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Blissenobiarella ha scritto: Cita:
rmnd ha scritto: Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
[quote]rmnd ha scritto:
[quote]Blissenobiarella ha scritto:
Inutile girarci intorno ragazzi, un comico si è rivelato essere un politico più accorto dei politici. .
Sono capaci tutti a fare confusione fine a se stessa. Non ci vuole genio, solo stupidità distruttiva
Umm, si... e un gruppo di scimmie ha scritto la divina commedia pigiando a caso i tasti di una macchina da scrivere....
![Goloso [:p]](./images/smilies/UF/icon_smile_tongue.gif)
Tu non capisci che l'attuale situazione non è determinata dal m5s, ma da una lotta intestina al PD.
Il vero rottamatore come promise e ora sta mantenendo è Renzi. Ha capito che è arrivato il momento di prendersi il PD.
l'M5S è solo folklore in più. E possono solo galleggiare in situazioni di stallo come queste. Quando ci sarà invece da fare, da proporre , da andare spediti verso le riforme, quelli rimarranno al palo a chiedere consiglio si facebook ai loro fans sul da farsi...
![Clown [:o)]](./images/smilies/UF/icon_smile_clown.gif)
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In realtà, capisco molto bene cosa sta succedendo. Credo anche di averne dato una discreta prova
![Felice [:)]](./images/smilies/UF/icon_smile.gif)
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Fermo restando che oggi i politici tutti, godono di pochissima credibilità e che è arrivato il momento in cui chi ha governato fino ad oggi sarà chiamato ad assumersi le proprie responsabilità e anche quelle che non gli competono ( non a caso 5 partiti si son già dati), Grillo è ben lungi dall'agire a caso. Chi segue Grillo ne ha già intuito la strategia. Chi lo avversa tende ad abbracciare la tesi del buffone e dunque non riesce a capire cosa stia succedendo...è l'annoso problema dello scettico che non sarà mai in grado di smentire le tesi che avversa perchè non riesce in realtà a capirle dal momento che ritiene che non ci sia nulla da capire
![Felice [:)]](./images/smilies/UF/icon_smile.gif)
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Che il Pd sia spaccato di suo è storia. Non credo che nessuno possa metterlo in dubbio. Bersani si sarebbe dovuto fare da parte già da tempo e lasciare che Renzi facesse il suo gioco. Ma Bersani ha fatto un errore dietro l'altro e L'M5S li ha messi ben in evidenza tutti in modo che non potevano passare inosservati. La reazione della gente era prevedibile. Alcuni qui l'avevano pronosticata. Quando Mik diceva di non capire lo scopo di candidare una persona scelta attraverso votazione alla base, più di uno aveva risposto che lo scopo era quello di mettere il parlamento di fronte ad un'alternativa reale che avrebbe reso i tentativi di inciucio palesi. E' stato o no così?
Oggi ho postato un video - Formigoni fischiato e grillino applaudito. E' un video fantastico in cui si vede Formigoni ingobbito, con la testa incassata nelle spalle attraversare di corsa la piazza, rispondere un po' sdegnato ai giornalisti e infilarsi in parlamento fra i fischi della gente. Arriva il bel grillino di turno, schiena dritta, sorridente, si ferma davanti alle persone assiepate in piazza. Tutti vogliono parlargli, alcuni per fargli delle critiche, altri per complimentarsi. Quelli che gli fanno critiche, gli stringono la mano, lo guardano in faccia, gli parlano come ad un amico e gli dicono dove secondo loro il M5S sbaglia. Il grillino sorride a tutti, risponde a tutti, scherza con tutti.
E' finita rmnd, la gente ha avuto un alternativa ed ha scelto "cosa vuole"... anche se ancora non sa bene "da chi" la vuole. A questo punto la partita se la gioca chi sarà in grado di dare alla gente ciò che vuole.
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La piazza ammaestrata come scimmiette, eterodiretta, i fischi, le monetine di craxiana memoria rappresentano la parte peggiore , più misera, livorosa e vile del paese.
Quindi quella piazza non posso che connotarla negativamente.
Ma quando dico che l'M5S stelle trova la sua forza dall'immobilismo e dalle guerre intestine altrui e non certo dai propri meriti, lo si può capire anche da un semplice esempio.
La politica è fatta di accordi di compromessi altrimenti non si arriva mai a capo di nulla se non si hanno i numeri per governare.
La logica infantile e distruttiva grillina è la seguente: "noi non facciamo accordi con nessuno, siete voi che dovete votare il nostro candidato. Noi all'infinito voteremo rodotà".
Immagina che gli altri schieramenti facciano la medesima cosa. Potevano farlo con Marini per esempio. Lasciamo stare il caso attuale dei franchi tiratori. Ammettiamo che ci siano tre o più schieramenti che come quello M5S, non siano disposti a fare accordi con nessuno per trovare un candidato condiviso e non cedere di un mm.
Cosa accadrebbe? un loop, esattamente un loop infinito .
tra 10 anni il parlamento sarebbe ancora lì a votare inutilmente un presidente della repubblica. In quel caso i 'forconi' se lo meriterebbero tutti, iniziando dal M5S.
Questa è la logica elementare del m5s. non si vuole sbloccare il paese per governare. piace il braccio di ferro per 'rafforzare il brand' e catalizzare il consenso dei suoi seguaci.
Ma quella non è politica, è gioco allo sfascio.
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toh, guarda caso sulla tua piazza eterodiretta..un articolo dedicato
http://www.ilfoglio.it/soloqui/17852 Cita:
[color=blue]Il voto degli urlatori di piazza
Il metodo dell’insulto e la colpevole finzione di chiamarlo democrazia
Il clima che si è creato attorno a un passaggio istituzionale rilevante come l’elezione del presidente della Repubblica si va facendo sempre più irrespirabile. Parlamentari che debbono passare davanti a un drappello di urlatori che insultano tutti, manifestazioni politiche in corso per il rinnovo dell’Assemblea regionale del Friuli Venezia Giulia che vengono bersagliate da contestazioni volgari, che oltre a Silvio Berlusconi hanno lambito persino il grande mestatore di questo mefitico clima, Beppe Grillo. Gruppi di esagitati ci sono e ci sono sempre stati, ma ora hanno a disposizione la rete e vengono vezzeggiati, con un eccesso di irresponsabilità, dalle emittenti televisive che ne immortalano le gesta, magari definendoli come “la base del Partito democratico” o addirittura i veri rappresentanti del “popolo italiano”. Alla base di queste sceneggiate sta la recitazione di una presunta indignazione popolare per i cosiddetti “accordi sottobanco”: che a ben riflettere nient’altro sono se non il confronto e la ricerca di soluzioni comuni tra le diverse rappresentanze politiche. Cioè il metodo democratico. Naturalmente sarebbe meglio che l’elezione del presidente della Repubblica fosse demandata all’elettorato, ma a quello vero, non a esigue minoranze o a gruppi selezionati di militanti che poi pretendono di esprimere la volontà generale.
Si può osservare con sconcerto l’improntitudine con cui la direzione del Partito democratico ha affrontato la partita presidenziale, l’incapacità del segretario di comprendere quanto fossero forti i venti di ribellione all’interno del partito e dei gruppi parlamentari, ma questo dovrebbe produrre una critica politica e la ricerca di soluzioni alternative, e potrebbe persino sfociare in rotture irreparabili. Invece la tendenza generale è quella di alimentare tensioni e provocazioni, che non solo stanno travolgendo il Pd, ma espongono a una berlina surreale l’intero sistema della politica. Anche chi sarà eletto al Quirinale, alla fine di una fase così convulsa e segnata dalla violenza verbale e dall’evocazione dello scontro, sarà segnato e umiliato da un percorso così pesantemente inquinato. E’ difficile che dopo uno sbandamento così pauroso si recuperi la prevalenza della ragione e della politica, che la ricreazione finisca e si torni a un minimo di serietà. E’ più probabile che si continui a fare altri passi verso l’imbarbarimento della vita politica, scambiando beceri urlatori per “cittadini della società civile” e l’incapacità di assicurare un governo a un paese che non può accontentarsi di sceneggiate.
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