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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 11:25 
Relativamente vero. Comunque le armi chimiche ce le hanno tutti ... [;)] Una "spruzzata" di qua, una di là ...
Il Medio Oriente doveva rimanere com'era ... Invece che la "primavera" hanno portato .. l'Inverno! Quella è gente che è abituata così; caso mai, un domani, lentamente ... ma devono evolversi (se ci riescono) da soli.
Così, la Russia si è estesa, egli USA hanno perso le alleanze che avevano (compresa la ...Russia)!



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 11:52 
...la democrazia,non e' come le patate,che si possono esportare senza problemi,deve essere voluta dalla popolazione,noni mposta,,e' un percorso che deve essere graduale.....,in sintesi,allo stato attuale, i paesi mussulmani abbisognano della guida forte,xke'possa esserci stabilita'....... [;)]


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 12:04 
[:294] ... ne avrebbe bisogno l'Italia, figuriamoci "quelli"! [^]



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 12:36 
la stampa inglese millanta che l'aviazione è pronta ad abbattere caccia russi


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 13:03 
Cita:
Il “Kalibr” ha stupefatto il Pentagono. Usa ritirano la portaerei
Inviato da Redazione il 12/10/2015 10:00:00 (539 letture)
di Maurizio Blondet

Sono quei 26 missili da crociera che navi russe hanno lanciato da navi nel mar Caspio ed hanno colpito centrali dei terroristi jihadisti in Siria, 1500 chilometri più in là, dopo aver scavalcato in volo due stati, Irak e Iran. Subito l’ufficio-propaganda del Pentagono ha sminuito la faccenda: “Quattro di quei missili sono caduti in Iran”, il paese che avrebbero dovuto sorvolare (con l’Irak) per colpire in Siria. Insomma, la solita vanteria: noi americani, coi nostri satelliti, li abbiamo visti cadere. Che schiappe i russi.

In realtà, ha detto al Daily Beast Eric Wertheim, il massimo esperto Usa di forze navali, il Pentagono, a porte chiuse, è completamente sbalordito dal mega-missile russo. Tanto più che l’intelligence – incredibilmente – occidentale ignorava l’esistenza di un simile missile con tali prestazioni; era al corrente di un mezzo più vecchio (che loro chiamano SS-N-27), con una portata di massimo 200 chilometri, ma non di questo SS-N-30 che dopo percorsi 1500 chilometri, piomba sul bersaglio al triplo della velocità del suono.

Come del resto ignorava le capacità tecniche e militari di cui hanno dato prova i russi una volta deciso l’intervento in Siria: [...]


la rapidità, preparazione, snellezza, “invisibilità” degli aerei arrivati sul teatro senza che la famosa intelligence strumentale li vedesse (ma evidentemente gli americani non hanno nemmeno una intelligence umana posizionata con normali occhi nei pressi di Latakia), le prestazioni degli elicotteri d’assalto Mi-24 Hind, il sovrano dominio dello spazio, la precisione geometrica della distr uzioni dei depositi, apparati di comunicazione, centri di comando, fabbriche di esplosivi, e centrali di rifornimento dei jihadisti. Una rapidità che ha lasciato basiti gli ambienti della NATO, in confronto alla macchina pesante e burocratica che hanno reso l’Alleanza atlantica. Una nettezza di obiettivi – preparare l’attacco di terra delle truppe siriane, aprendo le vie logistiche a loro e negandole ai jihadisti – da mozzare il fiato.

Wertheim, da esperto navale, è rimasto impressionato dal fatto che le navi da cui i russi hanno lanciato i Kalibr sono piccole, navi di 200 piedi (60 metri): Gli americani, per lanciare missili vagamente similari (i Tomahawk), devono farlo da fregate e incrociatori lunghi almeno il doppio, “che spostano 9 mila tonnellate d’acqua”. I mezzi russi, ne spostano solo 1500. La conclusione: “navi piccole, grande potenza di fuoco”. Mosca ha mostrato che – come e più degli Stati Uniti – è capace di “colpire duro e da lontano” senza mega-portaerei.

Questi lanci dal Caspio dimostrano che la Russia ha ripreso il suo posto “nel club esclusivo delle potenze mondiali” e “che noi non disponiamo del monopolio della potenza. Ciò dovrebbe suonare campanelli d’allarme al Pentagono”.

Washington è da giorni tutto un grido: Mosca bombarda “i nostri”, la nostra Al Qaeda, l’opposizione moderata nemica di Assad, non l’IS!

E come fanno a saperlo? “Non abbiamo la lista di quelli che subiscono i bombardamenti da parte della Russia”, ha ammesso venerdì in conferenza stampa il portavoce del Dipartimento di Stato John Kirby, per poi medicarsela: “anche se l’avessi, non troverei corretto parlarne a questa tribuna”. In altre parole, la suprema, eccezionale intelligence degli Usa non sa chi precisamente stanno colpendo i russi; è del tutto cieca su quel che sta accadendo in Siria. La sua “humint” (intelligence umana, ossia spie e infiltrati sul terreno) è da molti anni zero, sostituita dalla “digint”, intelligenza digitale, satelliti, droni, intercettazioni (molto meno pericoloso per gli agenti): ora si scopre che anche questa vale nulla.

E’ un po’ il problema di cui è il simbolo comico la tecnologia dell’aereo invisibile (ai radar), costosissime macchine inerentemente instabili, mai veramente a punto (l’F-35 è lungi dal funzionare), mentre i russi hanno dimostrato di rendere invisibili – agli occidentali – i loro normali caccia e bombardieri con semplici apparati di disturbo delle onde-radar montati a bordo.

Sembra che agli Usa rimanga una sola assoluta e inconcussa superiorità rispetto a Mosca: la propaganda e disinformazione, ossia la diffusione di notizie false sul proprio stato di superpotenza e su quanto i russi siano delle schiappe. E’un’arma efficacissima, nella misura in cui i media occidentali, liberamente, volonterosamente, la diffondono.

Venerdì, l’amministrazione Obama ha annunciato l’abbandono del piano per armare e addestrare i “ribelli moderati” in Siria, cancellando la spesa di 500 milioni a questo scopo chiesta da Pentagono. Secondo DWN, Deutsche Wirtschaft Nachrichen “esperti militari di alto livello hanno consigliato un ritiro militare completo degli Stati Uniti dalla Siria”

Circa il 40 per cento delle infrastrutture di Daesh sono state eliminate – in questi pochi giorni – dai bombardamenti russi. Gli americani non l’hanno saputo dalla loro intelligence, ma dall’ambasciatore di Siria a Mosca, Riad Hadda.

La parola che useranno gli americani – è un’altra delle loro ammirevoli invenzioni – sarà “deconfliction”, e sarà venduta come un coordinamento delle comunicazioni coi russi per evitare incidenti involontari. O come titola l’organo di propaganda chiamato Le Monde, “Washington e Mosca sono pronte per discutere sulla Siria”.

Più oggettivo il nostri sito Difesa online: “Siria, gli USA ritirano la portaerei: Putin è il padrone del medio oriente”.

Come disse un famoso giornalista, “notizia” è quello che qualcuno ha interesse a nascondere; tutto il resto è pubblicità.

Fonte: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4816



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 13:18 
Meryddin ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:
... occhio: gli amici di ieri ............ [8D]
(ricordiamoci anche che Assad, come Saddam, ha ampiamente gasato la propria popolazione ...) [;)]


Veramente Ufo' la cosa è molto poco certa. Pare che il "gas" lo abbiano usato i "ribelli democratici" e la cassa di risonanza mediatica occidentale abbia indicato il responsabile in Assad. Che non è un santo come non lo è nessuno. Ma questa storia mi ricorda le famose armi di distruzione di massa di Saddam. Diciamo che la Nato da questo punto di vista si è già dimostrata un'abile fabbricatrice di propaganda. Poco affidabile dal punto di vista della verità.


Ma molto efficace visto che, nonostante se ne sia parlato (e anche ampiamente) su queste pagine, noi stessi torniamo a parlarne...

[:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 14:50 
mik.300 ha scritto:
Ignorante ha scritto:
mik.300 ha scritto:
30 morti..
è il classico attentato governativo
Che si ritorce contro..

Ma che c'entrano curdi e siriani?

Perché accidenti curdi
Dovrebbero uccidere altri curdi?
Perché siriani normali-lealisti
Dovrebbero uccidere i propri compagni di lotta?

Solo a pensarlo è da matti..

da http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/e ... d3c52.html
"Nessuno ha rivendicato le esplosioni", ha spiegato il premier Ahmet Davutoglu, indicando come potenziali sospetti Isis e Pkk ma anche le sigle di estrema sinistra Dhkp-c e Mlkp.
la tua "logica" non ci arriva, vero?


<la tua "logica" non ci arriva, vero?>

???????

TRADUCI..
perchè io non ho capito..


parlavo dei media turchi e occidentali, mettendo in risalto il fatto che, nell'ottica propagandistica, curdi o siriani facciano di tutto per essere i "cattivi" della situazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 15:00 
MaxpoweR ha scritto:
Cita:
Il “Kalibr” ha stupefatto il Pentagono. Usa ritirano la portaerei
Inviato da Redazione il 12/10/2015 10:00:00 (539 letture)
di Maurizio Blondet

Sono quei 26 missili da crociera che navi russe hanno lanciato da navi nel mar Caspio ed hanno colpito centrali dei terroristi jihadisti in Siria, 1500 chilometri più in là, dopo aver scavalcato in volo due stati, Irak e Iran. Subito l’ufficio-propaganda del Pentagono ha sminuito la faccenda: “Quattro di quei missili sono caduti in Iran”, il paese che avrebbero dovuto sorvolare (con l’Irak) per colpire in Siria. Insomma, la solita vanteria: noi americani, coi nostri satelliti, li abbiamo visti cadere. Che schiappe i russi.

In realtà, ha detto al Daily Beast Eric Wertheim, il massimo esperto Usa di forze navali, il Pentagono, a porte chiuse, è completamente sbalordito dal mega-missile russo. Tanto più che l’intelligence – incredibilmente – occidentale ignorava l’esistenza di un simile missile con tali prestazioni; era al corrente di un mezzo più vecchio (che loro chiamano SS-N-27), con una portata di massimo 200 chilometri, ma non di questo SS-N-30 che dopo percorsi 1500 chilometri, piomba sul bersaglio al triplo della velocità del suono.

Come del resto ignorava le capacità tecniche e militari di cui hanno dato prova i russi una volta deciso l’intervento in Siria: [...]


la rapidità, preparazione, snellezza, “invisibilità” degli aerei arrivati sul teatro senza che la famosa intelligence strumentale li vedesse (ma evidentemente gli americani non hanno nemmeno una intelligence umana posizionata con normali occhi nei pressi di Latakia), le prestazioni degli elicotteri d’assalto Mi-24 Hind, il sovrano dominio dello spazio, la precisione geometrica della distr uzioni dei depositi, apparati di comunicazione, centri di comando, fabbriche di esplosivi, e centrali di rifornimento dei jihadisti. Una rapidità che ha lasciato basiti gli ambienti della NATO, in confronto alla macchina pesante e burocratica che hanno reso l’Alleanza atlantica. Una nettezza di obiettivi – preparare l’attacco di terra delle truppe siriane, aprendo le vie logistiche a loro e negandole ai jihadisti – da mozzare il fiato.

Wertheim, da esperto navale, è rimasto impressionato dal fatto che le navi da cui i russi hanno lanciato i Kalibr sono piccole, navi di 200 piedi (60 metri): Gli americani, per lanciare missili vagamente similari (i Tomahawk), devono farlo da fregate e incrociatori lunghi almeno il doppio, “che spostano 9 mila tonnellate d’acqua”. I mezzi russi, ne spostano solo 1500. La conclusione: “navi piccole, grande potenza di fuoco”. Mosca ha mostrato che – come e più degli Stati Uniti – è capace di “colpire duro e da lontano” senza mega-portaerei.

Questi lanci dal Caspio dimostrano che la Russia ha ripreso il suo posto “nel club esclusivo delle potenze mondiali” e “che noi non disponiamo del monopolio della potenza. Ciò dovrebbe suonare campanelli d’allarme al Pentagono”.

Washington è da giorni tutto un grido: Mosca bombarda “i nostri”, la nostra Al Qaeda, l’opposizione moderata nemica di Assad, non l’IS!

E come fanno a saperlo? “Non abbiamo la lista di quelli che subiscono i bombardamenti da parte della Russia”, ha ammesso venerdì in conferenza stampa il portavoce del Dipartimento di Stato John Kirby, per poi medicarsela: “anche se l’avessi, non troverei corretto parlarne a questa tribuna”. In altre parole, la suprema, eccezionale intelligence degli Usa non sa chi precisamente stanno colpendo i russi; è del tutto cieca su quel che sta accadendo in Siria. La sua “humint” (intelligence umana, ossia spie e infiltrati sul terreno) è da molti anni zero, sostituita dalla “digint”, intelligenza digitale, satelliti, droni, intercettazioni (molto meno pericoloso per gli agenti): ora si scopre che anche questa vale nulla.

E’ un po’ il problema di cui è il simbolo comico la tecnologia dell’aereo invisibile (ai radar), costosissime macchine inerentemente instabili, mai veramente a punto (l’F-35 è lungi dal funzionare), mentre i russi hanno dimostrato di rendere invisibili – agli occidentali – i loro normali caccia e bombardieri con semplici apparati di disturbo delle onde-radar montati a bordo.

Sembra che agli Usa rimanga una sola assoluta e inconcussa superiorità rispetto a Mosca: la propaganda e disinformazione, ossia la diffusione di notizie false sul proprio stato di superpotenza e su quanto i russi siano delle schiappe. E’un’arma efficacissima, nella misura in cui i media occidentali, liberamente, volonterosamente, la diffondono.

Venerdì, l’amministrazione Obama ha annunciato l’abbandono del piano per armare e addestrare i “ribelli moderati” in Siria, cancellando la spesa di 500 milioni a questo scopo chiesta da Pentagono. Secondo DWN, Deutsche Wirtschaft Nachrichen “esperti militari di alto livello hanno consigliato un ritiro militare completo degli Stati Uniti dalla Siria”

Circa il 40 per cento delle infrastrutture di Daesh sono state eliminate – in questi pochi giorni – dai bombardamenti russi. Gli americani non l’hanno saputo dalla loro intelligence, ma dall’ambasciatore di Siria a Mosca, Riad Hadda.

La parola che useranno gli americani – è un’altra delle loro ammirevoli invenzioni – sarà “deconfliction”, e sarà venduta come un coordinamento delle comunicazioni coi russi per evitare incidenti involontari. O come titola l’organo di propaganda chiamato Le Monde, “Washington e Mosca sono pronte per discutere sulla Siria”.

Più oggettivo il nostri sito Difesa online: “Siria, gli USA ritirano la portaerei: Putin è il padrone del medio oriente”.

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Fonte: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4816


grande putin gli usa stanno indietro di anni come armamenti, se ne accorgeranno in sto periodo della potenza russa, e chissà i cinesi


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 15:51 
MaxpoweR ha scritto:
Cita:
Il “Kalibr” ha stupefatto il Pentagono. Usa ritirano la portaerei
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Sono quei 26 missili da crociera che navi russe hanno lanciato da navi nel mar Caspio ed hanno colpito centrali dei terroristi jihadisti in Siria, 1500 chilometri più in là, dopo aver scavalcato in volo due stati, Irak e Iran. Subito l’ufficio-propaganda del Pentagono ha sminuito la faccenda: “Quattro di quei missili sono caduti in Iran”, il paese che avrebbero dovuto sorvolare (con l’Irak) per colpire in Siria. Insomma, la solita vanteria: noi americani, coi nostri satelliti, li abbiamo visti cadere. Che schiappe i russi.

In realtà, ha detto al Daily Beast Eric Wertheim, il massimo esperto Usa di forze navali, il Pentagono, a porte chiuse, è completamente sbalordito dal mega-missile russo. Tanto più che l’intelligence – incredibilmente – occidentale ignorava l’esistenza di un simile missile con tali prestazioni; era al corrente di un mezzo più vecchio (che loro chiamano SS-N-27), con una portata di massimo 200 chilometri, ma non di questo SS-N-30 che dopo percorsi 1500 chilometri, piomba sul bersaglio al triplo della velocità del suono.

Come del resto ignorava le capacità tecniche e militari di cui hanno dato prova i russi una volta deciso l’intervento in Siria: [...]


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Wertheim, da esperto navale, è rimasto impressionato dal fatto che le navi da cui i russi hanno lanciato i Kalibr sono piccole, navi di 200 piedi (60 metri): Gli americani, per lanciare missili vagamente similari (i Tomahawk), devono farlo da fregate e incrociatori lunghi almeno il doppio, “che spostano 9 mila tonnellate d’acqua”. I mezzi russi, ne spostano solo 1500. La conclusione: “navi piccole, grande potenza di fuoco”. Mosca ha mostrato che – come e più degli Stati Uniti – è capace di “colpire duro e da lontano” senza mega-portaerei.

Questi lanci dal Caspio dimostrano che la Russia ha ripreso il suo posto “nel club esclusivo delle potenze mondiali” e “che noi non disponiamo del monopolio della potenza. Ciò dovrebbe suonare campanelli d’allarme al Pentagono”.

Washington è da giorni tutto un grido: Mosca bombarda “i nostri”, la nostra Al Qaeda, l’opposizione moderata nemica di Assad, non l’IS!

E come fanno a saperlo? “Non abbiamo la lista di quelli che subiscono i bombardamenti da parte della Russia”, ha ammesso venerdì in conferenza stampa il portavoce del Dipartimento di Stato John Kirby, per poi medicarsela: “anche se l’avessi, non troverei corretto parlarne a questa tribuna”. In altre parole, la suprema, eccezionale intelligence degli Usa non sa chi precisamente stanno colpendo i russi; è del tutto cieca su quel che sta accadendo in Siria. La sua “humint” (intelligence umana, ossia spie e infiltrati sul terreno) è da molti anni zero, sostituita dalla “digint”, intelligenza digitale, satelliti, droni, intercettazioni (molto meno pericoloso per gli agenti): ora si scopre che anche questa vale nulla.

E’ un po’ il problema di cui è il simbolo comico la tecnologia dell’aereo invisibile (ai radar), costosissime macchine inerentemente instabili, mai veramente a punto (l’F-35 è lungi dal funzionare), mentre i russi hanno dimostrato di rendere invisibili – agli occidentali – i loro normali caccia e bombardieri con semplici apparati di disturbo delle onde-radar montati a bordo.

Sembra che agli Usa rimanga una sola assoluta e inconcussa superiorità rispetto a Mosca: la propaganda e disinformazione, ossia la diffusione di notizie false sul proprio stato di superpotenza e su quanto i russi siano delle schiappe. E’un’arma efficacissima, nella misura in cui i media occidentali, liberamente, volonterosamente, la diffondono.

Venerdì, l’amministrazione Obama ha annunciato l’abbandono del piano per armare e addestrare i “ribelli moderati” in Siria, cancellando la spesa di 500 milioni a questo scopo chiesta da Pentagono. Secondo DWN, Deutsche Wirtschaft Nachrichen “esperti militari di alto livello hanno consigliato un ritiro militare completo degli Stati Uniti dalla Siria”

Circa il 40 per cento delle infrastrutture di Daesh sono state eliminate – in questi pochi giorni – dai bombardamenti russi. Gli americani non l’hanno saputo dalla loro intelligence, ma dall’ambasciatore di Siria a Mosca, Riad Hadda.

La parola che useranno gli americani – è un’altra delle loro ammirevoli invenzioni – sarà “deconfliction”, e sarà venduta come un coordinamento delle comunicazioni coi russi per evitare incidenti involontari. O come titola l’organo di propaganda chiamato Le Monde, “Washington e Mosca sono pronte per discutere sulla Siria”.

Più oggettivo il nostri sito Difesa online: “Siria, gli USA ritirano la portaerei: Putin è il padrone del medio oriente”.

Come disse un famoso giornalista, “notizia” è quello che qualcuno ha interesse a nascondere; tutto il resto è pubblicità.

Fonte: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4816


L' avevo detto che sotto sotto la Russia era superiore militarmente agli stessi Stati Uniti

dopo il caso della nave americana disabilitata con strumenti di disturbo da un singolo aereo russo,
coi marinai che volevano smettere di fare il loro lavoro.


Come godo a sentire queste notizie, perchè:

Sembra che agli Usa rimanga una sola assoluta e inconcussa superiorità rispetto a Mosca: la propaganda e disinformazione, ossia la diffusione di notizie false sul proprio stato di superpotenza e su quanto i russi siano delle schiappe. E’un’arma efficacissima, nella misura in cui i media occidentali, liberamente, volonterosamente, la diffondono.


Il che significa che lo shock quando si arriverà allo scontro diretto che gli americani hanno finora cercato in tutti i modi sarà maggiore e catastrofico.



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 16:39 
Ah di certo! Fin quando resta lassù Obama .......... [:293]



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 17:45 
---le obamate si sprecano,in una intervista concessa alla cbs,l'obamonio ha affermato:finke ci sara' assad difficile focalizzarsi sull'isis
di certo una monata di simile portata poteva risparmiarsela paragonare assad,sara' pure un dittatore,ma la sirya e' laica e convivono pure diverse religioni senza tantti patemi e pure unapopolazione con una istruzione alta,con l'isis uno stato dottrinale con annessa la legge coranica,e ' pura follia,di certo e'riuscito a scalzare come il presidente + scarso carter ed herbert hoover..................... [:306] [:306]


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 19:04 
... ti meravigli?! E' compare di Renzi! [:306] [:246]



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 20:01 
ubatuba ha scritto:
---le obamate si sprecano,in una intervista concessa alla cbs,l'obamonio ha affermato:finke ci sara' assad difficile focalizzarsi sull'isis
di certo una monata di simile portata poteva risparmiarsela paragonare assad,sara' pure un dittatore,ma la sirya e' laica e convivono pure diverse religioni senza tantti patemi e pure unapopolazione con una istruzione alta,con l'isis uno stato dottrinale con annessa la legge coranica,e ' pura follia,di certo e'riuscito a scalzare come il presidente + scarso carter ed herbert hoover..................... [:306] [:306]



difficile concentrarsi sull'isis??

mò stai a vedere che è colpa di assad..
i russi in un paio di giorni hanno distrutto
il 40% delle infrastrutture isis,
lui balbetta..

chiacchere e distintivo..

Guarda su youtube.com


comunque qui
la propaganda funziona
perchè i giornalisti
sono un branco di koglioni
col cervello non pervenuto..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 20:45 
Il piano degli USA per attaccare la Russia in Siria

ottobre 11, 2015 3 commenti

Il mistero delle migliaia di Toyota dello SIIL
Valentin Vasilescu, ZiaruldegardaMondialisation 10 Ottobre 2015ImmagineI gruppi combattenti dello SIIL sono difficili da raggiungere a causa della mobilità fornitagli da migliaia di pickup Toyota, sulle cui piattaforme sono montate mitragliatrici. Tra il decollo dei bombardieri russi a Lataqia e quando arrivano sugli obiettivi nella Siria centrale e orientale, passano 10-15 minuti. Durante questo tempo, i combattenti dello SI, con i loro pickup Toyota, possono spostarsi di 3-5 km rispetto alle coordinate GPS comunicate ai piloti russi e ai sistemi di guida delle bombe. Perciò la maggior parte degli attacchi aerei dell’Aeronautica russa è su obiettivi fissi come depositi di carburante e munizioni, centri di comando e comunicazione e fabbriche di esplosivi. Sulla base delle informazioni raccolte attraverso i droni da osservazione, la Russia ritiene che lo SIIL abbia una flotta di quasi diecimila Toyota Hilux e Toyota Tacoma. Tuttavia, la giapponese Toyota chiarisce decisamente che nelle vendite di prima mano vieta di consegnare beni prodotti in Giappone e Corea del Sud a gruppi terroristici. Toyota ha detto che nel suo database vi sono diverse centinaia di Toyota Hilux vendute in Iraq e che sarebbero state catturate dallo SIIL. 43 nuovi pickup Toyota Tacoma nel 2014 furono consegnati ai ribelli “moderati” della Siria dal Ministero degli Esteri degli Stati Uniti. Toyota sospetta che un lotto di 800 Toyota consegnato all’Australia nel 2014 e nel 2015 sia finito in Medio Oriente. Tuttavia, l’Australia partecipa alla coalizione degli Stati Uniti che bombarda lo SI in Iraq e Siria, con i suoi F-18.
La più grande flotta di furgoni Toyota Hilux e Tacoma (circa 20000 unità) appartiene ai militari statunitensi. Pickup Toyota sono stati modificati agli standard dell’US Army per l’impiego in missioni di pattugliamento. Gli elementi più importanti introdotti sono telai saldati sulla piattaforma e sulla portiera destra, appositamente progettati per montare mitragliatrici. Durante l’occupazione statunitense dell’Iraq, migliaia di Toyota Tacoma furono consegnate. Ebbero tali veicoli i gruppi paramilitari sciiti creati dagli Stati Uniti in Iraq per mantenere l’ordine. Infine le forze speciali in Afghanistan erano dotate di questo tipo di pickup, più silenziosi e più veloci dell’Humvee. Grazie alla collaborazione tra General Motors e Toyota, quasi 1 milione di veicoli Toyota Hilux, Tacoma e Land Cruiser sono stati costruiti nelle fabbriche in Mississippi e Texas. Dal 2010 l’intera produzione del Tacoma avviene nel nuovo stabilimento di San Antonio (Texas). Con il ritiro delle truppe degli USA da Iraq e Afghanistan, i pickup Toyota delle forze armate statunitensi sono stati riparati, dipinti di bianco e messi in deposito negli Stati Uniti.Immagine
Il piano degli USA per attaccare la Russia in Siria
Valentin Vasilescu ZiaruldegardaReseau International, 11 ottobre 2015ImmagineL’unico scopo di Washington in Siria è deporre Assad e sostituirlo con un burattino che attui il piano della Qatar Petroleum (sostenuto da Arabia Saudita, Qatar, Turchia e Stati Uniti) per sostituire Gazprom sul mercato europeo del gas e petrolio. L’opposizione di Bashar al-Assad al piano ha attivato l’uso di forze estere e la guerra civile in Siria. Da questo punto di vista, lo Stato islamico, che combatte contro l’Esercito nazionale siriano fedele a Bashar al-Assad è alleato de facto degli Stati Uniti. La prova è che, dopo più di 2000 attacchi aerei da parte degli Stati Uniti negli ultimi anni, la capacità combattiva dello SI non solo è rimasta intatta ma non è diminuita di una virgola. Un’ulteriore prova è dimostrata dalle migliaia di camioncini Toyota usati dallo SI e prodotti negli Stati Uniti con le modifiche richieste dall’esercito degli Stati Uniti, probabilmente appartenenti ai militari statunitensi dispiegati in Iraq e in Afghanistan.
L’intervento russo in Siria rappresenta la prima sfida al ruolo del poliziotto mondiale degli Stati Uniti dalla caduta della cortina di ferro. Infatti, schierando i suoi aerei da combattimento in Siria, la Russia ha preso bruscamente e in modo inequivocabile un ruolo di primo piano nella crociata contro lo SI. Dopo 10 giorni di bombardamenti, i russi hanno raggiunto un rateo di 67 sortite al giorno su circa 60 obiettivi dello SI. In poche settimane la Russia bombarderà quotidianamente 10 volte più con i bombardieri Tu-95, Tu-22M3 e Tu-160. Possono procedere nello stesso modo degli statunitensi con i loro bombardieri B1, B-2 e B-52 in Jugoslavia, Iraq e Libia, dato che il raggio d’azione di questi aerei raggiunge bersagli in Siria decollando e atterrando dalle basi in Russia. Questi grandi bombardieri a grande raggio russi trasportano 10 volte più missili da crociera e bombe dei Su-24, Su-25 e Su-34. Gli Stati Uniti non possono abbatterli nello spazio aereo della Siria o colpirli sulle loro basi, per la semplice ragione che la Russia ha armi nucleari e che una risposta farebbe scattare la terza guerra mondiale. E se la Russia non viene ostacolata, risolverà la questione siriana in 6-8 mesi. Pertanto Washington è costretta a ideare, nell’ombra, un piano con misure che potrebbero mettere a rischio la missione russa in Siria. Quali sono?
1. La disinformazione permanente dell’opinione pubblica sul senso dell’azione russa in Siria, presentandola come peggiore dello SIIL, in modo che gli Stati Uniti sembrino avere la soluzione migliore, qualunque essa sia.
2. Ad esempio, il primo giorno degli attacchi russi in Siria (30 settembre), i media diffusero foto manipolate per indurre l’idea che i russi uccidessero donne e bambini, e che bombardassero centri abitati. Le foto in questione furono prese il 25 settembre. I russi smantellarono tale disinformazione, dimostrando con i video che erano ancora nella fase in cui privavano lo SIIL di munizioni, carburante e comunicazioni. Depositi di carburante e munizioni in aree occupate dallo SI appartenevano in passato all’esercito siriano, prima si ritirarsi.
3. Poi gli statunitensi si sono impegnati a disinformare l’opinione pubblica ancora, dicendo che gli aerei russi sganciavano bombe della seconda guerra mondiale, dalla precisione di oltre 500 metri, non permettendogli di distruggere alcun bersaglio dello SI. Un rapporto della televisione russa RT dalla base aerea russa a Lataqia mostra bombe e missili a guida laser, TV e GPS agganciati ai velivoli prima delle missioni di combattimento. L’errore probabile di queste armi è di 4 metri al massimo.
4. Dopo che navi russe dal Mar Caspio lanciarono 26 missili da crociera su 11 bersagli dello SI in Siria, gli statunitensi mentirono asserendo, senza produrre alcuna prova, che 4 di essi erano caduti in Iran. I missili da crociera 3M14T Kalibr non possono mancare l’obiettivo perché hanno tre diversi sistemi di guida coordinati a un radioaltimetro ad alta precisione.
5. Un’altra misura per limitare il successo della Russia è motivare i ribelli islamici assai scossi dai bombardamenti aerei russi. Il piano statunitense molto probabilmente aumenterà gli stipendi dei mercenari islamici che combattono in Siria da 350-500 USD al mese a 2000. Il Congresso degli Stati Uniti ha stanziato 500 milioni per i ribelli siriani. E’ probabile che gli Stati Uniti faranno pressione su Arabia Saudita e Qatar (sponsor dei ribelli islamici che finora hanno speso 4 miliardi di dollari) per completare il budget necessario per il rovesciamento di Bashar al-Assad. In questo contesto, 6000 combattenti islamici hanno già abbandonato la lotta e si sono trincerati in Turchia, da dove vogliono recarsi in Europa. Tanto più che più o meno presto, commando di Spetsnaz russi entreranno in campo per iniziare la caccia ai ribelli islamici in Siria.
6. Inoltre, per aumentare il morale degli islamisti occorre dimostrare che i russi non sono invincibili. A tal fine, è necessario fornirgli mezzi antiaerei facili da gestire e in grado di abbattere aerei russi, che avrebbero un forte impatto sull’opinione pubblica. Per abbattere gli elicotteri d’attacco russi che volano al di sotto della quota di 1800 m, l’arma più efficace è la mitragliatrice a 6 canne rotanti statunitense GAU-19/A da 12,7 mm, che può essere montata su autocarri e che ha un rateo di tiro di 2000 colpi al minuto. Contro gli elicotteri, ma anche contro gli aerei Su-25 russi che spesso volano al di sotto della quota di 5000 metri nelle missioni di supporto ravvicinato, i missili portatili FIM-92 Stinger statunitensi, prodotti su licenza dalla Roketsan turca, sono molto efficaci. Funzionari sauditi hanno già risposto alla richiesta degli Stati Uniti sostenendo di aver consegnato questa settimana ai ribelli islamici molti altri sistemi missilistici anticarro BGM-71 TOW statunitensi, per fermare l’offensiva dell’Esercito nazionale siriano.Immagine

Source: Il piano degli USA per attaccare la Russia in Siria | Aurora



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/10/2015, 20:56 
Wolframio ha scritto:
Il piano degli USA per attaccare la Russia in Siria

ottobre 11, 2015 3 commenti

Il mistero delle migliaia di Toyota dello SIIL
Valentin Vasilescu, ZiaruldegardaMondialisation 10 Ottobre 2015ImmagineI gruppi combattenti dello SIIL sono difficili da raggiungere a causa della mobilità fornitagli da migliaia di pickup Toyota, sulle cui piattaforme sono montate mitragliatrici. Tra il decollo dei bombardieri russi a Lataqia e quando arrivano sugli obiettivi nella Siria centrale e orientale, passano 10-15 minuti. Durante questo tempo, i combattenti dello SI, con i loro pickup Toyota, possono spostarsi di 3-5 km rispetto alle coordinate GPS comunicate ai piloti russi e ai sistemi di guida delle bombe. Perciò la maggior parte degli attacchi aerei dell’Aeronautica russa è su obiettivi fissi come depositi di carburante e munizioni, centri di comando e comunicazione e fabbriche di esplosivi. Sulla base delle informazioni raccolte attraverso i droni da osservazione, la Russia ritiene che lo SIIL abbia una flotta di quasi diecimila Toyota Hilux e Toyota Tacoma. Tuttavia, la giapponese Toyota chiarisce decisamente che nelle vendite di prima mano vieta di consegnare beni prodotti in Giappone e Corea del Sud a gruppi terroristici. Toyota ha detto che nel suo database vi sono diverse centinaia di Toyota Hilux vendute in Iraq e che sarebbero state catturate dallo SIIL. 43 nuovi pickup Toyota Tacoma nel 2014 furono consegnati ai ribelli “moderati” della Siria dal Ministero degli Esteri degli Stati Uniti. Toyota sospetta che un lotto di 800 Toyota consegnato all’Australia nel 2014 e nel 2015 sia finito in Medio Oriente. Tuttavia, l’Australia partecipa alla coalizione degli Stati Uniti che bombarda lo SI in Iraq e Siria, con i suoi F-18.
La più grande flotta di furgoni Toyota Hilux e Tacoma (circa 20000 unità) appartiene ai militari statunitensi. Pickup Toyota sono stati modificati agli standard dell’US Army per l’impiego in missioni di pattugliamento. Gli elementi più importanti introdotti sono telai saldati sulla piattaforma e sulla portiera destra, appositamente progettati per montare mitragliatrici. Durante l’occupazione statunitense dell’Iraq, migliaia di Toyota Tacoma furono consegnate. Ebbero tali veicoli i gruppi paramilitari sciiti creati dagli Stati Uniti in Iraq per mantenere l’ordine. Infine le forze speciali in Afghanistan erano dotate di questo tipo di pickup, più silenziosi e più veloci dell’Humvee. Grazie alla collaborazione tra General Motors e Toyota, quasi 1 milione di veicoli Toyota Hilux, Tacoma e Land Cruiser sono stati costruiti nelle fabbriche in Mississippi e Texas. Dal 2010 l’intera produzione del Tacoma avviene nel nuovo stabilimento di San Antonio (Texas). Con il ritiro delle truppe degli USA da Iraq e Afghanistan, i pickup Toyota delle forze armate statunitensi sono stati riparati, dipinti di bianco e messi in deposito negli Stati Uniti.Immagine
Il piano degli USA per attaccare la Russia in Siria
Valentin Vasilescu ZiaruldegardaReseau International, 11 ottobre 2015ImmagineL’unico scopo di Washington in Siria è deporre Assad e sostituirlo con un burattino che attui il piano della Qatar Petroleum (sostenuto da Arabia Saudita, Qatar, Turchia e Stati Uniti) per sostituire Gazprom sul mercato europeo del gas e petrolio. L’opposizione di Bashar al-Assad al piano ha attivato l’uso di forze estere e la guerra civile in Siria. Da questo punto di vista, lo Stato islamico, che combatte contro l’Esercito nazionale siriano fedele a Bashar al-Assad è alleato de facto degli Stati Uniti. La prova è che, dopo più di 2000 attacchi aerei da parte degli Stati Uniti negli ultimi anni, la capacità combattiva dello SI non solo è rimasta intatta ma non è diminuita di una virgola. Un’ulteriore prova è dimostrata dalle migliaia di camioncini Toyota usati dallo SI e prodotti negli Stati Uniti con le modifiche richieste dall’esercito degli Stati Uniti, probabilmente appartenenti ai militari statunitensi dispiegati in Iraq e in Afghanistan.
L’intervento russo in Siria rappresenta la prima sfida al ruolo del poliziotto mondiale degli Stati Uniti dalla caduta della cortina di ferro. Infatti, schierando i suoi aerei da combattimento in Siria, la Russia ha preso bruscamente e in modo inequivocabile un ruolo di primo piano nella crociata contro lo SI. Dopo 10 giorni di bombardamenti, i russi hanno raggiunto un rateo di 67 sortite al giorno su circa 60 obiettivi dello SI. In poche settimane la Russia bombarderà quotidianamente 10 volte più con i bombardieri Tu-95, Tu-22M3 e Tu-160. Possono procedere nello stesso modo degli statunitensi con i loro bombardieri B1, B-2 e B-52 in Jugoslavia, Iraq e Libia, dato che il raggio d’azione di questi aerei raggiunge bersagli in Siria decollando e atterrando dalle basi in Russia. Questi grandi bombardieri a grande raggio russi trasportano 10 volte più missili da crociera e bombe dei Su-24, Su-25 e Su-34. Gli Stati Uniti non possono abbatterli nello spazio aereo della Siria o colpirli sulle loro basi, per la semplice ragione che la Russia ha armi nucleari e che una risposta farebbe scattare la terza guerra mondiale. E se la Russia non viene ostacolata, risolverà la questione siriana in 6-8 mesi. Pertanto Washington è costretta a ideare, nell’ombra, un piano con misure che potrebbero mettere a rischio la missione russa in Siria. Quali sono?
1. La disinformazione permanente dell’opinione pubblica sul senso dell’azione russa in Siria, presentandola come peggiore dello SIIL, in modo che gli Stati Uniti sembrino avere la soluzione migliore, qualunque essa sia.
2. Ad esempio, il primo giorno degli attacchi russi in Siria (30 settembre), i media diffusero foto manipolate per indurre l’idea che i russi uccidessero donne e bambini, e che bombardassero centri abitati. Le foto in questione furono prese il 25 settembre. I russi smantellarono tale disinformazione, dimostrando con i video che erano ancora nella fase in cui privavano lo SIIL di munizioni, carburante e comunicazioni. Depositi di carburante e munizioni in aree occupate dallo SI appartenevano in passato all’esercito siriano, prima si ritirarsi.
3. Poi gli statunitensi si sono impegnati a disinformare l’opinione pubblica ancora, dicendo che gli aerei russi sganciavano bombe della seconda guerra mondiale, dalla precisione di oltre 500 metri, non permettendogli di distruggere alcun bersaglio dello SI. Un rapporto della televisione russa RT dalla base aerea russa a Lataqia mostra bombe e missili a guida laser, TV e GPS agganciati ai velivoli prima delle missioni di combattimento. L’errore probabile di queste armi è di 4 metri al massimo.
4. Dopo che navi russe dal Mar Caspio lanciarono 26 missili da crociera su 11 bersagli dello SI in Siria, gli statunitensi mentirono asserendo, senza produrre alcuna prova, che 4 di essi erano caduti in Iran. I missili da crociera 3M14T Kalibr non possono mancare l’obiettivo perché hanno tre diversi sistemi di guida coordinati a un radioaltimetro ad alta precisione.
5. Un’altra misura per limitare il successo della Russia è motivare i ribelli islamici assai scossi dai bombardamenti aerei russi. Il piano statunitense molto probabilmente aumenterà gli stipendi dei mercenari islamici che combattono in Siria da 350-500 USD al mese a 2000. Il Congresso degli Stati Uniti ha stanziato 500 milioni per i ribelli siriani. E’ probabile che gli Stati Uniti faranno pressione su Arabia Saudita e Qatar (sponsor dei ribelli islamici che finora hanno speso 4 miliardi di dollari) per completare il budget necessario per il rovesciamento di Bashar al-Assad. In questo contesto, 6000 combattenti islamici hanno già abbandonato la lotta e si sono trincerati in Turchia, da dove vogliono recarsi in Europa. Tanto più che più o meno presto, commando di Spetsnaz russi entreranno in campo per iniziare la caccia ai ribelli islamici in Siria.
6. Inoltre, per aumentare il morale degli islamisti occorre dimostrare che i russi non sono invincibili. A tal fine, è necessario fornirgli mezzi antiaerei facili da gestire e in grado di abbattere aerei russi, che avrebbero un forte impatto sull’opinione pubblica. Per abbattere gli elicotteri d’attacco russi che volano al di sotto della quota di 1800 m, l’arma più efficace è la mitragliatrice a 6 canne rotanti statunitense GAU-19/A da 12,7 mm, che può essere montata su autocarri e che ha un rateo di tiro di 2000 colpi al minuto. Contro gli elicotteri, ma anche contro gli aerei Su-25 russi che spesso volano al di sotto della quota di 5000 metri nelle missioni di supporto ravvicinato, i missili portatili FIM-92 Stinger statunitensi, prodotti su licenza dalla Roketsan turca, sono molto efficaci. Funzionari sauditi hanno già risposto alla richiesta degli Stati Uniti sostenendo di aver consegnato questa settimana ai ribelli islamici molti altri sistemi missilistici anticarro BGM-71 TOW statunitensi, per fermare l’offensiva dell’Esercito nazionale siriano.Immagine

Source: Il piano degli USA per attaccare la Russia in Siria | Aurora


se gli americani armano i ribelli moderati,
poi i russi armano i talebani..

sulle toyota
sono agili, ecc.
ma se i russi distruggono
i depositi di benzina..
c fai poco con l'agilità..

non penso che i russi siano scemi..
se distruggono le infrastrutture
c'è un motivo..
è meglio distruggere i depositi di benza
che inseguire ogni singolo pick-up..
poi restano a secco.



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