ELEZIONI AL VELENO A ROMA
Voti aggiunti e schede corrette, ecco come sono stati fatti i brogli
Il racconto di un testimone all'ufficio elettorale: "E' successo di tutto". La denuncia finirà in un esposto ai magistrati: "Hanno dovuto chiudere tutto in fretta"
Sono le tre del pomeriggio. In via dell'Arcadia, sede del seggio centrale del Settimo Municipio, arriva un messo comunale. Lo manda l'ufficio elettorale del Campidoglio. Dice al presidente del seggio, un magistrato, che occorre andare per le spicce. Poco importa se dalle singole sezioni del Municipio VII, scrutinate fino a lunedì mattina, sono arrivati verbali incompleti, scritti a matita, spesso non combacianti con quelli (che in teoria dovrebbero offrire gli stessi dati) spediti in Comune per consentire le opportune contro-verifiche. Bisogna chiudere, la deadline per la consegna dei dati ufficialmente approvati e cristallizzati con cui Roma si affaccerà al ballottaggio per eleggere il suo sindaco è fissata per le 18.
La disposizione è chiara: se due verbali che dovrebbero fotografare la stessa realtà elettorale differiscono, il presidente scelga uno dei due. Si affidi «all'interpretazione». Accadeva ieri, secondo il racconto fatto a «Il Tempo» da un testimone delle convulse operazioni che in quel Municipio, come in altri nella Capitale, si sono svolte negli ultimi giorni tra polemiche, accuse di brogli e anomalie denunciate a profusione. In via dell'Arcadia, a partire da martedì mattina, sono affluiti i verbali e le tabelle con i voti ai candidati e alle liste provenienti dalle 298 sezioni in cui domenica i cittadini residenti del Municipio VII hanno scelto - oltre al primo cittadino di Roma - anche il loro «minisindaco» e i consiglieri. Operazioni e verifiche andate avanti a ritmo serrato, condotte da sei scrutatori, dal presidente del seggio centrale e da un segretario sotto l'attenta supervisione dei rappresentanti delle liste e anche di semplici elettori. «Da ogni sezione», spiega il testimone allontanandosi per un momento dalla bolgia in sottofondo, «sono stati trasmessi qui al seggio centrale del nostro Municipio il verbale con il resoconto delle operazioni e i risultati e le tabelle con i dati degli scrutini. Copia degli stessi documenti sono stati inviati anche al Comune».
Il problema è che molti dei verbali e delle tabelle trasmessi sono compilati a matita e provvisori: lunedì mattina alle undici le operazioni di spoglio nelle singole sezioni sono state interrotte alla scadenza delle 12 ore di lavoro degli scrutatori. In alcuni casi le tabelle, che dovrebbero suffragare nel dettaglio quanto riportato nel verbale, sono in bianco. Da quattro sezioni, addirittura, arrivano dati incompleti e dunque lo spoglio andrà ripetuto da capo. «Muovendo da queste premesse», spiega la fonte, «a partire dalle dieci di lunedì mattina quando è iniziata la trascrizione al computer dei dati è successo davvero un po' di tutto». La testimonianza, finita in un esposto che il coordinamento di Fratelli d'Italia per il Municipio VII annuncia di voler depositare oggi in prefettura, cita episodi specifici. «In una sezione il totale dei voti di preferenza conquistati dai candidati nell'ambito di una stessa lista risultavano 15, peccato che uno dei candidati risultasse aver preso da solo 21 voti. Per questo il sistema elettronico non riconosceva il dato». Un'anomalia gravissima, che avrebbe dovuto portare all'annullamento del voto per quella sezione. «Invece qualcuno al seggio centrale ha pensato bene di modificare a penna il dato sul totale delle preferenze, portandolo a 36, accusa la fonte. «Un intervento analogo è avvenuto anche sui dati di un’altra sezione», aggiunge. Una versione che spetterà all'autorità competente valutare insieme ad altri elementi. Il coordinamento municipale di Fratelli d'Italia denuncia anomalie in ben 89 dei verbali inviati e in 60 sezioni su 298, praticamente il 30 per cento. Curiosamente, in alcuni casi il verbale inviato al seggio centrale dalla singola sezione avrebbe riportato dei dati differenti rispetto alla copia mandata all'ufficio elettorale centrale del Comune.
Non solo. «Ci sono state modifiche e interventi a penna sui voti riportati a matita durante la fase del trasferimento dei dati al computer», spiega chi ha assistito da vicino alle operazioni nel seggio centrale del Municipio. Modifiche dovute alla necessità di far quadrare i conti e concludere le operazioni entro il week-end nonostante la presenza - è l'accusa - di tante, troppe incongruenze.
http://www.iltempo.it/politica/2016/06/ ... -1.1548628