barionu ha scritto: DA PAG 1
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glam ... le=2465196E adesso il federalismo fiscale: la Lega torna all'assalto La prima occasione per capire se la vittoria elettorale della Lega determinerà un’accelerazione del federalismo fiscale è il 30 giugno. Entro quella data il governo deve presentare alle Camere un prospetto di quale sarà l’impatto economico della riforma che il partito di Umberto Bossi invoca da vent’anni. Finora i numeri sono stati uno dei segreti meglio custoditi della politica: il ministro dell’Economia ripete che si tratta della "madre di tutte le riforme" ma nessuno sa quanto costerà. E soprattutto chi sarà a pagare.
E’ passato quasi un anno da quando, il 29 aprile 2009, è stato approvato il disegno di legge che definisce il quadro in cui si svilupperò il federalismo. Un pacchetto varato dal Parlamento a scatola chiusa, senza sapere davvero quali saranno i suoi effetti. Da allora è quasi tutto fermo: l’unico progresso è stato l’avvio di un aspetto marginale della riforma, il federalismo demaniale (cioè il trasferimento a regioni, comuni e province di alcuni beni finora di proprietà dello Stato).
Tutti i nodi politici veri sono ancora da sciogliere: quali saranno i tributi decentrati, come funzionerà il sistema di perequazione (cioè i trasferimenti da chi ha di più a chi ha meno), come si costringeranno le regioni meno rigorose a rispettare la disciplina di bilancio. "La questione più sensibile è quella che riguarda l’entità dei trasferimenti dalle regioni ricche del Nord a quelle più povere del Mezzogiorno", spiega Alberto Zanardi, docente di Scienza delle finanze all’università Bocconi che da un anno cerca di calcolare, basandosi sulle poche informazioni disponibili, l’impatto del federalismo fiscale.
Zanardi spiega che al momento è prevalsa un’idea moderata di federalismo: si calcolano fabbisogni standard che ha ogni Regione, cioè i soldi di cui ha bisogno in condizioni normali. In pratica l’obiettivo è assicurarsi che dallo Stato arrivino sul territorio risorse in base alle necessità reali e non alle richieste, così da evitare che la spesa pubblica finanzi inefficienze e clientele. Adesso la Lega potrebbe riproporre la versione estrema del federalismo fiscale: cioè che i soldi del Nord restano al Nord.
La proposta era entrata anche nel programma del Pdl nel 2008, poi dimenticata. Il principio leghista è che ogni territorio è titolare delle proprie basi imponibili e delle risorse che queste generano per l’erario, a prescindere che queste vengano estratte sotto forma di imposte locali (come era l’Ici) o nazionali (come l’Irpef).
Con questo approccio i "ricchi" trattengono tutto e poi elargiscono ai "poveri" quanto ritengono necessario. Dopo il trionfo leghista in Piemonte e in Veneto c’è il rischio che questo approccio torni sull’agenda del governo.
Ribadisco, su questa buccia di banana il Premier verrà mollato dalla mafia. 100 Spatuzza pronti .zio ot
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
Quindi , come avevo profetizzato , il Premier si trova nella situazione che Bossi gli ha artigliato una palla e tira ...
Mentre la mafia gli tira quell' altra.