'11,79%, mentre lo spread (differenziale di rendimento) rispetto al corrispondente bund tedesco si è allargato ad un massimo di 967 punti. Per il Portogallo il rendimento è salito invece al 6,36%. Discorso a parte infine per la sterlina: dopo il risultato elettorale che non rende possibile una maggioranza assoluta, la moneta inglese è scivolata contro il dollaro sotto la soglia 1,46, toccando i minimi da maggio 1998. Ai massimi da agosto 2008 anche lo spread del bond decennale britannico rispetto al bund tedesco, balzato a 119 punti.
NY GIU' CON GRECIA, SETTIMANA PEGGIORE DA MARZO 2009 - La Grecia affonda ancora una volta Wall Street. Il Dow Jones perde 140,72 punti, o l'1,34%, a 10.379,60 punti appesantito dal -4,2% di American Express, dal -3,8% di Hewlett-Packard e dal -3,7% di Microsoft. In positivo invece Kraft Foods, che avanza del 3,2%, e Verizon, che sale dello 0,8%. Il Nasdaq cede il 2,33%, con Apple in calo del 4,2% dopo la causa di Nokia. Lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,53%. Complessivamente Wall Street chiude una settimana in forte calo: per il Dow Jones e lo S&P 500 si è trattato della più pesante dal marzo 2009. Per il Nasdaq bisogna addirittura risalire al novembre 2008. Nelle ultime cinque seduta il Dow Jones perde il 5,7%, lo S&P 500 il 6,4% e il Nasdaq l'8%. A preoccupare gli investitori è la crisi in Europa e le sue possibili conseguenze sulla ripresa economica globale. I timori sono risultati più forti dei buoni dati sulla disoccupazione. Il Dipartimento del lavoro ha comunicato che in aprile l'economia ha creato 290.000 posti di lavoro anche se il tasso di disoccupazione è salito al 9,9%. E a confermare la paura degli investitori sulla Grecia è Chicago Board Options Exchangés Volatility Index, volato a quota 40, ovvero ai massimi dal 7 aprile 2009. "Il vero pericolo è che il caso Grecia si trasformi in una crisi di liquidità", osserva Kevin Shacknofsky, portfolio manager di Alpine Closed-End Funds, impegnato a riorientare i propri investimenti puntando sulla società a elevata capitalizzazione, ovvero quelle in grado, "se dovesse accadere il peggio, di superare la crisi".
CONSOB EUROPA PRONTE A RISPOSTA COORDINATA - Le autorità di mercato europee riunite nel Committee of European Securities Regulators (Cesr) hanno deciso una regia comune per rispondere alle recenti turbolenze dei mercati e per coordinare eventuali azioni delle autorità nazionali anche in stretto contatto, tra gli altri, con la Sec americana. Lo si legge in una nota.
MOODY'S: ITALIA NON TRA PAESI PIU' A RISCHIO - L'Italia non è tra i paesi più a rischio fra quelli colpiti dalla crisi, perché non è stata "in prima linea durante la crisi finanziaria globale" e non lo é neanche ora che "la crisi finanziaria si trasforma in crisi del debito pubblico".
L'Italia gode di "un outlook (prospettive, ndr) stabile per il 2010" a livello di rating. E' quanto si legge alla fine del rapporto di Moody's sul nostro Paese. L'agenzia di rating Moody's parla di "rischi sistemici stabili", in presenza però di "sfide che persistono". Tra queste Moody's indica "le rigidità di bilancio", "un debito relativamente alto anche se sostenibile", la riduzione di risorse da parte del governo centrale in futuro". A rendere stabili i rischi sistemici contribuisce, per quanto riguarda l'Italia, "un ambiente operativo relativamente stabile", per quanto riguarda le regioni "una pressione più bassa dal settore della salute" e per quanto riguarda città e province "una disciplina fiscale dovuta al patto interno di stabilità" che consente "una stabilizzazione del debito".
FRATTINI, ITALIA FUORI DA RISCHIO CONTAGIO - "L'Italia è assolutamente fuori da ogni pericolo di contagio" della crisi che ha colpito la Grecia. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervenuto alla trasmissione Mattino 5. "Non credo al contagio - ha ribadito il ministro - e ci sono delle condizioni perché non accada: e cioé che tutti i Paesi mantengano il rigore assoluto sui conti pubblici". "Mantenere la finanza in ordine e reagire agli attacchi speculativi sono le due ricette" per evitare situazioni come quella greca, ha spiegato il titolare della Farnesina. "Oggi la crisi non è più sul debito e sul risparmio privato come un anno fa, ma sul risparmio e sul debito pubblico. E quando si accatta questo, si attaccano gli Stati", ha concluso Frattini. L'allarme lanciato da Moody's per le banche italiane è "uno dei casi scuola di attacco speculativo: si diffondono notizie non vere e si provoca una reazione da parte di potenziali speculatori. Immediatamente dopo, un'altra agenzia di rating dice il contrario, mi riferisco a Fitch". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervenuto alla trasmissione Mattino 5. "Speculazioni alle quali dobbiamo fermissimamente reagire, come ha reagito il governo" e la Banca d'Italia che hanno diffuso "i dati ufficiali, ripristinando la verità ", ha aggiunto il titolare della Farnesina, sottolineando che "la questione vera è la credibilità di questi cosiddetti istituti di rating, gli stessi che davano 10 e lode a Lemhan Brothers quando stava fallendo, il giorno prima dell'abisso". L'effetto di queste speculazioni è "un effetto negativo per milioni e milioni di cittadini e risparmiatori di tutto il mondo, ecco perché dobbiamo reagire tutti con assoluta fermezza", ha detto ancora Frattini, ricordando che stasera a Bruxelles i capi di Stato e di governo dell'Eurogruppo confermeranno le misure di salvataggio della Grecia come "la risposta più credibile a questi tentativi di speculazione".