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11/12/2014, 12:09

ubatuba ha scritto:




ma tte ai servizi segreti etc ........... e' d'accordo?????????? [:246]



DEVE essere d'accordo! (Quale complottista ...) [:D] [8D]

11/12/2014, 12:15

ubatuba ha scritto:
Renzi: "se falliamo arriva la Troika"


Azz... Babbeo Renzi è passato alle minacce? [:o)]

11/12/2014, 13:13

Ogni tanto cerca .. d'incoraggiarsi! [:246]

11/12/2014, 14:16

Thethirdeye ha scritto:

ubatuba ha scritto:
Renzi: "se falliamo arriva la Troika"


Azz... Babbeo Renzi è passato alle minacce? [:o)]


Si, se non basteranno le parole del babbeo si ricomincerà con la pantomima dello spread, basti vedere cosa sta accadendo in Grecia, non appena si è paventata la necessità del VOTO POPOLARE spread a mille milioni di punti e panico dilagante. Spero che lo abbiano capito che è tutta una farsa che vadano a votare e che si scelgano dei governanti che caccino a calci nel culo fuori dalla FMI BCE e quant'altro.

11/12/2014, 14:36

Il Consultellum me l' ero perso... come è strutturato? Chi lo ha promosso? Se qualcuno risponde mi fa un grosso favore.

11/12/2014, 18:08

MaxpoweR ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:

ubatuba ha scritto:
Renzi: "se falliamo arriva la Troika"


Azz... Babbeo Renzi è passato alle minacce? [:o)]


Si, se non basteranno le parole del babbeo si ricomincerà con la pantomima dello spread, basti vedere cosa sta accadendo in Grecia, non appena si è paventata la necessità del VOTO POPOLARE spread a mille milioni di punti e panico dilagante. Spero che lo abbiano capito che è tutta una farsa che vadano a votare e che si scelgano dei governanti che caccino a calci nel culo fuori dalla FMI BCE e quant'altro.


come stanno facendo ora con la grecia,in quanto se,come probabile ci saranno le elezioni anticipate,il partito sirisa e' in testa nei sondaggi,ed hanno cominciato con l'aumento delllo spread,crolli in borsa,sono segnali x cercare di impaurire la popolazione,o di potere evitare in qualke modo la consultazione elettorale.................... [:(!]

11/12/2014, 18:11

Industria, quarto trimestre parte male. Brutto segno per il Pil

Contro le attese la produzione industriale ha subìto un calo di -0,1% dopo il -0,9% di settembre. Promotor: siamo tornati alla seconda metà degli Anni 80.
Industria: indietro tutta. A ottobre nuovo calo mensile pari a -0,1% (dati Istat)
NEW YORK (WSI) - Parte male il quarto trimestre dell’anno per l’economia italiana. La pubblicazione del dato sulla produzione italiana che, a dispetto delle attese, ha continuato a segnare il passo, spegnendo definitivamente le speranze di una ripresa del Pil nell'ultima parte dell'anno. Secondo i dati preliminari diffusi stamane da Istat, la produzione ha registrato una contrazione di 0,1% congiunturale dopo -0,9%. A perimetro annuo, la caduta della produzione si è approfondita a 3% da 2,7% di settembre.

La media delle stime degli economisti interpellati da Reuters in un sondaggio proiettava un rimbalzo dello 0,3% su mese, e una riduzione della flessione annua a -2,3%.

"E' chiaramente una sorpresa negativa, ma comunque conferma il quadro di debolezza della componente industriale, che proseguirà nell'ultima parte dell'anno", commenta Loredana Federico, economista di UniCredit.

A livello di singoli settori, segnali positivi arrivano dai beni di consumo (+0,3% su mese) e dei beni strumentali (+1,2%), mentre registrano una variazione negativa i beni intermedi (-0,8%) e l'energia (-0,7%), alle prese con il marcato calo del petrolio.

L'ultima nota mensile di Istat prospetta per il quarto trimestre un Pil invariato in termini congiunturali, all'interno di un intervallo compreso tra +0,2% e -0,2%, dopo la caduta dello 0,1% nel periodo luglio-settembre.

"A nostro avviso, le indicazioni che arrivano dalle indagini di fiducia suggeriscono che il contributo della componente dei servizi compenserà la debolezza della parte industriale, nell'ultima parte dell'anno, per la quale confermiamo la nostra previsione di una sostanziale stagnazione", ha concluso l’economista di Unicredit.

Secondo il centro studi Promotor, il nuovo calo registrato a ottobre ha riportato la produzione industriale italiana sugli stessi livelli registrati nella seconda metà degli anni '80.

"Il dato di ottobre conferma quanto era già emerso a settembre e cioè che l'indice della produzione industriale è uscito verso il basso dalla situazione di stagnazione in cui era entrato alla fine del 2012 ed era rimasto per 22 mesi con indici oscillanti in un canale compreso tra quota 90,4 e quota 92,3. Questa situazione", ha avvertito il centro studi Promotor, "può aprire una prospettiva di ulteriori cali". (mt)

http://www.wallstreetitalia.com/article ... l-pil.aspx

nonostante le tante riforme sbandierate da renzi,non sanno quali siano,la situazione non tende a migliorare,e' necessario prendere in mano la situazione x cacciare come si dice i mercanti dal tempio,x avere ancora un minimo di speranza...........[;)]

11/12/2014, 18:20

Aztlan ha scritto:

Il Consultellum me l' ero perso... come è strutturato? Chi lo ha promosso? Se qualcuno risponde mi fa un grosso favore.


E così, come ammesso anche dal ministro delle Riforme Maria Elena Boschi che assicura che tanto si voterà nel 2018, si è parlato anche di una possibile riedizione del 'Mattarellum (il predecessore del 'Porcellum', maggioritario ma con il 25% proporzionale). Fra i primi ad aderire, Vannino Chiti (Pd): "Se il riferimento al ripristino della legge Mattarella non è una battuta ma rappresenta un impegno serio per il Pd, io sono d'accordo, non da oggi". E il vice presidente della Camera Roberto Giachetti (Pd), twitta: "Vedo che ancora si discute su norma di salvaguardia. Se la si vuole davvero non cincischiate, e' pronta: è il ritorno al #mattarellum.''

Oggi, quindi, si è messa da parte l'ipotesi di un possibile ricorso al 'Consultellum' in caso di elezioni anticipate (l'ordine del giorno è stato opportunamente riformulato); dall'altro lato, si è trovata una prima traduzione giuridica delle intese nella maggioranza e, per quanto possibile, di quanto concordato nell'ultimo incontro tra il premier Matteo Renzi e il leader Fi Silvio Berlusconi. I punti chiave sono: il sistema per l'elezione dei deputati prevede 100 collegi plurinominali con capilista bloccati e due preferenze; soglia di sbarramento al 3%, premio di maggioranza alla lista (e non alla coalizione) che ottiene il 40% (invece del 37%, previsto dal testo approvato dalla Camera). Cade il divieto di apparentamento tra liste in caso di turno di ballottaggio, mentre i partiti dovranno consegnare il programma con il nome della persona indicata come capo della forza politica.

http://www.adnkronos.com/fatti/politica ... XF1XM.html

in caso di elezioni anticipate il consultellum e' stato messo,si spera definitivamente da parte,e verrebbe riproposto il mattarellum,con qualke cambiamento.............

11/12/2014, 18:22

Ufologo 555 ha scritto:

ubatuba ha scritto:




ma tte ai servizi segreti etc ........... e' d'accordo?????????? [:246]



DEVE essere d'accordo! (Quale complottista ...) [:D] [8D]


[:17] [:17]

11/12/2014, 19:10

ubatuba ha scritto:

Aztlan ha scritto:

Il Consultellum me l' ero perso... come è strutturato? Chi lo ha promosso? Se qualcuno risponde mi fa un grosso favore.


[url]
http://www.adnkronos.com/fatti/politica ... XF1XM.html[/url]

in caso di elezioni anticipate il consultellum e' stato messo,si spera definitivamente da parte,e verrebbe riproposto il mattarellum,con qualke cambiamento.............



Ma come funziona il Consultellum? Da chi deriva?

11/12/2014, 19:29

(Meno ne sappiamo, meglio stiamo ...) [^]

11/12/2014, 20:00

Aztlan ha scritto:

ubatuba ha scritto:

Aztlan ha scritto:

Il Consultellum me l' ero perso... come è strutturato? Chi lo ha promosso? Se qualcuno risponde mi fa un grosso favore.


[url]
http://www.adnkronos.com/fatti/politica ... XF1XM.html[/url]

in caso di elezioni anticipate il consultellum e' stato messo,si spera definitivamente da parte,e verrebbe riproposto il mattarellum,con qualke cambiamento.............



Ma come funziona il Consultellum? Da chi deriva?


Senato, il problema del "Consultellum"
Luca Tentoni * - 25.10.2014
Consultellum

Nel dibattito politico rispunta l'ipotesi (che sembrava accantonata definitivamente, quando mesi fa si votava in prima lettura il ddl costituzionale sulla differenziazione del bicameralismo) di andare al voto anticipato col "Consultellum". Il quadro, in realtà, è molto confuso: se davvero si volesse dar vita ad una nuova legislatura, bisognerebbe farlo comunque nel 2015, poichè la "finestra autunnale" si è ormai chiusa. Il voto, in ogni caso, si svolgerebbe con un sistema elettorale almeno un po' diverso rispetto a quello utilizzato nel 2013. Il Consultellum cancella il premio di maggioranza alla coalizione più votata, però mantiene le soglie di accesso. Ad oggi, sono tre le ipotesi circa il meccanismo che sarà vigente al momento delle prossime elezioni: 1) l'Italicum solo alla Camera, col Senato eletto in secondo grado (occorre, però, che la riforma costituzionale sia compiuta ed entrata in vigore: non prima di fine 2015-inizio 2016); 2) l'Italicum per i deputati e il Consultellum per i senatori; 3) il Consultellum per Senato e Camera. Accantonata la (pur molto probabile) prima ipotesi, che confligge con la possibilità di elezioni in primavera e le rinvia almeno di un anno, restano le altre due. La terza potrebbe essere applicabile abbastanza rapidamente (salvo la non trascurabile questione del voto di preferenza, che non è pacifica come sembra, né di facile soluzione) perchè si tratta di un meccanismo già ritagliato e potenzialmente operativo: voteremmo di nuovo per il Senato, quindi, con un modello "confezionato" dalla Corte Costituzionale, solo se la situazione politica precipitasse o se le larghe intese sulle riforme istituzionali venissero meno ufficialmente o nei fatti. In quanto alla seconda ipotesi, ci restituirebbe due Camere politicamente molto "sbilanciate", con Montecitorio dominata dal Pd (grazie all'Italicum) e Palazzo Madama con una composizione che illustreremo in seguito. Certamente, la combinazione Italicum-Consultellum darebbe al vincitore dell'elezione per la Camera quasi sicuramente un bel numero di "grandi elettori" utile (forse decisivo) per influenzare o determinare l'elezione del successore di Giorgio Napolitano, mentre potrebbe far tornare in gioco per il futuro governo, in Senato, forze non determinanti alla Camera. Ci sarebbe, per la verità, una quarta ipotesi: una modifica all'Italicum per estendere il meccanismo al Senato. Per ora, tuttavia, appare improbabile: ci atteniamo, quindi, agli scenari che hanno maggiori possibilità di realizzazione. Altrimenti, se davvero volessimo sconfinare nella fantapolitica, potremmo arrivare ad immaginare l'applicazione dell'Italicum al Senato (su base nazionale, chissà) e lo scioglimento anticipato della sola Camera Alta, per renderla politicamente omogenea a Montecitorio. Ma questo non è il nostro mestiere. Tornando alla realtà, se si dovesse andare al voto anticipato in primavera, avremmo un vincitore sicuro alla Camera (con l'Italicum) oppure - col Consultellum - una situazione non troppo dissimile da quella dell'attuale Senato. Prendendo per base il risultato delle elezioni europee, a Montecitorio col Consultellum entrerebbero Pd, M5S, Forza Italia, Lega Nord, Ncd e L'Altra europa con Tsipras (tutti sopra il 4%), la Svp ed eventualmente (se coalizzati con FI) Fdi-An. Come ha spiegato Roberto D'Alimonte sul Sole-24 Ore del 29 maggio scorso, il Pd si fermerebbe lontano dalla maggioranza dei seggi (316) alla Camera: 270 deputati se si ripetesse il voto delle europee, che diverrebbero 296 se Tsipras e Ncd scendessero sotto il 4%. Secondo D'Alimonte, il Pd avrebbe la maggioranza assoluta (col minimo scarto, peraltro) solo ottenendo il 42,6% dei voti (con Tsipras e Ncd fuori) o addirittura col 46,8%. Facile pensare, dunque, che lo scenario del voto col "Consultellum Camera-Senato" si possa verificare solo come extrema ratio. Resta in gioco e si rafforza invece, in contrapposizione ad un altrettanto verosimile proseguimento della legislatura oltre il 2015, l'ipotesi del voto con l'Italicum alla Camera e il Consultellum al Senato. Sull'Italicum ci sono trattative in corso, perciò non si può contare su molte certezze se non sull’unica, la più importante: che vada alla prima lista o alla prima coalizione, ci sarà un premio che assicurerà a qualcuno la maggioranza assoluta dei seggi di Montecitorio. L'interrogativo, quindi, si sposta sul Senato. A meno, come si diceva quasi per assurdo, di estendere a Palazzo Madama l'Italicum e di assegnare il premio a livello nazionale (se fosse regionale potrebbe però rivelarsi del tutto inutile, come accadde nel 2006 e nel 2013 col "Porcellum"), si voterebbe col sistema ritagliato dalla Consulta: soglia del 20% regionale per le coalizioni, dell'8% per i partiti non coalizzati, del 3% per i partiti coalizzati. Per cercare di comprendere il possibile esito dell'applicazione del Consultellum abbiamo predisposto una simulazione su due scenari: il primo, con coalizioni (Pd-Tsipras; FI-Ncd-Lega-Fdi-AN); il secondo, senza. In presenza di coalizioni, nessuno avrebbe la maggioranza in Senato: il Pd otterrebbe il 43,8% dei seggi (137-138: dipende dalla Valle d'Aosta) col 40,8% dei voti, seguito da M5S (67 senatori), Forza Italia (57), Lega (17), Ncd (12), Fdi-An (12), Tsipras (9), Svp (3). Riproporre l'attuale maggioranza sarebbe impossibile: Pd, Ncd, Svp si fermerebbero a 153 seggi, che diverrebbero 162 (su un Senato di 320 componenti: 315 eletti più cinque a vita dei quali uno - Ciampi - ex Capo dello Stato). Più probabile una coalizione più ampia, basata sugli attuali contraenti del "Patto del Nazareno". La seconda ipotesi, invece (ognuno per conto proprio) vedrebbe il Pd sfiorare la maggioranza degli eletti fermandosi però a quota 153-154. Il M5S avrebbe 82 seggi, Forza Italia 59, la Lega 13, Ncd 4, Svp 3. Un governo Pd-Ncd-Svp si reggerebbe solo col sostegno dei senatori a vita, mentre anche in tal caso le "grandi intese" Pd-Fi (allo stato più probabili di quelle fra Pd e M5S) rappresenterebbero l'unica combinazione numerica in grado di assicurare una maggioranza sufficientemente ampia. Naturalmente, le simulazioni elettorali hanno limiti ben noti, ma indicano comunque come un sistema di trasformazione di voti in seggi "tende a comportarsi". Per avere il controllo del Senato il Pd dovrebbe andare oltre il suo 40,8%, confidando ad esempio nel fatto che nel 2013 le urne (un po' per il voto disgiunto, ma soprattutto per via del voto dei giovani, cioè di chi ha meno di 25 anni e non può eleggere anche i senatori) assicurarono ai Democratici, per Palazzo Madama, il 2% in più (27,4 contro 25,4) rispetto a Montecitorio (il Pdl, invece, guadagnò in Senato appena lo 0,7, mentre il M5S passò dal 25,5% della Camera al 23,8% del Senato). In ogni caso, il segnale che le simulazioni ci danno è chiaro: con un sistema così, avere la maggioranza in Senato è un'impresa. Forse, come nel film “WarGames”, il Consultellum è un gioco dove l'unico modo per vincere è non giocare. Una partita a scacchi, dottor Falken?

http://www.mentepolitica.it/articolo/se ... tellum/246

in parole povere non ci sarebbe il premio di maggioranza,cmq dovrebbe esserci una soglia di sbarramento,magari in parole povere un gran c++++o xke' chi dovrebbe e' in confusione [;)]

11/12/2014, 20:14

E sarebbe il 3% ; praticamente il solito partitino che è nella coalizione può far governare o meno! Io lo metterei al 10% almeno....[^]

11/12/2014, 21:12

Ragazzi non ci sperate ...vedrete che andremo a votare col "Suppostellum" [B)]

11/12/2014, 23:10

jean ha scritto:

Ragazzi non ci sperate ...vedrete che andremo a votare col "Suppostellum" [B)]


sempre se andremo a votare............o ce lo permetteranno............ [;)] [;)]
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