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13/04/2013, 17:00

Wolframio ha scritto:

......che la Cina è d'accordo con gli USA che la Corea del Nord deve essere denuclearizzata.


Sono d'accordo pure io a denuclearizzare, ma non solo la Corea.

Ma la Corea è pure d'accordo?

Sono anni che vogliono denuclearizzare la Corea del nord, ma non denuclearizza nessuno.

Non credo che la Corea del Nord sarà molto felice di questa notizia, e non so se ascolterà i Cinesi, ma staremo a vedere [;)]
Comunque
ma non solo la Corea.

Giusto Wolframio [;)]
e sembra che stiano procedendo da lato opposto...
non a caso in un intervista del Novosti (RT) ad un ex ufficiale del Pentagono ovvero Michael Maloof , ha detto che sia Giappone che Corea del Sud si stanno rimilitarizzando e potrebbero anche costruire anche testate nucleari, vedi di seguito :

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‘Japan, S. Korea may go nuclear over Korean Peninsula tensions’

The increase in tensions on the Korean Peninsula could lead to the militarization of Japan and South Korea up to the point where they decide to develop or obtain their own nuclear weapons, former Pentagon official Michael Maloof told RT.

RT: North Korea has expanded its aggressive rhetoric - putting Tokyo on its virtual hit list in this war of words. Do you think Japan could have acted differently under the circumstances?

Michael Maloof: Japan, like the others, like S. Korea and the United States should be keeping a very low profile, keep their powder dry but not make any provocations and I think as long as there are provocations under way such as those continued US-South Korean military exercises, this crisis is going to continue, if not explode due to some miscalculation.

RT: But what is the North Korean problem with Japan in the nutshell?

MA: North Korea has a long standing relation with Japan. Japan occupied Korea during WWII but it’s also a Chosen Soren, as it is called in Japan and it receives lots of its technology and foreign currency from Japan but it is also a base for a lot of US facilities and Japan has threatened to shoot down any missiles that might go over it from N. Korea. But primarily it is because the United States has bases there and they see the US as the primary threat.

RT: Could the escalating tension on the Korean peninsula push Japan towards militarization - perhaps even develop nuclear weapons?

MA: That is the extreme fear. It is not being mentioned publically but not only Japan but South Korea. You have a new government in Japan and they have been talking about militarizing. That will really upset the power in that entire region, if either one or both of those countries decide to go ahead and militarize to the point of going to nuclear weapons. Both countries have the industrial capability. They can probably have nuclear weapons within six month if they made that decision.

But I think in Japan, you had some parliamentarians and some influential politicians in Japan openly calling for this now and they’re all members of the ruling party. It is really something to watch and that is just going to create an even greater provocation and it’s also something that will be really unsettling to other countries in the region, particularly China. This could be another arms build-up that can easily get out of control.

RT: During his visit in South Korea, Secretary of State John Kerry tried to damp down anxiety caused by a Pentagon report that was mistakenly made public - it claimed Pyongyang had the technology in place to launch a nuclear attack. Do you think that is the case?

MA: I think it is possible. I’ve been watching it for some time and I think the fact that they had a test in February, it was for miniaturization, N. Koreans admitted that. And then right after is when N. Korea began to extend threats of pre-emptive nuclear strikes against the United States. That told me in effect that they had some success in miniaturization that is to fit a nuclear weapon on to a missile. That would extend the range.

In the December missile shot, they were able to successfully test that missile but also they were able to launch a satellite and put it into orbit. That satellite could become a nuclear warhead in the future. It extends the range considerably, it could cover the entire US and the N. Koreans can actually conduct a high altitude explosive and actually create what we would call an electromagnetic affect, pulse affect that would cripple the US grid system, which is very vulnerable.

Fonte : http://rt.com/op-edge/escaltion-nuclear ... korea-800/
Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 13/04/2013, 17:08, modificato 1 volta in totale.

13/04/2013, 17:50

Crisi in Asia...cosa c’è dietro il conflitto tra Stati Uniti e Corea del Nord?

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Cosa sta succedendo tra Stati Uniti e Corea del Nord, che questa settimana ha prodotto titoli come "Aumentano le tensioni in Corea" e "La Corea del Nord minaccia gli Stati Uniti"?
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Il 30 marzo The New York Times informava: “Questa settimana il giovane dirigente della Corea del Nord, Kim Jung-un, ha ordinato ai suoi subordinati di prepararsi per un attacco con missili agli Stati Uniti.
Si è mostrato in un centro di comando di fronte ad una mappa appesa al muro con il baldanzoso e improbabile titolo ‘Piani per attaccare il territorio degli Stati Uniti’. Alcuni giorni prima i suoi generali si sono vantati di aver sviluppato un’ogiva nucleare “stile coreano” che potrebbe essere utilizzata da un missile a largo raggio”.
Gli Stati Uniti sanno bene che le dichiarazioni della Corea del Nord non sono suffragate da un potere militare sufficiente a materializzare le sue minacce retoriche, ma la tensione sembra aumentare in tutti i modi. Che sta succedendo?
Devo tornare un poco indietro nel tempo per spiegare la situazione.
Dalla fine della Guerra di Corea, 60 anni fa, il governo della Repubblica Popolare d Democratica della Corea del Nord (RPDCN o Corea del Nord) ha fatto ripetutamente sempre le stesse quattro proposte agli Stati Uniti:

1. Un trattato di pace per mettere fine alla Guerra di Corea;
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2. La riunificazione della Corea “temporalmente” divisa in Nord e Sud dal 1945;
3. Fine dell’occupazione statunitense della Corea del Sud e sospensione delle simulazioni di combattimento annuali della durata di un mese tra Stati Uniti e Corea del Nord;
4. Negoziati bilaterali tra Washington e Pyogyang per mettere fine alle tensioni nella penisola di Corea.

Nel corso degli anni gli Stati Uniti ed il loro protettorato sudcoreano hanno ogni volta rifiutato ognuna delle proposte. Di conseguenza la penisola è rimasta estremamente instaabile durante il decennio 1950.
Ora si è giunti al punto che Washington ha utilizzato le sue simulazioni di guerra annuali, che sono cominciati all’inizio di marzo, per organizzare una simulazione di attacco nucleare alla Corea del Nord, facendo alzare in volo due bombardieri B-2 Stealth con capacità nucleare sulla regione il 28 marzo. Tre giorni dopo la casa Bianca ha inviato nella Corea del Sud aerei da combattimenti “invisivili” F-22 Raptor, col che la tensione si è alzata ancor di più.
Vediamo cosa c’è dietro queste quattro proposte:

1. Gli Stati Uniti non vogliono firmare un trattato di pace per mettere fine alla Guerra di Corea. Hanno accettato solo un armistizio, che è una cessazione temporale del combattimento per accordo mutuo. Si riteneva che l’armistizio firmato il 27 luglio 1953 si sarebbe trasformato in trattato di pace nel momento in cui “si fosse raggiunto un accordo pacifico finale”. La mancanza di un trattato significa che la guerra può ricominciare in qualsiasi momento, La Corea del Nord non vuole una guerra con gli Stati Uniti, lo Stato con maggiore potere militare della storia. Vuole un trattato di pace.
2. Le due Coree esistono in conseguenza di un accordo tra l’Unione Sovietica (che divide una frontiera con la Corea e che durante la II° Guerra Mondiale aiutò la parte nord del paese a liberarsi dal Giappone) e gli Stati Uniti, che occuparono la parte sud. Nonostante che il socialismo prevalesse a nord ed il capitalismo al sud, la divisione non doveva essere permanente. Le due grandi potenze avrebbero dovuto ritirarsi nel giro di due anni e permettere che il paese si riunificasse. La Russia lo fece, gli Stati Uniti no. Arrivò allora la devastante guerra dei tre anni nel 1950. Da quella data la Corea del Nord ha fatto varie e diverse proposte per mettere fine ad una divisione che dura dal 1945. Credo che la più recente sia “un paese, due sistemi”. Ciò significa che, anche se le due parti si riunissero, il sud continuerebbe ad essere capitalista ed il nord socialista. Sarebbe difficile, ma non impossibile. Washington non lo vuole. Cerca di impadronirsi di tutta la penisola per portare il suo “ombrello” militare direttamente alla frontiera con la Cina, e anche con la Russia.
3. Dalla fine della guerra Washington ha mantenuto tra i 25.000 e i 40.000 soldati nella Corea del Sud. Insieme alle flotte, alle basi dei bombardieri nucleari e alle installazioni di truppe statunitensi molto vicine alla penisola, questi soldati continuano ad essere un memento di due cose. Una è che “possiamo schiacciare il nord” e l’altra è “La Corea del Sud ci appartiene”. Pyongyang la vede in questo modo (e molto di più da quando il presidente Obama ha deciso di puntare sull’Asia). Anche se questa svolta ha aspetti economici e commerciali, il suo proposito principale è aumentare il già considerevole potere militare nella regione per intensificare le minacce a Cina e Corea del Nord.
4. la Guerra di Corea fu sostanzialmente un conflitto tra la Repubblica Popolare Democratica della Corea del Nord e gli Stati Uniti. Cioè, per quanto altri paesi delle Nazioni Unite partecipassero alla guerra, gli Stati Uniti si fecero carico di essa, dominarono la lotta contro la Corea del Nord e furono responsabili della morte di milioni di coreani a nord della linea divisoria del 38° parallelo. E’ del tutto logico che Pyongyang cerchi di negoziare direttamente con Washington per risolvere le divergenze e raggiungere un accordo pacifico che porti ad un trattato. Gli Stati Uniti hanno sistematicamente rifiutato.
Questi quattro punti non sono nuovi. Furono fissati nel decennio 1950.
Nel 1970 visitai in tre occasioni la Repubblica Popolare Democratica della Corea del Nord, per un totale di otto settimane, come inviato del giornale statunitense The Guardian. Tutte le volte, durante i colloqui con i dirigenti, mi veniva fatta la richiesta di un trattato di pace, della ritirata delle truppe statunitensi del Sud e di negoziati diretti. Oggi la situazione è la stessa. Gli Stati Uniti non hanno ceduto di un pollice.

Perché no? Washington vuole liberarsi del regime comunista prima di permettere che la pace prevalga nella penisola. Altro che “uno Stato, due sistemi”! Vuole uno Stato che prometta lealtà … indovinate a chi?

Nel frattempo l’esistenza di una “bellicosa” Corea del Nord giustifica che Washington accerchi il sud con un autentico anello di potenza di fuoco nel nord-est del Pacifico sufficientemente vicino per bruciare la Cina, anche se non del tutto. Una “pericolosa” Repubblica Popolare Democratica della Corea del Nord è utile anche per mantenere il Giappone all’interno dell’orbita statunitense ed è anche un’altra scusa perché il precedentemente pacifico Giappone si vanti del suo già formidabile arsenale.

Riguardo a questo voglio citare un articolo di Christine Hong e di Hyung Le pubblicato il 15 febbraio in Foreign Policy in Focus:

“Definire la Corea del Nord come la principale minaccia per la sicurezza della regione nasconde la natura falsa della politica del presidente statunitense Barak Obama nella regione, in concreto l’identità di quello che i suoi consiglieri chiamano ‘pazienza strategica’ da una parte e, dall’altra, l’atteggiamento militare e l’alleanza con i falchi regionali che è stata raggiunta. Esaminare la politica aggressiva di Obama rispetto alla Corea del Nord e le sue conseguenze è fondamentale per capire perché le dimostrazioni di potenza militare (della politica attraverso altri mezzi, con la parole di Karl von Klausevitz) sono le uniche vie di comunicazione che la Corea del Nord sembra avere con gli Stati Uniti in questo periodo”.

Riporto qui un’altra citazione di Brian Becker, della coalizione ANSWER:

“Il Pentagono e l’esercito della Corea del Sud oggi (e nel corso dell’anno passato) hanno organizzato grandi simulazioni di guerra che riproducono l’invasione e il bombardamento della Corea del Nord. Pochi, negli Stati Uniti, conoscono la vera situazione. Il lavoro della macchina propagandistica di guerra è fatto per assicurarsi che il popolo statunitense non si unisca per esigere che cessino le pericolose e minacciose azioni del Pentagono nella Penisola di Corea. La campagna di propaganda è ora in pieno svolgimento mentre il Pentagono sale la scala dell’intensificazione nella parte più militarizzata del pianeta.
La Corea del Nord è considerata il provocatore e l’aggressore ogni volta che afferma di aver diritto a difendere il proprio paese e di avere la capacità di farlo. Anche quando il Pentagono simula la distruzione nucleare di un paese che ha già tentato di bombardare fino a ridurlo all’Età della pietra, i mezzi di comunicazione di proprietà delle corporations caratterizzano quest’atto estremamente provocatorio come segno di determinazione e un mezzo difensivo.”.

Altra citazione di Stratfor, un servizio di intelligence privato che di solito se ne intende:

“Gran parte del comportamento della Corea del Nord si può considerare retorico anche se, tuttavia, non è chiaro fino a dove vuole arrivare Pyongyang se continua a non poter forzare i negoziati attraverso la belligeranza”.
Qui si dà per scontato l’obiettivo di iniziare i negoziati.
La “bellicosità” di Pyongyang è quasi interamente verbale (forse vari decibels troppo alta per le nostre orecchie), ma la Corea del Nord è un piccolo paese in difficili circostanze che ben ricordano la straordinaria brutalità che Washington ha inflitto al territorio nel decennio del 1950. Milioni di coreani morirono. I “bombardamenti di saturazione” statunitensi furono criminali. La Corea del Nord è decisa a morire lottando se questo succederà nuovamente, ma spera che la sua preparazione (militare) impedisca la guerra e porti a negoziati e ad un trattato di pace.
Il suo grande e ben addestrato esercito è difensivo. Il fine dei missili che sta costruendo e del parlare di armi nucleari è, fondamentalmente, quello di spaventare il lupo che ha sulla porta di casa.

A breve termine, la retorica bruciante di Kim Jong-un è la risposta diretta alla simulazione di guerra di durata mensile di quest’anno da parte di Stati Uniti e Corea del Sud, che egli interpreta come un possibile preludio di un’altra guerra. Il proposito di Kim a lungo termine è creare una crisi sufficientemente inquietante perché gli Stati Uniti pervengano finalmente a negoziati bilaterali, e possibilmente ad un trattato di pace e all’uscita delle truppe straniere. Più avanti si potrà pensare ad una qualche forma di riunificazione, in negoziati tra ilo nord ed il sud.
Sospetto che l’attuale confronto si calmerà una volta che le simulazioni di guerra finiranno. Il governo Obama non ha intenzione di creare le condizioni per un trattato di pace, specialmente ora che l’attenzione della Casa Bianca sembra assorta nell’Est dell’Asia, dove percepisce un possibile pericolo per la sua supremazia geopolitica.
di Jack A. Smith

Source: TRADER & PASSION: Crisi in Asi... Stati Uniti e Corea del Nord?


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Nobel per la pace
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Ultima modifica di Wolframio il 13/04/2013, 17:56, modificato 1 volta in totale.

13/04/2013, 17:51

denuclearizzare TUTTI ,ma proprio TUTTI

Per quanto riguarda Kim,usino una psicologia adatta al caso

In questo genere di cose, confrontare un...bambino che vuole giocare con i suoi giocattoli con l'atteggiamento del grande dittatore di chaplin per mostrare al mondo chissachecosa....non è facile

MA,AI BAMBINI PIACCIONO LE CARAMELLE,I DOLCI,I REGALI,e se gli offrite un giocattolo più interessante e adatto alla sua malattia ...forse....

ciau

13/04/2013, 20:00

Fine della farsa (come prevedevo).[;)]

Corea del Nord, accordo tra Cina e Usa: "Denuclearizzare Pyongyang"

Pechino e Washington pensano a togliere il nucleare a Pyongyang. Domani il Segretario di Stato americano a Tokyo



Tre giorni nel Pacifico, per incontrarsi con gli alleati e discutere della reale portata delle minacce di Pyongyang.

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Preoccupato dall'escalation della propaganda della Corea del Nord, il Segretario di Stato americano John Kerry è atterrato ieri a Seoul, da dove si è spostato poi in Cina. Domani sarà in Giappone.

L'obiettivo della missione estera di Kerry è chiaro: muovere un'altra pedina nel conflitto verbale tra il leader coreano Kim Jong-Un e i vicini a portata di missile.

La Corea del Nord, a sentire gli analisti, ha esaurito le carte con la decisione di chiudere lo stabilimento di Kaesong (leggi l'articolo), nel quale lavorano operai provenienti dal Nord e un certo numero di tecnici del Sud. Pyongyang, dopo avere minacciato di spargere il fuoco nucleare su Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti, non puù spingersi molto oltre, a meno di alzare di molto il tiro.

L'America ha ancora diverse carte diplomatiche da mettere in campo. La prima l'ha giocata oggi, strappando alla Cina un impegno - per lo meno verbale - sulla possibilità di denuclearizzare la Corea del Nord.

Fonti diplomatiche cinesi e statunitensi hanno confermato che Jang Yiechi, primo responsabile della politica estera della Repubblica Popolare, e il Segretario di Stato americano hanno raggiunto un accordo. La Cina spingerà per risolvere "in modo pacifico" la situazione, preferendo "il dialogo" allo scontro in armi, rinunciando al ruolo di sponsor di una Corea a cui - almeno sul fronte nucleare - è sempre meno vicina.

13/04/2013, 21:27

Wolframio ha scritto:

Crisi in Asia...cosa c’è dietro il conflitto tra Stati Uniti e Corea del Nord?


A me sembra che il regime della Corea del Nord sia solo un regime dittatoriale vecchio stile che non fa altro che chiedere aiuti economici non potendo più reggere una situazione politico-socio-economica fuori dal mondo.La minaccia di guerra agli Stati Uniti dovrebbe essere vista in quest'ottica, in pratica un ricatto bello e buono della serie " Stati Uniti datemi i soldi o sono fatti vostri".Un regime che affama il suo Popolo e costruisce armi invece che nutrire la propria gente, nonostante sia poverissimo, si merita solo di fare una brutta fine.

13/04/2013, 21:35

Figurarsi se i poveri Grandi rinunciano a creare una leadership mondiale basata anche sul loro armamento atomico

Una volta che la Nuova Sacra Alleanza è stabilita al di lâ delle ideologie e dei blablabla,
l'Onu diventa il suo consiglio di sicurezza e il Consiglio di Sicurezza dell'Onu una sorta di Comitato Centrale del Partito Internnazionalsocialismo Mondiale

Il nazismo e il comunismo morti?
Quando mai ?

Questo é il NWO ,non quello occulto....questo é manifesto e palese

Tempo 10 anni,altro che terza guerra mondiale :

STANNO UNIFICANDO UNA ELITE POLITICA -ECONOMICA-MILITARE-ATOMICA in senso anti nazionale,antiaaraba ,antiribelli che otrâ tira neggiare il pianeta

Questo tra l'altro è totalmente coerente con la natura totalitaria e parassitaria dell'interferenza ,quindi significa che la libertà ,la diversificazione,l'opposizione ,il rifiuto e la dissidenza contro la triade "troni - potestà -dominazione"
Possono Prepararsi alla Clandestinità .

È inconcepibile quanto questo modo di essere e di comportarsi sia radicato e metastatizzato dentro e fuori la gente,il sociale,il politico e militare,il culturale,il religioso...

Non ne usciranno mai,e qualcuno gongola....con strani linguaggi.....dato che,l'ibridazione sembra essere riuscita

13/04/2013, 21:49

Quindi,appare che Bin Laden e la Corea,
sono nel contempo levatrici e becchini del
futuro Partito Internazionalsocialista ....e la Terra si ritrova poi col c....o per...Terra e un c....o nel c....o lungo un metro

Specie di deficienti : come scrive Asimov nel suo racconto dedicato agli esperimenti atomici nell'atmosfera
Una domanda:ma se uno volesse abiurare la specie umana attuale lo può fare ufficialmente?
oppure deve far finta di...?

Naturalmente abiurerebbe anche l'interferenza non umana e con grande piacere se potesse farlo pubblicamente e ufficialmente.

13/04/2013, 22:42

zambu ha scritto:

Wolframio ha scritto:

Crisi in Asia...cosa c’è dietro il conflitto tra Stati Uniti e Corea del Nord?


A me sembra che il regime della Corea del Nord sia solo un regime dittatoriale vecchio stile che non fa altro che chiedere aiuti economici non potendo più reggere una situazione politico-socio-economica fuori dal mondo.La minaccia di guerra agli Stati Uniti dovrebbe essere vista in quest'ottica, in pratica un ricatto bello e buono della serie " Stati Uniti datemi i soldi o sono fatti vostri".Un regime che affama il suo Popolo e costruisce armi invece che nutrire la propria gente, nonostante sia poverissimo, si merita solo di fare una brutta fine.



È quello che auguro anchio ma alla parte opposta, dove la miseria del proprio paese non te la mostra ma spende un patrimonio in armi.
In America ci sono 46,2 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà, quasi il doppio della popolazione della Korea del nord
(24,5 milioni).
Ultima modifica di Wolframio il 13/04/2013, 22:44, modificato 1 volta in totale.

16/04/2013, 12:19

Tratto da: http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... z2QcRGLZJy


Quel che i media avrebbero dovuto dirvi sulle Coree


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La situazione coreana è molto più complessa di come la descrivono i media occidentali, più interessati al pittoresco, al sensazionale ed al luogo comune che all’approfondimento.

Qui la prima parte (molto lunga!):
http://versounmondonuovo.wordpress.com/ ... is-rodman/

Le relazioni tra la Cina e la Corea del Nord non sono di buon vicinato, se non addirittura di ferrea alleanza, come normalmente si crede. Se la Cina aiuta la CdN è per ragioni puramente pragmatiche: se la società nordcoreana implodesse si troverebbe in casa centinaia di migliaia di profughi ed una rivoluzione/guerra civile alle porte di casa. La CdN è un grattacapo, non certo una risorsa. La Cina avrebbe tutto da guadagnare dall’unificazione coreana. È già di gran lunga il principale partner commerciale della Corea del Sud e una Corea unificata non avrebbe più bisogno di “ospitare” le truppe statunitensi. Quindi sarebbe nell’interesse della Cina, che non è certamente felice di avere basi americane a poche centinaia di chilometri da Shanghai (e ce ne sono altre 13 in Giappone).

*****

La Corea del Sud (CdS) ha il più alto tasso di suicidi del mondo. È in cima alla classifica anche per numero di ore lavorate (i greci recentemente erano al secondo posto) e per tasso di infelicità dei bambini tra le nazioni “sviluppate” (studio dell’Università Yonsei). Si tratta di una società maniacalmente competitiva, fin dalla scuola materna (il Giappone segue lo stesso modello, ma è un po’ meno ossessivo). Nick Connelly, insegnante di inglese nella Corea del Sud, poco prima di ripartire, quando era già in corso l’escalation di minacce e contro-minacce tra Corea del Nord e Stati Uniti, chiese ai suoi studenti quali siano i loro sentimenti: sei studenti su dieci gli risposero che speravano in un attacco della Corea del Nord perché desideravano morire, non ce la facevano più. Connelly riferisce che è un fenomeno diffuso nelle scuole coreane, dove la pressione è incredibile (Nick Connelly, The west seems more concerned about North Korea than most Koreans, Guardian, 14 April 2013)

*****

La maggior parte dei sudcoreani (54%) vorrebbe che le truppe americane fossero rimpatriate. Solo il 16% vorrebbe che restassero su base permanente

http://www.angus-reid.com/polls/15427/s ... _to_leave/

*****

Se gli americani vogliono la pace perché compiono manovre militari a poche miglia dai confini nordcoreani che includono lo scenario di un’invasione della Corea del Nord? È la maniera migliore per evitare l’intensificazione dei sospetti, della sfiducia, della paura e dell’aggressività nella penisola coreana?

*****

Secondo un sondaggio eseguito nel 2006 per conto dello Jung Ang Ilbo, un importante quotidiano della Corea del Sud, il 54% dei disertori nordcoreani che vivono in Corea del Sud sosteneva di voler tornare in Corea del Nord, se avessero avuto garanzie di non essere puniti. Per questo il governo del Nord ha istituito una politica di grazia automatica

http://english.donga.com/srv/service.ph ... 2072371048

Così il tasso di disertori che rientra in CdN è in crescita

koreajoongangdaily.joinsmsn.com/news/article/article.aspx?aid=2957044&cloc=joongangdaily|home|newslist1

Questo è il risultato delle discriminazioni che subiscono da parte dei sudcoreani. Il che ribadisce che la libertà non è tutto e non basta per rendere una società degna di essere considerata democratica. Sentirsi parte di una comunità è essenziale.

*****

Chi pensa che il regime voglia usare la bomba atomica non sa quello che dice: sarebbe la sua fine.

Chi auspica la linea dura non sa quello che dice: la conurbazione di Seoul (20 milioni di abitanti) si trova a circa 40 km dal confine. In caso di guerra la capitale sudcoreana sarebbe distrutta in meno di un’ora da una tempesta di proiettili di artiglieria: le stime parlano di un numero che oscilla tra i mille ed i 30mila colpi al minuto (non intercettabili). Non è un videogioco: ci sono centinaia di migliaia di vite umane in gioco e anche uno psicopatico capirebbe che la rovina di uno dei maggiori centri economici del pianeta non è nel suo interesse.

*****

La CdS ha completamente cambiato il suo atteggiamento verso la Corea del Nord dal 2008, con l’elezione alla presidenza del sindaco di Seoul, Lee Myung-Bak, un conservatore che ha posto fine alla politica di distensione che aveva portato al ripristino di voli commerciali, ai lavori per la riapertura della linea ferroviaria Pyongyang-Seoul, al turismo, alla nascita del complesso industriale di Kaesong, ai permessi di ricongiungimento delle famiglie del sud e del nord, separate dalla guerra. Ora la Corea del Nord ha davvero poco o nulla da perdere e non sorprende che i nordcoreani si aggrappino fanaticamente al leader (caricature e insulti razzisti non aiutano, in questo senso). Se era questo l’obiettivo, allora è un successo pieno.

*****
Il primo governo veramente democratico della Corea del Sud risale al 1992 (ed ogni presidente è stato condannato per corruzione). In precedenza si incarcerava in massa, si torturava, si massacrava (Gwangju, 1980), si facevano sparire i dissidenti, senza che l’Occidente si turbasse più di tanto. Ancora oggi una legge per la sicurezza nazionale fa sì che si possa essere arrestati per aver ricevuto un twitter dalla CdN.

*****

un ex ambasciatore americano in Corea del Sud ha aspramente criticato la continuità dell’atteggiamento delle amministrazioni USA nella politica di isolamento della Corea del Nord, che spinge quest’ultima sempre più verso la modalità “paranoia” – l’alternativa più sana di mente è il negoziato: “Per quelli che sono disposti ad ascoltare, la Corea del Nord ha chiarito che vuole discutere di un processo di pace che conduca ad un trattato di pace. Un processo di pace necessita di una base di fiducia reciproca, fiducia che manca del tutto tra Washington e Pyongyang, al momento”

http://koreatimes.co.kr/www/news/nation ... 33776.html
Ultima modifica di Atlanticus81 il 16/04/2013, 12:20, modificato 1 volta in totale.

16/04/2013, 13:04

Wolframio ha scritto:


È quello che auguro anchio ma alla parte opposta, dove la miseria del proprio paese non te la mostra ma spende un patrimonio in armi.
In America ci sono 46,2 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà, quasi il doppio della popolazione della Korea del nord
(24,5 milioni).



A me sembra che mediamente negli Stati Uniti stanno decisamente meglio che in Corea del Nord.E' chiaro che le ingiustizie sociali ed economiche ci sono anche in America ma se permetti in Corea del Nord muore di fame non solo una percentuale di popolazione bensì l'intera popolazione tranne i soliti papaveri del partito ed i loro amici militari.In verità mi meraviglio come si possa,al giorno d'oggi,difendere un regime dittatoriale come quello nordcoreano veramente indifendibile! [8)]


Atlanticus81 ha scritto:

la Corea del Nord ha chiarito che vuole discutere di un processo di pace che conduca ad un trattato di pace. Un processo di pace necessita di una base di fiducia reciproca, fiducia che manca del tutto tra Washington e Pyongyang, al momento”


Ah...adesso vogliono discutere di pace! Dopo l'enorme messinscena del lancio dei missili atomici contro le basi americane ora vogliono discutere!
Invece di discutere dovrebbero fare un'unica cosa ....dare la parola al popolo con elezioni democratiche(parola sconosciuta in quel Paese sottoposto ad un feroce regime comunista vecchio stampo) e levarsi dai piedi!
Ultima modifica di zambu il 16/04/2013, 13:05, modificato 1 volta in totale.

16/04/2013, 15:26

zambu ha scritto:

Wolframio ha scritto:


È quello che auguro anchio ma alla parte opposta, dove la miseria del proprio paese non te la mostra ma spende un patrimonio in armi.
In America ci sono 46,2 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà, quasi il doppio della popolazione della Korea del nord
(24,5 milioni).



A me sembra che mediamente negli Stati Uniti stanno decisamente meglio che in Corea del Nord.E' chiaro che le ingiustizie sociali ed economiche ci sono anche in America ma se permetti in Corea del Nord muore di fame non solo una percentuale di popolazione bensì l'intera popolazione tranne i soliti papaveri del partito ed i loro amici militari.In verità mi meraviglio come si possa,al giorno d'oggi,difendere un regime dittatoriale come quello nordcoreano veramente indifendibile! [8)]


Atlanticus81 ha scritto:

la Corea del Nord ha chiarito che vuole discutere di un processo di pace che conduca ad un trattato di pace. Un processo di pace necessita di una base di fiducia reciproca, fiducia che manca del tutto tra Washington e Pyongyang, al momento”


Ah...adesso vogliono discutere di pace! Dopo l'enorme messinscena del lancio dei missili atomici contro le basi americane ora vogliono discutere!
Invece di discutere dovrebbero fare un'unica cosa ....dare la parola al popolo con elezioni democratiche(parola sconosciuta in quel Paese sottoposto ad un feroce regime comunista vecchio stampo) e levarsi dai piedi!


La Corea del Nord è sotto embargo, e l'embargo è un'arma forse peggio dell'atomica, non uccide il despota, ma affama e uccide la popolazione, che ovviamente si lega intorno al proprio leader fino alla psicosi collettiva, e questo gli USA lo sanno bene...quindi comparare lo stile di vita "occidentale" a quello nord coreano mi sembra piuttosto puerile, date le circostanze.

PS: Le elezioni democratiche sono sconosciute anche in occidente [:D]

16/04/2013, 17:15

Puerile non mi pare proprio visto che se la Corea del Nord è sotto embargo ci sarà pure un motivo o no? [;)]
Oltretutto la fame i cittadini della Corea del Nord la stanno facendo anche da molto prima dell'embargo.
Le elezioni democratiche sono sconosciute anche in occidente?...Diciamo che qui in occidente almeno si fa finta di votare mentre in Corea del Nord non si vota proprio.
Ultima modifica di zambu il 16/04/2013, 17:18, modificato 1 volta in totale.

16/04/2013, 17:17

Come no! Anche in URSS,: partito unico! [^]

16/04/2013, 18:28

Ufologo 555 ha scritto:

Come no! Anche in URSS,: partito unico! [^]


partito unico?democrazia unica........... [;)]

16/04/2013, 19:24

Infatti le loro case abituali erano i ... gulag! [:246]
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