Come non c'entra? La cultura si acquisisce studiando.


Su questo non sono d'accordo. Il problema non e' che in Italia non si tramandino piu' i mestieri il problema e' che i mestieri sono cambiati.

Intendiamoci, fare il bracciante o raccogliere i pomodori non lo ritengo un mestiere che necessita di essere tramandato. Si fa e basta.

Per il resto, ad oggi non esistono piu' lavori che si possono fare senza un livello medio alto di studio.

Hai mai provato a riparare un automobile moderna? Tutta elettronica. Il mio meccanico, di una certa eta', alla fine ha gettato la spugna e ha passato il testimone al figlio, perito meccanico e laurea breve in informatica.

Fai l'idraulico? Bene, impianti fotovoltaici, pompe di calore, cogenerazione, sistemi radianti, ecc.. ecc. Da spaccarsi la testa.

Vuoi fare la stagione (tipo camere e pulizie). In zona turistica chiedono almeno due lingue.

Dove lo trovi un mestiere che puo' essere tramandato come una volta? Ecco forse il mestiere del ricco. Quello si puo' tramandare senza tanti problemi.



L'istruzione e la laurea sono solo una opportunita' in piu'. Non precludono la possibilita' di fare lavori "semplici". Se invece non ce li hai, di sicuro ti sei precluso la possibilita' di una lavoro che invece li richiede.

Forse mi sono spiegato male, cerco di essere più chiaro. Non sto sminuendo la laurea, sto solo dicendo che in molti casi non fornisce quelle chance in più per lavorare. Oggi è più facile trovare un buon lavoro se sai fare bene un mestiere manuale rispetto ad averci una laurea inflazionata. https://www.wired.it/economia/lavoro/20 ... -italiani/

Tu dici che oggi non esistono più lavori che si possono fare senza un livello medio alto di studio, io non sono d'accordo. Ci sono un sacco di mestieri che si apprendono con l'esperienza, magari tramandati dai genitori (settore agricolo, allevamenti, edilizia, idraulica, pesca, artigianato etc.) e altrettanti si possono imparare tramite corsi professionali (odontotecnico, antennista, pizzaiolo, marinaio, saldatore, gommista etc.). Si imparano senz'altro più velocemente di un percorso di laurea e in molti casi danno più possibilità di lavorare solo che averci la laurea fa più figo.

Ciò che condanno è che oggi la maggioranza dei giovani quei mestieri che ho elencato non è disposto a farli perché sono mestieri spesso sacrificati e oggi si desiderano le cose facili. Ti posso citare il fidanzato di una mia collega laureato in scienze politiche, il papà faceva l'artigiano, lui non ha voluto fare quel mestiere (fornaio), il padre ha ceduto l'attività ed ora lui con tanto ti laurea e finito a lavorare in un call-center per 4 soldi. Ha rinunciato a una vita sacrificata ma sicura ad una vita incerta, guadagna se gli va bene 600 euro al mese, non può sposarsi, avere una casa sua etc. se avesse fatto il fornaio come il padre oggi sarebbe indipendente.

Questi lavori pero' non necessitano di essere tramandati. Per fare il bracciante, il pastore, il manovale o comunque l'operaio non qualificato di qualunque settore non serve che qualcuno ti tramandi la professione. Basta accettare di farli (laurea o non laurea).
Quindi il tuo discorso e' valido se ti riferisci ai laureati che non si abbassano ad accettare lavori umili e preferiscono rimanere disoccupati.

Certo ci sono anche dei lavori di esperienza, ma che pero' devi fare in proprio, tipo l'artigiano. Ma in questo caso sono comunque una nicchia che si sta' rapidamente estinguendo (anche grazie agli sforzi dei nostri lungimiranti politici farabutti).



Oggi non si puo' fare il fornaio perche' semplicemente non esiste piu' il fornaio. Oggi esiste il panificatore, che e' una gestione di impresa. Non e' una cosa che si puo' improvvisare. Certo la puoi ereditare ma per fare impresa devi essere preparato e aver studiato. Altrimenti non duri cinque minuti. Per rimanere in tema, qui nella mia zona, i fornai sono tutti spariti e assorbiti dai panificatori. In pratica ora ci sono due imprese che si spartiscono il territorio. Uno di queste imprese e' di un mio vecchio amico, laurea in economia. Certo lui ha ereditato l'impresa di famiglia, il padre era panificatore, ma senza l'adeguata preparazione (e la gavetta che il padre gli fece fare sotto terzi!!) non avrebbe mai potuto arrivare fino dove e' adesso.

Il termine "fascista" era usato in maniera sarcastica, è il cavallo di battaglia che i "sinistri radical chic" utilizzano ogni volta che qualcuno si oppone a questa invasione. Invasione pianificata a tavolino per destabilizzare ulteriormente i già fragili equilibri delle nazioni europee (lacerate dalla violenza di matrice socialista della UE), sia sul lato sociale e della sicurezza, sia dal punto di vista prettamente economico (svalutazione dei salari).
Non ci voleva un genio per capirlo subito, nemmeno uno Sherlock Holmes, un Poirot, un Dupin o quella cagac... della signora in giallo ... comunque, in molti si stanno svegliando dal letargo, vedremo come andranno le cose.
Secondo me finirà malissimo.

Quindi? Potresti esplicitare su cosa avreste avuto ragione e invece chi avrebbe avuto torto e su che cosa?

Cioè? Fin'ora gli italici hanno sempre piegato la testa e bevuto il calice amaro (in realtà lo fanno da secoli) anche se diversi hanno fatto peggio di Maria Antonietta ma qui non siamo in Francia.

Mi pare un pò paradossale affibbiare la colpa a noi (ho 25 anni) giovani , visto che anche i "padri" che si sporcano le mani non se la passano poi tanto bene . Prova ad aprire un negozietto nel tuo paese e vedi se riesci a vivere decentemente; prova a cercare lavoro come muratore e vedi se riesci ad avere la stabilità di farti una famiglia , quando il tuo lavoro vale ormai meno di 30 euro al giorno a "causa" degli immigrati che lavorano a 25 euro + panino al tonno E questo lo puoi estendere ad ogni settore

Questo è il punto, gli italici preferiscono restar disoccupati pur che fare lavori non qualificati. Una coppia di amici si sono sposati, lui lavora in aeroporto lei casalinga. Sono in crisi economica perché hanno un figlio. a lei hanno offerto un lavoro come domestica a 1/2 giornata, 700 euro con contributi e ferie, ha rinunciato dicendo "non farò mai la cameriera". In un condominio non lontano da me cercavasi portinaio, inutile a trovarlo italiano alla fine hanno preso un polacco 1.200 euro/mese, contributi, ferie, casa condominiale e bollette pagate. Non dico andare a raccogliere i pomodori e zappare la terra ma fare la domestica o il portinaio non sono poi così umilianti, è che in questo paese la gente ha perso la bussola.

Nessuno nega che ci sono mestieri più gratificanti ma se non ci sono alternative ti adatti. Tutti sti giovani rinunciano a certi mestieri perché hanno ancora alle spalle famiglie che li mantengono, quando non ci saranno più come camperanno?

Per tramandati intendo dire che se tuo padre fa l'agricoltore o l'allevatore tu erediti l'attività (terreni, stalle etc.), se te li vendi e fai altro hai distrutto un patrimonio familiare. Si tramanda l'esperienza, i segreti del mestiere, quando fare la semina, come irrigare, quando mungere il latte come fare la cagliata etc. ognuno ha la sua esperienza e quella la apprendi stando dietro a chi fa quel mestiere da anni.

Si, ma se l'alternativa è niente allora fai la cameriera, poi se esce qualcosa di meglio cambi.