
Lo dicono fonti interne all’istituto di previdenza citate da La Stampa (il governo avrebbe chiesto agli uffici dell’Inps di rinviare la misura), lo conferma un’interrogazione parlamentare del Pd: la misura riguarda le pensioni sopra i 1.539 euro (tre volte il minimo), un po’ più della metà del totale dei pensionati (il 58%).
Il conguaglio che dovrà essere corrisposto (perché arriverà, è un impegno e una voce di bilancio che farà risparmiare 3,8 miliardi di euro fino al 2021) non sarà drammaticamente alto, tuttavia
avrà valore retroattivo e andrà pagato in un’unica soluzione.Il Pd: “Il governo prende in giro 5 milioni pensionati”.
“Il taglio delle pensioni per lo stop alle indicizzazioni arriverà tutto insieme ma, sorpresa, dopo le elezioni europee”. Il senatore Tommaso Nannicini e la deputata Chiara Gribaudo del Pd hanno depositato un’interrogazione urgente in entrambi i rami del Parlamento per smascherare il raggiro del Governo, che” sta forzando l’Inps a realizzare i tagli alle pensioni sopra 1.539 euro decisi con l’ultima Legge di bilancio soltanto dopo le elezioni europee”.
“La Legge di bilancio per il 2019 – si legge sempre su La Stampa dai parlamentari Pd – ha disposto il blocco della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici superiori a tre volte il trattamento minimo. Pertanto, dal 1° gennaio 2019, tutte le pensioni di importo superiore a 1.539 euro, che avrebbero avuto diritto a un incremento dell’1,1%, sono invece soggette al blocco della perequazione automatica.
Il Governo è tornato a mettere le mani in tasca a 5 milioni di pensionati per finanziare la lotteria di quota 100 nei prossimi 3 anni. Tuttavia – spiegano i parlamentari dem – le pensioni che l’Inps sta pagando da gennaio sono ancora calcolate a importo pieno, senza cioè l’applicazione della prevista riduzione.
Il taglio delle pensioni scatterà solo in un secondo momento e, cosa ancora più grave, i pensionati dovranno restituire tutti insieme i soldi ricevuti in più in questi mesi con un unico conguaglio”.