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08/12/2012, 21:15

Werther ha scritto:
[:29] Spettacolare!!


Spettacolare e.... altamente educativo... [:D]

08/12/2012, 22:23

Il post che ha aperto questa discussione, ben 153 pagine fa, diceva

Messaggio di superpippo

Ebbene sì... l'ho fatto
tanti volevano ma IO [:D] l'ho aperta... perchè?

Perchè adesso è questo signore quì che dobbiamo monitorare
Perchè silvio va lasciato nell'oblio... dimenticato [8D]
Perchè mario sarà quello che metterà la faccia su misure MOOOLTO poco popolari e poi, imho, sarà gentilmente messo alla porta una volta finita la sua funzione di parafulmine... al chè si ripresenteranno i "soliti" salvatori della patria.

Buon divertimento!



In poco più di un anno c'è stato poco di cui divertirsi e purtroppo Silvio non è stato dimenticato anzi...

Ma come suggeriva Superpippo le molto probabili dimissioni di Monti annunciate oggi significano che ha completato la "Missione" per nome e conto dell'oligarchia UE. Come un anno fa gli chiesero di farsi da parte, oggi quegli stessi burattinai hanno chiesto al "pupo" Berlusconi di agevolare il disfacimento di questo governo, esclusivamente per passare la palla al PD-Goldman Sachs, futuro vincitore delle prossime elezioni.

Siamo pronti a rovinare i piani del NWO?

Se voteremo ancora per questa gente, prestando il nostro consenso agli oscuri piani di dominio e controllo di coloro che vogliono strapparci via il nostro futuro, saremo loro complici.

Il nostro voto potrà fermarli! Non sprechiamo questa occasione - potrebbe essere l'ultima

http://www.agi.it/in-primo-piano/notizi ... livello_ue

09/12/2012, 00:25

Pare si Dimetta.... evidentemente il Re Sole si è allontanato troppo da lui ;-)

P.S.
La sua uscita sul Re Sole continuo a vederla come un messaggio in codice

09/12/2012, 10:13

superza ha scritto:

Pare si Dimetta.... evidentemente il Re Sole si è allontanato troppo da lui ;-)

P.S.
La sua uscita sul Re Sole continuo a vederla come un messaggio in codice





monti è pure un vigliacco..
alla minima critica
se la squaglia..
anche lui vuole vincere facile..

09/12/2012, 10:16

Vuole andare al ... Quirinale, altroché ... [8)] Altro bel rappresentante! [^]

(Più che "re Sole" lo chiamerei ... re sola!) [:o)]
Ultima modifica di Ufologo 555 il 09/12/2012, 10:18, modificato 1 volta in totale.

09/12/2012, 10:34

superza ha scritto:

Pare si Dimetta.... evidentemente il Re Sole si è allontanato troppo da lui ;-)

P.S.
La sua uscita sul Re Sole continuo a vederla come un messaggio in codice





la ridiscesa in campo(ma non era meglio se rimaneva a malindi)del berlusca alla fine della storia potrebbe tradursi nell' ingovernabilita'del paese,stante questa legge elettorale,con la consegunete ritorno al timone del dissanguatore degli italiani......................................[;)]
Ultima modifica di ubatuba il 09/12/2012, 10:35, modificato 1 volta in totale.

09/12/2012, 10:37

Ora basta, mi dimetto"

Salito al Quirinale, il premier s'arrende: "Lascio dopo il voto sulla legge di stabilità. Quella di Alfano è una netta sfiducia". Veleno sul Cav: "L'Italia non torni indietro"

http://www.liberoquotidiano.it/news...dietro-.html

il giorno della sua effettiva uscita di scena;suppongo che non sia assolutamente rimpianto,tale giorno dovrebbe essere costituito come festa nazionale [;)]

09/12/2012, 11:07

è proprio un professore..
alla minima opposizione
se ne va..
che mediocre..

insieme agl ialtri..
nemmeno le preferenze riescono
a reintrodurre..
basterebbe un articolo,
2 righe..
NISBA............
BUFFONI..
TUTTI..


mo stai a vedere che addossano
il disastro di monti
a berlusca..

09/12/2012, 11:13

Dopo questa abile e scaltra mossa dell'uomo di plastica, chiunque salga al governo alle prossime elezioni sarà costretto a ripristinare una situazione più che compromessa... Basterà guardare la bella botta che ci daranno i mercati domani e nei prossimi mesi. Altro che spread e interessi elevati. Mi sa che ci ritroveremo in tanti a cercare di non spaccare le sedie e i mobili in casa per scaldare l'acqua per un brodino di radici di fiori di campo.
E chiunque uscirà vincitore alle elezioni farlocche (visto il porcellum...) dovrà spalare tanto di quel fertilizzante e azzannare nuovamente chi era già stato azzannato da Monti, dato che i ricchi possidenti sono anche viscidi e difficilmente individuabili, che saremo costretti a dichiare presto o tardi il completo default.

Speriamo che il 21 dicembre arrivi San Nicola insieme ad una flotta di alieni incavolosi a mettere fine alla idiozia umana...
Ultima modifica di Privodanima il 09/12/2012, 11:16, modificato 1 volta in totale.

09/12/2012, 11:14

De Bortoli raccoglie lo sfogo di un Monti indignato

Pubblichiamo il racconto della giornata politica di ieri scritto dal direttore del Corriere. Ne emerge un presidente del Consiglio profondamente infastidito dal Pdl e dal suo segretario Alfano. Sulla versione cartacea c’è anche una frase («Sono rimasto profondamente indignato») che non si ritrova sul sito.


Immagine

Mario Monti (Afp)

Politica
9 December 2012 - 10:15
(f. de b.) Questa è la cronaca di ore drammatiche nella vita del Paese che mai avremmo voluto scrivere. Un governo muore così. Nella Festa dell’Immacolata, a mercati chiusi, ma a occhi ben aperti di una comunità internazionale che non capisce e da lunedì ci farà pagare un prezzo assai alto. La ridiscesa in campo del Cavaliere aveva già prodotto, dalla convulsa serata di mercoledì, un terremoto inarrestabile, ma sono state le parole di Alfano pronunciate venerdì alla Camera a far cadere le ultime resistenze del Professore. Ricorda un dispiaciuto presidente della Repubblica al termine del lungo colloquio di ieri, nel quale il premier uscente gli ha manifestato, con cortesia e fermezza, la propria volontà di dimettersi, che tutto è cominciato alla fine del Lohengrin alla Scala nella serata di Sant’Ambrogio, dopo quella prima alla quale, forse con anziana preveggenza, aveva deciso di non partecipare.

«Ci siamo sentiti subito dopo », dice Napolitano. Ed era già evidente, seguendo il filo del racconto del presidente, il disagio, il disappunto, non la rabbia perché quella non fa parte del vocabolario di un professore abituato a misurare le parole, a dosare aggettivi e mosse, la sua volontà di porre termine a un anno di governo, che per lui è stato pari a un decennio, di sofferenze, ma anche di soddisfazioni, specie internazionali.

Quando Monti parla con Napolitano in una saletta della società del Giardino, antico circolo milanese, sede del ricevimento scaligero, non ha ancora avuto modo di leggere con attenzione le parole pronunciate alla Camera dal segretario Alfano poche ore prima. Conosce i titoli e il senso dell’intervento, ma non lo ha ancora letto né tantomeno soppesato. Le cinque ore trascorse nel Piermarini ad assistere alla rappresentazione wagneriana, la leggenda dell’eroe romantico in una terra percorsa da liti e contrasti, non devono averlo appassionato molto. Parla poco, Monti, rilascia solo una enigmatica dichiarazione sul Re Sole, ovvero Berlusconi, che si è allontanato da lui. Ma forse vede accanto al cigno bianco di Lohengrin anche quello nero del suo governo, recapitato dal duo Berlusconi-Alfano, con una musica certamente più sgradevole.

Il colloquio telefonico di venerdì sera con Napolitano è il prologo di quello ben più drammatico di ieri sera. La moglie Elsa, incontrata in una sala della società del Giardino, appare turbata. «Mario? È su che sta telefonando». Chi la conosce da tanti anni capisce che qualcosa sta succedendo. E veniamo alla giornata di oggi. Monti racconta di essere stato a Cannes. «Non ho risposto per tutta la giornata alle molte domande che mi venivano poste, soprattutto dagli stranieri. Ho colto il loro sbalordimento per la situazione italiana ». Il Professore racconta di essere andato a Cannes dopo aver letto e riletto la dichiarazione di Alfano e di essersi convinto che quella era la vera mozione di sfiducia nei confronti del suo governo. («Mi sono sentito profondamente indignato nel leggere quelle parole», questa è la frase riportata sul Corriere e che manca nella versione on line). Sprezzante sui risultati ottenuti, violenta nei toni, profondamente ingiusta.

E si domanda perché non siano stati più coerenti i rappresentanti del Pdl, partito per lunghi mesi responsabile e disciplinato di quella che un tempo era, per sua definizione, una «stranamaggioranza», a votargli subito la sfiducia. Sarebbe stato preferibile. E non si capacita il Professore che le parole liquidatorie e persino insultanti, le abbia pronunciate un segretario del Pdl «sempre gentile e premuroso» e improvvisamente trasformatosi in un tribuno duro e tagliente. «Ho maturato la convinzione che non si potesse andare avanti così». Ho cercato in questi mesi, confessa un amareggiato ma non piegato premier, di non cedere al mio carattere, di essere meno suscettibile, ebbene avrei preferito che staccassero la spina direttamente, con un voto di sfiducia, non in quel modo. Di ritorno da Cannes, Monti si dirige verso Roma, dove lo attende Napolitano. Ha già deciso di dimettersi, con dignità, quella dignità ferita dalle parole di Alfano e dalle pronunce ripetute a Milanello del Cavaliere, ridisceso in campo con quella baldanza che molti osservatori esteri non si spiegano o, peggio, non tentano nemmeno di spiegarsi. «Ho preferito farlo subito, a mercati chiusi». Sì, presidente, ma lunedì riaprono. «Già».

Quando arriva al Quirinale, nella serata di ieri, il presidente della Repubblica che lo ha fortemente voluto alla guida di un governo tecnico che ha salvato l’Italia dalla bancarotta del novembre scorso, sa che il finale è già scritto. I due hanno caratteri diversi, ma la stima e l’amicizia sono profondi. Il capo dello Stato sa che non può fare più nulla. Discutono a lungo della posizione del Pdl e soprattutto della nota di Alfano. Napolitano condivide lo sdegno per le parole del segretario del Pdl, ingiuste nel bilancio di un anno di lavoro del governo tecnico che pur ha avuto alti e bassi, riforme positive e altre meno, ma che ha ridato immagine e rispettabilità al Paese in giro per il mondo. Capisco e condivido, dice in sintesi Napolitano, il senso di dignità personale e istituzionale che ha mosso il premier ad annunciare le proprie dimissioni. Confessa Napolitano di aver faticato non poco a convincerlo a rimanere per l’approvazione della legge di stabilità, per la legge di variazione di bilancio. Ma entrambi si sono trovati assolutamente d’accordo nell’evitare al Paese l’onta di un avvilente esercizio provvisorio. Napolitano fa ricorso, e si rende conto che il paragone è tutt’altro che esaltante per Monti, al novembre scorso quando convinse Berlusconi a dimettersi e questi lo fece dopo l’approvazione della allora più che incerta e sofferta legge di stabilità. Un paragone che Monti con sense of humor accetta.

La discussione tocca anche la ridiscesa in campo di Berlusconi, che il capo dello Stato giudica, nei toni e negli argomenti, esaltata e pericolosa. Anche per lo stesso Cavaliere. Lo scenario che si apre è, dunque, il seguente. Il giorno dopo l’approvazione della legge di stabilità, e ci vorranno presumibilmente sei o sette giorni, il presidente della Repubblica scioglierà le Camere. È escluso, anche se Napolitano afferma di prendersi una pausa di riflessione sulle modalità, che il governo venga rimandato alle Camere. Il discorso di Alfano è suonato alle orecchie di Monti come una sfiducia conclamata. Dunque, meglio evitare un nuovo e imbarazzante passaggio formale. Ma la questione resta aperta. Si voterà a questo punto a febbraio. Ciò comporterà, probabilmente, anche le dimissioni anticipate di Napolitano che più volte ha ripetuto di non voler essere lui a conferire l’incarico per la formazione del nuovo governo della prossima legislatura. Il finale di questa, morente nel modo peggiore, è stato ben diverso da quello che il Quirinale si aspettava. Anche Napolitano non si persuade di come sia stato possibile un cambiamento così repentino della scena politica. Anche lui, come Monti, aveva incontrato il «gentile e attento» Alfano e non immaginava una svolta oratoria, alla Brunetta, di tale asprezza. Si aspettava che i moderati e i liberali del centrodestra facessero sentire la propria voce e invece, nelle sue parole, appare forte l’apprensione per la svolta, definita a tratti di bestiale egocentrismo, che il Cavaliere ha impresso alla politica italiana.

Lo sguardo è su quello che accadrà lunedì, sui mercati e nelle cancellerie internazionali che torneranno a considerare l’Italia una fonte di contagio, con tutte le conseguenze che possiamo immaginare. Il governo resterà in carica per l’ordinaria amministrazione, ferito a morte, in una campagna elettorale che si annuncia tra le più difficili e tormentate del Dopoguerra. «Doveva avere il coraggio di staccarmi la spina, sapendo che l’avrei potuta staccare anch’io », ripete Monti in tarda serata, con l’aria sollevata e, conoscendolo, con molta amarezza in corpo. E forse anche una sottile emalcelata aria di rivincita. E ora presidente, lei è libero di prendere qualsiasi decisione, anche di candidarsi alle politiche, ormai la necessità di essere super partes è caduta o no? Il silenzio dell’interlocutore è significativo, è chiaro che ora si sente libero di decidere. Ci sta pensando, molti lo spingono a fare un passo. E anche il presidente della Repubblica, crediamo, non lo ritiene più impossibile. In poche ore muore il governo tecnico, il paese corre alle urne, in un confronto così radicale che schiaccia moderati e liberali che guardano a Monti con rinnovata speranza. Forse Alfano non sapeva che con le sue parole ha fatto cadere un esecutivo ma non ha tolto di mezzo un leader. La pressione dei centristi su Monti si intensificherà. E lui non tornerà di certo alla Bocconi. Il Lohengrin della Scala è finito negli applausi. La tragedia italiana continua. Il libretto è tutto da scrivere, la musica pure, la platea assicurata e mondiale, ma purtroppo assai poco disposta nei confronti degli interpreti. Il sipario non scende mai.

(tratto da Corriere.it)

Source: De Bortoli raccoglie lo sfogo ...Monti indignato | Linkiesta.it

09/12/2012, 11:14

mik.300 ha scritto:

è proprio un professore..
alla minima opposizione
se ne va..
che mediocre..

insieme agl ialtri..
nemmeno le preferenze riescono
a reintrodurre..
basterebbe un articolo,
2 righe..
NISBA............
BUFFONI..
TUTTI..


mo stai a vedere che addossano
il disastro di monti
a berlusca..


..con le preferenze si rivinerebbero i loro piani,che fossero professori spocchiosi lo si e' intuito subito,solo decreti e fiduce a gogo.......[:(!]

09/12/2012, 11:26

....certo e' andato a cannes o alla scala con altri ministri,senza un minimo di decenza vst la situazione in cui versano milioni di italiani.....[:(!]

09/12/2012, 11:46

Ufologo 555 ha scritto:

Vuole andare al ... Quirinale, altroché ... [8)] Altro bel rappresentante! [^]

(Più che "re Sole" lo chiamerei ... re sola!) [:o)]


ma è normale
che un professore (d'economia)
nominato un anno fa senatore a vita
divenga presidente della repubblica ??

a me pare fantascienza..
Ultima modifica di mik.300 il 09/12/2012, 11:48, modificato 1 volta in totale.

09/12/2012, 15:12

Tutto in Italia è fantascienza! Perfino un partito chiamto dei ... "poveri" che urla al PDL di ave fatto cadere questo miserabile "governo", e che adesso appoggiano ad oltranza, loro, i ..."poveri" ...[:o)]

09/12/2012, 15:24

Retroscena e strategie

Monti lascia con rabbia

Accusa Berlusconi ma pensa già a riciclarsi



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Ci siamo liberati del prof: "Mi dimetto dopo la legge di stabilità". Ecco perché farlo subito è (anche) un mezzo sgambetto al Cav.

http://www.liberoquotidiano.it/index.html
Ultima modifica di Ufologo 555 il 09/12/2012, 15:32, modificato 1 volta in totale.
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