Raid aerei francesi in Siria contro l’Isis Nyt: ’30mila foreign fighters, 250 da Usa’L'Eliseo ha annunciato in un comunicato i bombardamenti nei territori dell'autoproclamato Califfato. Tra i bersagli anche la città di Raqqa, roccaforte dei jihadisti. E il quotidiano Usa, citando fonti di intelligence, stima il numero di combattenti stranieri che si sono uniti a Daesh “Il nostro Paese conferma il suo impegno risoluto a combattere contro la minaccia terroristica rappresentata da Daesh. Colpirà ogni volta che la nostra sicurezza nazionale è in gioco”. Così, in un comunicato, l’Eliseo ha annunciato ha annunciato di aver condotto i primi attacchi aerei in Siria contro lo stato islamico, in coordinamento con la coalizione internazionale. Tra le città colpite dai bombardamenti, anche Raqqa, roccaforte dell’autoproclamato Califfato. La Francia ha detto che gli attacchi sono stati condotti utilizzando le informazioni raccolte nel corso di questi voli di ricognizione e lanciati in collaborazione con i suoi partner.
E sempre in chiave anti-Isis, il governo di Baghdad prende le distanze dall’alleanza con gli Stati Uniti e dichiara di cooperare con Russia, Siria e Iran. Una conferma che rafforza l’asse sciita in chiave pro Assad e che arriva dopo le indiscrezioni giunte da Mosca che parlavano di un affiancamento “nel prossimo futuro”. Il comando centrale di Baghdad, scrive al Arabiya, ha annunciato che la cooperazione è già operativa, smentendo alcune dichiarazioni di esponenti del governo che che avevano escluso la cooperazione con Mosca.
Intanto, secondo fonti di intelligence Usa citate dal New York Times, sarebbero “almeno 30mila” i foreign fighters in Siria e Iraq, partiti da altri paesi per combattere nelle file dell’Isis. In 12 mesi, a quanto risulta, il loro numero “è raddoppiato” e i reclutamenti “sono in costante crescita, con quasi mille nuovi combattenti al mese”. In tutto, i cittadini americani sarebbero almeno 250.
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